Le procedure che seguono rappresentano il metodo più semplice per la creazione di un'immagine FLAR (Flash Archive, archivio Flash), caricabile nel sistema di destinazione per il ripristino di un'unità disco con errori.
Per portare a termine le procedure è necessario disporre dell'accesso a quanto segue:
Il supporto di boot iniziale, ad esempio un CD o DVD di installazione, o un servizio netinstall
Spazio di archiviazione esterno al sistema, per l'immagine FLAR
Registrare la tabella di partizione dell'unità disco corrispondente all'immagine.
Questo passaggio presuppone che l'unità disco sostitutiva avrà le stesse dimensioni e la stessa suddivisione in partizioni dell'unità originale.
Utilizzare uno dei due metodi seguenti per ottenere informazioni sulla tabella di partizione dell'unità disco.
Come superutente (root), utilizzare il comando format per visualizzare la tabella di partizione corrispondente all'unità disco dalla quale verrà ricavata l'immagine FLAR.
# format |
Il comando format fornisce i nomi delle partizioni.
Selezionare l'unità di boot dall'elenco.
Il primo disco dell'elenco è in genere l'unità di boot.
Utilizzare il sottocomando partition per l'accesso al menu della partizione.
Utilizzare il sottocomando quit per uscire dal menu della partizione.
Utilizzare il sottocomando quit per uscire dall'applicazione Format.
Per ulteriori informazioni, vedere la pagina man format(1M).
Come superutente (root), utilizzare il comando prtvtoc per generare le informazioni sulla partizione.
# prtvtoc /dev/dsk/c0t0d0s0 |
Il comando prtvtoc fornisce la dimensione delle partizioni, sulla base del numero di cilindri presente in ciascuna partizione.
Conservare questo dato in un luogo sicuro: risulterà utile nel corso dell'operazione di ripristino dell'immagine di sistema.
Verificare la disponibilità di spazio su disco sufficiente per l'immagine FLAR nella destinazione in cui tale immagine verrà creata.
L'archivio FLAR può richiedere fino a 15 GB di spazio senza compressione.
# df -h /tmp |
Se non si dispone di sufficiente spazio su disco in /tmp, provare con un file system alternativo, ad esempio /export. In tal caso, utilizzare il file system alternativo, ad esempio /export anziché /tmp nei passaggi che seguono.
Spegnere il sistema ed effettuarne il reboot in modalità utente singolo.
Per istruzioni sulla chiusura di un sistema, vedere How to Shut Down a Stand-Alone System in System Administration Guide: Basic Administration .
Per i sistemi SPARC, eseguire il boot nel modo seguente:
>OK boot -s |
Per ulteriori informazioni, vedere How to Boot a System to Run Level S (Single-User Level) in System Administration Guide: Basic Administration .
Nel caso dei sistemi x86 eseguire il boot mediante le istruzioni disponibili in How to Boot a System to Run Level S (Single-User Level) in System Administration Guide: Basic Administration .
Creare l'archivio FLAR.
Eseguire il comando flarcreate come indicato nell'esempio seguente.
In questo esempio, l'immagine FLAR viene archiviata in una sottodirectory di /tmp denominata FLAR_recovery. All'immagine FLAR verrà assegnato il nome newsystem_recovery.flar.
# mkdir /FLAR_recovery # flarcreate -n my_recovery_image -x /FLAR_recovery \ /FLAR_recovery/newsystem_recovery.flar |
In questo esempio:
-n my_recovery_image inserisce un nome nell'immagine FLAR. Il nome deve essere univoco e significativo, al fine di identificare il file come immagine FLAR del sistema.
-x /FLAR_recovery fa sì che la directory /FLAR_recovery e il suo contenuto siano esclusi dall'immagine FLAR in quanto non necessari nell'immagine di ripristino.
Per impostazione predefinita, il comando flarcreate ignora gli elementi posizionati nelle partizioni di swap.
/FLAR_recovery/newsystem_recovery.flar è il nome e il percorso dell'immagine FLAR. Il nome file deve essere univoco e significativo, al fine di identificare il file come immagine FLAR del sistema.
Salvare l'immagine FLAR in una posizione protetta ed esterna al sistema.
L'immagine FLAR va salvata in un dispositivo di memorizzazione locale diverso dal dispositivo di boot, oppure in una posizione remota su NFS. Il dispositivo di memorizzazione o la posizione remota deve essere accessibile al sistema al momento del ripristino.
Copiare la nuova immagine FLAR in una posizione protetta, come nell'esempio seguente.
# cp /FLAR_recovery/newsystem_recovery.flar \ /net/my-safe-machine/FLAR_image |
Il processo di ripristino inizia come una normale installazione, con il metodo di installazione desiderato. Il programma di installazione viene utilizzato per installare dall'immagine FLAR anziché dal supporto di boot.
Avviare il processo di boot mediante una delle seguenti opzioni.
Fornire le informazioni relative a rete, data e ora e password per il sistema.
Quando viene visualizzata la schermata per la scelta del supporto, selezionare File system NFS.
Nella schermata Percorso del file system di rete immettere il percorso della posizione esterna al sistema in cui si trova l'immagine FLAR.
Ad esempio immettere il seguente percorso.
/net/my-safe-machine/FLAR_image/newsystem_recovery.flar |
Viene visualizzata la schermata Riepilogo archivio Flash.
Specificare la posizione dell'immagine FLAR.
Nell'esempio, la posizione sarà la seguente.
my-safe-machine:/FLAR_image/newsystem_recovery.flar |
Nella schermata di selezione disco, selezionare il disco nel quale dovrà essere installata l'immagine FLAR.
Scegliere di non conservare i dati esistenti.
Nella schermata di configurazione dei file system e dei dischi, selezionare l'opzione di personalizzazione, per modificare le slice del disco e immettere i valori della tabella partizioni del disco originale.
La tabella partizioni corrisponde a ciascuna slice del disco. La partizione 0 della tabella partizioni corrisponde alla slice 0 (s0) dell'unità disco rigido.
Le dimensioni delle slice possono essere visualizzate sotto forma di cilindri, al fine di stabilire una corrispondenza più precisa con l'output della tabella partizioni. Selezionare la voce relativa ai cilindri nel modulo della partizione per visualizzare il modulo espresso in cilindri.
Non modificare le dimensioni della slice 2. Tale slice deve estendersi all'intero disco, indipendentemente dalla quantità di spazio allocata.
Per ottenere i valori di inizio e dimensioni del modulo partizione, utilizzare le informazioni sulla partizione registrate in precedenza con l'esecuzione del comando prtvtoc. Per ottenere il valore di Start nel modulo Partition, dividere il valore di First Sector per il valore di Sectors/Cylinder, entrambi disponibili nell'output del comando prtvtoc. Il valore di Size nel modulo Partition si ottiene dividendo Sector Count per il valore Sectors/Cylinder. Anche questo dato è disponibile nell'output del comando prtvtoc.
Se il disco sostitutivo dispone di una quantità di spazio di memorizzazione superiore a quella del disco originale, è possibile suddividerlo in partizioni in modo da utilizzare lo spazio disponibile. È tuttavia necessario allocare per ciascuna partizione una quantità di spazio non inferiore a quella allocata nel disco originale.
Dopo il reboot del sistema, il ripristino è completo.
(Opzionale) Ricostruzione delle strutture di dispositivi
Le istruzioni di ripristino precedenti presuppongono che nell'intervallo di tempo tra la creazione dell'immagine di ripristino e l'esecuzione del ripristino non sia stato aggiunto, rimosso o spostato nessun componente hardware. Se tuttavia si esegue il ripristino dopo l'apporto di modifiche all'hardware, può risultare necessario l'aggiornamento delle strutture di dispositivi (/dev e /devices). L'aggiornamento può essere eseguito utilizzando un reboot di riconfigurazione del sistema o applicando il comando devfsadm.
Per ricostruire le strutture di dispositivi in qualità di utente root, utilizzare il comando devfsadm nel modo seguente.
# devfsadm -C |