Questo capitolo contiene istruzioni dettagliate per la migrazione da un file system radice (/) UFS a un pool radice ZFS su un sistema con zone non globali. Nessuna zona non globale si trova su un file system condiviso nel file system UFS.
Il comando lucreate crea un ambiente di boot di un pool radice ZFS da un file system radice (/) UFS. Il pool radice ZFS deve esistere prima dell'esecuzione di lucreate e deve essere creato a partire da una slice anziché da un intero disco per essere aggiornabile e avviabile. Questa procedura mostra come la zona non globale esistente associata al file system radice (/) UFS viene copiata nel nuovo ambiente di boot in un pool radice ZFS.
Nell'esempio seguente, la zona non globale esistente, zona, ha la radice della zona non globale in un file system radice (/) UFS. La zona zona_z ha la sua radice in un file system ZFS nel pool di memorizzazione ZFS esistente, pool. Solaris Live Upgrade viene usato per eseguire la migrazione dell'ambiente di boot UFS, c2t2d0s0, a un ambiente di boot ZFS, BE_2_zfs. La zona zona basata su UFS viene fatta migrare a un nuovo pool di memorizzazione ZFS, pool_m, che viene creato prima dell'esecuzione di Solaris Live Upgrade. La zona non globale basata su ZFS, zona_z, viene clonata ma mantenuta nel pool ZFS pool e fatta migrare al nuovo ambiente di boot BE_2_zfs.
Completare i seguenti passaggi la prima volta che si esegue un aggiornamento con Solaris Live Upgrade.
L'utilizzo di Solaris Live Upgrade per creare nuovi ambienti di boot ZFS richiede la versione Solaris 10 10/08 o superiore. Le versioni precedenti non includono il software richiesto per ZFS e Solaris Live Upgrade.
Se necessario, rimuovere i pacchetti esistenti di Solaris Live Upgrade. Se si sta eseguendo l'aggiornamento a una nuova versione, è necessario installare i pacchetti relativi a quella versione.
I tre pacchetti di Solaris Live Upgrade, SUNWluu, SUNWlur e SUNWlucfg, includono il software richiesto per l'aggiornamento con Solaris Live Upgrade. I pacchetti includono il software esistente, le nuove funzioni e le correzioni dei bug. Se i pacchetti esistenti non vengono rimossi e la nuova versione non viene installata sul sistema prima di usare Solaris Live Upgrade, l'aggiornamento alla versione di destinazione non riesce.
# pkgrm SUNWlucfg SUNWluu SUNWlur |
Installare i nuovi pacchetti di Solaris Live Upgrade dalla versione verso la quale si esegue l'aggiornamento. Per informazioni, vedere Installazione di Solaris Live Upgrade.
Prima di installare o eseguire Solaris Live Upgrade, è necessario installare le seguenti patch. Queste patch garantiscono che tutte le correzioni dei bug e le nuove funzioni siano installate.
Verificare di disporre dell'elenco più aggiornato delle patch accedendo al sito SunSolve. Consultare il documento informativo 206844 (in precedenza 72099) sul sito Web di SunSolve.
Diventare superutente o assumere un ruolo equivalente.
Se le patch vengono memorizzate sul disco rigido locale creare una directory, ad esempio /var/tmp/patches_lu, e scaricare le patch in quella directory.
Dal sito Web SunSolve, scaricare l'elenco delle patch.
Spostarsi nella directory delle patch.
# cd /var/tmp/lupatches |
Installare le patch con il comando patchadd.
# patchadd patch_id |
patch_id indica il numero o i numeri delle patch. Se le patch sono più di una, separare i nomi con uno spazio.
Le patch devono essere applicate nell'ordine specificato nel documento informativo (Infodoc) 206844.
Riavviare il sistema, se necessario. Alcune patch richiedono il riavvio del sistema.
solo x86: Il riavvio del sistema è necessario per eseguire correttamente Solaris Live Upgrade.
# init 6 |
Creare un pool radice ZFS.
Il pool radice ZFS deve trovarsi su una singola slice per essere avviabile e aggiornabile.
# zpool create rpool c3t0d0s0 |
In questo esempio, il nome del nuovo pool radice ZFS da creare è rpool . Il pool viene creato su una slice avviabile, c3t0d0s0.
Per informazioni sulla creazione di un nuovo pool radice, vedere il manuale Solaris ZFS Administration Guide.
Eseguire la migrazione del file system radice (/) UFS sul nuovo pool radice ZFS.
# lucreate [-c ufsBE] -n new-zfsBE -p rpool |
Assegna il nome BE_ufs all'ambiente di boot UFS corrente. Questa opzione è richiesta solo ed esclusivamente per la creazione del primo ambiente di boot. Se alla prima esecuzione di lucreate non si utilizza l'opzione -c, il software crea automaticamente un nome.
Assegna il nome nuovo-BE-zfs all'ambiente di boot da creare. Il nome deve essere unico sul sistema.
Posiziona il nuovo file system radice (/) ZFS nel pool radice ZFS definito in pool_radice.
Tutte le zone non globali non condivise vengono copiate nel nuovo ambiente di boot insieme con i file system di importanza critica. La creazione del nuovo ambiente di boot ZFS può richiedere un certo tempo. I dati del file system UFS vengono copiati nel pool radice ZFS. Una volta creato l'ambiente di boot inattivo, è possibile usare i comandi luupgrade o luactivate per aggiornare o attivare il nuovo ambiente di boot ZFS.
(Opzionale) Verificare che l'ambiente di boot sia completo.
Il comando lustatus indica se la creazione dell'ambiente di boot è terminata e se l'ambiente è avviabile.
# lustatus boot environment Is Active Active Can Copy Name Complete Now OnReboot Delete Status ------------------------------------------------------------------------ ufsBE yes yes yes no - new-zfsBE yes no no yes - |
(Opzionale) Verificare le informazioni di base sui set di dati.
Il comando list indica i nomi di tutti i set di dati presenti sul sistema. In questo esempio, rpool è il nome del pool ZFS e nuovo-BE-zfs è il nome dell'ambiente di boot ZFS appena creato.
# zfs list NAME USED AVAIL REFER MOUNTPOINT rpool 9.29G 57.6G 20K /rpool rpool/ROOT 5.38G 57.6G 18K /rpool/ROOT rpool/ROOT/new-zfsBE 5.38G 57.6G 551M /tmp/.alt.luupdall.110034 rpool/dump 1.95G - 1.95G - rpool/swap 1.95G - 1.95G - |
I punti di attivazione elencati per il nuovo ambiente di boot sono temporanei fino all'esecuzione del comando luactivate. I volumi /dump e /swap non sono condivisi con l'ambiente di boot UFS originale ma vengono condivisi con il pool radice ZFS e con gli ambienti di boot inclusi nel pool radice.
Nell'esempio seguente, la zona non globale esistente, zona, ha la radice della zona non globale in un file system radice (/) UFS. La zona zona_z ha la sua radice in un file system ZFS nel pool di memorizzazione ZFS esistente, pool. Solaris Live Upgrade viene usato per eseguire la migrazione dell'ambiente di boot UFS, c2t2d0s0, a un ambiente di boot ZFS, BE_2_zfs. La zona zona basata su UFS viene fatta migrare a un nuovo pool di memorizzazione ZFS, pool_m, che viene creato prima dell'esecuzione di Solaris Live Upgrade. La zona non globale basata su ZFS, zona_z, viene clonata ma mantenuta nel pool ZFS e fatta migrare al nuovo ambiente di boot BE_2_zfs.
# zoneadm list -iv ID NAME STATUS PATH BRAND IP 0 global running / native shared - myzone installed /zones/myzone native shared - zzone installed /pool/zones native shared # zpool create mpool mirror c3t0d0s0 c4td0s0 # lucreate -c c1t2d0s0 -n zfs2BE -p mpool Analyzing system configuration. No name for current boot environment. Current boot environment is named <c1t2d0s0>. Creating initial configuration for primary boot environment <c1t2d0s0>. The device </dev/dsk/c1t2d0s0> is not a root device for any boot environment; cannot get BE ID. PBE configuration successful: PBE name <c1t2d0s0> PBE Boot Device </dev/dsk/c1t2d0s0>. Comparing source boot environment <c1t2d0s0> file systems with the file system(s) you specified for the new boot environment. Determining which file systems should be in the new boot environment. Updating boot environment description database on all BEs. Updating system configuration files. The device </dev/dsk/c1t0d0s0> is not a root device for any boot environment; cannot get BE ID. Creating configuration for boot environment <zfsBE>. Source boot environment is <c1t2d0s0>. Creating boot environment <zfsBE>. Creating file systems on boot environment <zfsBE>. Creating <zfs> file system for </> in zone <global> on <rpool/ROOT/zfsBE>. Populating file systems on boot environment <zfsBE>. Checking selection integrity. Integrity check OK. Populating contents of mount point </>. Copying. Creating shared file system mount points. Creating compare databases for boot environment <zfsBE>. Creating compare database for file system </>. Making boot environment <zfsBE> bootable. Creating boot_archive for /.alt.tmp.b-cBc.mnt updating /.alt.tmp.b-cBc.mnt/platform/sun4u/boot_archive Population of boot environment <zfsBE> successful. Creation of boot environment <zfsBE> successful. |
Quando viene completata l'operazione del comando lucreate, usare il comando lustatus per visualizzare lo stato dell'ambiente di boot come nell'esempio seguente.
# lustatus Boot Environment Is Active Active Can Copy Name Complete Now On Reboot Delete Status -------------------------- -------- ------ --------- ------ ---------- c1t2d0s0 yes yes yes no - zfsBE yes no no yes - |
# zoneadm list -iv ID NAME STATUS PATH BRAND IP 0 global running / native shared - myzone installed /zones/myzone native shared - zzone installed /pool/zones native shared |
Successivamente, usare il comando luactivate per attivare il nuovo ambiente di boot ZFS. Ad esempio:
# luactivate zfsBE ********************************************************************** The target boot environment has been activated. It will be used when you reboot. NOTE: You MUST NOT USE the reboot, halt, or uadmin commands. You MUST USE either the init or the shutdown command when you reboot. If you do not use either init or shutdown, the system will not boot using the target BE. ********************************************************************** In case of a failure while booting to the target BE, the following process needs to be followed to fallback to the currently working boot environment: 1. Enter the PROM monitor (ok prompt). 2. Change the boot device back to the original boot environment by typing: setenv boot-device /pci@1f,0/pci@1/scsi@4,1/disk@2,0:a 3. Boot to the original boot environment by typing: boot ********************************************************************** Modifying boot archive service Activation of boot environment <ZFSbe> successful. |
Riavviare il sistema nell'ambiente di boot ZFS.
# init 6 # svc.startd: The system is coming down. Please wait. svc.startd: 79 system services are now being stopped. . . . |
Confermare il nuovo ambiente di boot e lo stato delle zone di cui è stata eseguita la migrazione, come in questo esempio.
# lustatus Boot Environment Is Active Active Can Copy Name Complete Now On Reboot Delete Status -------------------------- -------- ------ --------- ------ ---------- c1t2d0s0 yes yes yes no - zfsBE yes no no yes - |
Se si ritorna all'ambiente di boot UFS, sarà necessario importare nuovamente eventuali pool di memorizzazione ZFS creati nell'ambiente di boot ZFS in quanto questi non sono automaticamente disponibili nell'ambiente di boot UFS. Quando si torna all'ambiente di boot UFS vengono visualizzati messaggi simili ai seguenti.
# luactivate c1t2d0s0 WARNING: The following files have changed on both the current boot environment <ZFSbe> zone <global> and the boot environment to be activated <c1t2d0s0>: /etc/zfs/zpool.cache INFORMATION: The files listed above are in conflict between the current boot environment <ZFSbe> zone <global> and the boot environment to be activated <c1t2d0s0>. These files will not be automatically synchronized from the current boot environment <ZFSbe> when boot environment <c1t2d0s0> |