Guida all'installazione di Solaris 9

Descrizione di Solaris Live Upgrade

Solaris Live Upgrade rappresenta un metodo di aggiornamento del sistema operativo che riduce notevolmente le interruzioni di servizio normalmente associate a questa procedura. È possibile duplicare l'ambiente di boot correntemente in uso e quindi aggiornare la copia generata mantenendo sempre attivo l'ambiente di boot originale. Oppure, anziché eseguire un aggiornamento, è possibile installare un archivio Solaris Flash in un ambiente di boot. La configurazione originale del sistema rimane pienamente funzionale e non viene in alcun modo modificata dall'aggiornamento o dall'installazione dell'archivio Solaris Flash. L'ambiente di boot duplicato può essere quindi attivato in sostituzione del precedente riavviando il sistema. Se l'operazione non dovesse riuscire, è possibile rimediare facilmente. È infatti possibile tornare rapidamente all'ambiente di boot originale con un semplice reboot, eliminando le interruzioni di servizio associate al normale processo di test e valutazione.

Solaris Live Upgrade permette di creare copie di un ambiente di boot senza interferire con il sistema in esecuzione per:

Prima di usare Solaris Live Upgrade è importante comprendere i concetti principali riguardanti l'amministrazione di sistema. Per informazioni generali sulle attività di amministrazione dei sistemi, quali la gestione dei file system, l'attivazione, il boot e la gestione dello spazio di swap, vedere il manuale System Administration Guide: Basic Administration.

Processo Solaris Live Upgrade

In questa sezione vengono descritte le operazioni necessarie per creare un ambiente di boot inattivo, aggiornarlo e quindi renderlo attivo.

Creazione di un ambiente di boot

La creazione di un ambiente di boot offre un metodo per copiare i file system di importanza critica dall'ambiente di boot attivo a uno nuovo. Il disco viene riorganizzato (se necessario), i file system vengono personalizzati e i file system di importanza critica vengono copiati nel nuovo ambiente di boot.

Introduzione ai file system

Solaris Live Upgrade distingue tra due tipi di file system: file system di importanza critica e file system condivisibili. I file system di importanza critica sono richiesti dall'ambiente operativo Solaris e sono punti di attivazione separati nel file vfstab dell'ambiente di boot attivo e in quello dell'ambiente di boot inattivo. Appartengono a questo tipo i file system radice (/), /usr, /var o /opt. Questi file system vengono sempre copiati dall'ambiente originale all'ambiente di boot inattivo. I file system di importanza critica sono non-condivisibili. I file system condivisibili vengono definiti dall'utente, ad esempio /export, e sono rappresentati dallo stesso punto di attivazione nel file vfstab dell'ambiente di boot attivo e in quello dell'ambiente inattivo. Di conseguenza, l'aggiornamento dei file condivisi nell'ambiente di boot attivo si riflette anche sui dati dell'ambiente di boot inattivo. Quando si crea un nuovo ambiente di boot, i file system condivisibili vengono automaticamente condivisi. È possibile tuttavia specificare una slice di destinazione in cui copiarli. Per informazioni più dettagliate sui file system condivisibili, vedere Indicazioni per la scelta delle slice per i file system condivisibili.

Lo spazio di swap è un caso speciale di file system condivisibile. Come negli altri file system di questo tipo, tutte le slice sono già condivise nella configurazione predefinita. È tuttavia possibile specificare una directory di destinazione in cui copiare la slice di swap. A tale scopo, è possibile usare l'interfaccia utente a caratteri oppure operare dalla riga di comando usando lucreate (1M) con l'opzione - m. Una limitazione è rappresentata dal fatto che la slice di swap non può essere usata da altri ambienti di boot oltre a quello corrente o, se si utilizza l'opzione -s, dall'ambiente di boot di origine. La creazione dell'ambiente di boot non riesce se la slice di swap viene usata da altri ambienti di boot, indipendentemente dal fatto che tale slice contenga un file system di swap, UFS o di altro tipo. La slice di swap non è necessaria. Per le procedure di riconfigurazione dello spazio di swap, vedere “Creare un ambiente di boot (interfaccia a caratteri)” Punto 9, oppure Creare un ambiente di boot e riconfigurare lo spazio di swap (riga di comando).


Nota -

Quando si crea un file system per un ambiente di boot, le regole da seguire sono uguali a quelle usate per la creazione dei file system per l'ambiente operativo Solaris. Solaris Live Upgrade non previene la creazione di configurazioni non valide nei file system di importanza critica. Ad esempio, sarebbe possibile inserire un comando lucreate che crei file system separati per / e /kernel, creando così una divisione non valida per il file system radice (/).


Copia dei file system

La creazione di un nuovo ambiente di boot richiede la copia dei file system di importanza critica su un'altra slice. Prima di creare il nuovo ambiente di boot occorre preparare il disco in modo appropriato. Controllare che il disco sia formattato correttamente:

Il primo passo per la creazione di un nuovo ambiente di boot consiste nell'identificare una slice non utilizzata in cui sia possibile copiare i file system di importanza critica. Se non è disponibile una slice non utilizzata, o se la slice non soddisfa i requisiti minimi richiesti, è necessario formattare una nuova slice. Per istruzioni su come formattare una slice dai menu, vedere “Creare un ambiente di boot (interfaccia a caratteri)”, Punto 6.

Una volta definita la slice, è possibile riconfigurare i file system del nuovo ambiente di boot prima di copiarli nelle directory. La riconfigurazione, vale a dire la divisione o la combinazione dei file system, rappresenta un metodo semplice per modificare il file vfstab per connettere e disconnettere le directory dei file system. I file system possono essere uniti alle directory di livello superiore specificando lo stesso punto di attivazione, oppure possono essere divisi dalla directory di livello superiore specificando punti di attivazione differenti.

Per le procedure di divisione e unione dei file system, vedere:

Una volta configurati i file system nell'ambiente di boot inattivo, è possibile avviare la copia automatica. I file system di importanza critica vengono copiati nelle directory designate. I file system condivisibili non vengono copiati ma vengono condivisi. Fa eccezione il caso in cui i alcuni file system vengono designati come da copiare. Quando i file system vengono copiati dall'ambiente di boot attivo a quello inattivo, i file vengono posizionati nelle nuove directory definite. L'ambiente di boot attivo non viene in nessun modo modificato. Per istruzioni sulla creazione di un nuovo ambiente di boot, vedere Creazione di un nuovo ambiente di boot.

Le figure seguenti illustrano vari modi per creare nuovi ambienti di boot.

Aggiornamento di un ambiente di boot

Una volta creato un ambiente di boot, questo rimane invariato finché non si è pronti per aggiornarlo. L'ambiente di boot può essere aggiornato in qualunque momento. Questa procedura infatti non ha effetto sui file dell'ambiente di boot attivo. Sarà poi possibile, al momento opportuno, attivare la nuova release.

La Figura 30–4 illustra l'aggiornamento di un ambiente di boot inattivo. Per istruzioni sull'aggiornamento di un ambiente di boot, vedere il Capitolo 33.

Figura 30-4 Aggiornamento di un ambiente di boot inattivo

Il contesto descrive l'illustrazione.

Anziché eseguire un aggiornamento, è possibile installare un archivio Solaris Flash in un ambiente di boot. La funzione Solaris Flash permette di creare un'unica installazione di riferimento dell'ambiente operativo Solaris su un sistema denominato master. Successivamente, tale installazione può essere replicata su altri sistemi, denominati cloni. In questo caso, l'ambiente di boot inattivo è un clone. Per maggiori informazioni sulla funzione di installazione Solaris Flash, vedere il Capitolo 16.

Quando si installa un archivio Solaris Flash su un sistema, l'archivio sostituisce tutti i file dell'ambiente di boot esistente, come accadrebbe eseguendo un'installazione iniziale. La Figura 30–5 illustra l'installazione di un archivio Solaris Flash in un ambiente di boot inattivo. Per le procedure di installazione degli archivi Solaris Flash, vedere Installazione di archivi Solaris Flash in un ambiente di boot.

Figura 30-5 Installazione di un archivio Solaris Flash

Il contesto descrive l'illustrazione.

Attivazione di un ambiente di boot

Quando si è pronti per passare al nuovo ambiente di boot, è sufficiente attivarlo e riavviare il sistema. Quando si attiva il nuovo ambiente di boot, questo viene reso eseguibile. La prima volta che si avvia un nuovo ambiente di boot, i file vengono sincronizzati con quelli dell'ambiente precedentemente in uso. "Sincronizzazione" significa in questo caso la copia di alcuni file e directory di sistema dall'ambiente di boot precedente a quello nuovo. Riavviando il sistema, viene attivata la configurazione installata sul nuovo ambiente. L'ambiente di boot originale viene invece reso inattivo. La Figura 30–6 mostra il passaggio da inattivo ad attivo dell'ambiente di boot al riavvio del sistema. Per istruzioni sull'attivazione di un ambiente di boot, vedere Attivazione di un ambiente di boot.

Figura 30-6 Attivazione di un ambiente di boot inattivo

Il contesto descrive l'illustrazione.

Ripristino dell'ambiente di boot originale

In caso di problemi, è possibile ripristinare velocemente l'ambiente di boot originale con una semplice procedura di attivazione e reboot. Questa procedura è necessaria se non si riesce ad avviare il sistema dal nuovo ambiente di boot inattivo, se l'ambiente viene avviato ma non funziona correttamente o se non si è soddisfatti del risultato ottenuto.

La procedura di fallback richiede solo il tempo di riavvio del sistema, ed è perciò molto più veloce rispetto al backup e al ripristino dell'ambiente originale. Il nuovo ambiente di boot che non è stato avviato correttamente viene preservato. In questo modo, l'errore può essere analizzato. È possibile ripristinare con il fallback solo l'ambiente di boot che era stato usato da luactivate per attivare quello nuovo.

Per tornare all'ambiente di boot precedente, è possibile procedere nei seguenti modi:

Per istruzioni dettagliate, vedere Ripristino dell'ambiente di boot originale (riga di comando).

La Figura 30–7 mostra lo svolgimento del processo di ripristino.

Figura 30-7 Ripristino dell'ambiente di boot originale

Il contesto descrive l'illustrazione.

Manutenzione di un ambiente di boot

È anche possibile svolgere diverse attività di manutenzione, ad esempio rinominare o eliminare un ambiente di boot. Per istruzioni a riguardo, vedere il Capitolo 34.