Guida all'installazione di Solaris 10 10/09: Solaris Live Upgrade e pianificazione degli aggiornamenti

Capitolo 3 Solaris Live Upgrade (pianificazione)

Questo capitolo descrive i requisiti da verificare e i fattori da considerare prima di installare e utilizzare la funzione Solaris Live Upgrade. Si consiglia inoltre di consultare le informazioni generali sull'aggiornamento nella sezione Pianificazione dell’aggiornamento in Guida all’installazione di Solaris 10 10/09: pianificazione dell’installazione e dell’aggiornamento.


Nota –

Questo capitolo descrive l'utilizzo di Solaris Live Upgrade per i file system UFS. Per informazioni di pianificazione sulla migrazione di un file system UFS su un pool radice ZFS o sulla creazione e installazione di un pool radice ZFS, vedere il Capitolo 12Solaris Live Upgrade per ZFS (pianificazione).


Il capitolo è suddiviso nelle seguenti sezioni:

Requisiti per Solaris Live Upgrade

Prima di installare e utilizzare Solaris Live Upgrade, è opportuno esaminare i seguenti requisiti.

Requisiti di sistema per Solaris Live Upgrade

Solaris Live Upgrade è incluso in Solaris. I pacchetti di Solaris Live Upgrade devono essere installati sul sistema operativo attualmente in uso. La versione dei pacchetti di Solaris Live Upgrade deve corrispondere a quella del sistema operativo verso il quale si esegue l'aggiornamento. Ad esempio, se si utilizza Solaris 9 e si intende aggiornare il sistema a Solaris 10 10/09, è necessario installare i pacchetti di Solaris Live Upgrade contenuti in Solaris 10 10/09.

La Tabella 3–1 elenca le versioni supportate da Solaris Live Upgrade.

Tabella 3–1 Versioni di Solaris supportate

Versione attuale 

Versione di aggiornamento compatibile 

Solaris 8 

Solaris 8, 9 o qualsiasi versione di Solaris 10 

Solaris 9 

Solaris 9 o qualsiasi versione di Solaris 10 

Solaris 10 

Qualsiasi versione di Solaris 10 

Installazione di Solaris Live Upgrade

I pacchetti di Solaris Live Upgrade possono essere installati:

Si noti che può essere necessario installare le seguenti patch per un corretto funzionamento di Solaris Live Upgrade.

Descrizione 

Per maggiori informazioni 

Attenzione: Il funzionamento corretto di Solaris Live Upgrade richiede l'installazione di un determinato insieme di patch per ogni versione del sistema operativo. Prima di installare o eseguire Solaris Live Upgrade, è necessario installare queste patch.


x86 Solo –

Se questo gruppo di patch non viene installato, Solaris Live Upgrade non riesce e può visualizzare il seguente messaggio di errore. Anche se il messaggio di errore non viene visualizzato, è possibile che le patch necessarie non siano installate. Verificare sempre che tutte le patch indicate nel documento informativo (Infodoc) di SunSolve siano state installate prima di installare Solaris Live Upgrade.


ERROR: Cannot find or is not executable: 
</sbin/biosdev>.
ERROR: One or more patches required 
by Live Upgrade has not been installed.

Le patch elencate nel documento informativo 206844 (in precedenza indicato con il numero 72099) sono soggette a modifica senza preavviso. Queste patch correggono eventuali problemi in Solaris Live Upgrade e nei componenti sui cui si basa. Se si verificano problemi nell'utilizzo di Solaris Live Upgrade, controllare e accertarsi che le patch più recenti di Solaris Live Upgrade siano installate. 

Verificare di disporre dell'elenco più aggiornato delle patch accedendo al sito http://sunsolve.sun.com. Consultare il documento informativo 206844 (in precedenza 72099) sul sito Web di SunSolve.

Se si utilizza Solaris 8 o Solaris 9, è possibile che non si riesca ad eseguire il programma di installazione di Solaris Live Upgrade. Queste versioni infatti non contengono l'insieme di patch richiesto per eseguire il Java 2 runtime environment. Per eseguire il programma di installazione di Solaris Live Upgrade e installarne i pacchetti è necessario che sul sistema sia presente il cluster di patch raccomandato per l'ambiente runtime Java 2. 

Per installare i pacchetti di Solaris Live Upgrade, usare il comando pkgadd. Oppure, installare il gruppo di patch consigliato per l'ambiente runtime Java 2. Il gruppo di patch è disponibile su http://sunsolve.sun.com.

Per istruzioni sull'installazione di Solaris Live Upgrade, vedere Installazione di Solaris Live Upgrade.

Pacchetti richiesti

Se si verificano problemi con Solaris Live Upgrade, può darsi che non tutti i pacchetti richiesti siano installati. Nella tabella seguente, controllare che siano presenti tutti i pacchetti indicati per il sistema operativo in uso; questi pacchetti sono richiesti per eseguire Solaris Live Upgrade.

Per Solaris 10 3/05:

Per informazioni sui gruppi software, vedere Spazio su disco consigliato per i gruppi software in Guida all’installazione di Solaris 10 10/09: pianificazione dell’installazione e dell’aggiornamento.

Tabella 3–2 Pacchetti richiesti per Solaris Live Upgrade

Solaris 8 

Solaris 9 

Solaris 10 

SUNWadmap 

SUNWadmap 

SUNWadmap 

SUNWadmc 

SUNWadmc 

SUNWadmlib-sysid 

SUNWlibC 

SUNWadmfw 

SUNWadmr 

SUNWbzip 

SUNWlibC 

SUNWlibC 

SUNWgzip 

SUNWgzip 

Sono per Solaris 10 3/05: SUNWgzip

SUNWj2rt 


Nota –

Il pacchetto SUNWj2rt è richiesto solo nelle seguenti condizioni:

  • Si esegue il programma di installazione di Solaris Live Upgrade per aggiungere i pacchetti di Solaris Live Upgrade

  • Si esegue un aggiornamento con i CD


SUNWj2rt  


Nota –

Il pacchetto SUNWj2rt è richiesto solo nelle seguenti condizioni:

  • Si esegue il programma di installazione di Solaris Live Upgrade per aggiungere i pacchetti di Solaris Live Upgrade

  • Si esegue un aggiornamento con i CD


SUNWj5rt 


Nota –

Il pacchetto SUNWj5rt è richiesto solo nelle seguenti condizioni:

  • Si esegue il programma di installazione di Solaris Live Upgrade per aggiungere i pacchetti di Solaris Live Upgrade

  • Si esegue un aggiornamento con i CD


Per controllare la presenza dei pacchetti sul sistema, digitare il comando seguente.


% pkginfo package_name

Requisiti di spazio per Solaris Live Upgrade

Seguire le direttive generali per i requisiti di spazio negli aggiornamenti. Vedere il Capitolo 4, Requisiti di sistema, linee guida e aggiornamento (pianificazione) in Guida all’installazione di Solaris 10 10/09: pianificazione dell’installazione e dell’aggiornamento.

Per calcolare lo spazio richiesto nel file system per creare un ambiente di boot, iniziare il processo di creazione di un nuovo ambiente di boot. La dimensione viene calcolata. A quel punto è possibile interrompere il processo.

Il disco del nuovo ambiente di boot deve poter operare come dispositivo di avvio. Per alcuni sistemi sono previste limitazioni riguardo ai dischi utilizzabili come dispositivi di boot. Se necessario, vedere la documentazione del proprio sistema.

Prima di creare il nuovo ambiente di boot, può essere necessaria una preparazione del disco. Controllare che il disco sia formattato correttamente:

Requisiti per la creazione di volumi RAID-1 (mirror) con Solaris Live Upgrade

Solaris Live Upgrade utilizza la tecnologia di Solaris Volume Manager per creare una copia dell'ambiente di boot che può contenere come file system dei volumi RAID-1 (mirror). Solaris Live Upgrade non implementa tutte le funzionalità di Solaris Volume Manager, ma richiede i seguenti componenti di Solaris Volume Manager.

Tabella 3–3 Componenti richiesti per Solaris Live Upgrade e i volumi RAID-1

Requisito  

Descrizione 

Per maggiori informazioni 

È necessario creare almeno un database di stato e almeno tre repliche di questo database.  

Il database di stato memorizza informazioni riguardo allo stato della configurazione di Solaris Volume Manager. Il database di stato è una raccolta di più copie replicate del database. Ogni copia viene denominata replica del database di stato. La copia del database di stato permette di proteggerlo contro la perdita di dati causata dalla presenza di punti di guasto non ridondanti. 

Per informazioni sulla creazione del database di stato, vedere il Capitolo 6, State Database (Overview) in Solaris Volume Manager Administration Guide.

Solaris Live Upgrade supporta solo i volumi RAID-1 (mirror) con concatenazioni su singola slice nel file system radice (/).

Una concatenazione è un volume RAID-0. Se le slice sono concatenate, i dati vengono scritti nella prima slice disponibile finché il suo spazio non è esaurito. Una volta raggiunto il limite di spazio di quella slice, i dati vengono scritti nella slice successiva, in modo seriale. La concatenazione non crea una ridondanza dei dati, a meno che non sia contenuta in un volume RAID-1 

Ogni volume RAID—1 può contenere un massimo di tre concatenazioni.  

Per informazioni sulla creazione di file system in mirroring, vedere Indicazioni per la scelta delle slice per i file system in mirroring.

Aggiornamento di un sistema con pacchetti o patch

Solaris Live Upgrade permette di aggiungere patch e pacchetti ai sistemi. Utilizzando Solaris Live Upgrade, il tempo di inattività del sistema si limita alla durata della procedura di riavvio. Il comando luupgrade consente di aggiungere patch e pacchetti a un ambiente di boot. Quando si utilizza luupgrade, è anche possibile usare un archivio Solaris Flash per installare le patch o i pacchetti.


Avvertenza – Avvertenza –

Se durante un aggiornamento occorre aggiungere o rimuovere pacchetti o patch, Solaris Live Upgrade richiede che i pacchetti o le patch siano conformi alle direttive di packaging avanzate SVR4. Benché i pacchetti Sun siano conformi a queste direttive, Sun non può garantire la conformità dei pacchetti di altri produttori. I pacchetti non conformi possono causare l'interruzione del software di aggiunta dei pacchetti durante il processo di aggiornamento o l'alterazione dell'ambiente di boot.

Per maggiori informazioni sui requisiti dei pacchetti, vedere l'Appendice BAltri requisiti per i pacchetti SVR4 (riferimenti).


Tipo di installazione 

Descrizione 

Per maggiori informazioni 

Aggiunta di patch a un ambiente di boot  

Creare un nuovo ambiente di boot e usare il comando luupgrade con l'opzione -t.

Aggiungere patch a un'immagine di installazione di rete in un ambiente di boot

Aggiunta di pacchetti a un ambiente di boot 

Usare il comando luupgrade con l'opzione -p.

Aggiungere pacchetti a un'immagine di installazione di rete in un ambiente di boot

Uso di Solaris Live Upgrade per l'installazione di un archivio Solaris Flash 

L'archivio contiene una copia completa dell'ambiente di boot con i nuovi pacchetti e le patch già incluse. Questa copia può essere installata su più sistemi. 

Aggiornamento e limitazione dell'applicazione di patch

Per informazioni sulle limitazioni di aggiornamento e di applicazione di patch Limitazioni di aggiornamento e installazione in Guida all’installazione di Solaris 10 10/09: pianificazione dell’installazione e dell’aggiornamento.

Indicazioni per la creazione dei file system con il comando lucreate

L'opzione -m del comando lucreate specifica quali e quanti file system dovranno essere creati nel nuovo ambiente di boot. Occorre ripetere questa opzione per il numero esatto di file system che si desidera creare. Quando si utilizza l'opzione -m per creare i file system, occorre ricordare quanto segue:

Indicazioni per la selezione delle slice per i file system

Per la creazione dei file system di un ambiente di boot, le regole da seguire sono uguali a quelle per la creazione dei file system per il sistema operativo Solaris. Solaris Live Upgrade non previene la creazione di configurazioni non valide per i file system di importanza critica. Ad esempio, è possibile eseguire un comando lucreate che crei file system separati per / e /kernel, creando così una configurazione non valida per il file system radice (/).

Durante il ripartizionamento dei dischi, evitare di sovrapporre le slice. In tal caso, infatti, il nuovo ambiente di boot verrà creato senza errori ma, una volta attivato, non permetterà di avviare il sistema. I file system sovrapposti possono risultare danneggiati.

Perché Solaris Live Upgrade operi correttamente, è necessario che il file vfstab dell'ambiente di boot attivo abbia un contenuto valido con almeno una voce per il file system radice (/).

Indicazioni per la scelta della slice per il file system radice (/)

Quando si crea un ambiente di boot inattivo, occorre identificare la slice in cui copiare il file system radice (/). Per selezionare tale slice, usare i criteri seguenti. La slice deve soddisfare i seguenti requisiti:

Indicazioni per la scelta delle slice per i file system in mirroring

È possibile creare un nuovo ambiente di boot che contenga qualunque combinazione di slice di dischi fisici, volumi Solaris Volume Manager o volumi Veritas Volume Manager. Nel nuovo ambiente di boot è possibile copiare i file system di importanza critica dei seguenti tipi:

Quando si crea un nuovo ambiente di boot, il comando lucreate -m riconosce i seguenti tre tipi di dispositivo:


Nota –

In caso di problemi nell'aggiornamento con Veritas VxVM, vedere Errore irreversibile del sistema durante l'aggiornamento con Solaris Live Upgrade su volumi Veritas VxVm.


Indicazioni generali per la creazione di file system in volumi RAID-1 (mirror)

Usare le seguenti linee guida per controllare se un volume RAID-1 è occupato, è in corso di sincronizzazione o se contiene file system utilizzati in quel momento da un ambiente di boot di Solaris Live Upgrade.

Per indicazioni sulla denominazione dei volumi, vedere Requisiti dei nomi dei volumi RAID e linee guida per i metodi JumpStart personalizzato e Solaris Live Upgrade in Guida all’installazione di Solaris 10 10/09: pianificazione dell’installazione e dell’aggiornamento.

Controllo dello stato dei volumi

Se un mirror o un submirror richiede un intervento di manutenzione o è occupato, non è possibile scollegarne i componenti. Prima di creare un nuovo ambiente di boot e utilizzare la parola chiave detach, occorre usare il comando metastat. Il comando metastat controlla se il mirror è in fase di risincronizzazione o se è correntemente in uso. Per informazioni, vedere la pagina man metastat(1M).

Scollegamento dei volumi e risincronizzazione dei mirror

Se si utilizza la parola chiave detach per separare un submirror, lucreate controlla se il dispositivo è attualmente in fase di risincronizzazione. Se è in corso una risincronizzazione, il submirror non può essere scollegato e viene generato un messaggio di errore.

La risincronizzazione è il processo con cui i dati residenti in un submirror vengono copiati in un altro submirror quando si verifica uno dei seguenti problemi:

Per maggiori informazioni sulla risincronizzazione, vedere RAID-1 Volume (Mirror) Resynchronization in Solaris Volume Manager Administration Guide.

Uso dei comandi di Solaris Volume Manager

Per operare sui volumi di un ambiente di boot inattivo, è preferibile usare il comando lucreate anziché i comandi di Solaris Volume Manager. Solaris Volume Manager non riconosce gli ambienti di boot, mentre il comando lucreate utilizza una serie di controlli che impediscono la possibile distruzione involontaria degli ambienti di boot. Ad esempio, lucreate impedisce di sovrascrivere o di eliminare i volumi di Solaris Volume Manager.

Se tuttavia si è già utilizzato il software Solaris Volume Manager per creare concatenazioni, stripe e mirror di natura complessa, per modificare queste configurazioni è necessario utilizzare ancora Solaris Volume Manager. Solaris Live Upgrade riconosce questi componenti e supporta il loro utilizzo. Prima di usare i comandi di Solaris Volume Manager per creare, modificare o distruggere i componenti dei volumi, usare i comandi lustatus o lufslist. Questi comandi permettono di determinare quali volumi di Solaris Volume Manager contengano file system utilizzati da un ambiente di boot Solaris Live Upgrade.

Indicazioni per la scelta della slice per il volume di swap

In questa sezione sono fornite indicazioni per la configurazione e alcuni esempi relativi a una slice di swap.

Configurazione dello spazio di swap per il nuovo ambiente di boot

Per configurare una slice di swap con il comando lucreate e l'opzione -m, è possibile procedere in tre modi:

Gli esempi seguenti illustrano i tre metodi per la configurazione dello spazio di swap. L'ambiente di boot corrente è configurato con il file system radice (/) su c0t0d0s0. Il file system di swap si trova su c0t0d0s1.

Impossibilità di creare l'ambiente di boot con lo spazio di swap in uso

La creazione dell'ambiente di boot non riesce se la slice di swap è utilizzata da un ambiente di boot diverso da quello corrente. Se l'ambiente di boot era stato creato con l'opzione -s, la slice di swap può essere utilizzata solo dall'ambiente di boot alternativo ma non da altri.

Indicazioni per la scelta delle slice per i file system condivisibili

Solaris Live Upgrade copia l'intero contenuto di una slice nella slice designata del nuovo ambiente di boot. In alcuni casi, tuttavia, può essere più comodo condividere i file system di grandi dimensioni tra gli ambienti di boot anziché copiarli fisicamente, in modo da occupare meno spazio e velocizzare le operazioni. I file system di importanza critica per l'ambiente operativo, ad esempio il file system radice (/) e /var, devono necessariamente essere copiati. I file system come /home non sono di importanza critica e possono essere condivisi tra gli ambienti di boot. I file system condivisibili devono essere definiti dall'utente e trovarsi su slice di swap separate nell'ambiente di boot attivo e in quello inattivo. Il disco può essere riconfigurato in vari modi a seconda delle esigenze.

Riconfigurazione di un disco 

Esempi 

Per maggiori informazioni 

È possibile ripartizionarlo prima di creare il nuovo ambiente di boot e collocare il file system condivisibile in una propria slice.  

Ad esempio, se i file system radice (/), /var e /home si trovano tutti nella stessa slice, è possibile riconfigurare il disco e collocare /home in una propria slice. Quando si crea un nuovo ambiente di boot, /home viene automaticamente condiviso con il nuovo ambiente di boot.

format(1M)

Se si desidera condividere una directory, è necessario collocarla in una slice separata. La directory diventa così un file system condivisibile con un altro ambiente di boot. Il comando lucreate con l'opzione -m permette di creare un nuovo ambiente di boot e di collocare una directory in una propria slice. Tuttavia, il nuovo file system non può ancora essere condiviso con l'ambiente di boot originale. A tale scopo, occorre eseguire il comando lucreate con l'opzione -m e creare un altro ambiente di boot. I due ambienti di boot nuovi potranno condividere la directory.

Ad esempio, se si desidera eseguire un aggiornamento da Solaris 9 a Solaris 10 10/09 e condividere il file system /home, è possibile eseguire il comando lucreate con l'opzione -m. per creare una versione Solaris 9 con /home come file system separato in una propria slice. Occorre quindi eseguire nuovamente il comando lucreate con l'opzione -m per duplicare questo ambiente di boot. Questo terzo ambiente di boot potrà quindi essere aggiornato a Solaris 10 10/09. Il file system /home verrà condiviso tra le versioni Solaris 9 e Solaris 10 10/09.

Per una descrizione dei file system di importanza critica e dei file system condivisibili, vedere Tipi di file system.

Personalizzazione del contenuto del nuovo ambiente di boot

Quando si crea un nuovo ambiente di boot, è possibile escludere dal processo di copia alcuni file e directory specifici. Se si esclude una directory, è tuttavia possibile includere file o sottodirectory specifiche contenuti al suo interno. Tali file o sottodirectory verranno quindi copiati nel nuovo ambiente di boot. Ad esempio, è possibile escludere dalla copia l'intero contenuto di /etc/mail ma includere i file e le directory in /etc/mail/staff. Il comando seguente copia la sottodirectory staff nel nuovo ambiente di boot.


# lucreate -n second_disk -x /etc/mail -y /etc/mail/staff

Avvertenza – Avvertenza –

Le opzioni di esclusione dei file devono essere usate con estrema attenzione. In particolare, occorre evitare di rimuovere file o directory che sono richiesti dal sistema.


La tabella seguente elenca le opzioni del comando lucreate disponibili per rimuovere o ripristinare file e directory.

Metodo di designazione 

Opzioni di esclusione  

Opzioni di inclusione 

Specificare il nome della directory o del file 

-x dir/file_esclusi

-y dir/file_inclusi

Usare un file che contiene un elenco 

-f file_elenco

-z file_elenco

-Y file_elenco

-z file_elenco

Alcuni esempi di personalizzazione dei file e delle directory durante la creazione di un ambiente di boot sono riportati in Creare un ambiente di boot e personalizzarne il contenuto.

Sincronizzazione dei file tra gli ambienti di boot

Quando si è pronti per usare il nuovo ambiente di boot, è possibile attivarlo velocemente e riavviare il sistema. La prima volta che si avvia un nuovo ambiente di boot, i file vengono sincronizzati con quelli dell'ambiente precedentemente in uso. “Sincronizzazione” significa in questo caso la copia di alcuni file e directory di importanza critica dall'ambiente di boot precedente a quello nuovo. Vengono copiati i file e le directory che sono stati modificati.

Aggiunta di file a /etc/lu/synclist

Solaris Live Upgrade controlla i file di importanza critica che sono stati modificati. Se il contenuto di questi file non corrisponde nei due ambienti di boot, quelli residenti nell'ambiente di boot attivo vengono copiati nel nuovo ambiente di boot. La sincronizzazione è particolarmente utile per applicare al nuovo ambiente di boot le modifiche apportate ad alcuni file di importanza critica, ad esempio /etc/passwd o /etc/group.

Il file /etc/lu/synclist contiene l'elenco delle directory e dei file da sincronizzare. In alcuni casi, è possibile copiare altri file dall'ambiente di boot attivo a quello nuovo. Se necessario, è possibile aggiungere i file e le directory desiderate a /etc/lu/synclist.

L'aggiunta di file non elencati in /etc/lu/synclist potrebbe rendere impossibile l'avvio del sistema. Il processo di sincronizzazione si limita alla copia dei file e alla creazione di directory. Non esegue la rimozione di file e directory.

L'esempio seguente del file /etc/lu/synclist mostra le directory e i file standard che vengono sincronizzati su questo sistema.


/var/mail                    OVERWRITE
/var/spool/mqueue            OVERWRITE
/var/spool/cron/crontabs     OVERWRITE
/var/dhcp                    OVERWRITE
/etc/passwd                  OVERWRITE
/etc/shadow                  OVERWRITE
/etc/opasswd                 OVERWRITE
/etc/oshadow                 OVERWRITE
/etc/group                   OVERWRITE
/etc/pwhist                  OVERWRITE
/etc/default/passwd          OVERWRITE
/etc/dfs                     OVERWRITE
/var/log/syslog              APPEND
/var/adm/messages            APPEND

Qui di seguito sono riportati alcuni esempi di file e directory che potrebbero essere aggiunti al file synclist:


/var/yp                    OVERWRITE
/etc/mail                  OVERWRITE
/etc/resolv.conf           OVERWRITE
/etc/domainname            OVERWRITE

Il file synclist può contenere file o directory. Il secondo campo indica il metodo di aggiornamento che viene utilizzato all'attivazione dell'ambiente di boot. Sono disponibili tre metodi per l'aggiornamento dei file:

Sincronizzazione forzata tra gli ambienti di boot

La prima volta che si avvia un sistema da un nuovo ambiente di boot, il software Solaris Live Upgrade sincronizza questo ambiente con quello precedentemente attivo. Dopo l'avvio e la sincronizzazione iniziale, Solaris Live Upgrade non esegue altre sincronizzazioni in modo automatico. È possibile forzare la sincronizzazione usando il comando luactivate con l'opzione -s.

Se si stanno conservando più versioni del sistema operativo Solaris, può essere necessario forzare la sincronizzazione. Possono essere necessarie versioni modificate di file quali email o passwd/group nell'ambiente di boot che si sta attivando. In questo modo, Solaris Live Upgrade controlla i conflitti tra i file sottoposti alla sincronizzazione. Quando si avvia il nuovo ambiente di boot e viene rilevato un conflitto, il software genera un messaggio di avvertimento e i file non vengono sincronizzati. Ciò nonostante, l'attivazione può essere completata correttamente. La modifica dello stesso file nell'ambiente di boot nuovo e in quello attivo può generare un conflitto. Ad esempio, si supponga di modificare il file /etc/passwd nell'ambiente di boot originale. Successivamente, vengono apportate altre modifiche al file /etc/passwd nel nuovo ambiente di boot In questo caso, il processo di sincronizzazione non è in grado di scegliere quale file copiare per sincronizzare i due ambienti.


Avvertenza – Avvertenza –

Questa opzione deve essere utilizzata con estrema cautela, poiché spesso è difficile tener conto di tutte le modifiche apportate all'ultimo ambiente di boot attivo. Ad esempio, se l'ambiente di boot corrente viene eseguito in Solaris 10 10/09 e si ritorna a Solaris 9 con una sincronizzazione forzata, i file della versione Solaris 9 possono risultare modificati. Poiché i file dipendono dalla versione del sistema operativo, può essere impossibile avviare Solaris 9 perché i file di Solaris 10 10/09 non sono sempre compatibili con quelli di Solaris 9.


Avvio di più ambienti di boot

Se sul sistema è installato più di un sistema operativo, è possibile avviare il sistema da uno degli ambienti di boot presenti, per le piattaforme SPARC e x86. Gli ambienti di boot disponibili per l'avvio includono gli ambienti di boot inattivi di Solaris Live Upgrade.

Sui sistemi SPARC e x86, ogni pool radice ZFS dispone di un set di dati designato come file system radice predefinito. Se su un sistema SPARC si digita il comando boot oppure su un sistema x86 si sceglie la voce predefinita dal menu di GRUB, viene avviato questo file system radice predefinito.


Nota –

Se il menu di GRUB è stato modificato manualmente in modo da designare come predefinita una voce diversa da quella impostata da Solaris Live Upgrade, scegliendo la voce di menu predefinita non viene avviato il file system radice predefinito del pool.


Per maggiori informazioni sull'avvio e sulla modifica del menu di GRUB, vedere i seguenti riferimenti.

Attività 

Informazione 

Attivare un ambiente di boot con il menu di GRUB 

x86: Attivare un ambiente di boot con il menu di GRUB

Ripristinare l'ambiente di boot originale con il menu di GRUB 

x86: Ripristinare l'ambiente di boot originale nonostante la corretta attivazione del nuovo ambiente di boot con il menu di GRUB

Per informazioni sui sistemi SPARC e x86 e per le procedure dettagliate per l'avvio e la modifica del comportamento di avvio 

System Administration Guide: Basic Administration

Per una panoramica e per le procedure dettagliate sull'avvio degli ambienti di boot ZFS 

Booting From a ZFS Root File System in Solaris ZFS Administration Guide

Interfaccia a caratteri di Solaris Live Upgrade

Sun non consiglia più l'utilizzo del comando lu. Il comando lu visualizza un'interfaccia a caratteri. La sequenza di comandi su cui si basa l'interfaccia a caratteri, in particolare i comandi lucreate, luupgrade e luactivate, è di semplice utilizzo. Le procedure per l'utilizzo di questi comandi sono descritte nei seguenti capitoli.