Il comando tar archivia e richiama file su e da un singolo file denominato tarfile. In generale, un tarfile è un nastro, ma può essere qualsiasi file. Se i dati superano la capacità di un nastro, occorrerà usare un comando diverso perché tar non è in grado di suddividere i dati su più volumi (nastri).
Esempio 1:
L'esempio seguente mostra come copiare file da un disco rigido su un nastro.
example# tar cvbf 96 /dev/rmt/1 ./directory
In questo esempio, il comando tar copia i file da una directory su un'unità nastro che ha il nome di dispositivo /dev/rmt/1. Specificando la directory sorgente preceduta da una barra retroversa ./ , i file verranno registrati come nomi di percorso relativi. In seguito, al momento dell'estrazione, i file verranno scritti nuovamente nel file system in base alla directory di lavoro corrente.
L'opzione c crea il tarfile (scrive sul nastro in questo caso).
L'opzione v visualizza informazioni su ciascun file copiato (modalità dettagliata).
L'opzione b designa il fattore di bloccaggio, che in questo esempio è 96.
L'opzione f designa il nome di dispositivo dell'unità sorgente, che in questo esempio è l'unità nastro.
Esempio 2:
L'esempio seguente mostra come copiare file da un nastro nella directory di lavoro corrente di un disco rigido. È molto importante passare alla directory in cui risiedono i file estratti prima di eseguire tar.
example# cd /tmp example# tar xvbf 96 /dev/rmt/1
L'opzione x estrae i file dal tarfile (nastro).
L'opzione v visualizza informazioni su ciascun file estratto (modalità dettagliata).
L'opzione b designa il fattore di bloccaggio, che in questo esempio è 96.
L'opzione f consente di designare il file dump dell'unità di destinazione.
Quando si richiamano o copiano file dal nastro sul disco rigido è necessario usare lo stesso fattore di bloccaggio (o uno superiore) che è stato usato per copiare i file dal disco rigido sul nastro.