Note su Solaris 10 11/06

Capitolo 2 Problemi di esecuzione di Solaris

Questo capitolo descrive i problemi riguardanti l'esecuzione del sistema operativo.


Nota –

Alcuni dei problemi e dei bug descritti in questo capitolo sono stati corretti in versioni successive di Solaris 10. Se la versione di Solaris in uso sul sistema è stata aggiornata, alcuni dei problemi e dei bug descritti in questo capitolo non sono più applicabili al sistema in uso. Per controllare quali bug e problemi non si applicano più ad una specifica versione di Solaris 10, vedere l'Appendice A, Tabella delle correzioni dei bug integrate nel sistema operativo Solaris 10.


Common Desktop Environment

I problemi di Solaris 10 descritti qui di seguito si riferiscono al Common Desktop Environment (CDE).

Le stripe trusted vanno in crash quando l'utente cambia il proprio ruolo (6495454)

Le stripe trusted vanno in crash quando l'utente cambia ruolo, in tutte le versioni locali eccetto la C.

Soluzione. Usare una delle seguenti procedure:

Gli ACL della maschera di Nautilus non sono sincronizzati con le autorizzazioni di gruppo (6464485)

Le autorizzazioni di gruppo nell'apposita scheda dovrebbero corrispondere alle autorizzazioni della maschera nella scheda di accesso, ma in alcuni casi le due schede non sono sincronizzate.

Soluzione. Fare clic sul pulsante Chiudi e quindi selezionare Ricarica. Visualizzare nuovamente le proprietà dei file. Le autorizzazioni di gruppo e della maschera dovrebbero essere nuovamente sincronizzate. Le autorizzazioni corrispondono a quelle modificate della maschera nel punto precedente.

I comandi di SMC non elaborano le opzioni di Solaris Trusted Extensions (6447833)

Questo bug ha effetto sulla gestione di SolarisTM Trusted Extensions con SMC. Quando la riga di comando di SMC con l'opzione -B del toolbox viene utilizzata per inviare le opzioni di Trusted Extensions, il comando non viene eseguito. Questa condizione impedisce l'utilizzo della riga di comando di SMC per gestire le Solaris Trusted Extensions. Viene visualizzato il seguente messaggio di errore:


There was an unrecognized extended, nonstandard option specified with the -x option.
Please refer to man pages for additional information and correct syntax usage

Soluzione. Utilizzare l'interfaccia grafica di SMC per l'amministrazione degli utenti, dei ruoli e dei profili.

Il puntatore del mouse e l'icona di dtfile non vengono visualizzati quando si trascina l'icona di dtfile (6462945)

In alcuni casi, quando si trascina l'icona di dtfile, l'icona e il puntatore del mouse non vengono visualizzati. Non viene visualizzato nessun messaggio di errore.

Soluzione. Aggiungere le righe seguenti al file /usr/dt/config/<locale>/sys.resources, dopo #if EXT_SUN_TS OL:


!! DragNDrop protocol. Other styles cause policy violation.
*DragInitiatorProtocolStyle:            DRAG_DYNAMIC
*DragReceiverProtocolStyle:             DRAG_DYNAMIC

SMC aggiorna il file tnrhdb ma non esegue tnctl per aggiornare la cache dell'host trusted (6471594)

Quando si utilizza SMC per gestire i modelli di sicurezza di rete, il file /etc/security/tsol/tnrhdb viene aggiornato ma la cache tndb non viene aggiornata. Le definizioni della sicurezza di rete non hanno effetto. Non viene visualizzato nessun messaggio di errore.

Soluzione. Dopo aver modificato una voce di rete in SMC, aggiornare manualmente la cache tndb con uno dei seguenti comandi:

Impossibile eseguire il login con GDM se il livello di accesso non è impostato su admin_high (6432114)

Il login non riesce quando si effettua il login in JDS (Java Desktop Systems) con le Solaris Trusted Extensions usando GDM. L'errore è provocato dalla configurazione PAM. Il file pam.conf(4) non contiene le voci richieste per GDM.

Al login, viene visualizzato il seguente messaggio di errore:


The system administrator has disabled access to 
the system temporarily

Soluzione. Aggiungere le due righe seguenti al file /etc/pam.conf:


gdm account requisite pam_roles.so.1
gdm account required pam_unix_account.so.1

Per informazioni sul formato del file, vedere la pagina man pam.conf(4).

La barra trusted scompare dopo la modifica della risoluzione dello schermo (6460624)

Quando si esegue il comando /usr/X11/bin/xrander -s per impostare una risoluzione inferiore dello schermo, la barra trusted non viene più visualizzata. Questa condizione si verifica effetto sul desktop Trusted CDE ma non sul desktop Trusted Java DS. Non viene visualizzato nessun messaggio di errore.

Soluzione. Dopo la modifica della risoluzione, riavviare la Gestione dello spazio di lavoro. Selezionare Finestre -> Riavvia la gestione dello spazio di lavoro dal menu dello spazio di lavoro del CDE e scegliere OK.

Il tasto o la combinazione di tasti di attenzione (SAK) non funziona sui sistemi x86 (6486416)

Il tasto o la combinazione di tasti di attenzione (Alt+Break) non funziona sulle tastiere dei PC sui sistemi x86. Non viene visualizzato nessun messaggio di errore.

Soluzione. Nessuna.

x86: Impossibile configurare l'ingrandimento a schermo intero su un sistema con una sola scheda video

Se il sistema Solaris 10 dispone di una sola scheda video fisica, non è possibile configurare il sistema per l'ingrandimento a schermo intero. In queste condizioni, è necessario utilizzare un file di configurazione separato in cui si definiscono le impostazioni di un driver fittizio. Per prima cosa, verificare che il server X non sia in esecuzione. Quindi, procedere come segue:

  1. Accedere a una sessione dalla riga di comando.

    • Se si utilizza il display manager di GNOME, procedere come segue:

      1. Accedere a una sessione come superutente.

      2. Al prompt, digitare svcadm disable application/gdm2-login.

      3. Accedere nuovamente al sistema come superutente.

    • Se si utilizza dtlogin, procedere come segue:

      1. Nella finestra di dtlogin, fare clic sul pulsante Opzioni e selezionare “Login dalla riga di comando”.

      2. Accedere al sistema come superutente.

  2. Creare un nuovo file xorg.conf.


    # /usr/X11/bin/Xorg -configure
    

    Questo comando crea il file xorg.conf.new nella directory radice (/).

  3. Copiare il nuovo file di configurazione nella directory /etc/x11 e rinominarlo in xorg.conf.


    # cp /xorg.conf.new /etc/X11/xorg.conf
    
  4. Modificare le impostazioni del file sulla base delle seguenti configurazioni di esempio:

    • Aggiungere una nuova sezione Monitor.


      Section "Monitor"
       	Identifier   "monitor_dummy"
       	ModelName    "dummy"
       	HorizSync    10-200
         	VertRefresh  20-90
          EndSection
    • Aggiungere una nuova sezione Device.


      Section "Device"
         ModelName    "dummy"
         ModelName    "dummy"
         Identifier   "device_dummy"
         ModelName    "dummy"
         videoram	10000
      EndSection

      Nota –

      Può rendersi necessario modificare il valore videoram in base alla larghezza e all'altezza dello schermo e alla profondità di colore della scheda grafica in uso. Il valore in Kbyte deve essere sufficiente per lo schermo da utilizzare. È possibile calcolare questo valore utilizzando la formula larghezza * altezza * bpp/8.


    • Aggiungere una nuova sezione Screen.


      Section "Screen"
         DefaultDepth 24
         SubSection "Display"
           Depth      24
           Modes      "1280x1024"
         EndSubSection
         Identifier   "device_dummy"
         Identifier   "device_dummy"
         Identifier   "monitor_dummy"
      EndSection

      Nota –

      Può essere necessario regolare il valore della risoluzione in base al sistema in uso.


  5. Cercare la riga seguente nella sezione ServerLayout:


    Screen      0  "Screen0" 0 0
  6. Inserire la riga seguente sotto quella identificata al punto precedente:


    Screen      1  "screen_dummy" RightOf "Screen0"

    Questa nuova riga definisce lo schermo Screen1, un secondo schermo fittizio che si trova teoricamente a destra di Screen0, lo schermo fisico primario.

  7. Salvare le modifiche.

  8. Riavviare il sistema dalla sessione dalla riga di comando appropriata:

    • Se si utilizza GDM, procedere come segue:

      1. Digitare svcadm enable application/gdm2-login.

      2. Riavviare il sistema.

    • Se si utilizza dtlogin, riavviare il sistema ed eseguire il login.

  9. Avviare il lettore dello schermo Gnopernicus.

  10. Modificare la modalità di avvio in Ingranditore.

  11. Scegliere Preferenze, quindi selezionare Ingranditore.

  12. Fare clic su Aggiungi/Modifica.

  13. Assegnare i seguenti valori per le preferenze dell'Ingranditore:

    • Origine: 0.1

    • Posizionamento dell'ingranditore:

      • Lato sinistro e superiore: 0

      • Lato destro e inferiore: massimo

  14. Fare clic su Applica.

    A causa della finestra dell'ingranditore che compare a schermo intero, le finestre di Gnopernicus non sono più visibili. Tuttavia, l'ingrandimento a schermo intero è ora disponibile.

x86: Configurazione del mouse USB come dispositivo di estensione da utilizzare con la tastiera a schermo di GNOME

Non è possibile impostare un mouse USB come dispositivo di estensione per la tastiera a schermo di GNOME (GOK). La configurazione non riesce quando si imposta il mouse USB mentre si utilizza un mouse PS2 come dispositivo principale. Per impostare correttamente il mouse USB, procedere come segue.

  1. Accedere al sistema come superutente.

  2. Prima di collegare il mouse USB, digitare il seguente comando in una finestra di terminale:


    # ls -l /dev/usb/hid*
    
  3. Collegare il mouse USB e digitare nuovamente lo stesso comando.

  4. Prendere nota del percorso del mouse USB visualizzato.

  5. Accedere a una sessione dalla riga di comando.

    • Se si utilizza il display manager di GNOME, procedere come segue:

      1. Accedere a una sessione come superutente.

      2. Al prompt, digitare svcadm disable application/gdm2-login.

      3. Accedere nuovamente al sistema come superutente.

    • Se si utilizza dtlogin, procedere come segue:

      1. Nella finestra di dtlogin, fare clic sul pulsante Opzioni e selezionare “Login dalla riga di comando”.

      2. Accedere al sistema come superutente.

  6. Creare un nuovo file xorg.conf.


    # /usr/X11/bin/Xorg -configure
    

    Questo comando crea il file xorg.conf.new nella directory radice (/).

  7. Copiare il nuovo file di configurazione nella directory /etc/x11 e rinominarlo in xorg.conf.


    # cp /xorg.conf.new /etc/X11/xorg.conf
    
  8. Modificare le configurazioni del file:

    • Nella sezione ServerLayout, aggiungere un dispositivo di input Mouse1 dopo la riga InputDevice "Mouse0" "CorePointer". Vedere l'esempio seguente:


      InputDevice   "Mouse0" "CorePointer"
      InputDevice   "Mouse1"
    • Nella sezione InputDevice che contiene la riga Identifier "Mouse0", apportare le seguenti modifiche:

      • Modificare Option "Device" "/dev/mouse" in Option "Device" "/dev/kdmouse".

      • Modificare Option "Protocol" "auto" in Option "Protocol" "VUID".

      • Aggiungere la seguente nuova opzione:


        Option      "StreamsModule" "vuid3ps2"

      Dopo aver apportato le modifiche, la sezione dovrebbe essere simile all'esempio seguente:


      Section "InputDevice"
         Identifier  "Mouse0"
         Driver      "mouse"
         Option      "Protocol" "VUID"
         Option      "Device" "/dev/kdmouse"
         Option      "StreamsModule" "vuid3ps2"
      EndSection
    • Creare una nuova sezione InputDevice dopo la precedente:


      Section "InputDevice"
         Identifier  "Mouse1"
         Driver      "mouse"
      	  Option      "Device" "/dev/usb/hid1"
      EndSection

      Nota –

      /dev/usb/hid1 è un percorso di esempio per il mouse USB. Utilizzare il percorso rilevato al punto 4 al posto di /dev/usb/hid1.


  9. Salvare il file e uscire.

  10. Riavviare il sistema dalla sessione dalla riga di comando appropriata:

    • Se si utilizza GDM, procedere come segue:

      1. Digitare svcadm enable application/gdm2-login.

      2. Riavviare il sistema.

    • Se si utilizza dtlogin, riavviare il sistema.

  11. Accedere usando un utente che utilizza l'interfaccia con accesso facilitato.

  12. Abilitare la tecnologia di accesso facilitato con Apri => Preferenze => Accesso facilitato => Supporto della tecnologia di accesso facilitato.

  13. Chiudere la sessione e quindi accedere nuovamente usando un utente che utilizza l'interfaccia con accesso facilitato.

  14. Aprire una finestra di terminale e digitare il comando seguente:


    % /usr/sfw/bin/gok --select-action=switch1
    
  15. Nella finestra della tastiera a schermo (GOK), scegliere GOK e quindi Preferenze.

  16. Se necessario, configurare GOK nel modo appropriato per l'utente. Diversamente, per accettare le impostazioni correnti, scegliere Applica e quindi OK nella finestra di preferenze di GOK.

  17. Uscire da GOK e riavviarlo con Apri => Applicazioni => Accesso facilitato => Tastiera a schermo. Possono essere visualizzati i seguenti messaggi di avviso:


    Il dispositivo utilizzato per GOK controlla
    anche il puntatore di sistema.
  18. Fare clic su OK.

  19. Uscire da GOK e ripetere i punti 14-17.

    Il messaggio di avviso non viene più visualizzato.

x86: Supporto per i chipset grafici integrati Intel i810 e i815

I chipset grafici integrati Intel i810 e i815 non sono supportati dal server del sistema a finestre X Xorg. Sono invece supportati dal server Xsun. Per configurare il server Xsun per l'uso di questi chipset, procedere come segue:

  1. Diventare superutente.

  2. Eseguire il programma seguente per configurare la tastiera, il monitor e il mouse.


    # kdmconfig
    
  3. Nella schermata introduttiva e in quella di selezione del server X, selezionare il server Xsun.

    Nella schermata di visualizzazione e modifica della configurazione del sistema a finestre, come dispositivo video dovrebbe essere selezionato e visualizzato automaticamente il dispositivo Intel i810/i815 (4MB).

  4. Se i chipset Intel i810 e i815 non vengono selezionati automaticamente, selezionare l'opzione di modifica del monitor o del dispositivo video (Change Video Device/Monitor).

  5. Nella schermata di selezione del dispositivo video, selezionare l'opzione Intel i810/i815 (4MB).

  6. Selezionare le altre opzioni richieste in kdmconfig.

x86: Le applicazioni GNOME non operano correttamente con dtremote (6278039)

Le applicazioni GNOME non vengono avviate se si effettua un login remoto e si consente l'accesso facilitato in gnome-at-properties. Quando si cerca di avviare un'applicazione GNOME, viene visualizzato il seguente messaggio di errore:


** ERROR **: Accessibility app error:
 exception during registry activation from id:
 IDL:Bonobo/GeneralError:1.0
  aborting...

Soluzione. Nessuna. Non abilitare l'accesso facilitato quando si esegue il login con dtremote.

Per ripristinare le impostazioni predefinite del desktop che non prevedono l'abilitazione dell'accesso facilitato, chiudere la sessione di GNOME. Eseguire il seguente comando:


% gnome-cleanup

L'ingrandimento a schermo intero e le funzioni di accesso facilitato della tastiera non funzionano (6273030)

In Java Desktop System non è possibile impostare i seguenti elementi:

Soluzione. Procedere come segue:

  1. Aprire il file /etc/X11/gdm/gdm.conf.

  2. In base alla piattaforma del server, procedere come segue:

    • Sui sistemi SPARC:

      1. Cercare la riga del file che inizia come indicato qui sotto:


        command=/usr/openwin/bin/Xsun
      2. Aggiungere la seguente modifica alla riga:


        +kb +accessx -dev framebuffer1 -dev 
        framebuffer2
        

        Ad esempio:


        +kb +accessx -dev /dev/fbs/pfb1 -dev /dev/fbs/pfb0
    • Sui sistemi x86:

      1. Cercare la riga del file che inizia come indicato qui sotto:


        command=/usr/X11R6/bin/Xorg
      2. Aggiungere la seguente modifica alla riga:


        +kb +accessx

x86: Il comando kdmconfig non crea un file di identificazione del sistema per il server X Xorg (6217442)

Il metodo di installazione JumpStart utilizza un file di identificazione del sistema (sysidcfg). Questo file viene usato per generare uno specifico file di configurazione Xsun per il sistema. La parte del file sysidcfg relativa alla configurazione Xsun viene creata dal comando kdmconfig -d nome_file. Tuttavia, sui sistemi che utilizzano il server Xorg predefinito, il comando non crea un file con le informazioni di configurazione per Xorg. Ciò significa che, prima di usare il metodo JumpStart su questi sistemi, è necessario eseguire una procedura di preparazione aggiuntiva.

Soluzione. Prima di usare il metodo di installazione JumpStart su un sistema che utilizza il server Xorg, procedere come segue.

  1. Preparare un file xorg.conf da utilizzare sul sistema. Memorizzare questo file nella directory JumpStart del server JumpStart.

    Per istruzioni su come creare il file xorg.conf e accedere alle informazioni di Xorg, vedere x86: Il programma di configurazione della tastiera, del monitor e del mouse non funziona per il server X (6178669).

  2. Creare uno script finale che esegua una copia del file xorg.conf nella directory /etc/X11 del sistema da installare. Ad esempio, lo script potrebbe includere la riga seguente:


    cp ${SI_CONFIG_DIR}/xorg.conf /etc/X11/Xorg.conf
  3. Nel file delle regole usato con il metodo JumpStart personalizzato, includere lo script finale nella regola relativa al tipo di sistema da installare.

  4. Eseguire l'installazione JumpStart personalizzata.

Per istruzioni sull'installazione JumpStart personalizzata, vedere la Guida all’installazione di Solaris 10 11/06: metodo JumpStart personalizzato e installazioni avanzate. Il Capitolo 4 contiene informazioni sul file di regole usato nel metodo JumpStart, mentre il Capitolo 5 contiene una sezione sugli script finali.

x86: Le istruzioni di kdmconfig per la configurazione del server X Xorg sono incomplete (6205881)

Le istruzioni fornite nel programma kdmconfig per la configurazione del server Xorg sono incomplete. Il programma elenca le istruzioni di base richieste per generare un file xorg.conf. Non fornisce tuttavia alcune informazioni rilevanti. Ad esempio, le opzioni del file xorg.conf possono essere modificate in diversi punti:

Per maggiori informazioni sulla configurazione di Xorg, vedere la seguente documentazione:

Se queste directory non sono incluse nel percorso delle pagine man, usare una delle seguenti procedure:

Alcuni script che avviano il server Xorg utilizzano le proprietà dell'archivio smf(5). In particolare, utilizzano FMRI svc:/applications/x11/x11-server per memorizzare le proprietà del server X. Le proprietà rilevanti per il server Xorg sono le seguenti:

Per impostare e richiamare queste proprietà, diventare superutente e usare il comando svccfg, come indicato nell'esempio seguente:


# svccfg 
svc:> select application/x11/x11-server 
svc:/application/x11/x11-server> listprop options/default_depth 
options/default_depth integer 24


 
svc:/application/x11/x11-server> setprop options/default_depth = 8 
svc:/application/x11/x11-server> listprop options/default_depth 
options/default_depth integer 8


 
svc:/application/x11/x11-server> end
#

x86: Il programma di configurazione della tastiera, del monitor e del mouse non funziona per il server X (6178669)

In Solaris 10, il server X predefinito non è più Xsun ma è ora Xorg. Il programma che configura la tastiera, il monitor e il mouse (kdmconfig ) può operare solo con il server Xsun. Questo programma non ha effetto sulla configurazione del server Xorg. Di conseguenza, non è possibile utilizzare kdmconfig per configurare il server Xorg. kdmconfig consente di scegliere il server da utilizzare ma consente solo di configurare il server Xsun.

Soluzione. Per configurare il server Xorg, procedere come segue:

  1. Creare un file xorg.conf con uno dei comandi seguenti:

    • /usr/X11/bin/Xorg -configure

    • /usr/X11/bin/xorgconfig

    • /usr/X11/bin/xorgcfg

  2. Aprire con un editor il file xorg.conf risultante e apportare le necessarie modifiche.

  3. Spostare il file xorg.conf in /etc/X11/xorg.conf.

Per maggiori informazioni sulla configurazione di Xorg, vedere le pagine man di Xorg in /usr/X11/man. Questa directory non è inclusa nel percorso predefinito delle pagine man. Per visualizzare le pagine man, usare una delle seguenti opzioni:


Nota –

Le opzioni dalla riga di comando di Xorg hanno la precedenza sulle impostazioni di xorg.conf. Vedere le pagine man per maggiori informazioni sulle opzioni che è possibile utilizzare con Xorg.


Eliminazione della funzionalità di esecuzione automatica dei supporti removibili del CDE (4634260)

La funzionalità di esecuzione automatica della Gestione supporti removibili del CDE è stata temporaneamente rimossa da Solaris 10.

Soluzione. Per usare questa funzionalità per un CD-ROM o un altro supporto removibile, procedere in uno dei modi seguenti:

La Sincronizzazione PDA di Solaris non elimina l'ultimo elemento dal desktop (4260435)

Se si elimina l'ultimo elemento dal desktop e si esegue la sincronizzazione con il PDA, quell'elemento viene ripristinato dal PDA al desktop. Ad esempio, il problema si può verificare con l'ultimo appuntamento dell'agenda o con l'ultima scheda della Gestione indirizzi.

Soluzione. Eliminare manualmente l'ultimo elemento dal PDA prima di eseguire la sincronizzazione.

DVD della documentazione

In Solaris 10 sono stati riscontrati i seguenti problemi relativi al DVD della documentazione.

Il pacchetto SUNWsdocs è necessario per rimuovere altri pacchetti della documentazione

Se si rimuove il pacchetto SUNWsdocs e quindi si cerca di rimuovere altri pacchetti della documentazione, l'operazione non riesce. Questo problema si verifica perché il pacchetto SUNWsdocs viene installato con tutte le raccolte e rappresenta il punto di accesso per il browser.

Soluzione. Se il pacchetto SUNWsdocs è stato rimosso, reinstallarlo dal supporto della documentazione e quindi rimuovere gli altri pacchetti di documenti.

I documenti in formato PDF delle versioni locali europee sono disponibili solo attraverso la versione locale C (4674475)

Sui sistemi che utilizzano l'attuale versione di Solaris 10, i documenti in formato PDF contenuti nel DVD della documentazione di Solaris 10 non sono accessibili nelle seguenti versioni locali europee:

Soluzione. Scegliere una delle soluzioni seguenti.

File system

In Solaris 10 sono stati riscontrati i seguenti problemi relativi ai file system.

È possibile aggiungere dispositivi sovrapposti a un pool di memorizzazione ZFS (6414648)

Usando il comando zpool add è possibile aggiungere inavvertitamente dispositivi identici che possono produrre un danneggiamento dei dati. Non viene visualizzato nessun messaggio di errore.

Soluzione. Se viene creato un pool di memorizzazione ZFS con dispositivi identici, rimuoverlo e ricreare il pool di memorizzazione.

zoneadm install non riesce con un'attivazione ZFS legacy (6449301)

Se una zona non globale viene configurata inizialmente con un file system ZFS da attivare con il sottocomando add fs, specificando l'opzione mountpoint=legacy, l'installazione della zona non riesce. Viene visualizzato il seguente messaggio di errore.


ERROR: File o directory non trovati:
impossibile attivare </zones/path/root/usr/local> in una zona non globale per l'installazione:
impossibile accedere al dispositivo del blocco di origine o alla directory </path/local>

Soluzione. Aggiungere l'accesso al file system ZFS dopo l'installazione della zona non globale.

Le operazioni di risincronizzazione o scrub di zpool esauriscono la memoria e provocano il blocco del sistema (6456888)

Un'operazione zpool scrub o resilver su dati di grandi dimensioni può produrre un blocco del sistema o un errore irreversibile. Non viene visualizzato nessun messaggio di errore.

Soluzione. Se il sistema si blocca o produce un errore irreversibile, procedere come segue:

  1. Riavviare il sistema.

  2. Proseguire l'operazione resilver o scrub.

  3. Non aggiungere ulteriore carico al sistema fino al termine dell'operazione resilver o scrub.

Problemi di conformità di ZFS e UNIX/POSIX

ZFS è progettato come file system conforme allo standard POSIX ed è effettivamente conforme nella maggior parte delle situazioni. Sono tuttavia presenti due condizioni limite in cui ZFS non soddisfa i test di conformità POSIX:

  1. Aggiornamento delle statistiche di capacità del file system ZFS.

  2. Modifica dei dati esistenti in presenza di un file system pieno al 100%.

CR collegati:

L'aggiunta della patch ZFS a un sistema Solaris 10 11/06 provoca messaggi di avvertimento impropri (6429860)

In seguito all'aggiunta delle patch di ZFS a un sistema Solaris 10 11/06, il comando patchadd produce messaggi di avviso impropri, in quanto i pacchetti di ZFS vengono aggiunti al sistema per la prima volta. Viene visualizzato il seguente messaggio di errore:


Le seguenti patch richieste contengono pacchetti non installati sul sistema:
	Il pacchetto SUNWzfskr della directory SUNWzfskr della patch 122641-03 
	non è installato sul sistema.

	Le modifiche per il pacchetto SUNWzfskr non verranno applicate al sistema.

Soluzione.

Ignorare i messaggi impropri del comando patchadd.

fdisk -E può eliminare i dischi usati da ZFS senza messaggi di avviso (6412771)

Se si utilizza il comando fdisk -E per modificare un disco utilizzato da un pool di memorizzazione ZFS, il pool diventa inutilizzabile e possono prodursi errori di I/O o errori irreversibili.

Soluzione.

Non utilizzare il comando fdisk per modificare un disco utilizzato da un pool di memorizzazione ZFS. Per accedere a un disco utilizzato da un pool di memorizzazione ZFS, utilizzare il comando format. In generale, i dischi che contengono file system in uso non dovrebbero essere modificati.

Problemi con ZFS e prodotti di backup di terze parti

Qui di seguito sono descritti i problemi relativi ai prodotti Veritas NetBackup e Brightstor ARCserve Backup.

Veritas NetBackup non effettua il backup e non preserva i file con ACL ZFS/NFSv4 (6352899)

Veritas NetBackup può essere utilizzato ed è supportato per il backup dei file ZFS. Tuttavia, il prodotto attualmente non supporta il backup o il ripristino degli ACL NFSv4 dai file ZFS. Viene effettuato il backup e il ripristino corretto delle impostazioni delle autorizzazioni tradizionali e degli altri attributi dei file.

Se un utente cerca di eseguire il backup o il ripristino dei file ZFS, le informazioni relative agli ACL NFSv4 vengono rimosse dai file ZFS senza alcuna indicazione per l'utente. Nessun messaggio di errore segnala che le informazioni degli ACL sono state rimosse dai file ZFS.

Il supporto per gli ACL ZFS/NFSv4 è in corso di sviluppo e dovrebbe essere disponibile nella prossima versione di Veritas NetBackup release.

Soluzione 1.

In Solaris 10 11/06, i comandi tar e cpio sono in grado di gestire correttamente i file ZFS con ACL NFSv4.

Utilizzare il comando tar con l'opzione -p oppure il comando cpio con l'opzione -P per scrivere i file ZFS in un file. Quindi, usare Veritas NetBackup per il backup dell'archivio tar o cpio.

Soluzione 2.

In alternativa all'utilizzo di Veritas NetBackup, usare i comandi ZFS send e receive per eseguire il backup dei file ZFS. Questi comandi sono in grado di gestire correttamente gli attributi dei file ZFS.

Agente client di BrightStor ARCserve Backup per UNIX (Solaris) e supporto di ZFS

L'agente client di BrightStor ARCserve Backup (BAB) per UNIX (Solaris) può essere utilizzato per eseguire il backup e il ripristino dei file ZFS.

Tuttavia, gli ACL NFSv4 di ZFS non vengono preservati durante il backup. Le normali autorizzazioni e gli attributi di UNIX vengono preservati.

Soluzione. Per preservare i file ZFS con gli ACL NFSv4, utilizzare il comando tar con l'opzione -p oppure il comando cpio con l'opzione -P per scrivere i file ZFS in un file. Quindi, usare BrightStor ARCserve Backup per il backup dell'archivio tar o cpio.

La GUI di ZFS dovrebbe controllare /usr/lib/embedded_su all'inizio di tutte le procedure guidate (6326334)

Se si aggiunge il pacchetto SUNWzfsg di Solaris 10 11/06 a un sistema che esegue una versione anteriore di Solaris 10 e non dispone della patch per embedded_su, le procedure guidate dell'Amministrazione di ZFS non sono completamente funzionali.

Se si cerca di eseguire l'applicazione Amministrazione di ZFS su un sistema sprovvisto della patch embedded_su, è possibile solo visualizzare la configurazione di ZFS. Viene visualizzato il seguente messaggio di errore:


/usr/lib/embedded_su: non trovato

Soluzione.

Aggiungere la patch embedded_su (119574-02) al sistema che esegue la versione anteriore a Solaris 10 6/06.

Impossibile sincronizzare i file system in caso di errore irreversibile (6250422)

Se si verifica un errore irreversibile mentre è in corso un'attività di I/O verso una destinazione collegata con l'iniziatore software iSCSI di Solaris, è possibile che l'operazione di I/O non venga annullata o sincronizzata sul dispositivo di destinazione. Questa condizione può provocare un danneggiamento del file system. Non viene visualizzato nessun messaggio di errore.

Soluzione.

Utilizzare un journaling file system come UFS. A partire da Solaris 10, il logging UFS è abilitato nell'impostazione predefinita. Per maggiori informazioni su UFS, vedere la sezione What’s New in File Systems in the Solaris 10 Release? del System Administration Guide: Devices and File Systems.

È necessario prevedere una correzione per evitare il riavvio delle attività scrub o resilver (2136811)

Se si crea uno snapshot ZFS mentre è in corso un'operazione scrub o resilver, l'operazione scrub o resilver riparte dall'inizio. Se gli snapshot vengono eseguiti frequentemente, è possibile che l'operazione scrub o resilver non venga mai completata.

Soluzione.

Non eseguire snapshot mentre è in corso un'operazione scrub o resilver.

L'aggiornamento da alcune versioni di Solaris Express o di Solaris 10 richiede la riattivazione dei file system

Quando si aggiorna un server NFSv4 dalla versione 6/05 a Solaris Express 7/04 o a una versione successiva (inclusi tutti gli aggiornamenti di Solaris 10), i programmi possono generare errori EACCES. Inoltre, alcune directory appaiono erroneamente vuote.

Per prevenire questi errori, disattivare e riattivare i file system del client. Se la disattivazione non dovesse riuscire, provare a forzarla con il comando umount -f. In alternativa, riavviare il client.

Le funzioni dell'elenco di controllo di accesso NFSv4 non operano correttamente

Le funzioni dell'elenco di controllo di accesso (ACL) NFSv4 non funzionano correttamente se i client e i server della rete sono installati con versioni precedenti e diverse di Solaris 10. Il problema riguarda le funzioni degli ACL e i programmi della riga di comando sotto elencati:

Per maggiori informazioni su queste funzioni e programmi, vedere le rispettive pagine man.

Ad esempio, si possono verificare errori in una rete che presenta la seguente configurazione:

La tabella seguente illustra i risultati delle funzioni degli ACL in configurazioni client-server che utilizzano versioni diverse di Solaris 10.

Operazione 

Sistema operativo S10 del client 

Sistema operativo S10 del server 

Risultato 

get ACL 

S10 Beta 

S10 

ACL modificato * 

get ACL 

S10 

S10 Beta 

funzionamento corretto 

set ACL 

S10 Beta 

S10 

funzionamento corretto 

set ACL 

S10 

S10 Beta 

Error: EOPNOTSUP 

Soluzione. Perché le funzionalità degli ACL NFSv4 operino correttamente, eseguire un'installazione completa di Solaris 10 sia sul server che sul client.

Problemi di accesso tra client Solaris NFSv4 e server NFSv4

Nell'attuale versione di Solaris 10, l'implementazione Solaris degli elenchi di controllo di accesso (ACL) NFSv4 è ora conforme alle specifiche RFC 3530. Tuttavia, si verificano errori con i client NFSv4 che utilizzano le versioni Beta 2 o Beta 1 di Solaris 10. Questi client non possono creare file sui server NFSv4 che utilizzano l'attuale versione di Solaris 10. Viene visualizzato il seguente messaggio di errore:


NFS getacl failed for nome_server: error 9 (RPC: Program/version mismatch)

Soluzione. Nessuna.

Il comando mkfs può non riuscire a creare i file system su dischi molto grandi (6352813)

Il comando mkfs può non essere in grado di creare un file system sui dischi che possiedono una determinata geometria e le cui dimensioni superano gli 8 Gbyte. La dimensione del gruppo di cilindri derivato è troppo grande per il frammento da 1 Kbyte. Questa dimensione del gruppo di cilindri comporta l'impossibilità di inserire in un blocco i metadati in eccesso.

Viene visualizzato il seguente messaggio di errore:


Con 15625 settori per cilindro, il numero minimo di
cilindri per gruppo è 16. Ciò richiede che la dimensione
del frammento venga modificata da 1024 a 4096.
Rieseguire mkfs con parametri differenti.

Soluzione. Usare il comando newfs. In alternativa, impostare una dimensione superiore per il frammento, ad esempio 4096, quando si utilizza il comando mkfs.

La creazione dei file system può non riuscire sulle slice di piccole dimensioni (6346510)

La creazione di un file system UFS con il comando newfs può non riuscire quando si verificano le seguenti condizioni:

L'errore è prodotto dalla dimensione dei metadati richiesti per il file system. Viene visualizzato il seguente messaggio di avviso:


Attenzione: blocchi inode/gruppo cilindri (295)>= blocchi dati (294)
     nell'ultimo gruppo di cilindri. 4712 settori non sono stati allocati.
/dev/rdsk/c0t0d0s6:     0 settori in 0 cilindri di 48 tracce, 128 settori
         0.0MB in 0 gruppi cilindri (13 c/g, 39.00MB/g, 18624 i/g)
backup dei superblocchi (per fsck -F ufs -o b=#) in:
#

Soluzione. Come superutente, eseguire una delle seguenti soluzioni:

Il crash dump del sistema non riesce sui dispositivi che superano la dimensione di 1 TByte (6214480)

Il sistema non riesce a generare un crash dump nelle partizioni di dimensioni pari o superiori a 1 Tbyte. Se il sistema utilizza un dispositivo di questo tipo, in seguito a un errore irreversibile e al successivo riavvio del sistema si può verificare quanto segue:

Soluzione. Configurare la dimensione del dispositivo di dump del sistema su un valore inferiore a 1 Tbyte.

L'uso del comando smosservice per l'aggiunta di servizi del sistema operativo genera un messaggio di spazio insufficiente sul disco (5073840)

Se si utilizza il comando smosservice per aggiungere servizi del sistema operativo a un file system UFS, compare un messaggio indicante che lo spazio disponibile sul disco è insufficiente. Questo errore riguarda in modo specifico i file system UFS sui dischi con etichetta EFI.

Soluzione. Usare la seguente procedura.

  1. Applicare l'etichetta del disco VTOC SMI.

  2. Ricreare il file system.

  3. Rieseguire il comando smosservice.

Problemi e bug legati all'hardware

In Solaris 10 sono presenti i seguenti problemi e bug legati all'hardware.

Impossibile impostare la tastiera giapponese 106 con kdmconfig (6463842)

Se al sistema è collegata una tastiera giapponese 106 e in kdmconfig è stato impostato il tipo Japanese-106/type7, dopo il riavvio viene utilizzato il layout U.S.A. per la tastiera. Non viene visualizzato nessun messaggio di errore.

Soluzione. Impostare kbd-type con il comando eeprom:


# eeprom kbd-type='Japanese(106)'

Riavviare il sistema.

SPARC: DR: il comando cfgadm -c configure non riesce sullo slot dei sistemi Starcat e Silverstone (6452077)

Questo bug si verifica su tutte le piattaforme PCI esistenti quando il cliente tenta di eseguire la procedura di inserimento a caldo e configura una scheda che effettua richieste MEM a 64 bit, ad esempio la scheda Fibre Channel Crystal 2R.

Non viene visualizzato nessun messaggio di errore. Tuttavia, la configurazione non riesce e la scheda è inutilizzabile.

Soluzione. Nessuna. Riavviare il sistema con la scheda inserita nello slot; la scheda viene configurata e può essere utilizzata.

mpathadm non visualizza l'impostazione di bilanciamento del carico specifica per il dispositivo

Il sottocomando mpathadm show logical-unit elenca il valore di configurazione globale del bilanciamento del carico per la proprietà Current Load Balance. Tuttavia, le voci in csi_vhci.conf che modificano il tipo di bilanciamento del carico per uno specifico prodotto non vengono prese in considerazione nell'output di mpathadm anche quando l'impostazione è attiva.

Lo strumento di registrazione impedisce l'utilizzo di Power Management con alcuni frame buffer (6321362)

Se i processi in background dello strumento di registrazione sono in esecuzione, i frame buffer Elite3D e Creator3D non riescono ad attivare la gestione dei consumi. Questa condizione riduce il risparmio energetico quando la gestione dei consumi è attiva. In alcune condizioni, anche l'esecuzione del comando sys-suspend può bloccarsi. Non viene visualizzato nessun messaggio di errore. È possibile che il sistema resti bloccato durante un'operazione di sospensione o ripresa del sistema.

Soluzione.

Eseguire il comando seguente circa 60 secondi dopo ogni login:


# pkill -f basicreg.jar
# pkill -f swupna.jar

SPARC: Le schede di accelerazione Sun Crypto 4000 nelle versioni 1.0 e 1.1 non sono supportate in Solaris 10

Solaris 10 utilizza un nuovo framework crittografico. Tuttavia, le versioni 1.0 e 1.1 del software e del firmware della scheda Sun Crypto Accelerator 4000 non utilizzano questo framework. Queste versioni non sono perciò supportate in Solaris 10.

La versione 2.0 delle schede utilizza il nuovo framework. Questa versione è disponibile come aggiornamento gratuito per gli utenti delle schede Sun Crypto Accelerator 4000 che intendano utilizzare Solaris 10. Poiché la scheda Sun Crypto Accelerator 4000 è un prodotto soggetto a vincoli di esportazione, per ottenere l'aggiornamento gratuito è necessario contattare Sun Enterprise Services o il proprio canale di vendita locale. Per maggiori informazioni, accedere alla pagina Web della scheda Sun Crypto Accelerator 4000, sul sito dei prodotti Sun.

Alcuni controller USB 2.0 sono disabilitati

Il supporto di alcuni controller USB 2.0 è stato disabilitato a causa di problemi di incompatibilità tra questi dispositivi e il driver EHCI. Viene visualizzato il messaggio seguente:


Due to recently discovered incompatibilities with this 
USB controller, USB2.x transfer support has been disabled. 
This device will continue to function as a USB1.x controller. 
If you are interested in enabling USB2.x support please refer 
to the ehci(7D) man page. 
Please refer to www.sun.com/io for Solaris Ready products 
and to www.sun.com/bigadmin/hcl for additional compatible 
USB products.

Per informazioni aggiornate sui dispositivi USB, vedere http://www.sun.com/io_technologies/USB-Faq.html.

Dispositivi USB supportati e relative configurazioni degli hub

Questa versione di Solaris supporta sia i dispositivi USB 1.1 che USB 2.0. La tabella seguente contiene un riepilogo dei dispositivi USB che operano correttamente in determinate configurazioni. La connessione può essere sia diretta che tramite un hub USB. Si noti che i dispositivi e gli hub USB 1.1 possono avere due modalità: bassa velocità e velocità normale. Tutti i dispositivi USB 2.0 sono ad alta velocità. Per informazioni dettagliate sulle porte e le velocità di utilizzo, vedere il manuale System Administration Guide: Devices and File Systems.

Tabella 2–1 Dispositivi e configurazioni USB

Dispositivi USB 

Connessione 

Dispositivi di memorizzazione USB 2.0 

Diretta, hub USB 1.1, hub USB 2.0 

Dispositivi USB 1.1 fatta eccezione per i dispositivi audio 

Diretta, hub USB 1.1, hub USB 2.0 

Dispositivi audio USB 1.1 

Diretta, hub USB 1.1 

Dispositivi audio USB 2.0 

Non supportata 

x86: Limitazioni con alcuni driver in Solaris 10

Qui di seguito sono descritte le limitazioni connesse ad alcuni driver e interfacce riscontrate in questa versione di Solaris 10 per piattaforma x86:

Ripresa dei checkpoint

Questa funzionalità è disabilitata per tutti i tipi di dispositivo. Nel codice DDI_SUSPEND della funzione detach(), si dovrebbe restituire DDI_FAILURE.

Gestione dei consumi

Questa funzionalità non è disponibile per i dispositivi USB. Non creare componenti per la gestione dei consumi. Scrivere il driver in modo che pm_raise_power() e pm_lower_power() vengano chiamati solo se vengono creati componenti per la gestione dei consumi.

Lettori di DVD-ROM/CD-ROM su sistemi senza monitor

La gestione dei consumi dei dispositivi interattivi, ad esempio dei lettori di supporti removibili, è collegata a quella del monitor e della relativa scheda grafica. Se lo schermo è attivo, il lettore di CD-ROM e l'unità a dischetti rimangono nella modalità pienamente operativa. Questi dispositivi possono passare erroneamente alla modalità di risparmio energetico sui sistemi senza monitor. Per ripristinare l'alimentazione del lettore di CD o dell'unità a dischetti, digitare volcheck per ottenere lo stato più recente di ogni dispositivo removibile.

In alternativa, è possibile disabilitare la gestione dei consumi usando l'interfaccia grafica di Dtpower. Disabilitando la gestione dei consumi, i dispositivi operano sempre in modalità pienamente operativa.

x86: Necessità di configurazione manuale per l'attivazione di tastiere non inglesi

Nella configurazione predefinita, il programma kdmconfig specifica la tastiera generica inglese a 104 tasti come tipo di tastiera collegata al sistema. Se il sistema non utilizza una tastiera inglese, è necessario specificare manualmente il tipo di tastiera appropriato durante l'installazione. Diversamente, l'installazione continua usando una tastiera predefinita diversa da quella effettiva del sistema.

Soluzione 1. Se il sistema non utilizza una tastiera inglese, procedere come segue durante l'installazione:

  1. Quando compare la configurazione del sistema a finestre proposta per l'installazione, premere Esc.


    Nota –

    Le informazioni di questa schermata, che includono il tipo di tastiera, rimangono visualizzate solo per 30 secondi. Per modificare le impostazioni di configurazione, è necessario premere Esc prima che trascorrano i 30 secondi. Diversamente, l'installazione prosegue con le impostazioni visualizzate.


  2. Scegliere il tipo di tastiera corrispondente alla tastiera collegata al sistema.

  3. Premere Invio per accettare le modifiche e continuare l'installazione.

Soluzione 2. Per cambiare il tipo di tastiera su un sistema che già utilizza Solaris 10, usare il programma kdmconfig. Scegliere l'opzione appropriata per il tipo di server X eseguito dal sistema.

SPARC: La gestione dei consumi con hardware Sun Expert3D e Sun Elite3D non opera correttamente in determinate circostanze (6321362)

Le schede Sun Expert3D o Sun Elite3D nelle workstation Sun BladeTM 1000 o Sun Blade 2000 in genere passano alla modalità a basso consumo dopo un certo periodo di inattività. Tuttavia, se queste schede sono impostate come dispositivo principale nel server X, la funzione di gestione dei consumi non funziona. Le schede interessate continuano ad operare con l'alimentazione completa senza risparmio energetico. Non viene visualizzato nessun messaggio di errore.

Soluzione. Nessuna.

SPARC: Il driver jfca per alcune schede bus collegate a unità nastro può causare errori (6210240)

Il driver jfca per i controller (HBA) sotto elencati può causare errori irreversibili del sistema o errori di I/O quando i controller sono collegati a un'unità nastro:

Durante lo svolgimento di alcune operazioni, il driver jfca per queste schede bus è soggetto a una condizione di conflitto (race condition) che causa un errore. Le operazioni interessate sono le seguenti:

Vengono visualizzati messaggi di errore simili ai seguenti:

Soluzione. Non collegare le unità nastro a una scheda SG-PCI1FC-JF2 o SG-PCI2FC-JF2.

Possibili conflitti tra dispositivi che condividono lo stesso bus (6196994)

Le schede Quad Fast-Ethernet (QFE) possono creare problemi di conflitto se condividono lo stesso bus con una delle seguenti schede:

Nella configurazione predefinita, il parametro infinite-burst del driver ce utilizzato da queste schede è abilitato. Ciò comporta la riduzione al minimo del tempo del bus disponibile per le porte QFE che condividono lo stesso bus.

Soluzione. Evitare di collocare le schede QFE sullo stesso bus delle schede di rete elencate.

La funzione DDI hat_getkpfnum() è obsoleta (5046984)

La funzione DDI hat_getkpfnum() è obsoleta. Gli sviluppatori dovrebbero aggiornare i propri driver in modo da non utilizzare l'interfaccia DDI hat_getkpfnum(). Se un driver utilizza hat_getkpfnum(), vengono visualizzati messaggi di avvertimento simili ai seguenti:


WARNING: Module provadrv is using the obsolete hat_getkpfnum(9F)
interface in a way that will not be supported in
a future release of Solaris. Please contact the
vendor that supplied the module for assistance,
or consult the Writing Device Drivers guide,
available from http://www.sun.com for migration
advice.
---
Callstack of bad caller:
       hat_getkpfnum_badcall+93
       hat_getkpfnum+6e
       mydrv_setup_tx_ring+2d
       mydrv_do_attach+84
       mydrv_attach+242
       devi_attach+6f
       attach_node+62
       i_ndi_config_node+82
       i_ddi_attachchild+4a
       devi_attach_node+4b
       devi_attach_children+57
       config_immediate_children+6e
       devi_config_common+77
       mt_config_thread+8b

Per determinare se un driver utilizza hat_getkpfnum(), esaminare il suo codice sorgente o i suoi simboli usando nm(). Usando come esempio il driver provadrv, digitare la sintassi seguente:


% nm /usr/kernel/drv/provadrv | grep hat_getkpfnum

Per informazioni sulla migrazione dei driver da hat_getkpfnum(), vedere l'Appendice B, Summary of Solaris DDI/DKI Services del Writing Device Drivers.

x86: L'uso di due schede Adaptec SCSI Card 39320D su un server Sun Fire V65x può causare un errore irreversibile del sistema (5001908)

L'uso di due schede Adaptec SCSI Card 39320D su un server Sun Fire V65x può causare un errore irreversibile del sistema. L'errore si verifica durante il primo riavvio del sistema successivo all'installazione di Solaris 10. Viene visualizzato il seguente messaggio di errore:


Initializing system  Please wait... 
1 run-time error M6111: MATH
	- floating-point error: stack underflow

Soluzione. Rimuovere la seconda scheda Adaptec.

x86: Solaris non supporta l'arresto del sistema via software sui sistemi x86 (4873161, 5043369)

Sulle piattaforme x86, il sistema operativo Solaris non supporta l'arresto mediante un comando software. Il comando di arresto dovrebbe simulare la pressione del pulsante di accensione per spegnere il sistema. Sui sistemi x86, l'esecuzione di questo comando con Solaris in funzione spegne il sistema immediatamente senza arrestare correttamente il sistema operativo. Questo processo di arresto non corretto potrebbe danneggiare il file system.

Soluzione. Prima di spegnere il sistema, arrestare il sistema operativo. Procedere come segue:

  1. Diventare superutente.

  2. Usare uno dei comandi disponibili per arrestare correttamente il sistema operativo Solaris, ad esempio init, halt o shutdown. Ad esempio:


    # shutdown
    
  3. Dopo l'arresto completo del sistema operativo, è possibile spegnere il sistema in due modi:

    • Se il sistema supporta l'arresto via software, eseguire il comando di spegnimento.

    • Se il sistema non supporta l'arresto via software, spegnere il sistema manualmente usando l'interruttore di accensione.

Per maggiori informazioni sui comandi di arresto del sistema operativo, vedere le pagine man dei comandi init(1M), halt(1M) e shutdown(1M). Per informazioni sullo spegnimento, vedere il manuale del sistema.

Alcuni lettori di DVD e di CD-ROM non consentono l'avvio di Solaris (4397457)

Il valore di timeout predefinito per la parte SCSI della scheda SunSwiftTM PCI Ethernet/SCSI (X1032A) non è conforme ai requisiti di timeout del lettore di DVD-ROM SCSI di Sun (X6168A). Con supporti di scarsa qualità, il DVD-ROM produce talvolta errori di timeout. Le uniche eccezioni sono rappresentate dai sistemi Sun Fire 6800, 4810, 4800 e 3800. Questi sistemi modificano il valore di timeout SCSI attraverso la PROM OpenBoot.

Soluzione. Per le altre piattaforme, usare le interfacce SCSI integrate o schede SCSI compatibili con il DVD-ROM, come le seguenti:

Problemi di iPlanet Directory Server 5.1

Questa sezione contiene informazioni importanti per gli utenti di iPlanetTM Directory Server 5.1 che intendano eseguire un aggiornamento a Solaris 10.

Installazione di Directory Server 5.1

Sun Java System Directory Server 5 2005Q1 sostituisce iPlanet Directory Server 5.1, precedentemente integrato nel sistema operativo Solaris 9. In Solaris 10, questo nuovo server di elenchi può essere installato come parte di Sun Java Enterprise System.


Nota –

Per informazioni su Sun Java System Directory Server 5 2005Q1, vedere la documentazione di Sun Java System sul sito Web http://docs.sun.com.


Solaris 10 continua a supportare Directory Server 5.1. L'installazione di Directory Server 5.1 può rendersi necessaria nelle seguenti circostanze:

In Solaris 10, l'installazione di Directory Server 5.1 deve essere eseguita manualmente. Procedere come segue:

  1. Inserire il CD Solaris 10 Software - 4 nel lettore di CD-ROM.

  2. Diventare superutente.

  3. In una finestra di terminale, installare il server di elenchi:


    # cd /cdrom/cdrom0/Solaris_10/Product/
    # pkgadd -d . IPLTnls IPLTnspr IPLTnss IPLTjss IPLTpldap \
    IPLTdsr IPLTdsu IPLTadmin IPLTcons IPLTadcon IPLTdscon \
    IPLTadman IPLTdsman
    

    Per installare i pacchetti localizzati per il cinese semplificato, usare il seguente comando aggiuntivo:


    # pkgadd -d . IPLTcdsu IPLTcadmin IPLTccons IPLTcadcon \
    IPLTcdscon IPLTcadman IPLTcdsman
    

    Per installare i pacchetti localizzati per il giapponese, usare il seguente comando aggiuntivo:


    # pkgadd -d . IPLTjdsu IPLTjadmin IPLTjcons IPLTjadcon \ 
    IPLTjdscon IPLTjadman IPLTjdsman
    
  4. Al termine dell'installazione, configurare iPlanet Directory Server 5.1. Vedere il Capitolo 11, Sun ONE Directory Server Configuration del System Administration Guide: Naming and Directory Services (DNS, NIS, and LDAP).

Migrazione a Sun Java System Directory Server 5 2005Q1


Avvertenza – Avvertenza –

I formati di database delle due versioni del server di elenchi sono incompatibili. Per gli utenti di Directory Server 5.1, Sun raccomanda di migrare il database al formato utilizzato da Sun Java System Directory Server 5 2005Q1.


Per eseguire la migrazione, occorre che entrambe le versioni del server di elenchi siano presenti sul sistema aggiornato a Solaris 10. Se si utilizza Directory Server 5.1 con il formato degli archivi compressi (.tar.gz), passare direttamente al punto 2 per le istruzioni di migrazione.

  1. In una finestra di terminale, determinare se i pacchetti di iPlanet Directory Server 5.1 siano presenti sul sistema.


    $ pkginfo | grep IPLT
    

    Se vengono visualizzati i pacchetti seguenti, è possibile passare al punto 2 e procedere con la migrazione. L'output indica che i pacchetti di iPlanet Directory Server 5.1 sono presenti sul sistema.


    system  IPLTadcon  Administration Server Console
    system  IPLTadman  Administration Server Documentation
    system  IPLTadmin  Administration Server
    system  IPLTcons   Console Client Base
    system  IPLTdscon  Directory Server Console
    system  IPLTdsman  Directory Server Documentation
    system  IPLTdsr    Directory Server (root)
    system  IPLTdsu    Directory Server (usr)
    system  IPLTjss    Network Security Services for Java
    system  IPLTnls    Nationalization Languages and Localization Support
    system  IPLTnspr   Portable Runtime Interface
    system  IPLTnss    Network Security Services
    system  IPLTpldap  PerLDAP
    $

    Se i pacchetti non vengono visualizzati, prima di procedere occorre installare i pacchetti di iPlanet Directory Server 5.1. Vedere la procedura in 4 fasi descritta nella sezione precedente, Installazione di Directory Server 5.1. Al termine dell'installazione, passare al punto 2 e procedere con la migrazione.

  2. Migrare il database di iPlanet Directory Server 5.1 alla versione più recente. Per le istruzioni, vedere la raccolta di documenti relativa a Sun Java System Directory Server all'indirizzo http://docs.sun.com/coll/DirectoryServer_05q1.

Dopo la migrazione dei dati, continuare a eseguire il backup dei dati con la stessa procedura usata prima della migrazione. Un eventuale processo di ripristino dei dati in situazioni di emergenza potrebbe richiedere il database migrato.

Problemi durante l'esecuzione del debugger

I problemi descritti qui di seguito riguardano il debugger del kernel.

SPARC: Problemi con il debugger dbx nell'elaborazione di oggetti a 64 bit (6347707)

Il debugger dbx si interrompe con un errore di accesso alla memoria nell'elaborazione di determinati file eseguibili e librerie a 64 bit. Tuttavia, il problema non interessa l'utilizzo normale di questi oggetti a 64 bit. Viene visualizzato un messaggio di errore simile al seguente:


dbx: internal error: signal SIGBUS (invalid address alignment)

Soluzione. Utilizzare il debugger mdb o la funzione Solaris Dynamic Tracing. Queste soluzioni alternative sono in grado di diagnosticare i processi che utilizzano oggetti a 64 bit.

Il sistema può entrare in un ciclo infinito se viene modificata la CPU master (4405263)

Durante l'esecuzione del debugger del kernel di Solaris per la diagnosi di un sistema in funzione, il sistema può entrare in un ciclo con messaggi di errore incompleti. Il ciclo si verifica quando viene modificata la CPU master della PROM OpenBoot. Dopo il processo di ripristino, il sistema ritorna operativo. Tuttavia, le tracce dell'errore originale vanno perdute. Ciò significa che non è possibile eseguire una diagnosi dell'errore irreversibile.

Soluzione. Quando il sistema si trova al livello della PROM, viene visualizzato il prompt ok di OpenBoot. Nei sistemi con più CPU, il prompt ok è preceduto da un numero racchiuso tra parentesi graffe. Questo numero indica la CPU attiva nel sistema. Per eseguire la sessione di debug al livello della PROM, procedere come segue.

  1. Elevare pil a f digitando il comando seguente:


    {0} ok h# 0f pil!
    
  2. Usare il comando switch-cpu per passare selettivamente dalla CPU attualmente attiva ad altre CPU. Ad esempio, per passare dalla CPU #0 alla CPU #1, digitare il comando seguente:


    (0) ok 1 switch-cpu
    

    Il prompt ok è ora preceduto dal numero della nuova CPU attivata.


    {1} ok
  3. Eseguire il debugger.

  4. Al termine della sessione del debugger, eseguire un comando reset-all per tornare all'uso normale del sistema.


Nota –

Verificare di avere aggiornato il sistema all'ultima versione della PROM OpenBoot.


Localizzazione

Questa sezione descrive i problemi relativi alla localizzazione di Solaris 10.

Metodo di input Wnn8 per il giapponese

Il metodo di input giapponese Wnn8 non può essere utilizzato se i server Wnn8 non sono abilitati.

Soluzione. Abilitare i server Wnn8:


# svcadm enable wnn8/server

Inoltre, selezionare Wnn8 come motore per la lingua giapponese eseguendo il comando iiim-properties.

I tasti di scelta rapida di Mozilla nella versione locale spagnola sono ambigui (6288620)

I tasti di scelta rapida di Mozilla 1.7 sono ambigui nella versione locale spagnola. Ad esempio, è possibile utilizzare Ctrl-S sia per copiare che per salvare. Non viene visualizzato nessun messaggio di errore.

Soluzione. Usare i tasti di scelta rapida assegnati alle varie azioni nei menu.

Il programma di disinstallazione visualizza stringhe errate in alcune versioni locali (6487062)

Questi bug hanno effetto sulla disinstallazione delle Solaris Trusted Extensions usando prodreg nelle versioni locali diverse da C, POSIX o altre versioni locali inglesi. In queste versioni locali le stringhe non vengono visualizzate correttamente quando la disinstallazione viene eseguita con prodreg.

Non viene visualizzato nessun messaggio di errore. Il programma di disinstallazione mostra solo dei segnaposto e i pulsanti non vengono visualizzati correttamente.

Soluzione. Prima di eseguire una disinstallazione con prodreg, eseguire i comandi qui riportati:


# cd <Solaris_installation_media>/Solaris_10/ExtraValue/CoBundled/Trusted_Extensions
# cp -rp locale /var/sadm/tx

Quindi eseguire la disinstallazione con prodreg.

Impossibile abilitare il metodo di input con i diritti di amministratore principale (6475081)

Un utente che dispone dei diritti di amministratore principale (Primary Administrator) non può utilizzare i metodi di input per una specifica versione locale e quindi non può immettere correttamente i caratteri. Lo stato del metodo di input non viene visualizzato nell'area di lavoro. Non viene visualizzato nessun messaggio di errore.

Soluzione. Aggiungere le righe seguenti al file /etc/security/exec_attr:


Primary Administrator:solaris:cmd:::/usr/bin/csh:uid=0;gid=0
Primary Administrator:solaris:cmd:::/usr/bin/ksh:uid=0;gid=0
Primary Administrator:solaris:cmd:::/usr/bin/sh:uid=0;gid=0

Per informazioni sul formato del file, vedere la pagina man exec_attr(4).

Impossibile aprire la finestra ausiliaria con i metodi di input asiatici e Wnn (6481697)

Questo bug ha effetto sul desktop Solaris Trusted Extensions quando si utilizzano etichette specifiche con alcune versioni locali asiatiche. La finestra AUX non si apre se si utilizzano i metodi di input asiatici e Wnn. In questo modo i caratteri asiatici non possono essere inseriti correttamente. Quando si usa la tastiera, vengono visualizzati caratteri multibyte.

Soluzione. Procedere come segue:

  1. Aggiungere le tre righe seguenti al file /usr/openwin/server/etc/TrustedExtensionsPolicy e al file /usr/X11/lib/X11/xserver/TrustedExtensionsPolicy solo per i sistemi x86:


    selection /^Wnn/
    selection /^wnn/
    selection /^com.sun.iiim/
  2. Riavviare il server X.

Il nuovo metodo di input ChuYin non è supportato nell'aggiornamento a IIIMF revisione 12 (6492129)

Quando si esegue l'aggiornamento del sistema operativo a Solaris 10 6/06 o Solaris 10 11/06, il framework dei metodi di input e i singoli metodi di input vengono aggiornati dalla revisione 10 alla 12. Tuttavia, ChuYin non è compreso nell'elenco dei metodi di input supportati. Inoltre, non è possibile utilizzare i tasti F2 e F3 per modificare il metodo di input

Soluzione. Usare il metodo PinYin per digitare i caratteri cinesi tradizionali con Hanyu PinYin. Usare Ctrl+Shift per commutare i metodi di input.

AltGr non può essere utilizzato per modificare la modalità in alcune versioni locali russe (6487712)

Il tasto AltGr non consente di commutare le modalità per il layout Xsun russo nelle versioni locali ru_RU.KOI8-R e ru_RU.ANSI1251.

Soluzione 1. Passare alla versione locale ru_RU.UTF-8 o ru_RU.ISO8859-5.

Soluzione 2. Usare IIIMFTM al posto del layout di tastiera russo.

La tabella di tasti Arabic6.kt non contiene i simboli arabi (6463576)

La tabella di tasti Arabic6.kt non contiene nessun simbolo arabo.

Soluzione. Usare IIIMF. Impostare l'input arabo con gimlet invece di utilizzare il tasto AltGr.

Alcune combinazioni con il tasto Compose non funzionano nelle applicazioni GTK (6467756)

Alcune combinazioni con il tasto Compose, ad esempio Compose+?+? o Compose+|+| non funzionano nelle applicazioni GTK nelle versioni locali UTF-8 EMEA. L'input funziona correttamente nelle applicazioni non GTK, ad esempio in quelle Motif o Java, quando il metodo di input è inattivo.

Soluzione 1.

  1. Modificare il file /usr/openwin/lib/locale/common/imsscript/S505multi e sostituire GTK_IM_MODULE=iiim con GTK_IM_MODULE=xim.

  2. Eseguire nuovamente il login nel sistema.

Soluzione 2.

In base alle linee guida dell'applicazione GTK, scegliere il metodo di input X dal sottomenu dei metodi di input del menu contestuale dell'area di testo. Le combinazioni con il tasto Compose operano correttamente quando il metodo di input è inattivo

Il Selettore dei metodi di input non funziona nell'ambiente Trusted Java DS (6438372)

La visualizzazione del metodo di input e le funzioni di commutazione della lingua non funzionano nel Selettore dei metodi di input nel pannello di Java Desktop System. Le applicazioni di amministrazione dell'etichetta funzionano invece correttamente.

Soluzione.

  1. Per visualizzare lo stato del metodo di input, modificare la visualizzazione dello stato nella cornice dell'applicazione, nel modo seguente:

    • Avviare l'Editor preferenze del metodo di input (iiim-properties) dalla riga di comando o dal menu Apri (Preferenze -> Preferenze del desktop -> Metodi di input).

    • Selezionare il pulsante Collega cornice della finestra alla disposizione nella scheda Generale.

    • Premere Applica o fare clic su OK.

  2. Modificare la lingua di input nell'elenco che viene visualizzato. Fare clic con il pulsante sinistro del mouse sulla finestra di stato dell'applicazione non GTK.


Nota –

L'elenco delle lingue non viene visualizzato nelle applicazioni GTK. Quando si modifica la lingua in un'applicazione non GTK, la modifica avrà effetto su tutte le applicazioni se la casella di controllo "Applica la lingua a tutte le applicazioni" non è deselezionata. La casella è selezionata come impostazione predefinita nella scheda Generale dell'Editor preferenze del metodo di input. L'elenco delle lingue viene visualizzato se si eseguono le applicazioni GTK con GTK_IM_MODULE=xim. Ad esempio:


% env GTK_IM_MODULE=xim gedit

Il testo in lingua araba non compare nelle versioni locali ar

Se un sistema x86 utilizza Xorg come server X predefinito, il font arabo (iso7759-6) non compare nella versione locale ar. Questo errore non si verifica se si utilizza XSun al posto di XOrg.

Soluzione. Procedere come segue.

  1. Come superutente, aprire con un editor il file /usr/dt/config/Xservers.

    • Togliere il simbolo di commento o aggiungere la riga seguente:


      :0 Local local_uid@console root /usr/openwin/bin/Xsun :0 
      -nobanner -defdepth 24
    • Commentare la riga seguente:


      :0 Local local_uid@console root /usr/X11/bin/Xorg :0
  2. Riavviare il sistema.

In alternativa, è possibile eseguire il login con ar_EG.UTF-8 o altre versioni locali UTF-8.

La Sincronizzazione PDA di Solaris non supporta lo scambio dei dati con un dispositivo PDA multibyte internazionalizzato (4263814)

Quando si scambiano dati multibyte tra un PDA e il CDE Solaris, i dati possono risultare danneggiati in entrambi gli ambienti.

Soluzione. Prima di eseguire la Sincronizzazione PDA di Solaris, eseguire un backup dei dati del PC usando l'utility di backup del PDA. Se si effettua accidentalmente uno scambio di dati multibyte e le informazioni risultassero danneggiate, ripristinare i dati dalla copia di backup.

Impossibile aggiungere le regioni con localeadm (6350486)

La funzione per aggiungere le regioni del comando localeadm non funziona più quando si crea un nuovo file di configurazione. Il CD delle lingue non viene rilevato quando si aggiungono le seguenti regioni:

Viene visualizzato il seguente messaggio di errore:


Nessuna immagine del disco langcd presente in
/cdrom/sol_10_1005_x86_4/Solaris_10/Product

Nessuna immagine del disco langcd presente in
/cdrom/sol_10_1005_x86_4 /cdrom/sol_10_1005_x86_4
/cdrom/sol_10_1005_x86_4
/cdrom/sol_10_1005_x86_4
/cdrom/sol_10_1005_x86_4

Inserire il percorso dell'immagine o del disco, 
oppure digitare 'q' per uscire:

Soluzione. Quando compare la richiesta di creare un nuovo file di configurazione, scegliere No. Usare il file di configurazione installato con il sistema.

Messaggi non localizzati quando si usa localeadm per aggiungere le versioni locali (6423974)

Quando si crea il file di configurazione Locale_config usando l'immagine del DVD o di rete, e quindi si utilizza il file Locale_config per aggiungere le versioni locali, i messaggi non appaiono localizzati. Non viene visualizzato nessun messaggio di errore.

Soluzione 1.

    Eseguire il login come superutente e procedere come segue:

  1. Accedere alla posizione del file localeadm Locale_config.


    # cd /usr/sadm/lib/localeadm/
    
  2. Ripristinare il file Locale_config in dotazione con localeadm.


    # mv Locale_config_S10.txt.old Locale_config_S10.txt
    

Soluzione 2.

Ricreare il file Locale_config usando le immagini del CD.

SPARC: Il codice di tasto 50 non funziona nei layout di tastiera europei (6387317)

Il codice di tasto 50 non funziona nei layout di tastiera europei. Il problema si verifica con tutti i file di tabella *6.kt europei. Tutte le tabelle assegnano un simbolo al codice di tasto 50, ma il tasto non funziona. Non viene visualizzato nessun messaggio di errore.

Soluzione.

Modificare i file *6.kt nella directory /usr/openwin/share/etc/keytables. Duplicare il codice di tasto 50 nel codice di tasto 49 nei file *6.kt. Ad esempio, aggiungere la voce seguente per il codice di tasto 49 al file di tabella:

49 RN XK_numbersign XK_asciitilde

Vari tipi di carattere arabi non funzionano in GNOME (6384024)

In GNOME, selezionando alcuni tipi di carattere arabi, i caratteri non vengono visualizzati. Il problema si verifica quando si seleziona il tipo di carattere per le applicazioni, il desktop o il titolo della finestra usando il menu delle proprietà dei tipi di carattere di GNOME. I tipi di carattere interessati sono, tra gli altri:

Non viene visualizzato nessun messaggio di errore.

Soluzione.

Utilizzare la nuova famiglia di caratteri Kacst per visualizzare i caratteri arabi nelle applicazioni GNOME.

Impossibile modificare la lingua di input nelle applicazioni salvate nella sessione (6360759)

Nelle versioni locali UTF-8 l'input in più lingue è supportato, ma la commutazione tra le lingue non funziona quando si utilizzano applicazioni salvate per la sessione in cui si fa clic con il pulsante del mouse 1 dopo il login. Il problema si verifica in Java Desktop System (JDS). Non viene visualizzato nessun messaggio di errore.

Soluzione.

Fare clic con il pulsante del mouse 1 sullo sfondo dell'area di lavoro o sul menu Apri prima di fare clic su un'applicazione.

L'input in alcune lingue non funziona correttamente con i layout di tastiera non USA (6319383)

L'input nelle lingue basate sul layout di tastiera, come il cirillico o l'arabo, non funziona correttamente con i layout di tastiera non USA. Ad esempio, se si utilizza la tastiera francese e si passa alla lingua araba, il risultato della digitazione non si basa sul layout della tastiera araba. Per maggiori informazioni sui metodo di input, vedere la guida dell'Editor preferenze del metodo di input e dell'applet Selettore dei metodi di input. Non viene visualizzato nessun messaggio di errore.

Soluzione 1.

Usare l'estensione XKB per modificare i layout di tastiera per il server Xorg (solo x86). Ad esempio, aggiungere la voce seguente al file di configurazione xorg.conf:


Section "InputDevice"
        Identifier "Keyboard1"
        Driver "Keyboard"

        Option "XkbModel" "pc105"
        Option "XkbLayout" "us,fr,ru"
        Option "XKbOptions" "grp:alt_shift_toggle"
EndSection

Questa configurazione consente di commutare tra i layout di tastiera statunitense, francese e russo premendo i tasti Alt-Maiusc. Per maggiori informazioni, vedere il file /usr/X11/share/doc/README.XKB-Config.

Soluzione 2.

Utilizzare il programma xorgcfg per configurare i layout di tastiera localizzati (solo x86).

Se il programma xorgcfg viene utilizzato da un utente diverso da root, la configurazione non viene salvata, ma il layout di tastiera viene modificato per la sessione corrente.

I tasti di scelta rapida di Mozilla nella versione locale spagnola sono inconsueti e ambigui (6288620)

I tasti di scelta rapida di Mozilla 1.7 sono inconsueti, in particolare nella versione locale spagnola. Ad esempio, Ctrl-S è utilizzato sia per la copia che per il salvataggio. Non viene visualizzato nessun messaggio di errore.

Soluzione.

Identificare nei menu i tasti di scelta rapida assegnati alle varie azioni.

La schermata di login presenta le versioni locali UTF-8 come opzioni consigliate

Nel menu Lingua della schermata di login, le versioni locali UTF-8 sono indicate come opzione consigliata. Ad esempio, per le versioni locali giapponesi, la schermata si presenta come segue:


ja_JP.eucJP -------------- Japanese EUC
ja_JP.PCK  --------------- Japanese PCK
ja_JP.UTF-8 (Recommended) - Japanese UTF-8

L'uso delle versioni locali UTF-8 è consigliato agli utenti di Java Desktop System (JDS) poiché JDS utilizza UTF-8/Unicode come codifica interna dei caratteri. Inoltre, in una delle prossime versioni del software le versioni locali non UTF-8 non saranno più supportate. Vedere Versioni locali legacy o tradizionali non UTF-8.

Nota sulla migrazione alle versioni locali UTF-8

Nella migrazione alle versioni locali UTF-8, il tipo di file determina il metodo utilizzato per importare o esportare i dati.

File di Microsoft Office

I file di Microsoft Office sono codificati in formato Unicode. Le applicazioni di StarOffice possono leggere e scrivere i file Unicode.

File HTML

I file HTML creati con editor HTML come Mozilla Composer, o i file HTML salvati con un browser Web, in genere contengono un tag di codifica charset. Dopo l'esportazione o l'importazione, è possibile visualizzare questi file HTML con il browser Web Mozilla Navigator, o modificarli con Mozilla Composer, in base al tag di codifica presente nel file HTML.

Correzione di file HTML con codifica errata

Nella visualizzazione dei file HTML possono comparire caratteri errati. Il problema è dovuto in genere alle seguenti cause:

Per individuare il tag di codifica charset nel file HTML, procedere come segue:

  1. Aprire il file con Mozilla.

  2. Premere Ctrl-i, oppure fare clic su Visualizza per aprire il relativo menu.

  3. Scegliere Info pagina.

L'indicazione charset è visibile nella parte inferiore della scheda Informazioni generali, ad esempio:


Content-Type text/html; charset=us-ascii

Se la stringa charset=us-ascii non corrisponde all'effettiva codifica utilizzata nel file, nella visualizzazione del file possono comparire caratteri errati. Per modificare la codifica del file HTML, procedere come segue:

  1. Aprire il file con Mozilla Composer.

  2. Aprire il menu File.

  3. Selezionare Salva e modifica codifica dei caratteri.

  4. Scegliere la codifica appropriata. Mozilla Composer converte automaticamente la codifica e il tag charset.

Messaggi di posta elettronica salvati in formato che consente la migrazione

In genere i messaggi di posta elettronica vengono contrassegnati con il tag MIME charset. L'applicazione Posta e calendario riconosce i tag MIME charset. Non è necessario eseguire una conversione della codifica.

File di testo

I file di testo non contengono un tag charset. Se la codifica dei file non è UTF-8, è necessario convertirli. Ad esempio, per convertire un file di testo in formato cinese tradizionale big5 in UTF-8, eseguire il comando:


iconv -f big5 -t UTF-8 nomefileinput



 > nomefileoutput

È anche possibile utilizzare l'Analizzatore del file system per la conversione della codifica.

È possibile utilizzare l'Editor di testo per leggere e scrivere automaticamente file con la corretta codifica, oppure specificando in modo esplicito la codifica al momento dell'apertura o del salvataggio.

Per avviare l'Editor di testo, scegliere Apri e quindi Applicazioni->Accessori->Editor di testo.

Nomi dei file e delle directory

Se la codifica dei nomi dei file e delle directory che utilizzano caratteri multibyte non è UTF-8, è necessario convertire tali nomi. È possibile utilizzare l'Analizzatore del file system per convertire i nomi dei file e delle directory e il contenuto dei file di testo dalle vecchie codifiche al formato UTF-8. Per maggiori informazioni, consultare la Guida online dell'Analizzatore del file system.

Per avviare l'Analizzatore del file system, scegliere Apri e quindi Utilità->Analizzatore del file system.

Quando si accede a file o a directory con nomi in formato non UTF-8 da Microsoft Windows via SMB usando Esplora risorse, è possibile accedere ai file e alle directory senza convertire la codifica.

Avvio di applicazioni nelle versioni locali precedenti

Per le applicazioni per cui non è possibile eseguire la migrazione a Unicode UTF-8, è possibile creare un pulsante di avvio nel pannello per avviare l'applicazione nella versione locale appropriata. È anche possibile avviare le applicazioni direttamente dalla riga di comando. Procedere come segue per creare un pulsante di avvio per un'applicazione.

  1. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul pannello in cui deve essere inserito il pulsante di avvio.

  2. Scegliere Aggiungi al pannello->Pulsante di avvio.

  3. Usare il seguente formato per digitare la voce nel campo Comando della finestra di dialogo Crea pulsante di avvio:


    env LANG=versione locale LC_ALL=
    versione locale nome applicazione
    

    Ad esempio, per lanciare un'applicazione chiamata app-motif che risiede in /usr/dt/bin nella versione locale cinese Big5, digitare il testo seguente nel campo Comando della finestra di dialogo Crea pulsante di avvio:


    env LANG=zh_TW.BIG5 LC_ALL=zh_TW.BIG5 /usr/dt/bin/app-motif
    
  4. Scegliere OK per creare il pulsante di avvio sul pannello.

Quando è necessario avviare applicazioni con interfaccia dalla riga di comando (CLI) che richiedono una specifica versione locale, aprire per prima cosa una finestra del Terminale nella versione locale appropriata e quindi eseguire l'applicazione CLI in quella finestra. Per aprire il Terminale in una determinata versione locale, utilizzare il seguente comando:


eng LANG=versione locale LC_ALL=versione locale GNOME-TERMINAL –disable-factory.

Invece di aprire una nuova finestra di Terminale in un'altra versione locale, è possibile modificare l'impostazione della versione locale (ad esempio da UTF-8 a una versione locale precedente) nel Terminale attivo modificando la codifica con la voce Imposta codifica dei caratteri del menu Terminale. È necessario anche impostare le variabili d'ambiente LANG e LC nella shell corrente.

Hardware non disponibile per la tastiera estone di tipo 6, per la tastiera francese-canadese di tipo 6 e per la tastiera per programmatori polacca di tipo 5

In Solaris è stato aggiunto il supporto software per tre tastiere aggiuntive: Tastiera estone di tipo 6, tastiera francese-canadese di tipo 6 e tastiera per programmatori polacca di tipo 5.

Grazie a questo software, gli utenti di Canada, Estonia e Polonia possono usare la tastiera con maggiore flessibilità modificando i layout standard statunitensi in base alle proprie esigenze linguistiche.

Attualmente, tuttavia, non sono disponibili hardware per questi tre layout di tastiera.

Soluzione. Per utilizzare il nuovo software, modificare il file /usr/openwin/share/etc/keytables/keytable.map in uno dei seguenti modi:

Impossibile stampare documenti in formato PDF (6239307, 6218079)

In tutte le versioni locali, il Visualizzatore di documenti non può stampare file localizzati in formato PDF.

Soluzione. Scegliere una delle seguenti procedure:

x86: Il processo di login si blocca in alcune versioni locali asiatiche non UTF-8 (6215527)

Su alcuni sistemi x86, eseguendo il login in alcune versioni locali asiatiche non UTF-8 il processo si interrompe. L'errore è stato osservato nelle versioni locali seguenti:

Soluzione. Nel menu Lingua della finestra di login, scegliere le versioni locali UTF-8.

I tasti speciali non funzionano (5077631)

I tasti speciali nella parte sinistra della tastiera non funzionano nelle mappature di tastiera europee. Il problema interessa tutte le versioni locali europee.

Soluzione. Usare le scelte rapide al posto dei tasti speciali. Qui di seguito sono elencate le scelte rapide e le relative funzioni:

I tasti modificatori non funzionano correttamente (4996542)

In tutte le versioni locali, il tasto Alt e il tasto Maiusc non funzionano correttamente come modificatori quando si utilizza il metodo di input Internet/Intranet. Ad esempio, la combinazione Maiusc-tasto freccia non consente di selezionare il testo. Invece di selezionare il testo vengono inseriti alcuni caratteri.

Soluzione. Usare un metodo di input diverso, ad esempio quello predefinito. Per passare da un metodo di input all'altro, fare clic con il pulsante destro del mouse su un oggetto e selezionare Metodo di input.

Al posto dei caratteri cinesi e coreani vengono stampati dei quadratini (4977300)

La stampante PostScript non contiene i caratteri coreani o cinesi. Di conseguenza, se si cerca di stampare da Mozilla nelle versioni locali cinesi o coreane, al posto dei caratteri vengono stampati dei quadratini. Il sistema CUPS (Common UNIX Printer System) deve convertire i caratteri PostScript di Mozilla per poterli stampare correttamente.

Soluzione. Procedere come segue.

  1. Scegliere Apri => Preferenze => Stampanti.

  2. Fare clic con il pulsante destro del mouse sull'icona della stampante PostScript, quindi selezionare Proprietà.

  3. Fare clic sulla scheda Avanzate.

  4. Impostare la voce Ghostscript pre-filtering su Convert to PS level 1.

Nelle versioni locali europee UTF-8, la funzione di ordinamento non opera correttamente (4307314)

Nelle versioni locali europee UTF-8, la funzione di ordinamento non opera correttamente.

Soluzione. Prima di eseguire un'operazione di ordinamento in una versione locale FIGGS UTF-8, impostare la variabile LC_COLLATE sull'equivalente ISO–1.


# echo $LC_COLLATE
>  es_ES.UTF-8
# LC_COLLATE=es_ES.IS08859-1
# export LC_COLLATE

Avviare quindi l'operazione di ordinamento.

Rete

In Solaris 10 sono stati riscontrati i seguenti problemi relativi ai collegamenti di rete.

Il login non riesce sulle destinazioni iSCSI con due portali se uno è errato (6476060)

Se una destinazione o un array iSCSI restituisce più di un indirizzo IP nella risposta send target, l'iniziatore prende in considerazione solo l'ultimo indirizzo dell'elenco e non il primo, come avveniva nelle precedenti versioni. Di conseguenza, se l'ultimo indirizzo IP è errato o non è valido, il collegamento alla destinazione non riesce.

Soluzione. Restituire i TPGT differenti per ogni voce nella risposta send target. L'iniziatore cerca di stabilire una connessione a tutti gli indirizzi IP e in questo modo la connessione riesce.

Il dominio DOI non è configurabile (6314248)

Il dominio DOI di sistema non è configurabile. Quando si utilizza SMC per creare un nuovo modello di rete trusted, SMC imposta il DOI su 0 e le Solaris Trusted Extensions non funzionano correttamente. Vengono visualizzati vari messaggi di errore.

Soluzione. Impostare il DOI su 1 usando SMC.

Errori di memoria con le funzioni ECC e le suite di cifratura RSA (6421471)

Gli errori di memoria in NSS con ECC e le suite di cifratura RSA possono produrre un blocco del sistema o un errore irreversibile. Viene visualizzato il messaggio di errore out of memory.

Soluzione. Installare le seguenti patch:

L'iniziatore iSCSI non gestisce in modo corretto la rilevazione dell'indirizzo LUN (6377485)

L'iniziatore del software iSCSI di Solaris non supporta unità logiche con LUN superiore a 255. Non viene visualizzato nessun messaggio di errore.

Soluzione.

Modificare i numeri di unità logica dei dispositivi di destinazione in modo che siano inferiori a 255.

Quando è presente più di una scheda Ethernet viene visualizzato l'indirizzo MAC errato (6316245)

Quando ci si registra su un sistema Solaris 10 11/06 per la gestione remota degli aggiornamenti con Sun Update Connection, vengono visualizzate le informazioni sul sistema. Se sul sistema è presente più di una scheda Ethernet, viene visualizzato lo stesso indirizzo MAC per tutte le schede Ethernet. Non viene visualizzato nessun messaggio di errore.

Soluzione. Nessuna.

SPARC: Il messaggio RTM_IFINFO presenta dimensioni differenti nella compilazione a 32 bit e in quella a 64 bit

I programmi a 64 bit che creano socket PF_ROUTE e analizzano il contenuto dei messaggi RTM_IFINFO nella struttura if_msghdr_t non funzionano correttamente se non vengono ricompilati.

Nella configurazione predefinita, l'inoltro IP è disabilitato in Solaris 10

Nella configurazione predefinita di questa versione di Solaris, l'inoltro IP è disabilitato. Questa impostazione si riferisce sia alle reti IPv4 che a quelle IPv6 ed è indipendente dalle altre configurazioni del sistema. Nei sistemi con più interfacce IP che in precedenza inoltravano i pacchetti IP, questa funzione non è più abilitata automaticamente. Per abilitare l'inoltro IP in questi sistemi, è necessario eseguire manualmente alcune operazioni di configurazione aggiuntive.

Soluzione. Il comando routeadm abilita l'inoltro IP. Le modifiche alla configurazione prodotte da routeadm persistono anche dopo il riavvio del sistema.

Per maggiori informazioni sull'inoltro IP, vedere la pagina man routeadm(1M).

Il driver LAN generico versione 3 non è in grado di impostare la lunghezza del campo dei frame LLC (Logical Link Control) (6350869)

Il driver LAN generico versione 3 (GLDv3) imposta in modo errato la lunghezza del campo dei frame LLC. Di conseguenza, i protocolli che dipendono dal valore LLC (ad esempio AppleTalk) non funzionano correttamente. Non viene visualizzato nessun messaggio di errore. Questo problema interessa i seguenti controller dell'interfaccia di rete:

Soluzione. Nessuna.

Le zone non si avviano se il loro indirizzo IP appartiene a un gruppo di multipathing IP con errori (6184000)

Una zona può essere configurata in modo che il suo indirizzo IP faccia parte di un gruppo IPMP (IP Network Multipathing). Il processo di configurazione è documentato in How to Extend IP Network Multipathing Functionality to Non-Global Zones del System Administration Guide: Solaris Containers-Resource Management and Solaris Zones.

Se tutte le interfacce di rete del gruppo IPMP producono un errore, le zone il cui indirizzo IP appartiene a quel gruppo non si avviano.

L'esempio seguente illustra il risultato del tentativo di avvio della zona.


# zoneadm -z nome-zona boot 
zoneadm: zone 'nome-zona': bge0:1: 
impossibile impostare l'interfaccia multicast: Argomento non corretto 
zoneadm: zone 'nome-zona': call to zoneadmd failed

Soluzione. Riparare almeno una delle interfacce di rete del gruppo.

Problemi irregolari nell'utilizzo di DataDigest (5108515)

Le destinazioni Internet SCSI (iSCSI) possono occasionalmente riportare errori CRC se i DataDigest sono abilitati. Le applicazioni che aggiornano i buffer di I/O dopo la trasmissione all'iniziatore iSCSI possono provocare il calcolo errato del CRC. Quando la destinazione risponde con un errore CRC, l'iniziatore iSCSI trasmette nuovamente i dati con il CRC DataDigest corretto. L'integrità dei dati non viene compromessa. Tuttavia, le prestazioni di trasferimento dei dati vengono ridotte. Non viene visualizzato nessun messaggio di errore.

Soluzione. Non utilizzare l'opzione DataDigest.

Le sottoreti ATM LANE per IPv4/IPv6 non completano l'inizializzazione (4625849)

Durante l'avvio del sistema, è possibile che più istanze non riescano a connettersi alla propria istanza LANE (LAN Emulation) se sono presenti più di otto istanze LANE su una stessa scheda. Questo problema non si verifica in modalità multiutente.

Soluzione. Per reinizializzare la rete SunATM, procedere come segue:

  1. Verificare il problema eseguendo il comando lanestat -a.

    Le istanze non connesse presentano il valore 0 come identificativo del circuito virtuale (VCI) sul server LES (LAN Emulation Server) e sul server BUS (Broadcast and Unknown Address Server).

  2. Arrestare e riavviare la rete SunATM.


    # /etc/init.d/sunatm stop
    # /etc/init.d/sunatm start
    
  3. Ripristinare le maschere di rete o le altre configurazioni di rete per le interfacce SunATM.

La configurazione di più tunnel tra due nodi IP con il filtro abilitato può generare una perdita di pacchetti (4152864)

Se si configurano più tunnel tra due nodi IP e si abilita ip_strict_dst_multihoming o un altro filtro IP, può generarsi una perdita di pacchetti.

Soluzione. Scegliere una delle soluzioni seguenti:

Sicurezza

In Solaris 10 sono stati riscontrati i seguenti problemi relativi alla sicurezza.

I login senza password non riescono quando pam_ldap è abilitato

Se si abilita il modulo di gestione degli account PAM di LDAP (pam_ldap), per effettuare il login gli utenti devono disporre di una password. Di conseguenza, il login degli utenti privi di password non riesce, incluso quello dei login che usano i seguenti strumenti:

Soluzione. Nessuna.

L'uso di parametri non corretti può causare un errore irreversibile in Sun StorEdge T3 (4319812)

I sistemi Sun StorEdgeTM T3 possono generare un errore irreversibile se un'applicazione utilizza l'interfaccia HTTP per trasmettere i token con parametri non ammessi.

Gestione dei servizi

Questa sezione descrive i problemi relativi al sistema di gestione dei servizi di Solaris 10. Per maggiori informazioni su queste funzionalità del sistema operativo Solaris, vedere la sezione Solaris Service Manager del Nuove funzioni di Solaris 10.

Nella configurazione predefinita i servizi di stampa sono disabilitati (5100134)

Se su un host non è configurata nessuna stampante locale, i due servizi di stampa, ipp-listener e rfc1179 sono disabilitati. Questi servizi vengono abilitati automaticamente se sull'host viene configurata una stampante locale. La disabilitazione di questi servizi nell'impostazione predefinita non indica un errore. Non è richiesto perciò nessun intervento dell'utente.

Soluzione. Nessuna.

Il daemon keyserv disabilita alcuni servizi dei file system (5084183)

Sui sistemi che non utilizzano il servizio di denominazione NIS (Network Information Service) o NIS+, i servizi NFS e autofs sono disabilitati. Il problema è dovuto alla dipendenza di questi servizi dal daemon keyserv. Il daemon keyserv utilizza il nome di dominio RPC, che non è impostato sui sistemi che non utilizzano NIS o NIS+. Questa caratteristica del daemon keyserv impedisce perciò che i servizi NFS e autofs vengano abilitati.

Soluzione. Per abilitare i servizi, procedere come segue:

  1. Diventare superutente.

  2. Eseguire i seguenti comandi:


    # svcadm disable network/rpc/keyserv
    # svcadm disable -t network/nfs/client:default
    # svcadm enable network/nfs/client:default
    # svcadm disable -t network/nfs/server:default
    # svcadm enable network/nfs/client:default
    # svcadm disable -t network/rpc/gss:ticotsord
    # svcadm enable network/rpc/gss:ticotsord
    

I prompt di login appaiono prima dell'attivazione dei file system (5082164)

Durante l'avvio del sistema può accadere che alcuni servizi di login, ad esempio il login della console o di ssh, si avviino prima che i file system remoti e i servizi di denominazione diventino disponibili. In questo caso, il nome utente non viene riconosciuto o la directory home dell'utente non risulta disponibile.

Soluzione. Se si verificano questi errori, attendere alcuni secondi e ripetere il login. In alternativa, eseguire il login da un account locale per visualizzare lo stato del sistema.

Smart card

In Solaris 10 sono stati riscontrati i seguenti problemi in relazione alle smart card.

Il sistema non risponde alle smart card (4415094)

Se il processo ocfserv si interrompe e la visualizzazione è bloccata, il sistema rimane bloccato anche se si inserisce o si rimuove una smart card.

Soluzione. Per sbloccare il sistema, procedere come segue:

  1. Eseguire un login remoto nel sistema su cui si era interrotto il processo ocfserv.

  2. Diventare superutente.

  3. Arrestare il processo dtsession digitando il comando seguente in una finestra di terminale.


    # pkill dtsession
    

ocfserv si riavvia e il login e le funzionalità della smart card vengono ripristinate.

Nella console di gestione delle smart card, l'opzione per la modifica del file di configurazione non funziona (4447632)

L'opzione per la modifica dei file di configurazione disponibile nella console di gestione delle smart card non permette di modificare i file di configurazione situati in /etc/smartcard/opencard.properties. Selezionando questa opzione, compare un messaggio che avverte di non continuare e di richiedere assistenza al personale di supporto tecnico.

Soluzione. Non usare l'opzione per la modifica dei file di configurazione nella console di gestione delle smart card. Per informazioni sulla configurazione delle smart card, vedere il manuale Solaris Smartcard Administration Guide.

Comandi e standard di Solaris

La sezione seguente descrive le modifiche nel comportamento di alcuni comandi e standard di Solaris 10.

Un comando cfgadm non riuscito può essere eseguito in un secondo momento senza alcun avviso (6483258)

In alcuni casi, il comando cfgadm -c unconfigure non riesce a causa delle operazioni di I/O in sospeso. Con il kernel modificato, il comando viene ritentato offline. Il comando di deconfigurazione cfgadm può venire eseguito in un secondo momento senza che venga inviata una notifica all'utente.

Soluzione. Eseguire il comando cfgadm -al.

Bash 2.0.5b non imposta più alcune variabili d'ambiente

Solaris 10 include la shell Bash 2.0.5b. Questa shell non esporta più automaticamente le seguenti variabili nell'ambiente:

Questo nuovo comportamento si verifica anche se la shell assegna valori predefiniti a queste variabili.

Soluzione. Esportare queste variabili manualmente.

Il nuovo programma ln richiede l'opzione -f

Il comportamento di /usr/bin/ln è stato modificato per aderire agli standard da SVID3 a XCU6. Se si utilizza il comando ln senza l'opzione -f per eseguire il collegamento a un file di destinazione esistente, il collegamento non viene stabilito. Un messaggio diagnostico viene inviato all'output standard per i messaggi di errore e il comando procede collegando eventuali altri file. Infine, il comando ln termina con un valore di errore.

Se ad esempio il file b esiste, la sintassi ln a b genera il messaggio seguente:


ln: b: Il file esiste

Questo nuovo comportamento ha effetto sugli script delle shell o sui programmi esistenti che includono il comando ln senza l'opzione -f. Alcuni script che operavano senza problemi possono generare un errore in Solaris 10.

Soluzione. Usare l'opzione -f con il comando ln. Se si dispone di uno script che esegue il programma ln, modificarlo in modo conforme al nuovo comportamento del comando.

La nuova versione di tcsh non accetta le variabili setenv che contengono trattini o segni di uguale

In Solaris 10, tcsh è stato aggiornato alla versione 6.12. La versione attuale non supporta più variabili d'ambiente i cui nomi contengono un trattino o un segno di uguale. Gli script che contengono righe setenv e che nelle precedenti versioni di Solaris funzionavano correttamente possono generare errori in Solaris 10. Viene visualizzato il seguente messaggio di errore:


setenv: Errore di sintassi

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man di tcsh per Solaris 10.

Soluzione. Non usare trattini o segni di uguale nei nomi delle variabili d'ambiente.

Comportamento modificato in relazione alla condizione EOF nella famiglia getc STDIO

Le applicazioni create in stretta conformità con gli standard C sono interessate dalle modifiche al comportamento di alcune funzioni delle librerie. Un esempio è rappresentato dalle applicazioni compilate in modalità cc -Xc o c89. Le modifiche al comportamento riguardano le seguenti funzioni delle librerie:

Un'interpretazione formale dello standard C 1990 richiede che, dopo l'impostazione di una condizione di fine file, il file non restituisca altri dati nelle successive operazioni di input. È prevista un'eccezione quando il puntatore del file viene riposizionato o quando i flag di errore e di fine file vengono esplicitamente cancellati dall'applicazione.

Il comportamento rimane invariato per tutte le altre modalità di compilazione. In particolare, le interfacce possono leggere dal flusso i dati aggiuntivi scritti dopo l'impostazione dell'indicatore di fine file.

Soluzione. Chiamare fseek() o clearerr() nel flusso per continuare la lettura di dati aggiuntivi dopo la rilevazione della condizione EOF.

Le colonne di output del comando ps sono state allargate

A causa della maggiore lunghezza degli UID, degli id dei processori e del tempo di esecuzione cumulativo, le colonne del comando ps sono state allargate. Gli script non devono perciò basarsi sull'uso di colonne di output a larghezza fissa.

Soluzione. Negli script, usare l'opzione -o del comando ps.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man ps(1).

Il comando ping -v non funziona con gli indirizzi IPv6 (4984993)

Il comando ping -v non riesce quando viene applicato a indirizzi che utilizzano la versione 6 del protocollo Internet (IPv6). Viene visualizzato il seguente messaggio di errore:


ping: setsockopt IPV6_RECVRTHDRDSTOPTS Invalid argument

Soluzione. Nessuna. Per ottenere le stesse informazioni sui pacchetti ICMP restituite dal comando ping -v, usare il comando snoop.

Solaris Volume Manager

In Solaris 10 sono stati riscontrati i seguenti bug in relazione a Solaris Volume Manager.

Il comando metattach di Solaris Volume Manager non viene eseguito correttamente

Se si dispone di un file system radice (/) in mirroring con Solaris Volume Manager in cui il file system non inizia al cilindro 0, anche i submirror collegati non devono partire dal cilindro 0.

Se si cerca di collegare un submirror che inizia al cilindro 0 ad un mirror in cui il submirror originale non inizia al cilindro 0, viene generato il seguente messaggio di errore:


impossibile unire un submirror con etichetta a un mirror senza etichetta

Soluzione. Scegliere una delle seguenti procedure:


Nota –

Nella configurazione predefinita, il processo di installazione JumpStart configura il file system swap a partire dal cilindro 0 e il file system radice (/) in un altro punto del disco. È prassi comune degli amministratori di sistema configurare la slice 0 a partire dal cilindro 0. Il mirroring di un'installazione JumpStart predefinita con la slice radice sulla slice 0, ma non sul cilindro 0, in un disco secondario tipico in cui la slice 0 ha inizio dal cilindro 0 può causare problemi. Tale processo di mirroring può generare messaggi di errore quando si cerca di collegare il secondo submirror. Per maggiori informazioni sul comportamento predefinito dei programmi di installazione di Solaris, vedere le Guide all'installazione di Solaris 10.


Il comando metassist di Solaris Volume Manager non riesce nelle versioni locali non inglesi (5067097)

Nelle versioni locali non inglesi, il comando metassist di Solaris Volume Manager non riesce a creare i volumi. Ad esempio, se la variabile LANG è impostata su ja (giapponese), viene visualizzato il seguente messaggio di errore:


xmlEncodeEntitiesReentrant : input not UTF-8
Syntax of value for attribute read on mirror is not valid
Value "XXXXXX"(unknown word) for attribute read on mirror 
is not among the enumerated set
Syntax of value for attribute write on mirror is not valid
Value "XXXXXX"(Parallel in Japanse) for attribute write on mirror 
is not among the enumerated set
metassist: XXXXXX(invalid in Japanese) volume-config

Soluzione. Come superutente, impostare la variabile LANG su LANG=C.

Per le shell di tipo Bourne, Korn e Bash, usare il comando seguente:


# LANG=C; export LANG

Per la C shell, usare il comando seguente:


# setenv LANG C

La creazione dei volumi non riesce sui sistemi con dischi non formattati (5064066)

La configurazione dei volumi di Solaris Volume Manager con il comando metassist non riesce se il sistema contiene un disco non formattato. Viene visualizzato il seguente messaggio di errore:


metassist: impossibile ripartizionare il disco

Soluzione. Formattare manualmente i dischi non formattati prima di eseguire il comando metassist.

I dischi di riserva non operano correttamente quando i volumi RAID-1 (mirror) o RAID-5 di Solaris Volume Manager vengono creati nelle partizioni logiche (4981358)

Se si crea un volume RAID-1 (mirror) o un volume RAID-5 di Solaris Volume Manager in un set di dischi che utilizza una partizione logica, i dischi di riserva non operano correttamente.

Si possono verificare, tra gli altri, i seguenti problemi:

Il comando metadevadm di Solaris Volume Manager non riesce se il nome del dispositivo logico non esiste più (4645721)

Non è possibile sostituire un disco guasto con un disco che è stato configurato con Solaris Volume Manager. Il disco sostitutivo deve essere nuovo per Solaris Volume Manager. Se si sposta fisicamente un disco in uno slot differente su un dispositivo Sun StorEdge A5x00, il comando metadevadm non riesce. Il problema si verifica quando il nome del dispositivo logico usato per la slice non esiste più, Ma l'ID del dispositivo usato per il disco è ancora presente nella replica del metadevice. Viene visualizzato il messaggio seguente:


Unnamed device detected. Please run 'devfsadm && metadevadm -r to resolve.

Nota –

È possibile accedere al disco nella stessa posizione, Ma per accedere alla slice occorre usare il nome del vecchio dispositivo logico.


Soluzione. Riportare fisicamente il disco nello slot originario.

Il comando metarecover di Solaris Volume Manager non aggiorna lo spazio dei nomi metadb (4645776)

Se si rimuove e sostituisce un disco fisico dal sistema e quindi si utilizza il comando metarecover -p -d per scrivere sul disco le informazioni appropriate sulla partizione logica, il comando genera un errore di apertura e non aggiorna lo spazio dei nomi del database dei metadevice con le nuove informazioni di identificazione del dispositivo. Questa condizione causa un errore di apertura per tutte le partizioni logiche costruite sul disco. Viene visualizzato il messaggio seguente:


Open Error

Soluzione. Creare una partizione logica sul nuovo disco invece di usare il comando metarecover per ripristinare quella preesistente.


Nota –

Se la partizione logica fa parte di un mirror o di una configurazione RAID 5, usare il comando metareplace senza l'opzione -e per sostituire la vecchia partizione logica con quella nuova.


# metareplace dx mirror o RAID 5 
vecchia_partizione_logica nuova_partizione_logica

Sun Java Desktop System

Questa sezione descrive i problemi relativi a Sun Java Desktop System (Java DS) in Solaris 10.

Posta e calendario

Questa sezione descrive i problemi legati alla posta e al calendario.

Problemi nell'utilizzo di più allegati (6260583)

Se si rilascia un messaggio di posta elettronica nel corpo di un messaggio nuovo, il contenuto del nuovo messaggio di posta elettronica risulta danneggiato.

Soluzione. Per inviare più allegati, procedere come segue:

  1. Selezionare i messaggi da allegare.

  2. Nella barra dei menu, scegliere Azioni => Inoltra => Allegato.

    In alternativa, premere Ctrl-J per inviare i messaggi.

Problemi nella modifica del tipo di autenticazione (6246543)

Dopo aver modificato il tipo di autenticazione per il server della posta in arrivo, Posta e calendario non funziona correttamente.

Soluzione. Riavviare Posta e calendario.

Elenco dei contatti incompleto nella cartella dei contatti (5088514)

Dopo l'importazione di un file in formato di interscambio LDAP che contiene una serie di contatti, solo alcuni di questi vengono visualizzati nella cartella dei contatti. Si tratta di un problema di visualizzazione. Posta e calendario ha importati tutti i contatti.

Soluzione. Riavviare Posta e calendario.

Problemi di login

Questa sezione descrive i problemi di login.

Messaggio di errore di login

Al momento del login in una sessione di Java Desktop System può comparire il seguente messaggio di errore:


Impossibile risolvere l'indirizzo Internet per nome_host.
Questo impedisce a GNOME di operare correttamente.
È possibile cercare di correggere l'errore aggiungendo 
hostname al file file /etc/hosts

Soluzione. Verificare che il nome host sia impostato correttamente nel file /etc/hosts. Procedere come segue:

  1. Impostare il nome host nel file /etc/hosts:


    127.0.0.1 localhost loghost nomehost
    localhost.localdomain

    nomehost è il nome del sistema.

  2. Verificare che il nome host sia impostato correttamente nel file /etc/nodename. Il file deve contenere la riga seguente:


    127.0.0.1 localhost loghost nomehost
    localhost.localdomain

Problemi di $PATH (6247943)

Al login in Java Desktop System versione 3, la variabile $PATH è impostata in modo erroneo sul seguente valore:


/usr/bin::/usr/dt/bin:/usr/openwin/bin:/bin:
/usr/ucb:/usr/openwin/bin:/usr/dt/bin

Soluzione. Rimuovere le seguente voci dalla variabile $PATH:

Dopo la modifica il percorso dovrebbe essere simile al seguente:


/usr/bin:/usr/dt/bin:/usr/ucb:/usr/openwin/bin:/usr/dt/bin

Problemi della connessione remota (6203727)

Se si utilizza la connessione remota di dtlogin, non è possibile effettuare la connessione al display manager di GNOME da certi sistemi.

Soluzione. Quando viene richiesto il login remoto, indicare l'indirizzo IP al posto del nome host.

Guida

Finestra della Guida errata per il Controllo volume (6253210)

Se si utilizza il browser Yelp per aprire la Guida online di Controllo volume, viene aperta per errore la Guida dell'applicazione del pannello Accesso facilitato alla tastiera.

Soluzione. Nessuna.

Blocco della Guida online (5090731)

Se si apre la Guida online di un'applicazione per cui la Guida non è disponibile, viene visualizzata una finestra di dialogo di errore. Se non si fa clic su OK, il sistema della Guida online si blocca e non consente di aprire la Guida per nessun'altra applicazione.

Soluzione. Fare clic sul pulsante OK nella finestra di dialogo di errore.

Mozilla

Impossibile stampare certi documenti da Mozilla

Non è possibile stampare da Mozilla i documenti che contengono caratteri Unicode che non sono compresi nel BMP (Basic Multilingual Plane).

Soluzione. Nessuna.

Impossibile specificare le preferenze dell'utente per l'accesso in roaming (6200999)

In Mozilla, è possibile specificare che le preferenze utente vengano trasferite da e verso il server per l'accesso in roaming. L'opzione di accesso in roaming viene specificata con questa procedura:

  1. Nel browser, scegliere Modifica e quindi Preferenze.

  2. Selezionare Utente in roaming e quindi Selezione elementi.

  3. Nel pannello di destra, selezionare Preferenze utente.

Si noti che questa scelta non ha effetto.

Soluzione. Nessuna.

Problema dei tasti di scelta rapida (6192644)

In Mozilla, è possibile abilitare lo scorrimento con cursore premendo F7. Quando lo scorrimento con cursore è abilitato, la scelta rapida Ctrl-Home consente di andare all'inizio della pagina Web visualizzata in quel momento. Tuttavia, questa scelta rapida non funziona quando si visualizzano alcuni siti come www.yahoo.com e www.mozilla.org.

Soluzione. Disabilitare lo scorrimento con cursore premendo F7.

Problemi a livello di sistema

Le preferenze dell'utente non sono pienamente compatibili

Le preferenze configurate per gli account di una versione precedente del desktop GNOME non sono interamente compatibili con la versione del desktop GNOME di Java DS versione 3.

Soluzione. Ripristinare le preferenze. Procedere come segue:

  1. Chiudere la sessione di Java Desktop System.

  2. Fare clic su Sessione e scegliere Sessione di emergenza del terminale.

  3. Eseguire il login.

  4. Nella finestra della sessione di emergenza del terminale, immettere i seguenti comandi:


    % gnome-cleanup exit
    
  5. Eseguire nuovamente il login.

    In questo modo le preferenze di GNOME vengono ripristinate.

Il programma di gestione delle immagini GNU GIMP non è presente nel menu Grafica (6209566)

La voce relativa a GIMP (GNU Image Manipulation Program) non è disponibile nel menu Grafica.

Soluzione. Procedere come segue.

  1. Aprire una finestra di terminale.

  2. Modificare il file /usr/share/applications/gimp-2.0.desktop.

  3. Modificare le righe Exec e TryExec in modo che includano il percorso completo del file binario di GIMP:


    TryExec=/usr/sfw/bin/gimp2.0
    Exec=/usr/sfw/bin/gimp-remote-2.0 %u

Problemi con la registrazione online di StarOffice 7 (6208829)

Non è possibile completare la registrazione online di StarOffice 7 se l'applicazione non rileva la presenza di Mozilla sul sistema. Per inviare correttamente i documenti, il software deve essere in grado di individuare l'applicazione Posta e calendario.

Soluzione. Aggiungere il percorso /usr/sfw/bin alla variabile PATH. Procedere come segue.

  1. Aprire una finestra di terminale.

  2. Eseguire il seguente comando:


    % export PATH=/usr/sfw/bin:$PATH
    
  3. Per riavviare StarOffice, eseguire il comando seguente:


    % soffice
    
  4. Completare la procedura di registrazione di StarOffice.

Problemi con il Registratore

La barra di scorrimento e il contatore laterale non operano correttamente quando si registra un file new.wav.

Soluzione. Nessuna.

Problemi di Controllo volume

Nell'applicazione del pannello Controllo volume, l'opzione che permette di avviare l'applicazione del desktop Controllo volume non funziona.

Soluzione. Nessuna.

Elenco non aggiornato delle applicazioni consentite per il sistema operativo Solaris (6267922)

In Solaris, l'utilizzo delle applicazioni viene limitato impostando su true la chiave /desktop/gnome/lockdown/restrict_application_launching di gconf. Questa impostazione limita le applicazioni a cui è consentito apparire nel menu Apri. Le applicazioni consentite sono elencate nella chiave gconf /desktop/gnome/lockdown/allowed_applications.

Attualmente, l'elenco include applicazioni non aggiornate che non sono più incluse in Java Desktop System. Inoltre, l'elenco contiene riferimenti errati alle directory in cui si trovano le applicazioni. Di conseguenza, se si limita l'avvio delle applicazioni, alcune applicazioni importanti, come Mozilla o StarOffice non appaiono più nel menu Apri.

Soluzione. Procedere come segue.

  1. Diventare superutente.

  2. Rimuovere la directory ~/.gconf/desktop/gnome/lockdown, se esiste.


    # rm -rf ~/.gconf/desktop/gnome/lockdown
    
  3. Chiudere la sessione ed eseguire di nuovo il login.

Problemi nell'utilizzo di Indicatore della tastiera (6245563).

L'applicazione Indicatore della tastiera può rendere inutilizzabile la tastiera quando si passa da un server X a un altro.

Soluzione. Nessuna. Non utilizzare l'Indicatore della tastiera.

Determinate opzioni producono errori nel File manager (6233643)

Il File manager può produrre errori se si utilizzano le seguenti opzioni di visualizzazione:

In base all'opzione selezionata, possono essere visualizzati i seguenti messaggi di errore:

Soluzione. Nessuna. Se si verificano questi problemi, riavviare File manager o fare clic sul pulsante Riavvia applicazione nella finestra di dialogo di crash.

La modalità “Qualità CD, senza perdita di informazioni” produce un errore all'inizio della registrazione (6227666)

Se si utilizza l'applicazione multimediale Registratore in modalità “Qualità CD, senza perdita di informazioni”, l'applicazione si interrompe all'inizio di una registrazione. Viene visualizzato il seguente messaggio di errore:


L'applicazione "gnome-sound-recorder" si è interrotta inaspettatamente

Soluzione. Procedere come segue.

  1. Diventare superutente.

  2. Eseguire il seguente comando:


    # GCONF_CONFIG_SOURCE=xml::/etc/gconf/gconf.xml.defaults 
    /usr/bin/gconftool-2 --makefile-install-rule 
    /etc/gconf/schemas/gnome-audio-profiles.schemas
    

Inoltre, gli utenti attivi dovrebbero eseguire i seguenti passaggi.

  1. Se l'applicazione gnome-audio-profiles-properties è in esecuzione, arrestarla chiudendo la finestra dell'applicazione.

  2. Se il profilo cdlossless è presente in ~/.gconf/system/gstreamer/audio/profiles, rimuoverlo.


    % rm ~/.gconf/system/gstreamer/audio/profiles/cdlossless
    
  3. Chiudere la sessione ed eseguire di nuovo il login.

Impossibile eliminare i file al di fuori della directory home (6203010, 5105006)

È possibile eliminare solo i file contenuti nel file system della propria directory home.

Soluzione. Aprire una finestra di terminale e usare la riga di comando per eliminare i file inclusi negli altri file system.

Problemi nella creazione di certi tipi di archivi (5082008)

Il Gestore di archivi non può essere utilizzato per creare i seguenti tipi di archivio:

Soluzione. Nessuna.

Amministrazione del sistema

Questa sezione descrive i problemi di Solaris 10 connessi all'amministrazione dei sistemi.

Gli strumenti di amministrazione di Solaris Trusted Extensions visualizzano etichette errate (6478436)

In alcuni casi, gli strumenti di amministrazione di Solaris Trusted Extensions, ad esempio la Solaris Management Console (SMC) e tninfo non visualizzano le etichette ADMIN_LOW o ADMIN_HIGH. Vengono visualizzate per errore le etichette PUBLIC e CNF : RESTRICTED.

Questo problema di visualizzazione delle etichette può produrre una configurazione errata dei sistemi. Ad esempio, SMC potrebbe visualizzare erroneamente una zona come PUBLIC mentre l'etichetta effettiva è ADMIN_LOW. A causa della visualizzazione errata dell'etichetta non è possibile avviare la zona.

L'errore si produce perché la visualizzazione predefinita dell'etichetta è impostata erroneamente su EXTERNAL anziché su INTERNAL. In questo modo, ADMIN_LOW viene promossa a etichetta minima per l'utente e ADMIN_HIGH viene degradata. Di conseguenza, gli strumenti di amministrazione visualizzano erroneamente le etichette minime e massime, anziché utilizzare i valori corretti ADMIN_LOW e ADMIN_HIGH.

Soluzione. Procedere come segue:

  1. Installare le Solaris Trusted Extensions senza riavviare il sistema.

  2. Modificare il file label_encodings. Il file label_encodings predefinito è /etc/security/tsol/label_encodings. Aggiungere la riga seguente nella sezione LOCAL DEFINITIONS:


    Default Label View is Internal;

x86: La disinstallazione di Solaris Trusted Extensions non riesce (6460106)

La disinstallazione di Solaris Trusted Extensions sui sistemi x86 non riesce. Al riavvio del sistema, viene visualizzato il seguente messaggio di errore:


NOTICE: template type for bge0 incorrectly configured
    Change to CIPSO type for 129.146.108.249
    ifconfig: setifflags: SIOCSLIFFLAGS: bge0: Invalid argument
    NOTICE: bge0 failed: Cannot insert CIPSO template for
    local addr 129.146.108.249
    ip_arp_done: init failed

Il sistema si blocca.

Soluzione. Procedere come segue:

  1. Disinstallare le Solaris Trusted Extensions senza riavviare il sistema.

  2. Eseguire i seguenti comandi.


    # touch /etc/system
    # bootadm update-archive
  3. Riavviare il sistema.

L'utilizzo di patchadd con l'opzione -R per specificare una directory radice alternativa su sistemi che non supportano le zone dovrebbe essere limitato (6464969)

Sui sistemi che eseguono una versione di Solaris che non supporta le zone, l'utilizzo di patchadd -R o di qualsiasi comando che accetta l'opzione -R per specificare un percorso radice alternativo per una zona globale in cui sono installate zone non globali, non funziona correttamente.

A differenza di quanto accade con il comando luupgrade [-t, -T, -p, -P] non viene visualizzato nessun messaggio di errore che indica le opportune limitazioni del comando.

Non viene segnalato che l'opzione -R non funziona correttamente. Come conseguenza di questa condizione, i pacchetti o le patch di Solaris 10 non vengono installati in nessuna delle zone non globali presenti.

Il problema si verifica durante l'installazione o la disinstallazione dei pacchetti o delle patch.


Nota –

L'opzione -R funziona se nell'ambiente di boot alternativo sono state configurate zone non globali ma non sono state installate zone non globali. Per evitare potenziali problemi, o se non si è certi della presenza di zone non globali usate come percorsi radice alternativi, limitare l'utilizzo dell'opzione -R in tutte le istanze.


Per maggiori informazioni, vedere le seguenti pagine man:

Soluzione 1. Aggiornare il sistema operativo a Solaris 10 1/06 o versione successiva.

Se si esegue Solaris 10 3/05, installare le seguenti patch per consentire l'utilizzo dei comandi che accettano l'opzione -R per creare un percorso radice alternativo:

Soluzione 2. Limitare l'utilizzo di patchadd -R o di altri comandi che accettano l'opzione -R per creare un percorso radice alternativo.

Avviare la radice alternativa, ad esempio Solaris 10, come sistema operativo attivo. Quindi installare e disinstallare i pacchetti e le patch di Solaris 10 senza usare l'opzione -R.

L'aggiornamento a Solaris 10 11/06 o la modifica di alcune impostazioni di configurazione possono compromettere l'inserimento a caldo di schede PCI/PCIe (6466526)

Il comando cfgadm visualizza ApId che possono essere errati o non conformi con il formato specificato nella pagina man cfgadm_pci(1M). Il problema si verifica in presenza delle seguenti condizioni:

Non viene visualizzato nessun messaggio di errore specifico. Tuttavia, il comando cfgadm può visualizzare una delle seguenti informazioni:

Se l'ApId non funziona, il comando cfgadm visualizzerà un messaggio di errore corrispondente.

Soluzione. Rimuovere tutti i collegamenti PCI e PCIe nella directory /dev/cfg e quindi eseguire il comando devfsadm -C. I collegamenti PCI e PCIe vengono visualizzati come ApId:


cfgadm -s "select=class(pci)"

I comandi smosservice o smdiskless non operano correttamente per problemi di wbem (6378956)

I comandi smosservice o smdiskless possono avere problemi di funzionamento per una dipendenza dalla versione 1.5 di JDKTM.

Viene visualizzato il seguente messaggio di errore:


 /usr/sadm/bin/smosservice list -u <user> -p <password> Exception in thread "main" 
java.lang.UnsupportedClassVersionError: 
com/sun/management/viperimpl/console/BaseConsoleOptionsManager 
(Unsupported major.minor version 49.0)
at java.lang.ClassLoader.defineClass0(Native Method)
       at java.lang.ClassLoader.defineClass(ClassLoader.java:539)
       at java.security.SecureClassLoader.defineClass(SecureClassLoader.java:123)
       at java.net.URLClassLoader.defineClass(URLClassLoader.java:251)
       at java.net.URLClassLoader.access$100(URLClassLoader.java:55)
       at java.net.URLClassLoader$1.run(URLClassLoader.java:194)
       at java.security.AccessController.doPrivileged(Native Method)
       at java.net.URLClassLoader.findClass(URLClassLoader.java:187)
       at java.lang.ClassLoader.loadClass(ClassLoader.java:289)
       at sun.misc.Launcher$AppClassLoader.loadClass(Launcher.java:274)
       at java.lang.ClassLoader.loadClass(ClassLoader.java:235)
       at java.lang.ClassLoader.loadClassInternal(ClassLoader.java:302)

Soluzione.

Impostare la variabile JAVA_HOME in modo che punti a un'installazione di JDK 1.5.


# JAVA_HOME=/usr/java

Sun Patch Manager Tool 2.0 non è compatibile con le versioni precedenti

Un sistema che esegue Sun Patch Manager Tool 2.0 può gestire i sistemi remoti che utilizzano Patch Manager Tool, anche nella versione 1.0.

Tuttavia, un sistema con una versione precedente di Patch Manager Tool non può gestire i sistemi remoti che utilizzano Patch Manager Tool 2.0. Le versioni precedenti includono:


Nota –

Il sistema operativo Solaris 8 non supporta il modello CIM/WBEM (Common Information Model/Web Based Enterprise Management) per Patch Manager Tool. Ciò comporta che sui sistemi Solaris 8 non è possibile eseguire la gestione remota con Patch Manager.


Sun Remote Services Net Connect è supportato solo nella zona globale

Sun Remote Services (SRS) Net Connect è supportato solo nella zona globale. Vengono generati messaggi di errore se si esegue una delle seguenti operazioni:

Vengono generati i seguenti messaggi di errore:


*** installazione del pacchetto SUNWcstu non riuscita - 
amministrazione interattiva richiesta:

Script di richiesta interattivo fornito dal software
pkgadd: ERRORE: lo script di richiesta non è 
stato completato correttamente

L'installazione di SUNWcstu è stata sospesa (è richiesta un'interazione).
Non sono state apportate modifiche al sistema.  

*** installazione del pacchetto SUNWfrunc non riuscita - 
amministrazione interattiva richiesta:

Script di richiesta interattivo fornito dal software
pkgadd: ERRORE: lo script di richiesta non è 
stato completato correttamente

L'installazione di SUNWfrunc è stata sospesa (è richiesta un'interazione).
Non sono state apportate modifiche al sistema.

Soluzione. Ignorare i messaggi di errore.

Vengono visualizzati messaggi di errore o di avvertimento durante l'installazione di zone non globali con il comando zoneadm

Durante l'installazione di una zona non globale con il comando zoneadm, vengono visualizzati messaggi di errore o di avvertimento durante l'installazione dei pacchetti. I messaggi generati sono simili ai seguenti:


Preparazione dell'installazione della zona zona1.
Creazione dell'elenco dei file da copiare dalla zona globale.
Copia di 2348 file nella zona.
Inizializzazione del registro prodotti della zona.
Determinazione dell'ordine di inizializzazione dei pacchetti della zona.
Preparazione dell'inizializzazione di 790 pacchetti sulla zona.
Inizializzati 790 pacchetti sulla zona.
La zona zona1 è inizializzata.

L'installazione di questi pacchetti ha generato degli errori: 
SUNWjhrt SUNWmcc SUNWjhdev SUNWnsb SUNWmcon SUNWmpatchmgr

L'installazione di questi pacchetti ha generato dei messaggi di avvertenza: 
SUNWj3rt SUNWmc SUNWwbmc SUNWmga SUNWdclnt SUNWlvma SUNWlvmg 
SUNWrmui SUNWdoc SUNWpl5m SUNWpmgr

I problemi relativi all'installazione dei pacchetti vengono anche registrati in /export/zone1/root/var/sadm/system/logs/install_log, che contiene un log dell'installazione della zona.

Soluzione. Nessuna.


Nota –

La zona non globale può continuare a essere utilizzata nonostante la segnalazione di questi messaggi. L'installazione dei pacchetti generava alcuni problemi anche nelle versioni precedenti di Solaris Express e Solaris 10 Beta. Tuttavia, questi problemi non venivano segnalati. A partire da questa versione di Solaris, questi errori vengono segnalati e registrati correttamente.


SPARC: Messaggi di errore visualizzati durante la riconfigurazione dinamica (6312424)

Durante la riconfigurazione dinamica possono essere visualizzati messaggi di errore. I messaggi vengono visualizzati quando si esegue la riconfigurazione dinamica mentre sono attive operazioni di I/O sui dispositivi inclusi nel percorso della riconfigurazione dinamica. Dopo la visualizzazione dei messaggi, le operazioni di I/O vengono tentate nuovamente e possono riuscire. Qui di seguito è riportato un esempio dei messaggi visualizzati:


Jul 28 12:23:19 qame10-a scsi: [ID 107833 kern.warning] WARNING:
/ssm@0,0/pci@19,700000/SUNW,qlc@2,1/fp@0,0/ssd@w2100000c5056fa13,0 (ssd6):
Jul 28 12:23:19 qame10-a 	transport rejected fatal error
Jul 28 12:22:08 qame10-a scsi: [ID 107833 kern.warning] WARNING:
/ssm@0,0/pci@19,700000/SUNW,qlc@2,1/fp@0,0/ssd@w2100000c5056f9a7,0 (ssd36):
Jul 28 12:22:08 qame10-a 	SCSI transport failed: reason 'timeout':
retrying command

Soluzione. Nessuna. Ignorare i messaggi di errore.

Messaggi di errore visualizzati da pkgchk dopo la rimozione delle patch delle zone (6267966)

I comandi patchadd e patchrm funzionano in modo inappropriato nelle zone non globali che contengono file system ereditati. In queste zone, il comando pkgchk può generare messaggi di errore relativi ai pacchetti nelle seguenti situazioni:

  1. Nella zona globale sono state applicate patch per il sistema di zone di Solaris 10 usando il comando patchadd.

  2. Si utilizza patchrm per rimuovere le patch che sono state appena applicate.

  3. In una zona non globale con file system ereditati, si controlla con il comando pkgchk uno dei pacchetti inclusi in una delle patch rimosse.

Il seguente messaggio di esempio viene visualizzato quando si utilizza il comando pkgchk su SUNWcsu nelle circostanze descritte in precedenza.


# pkgchk SUNWcsu
ERRORE: /usr/lib/inet/certdb
     modtime <04/26/05 10:55:26 PM> atteso <01/23/05 01:48:24 AM>, effettivo
     dimensione file <36012> atteso <42152> effettivo
     cksum file <37098> atteso <19747> effettivo
ERRORE: /usr/lib/inet/certlocal
     modtime <04/26/05 10:55:26 PM> atteso <01/23/05 01:48:24 AM>, effettivo
     dimensione file <44348> atteso <84636> effettivo

Soluzione. Nessuna. Questi errori possono essere ignorati. Ignorare i messaggi di errore.

Conflitto tra EF/kcfd e la disponibilità dell'algoritmo IPsec (6266083)

I sistemi che utilizzano la versione Solaris 10 3/05 HW1 possono avere problemi con IPsec. Questo problema si può verificare su un sistema appena installato o su un sistema che importa un numero elevato di nuovi manifesti SMF (Service Management Facility) all'avvio. In queste condizioni, l'inizializzazione di IPsec (che fa parte di svc:/network/initial:default) può precedere quella del framework di cifratura, che fa parte di svc:/system/cryptosvc:default. Poiché gli algoritmi di autenticazione o cifratura non sono ancora disponibili, la creazione delle associazioni di sicurezza di IPsec non riesce e produce i seguenti messaggi di errore:


PF_KEY error: type=ADD, errno=22:
Invalid argument, diagnostic  code=40:
Algoritmo di autenticazione non supportato

Questa condizione si può verificare ad esempio utilizzando la configurazione dinamica su un sistema Sun Fire E25K, che utilizza i servizi IPsec.

Soluzione. Prima di eseguire operazioni che utilizzano i servizi IPsec (ad esempio l'avvio con importazione di un numero elevato di nuovi manifesti SMF) procedere come segue:

  1. Digitare questo comando prima dell'avvio:


    ipsecalgs -s
    
  2. Se sul sistema è presente il file /etc/inet/secret/ipseckeys, digitare anche il comando:


    ipseckey -f /etc/inet/secret/ipseckeys
    

A questo punto è possibile eseguire le azioni che creano le associazioni di sicurezza IPsec, come le operazioni DR su un sistema Sun Fire E25K.

Questa procedura deve essere ripetuta solo quando è necessario importare un grande numero di manifesti SMF all'avvio.

Il programma di amministrazione del registro dei prodotti di Solaris non si avvia all'interno di una zona (6220284)

Se si cerca di avviare il programma di amministrazione del registro dei prodotti di Solaris in una zona, l'operazione non riesce. Durante l'installazione della zona, il database del registro dei prodotti di Solaris, productregistry, non viene duplicato all'interno della zona. Il programma non può perciò essere eseguito nella zona.

Soluzione. Come superutente, copiare il database productregistry nella zona.


# cp /var/sadm/install/productregistry percorso_zona/var/sadm/install/

Nel comando precedente, percorso_zona è il percorso della directory radice della zona creata.

Non è possibile eliminare i client diskless esistenti dal sistema (6205746)

Se si utilizza il comando smdiskless per eliminare un client diskless, il comando non riesce. Il client diskless non viene rimosso dai database del sistema. Viene visualizzato il seguente messaggio di errore:


Failing with error EXM_BMS.

Soluzione. Disabilitare la condivisione della partizione /export prima di aggiungere il client.

L'installazione di Net Connect 3.1.1 non riesce (6197548)

L'installazione di Net Connect 3.1.1 non riesce se si seleziona il prodotto all'inizio di un'installazione completa di Solaris 10. Il problema si verifica se l'installazione viene eseguita dal DVD del sistema operativo Solaris 10. Al termine dell'installazione del sistema operativo, il seguente messaggio di errore viene registrato nel log di installazione di Net Connect, in /var/sadm/install/logs/:


Installazione di SUNWSRSPX non riuscita.
Errore: pkgadd non riuscito per SUNWsrspx 
Installazione completata. Package: SUNWsrspx

Soluzione. Al termine dell'installazione del sistema operativo, procedere come segue:

  1. Inserire il DVD del sistema operativo Solaris 10 o il CD Solaris 10 Software - 4.

  2. Spostarsi nella directory del prodotto Net Connect.

  3. Eseguire il programma di installazione di Net Connect.


Nota –

Per scaricare la versione più recente di Sun Net Connect e le note sulla versione, accedere al portale di Sun Net Connect all'indirizzo https://srsnetconnect.sun.com.


SPARC: Il comando smosservice delete non rimuove correttamente tutte le directory (6192105)

Se si utilizza il comando smosservice delete per rimuovere un servizio di un client diskless, il comando non rimuove correttamente tutte le directory del servizio.

Soluzione. Procedere come segue.

  1. Verificare che non siano presenti client che utilizzano il servizio.


    # unshare /export/exec/Solaris_10_sparc.all
    # rm -rf /export/exec/Solaris_10_sparc.all
    # rm -rf /export/exec/.copyofSolaris_10_sparc.all
    # rm -rf /export/.copyofSolaris_10
    # rm -rf /export/Solaris_10
    # rm -rf /export/share
    # rm -rf /export/root/templates/Solaris_10
    # rm -rf /export/root/clone/Solaris_10
    # rm -rf /tftpboot/inetboot.sun4u.Solaris_10
  2. Rimuovere la voce seguente dal file /etc/bootparams.


    fs1-24 boottype=:os

    Nota –

    Rimuovere questa voce solo se il file server non fornisce funzioni o risorse per altri servizi.


  3. Rimuovere la voce seguente dal file /etc/dfs/dfstab.


    share -F nfs -o ro /export/exec/Solaris_8_sparc.all/usr
  4. Modificare il file /var/sadm/system/admin/services/Solaris_10.

    • Se il file server non è Solaris_10, eliminare il file.

    • Se il file server è Solaris_10, rimuovere tutte le voci che compaiono dopo le prime tre righe. Le righe eliminate indicano i pacchetti del servizio USR_PATH e SPOOLED ROOT in /export/root/templates/Solaris_10 e nelle piattaforme supportate.

Il comando patchadd non supporta l'installazione delle patch da un server NFS (6188748)

Se si esegue patchadd per installare una patch via NFS da un altro sistema, il comando non riesce. L'esempio seguente mostra un'operazione patchadd non riuscita e il messaggio di errore risultante:


Verifica delle patch...

Caricamento delle patch installate sul sistema...
[...]
Caricamento delle patch di cui è richiesta l'installazione.
[...]
Controllo delle patch specificate per l'installazione.
[...]
Le patch approvate saranno installate in questo ordine:
[...]
Controllo delle zone locali...
[...]
Riepilogo per le zone:
[...]
Patch che hanno superato il controllo delle dipendenze:
[...]

Applicazione delle patch alla zona globale
Aggiunta delle patch...

 Controllo delle patch installate...
Verifica della capacità del file system (metodo rapido)...
Installazione dei package di patch...

 La patch IDpatch è stata installata correttamente.
Vedere /var/sadm/patch/IDpatch/log per maggiori informazioni
 Package di patch installati:
   SUNWroute
[...]

Aggiunta delle patch...
 La directory delle patch
 /dev/.SUNW_patches_0111105334-1230284-00004de14dcb29c7
 non è presente sul sistema.  

[...]

Patchadd sta terminando.

Soluzione. Copiare manualmente tutte le patch da installare dal server NFS al sistema locale. Usare quindi il comando patchadd per installare le patch dalla directory del sistema locale in cui erano state copiate.

Il comando lucreate non crea i volumi RAID-1 (5106987)

Se si utilizza il comando lucreate per creare volumi RAID-1 (mirror) non associati a uno dei dispositivi della directory /dev/md, il comando non riesce. Per eseguire il mirroring dei file system con il comando lucreate, è prima necessario creare i mirror con Solaris Volume Manager.

Soluzione. Creare i file system in mirroring con Solaris Volume Manager, quindi creare il nuovo ambiente di boot con il comando lucreate.

Per maggiori informazioni sul comando lucreate, vedere la pagina man lucreate(1M) o la Guida all’installazione di Solaris 10 11/06: Solaris Live Upgrade e pianificazione degli aggiornamenti.

Per maggiori informazioni sulla creazione di file system in mirroring con Solaris Volume Manager, vedere il manuale Solaris Volume Manager Administration Guide.

SPARC: L'arresto del sistema usando una combinazione di tasti può produrre un errore irreversibile (5061679)

Se si cerca di arrestare il sistema premendo una sequenza di tasti (ad esempio Stop-A o L1-A) il sistema può produrre un errore irreversibile. Viene visualizzato un messaggio di errore simile al seguente:


panic[cpu2]/thread=2a100337d40: pcisch2 (pci@9,700000): 
consistent dma sync timeout

Soluzione. Non utilizzare una combinazione di tasti per portare il sistema al livello della PROM di OpenBoot.

Non è possibile usare il comando ipfs con l'opzione -W (5040248)

Il comando ipfs salva e ripristina informazioni sullo stato della NAT (Network Address Translation) e tabelle sullo stato di filtro dei pacchetti. Questo programma impedisce l'interruzione delle connessioni di rete in caso di riavvio del sistema. Se si esegue il comando con l'opzione -W, ipfs non salva le tabelle di stato del kernel. Viene visualizzato il seguente messaggio di errore:


state:SIOCSTGET: Bad address

Soluzione. Nessuna.

Il comando kill -HUP non produce sempre la rilettura del file di configurazione snmpd.conf da parte dell'agente (4988483)

Dopo aver modificato il contenuto di snmpd.conf, è possibile eseguire il comando kill -HUP ID processo snmp. Questo comando arresta il processo snmp. Il comando invia quindi un segnale all'agente master del System Management Agent (snmpd) perché rilegga snmpd.conf e implementi le modifiche apportate. Non sempre il comando produce la rilettura del file di configurazione da parte dell'agente master. Di conseguenza, non sempre l'uso del comando rende effettive le modifiche del file di configurazione.

Anziché utilizzare kill -HUP, riavviare il System Management Agent dopo una modifica al file snmpd.conf. Procedere come segue:

  1. Diventare superutente.

  2. Digitare il comando seguente:

    # /etc/init.d/init.sma restart

x86: Premendo il tasto F4 durante l'avvio del BIOS, la partizione di servizio non viene avviata (4782757, 5051157)

Si supponga di dover avviare un sistema Sun LX50 che dispone di una partizione di servizio e su cui è installato Solaris 10 per x86. Premendo il tasto funzione F4, quando richiesto, per avviare la partizione di servizio, lo schermo diventa vuoto. Il sistema non avvia la partizione di servizio.

Soluzione. Non premere il tasto F4 mentre è visualizzata la schermata di avvio del BIOS. Dopo un periodo di timeout, compare la schermata con le informazioni sulla partizione attiva del disco. Nella colonna del numero di partizione, selezionare il numero corrispondente a type=DIAGNOSTIC. Premere Invio. Il sistema avvia la partizione di servizio.

Il daemon di Solaris WBEM Services 2.5 non trova i provider delle API com.sun (4619576)

Il daemon di Solaris WBEM Services 2.5 non riesce a trovare i provider scritti per l'interfaccia com.sun.wbem.provider o per l'interfaccia com.sun.wbem.provider20. Anche se si crea un'istanza Solaris_ProviderPath per un provider scritto per queste interfacce, il daemon di Solaris WBEM Services 2.5 non riesce a trovarlo.

Soluzione. Arrestare e riavviare il daemon di Solaris WBEM Services 2.5.


# /etc/init.d/init.wbem stop

# /etc/init.d/init.wbem start

Nota –

Se si utilizza la API javax per creare il provider, non è necessario arrestare e riavviare il daemon di Solaris WBEM Services 2.5, poiché questo daemon riconosce dinamicamente i provider javax.


Alcune chiamate ai metodi della API com.sun non riescono con il protocollo di trasporto XML/HTTP (4497393, 4497399, 4497406, 4497411)

Se si sceglie di usare la API com.sun al posto della API javax per sviluppare un software WBEM, sono pienamente supportate solo le chiamate remote (RMI) ai metodi CIM (Common Information Model). Non è garantito che altri protocolli, ad esempio XML/HTTP, funzionino perfettamente con la API com.sun.

La tabella seguente riporta alcuni esempi di chiamate che vengono eseguite correttamente con RMI ma non con XML/HTTP.

Chiamata del metodo 

Messaggio di errore 

CIMClient.close()

NullPointerException

CIMClient.execQuery()

CIM_ERR_QUERY_LANGUAGE_NOT_SUPPORTED

CIMClient.getInstance()

CIM_ERR_FAILED

CIMClient.invokeMethod()

XMLERROR: ClassCastException

Non è possibile modificare le proprietà di attivazione dei file system con lo strumento “Attivazioni e condivisioni” della Solaris Management Console (4466829)

Lo strumento “Attivazioni e condivisioni” della Solaris Management Console non permette di modificare le opzioni di attivazione dei file system di importanza critica / (radice), /usr e /var.

Soluzione. Scegliere una delle seguenti procedure: