In questo capitolo sono descritti i problemi relativi all'installazione dell'ambiente operativo Solaris 8 10/01.
Rispetto alla versione del documento pubblicata nel CD della documentazione di Solaris 8 10/01 e nel chiosco di installazione contenuto nel CD di installazione di Solaris 8 10/01, sono state aggiunte le descrizioni dei seguenti problemi.
Il nome di questo prodotto è Solaris 8 10/01, ma in alcuni percorsi o parti di codice possono comparire le diciture Solaris 2.8 o SunOSTM 5.8. Usare sempre il codice e i percorsi nella forma riportata.
Se l'utility Solaris Web Start 3.0 contenuta nel CD di installazione di Solaris 8 non riesce a trovare una partizione fdisk Solaris sul sistema, è necessario creare tale partizione sul disco radice.
Se si cambiano le dimensioni di una partizione fdisk esistente, i dati contenuti in quella partizione vengono automaticamente eliminati. Prima di creare una partizione fdisk Solaris, eseguire un backup dei dati.
Per eseguire l'installazione, Solaris Web Start 3.0 richiede due partizioni fdisk.
Una partizione fdisk Solaris
La tipica partizione fdisk di Solaris.
Una partizione fdisk di boot x86
Una partizione fdisk di 10 Mbyte che permette ai sistemi con architettura Intel di avviare il miniroot contenuto nella nuova slice di swap creata nella partizione fdisk Solaris.
L'utility di installazione Web Start 3.0 crea la partizione di boot x86 utilizzando 10 MByte della partizione fdisk Solaris, in modo da non modificare le partizioni fdisk esistenti. In questo modo, le partizioni fdisk esistenti non possono essere modificate.
La partizione fdisk non deve essere creata manualmente.
Questa procedura impedisce di aggiornare gli ambienti operativi Solaris 2.6 o Solaris 7 alla versione Solaris 8 usando Web Start 3.0. Per maggiori informazioni, vedere "Non è possibile usare il CD di installazione di Solaris per aggiornare i sistemi Intel a Solaris 8".
I gateway di rete vengono usati per le comunicazioni con altre reti. Un gateway contiene più interfacce di rete, ognuna delle quali si collega a una rete differente.
Se si utilizza il CD di installazione di Solaris 8 10/01 su un sistema utilizzato come gateway, Solaris Web Start 3.0 utilizza l'interfaccia di rete primaria per acquisire le informazioni sul sistema. Non è possibile impostare l'utilizzo di un'interfaccia di rete alternativa ai fini dell'identificazione del sistema.
Soluzione: Per specificare un'altra interfaccia per l'acquisizione delle informazioni sul sistema, usare uno dei metodi seguenti.
Creare un file sysidcfg che specifichi l'interfaccia di rete da usare durante l'identificazione del sistema. Per informazioni sulla creazione e la modifica del file sysidcfg, vedere la sezione "Preconfiguring With the File" in Solaris 8 Advanced Installation Guide e la pagina man sysidcfg(4).
Usare il CD "Solaris 8 10/01 Software 1 of 2" per avviare un'installazione interattiva di Solaris 8 10/01. Specificare che il sistema è collegato a una rete e quindi selezionare l'interfaccia di rete alternativa da utilizzare per l'identificazione del sistema.
Quando si esegue un aggiornamento da Solaris 2.6 e Solaris 7 usando un CD o l'immagine di un CD, è possibile che vengano installate versioni locali europee relative a lingue non presenti sul sistema. Se lo spazio disponibile nel file system è insufficiente, l'aggiornamento non viene completato. È perciò possibile che non vengano installate lingue corrispondenti a versioni locali presenti sul sistema.
Soluzione: Scegliere una delle soluzioni seguenti.
Selezionare manualmente le lingue che si desidera installare durante il processo di aggiornamento. Procedere come segue:
Quando compare la schermata di installazione del CD delle lingue, fare clic sul pulsante Indietro.
Deselezionare le lingue non desiderate e continuare con l'aggiornamento.
Per eseguire un aggiornamento dall'ambiente operativo Solaris 2.6 o Solaris 7, usare un'immagine di installazione in rete combinata. Non eseguire l'aggiornamento usando un CD o l'immagine di un CD.
Al termine dell'aggiornamento, procedere come segue.
Eseguire il login nel sistema.
Eseguire prodreg.
Disinstallare le lingue non desiderate.
Inserire il CD delle lingue nel lettore di CD-ROM ed eseguire il programma di installazione di primo livello.
Scegliere l'installazione personalizzata.
Selezionare le lingue che si desidera installare.
Completare l'installazione facendo clic sui pulsanti Avanti e Installa ora.
Se si intende aggiornare il sistema all'ambiente operativo Solaris 8 10/01 o a una versione compatibile ed è installato il software Solaris Management ConsoleTM 1.0, 1.0.1 o 1.0.2, prima di procedere all'aggiornamento occorre disinstallare la Solaris Management Console. Il software Solaris Management Console 2.0 non è infatti compatibile con le versioni precedenti. È possibile che la Solaris Management Console sia presente sul sistema se erano stati installati i prodotti SEAS 2.0, SEAS 3.0 o Solaris 8 Admin Pack.
Soluzione: Scegliere una delle soluzioni seguenti.
Prima di eseguire l'aggiornamento, eseguire /usr/bin/prodreg e disinstallare completamente la Solaris Management Console.
Se il software Solaris Management Console 1.0, 1.0.1 o 1.0.2 non viene disinstallato prima dell'aggiornamento, sarà necessario rimuovere successivamente tutti i package appartenenti a queste release del prodotto. A tale scopo, usare pkgrm anziché prodreg e attenersi strettamente all'ordine dei package. Procedere come segue:
Diventare superutente.
In una finestra di terminale, digitare i comandi seguenti.
# pkginfo |grep "Solaris Management Console" # pkginfo |grep "Solaris Management Applications" # pkginfo |grep "Solaris Diskless Client Management Application" |
I nomi dei package indicati nell'output che non iniziano con "Solaris Management Console 2.0" identificano i package della versione 1.0.
Usare pkgrm per rimuovere tutte le istanze dei package di Solaris Management Console 1.0 nell'ordine seguente.
Non rimuovere i package la cui descrizione contiene la dicitura "Solaris Management Console 2.0". Ad esempio, SUNWmc.2 può indicare un package di Solaris Management Console 2.0.
Se l'output di pkginfo evidenzia la presenza di più versioni dei package di Solaris Management Console 1.0, usare pkgrm per rimuovere entrambe le versioni. Rimuovere prima il package originale e quindi il package contrassegnato con un numero alla fine. Ad esempio, se nell'output di pkginfo compaiono i package SUNWmcman e SUNWmcman.2, rimuovere prima SUNWmcman e quindi SUNWmcman.2. Non usare prodreg.
# pkgrm SUNWmcman # pkgrm SUNWmcapp # pkgrm SUNWmcsvr # pkgrm SUNWmcsvu # pkgrm SUNWmc # pkgrm SUNWmcc # pkgrm SUNWmcsws |
In una finestra di terminale, digitare il comando seguente.
# rm -rf /var/sadm/pkg/SUNWmcapp |
A questo punto, il software Solaris Management Console 2.0 dovrebbe funzionare correttamente. Per le operazioni di manutenzione future, o nel caso in cui la console non dovesse funzionare correttamente, rimuovere Solaris Management Console 2.0 e reinstallarlo con la procedura seguente.
In una finestra di terminale, digitare i comandi seguenti.
# pkginfo |grep "Solaris Management Console" # pkginfo |grep "Solaris Management Applications" # pkginfo |grep "Solaris Diskless Client Management Application" |
I nomi dei package riportati nell'output identificano i restanti package di Solaris Management Console installati sul sistema.
Usare pkgrm per rimuovere tutte le istanze dei package di Solaris Management Console 2.0 nell'ordine seguente.
Se vi sono più istanze dei package di Solaris Management Console 2.0, ad esempio SUNWmc e SUNWmc.2, rimuovere prima SUNWmc e quindi SUNWmc.2. Non usare prodreg.
# pkgrm SUNWdclnt # pkgrm SUNWmga # pkgrm SUNWmgapp # pkgrm SUNWmcdev # pkgrm SUNWmcex # pkgrm SUNWwbmc # pkgrm SUNWmc # pkgrm SUNWmcc # pkgrm SUNWmccom |
Inserire il CD "Solaris 8 Software (Intel Platform Edition) 1 of 2" nel lettore di CD-ROM e digitare il comando seguente in una finestra di terminale.
# cd /cdrom/sol_8_1001_ia/s0/Solaris_8/Product # pkgadd -d . SUNWmccom SUNWmcc SUNWmc SUNWwbmc SUNWmcex SUNWmcdev \ SUNWmgapp SUNWmga SUNWdclnt |
Le versioni precedenti della Solaris Management Console verranno rimosse e la versione 2.0 funzionerà correttamente.
Nell'ambiente operativo Solaris 8 la procedura di installazione delle versioni locali è stata modificata. In Solaris 2.51, 2.6 e 7, il livello di supporto installato per le versioni locali dipendeva dal cluster software selezionato. Solaris 8 include una nuova interfaccia di installazione che permette di selezionare le regioni geografiche per cui è richiesto il supporto. Questo permette di personalizzare la configurazione del sistema durante l'installazione di Solaris 8 in misura maggiore rispetto a Solaris 2.5.1, 2.6 e 7.
Occorre prestare particolare attenzione alle seguenti regole:
Le versioni locali da installare devono essere selezionate durante l'installazione iniziale, nella schermata "Selezione della regione geografica". Le uniche versioni locali che vengono installate automaticamente sono C (POSIX) e en_US.UTF-8 (Unicode).
Quando si esegue un aggiornamento da una release precedente, alcune delle versioni locali vengono selezionate automaticamente, a seconda delle versioni locali disponibili sul sistema da aggiornare. Questo permette di personalizzare la configurazione del sistema durante l'installazione di Solaris 8 in misura maggiore rispetto a Solaris 2.5.1, 2.6 e 7.
Occorre prestare particolare attenzione alle seguenti regole: Le versioni locali da installare devono essere selezionate durante l'installazione iniziale, nella schermata "Selezione della regione geografica".
Evitare di installare partizioni superiori a 8 Gbyte su dischi che utilizzino i controller sotto elencati. Con partizioni più grandi di 8 Gbyte, il sistema installato non funzionerebbe correttamente.
Il programma di installazione di Solaris non è in grado di rilevare che il driver non supporta le partizioni di grandi dimensioni, perciò completa la procedura di installazione senza segnalare errori. L'installazione continua senza visualizzare un errore. Tuttavia, al termine dell'installazione, non sempre il sistema riesce ad eseguire il boot.
Anche quando il sistema esegue correttamente il boot, si possono verificare errori a causa dei cambiamenti relativi ai dispositivi di boot o ai package. I controller dei dischi associati ai driver in oggetto sono i seguenti.
Controller Symbios basati su 53C896 (symhisl)
Controller AMI MegaRAID (mega)
Controller SCSI Compaq basati su 53C8xx (cpqncr)
Soluzione: Non installare una partizione che si estenda oltre i primi 8 Gbyte del disco su un sistema i cui controller siano governati dai driver symhisl, mega o cpqncr.
L'ambiente operativo Solaris 8 include una nuova funzione che permette di installare partizioni di grandi dimensioni. Per poterla utilizzare, tuttavia, il BIOS del controller DPT PM2144UW deve supportare il meccanismo di accesso LBA (Logical Block Addressing). La revisione più recente del BIOS supporta pienamente l'accesso LBA. Questo problema può riguardare anche altri modelli di controller DPT.
Soluzione: Prima di aggiornare il sistema a Solaris 8, verificare che il BIOS del controller DPT PM2144UW appartenga all'ultima versione fornita da DPT.
Per determinare se il sistema dispone di un controller DPT, procedere come segue:
Eseguire prtconf -D.
Se viene visualizzato il nome dpt, eseguire l'utility di configurazione della scheda per ottenere informazioni sul modello e sulla revisione del BIOS.
Aggiornare i controller DPT PM2144UW sostituendo il BIOS oppure installando l'ultima EPROM del BIOS ricevuta da DPT. Per informazioni sulle immagini del BIOS più recenti disponibili per tutti i controller DPT, accedere alla pagina http://www.dpt.com.
A questo punto sarà possibile aggiornare il sistema all'ambiente operativo Solaris 8.
L'ambiente operativo Solaris 8 include una nuova funzione che permette di installare partizioni di grandi dimensioni. Per poterla utilizzare, tuttavia, il BIOS di sistema deve supportare il meccanismo di accesso LBA (Logical Block Addressing). La versione GG.06.13 del BIOS non supporta l'accesso LBA e il programma di boot di Solaris non è in grado di gestire questo conflitto. I programmi di boot di Solaris non sono in grado di gestire questo conflitto. Il problema può riguardare anche altri sistemi HP Vectra.
Eseguendo questo aggiornamento, il sistema HP non riuscirà ad avviarsi. Sullo schermo comparirà soltanto il cursore lampeggiante.
Soluzione: Non aggiornare i sistemi HP Vectra Serie XU che utilizzano la versione GG.06.13 del BIOS all'ambiente operativo Solaris 8, perché questi sistemi non sono più supportati.
In caso di aggiornamento, utilizzare il dischetto o il CD di boot per riavviare il sistema, poiché i percorsi di boot non utilizzano il codice del disco rigido. Quindi, selezionare il disco rigido come dispositivo di boot al posto della rete o del lettore di CD-ROM.
Nella configurazione predefinita, il driver ata di Solaris ha la funzione DMA disabilitata per i dispositivi ATA/ATAPI. L'installazione di Solaris 8 funziona correttamente con il DMA disabilitato.
Per abilitare la funzione DMA per il miglioramento delle prestazioni, vedere "L'accesso diretto alla memoria (DMA) è disabilitato sui sistemi PCI-IDE".
Se si utilizza il CD di installazione di Solaris 8 10/01, nel file /var/sadm/system/logs/cd0_install.log vengono registrati i seguenti messaggi di errore.
cpio: Impossibile eseguire chown() "/tmp/x86_boot/solaris", n.errore 22, Argomento non consentito cpio: Errore in chown() di "/tmp/x86_boot/solaris/boot.bin", n. errore 22, Argomento non consentito cpio: Impossibile eseguire chown() "/tmp/x86_boot/solaris/boot.bin", n.errore 22, Argomento non consentito |
Questi messaggi indicano che l'utility Web Start 3.0 contenuta nel CD di installazione di Solaris 8 10/01 non può cambiare il proprietario dei file necessari per avviare il sistema dalla partizione di boot IA. Poiché questa partizione è un file system PCFS e non supporta il comando chown, cpio genera un errore.
Soluzione: Ignorare i messaggi di errore.
Il boot di un sistema IA attraverso la rete deve essere effettuato usando l'interfaccia di rete primaria.
In genere, l'interfaccia di rete primaria è il primo o l'ultimo dispositivo di rete elencato nel menu di boot di Solaris.
L'interfaccia primaria è sempre la stessa per ogni boot del sistema, a meno che non venga modificata la configurazione hardware. Se si avvia il sistema da un'interfaccia di rete diversa da quella primaria, il sistema di boot si arresta e il server di boot non viene contattato.
Questo problema si può verificare anche se il sistema non è registrato come client del server di boot. Questo problema si può verificare anche se il sistema non è registrato come client del server di boot.
La barra "Installazione di Solaris in corso" indica talvolta che l'installazione è terminata mentre in realtà il processo è ancora in corso. Il programma di installazione può continuare ad aggiungere package per diversi minuti dopo la segnalazione del termine dell'installazione.
Non basarsi sulla barra di avanzamento per determinare se il processo di installazione è terminato. Quando il programma ha completato le operazioni di installazione, viene visualizzato il seguente messaggio:
Installazione completata |
Quando si crea un file system durante l'installazione, può essere visualizzato uno dei seguenti messaggi di errore.
Warning: inode blocks/cyl group (87)>= data blocks (63) in last cylinder group. This implies 1008 sector(s) cannot be allocated. |
Oppure
Warning: 1 sector(s) in last cylinder unallocated |
L'avvertimento viene visualizzato quando la dimensione del nuovo file system non corrisponde in modo esatto allo spazio sul disco utilizzato. Questa discrepanza può produrre spazio inutilizzato sul disco che non verrà incluso nel file system indicato. Questo spazio inutilizzato non sarà disponibile per gli altri file system.
Soluzione: Ignorare il messaggio di avvertimento.
Dopo l'installazione del CD "Solaris 8 Software 1 of 2", la procedura JumpStartTM personalizzata non richiede l'inserimento del CD "Solaris 8 Software 2 of 2".
Soluzione: Scegliere una delle soluzioni seguenti.
Se si intende installare solo il gruppo software "Configurazione per l'utente finale", non è necessario installare il CD "Solaris 8 Software 2 of 2", poiché il software di questo gruppo e il relativo il supporto per le versioni locali sono contenuti nel CD "Solaris 8 Software 1 of 2".
Se si desidera installare i gruppi software "Entire Distribution plus OEM", "Entire Distribution" o "Developer software" e si utilizza il metodo JumpStart personalizzato da un server, usare un server di installazione di rete che contenga i CD "Solaris 8 Software 1 of 2", "Solaris 8 Software 2 of 2" e "Solaris 8 Languages". Vedere la sezione "Creating a Profile Server" in Solaris 8 Advanced Installation Guide.
Se si desidera installare i gruppi software "Entire Distribution plus OEM", "Entire Distribution" o "Developer software" e si utilizza il metodo JumpStart personalizzato da un dischetto, procedere come segue per installare i CD "Solaris 8 Software 2 of 2" e "Solaris 8 Languages":
Una volta completata l'installazione JumpStart personalizzata dal CD "Solaris 8 Software 1 of 2", riavviare il sistema.
Eseguire il login nel sistema.
Inserire il CD "Solaris 8 Software 2 of 2".
Eseguire lo script installer e seguire le istruzioni che compaiono sullo schermo per installare il software restante.
Inserire il CD "Solaris 8 Languages".
Eseguire lo script installer e seguire le istruzioni che compaiono sullo schermo per installare le lingue desiderate.
A causa della necessità di una partizione di boot x86, non è possibile usare l'utility Solaris Web Start 3.0 inclusa nel CD di installazione di Solaris 8 per aggiornare i sistemi x86 da Solaris 2.6 o 7 a Solaris 8. Per eseguire tale aggiornamento, usare il CD "Solaris Software 1 of 2".
L'ambiente operativo Solaris 8 introduce una nuova architettura per la cache dei file system, che sostituisce la funzionalità di paging delle priorità di Solaris 7. Non impostare la variabile di sistema priority_paging nell'ambiente operativo Solaris 8. Per aggiornare un sistema all'ambiente operativo Solaris 8, rimuovere la variabile dal file /etc/system.
La nuova architettura della cache elimina la pressione a carico del sistema di memoria virtuale risultante dall'attività dei file system. Essa modifica la dinamica delle statistiche di paging della memoria, rendendo più semplice l'osservazione delle caratteristiche della memoria di sistema. Tuttavia, diverse statistiche riportano valori sensibilmente differenti. Questi valori devono essere considerati durante l'analisi del comportamento della memoria o durante l'impostazione delle soglie per il monitoraggio delle prestazioni. Le differenze principali sono le seguenti.
Il numero dei richiami di pagina è più elevato; questo può essere considerato normale durante un'intensa attività dei file system.
La quantità di memoria libera è più elevata, poiché nel calcolo della memoria disponibile viene inclusa gran parte della cache dei file system.
Le velocità di scansione sono prossime allo zero, a meno che non vi sia carenza di memoria a livello di sistema. La scansione non viene più utilizzata al posto dell'elencazione dello spazio libero durante i normali I/O dei file system.
Prima di aggiornare un sistema IA (Intel Architecture) a Solaris 8, leggere la descrizione del problema con ID 4121281.
Se la capacità della directory /export è quasi esaurita e si esegue un aggiornamento all'ambiente operativo Solaris 8 10/01, i requisiti di spazio per /export vengono calcolati erroneamente e l'aggiornamento non riesce. In genere, il problema si verifica se è installato un client diskless o se è installato un software di terze parti in /export. Viene visualizzato il messaggio seguente:
ATTENZIONE: Insufficient space for the upgrade. |
Soluzione: Prima di eseguire l'aggiornamento, scegliere una delle soluzioni seguenti.
Rinominare temporaneamente la directory /export fino al termine dell'aggiornamento.
Commentare temporaneamente la riga /export nel file /etc/vfstab fino al termine dell'aggiornamento.
Se /export è un file system separato, disattivarlo prima di eseguire l'aggiornamento.
Dopo aver eseguito un aggiornamento da Solaris 2.5.1 8/97 o 11/97 a Solaris 8, in /a/var/sadm/system/logs/upgrade_log può comparire l'errore seguente:
rm: impossibile cancellare la directory /a/var/sadm/pkg/.save.SUNWcsr: File esistente |
Soluzione: Per prevenire questo errore, prima di procedere all'aggiornamento a Solaris 8 eseguire il comando fsck sul file system radice.
Per risolvere l'errore dopo l'aggiornamento, eseguire fsck sul file system radice.
Se il sistema supporta client diskless installati con il tool AdminSuite 2.3 Diskless Client, è necessario eliminare tutti i client diskless esistenti prima di procedere all'installazione di Solaris 8 10/01. Per istruzioni specifiche, vedere la sezione "How to Set Up Your Diskless Client Environment" del manuale Solaris 8 System Administration Supplement.
Se si cerca di installare Solaris 8 10/01 su client diskless esistenti, viene visualizzato il seguente messaggio di errore:
La versione di Solaris (Solaris 7) sulla slice <xxxxxxxx> non può essere aggiornata. È stato riscontrato un problema non identificato nella configurazione software installata sul disco. |
Se si esegue un aggiornamento da Solaris 8 (Solaris WBEM Services 2.0), Solaris 8 6/00 (WBEM Services 2.1), Solaris 8 10/00 (WBEM Services 2.2) o Solaris 8 1/01 (WBEM Services 2.3) a Solaris 8 10/01 (Solaris WBEM Services 2.4), è necessario convertire i dati proprietari in formato MOF (Managed Object Format) nel formato del nuovo repository Reliable Log usato da Solaris WBEM Services 2.4. La mancata conversione può causare una perdita di dati.
Soluzione: Per convertire i dati WBEM, prima di eseguire l'aggiornamento è necessario salvare il software JavaSpacesTM. Dopo l'aggiornamento, è necessario eseguire il comando wbemconfig convert.
Prima di eseguire l'aggiornamento a Solaris 8 10/01, procedere come segue per salvare il software JavaSpaces.
Diventare superutente.
Salvare il software JavaSpaces.
cp /usr/sadm/lib/wbem/outrigger.jar /usr/sadm/lib/wbem/outrigger.jar.tmp |
Controllare e annotare la versione del software JDKTM installata sul sistema. Ad esempio:
# /usr/bin/java -version java version "1.2.1" Solaris VM (build Solaris_JDK_1.2.1_04c, native threads, sunwjit) |
È necessario eseguire la stessa versione del JDK usata per la creazione del datastore JavaSpaces.
Una volta completato l'aggiornamento a Solaris 810/01, è necessario convertire i dati WBEM. Per istruzioni dettagliate, vedere la sezione "Aggiornamento del repository WBEM per prevenire una perdita di dati" in Supplemento sull'installazione di Solaris 8.
Le repliche metadb di DiskSuiteTM contengono i nomi dei driver all'interno dei dati di configurazione di DiskSuite. Sui sistemi IA che eseguono le versioni 2.4, 2.5, 2.5.1 e 2.6 dell'ambiente operativo Solaris, il nome del driver SCSI è cmdk. Negli ambienti operativi Solaris 7 e 8 per i sistemi Intel, il driver cmdk è stato sostituito da sd.
Soluzione: Per evitare il rischio di perdita di dati negli aggiornamenti agli ambienti operativi Solaris 7 e 8, prima di aggiornare un sistema IA che utilizzi DiskSuite è necessario salvare in un file di testo le configurazioni dei metadevice del sistema e rimuovere le relative repliche metadb. Al termine dell'aggiornamento del sistema IA, occorrerà ripristinare le configurazioni dei metadevice usando la riga di comando di DiskSuite.
Il manuale DiskSuite Version 4.2 Release Notes contiene una procedura per il salvataggio delle configurazioni metadb, la rimozione delle repliche metadb, l'aggiornamento dei sistemi IA agli ambienti operativi Solaris 7 e 8, l'aggiornamento di DiskSuite alla versione 4.2 e il ripristino delle configurazioni dei metadevice. Sono disponibili script della shell Bourne per automatizzare la procedura negli ambienti operativi Solaris 7 e 8.
Questo problema si verifica sui sistemi che eseguono l'ambiente operativo Solaris 2.5.1 e il CDE installato separatamente di Solaris 2.5.1. I sistemi presentano il problema solo se il CDE installato separatamente è stato collocato in una directory diversa da /usr/dt. Su questi sistemi, viene creato un collegamento simbolico in /usr/dt che punta all'effettiva directory in cui si trova il CDE.
Quando si esegue l'aggiornamento a Solaris 8, il CDE viene reinstallato in /usr/dt e il collegamento viene rimosso. Il CDE originario non viene rimosso, ma viene reso "orfano" in quanto viene eliminato il suo collegamento.
Se durante l'aggiornamento si esegue una riallocazione dei file system, l'aggiornamento può non riuscire in quanto la procedura di riallocazione non tiene conto dello spazio aggiuntivo necessario in /usr/dt per la nuova versione del CDE. Un errore di questo tipo è riscontrabile solo al termine dell'aggiornamento. Se questo errore si verifica, il log di aggiornamento include gli appropriati messaggi di errore che indicano la mancanza di spazio.
Soluzione: Rimuovere il CDE originario prima di aggiornare il sistema a Solaris 8. Questa operazione può essere eseguita con lo script install-cde presente sul CD del CDE di Solaris 2.5.1. Lo script deve essere eseguito con l'opzione -uninstall per rimuovere il CDE.
Se sul sistema Solaris 7 è stato installato WBEM 1.0 dal CD di Solaris Easy Access Server (SEAS) 3.0, prima di eseguire l'aggiornamento a Solaris 8 è necessario rimuovere i package di WBEM 1.0. Diversamente, aggiornando il sistema a Solaris 8, Solaris WBEM Services 2.0 non si avvierà. Il gestore di oggetti Common Information Model (CIM) non riesce ad avviarsi e compare il seguente messaggio di errore. Viene visualizzato il messaggio seguente.
File non trovato: /opt/sadm/lib/wbem/cimom.jar |
Soluzione: Prima di eseguire l'aggiornamento a Solaris 8, usare il comando pkgrm per rimuovere i package di WBEM 1.0.
Per determinare se i package di WBEM 1.0 sono installati, usare il comando pkginfo come segue:
% pkginfo | grep WBEM |
Diventare superutente.
Usare il comando pkgrm per rimuovere tutti i package di WBEM 1.0:
# pkgrm SUNWwbapi # pkgrm SUNWwbcor # pkgrm SUNWwbdev # pkgrm SUNWwbdoc # pkgrm SUNWwbm |
Il log dell'aggiornamento può indicare che il package SUNWeeudt è stato installato solo parzialmente..
pkgadd di SUNWeeudt su / in corso. ERRORE: la verifica degli attributi di </a/usr/dt/appconfig/types/ru_RU.KOI8-R/datatypes.dt> non è riuscita Percorso inesistente ... Installazione di <SUNWeeudt> parzialmente fallita. codice restituito da pkgadd = 2 |
Soluzione: Al termine dell'aggiornamento, procedere come segue.
Per rimuovere il package SUNWeeudt, digitare il comando seguente.
# pkgrm SUNWeeudt |
Per aggiungere il package SUNWeeudt, digitare.
# pkgadd SUNWeeudt |
La schermata di personalizzazione dei package presente sul CD "Solaris 8 1 of 2" non è tradotta in francese e tedesco.
Soluzione: Accettare le impostazioni predefinite.
Dopo avere eseguito un aggiornamento da Solaris 7 3/99, 5/99, 8/99 o 11/99 a Solaris 8 10/01, il log di aggiornamento può riportare i seguenti errori.
pkgadd di SUNWplow su / in corso. pkgadd: ERRORE: impossibile creare l'oggetto package </a/usr/openwin/share/locale/de.ISO8859-15>. tipo di file: <s> atteso, <d> effettivo impossibile rimuovere la directory esistente in </a/usr/openwin/share/locale/de.ISO8859-15> .... Installazione di <SUNWplow> parzialmente fallita. codice restituito da pkgadd = 2 pkgadd di SUNWpldte su / in corso. ATTENZIONE: /a/usr/dt/appconfig/types/de.ISO8859-15 non può sovrascrivere una directory popolata. ...... pkgadd: ERRORE: non è stato possibile installare /a/usr/dt/appconfig/types/de.ISO8859-15. ....... ....... Installazione di <SUNWpldte> parzialmente fallita. codice restituito da pkgadd = 2 |
Questo avvertimento viene generato perché la patch trasforma le directory elencate nei log di aggiornamento da collegamenti simbolici a vere e proprie directory. La finestra di dialogo dell'installazione interattiva di Solaris non è stata localizzata, ad eccezione del titolo. La parte non localizzata inizia con il testo seguente.
Soluzione: Ignorare questi messaggi di errore.
La finestra di dialogo dell'installazione interattiva di Solaris non è stata localizzata, ad eccezione del titolo. La parte non localizzata inizia con il testo seguente.
You'll be using the initial option ..... |
A volte, nelle versioni locali francese e italiana compare il simbolo {0} al posto del titolo di un CD.
Se si installa l'ambiente operativo usando le due lingue sopra indicate, il processo di installazione viene visualizzato in inglese. Inoltre, i package della localizzazione non vengono installati. Viene visualizzato il messaggio seguente:
XView warning:"de" kann nicht als Sprachumgebungs-Kategorie Ausgabesprache (gesetzt über Umgebungsvariable(n)) verwendet werden, wenn Standardspracheauf"de_AT.ISO8859-15" gesetzt ist (Server Package) XView warning: Requested input method style not supported. (Server package) |
Soluzione: Installare l'ambiente operativo Solaris usando le versioni locali tedesca o francese ISO8859-1.
Nella versione locale tedesca, i pulsanti OK e Annulla della finestra di dialogo "Informazioni sul proxy del chiosco Web Start" appaiono indefiniti. Il pulsante di sinistra dovrebbe essere OK e quello di destra dovrebbe essere Annulla.