Manuale di Solaris per periferiche Sun

Configurazione di un'unità disco

Questo capitolo spiega come configurare un'unità disco con l'ambiente operativo SolarisTM.

Le informazioni contenute in questo capitolo sono così suddivise:

Requisiti

Prima di configurare l'ambiente operativo per una nuova unità disco, occorre fare quanto segue:


Nota -

Se non si seguono le procedure fornite in "Arresto del sistema", il sistema operativo potrebbe non riconoscere la nuova unità disco.


Unità disco

I dischi sono dispositivi standard che vengono aggiunti al sistema. L'aggiunta di un disco può essere eseguita in tre passaggi base:

Quest'ultimo passaggio non è necessario se si intendono utilizzare applicazioni speciali (Redundant Array of Inexpensive Disks) come il software Solstice DiskSuiteTM o Veritas Volume Manager per la gestione dei dati sul disco.

Aggiungere un'unità disco
  1. Arrestare il sistema.

    Vedere "Arresto del sistema".

  2. Controllare che lo switch dell'indirizzo dell'unità disco sia stato correttamente impostato.

    Ogni ID di destinazione SCSI determina il nome di dispositivo logico che il sistema operativo Solaris assegna all'unità. Per maggiori informazioni sull'indirizzamento SCSI, vedere l'Appendice A" e il manuale System Administration Guide.


    Avvertenza - Avvertenza -

    Ogni unità disco deve avere un'impostazione ID di destinazione SCSI univoca.


  3. Installare l'unità disco.

    Per informazioni sull'installazione, vedere la documentazione fornita con l'hardware.

  4. Accendere il sistema e tutte le periferiche.

    Nella maggior parte dei casi, in questo modo si avvia anche il sistema. Se è presente il file /reconfigure (come descritto in "Preparare il sistema"), il sistema operativo assegna automaticamente un nome di dispositivo logico e inizializza i driver appropriati per il nuovo dispositivo. Se il file /reconfigure non esiste, è possibile ottenere lo stesso effetto eseguendo un comando boot -r. Per maggiori informazioni, vedere Appendice B".

  5. Preparare il disco, se necessario.

    Vedere "Preparare il disco".

Preparare il disco

Per poter utilizzare l'unità disco appena installata, è necessario formattarla, partizionarla ed etichettarla. L'utility format consente di svolgere tutte queste operazioni.

L'utility format

L'utility format è un programma a menu per la manutenzione dei dischi che viene usato per formattare, partizionare ed etichettare unità disco, nonché gestire settori che presentano errori. Una volta avviata, l'utility format controlla le unità disco del sistema, legge tutte le etichette di tutti i dischi, quindi visualizza un elenco dei dischi. Dopo aver scelto il disco su cui lavorare, l'utility format fornisce un menu di routine selezionabili.


Avvertenza - Avvertenza -

Molte routine dell'utility format sovrascrivono i dati contenuti nelle unità disco. Si raccomanda di eseguire il backup di tutti i dati di tutti i dischi prima di usare l'utility format.


L'utility format utilizza un file statico del disco denominato /etc/format.dat per determinare i parametri di configurazione di default dell'unità disco. Tuttavia, format può configurare ed etichettare automaticamente le unità disco SCSI, anche se il file /etc/format.dat non contiene la descrizione del tipo di unità in uso. Ciò consente di formattare, eseguire la partizione ed etichettare qualsiasi unità disco compatibile SCSI-2 senza dover modificare il file /etc/format.dat.

Per poter utilizzare l'utility format è necessario essere superutente. In caso contrario, se si tenta di utilizzare format verrà visualizzato il seguente messaggio di errore.


# format
Searching for disk...done
No permission (or no disk found)!

Per informazioni sull'uso dell'utility format, vedere le seguenti sezioni di questo manuale:


Nota -

Per maggiori informazioni sull'utility format, vedere il manuale System Administration Guide.


Formattare un disco

Durante la formattazione, vengono creati i settori sul supporto e viene compilato un elenco dei settori difettosi. Per poter scrivere dati sul disco, è necessario che questo sia formattato. Nella maggior parte dei casi, i dischi vengono formattati dal produttore o dal rivenditore e non occorre riformattarli al momento dell'installazione. Per determinare se un disco è formattato, oppure per formattarlo, usare l'utility format come descritto in questo capitolo.


Avvertenza - Avvertenza -

La formattazione distrugge i dati memorizzati sul disco.



Nota -

È possibile che vi sia qualche discrepanza fra le informazioni dei menu mostrate e quelle che appaiono realmente. Se si utilizza un disco SPARCstorage Array, è necessario caricare i driver SPARCstorageTM Array prima di usare l'utility format.


  1. Diventare superutente.

  2. Avviare l'utility format.


    # format
    

    Se i dischi sono già stati etichettati, il sistema visualizza informazioni simili alle seguenti:


    Searching for disks...done
    AVAILABLE DISK SELECTIONS:
    	0.		c0t3d0 <SUN0207 cyl  1214 alt 2 hd 9 sec
    36>
    			/sbus@1,f8000000/esp@0,8000000/sd@3,0
    	1.		c0t0d0 <SUN0207 cyl  1214 alt 2 hd 9 sec
    36>
    			/sbus@1,f8000000/esp@0,8000000/sd@0,0
    	2.		c1t1d0 <SUN0207 cyl  1214 alt 2 hd 9 sec
    36>
    			/sbus@1,f8000000/esp@0,8000000/sd@1,0
    	3.		c1t2d0 <SUN0207 cyl  1214 alt 2 hd 9 sec
    36>
    			/sbus@1,f8000000/esp@0,8000000/sd@2,0
    Specify disk (enter its number):2
    

    Nel precedente esempio:

    • Le unità disco 2 (c1t1d0) e 3 (c1t2d0) sono appena state installate.

    • Il numero 2 indica il disco che si intende formattare.

    Dopo aver formattato il primo disco nuovo, formattare anche il secondo nello stesso modo.

  3. Selezionare il disco da formattare dall'elenco che appare sullo schermo.


    Avvertenza - Avvertenza -

    Fare attenzione a scegliere il disco corretto. Se si sceglie un disco che contiene dati, l'utility li sovrascriverà.


    L'utility format visualizza un messaggio che indica se il disco è formattato:


    Selecting c1t1d0
    [disk formatted]
    

    Se il disco non è formattato, passare al Punto 4. Se il disco è formattato, passare alla procedura "Eseguire la partizione di un disco" più avanti in questo capitolo.


    Avvertenza - Avvertenza -

    Se appare il seguente messaggio: Warning: Current Disk has mounted partitions.Non proseguire. Digitare q per uscire dall'utility format. Ritornare al Punto 2 e accertarsi di aver selezionato l'unità disco corretta.


  4. Al prompt format>, digitare format, e confermare il comando digitando y.


    format> format
     
    Ready to format. Formatting cannot be interrupted.
    Continue? y
    
    Beginning format. The current time is Fri Sept 11 14:56:51
    1993
    Formatting ...
    done
     
    Verifying media ...
    pass 0 - pattern = 0xc6dec6de
    pass 1 - pattern = 0x6db6db6d
    total of 0 defective blocks repaired.
    format>
    

    Format esegue due operazioni:

    • Formatta il disco per scrivere i settori sul supporto.

    • Compie due passaggi di verifica per analizzare il disco in cerca di possibili difetti e compila un elenco dei settori difettosi che non devono essere utilizzati.

    Non è possibile prevedere quanto tempo impiegherà il processo di formattazione perché dipende da molte variabili, come la dimensione del disco, la potenza della CPU e la quantità di memoria disponibile, e da altre attività in esecuzione sul sistema. Può richiedere da un minuto a più di un'ora.


    Avvertenza - Avvertenza -

    Non interrompere mai la formattazione di un'unità disco. L'interruzione in un momento critico potrebbe danneggiarla.


Eseguire la partizione di un disco

Eseguire la partizione di un disco significa dividere un disco in sottosezioni dette partizioni o slice. Ogni singola partizione appare al sistema operativo (e all'amministratore di sistema) come un'unità disco separata. File system, partizioni di swap e database sono creati su partizioni.

È possibile suddividere il disco in otto partizioni, identificate dai numeri da 0 a 7. Tuttavia, la partizione 2 viene riservata come la partizione che da sola rappresenta sempre l'intero disco. È possibile configurare un disco con un massimo di sette partizioni (numerate 0, 1, 3, 4, 5, 6 e 7 con la partizione 2 che rappresenta l'intera unità), con una sola partizione oppure con un numero di partizioni compreso tra uno e sette. La scelta della modalità di partizionamento dipende da come si intende utilizzare il nuovo disco. Occorre considerare quanti dati verranno installati su una data partizione e la velocità con cui questi aumenteranno, quindi predisporre circa un 10% di spazio libero che non verrà mai utilizzato (vi sono eccezioni a questa regola del 10%; per maggiori informazioni, vedere il manuale System Administration Guide).

A volte il produttore crea sul disco partizioni di default. Tuttavia, proprio per la grande diversità di esigenze di memorizzazione, le partizioni di default potrebbero non corrispondere a necessità. Se così fosse, questo è il momento per procedere con la ripartizione del disco.


Avvertenza - Avvertenza -

La partizione distrugge i dati memorizzati sul disco.


  1. Diventare superutente e avviare l'utility format.

  2. Digitare partition al prompt format.

    Viene visualizzato il seguente menu:


    format> partition
    PARTITION MENU:
            0      - change `0' partition
            1      - change `1' partition
            2      - change `2' partition
            3      - change `3' partition
            4      - change `4' partition
            5      - change `5' partition
            6      - change `6' partition
            7      - change `7' partition
            select - select a predefined table
            modify - modify a predefined partition table
            name   - name the current table
            print  - display the current table
            label  - write partition map and label to the disk
            !<cmd> - execute <cmd>, then
    return
            quit
    partition> 
    

  3. Digitare modify.

    Viene visualizzato il seguente menu.


    Select partitioning base:
     0. Default partition for selected drive
     1. Current partition table (original sd3)
     2. All Free Hog
    Choose base (enter number) [0]? 2
    


    Nota -

    È possibile che vi sia qualche discrepanza fra le informazioni dei menu mostrate e quelle che appaiono realmente. Nel caso di unità disco più grandi di 2,1 Gbyte non esiste una tabella di partizionamento di default.


  4. Selezionare il numero corrispondente a "All Free Hog" (2 in questo esempio).

    Scegliendo All Free Hog si avvia la sessione di partizionamento con una tabella di partizionamento vuota. Tutti i valori delle partizioni (tranne la partizione 2) verranno impostati su zero. In questo modo, non ci saranno interferenze tra i valori preesistenti e quelli nuovi.

    Una volta selezionata la base di partizionamento, viene visualizzata la seguente tabella:


    Part      Tag    Flag      Cylinders      Size        Blocks
    0        -      -          0              0         (0/0/0)
    1        -      -          0              0         (00/0/0)
    2        -      -          0 - 1253       198.39MB  (1254/0/0)
    3        -      -          0              0         (0/0/0)
    4        -      -          0              0         (0/0/0)
    5        -      -          0              0         (0/0/0)
    6        -      -          0              0         (0/0/0)
    7        -      -          0              0         (0/0/0)
    

    Questi sono i valori della tabella di partizionamento corrente. I valori della partizione 2 rappresentano l'intero disco. Non tentare mai di modificare i valori della partizione 2. Di fatto, questa ruotine modify non lo consentirebbe.

  5. Digitare y per continuare:


    Do you wish to continue creating a new partition
    table based on above table[yes]? y
    

  6. Selezionare una delle sette partizioni come partizione free hog:


    Free Hog partition[6]? 6
    

    Quando si utilizza l'utility format per modificare la dimensione di una o più partizioni del disco, è necessario designare una partizione temporanea, detta free hog, che possa espandersi o restringersi in funzione del ridimensionamento. Questa partizione libera spazio in caso di espansione, e riceve o monopolizza lo spazio scartato in caso di restringimento di una partizione. Alla fine della sessione di modifica, la partizione designata come free hog dovrà contenere spazio libero per poter essere un partizione valida del disco.

    Tuttavia, la designazione free hog esiste solo durante una data sessione di partizionamento. Non esiste una partizione free hog permanente durante le operazioni quotidiane.

    In questo esempio viene utilizzata la partizione 6. Non specificare la partizione 2 come partizione free hog.

  7. Modificando i valori visualizzati, specificare la dimensione di ciascuna partizione in megabyte.

    Viene richiesto di specificare la dimensione di ogni partizione. Digitare 0 per assegnare uno spazio pari a zero alle partizioni non desiderate. Digitare una dimensione seguita da mb (megabyte) per tutte le partizioni desiderate. Non verrà richiesta nessuna dimensione né per la partizione 2 né per la partizione free hog (la partizione 6 in questo esempio).


    Enter size of partition `0`  [0b, 0c, 0.00mb]: 0
    Enter size of partition `1`  [0b, 0c, 0.00mb]: 0
    Enter size of partition `3`  [0b, 0c, 0.00mb]: 0
    Enter size of partition `4`  [0b, 0c, 0.00mb]: 0
    Enter size of partition `5`  [0b, 0c, 0.00mb]: 0
    Enter size of partition `7`  [0b, 0c, 0.00mb]: 80mb
    

    Le dimensioni sono state modificate come segue:


    Part      Tag    Flag      Cylinders      Size        Blocks
    0        -      -          0              0         (0/0/0)
    1        -      -          0              0         (00/0/0)
    2        -      -          0 - 1253       198.39MB  (1254/0/0)
    3        -      -          0              0         (0/0/0)
    4        -      -          0              0         (0/0/0)
    5        -      -          0              0         (0/0/0)
    6        -      -        0 - 747        118.34MB    (748/0/0)
    7        -      -        748 - 1253     80.05MB     (506/0/0)
    

    In questo esempio, il disco viene configurato con due distinte partizioni, 6 e 7. La partizione 2 è una partizione speciale che rappresenta l'intero disco, a volte viene indicata come la partizione overlap.


    Avvertenza - Avvertenza -

    Non modificare la partizione 2. Riducendo la dimensione della partizione 2 si diminuisce lo spazio disponibile sul disco.


  8. Digitare y per confermare:


    Okay to make this the current partition table [yes]? y
    

  9. Digitare un nome per la nuova tabella di partizionamento:


    Enter table name (remember quotes): "tabella1"
    

    Questo è un nome temporaneo che viene utilizzato dall'utility format per controllare le tabelle di partizionamento che vengono create.

  10. Digitare y per scrivere la nuova tabella di partizionamento sull'etichetta del disco:


    Ready to label disk, continue? y
    

    L'etichetta è il luogo in cui viene salvata la tabella di partizionamento. Digitando n per no, si perderanno tutti i valori delle partizioni appena assegnati e rimarrà in vigore la precedente tabella di partizionamento.

  11. Digitare q per uscire dalla routine di partizionamento, quindi digitare nuovamente q per uscire dall'utility format.


    partition> q
       .
       .
       .
    format> q
    

Etichettare un disco

Per etichettare un disco viene utilizzata l'utility format che scrive informazioni in un'area riservata speciale del disco. Queste informazioni vengono indicate come etichetta del disco o VTOC (Volume Table of Contents). Ogni disco deve avere un'etichetta perché il sistema operativo possa utilizzarlo.

Un'etichetta del disco contiene due tipi di informazioni fondamentali:

Spesso è il produttore che crea un'etichetta, così si deve intervenire solo in caso di modifica delle informazioni di partizionamento. Se si utilizza la routine modify come descritto in ""Eseguire la partizione di un disco"", il sistema richiederà di etichettare il disco e non si dovranno eseguire i passaggi elencati in questa sezione.

Se l'ambiente operativo Solaris non riesce a trovare un'etichetta valida in un'unità, (come mostrato per c1t2d0 più avanti) il sistema visualizza informazioni simili alle seguenti:


# format
Searching for disks...done

c1t2d0: configured with capacity of 198 MB
AVAILABLE DISK SELECTIONS:
	0.		c0t3d0 <SUN0207 cyl  1214 alt 2 hd 9 sec
36>
			/sbus@1,f8000000/esp@0,8000000/sd@3,0
	1.		c0t0d0 <SUN0207 cyl  1214 alt 2 hd 9 sec
36>
			/sbus@1,f8000000/esp@0,8000000/sd@0,0
	2.		c1t1d0 <SUN0207 cyl  1214 alt 2 hd 9 sec
36>
			/sbus@1,f8000000/esp@0,8000000/sd@1,0
	3.		c1t2d0 <Unable to read disk label>
			/sbus@1,f8000000/esp@0,8000000/sd@2,0
Specify disk (enter its number):3
 
Selecting c1t2d0
[disk formatted]
Disk not labeled. Label it now? y

Il messaggio configured with capacity e il prompt Label it now? vengono visualizzati nel caso di un disco che non ha un'etichetta valida oppure di un nuovo disco senza etichetta.

  1. Digitare y per creare un'etichetta per il disco:


    Disk not labeled. Label it now? y
    

Creazione e attivazione di file system

È necessario creare un file system per una partizione quando:

Occorre conoscere il nome di dispositivo logico dell'unità disco e della partizione per cui si intende creare un file system. Per maggiori informazioni sui nomi logici di dispositivo, vedere l'Appendice A".


Nota -

Il disco per cui si intende creare un file system deve essere già formattato e partizionato.


Creare un file system
  1. Diventare superutente.

  2. Usare il comando newfs per creare un nuovo file system in una partizione:


    # newfs /dev/rdsk/cntndnsn
    


    Avvertenza - Avvertenza -

    Accertarsi di aver specificato il nome di dispositivo logico corretto prima di creare un nuovo file system. Se si specifica un nome di dispositivo logico errato, non sarà più possibile accedere ai dati di quella partizione. Per maggiori informazioni, vedere "Nomi dei dispositivi logici".


  3. Digitare y per confermare:


    newfs: construct a new file system /dev/rdsk/cxtxdxsx (y/n)? y
    

    Newfs crea la struttura di file system necessaria e una directory lost+found nella partizione del disco. Ripetere questi passaggi per ogni partizione che verrà utilizzata per contenere un file system. È possibile creare un solo file system per partizione.

Attivare un file system

Dopo aver creato un file system, occorre attivarlo per renderlo disponibile ad altri utenti. Un file system attivato viene collegato all'albero delle directory del sistema in un punto di attivazione specificato (una directory), diventando disponibile al sistema e agli utenti. Il file system di root è sempre attivato. È possibile collegare (attivare) o scollegare (disattivare) altri file system dal file system di root (/).

Per attivare un file system, effettuare i seguenti passaggi:

  1. Modificare il file /etc/vfstab con vi o con un editor di testo.

    1. Aggiungere la voce separando ogni campo con uno spazio o un tab. Se un campo non contiene valori, immettere un trattino (-) come segnaposto per esso. I campi sono sette e ciascuno deve contenere una voce.


      #device      device       mount        FS   fsck    mount
        mount
      #to mount    to fsck      point        type pass    at
      boot options
      #
      #/dev/dsk/c1d0s2 /dev/rdsk/c1d0s2 /usr  ufs  1      yes
          -
      fd      -       /dev/fd fd      -       no      -
      /proc   -       /proc   proc    -       no      -
      /dev/dsk/c0t0d0s1       -       -       swap    -    no
           -
      /dev/dsk/c0t0d0s0    /dev/rdsk/c0t0d0s0      /   ufs  
        1 no -
      swap    -       /tmp   tmpfs   -       yes     -
      /dev/dsk/c0t1d0s6  /dev/rdsk/c0t1d0s6   /abc   ufs   2    yes     -
      /dev/dsk/c0t1d0s7  /dev/rdsk/c0t1d0s7   /def   ufs   2    yes     -
      


      Avvertenza - Avvertenza -

      Fare attenzione quando si modifica il file di configurazione del sistema. Le colonne dei campi non sono allineate. È facilissimo sbagliare. Il sistema legge questo file al momento del boot e quando vengono eseguiti i comandi mount e fsck. Se il file contiene un errore, l'esecuzione di questi comandi potrebbe non riuscire e il sistema si troverebbe in uno stato non desiderato.


      In questo esempio, sono state aggiunge le due righe in fondo, una riga per ogni nuovo file system. Ogni campo è stato immesso in base alle seguenti informazioni sui campi:

      Tabella 2-1 Campi di /etc/vfstab

      Campo 

      Intestazione campo 

      Descrizione 

      device to mount

      Specifica il nome di dispositivo logico per il file system che verrà attivato, generalmente dalla directory dev/dsk.

      device to fsck

      Specifica il nome di dispositivo logico del dispositivo che esegue fsck, generalmente dalla directory /dev/rdsk.

      mount point

      Specifica la directory da utilizzare come punto di attivazione del file system 

      FS type

      Specifica il tipo di file system, generalmente ufs per file system locali.

      fsck pass

      Specifica un numero che controlla la modalità di esecuzione di fsck:

      1=esegue fsck un file system alla volta, nell'ordine elencato.

      2=esegue fsck simultaneamente su più file system. -=non esegue fsck

      mount at boot

      Specificare yes o no. yes= questo file system dovrebbe essere attivato al momento del boot e con il comando mountall. no= questo file system non dovrebbe essere attivato al momento del boot, né con il comando mountall.

      mount options

      Specificare le opzioni mount separate da una virgola senza lasciare spazi vuoti, oppure inserire un trattino (-) in questo campo per non indicare nessuna opzione.

    2. Salvare il file /etc/vfstab con le modifiche.


    Nota -

    Per maggiori informazioni su come scrivere voci nel file /etc/vfstab, vedere il documento man Pages(4): File Formats e il manuale System Administration Guide.


  2. Creare le directory da usare come punti di attivazione:


    # mkdir  /abc /def
    

    La directory punto di attivazione deve essere creata prima dell'attivazione del file system. Per questo esempio vengono creati due punti di attivazione (directory).

  3. Digitare


    # mount /abc /def
    

    Il comando mount leggerà le voci /etc/vfstab di questi file system e li attiverà di conseguenza. Ogni volta che si avvia il sistema, inoltre, verrà letto il file /etc/vfstab e verranno attivati tutti i file system appropriati, incluso i nuovi.


    Nota -

    Accertarsi di attivare tutte le partizioni che si intendono utilizzare come spazio di swap o come partizione disattivata.


  4. Usare il comando df per vedere tutti i file system attivati:


    # df -k
    Filesystem            kbytes    used   avail capacity 
    Mounted on
    /dev/dsk/c0t0d0s0    1759982  779007  975109    45%   
    /
    /proc                      0       0       0     0%   
    /proc
    fd                         0       0       0     0%   
    /dev/fd
    swap                  217808     384  217424     1%   
    /tmp
    /dev/dsk/c0t1d0s6     118344	       4  118340	     0%
       /abc
    /dev/dsk/c0t1d0s7      80059	       4   80055     0%
       /def
    

  1. Per disattivare un file system usare il comando umount:


    # umount /abc
    

    Solo il superutente può attivare e disattivare i file system.

    Il sistema operativo non consente la disattivazione dei file system / o /usr.

    Se la directory di lavoro corrente fa parte del file system che si intende disattivare, è necessario passare (con il comando cd) a un'altra directory, altrimenti il sistema visualizzerà il messaggio device is busy.