Questo miglioramento agli strumenti del desktop è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
A partire da questa versione, il sistema operativo Solaris include Adobe Flash Player 9. Per maggiori informazioni su Flash Player, vedere http://www.adobe.com/products/flashplayer/productinfo/features/.
Questo miglioramento agli strumenti del desktop è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
La versione Developer 9/07 contiene un programma di installazione ottimizzato per gli utenti di laptop x86. La nuova interfaccia utente facilita l'installazione dell'ultima versione di Solaris Express Developer Edition, inclusi gli strumenti per sviluppatori più aggiornati.
Per maggiori informazioni su questa funzione, vedere il manuale Guida all'installazione di Solaris Express Developer Edition: installazione su laptop .
Questo miglioramento agli strumenti del desktop è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
A partire da questa versione, Solaris supporta le notifiche sul desktop. Grazie al supporto delle notifiche, gli utenti vengono avvertiti quando si verificano specifici eventi, ad esempio quando un disco rimovibile viene collegato al sistema.
Per maggiori informazioni, vedere http://www.galago-project.org/news/index.php.
Questo miglioramento agli strumenti del desktop è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
Devhelp è un'applet che consente agli sviluppatori di sfogliare ed eseguire ricerche nelle informazioni di riferimento sulle API di GNOME. L'applet opera in modo nativo con gtk-doc e viene utilizzata per consultare la documentazione sul prodotto.
Per maggiori informazioni, vedere le pagine man di devhelp.
Questo miglioramento agli strumenti del desktop è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
GNOME 2.18 include le seguenti funzioni:
Miglioramenti all'internazionalizzazione – Pango ora supporta i testi verticali in cinese e giapponese.
Grafico ad anello – L'analizzatore dello spazio su disco di GNOME è ora dotato di una nuova visualizzazione con grafico ad anello.
Evince – Questa funzione ora supporta le miniature per i documenti PostScriptTM.
Supporto di Glade 3 – Glade 2 è stato aggiornato a Glade 3 per migliorare le prestazioni.
Eye of GNOME (EOG) – Se si ruotano le immagini nella fotocamera, le immagini vengono visualizzate ruotate anche in Eye of GNOME.
Supporto migliorato del controllo ortografico – Aspell è stato sostituito da Enchant. Enchant consente la condivisione dei dizionari con Thunderbird e Firefox permettendo di eseguire il controllo ortografico in Evolution e Gedit in un maggior numero di lingue.
Controllo degli ultimi file aperti – GNOME è ora in grado di individuare i file che sono stati aperti per ultimi per facilitare l'organizzazione del lavoro.
Applet di ricerca Deskbar – L'applet Deskbar offre un'interfaccia di ricerca versatile e utilizzabile in tutto il desktop. Le ricerche sono eseguite tramite una serie di plug-in o gestori specifici. Gli utenti possono immettere le parole chiave nella casella di testo dell'applet per generare un elenco di risultati. I risultati della ricerca includono file locali, applicazioni e contenuti Web in un formato simile a quello dei gestori Yahoo o Mozilla. Il tipo di risultati restituiti dipende dai gestori che sono stati abilitati.
Nuovi plug-in supportati – Sono disponibili nuovi plug-in per rhythmbox (artdisplay per la visualizzazione delle copertine, mmkeys e visualizer). Il plug-in artdisplay può essere utilizzato per individuare e visualizzare le copertine degli album da Internet. Il plug-in mmkeys permette di controllare rhythmbox usando apposite scelte rapide. Il plug-in visualizer migliora le funzioni di visualizzazione.
Giochi online – Sono ora disponibili un'applicazione di scacchi con visualizzazione tridimensionale e un Sudoku.
Questo miglioramento agli strumenti del desktop è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
La versione Developer 9/07 include il supporto a livello del desktop della funzione di configurazione automatica della stampa inclusa nel progetto Presto di OpenSolaris. L'integrazione nel desktop include una applet principale per GNOME e una seconda applet per la configurazione e le preferenze. L'applet principale abilita la notifica e l'elaborazione di eventi relativi alle stampanti, come gli errori o le operazioni di inserimento a caldo, sul pannello di GNOME. L'applet di configurazione consente di controllare il comportamento dell'applet principale. In questa versione, il supporto a livello del desktop è combinato con il supporto HAL per le stampanti USB, che consente di rilevare e configurare automaticamente le stampanti USB locali.
Per maggiori informazioni, vedere Support for Automatic Printer Discovery and Configuration in the GNOME Desktop Environment in System Administration Guide: Solaris Printing .
Questo miglioramento agli strumenti del desktop è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
Pigdin è un noto client di messaggi immediati open source. Pigdin 2.0 include le seguenti funzioni:
Vari miglioramenti ai moduli dell'interfaccia utente, che riguardano ad esempio il sistema di stato, l'elenco dei contatti, la funzione di conversazione e la finestra di chat.
Nuove funzioni per Yahoo, tra cui le impostazioni Stealth, Doodle e il comando /list.
Miglioramento generale dei trasferimenti di file AIM e ICQ.
Miglioramenti al modulo Log Viewer.
Supporto della nuova versione del trasferimento di file ICQ.
Nuove funzioni IRC, che includono il supporto di SSL, e i nuovi comandi /whowas, /nickserv, /memoserv, /chanserv e /operserv.
Funzioni Jabber come il supporto per le ricerche SRV, le icone per i contatti e la ricerca nelle directory degli utenti di Jabber.
Questo miglioramento agli strumenti di sviluppo è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
A partire da questa versione, GNU Automake 1.9.6 e GNU Automake 1.10 sono stati integrati in Solaris. GNU Automake è uno strumento utilizzato per generare i makefile e viene comunemente usato dagli sviluppatori che collaborano ai progetti open source.
Per maggiori informazioni, vedere http://sourceware.org/automake/
Questa sezione descrive le nuove funzioni di ZFS in Solaris Express Developer Edition 9/07.
Miglioramento della cronologia dei comandi ZFS (zpool history) – Il comando zpool history è stato arricchito di nuove opzioni che supportano la registrazione degli eventi dei file system ZFS e un formato più lungo, che include il nome utente, il nome host e la zona in cui è stata eseguita l'operazione.
Ad esempio, l'opzione zpool history -i restituisce gli eventi del comando zpool e gli eventi del comando zfs.
# zpool history -i users History for 'users': 2007-04-26.12:44:02 zpool create users mirror c0t8d0 c0t9d0 c0t10d0 2007-04-26.12:46:13 zfs create users/home 2007-04-26.12:46:18 zfs create users/home/markm 2007-04-26.12:46:23 zfs create users/home/marks 2007-04-26.12:46:30 zfs create users/home/neil 2007-04-26.12:47:15 zfs snapshot -r users/home@yesterday 2007-04-26.12:54:50 zfs snapshot -r users/home@today 2007-04-26.13:29:13 zfs create users/snapshots |
L'opzione zpool history -l restituisce le informazioni in un formato più ampio. Ad esempio:
# zpool history -l tank History for 'tank': 2007-07-19.10:55:13 zpool create tank mirror c0t1d0 c0t11d0 [user root on neo:global] 2007-07-19.10:55:19 zfs create tank/cindys [user root on neo:global] 2007-07-19.10:55:49 zfs allow cindys create,destroy,mount,snapshot tank/cindys [user root on neo:global] 2007-07-19.10:56:24 zfs create tank/cindys/data [user cindys on neo:global] |
Per maggiori informazioni, vedere la pagina man zpool(1M).
Aggiornamento dei file system ZFS (zfs upgrade) – A partire da questa versione è stato incluso il comando zfs upgrade, che consentirà di applicare miglioramenti futuri ai file system ZFS esistenti. I pool di storage ZFS comprendono una funzione di aggiornamento analoga che consente il miglioramento dei pool esistenti.
Ad esempio:
# zfs upgrade This system is currently running ZFS filesystem version 2. The following filesystems are out of date, and can be upgraded. After being upgraded, these filesystems (and any 'zfs send' streams generated from subsequent snapshots) will no longer be accessible by older software versions. VER FILESYSTEM --- ------------ 1 datab 1 datab/users 1 datab/users/area51 |
Tuttavia, questa versione non comprende nuove funzioni di aggiornamento dei file system ZFS.
Amministrazione delegata di ZFS – A partire da questa versione, è possibile delegare le autorizzazioni in modo differenziato per consentire ad utenti non privilegiati di eseguire attività di amministrazione in ZFS. Per assegnare e revocare le autorizzazioni è possibile utilizzare i comandi zfs allow e zfs unallow.
L'esempio seguente mostra una procedura di assegnazione delle autorizzazioni in cui l'utente cindys viene autorizzato a creare, distruggere, attivare ed eseguire snapshot su tank/cindys. Vengono inoltre visualizzate le autorizzazioni disponibili per tank/cindys .
# zfs allow cindys create,destroy,mount,snapshot tank/cindys # zfs allow tank/cindys ------------------------------------------------------------- Local+Descendent permissions on (tank/cindys) user cindys create,destroy,mount,snapshot ------------------------------------------------------------- |
Poiché le autorizzazioni predefinite per il punto di attivazione tank/cindys sono impostate su 755, l'utente cindys non potrà attivare i file system sotto tank/cindys. Per abilitare l'accesso al punto di attivazione, impostare un ACL con una sintassi simile alla seguente.
# chmod A+user:cindys:add_subdirectory:allow /tank/cindys |
Le autorizzazioni all'uso delle funzioni di amministrazione delegate di ZFS possono essere modificate con la proprietà delegation del pool. Ad esempio:
# zpool get delegation users NAME PROPERTY VALUE SOURCE users delegation on default # zpool set delegation=off users # zpool get delegation users NAME PROPERTY VALUE SOURCE users delegation off local |
Nell'impostazione predefinita, la proprietà delegation è abilitata.
Per maggiori informazioni, vedere il Capitolo 8, ZFS Delegated Administration, in ZFS Administration Guide .
Configurazione di dispositivi di logging separati in ZFS – Il log ZIL (ZFS intent log) soddisfa i requisiti POSIX per quanto riguarda le transazioni sincrone. Ad esempio, i database richiedono spesso che le transazioni giungano a dispositivi di storage stabili al ritorno da una chiamata di sistema. Per garantire la stabilità dei dati, NFS e altre applicazioni possono anche utilizzare fsync(). Nell'impostazione predefinita, il log ZIL viene allocato dai blocchi all'interno del pool di storage principale. Tuttavia, è possibile ottenere prestazioni migliori usando dispositivi di logging separati nel pool di storage ZFS, ad esempio la NVRAM o un disco dedicato.
I dispositivi di logging per l'intent log di ZFS non sono correlati ai file di log del database.
È possibile configurare dispositivi di logging separati in ZFS nei modi seguenti:
Durante o dopo la creazione del pool di storage ZFS.
È possibile collegare un dispositivo di log a un altro dispositivo di log esistente per creare un dispositivo in mirroring. Questa operazione è identica al collegamento di un dispositivo in un pool di storage senza mirroring.
Per esempi di configurazione dei dispositivi di logging, vedere Creating a ZFS Storage Pool with Log Devices in ZFS Administration Guide e Adding Devices to a Storage Pool in ZFS Administration Guide.
Per informazioni sull'utilità dei dispositivi di logging ZFS separati nei diversi tipi di ambiente, vedere Setting Up Separate ZFS Logging Devices in ZFS Administration Guide.
Creazione di set di dati intermedi in ZFS – Usando l'opzione -p con i comandi zfs create, zfs clone e zfs rename, è possibile creare rapidamente un set di dati intermedio ancora inesistente.
Ad esempio, è possibile creare i set di dati ZFS (users/area51) nel pool di storage datab.
# zfs list NAME USED AVAIL REFER MOUNTPOINT datab 106K 16.5G 18K /datab # zfs create -p -o compression=on datab/users/area51 |
Se il set di dati intermedio è presente durante l'operazione di creazione, il processo si conclude correttamente.
Le proprietà specificate si applicano al set di dati di destinazione, non ai set di dati intermedi. Ad esempio:
# zfs get mountpoint,compression datab/users/area51 NAME PROPERTY VALUE SOURCE datab/users/area51 mountpoint /datab/users/area51 default datab/users/area51 compression on local |
Il set di dati intermedio viene creato con il punto di attivazione predefinito. Le eventuali proprietà aggiuntive vengono disabilitate per il set di dati intermedio. Ad esempio:
# zfs get mountpoint,compression datab/users NAME PROPERTY VALUE SOURCE datab/users mountpoint /datab/users default datab/users compression off default |
Per maggiori informazioni, vedere la pagina man zfs(1M).
Miglioramenti alle funzioni di inserimento a caldo in ZFS – A partire da questa versione, ZFS rileva con maggiore efficienza i dispositivi che vengono rimossi. ZFS comprende inoltre un meccanismo per identificare automaticamente i dispositivi che vengono inseriti che presenta i seguenti miglioramenti:
È possibile sostituire un dispositivo esistente con un dispositivo equivalente senza bisogno di utilizzare il comando zpool replace.
La proprietà autoreplace controlla la sostituzione automatica dei dispositivi. Se la proprietà è disabilitata, la sostituzione dei dispositivi deve essere eseguita dall'amministratore con il comando zpool replace. Se la proprietà è abilitata, qualunque nuovo dispositivo che si trovi nella stessa posizione fisica del dispositivo che apparteneva in precedenza al pool viene automaticamente formattato e sostituito. Nell'impostazione predefinita, la proprietà autoreplace è disabilitata (off).
Il pool di storage viene posto in stato REMOVED quando un dispositivo o un disco di riserva viene rimosso fisicamente con il sistema in funzione. I dispositivi rimossi vengono sostituiti dai dischi di riserva (se disponibili).
Se un dispositivo viene rimosso e quindi inserito, viene posto online. Se era stato attivato un disco di riserva, quando il dispositivo viene reinserito e posto online il disco di riserva viene rimosso.
La rilevazione automatica dell'inserimento o della rimozione dei dispositivi dipende dall'hardware e può non essere supportata su alcune piattaforme.
I dischi di riserva vengono controllati periodicamente per verificare che siano online e disponibili.
Per maggiori informazioni, vedere la pagina man zpool(1M).
Per maggiori informazioni su questi miglioramenti al file system ZFS, vedere il manuale ZFS Administration Guide.
Questo miglioramento agli strumenti di sviluppo è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
A partire da questa versione, i tipi uid_t e gid_t sono stati trasformati da long (file binari a 32 bit) e int (file binari a 64 bit) in uint32_t. Questo tipo viene utilizzato sia per i file binari a 32 bit che per quelli a 64 bit. La modifica favorisce la compatibilità con altri sistemi operativi.
Nell'ambito della modifica del tipo di uid_t e gid_t , l'implementazione di Solaris riserva anche i valori di uid_t e gid_t compresi tra 231 e 232 - 2. Il valore 232 - 1 continua ad essere riservato come valore sentinella. I valori assegnati in questo intervallo sono assegnazioni temporanee effettuate dal nuovo servizio di mappatura dell'identità. Si noti che tali valori non vengono conservati dopo il riavvio del sistema. Di conseguenza, le applicazioni dovrebbero evitare di scrivere i valori UID o GID in file persistenti del file system. Allo stesso modo, dovrebbero evitare di inviare tali valori tramite la connessione di rete per fare riferimento a un'identità persistente. Per ottenere la persistenza, usare il nome dell'identità appropriato. I programma di utilità di Solaris, ad esempio il comando tar e il protocollo di rete NFSv4, sono già conformi a queste direttive.
Poiché i nuovi e vecchi tipi di uid_t e gid_t occupano lo stesso spazio, il funzionamento dei file binari esistenti non è influenzato dalla modifica. Si tratta ad esempio di file binari compilati con le vecchie definizioni dei tipi. In questi casi non è necessario ricompilare il codice. Anche il funzionamento dei file binari, dei file oggetto e delle librerie condivise, incluse quelle collegate alle librerie condivise di Solaris, non subisce nessuna alterazione.
L'impatto delle modifiche è il seguente:
Per i nuovi file binari C compilati – Quando il codice viene ricompilato, le normali procedure di sviluppo dovrebbero essere in grado di identificare eventuali problemi legati alle modifiche al tipo di uid_t e gid_t. Quando la modifica del segno ha implicazioni sulla semantica del codice, il compilatore C e/o il processo lint producono degli avvisi. Gli sviluppatori dovrebbero controllare tutti gli avvisi derivanti dalla modifica del tipo.
Per il codice C++ – Per il nome simbolico delle funzioni, i compilatori C++ utilizzano una tecnica denominata “name mangling” (decorazione dei nomi). Questa tecnica codifica i nomi dei tipi primitivi utilizzati nelle firme delle chiamate di funzione. La modifica dei tipi uid_t e gid_t comporta una decorazione diversa dei nomi delle funzioni e degli oggetti C++.
Come i file binari in C, anche i file binari e le librerie in C++ funzionano correttamente come in precedenza. L'unica eccezione si verifica quando le librerie contengono interfacce che utilizzano uid_t e gid_t.
Il sistema operativo Solaris non espone interfacce C++ di questo tipo. Quindi non dovrebbero verificarsi incompatibilità con le librerie di Solaris.
Per maggiori informazioni sulle conseguenze della modifica, incluse informazioni sugli avvisi, vedere Changes to uid_t and gid_t Types in the Developer 9/07 Release in Solaris Express Developer Edition Release Notes .
Questo miglioramento alle funzioni di supporto delle lingue è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
Locale Creator è uno strumento con interfaccia grafica e dalla riga di comando che consente agli utenti di creare e personalizzare le versioni locali di Solaris. Questo strumento consente agli utenti di creare pacchetti installabili per Solaris che contengano dati personalizzati per una specifica versione locale. Una volta installato il pacchetto, l'utente dispone di una versione locale completamente funzionante disponibile sul sistema. Per maggiori informazioni, vedere:
Comando /usr/bin/localectr -h
Pagina man di localectr
http://developers.sun.com/global/products_platforms/solaris/reference/techart/locale-creator.html
Questo miglioramento alle funzioni del kernel è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
Il sistema operativo Solaris utilizza le istruzioni SSE3 MONITOR e MWAIT nel ciclo idle dei processori x86. L'uso delle istruzioni SSE3 nel ciclo idle del processore elimina il carico di lavoro connesso all'invio e alla ricezione di un interrupt per la riattivazione di un processore non attivo. MONITOR viene usato per specificare l'area di memoria da “monitorare”. MWAIT arresta il processore finché il sistema non accede all'indirizzo precedentemente specificato con MONITOR. Con il nuovo ciclo idle, per riattivare un processore non attivo è sufficiente un'operazione di scrittura nella memoria.
Questo miglioramento alle funzioni di rete è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
A partire da questa versione, la funzione SMF (Service Management Facility) gestisce IPsec e IKE come insieme di servizi:
svc:/network/ipsec/policy:default
svc: /network/ipsec/ipsecalgs: default
svc: /network/ipsec/manual-key: default
svc: /network/ipsec/ike: default
Nell'impostazione predefinita, i servizi policy e ipsecalgs sono abilitati, mentre i servizi manual-key e ike sono disabilitati. Per eseguire la protezione del traffico con IPsec, configurare le chiavi manualmente o con IKE e inserire i dati nel file /etc/inet/ipsecinit.conf. Questa operazione abilita il servizio appropriato di gestione delle chiavi prima di aggiornare il servizio policy. Per maggiori informazioni, vedere il Capitolo 19, IP Security Architecture (Overview), in System Administration Guide: IP Services .
È stato aggiunto il profilo Network IPsec Management per la gestione di IPsec con un apposito ruolo. Inoltre, i comandi ipsecconf e ipseckey possono ora controllare la sintassi dei rispettivi file di configurazione. Per maggiori informazioni, vedere le pagine man ipsecconf(1M) e ipseckey(1M).
Questo miglioramento alle risorse di sistema è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
Questa funzione consente di impostare in modo estremamente dettagliato il limite assoluto di risorse CPU che possono essere consumate da un progetto o da una zona. La limitazione viene fornita con una risorsa di zonecfg e con controlli di risorsa a livello di progetto e di zona.
La risorsa capped-cpu di zonecfg permette di impostare il limite assoluto per la quantità di CPU che può essere consumata da un progetto o da una zona.
Sono disponibili anche i seguenti controlli di risorsa:
Limite assoluto di risorse CPU che possono essere consumate da una zona non globale.
Limite assoluto di risorse CPU che possono essere consumate da un progetto.
Per maggiori informazioni, vedere:
Pagina man zonecfg(1M)
Pagina man zones(5)
System Administration Guide: Virtualization Using the Solaris Operating System
Questo miglioramento alle funzioni di gestione dei dispositivi è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
Questa versione di Solaris supporta il protocollo iSNS (Internet Storage Name Service) nel target iSCSI di Solaris. Il protocollo iSNS consente l'identificazione, la gestione e la configurazione automatica dei dispositivi iSCSI sulle reti TCP/IP.
Attualmente, il software iSCSI di Solaris non include il supporto nativo dei server iSNS, ma in questa versione di Solaris è possibile utilizzare il comando iscsitadm per aggiungere l'accesso a un dispositivo iSNS esistente per identificare in modo automatico i dispositivi iSCSI presenti nella rete. Per specificare il server iSNS è possibile utilizzare il nome host o l'indirizzo IP. Dopo avere aggiunto le informazioni sul server iSNS, è necessario abilitare l'accesso al server.
Per maggiori informazioni, vedere la pagina man iscsitadm(1M) e il Capitolo 14, Configuring Solaris iSCSI Targets and Initiators (Tasks), in System Administration Guide: Devices and File Systems.
Questo miglioramento alle prestazioni del sistema è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
Il meccanismo dei contesti, utilizzato dalla MMU (Memory Management Unit) hardware per distinguere tra l'utilizzo dello stesso indirizzo virtuale in diversi spazi di indirizzamento dei processi, presenta alcune inefficienze quando si utilizza la memoria condivisa. Tali inefficienze si verificano in quanto i dati presenti in un determinato indirizzo di memoria condivisa per diversi processi possono di fatto essere identici, ma il numero di contesto associato a ciascun processo è differente. Di conseguenza, la MMU non è in grado di riconoscere che i dati sono uguali. A causa di questa condizione i dati vengono inutilmente eliminati dalla cache di traduzione della MMU, TLB (Translation Lookaside Buffer), per essere sostituiti con mappature esattamente identiche ma con un numero di contesto differente.
L'hardware del sistema UltraSPARC T2 (Niagara 2) è dotato di un contesto supplementare “condiviso” che consente di prevenire questo tipo di inefficienze nella gestione della memoria condivisa. Quando viene eseguita la ricerca nel TLB per individuare una corrispondenza nel contesto privato o condiviso, il sistema è in grado di identificare correttamente la corrispondenza. Attualmente, il supporto software per il contesto condiviso attiva questa caratteristica per i processi che utilizzano la memoria DISM (Dynamic Intimate Shared Memory). In questo caso, il segmento testo del processo e i segmenti DISM mappati sullo stesso indirizzo virtuale e dotati delle stesse autorizzazioni per ciascun processo, utilizzeranno il contesto condiviso.
Questo miglioramento alle prestazioni del sistema è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
I moderni processori Intel possiedono un'interfaccia che consente di rilevare le informazioni sulla gerarchia della cache del processore mediante l'istruzione CPUID.
Questo miglioramento alle funzioni di amministrazione del sistema è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
fwflash(1M) è un nuovo comando di Solaris per la manipolazione del firmware dei controller HBA PCI-X e PCI-Express e delle schede HCA. Attualmente, il comando supporta le operazioni di visualizzazione, lettura e scrittura del firmware per le schede HCA InfiniBand.
Per maggiori informazioni su questo comando, vedere la pagina man fwflash(1M).
Questo miglioramento alla sicurezza è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
L'accesso al database audit_user(4) non è più protetto. I name server NIS+ esistenti possono essere aggiornati con il comando:
# nischmod nw+r audit_user |
Verificare le seguenti condizioni:
Le voci della classe oggetto SolarisAuditUser doverebbero essere leggibili pubblicamente. I name server esistenti di LDAP non dovrebbero modificare le ACI delle voci della classe oggetto SolarisAuditUser (SolarisAuditAlways e SolarisAuditNever) dall'impostazione predefinita di idsconfig(1M).
Se il file /usr/lib/ldap/idsconfig contiene ACI personalizzate per le voci della classe oggetto SolarisAuditAlways e SolarisAuditNever, queste ACI devono consentire l'accesso anonimo in lettura.
La creazione di un nuovo name server NIS usando la versione installata di ypmake(1M) provoca la creazione di un database audit_user non protetto. Analogamente, la creazione di un nuovo name server NIS+ usando nissetup(1M) produce la creazione di un database audit_user non protetto.
Per maggiori informazioni, vedere:
pagina man audit_user(4)
Questo miglioramento alle funzioni dei driver è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
A partire da questa versione, è supportata la grafica 2D e 3D accelerata per le schede grafiche Intel integrate delle serie i945 e i965. Il supporto include la funzione agpgart del kernel, i driver DRM (Direct Rendering Manager), i driver DDX del livello utente di Xorg e i corrispondenti driver Mesa 3D.
La funzione di supporto grafico consente di abilitare il rendering 3D ad alta risoluzione e accelerato sulle schede grafiche i945 e i965.
Questo miglioramento alle funzioni dei driver è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
A partire da questa versione, è supportato il chipset RTL8110SC/RTL8169SC nel driver Gigabit Ethernet Realtek (rge).
Questo miglioramento alle funzioni dei driver è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
A partire da questa versione, è supportato il chipset Ethernet Broadcom NetXtreme (bnx) II, che include i modelli BRCM5706C, BRCM5706S, BRCM5708C e BRCM5708S.
Per maggiori informazioni, vedere la pagina man bnx(7D).
Questo miglioramento alle funzioni dei driver è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
A partire da questa versione, nel sistema operativo Solaris è integrato un nuovo driver wireless (ral). Il nuovo driver fornisce il supporto per il chipset Ralink RT2500 802.11b/g. Il driver consente di ampliare il supporto WiFi in Solaris e di migliorare l'esperienza WiFi degli utenti.
Per maggiori informazioni, vedere http://opensolaris.org/os/community/laptop/.
Questo miglioramento alle funzioni dei driver è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
A partire da questa versione, viene utilizzato il driver rtw(7D) per la scheda wireless PCMCIA RealTek 8180L 802.11b. Il driver consente di ampliare il supporto WiFi in Solaris e di migliorare l'esperienza WiFi degli utenti.
Per maggiori informazioni, vedere:
Questo miglioramento alle funzioni dei driver è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
Il nuovo driver WiFi 3945 supporta il chip WiFi Intel Centrino 3945. Il nuovo driver è utile per gli utenti dei laptop su cui è installato il chip 3945.
Questo miglioramento alle funzioni di supporto delle lingue è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
Il metodo di input chewing si basa su libchewing, una libreria open source per il cinese tradizionale. libchewing è stato aggiornato alla versione 0.3.0. La nuova versione include le seguenti nuove funzioni:
Incompatibilità con API/ABI.
Motore della lingua basato su UTF-8 per ottenere un ambiente Unicode comune.
Motore della lingua basato su UTF-8 per ottenere un ambiente Unicode comune.
Motore della lingua basato su UTF-8 per ottenere un ambiente Unicode comune.
Correzioni e miglioramenti al simbolo Zuin.
Correzioni a vari problemi di gestione della memoria.
Nuovo formato binario dei dati di hashing per accelerare il caricamento e risolvere i problemi con i dati di hashing.
Calcolo migliorato dell'albero interno e delle costanti fonetiche.
Revisione di tsi.src per formulare frasi più ricche ed evitare i crash.
Unione di suoni e frasi da CNS11643.
Gestione migliorata di Han-Yu PinYin per l'utilizzo di un'implementazione basata su tabelle.
Valutazione sperimentale della frequenza che ricalcola la durata di chewing.
Implementazione del meccanismo di scelta per le coppie di simboli.
Gestione sperimentale dei dati binari basata sulla mappatura della memoria per accelerare il caricamento dei dati.
Per maggiori informazioni, vedere il manuale International Language Environments Guide.
Questo miglioramento al freeware è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
C-URL è una libreria che consente l'accesso a livello di programma ai protocolli Internet più comuni, ad esempio HTTP, FTP, TFTP, SFTP e TELNET. La libreria C-URL è ampiamente utilizzata da una vasta gamma di applicazioni.
Per maggiori informazioni, vedere http://curl.haxx.se/.
Questo miglioramento al freeware è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
La libreria Libidn fornisce un'implementazione delle specifiche Stringprep (RFC 3454), Nameprep (RFC 3491), Punycode (RFC 3492) e IDNA (RFC 3490). Questa libreria fornisce nuove caratteristiche e funzionalità al sistema operativo Solaris.
Per maggiori informazioni, vedere:
Questo miglioramento al freeware è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
LibGD è una libreria che consente di eseguire operazioni di conversione ed elaborazione grafica. È ampiamente utilizzata nei framework di applicazioni basati sul Web. I programmi di utilità dalla riga di comando di LibGD consentono di eseguire facilmente una vasta gamma di conversioni di formati grafici.
Per maggiori informazioni, vedere http://www.libgd.org/.
Questo miglioramento al freeware è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
PCREs consente l'accesso da programma alle espressioni regolari con sintassi Perl. In precedenza, queste espressioni regolari erano disponibili solo tramite Perl.
Per maggiori informazioni, vedere http://www.pcre.org/.
Questo miglioramento al freeware è stato introdotto nella versione Developer 9/07.
TIDY è un programma di analisi HTML. Rappresenta un equivalente per HTML del comando lint(1). TIDY si rivela utile per convalidare la correttezza delle pagine HTML sia statiche che dinamiche.
Per maggiori informazioni, vedere http://tidy.sourceforge.net/.