Questo capitolo descrive i requisiti necessari per l'installazione o l'aggiornamento del sistema operativo Solaris. Inoltre, vengono fornite le linee guida generali per la pianificazione dello spazio su disco e l'allocazione dello spazio di swap predefinito. Il capitolo è suddiviso nelle seguenti sezioni:
Tipo di requisito |
Dimensione |
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Area di swap |
Nota – In alcuni casi può essere necessario modificare l'allocazione dello spazio di swap. Lo spazio di swap si basa sulla dimensione del disco rigido del sistema. |
Requisiti per il processore |
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È possibile scegliere di eseguire l'installazione con un'interfaccia utente grafica (con o senza un ambiente a finestre). Se è disponibile una quantità di memoria sufficiente, viene presentata automaticamente l'interfaccia utente grafica. Se la memoria disponibile non è sufficiente per la GUI, vengono visualizzati altri ambienti di installazione. Le impostazioni predefinite possono essere modificate con le opzioni di avvio nowin o text. Tuttavia, le scelte disponibili sono limitate dalla quantità di memoria del sistema o dal fatto che l'installazione viene eseguita in modo remoto. Inoltre, se il programma di installazione di Solaris non rileva la presenza di una scheda video, visualizza automaticamente la console. La Tabella 4–2 descrive gli ambienti disponibili ed elenca i requisiti minimi di memoria per la loro visualizzazione.
Tabella 4–2 Requisiti di memoria per le opzioni di visualizzazione
Memoria |
Tipo di installazione |
Descrizione |
---|---|---|
256-767 MB |
Testo |
Non contiene elementi grafici ma utilizza una finestra e offre la possibilità di aprirne altre. Se si esegue l'installazione usando l'opzione di avvio text e si dispone di una quantità di memoria sufficiente, la procedura viene avviata in un ambiente a finestre. Se si sta eseguendo l'installazione in modo remoto usando un collegamento tip o l'opzione di avvio nowin, è possibile eseguire l'installazione solo attraverso le schermate della console. |
768 MB o superiore |
GUI |
Utilizza finestre, menu, pulsanti, barre di scorrimento e icone. |
Prima di installare Solaris, è possibile determinare se il sistema dispone di spazio sufficiente sul disco eseguendo una pianificazione generale.
La pianificazione dello spazio su disco dipende dalle esigenze di installazione. Valutare l'allocazione dello spazio in relazione alle seguenti condizioni e in base alle proprie esigenze.
Per informazioni sullo spazio su disco per l'installazione di un pool root ZFS, vedere Requisiti di spazio su disco per un'installazione ZFS
Condizioni per l'allocazione dello spazio |
Descrizione |
---|---|
Per i file system UFS |
Per ogni file system creato, aumentare del 30% lo spazio allocato su disco per rendere possibile l'aggiornamento alle versioni successive di Solaris. Per impostazione predefinita, i metodi di installazione di Solaris creano solo i file system root (/) e /swap. Se viene allocato dello spazio per i servizi del sistema operativo, viene creata anche la directory /export. Se si sta eseguendo un aggiornamento a una versione principale di Solaris, può essere necessario ripartizionare il sistema o allocare una quantità di memoria doppia rispetto a quella necessaria per l'installazione. Per le versioni di aggiornamento, è possibile evitare di ripartizionare il sistema allocando una maggiore quantità di spazio sul disco per gli aggiornamenti futuri. Le versioni di aggiornamento di Solaris richiedono uno spazio su disco superiore del 10% rispetto alla versione precedente. Allocando circa il 30% di spazio aggiuntivo per ogni file system, sarà possibile eseguire diversi aggiornamenti di Solaris. Nota – Nelle versioni precedenti di Solaris non era possibile installare e avviare il sistema operativo Solaris da un disco di dimensioni superiori a 1 terabyte. A partire dalla versione Solaris 10 10/09 è possibile installare e avviare il sistema operativo Solaris da un disco con dimensioni massime di 2 TB. A partire dalla versione Solaris 10 10/09 è possibile utilizzare l'etichetta VTOC in dischi di qualsiasi dimensione, tuttavia lo spazio indirizzabile da VTOC è limitato a 2 TB. Questa funzionalità consente di utilizzare i dischi di dimensioni superiori a 2 TB come unità di avvio, ma lo spazio utilizzabile dall'etichetta è limitato a 2 TB. Questa funzionalità è disponibile solo sui sistemi che eseguono il kernel a 64 bit. Per i sistemi basati su x86 è richiesta una memoria minima di 1 GB. Per maggiori informazioni, vedere la sezione Two-Terabyte Disk Support for Installing and Booting the Solaris OS in System Administration Guide: Devices and File Systems. |
Il file system /var per i file system UFS |
Se si intende utilizzare la funzione di crash dump savecore(1M), allocare un numero di Mbyte pari al doppio della memoria fisica per il file system /var. |
Swap |
Nota – Per l'allocazione del volume swap per un pool root ZFS, vedere Requisiti di spazio su disco per un'installazione ZFS. Nel caso dei file system UFS, il programma di installazione di Solaris alloca automaticamente un'area di swap di 512 Mbyte nei seguenti casi:
Nell'impostazione predefinita, i programmi di installazione di Solaris allocano lo spazio di swap in modo che inizi al primo cilindro disponibile del disco (generalmente il cilindro 0 sui sistemi SPARC). Questo posizionamento consente l'allocazione del massimo dello spazio per il file system root (/) durante la configurazione del disco predefinito e permette l'ingrandimento del file system root (/) durante gli aggiornamenti. Se si prevede di dover aumentare in futuro le dimensioni dell'area di swap, è possibile disporre la slice di swap in modo che inizi da un altro cilindro del disco usando uno dei metodi seguenti.
Per una descrizione generale dello spazio di swap, vedere il Capitolo 20, Configuring Additional Swap Space (Tasks) in System Administration Guide: Devices and File Systems. |
Server che fornisce i file system per le directory home |
Le directory home si trovano solitamente nel file system /export. |
Gruppo software di Solaris da installare |
Un gruppo software è un insieme di pacchetti software. Nel pianificare lo spazio su disco, si ricordi che è possibile aggiungere o rimuovere singoli pacchetti dal gruppo software selezionato. Per informazioni sui gruppi software, vedere Spazio su disco consigliato per i gruppi software. |
Aggiornamento |
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Supporto delle lingue |
Ad esempio, cinese, giapponese o coreano. Se si intende installare una singola lingua, allocare circa 0,7 GB di spazio aggiuntivo. Se si intende installare il supporto completo per le lingue, è necessario allocare fino a 2,5 GB di spazio su disco aggiuntivo, a seconda del gruppo software installato. |
Supporto della stampa o della posta |
Allocare spazio aggiuntivo. |
Software aggiuntivi o di terze parti |
Allocare spazio aggiuntivo. |
I gruppi software di Solaris sono raccolte di pacchetti. Ogni gruppo software include il supporto per diverse funzioni e driver hardware.
Per un'installazione iniziale, selezionare il gruppo software in base alle funzioni che si intende utilizzare sul sistema.
Per l'aggiornamento, è necessario scegliere un gruppo software già installato sul sistema. Ad esempio, se sul sistema era stato installato il gruppo software per l'utente finale (End User), non sarà possibile eseguire l'aggiornamento scegliendo il gruppo software per sviluppatori (Developer). Tuttavia, durante l'aggiornamento è possibile aggiungere altri pacchetti non appartenenti al gruppo installato.
Durante l'installazione di Solaris è possibile aggiungere e rimuovere singoli pacchetti dal gruppo software selezionato. Per la selezione dei pacchetti da aggiungere o da rimuovere, è necessario conoscere le dipendenze del software e la struttura dei pacchetti di Solaris.
La figura seguente mostra il raggruppamento dei pacchetti software. Il gruppo Reduced Network Support contiene il numero minimo di pacchetti richiesto, mentre il gruppo Entire Solaris Plus OEM Support contiene tutti i pacchetti disponibili.
La Tabella 4–4 elenca i gruppi software di Solaris e lo spazio su disco consigliato per l'installazione dei vari gruppi.
Lo spazio su disco consigliato nella Tabella 4–4 include i seguenti elementi.
Spazio di swap
Patch
Pacchetti software aggiuntivi
È possibile che i gruppi software richiedano una minore quantità di spazio su disco rispetto a quella indicata nella tabella.
Gruppo software |
Descrizione |
Spazio su disco consigliato |
---|---|---|
Gruppo software Entire Solaris Plus OEM Support |
Contiene il gruppo Entire Solaris più una serie di driver hardware aggiuntivi, inclusi quelli per i dispositivi hardware non presenti sul sistema al momento dell'installazione. |
6,8 GB |
Gruppo software Entire Solaris |
Contiene i pacchetti del gruppo software Developer Solaris e altro software aggiuntivo necessario per i server. |
6,7 GB |
Gruppo software Developer |
Contiene i pacchetti del gruppo software End User Solaris più una serie di componenti di supporto per lo sviluppo del software. Il supporto aggiuntivo per lo sviluppo del software include librerie, file include, pagine man e strumenti di programmazione. I compilatori non sono inclusi. |
6,6 GB |
Gruppo software End User |
Contiene il codice minimo richiesto per l'avvio e l'utilizzo di Solaris in rete e per il Common Desktop Environment. |
5,3 GB |
Gruppo software Core System Support |
Contiene il codice minimo richiesto per l'avvio e l'esecuzione di un sistema Solaris in rete. |
2,0 GB |
Gruppo software Reduced Network Support |
Contiene il software minimo richiesto per l'avvio e l'esecuzione di Solaris con un supporto limitato per la rete. Il gruppo software Reduced Network Support fornisce una console multiutente con interfaccia testuale e varie utility di amministrazione del sistema. Questo gruppo software permette al sistema di riconoscere le interfacce di rete ma non attiva i servizi di rete. |
2,0 GB |
Per i file system UFS, per l'aggiornamento dei sistemi sono disponibili tre metodi: Solaris Live Upgrade, il programma di installazione di Solaris e il metodo JumpStart personalizzato.
Per i pool root ZFS, è necessario eseguire l'aggiornamento con Solaris Live Upgrade. Per gli aggiornamenti ZFS, vedere il Capitolo 12, Solaris Live Upgrade per ZFS (pianificazione) in Guida all’installazione di Oracle Solaris 10 9/10: Solaris Live Upgrade e pianificazione degli aggiornamenti.
La tabella seguente elenca alcune limitazioni quando si aggiorna un sistema in determinate condizioni.
Problema |
Descrizione |
Per maggiori informazioni |
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Per i pool root ZFS sono presenti altre limitazioni per l'aggiornamento |
È possibile usare solo Solaris Live Upgrade per aggiornare i pool root ZFS. |
Per requisiti e limitazioni, vedere il Capitolo 12, Solaris Live Upgrade per ZFS (pianificazione) in Guida all’installazione di Oracle Solaris 10 9/10: Solaris Live Upgrade e pianificazione degli aggiornamenti. |
Aggiornamento a un gruppo software differente |
Non è possibile aggiornare il sistema con un gruppo software non installato in precedenza. Ad esempio, se sul sistema era stato installato il gruppo software per l'utente finale (End User), non sarà possibile eseguire l'aggiornamento scegliendo il gruppo software per sviluppatori (Developer). Tuttavia, durante l'aggiornamento è possibile aggiungere altri pacchetti non appartenenti al gruppo installato. |
Per maggiori informazioni sui gruppi software, vedere Spazio su disco consigliato per i gruppi software. |
Aggiornamento in presenza di zone non globali |
È possibile eseguire l'aggiornamento di un sistema su cui sono presenti zone non globali usando il programma di installazione di Solaris, Solaris Live Upgrade o il metodo JumpStart. Occorre tener conto delle seguenti limitazioni:
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Per requisiti e limitazioni, vedere Aggiornamento in presenza di zone non globali. |
Applicazione di patch con Solaris Live Upgrade da sistemi operativi Solaris 8 o 9 |
Non è possibile utilizzare Solaris Live Upgrade per applicare patch ad ambienti di boot inattivi di Solaris 10 se nell'ambiente di boot attivo è in esecuzione il sistema operativo Solaris 8 o 9. Solaris Live Upgrade richiama le utilità di patch sulla partizione di boot attiva per applicare le patch alla partizione inattiva. Le utilità di patch di Solaris 8 e Solaris 9 non supportano le funzionalità Solaris Zone, SMF (Service Management Facility) e altri miglioramenti presenti nel sistema operativo Solaris 10. Tali utilità di patch non consentono pertanto la corretta applicazione delle patch a un ambiente di boot Solaris 10 inattivo. Di conseguenza, se si utilizza Solaris Live Upgrade per aggiornare un sistema da Solaris 8 o Solaris 9 a Solaris 10, è necessario innanzitutto attivare l'ambiente di boot di Solaris 10 prima di applicare la patch. Una volta attivato l'ambiente di boot Solaris 10, è possibile applicare direttamente la patch all'ambiente di boot attivo oppure configurare un altro ambiente di boot inattivo e applicare la patch a quest'ultimo tramite Solaris Live Upgrade. |
Per informazioni sull'applicazione di patch con Solaris Live Upgrade, vedere Aggiungere patch a un’immagine di installazione di rete in un ambiente di boot in Guida all’installazione di Oracle Solaris 10 9/10: Solaris Live Upgrade e pianificazione degli aggiornamenti |
Aggiornamento in presenza di file system Veritas |
Il metodo di installazione interattivo di Solaris e il programma JumpStart personalizzato non presentano l'opportunità di aggiornare un sistema che utilizza file system Veritas VxVM nelle seguenti condizioni:
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Per aggiornare il sistema quando sono presenti file system Veritas VxVM, usare uno dei seguenti metodi:
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È possibile eseguire un aggiornamento interattivo standard con il programma di installazione di Solaris oppure un aggiornamento automatico con il metodo JumpStart personalizzato. Solaris Live Upgrade permette di aggiornare un sistema in esecuzione.
Programma di aggiornamento |
Descrizione |
Per maggiori informazioni |
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Solaris Live Upgrade |
Permette di creare una copia del sistema attualmente in uso. È possibile aggiornare la copia e quindi, effettuando il reboot del sistema, attivare la copia aggiornata. L'uso di Solaris Live Upgrade riduce i tempi di inattività associati all'aggiornamento del sistema operativo Solaris. Inoltre, Solaris Live Upgrade permette di prevenire i problemi connessi all'aggiornamento. Ad esempio, consente di ripristinare il sistema anche in caso di interruzione della corrente durante l'aggiornamento, in quanto la copia che viene aggiornata non è quella attiva sul sistema. |
Per pianificare l'allocazione dello spazio su disco con Solaris Live Upgrade, vedere Requisiti per Solaris Live Upgrade in Guida all’installazione di Oracle Solaris 10 9/10: Solaris Live Upgrade e pianificazione degli aggiornamenti. |
Programma di installazione di Solaris |
Guida l'utente attraverso la procedura di aggiornamento con una GUI interattiva. | |
Programma JumpStart personalizzato |
Permette di eseguire l'aggiornamento in modo automatico. Il file dei profili e gli script opzionali di preinstallazione e postinstallazione forniscono le informazioni richieste. Durante la creazione di un profilo JumpStart personalizzato da utilizzare per un aggiornamento, specificare install_type upgrade. Prima di eseguire l'aggiornamento, occorre provare il profilo JumpStart personalizzato con la configurazione del disco di sistema e il software attualmente installato. Usare il comando pfinstall - D sul sistema da aggiornare per provare il profilo. Il profilo di aggiornamento non può essere provato usando un file di configurazione dei dischi. |
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La funzione Solaris Flash consente di creare una copia completa dell'installazione presente su un sistema master e di replicarla su diversi sistemi clone. Tale copia viene denominata archivio Solaris Flash. Per installare l'archivio è possibile usare uno qualsiasi dei programmi di installazione.
Non è possibile creare un archivio Solaris Flash quando è installata una zona non globale. La funzione Solaris Flash non è compatibile con la tecnologia di partizionamento Solaris Zones. Quando si crea un archivio Solaris Flash, l'archivio risultante non viene installato in modo corretto quando si verificano le seguenti condizioni:
L'archivio viene creato in una zona non globale
L'archivio viene creato in una zona globale in cui sono installate zone non globali
Il metodo di copia predefinito utilizzato per la creazione degli archivi Solaris Flash è il programma cpio. La dimensione dei singoli file non può essere maggiore di 4 Gbyte. Se sono presenti file di grandi dimensioni, il comando flarcreate con l'opzione -L pax usa il programma pax per creare un archivio senza limitazioni relative alla dimensione dei singoli file. La dimensione dei singoli file può essere maggiore di 4 Gbyte.
Per informazioni sull'installazione di un archivio, vedere la tabella seguente.
Programma di installazione |
Per maggiori informazioni |
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Solaris Live Upgrade | |
Metodo JumpStart personalizzato | |
Installazione di Solaris | |
WANboot |
L'opzione di aggiornamento del programma di installazione di Solaris e la parola chiave upgrade del metodo JumpStart personalizzato offrono la possibilità di riallocare lo spazio su disco. La riallocazione modifica automaticamente le dimensioni delle slice. Tale riallocazione può essere eseguita se i file system correnti non dispongono di spazio sufficiente per l'aggiornamento. Ad esempio, i file system possono richiedere più spazio per le seguenti ragioni:
Il gruppo software di Solaris attualmente installato sul sistema contiene più pacchetti nella nuova versione. I nuovi pacchetti inclusi nei gruppi software vengono automaticamente selezionati per l'installazione durante l'aggiornamento.
Le dimensioni del software installato sul sistema sono aumentate nella nuova versione.
La funzione di autoconfigurazione cerca di riallocare lo spazio su disco in modo da soddisfare le esigenze di spazio dei nuovi file system. Inizialmente, la funzione di autoconfigurazione cerca di riallocare lo spazio in base a una serie di criteri predefiniti. Se l'operazione non riesce, è necessario cambiare i criteri per i file system.
La funzione di configurazione automatica non include la possibilità di aumentare le dimensioni dei file system. Lo spazio viene riallocato con il processo seguente:
Eseguendo un backup dei file presenti nei file system da modificare.
Ripartizionando i dischi in base alle modifiche apportate ai file system.
Ripristinando i file di backup prima dell'aggiornamento.
Se si utilizza il programma di installazione di Solaris e la funzione di autoconfigurazione non riesce a riallocare lo spazio su disco in modo appropriato, è necessario eseguire l'aggiornamento usando il metodo JumpStart personalizzato.
Se si intende utilizzare il metodo JumpStart personalizzato creando un profilo di aggiornamento, lo spazio su disco può rappresentare un problema. Se i file system attuali non contengono spazio sufficiente per l'aggiornamento, è possibile usare le parole chiave backup_media e layout_constraint per riallocare lo spazio sul disco. Per un esempio di utilizzo delle parole chiave backup_media e layout_constraint in un profilo, vedere Esempi di profilo in Guida all’installazione di Oracle Solaris 10 9/10: metodo JumpStart personalizzato e installazioni avanzate..
Lo strumento di analisi delle patch è in grado di controllare il sistema quando si vuole eseguire un aggiornamento alle seguenti versioni, successive a Solaris 10 3/05.
Solaris 10 1/06
Solaris 10 6/06
Se già si utilizza il sistema operativo Solaris e sono state installate singole patch, l'aggiornamento a una versione successiva di Solaris 10 causerà quanto segue:
Le patch fornite con le versioni di Solaris sopra indicate verranno riapplicate al sistema. Queste patch non potranno essere rimosse.
Le patch precedentemente installate sul sistema che non sono incluse nelle versioni di Solaris sopra indicate verranno rimosse.
È possibile usare lo strumento di analisi delle patch per determinare quali patch verranno rimosse. Per informazioni dettagliate sull'utilizzo dello strumento di analisi delle patch, vedere l'Appendice C, Utilizzo dello strumento di analisi delle patch nell’aggiornamento (procedure) in Guida all’installazione di Oracle Solaris 10 9/10: Solaris Live Upgrade e pianificazione degli aggiornamenti.
È fortemente consigliabile eseguire un backup dei file system esistenti prima di eseguire un aggiornamento del sistema operativo Solaris. Copiando i file system su un supporto removibile, ad esempio su nastro, è possibile salvaguardarne il contenuto in caso di perdita o danneggiamento dei dati.
Per istruzioni dettagliate sulle procedure di backup, vedere il Capitolo 23, Backing Up and Restoring UFS File Systems (Overview) in System Administration Guide: Devices and File Systems.
Per eseguire il backup del sistema quando sono installate zone non globali, vedere il Capitolo 27, Solaris Zones Administration (Overview) in System Administration Guide: Oracle Solaris Containers-Resource Management and Oracle Solaris Zones.
Nelle versioni precedenti, il meccanismo di riavvio consentiva di proseguire l'aggiornamento dopo un'interruzione di corrente o un problema analogo. A partire da Solaris 10 10/08, il meccanismo di riavvio è inaffidabile. Se si verifica un problema, è possibile che l'aggiornamento non si riavvii.
A partire da Solaris 10 11/06, durante l'installazione iniziale è possibile modificare le impostazioni di sicurezza della rete in modo da disabilitare o consentire il solo utilizzo locale di tutti i servizi di rete, fatta eccezione per SSH (Secure Shell). Questa opzione riduce la vulnerabilità del sistema a possibile attacchi o violazioni eseguiti da un utente remoto. Consente inoltre ai clienti di abilitare solo i servizi effettivamente richiesti. Questa opzione di sicurezza è disponibile solo per l'installazione iniziale e non per gli aggiornamenti. La procedura di aggiornamento mantiene le impostazioni precedenti per i servizi. Se necessario, è possibile limitare i servizi di rete dopo un aggiornamento usando il comando netservices.
In base al programma di installazione in uso, è possibile scegliere di limitare i servizi di rete da abilitare oppure di abilitarli come impostazione predefinita:
Nell'installazione interattiva di Solaris, è possibile scegliere di abilitare i servizi di rete come avveniva nelle precedenti versioni di Solaris. In caso contrario, è possibile scegliere di limitare i servizi di rete. Per una descrizione dettagliata delle installazioni interattive, vedere il Capitolo 2, Installazione con il programma di installazione di Solaris per i file system UFS (procedure) in Guida all’installazione di Oracle Solaris 10 9/10: installazioni di base.
Nelle installazioni JumpStart automatizzate, è possibile impostare l'opzione di sicurezza inserendo la nuova parola chiave service_profile nel file sysidcfg. Per maggiori informazioni su tale parola chiave, vedere Parola chiave service_profile in Guida all’installazione di Oracle Solaris 10 9/10: installazioni di rete.
Se si sceglie di aumentare la sicurezza della rete, vari servizi vengono completamente disabilitati. Altri servizi restano in funzione ma sono limitati alle connessioni locali. Il servizio SSH è sempre completamente abilitato.
Ad esempio, la tabella seguente elenca i servizi di rete limitati alle sole connessioni locali in Solaris 10 11/06.
Tabella 4–6 Servizi SMF limitati in Solaris 10 11/06
Servizio |
FMRI |
Proprietà |
---|---|---|
rpcbind |
svc:/network/rpc/bind |
config/local_only |
syslogd |
svc:/system/system-log |
config/log_from_remote |
sendmail |
svc:/network/smtp:sendmail |
config/local_only |
smcwebserver |
svc:/system/webconsole:console |
options/tcp_listen |
WBEM |
svc:/application/management/ wbem |
options/tcp_listen |
Server X |
svc:/application/x11/ x11-server |
options/tcp_listen |
dtlogin |
svc:/application/graphical- login/cde-login |
dtlogin/args |
ToolTalk |
svc:/network/rpccde- ttdbserver:tcp |
proto=ticotsord |
dtcm |
svc:/network/rpccde-calendar- manager |
proto=ticits |
stampa BSD |
svc:/application/print/ rfc1179:default |
bind_addr=localhost |
Se si è scelto di limitare l'abilitazione dei servizi di rete, tutti i servizi coinvolti sono controllati da SMF (Service Management Framework). Dopo l'installazione iniziale, i singoli servizi di rete possono essere abilitati usando i comandi svcadm e svccfg.
La limitazione dell'accesso alla rete viene ottenuta richiamando il comando netservices dal file di aggiornamento di SMF presente in /var/svc/profile. È possibile utilizzare il comando netservices per modificare il comportamento di avvio dei servizi.
Per disabilitare i servizi di rete manualmente, eseguire il comando seguente:
# netservices limited |
Questo comando può essere utilizzato sui sistemi che sono stati aggiornati, sui quali non vengono apportate modifiche ai servizi di rete durante l'aggiornamento. Il comando consente anche di limitare nuovamente l'utilizzo dei servizi di rete dopo che sono stati abilitati singolarmente.
Analogamente, è possibile abilitare i servizi di rete come avveniva nelle precedenti versioni di Solaris eseguendo il seguente comando:
# netservices open |
Per maggiori informazioni sulla revisione delle impostazioni di sicurezza, vedere How to Create an SMF Profile in System Administration Guide: Basic Administration . Vedere anche le seguenti pagine man.
netservices(1M)
svcadm(1M)
comandi svccfg(1M).
Durante l'installazione, è possibile preconfigurare la versione locale che si desidera utilizzare sul sistema. La versione locale determina il modo in cui le informazioni vengono visualizzate a seconda della lingua e della regione geografica. Una lingua può comprendere più versioni locali differenziate da alcune varianti regionali, ad esempio da differenze nel formato della data e dell'ora, nelle convenzioni numeriche e monetarie e nell'ortografia.
Per preconfigurare la versione locale del sistema è possibile utilizzare un profilo JumpStart personalizzato o il file sysidcfg.
Attività |
Per maggiori informazioni |
---|---|
Configurazione della versione locale in un profilo | |
Configurazione della versione locale nel file sysidcfg | |
Elenco dei valori disponibili per la versione locale |
Quando si aggiungono i client per un'installazione in rete, è necessario conoscere l'architettura dei sistemi, cioè il gruppo di piattaforme a cui appartengono. Per scrivere un file di regole per un'installazione JumpStart personalizzata è necessario conoscere il nome della piattaforma.
Qui di seguito sono forniti alcuni esempi di piattaforme e gruppi di piattaforme. Per l'elenco completo dei sistemi SPARC, vedere la Guida alle piattaforme hardware Sun su http://docs.sun.com/.
Tabella 4–7 Esempi di piattaforme e gruppi di piattaforme
Sistema |
Nome della piattaforma |
Gruppo di piattaforme |
---|---|---|
Sun Fire |
T2000 |
sun4v |
Sun Blade |
SUNW,Sun-Blade-100 |
sun4u |
x86 |
i86pc |
i86pc |
Per conoscere il nome della piattaforma di un sistema è possibile usare il comando uname -i, mentre per conoscere il gruppo di piattaforme è possibile usare il comando uname -m.
Quando si utilizza il sistema operativo Solaris su sistemi x86, usare le seguenti linee guida per il partizionamento del sistema.
Il programma di installazione di Solaris utilizza il layout predefinito per il partizionamento del disco di avvio. Le partizioni risultanti sono denominate partizioni fdisk. Si tratta di partizione logiche del disco dedicate a un determinato sistema operativo sui sistemi x86. Per installare Solaris su un sistema x86 è necessario configurare almeno una partizione fdisk Solaris. I sistemi x86 permettono di configurare fino a quattro diverse partizioni fdisk sullo stesso disco. Queste partizioni possono essere usate per contenere sistemi operativi differenti. Ogni sistema operativo deve trovarsi in una propria partizione fdisk. Ogni sistema può contenere una sola partizione fdisk Solaris per disco.
Tabella 4–8 x86: Partizioni predefinite
Il programma di installazione di Solaris utilizza un layout predefinito per le partizioni del disco di avvio che permette di contenere la partizione diagnostica o la partizione di servizio. Se attualmente il sistema include una partizione diagnostica o una partizione di servizio, il layout predefinito delle partizioni del disco di avvio permette di preservare questa partizione.
Se si installa il sistema operativo Solaris su un sistema x86 che non dispone di una partizione diagnostica o di una partizione di servizio, il programma di installazione non ne crea automaticamente una nuova. Per creare una partizione diagnostica o una partizione di servizio sul sistema, vedere la documentazione dell'hardware.
Per determinare la versione di Solaris attualmente in esecuzione sul sistema, digitare uno dei comandi seguenti.
$ uname -a |
Il comando cat fornisce informazioni più dettagliate.
$ cat /etc/release |