Opzione presentata dal programma Solaris Web Start e dal programma suninstall di Solaris. La procedura di aggiornamento combina la nuova versione di Solaris con i file già presenti sui dischi. Salva inoltre il maggior numero possibile di modifiche locali apportate dall'ultima installazione di Solaris.
Ambiente Solaris da cui è possibile eseguire il boot, formato da una serie di slice con i punti di attivazione e i file system appropriati. Le slice possono trovarsi sullo stesso disco o essere distribuite tra più dischi.
Ambiente di boot correntemente avviato.
Ambiente di boot attualmente non avviato e non designato per l'attivazione al reboot successivo del sistema.
Script che è possibile eseguire manualmente o all'interno del programma suninstall di Solaris o di Solaris Web Start. Il software di analisi delle patch permette di determinare quali patch verranno eventualmente rimosse installando la release di aggiornamento di Solaris 9.
File contenente tutti i file copiati da un sistema master. Il file contiene anche le informazioni di identificazione dell'archivio, ad esempio il nome e la data di creazione. Quando si sceglie di installare un archivio su un sistema, quest'ultimo conterrà esattamente la stessa configurazione del sistema master usato per creare l'archivio.
Processo che designa l'accesso a una directory da un disco locale che effettua la richiesta di attivazione o da un disco remoto della rete. Per attivare un file system sono richiesti un punto di attivazione sul sistema locale e il nome del file system da attivare (ad esempio, /usr).
Processo che carica il software di sistema nella memoria e lo avvia.
Risultato della somma di un gruppo di dati usati per il controllo del gruppo. I dati possono essere numeri o stringhe di caratteri considerate come numeri durante il calcolo del checksum. Il valore di checksum verifica che la comunicazione tra due dispositivi operi correttamente.
Nel modello di comunicazione client-server, il client è un processo che accede alle risorse di un server remoto, ad esempio alla potenza di elaborazione o alla memoria del server.
Client di una rete la cui capacità di memorizzazione risiede interamente su un server.
Raggruppamento logico di package (moduli software). Il software di Solaris 9 è diviso in gruppi software, formati a loro volta da cluster e package.
Voce di una directory che fa riferimento a un file presente sul disco. È possibile che più voci di una directory facciano riferimento allo stesso file fisico.
Gruppo software contenente il software minimo richiesto per l'avvio e l'esecuzione dell'ambiente operativo Solaris. Include il software di rete e i driver richiesti per l'esecuzione del desktop Common Desktop Environment (CDE). Non include tuttavia il software del CDE.
DHCP, o Dynamic Host Configuration Protocol, è un protocollo a livello delle applicazioni che permette ai singoli computer, o client, di una rete TCP/IP di estrarre l'indirizzo IP e altre informazioni di configurazione da uno o più server designati e amministrati centralmente. Questa utility riduce il carico di lavoro associato alla manutenzione e all'amministrazione di una rete IP di grandi dimensioni.
Quando si utilizza un dischetto dei profili per un'installazione JumpStart personalizzata, la directory JumpStart è la directory radice del dischetto, in cui sono contenuti i file essenziali per l'installazione. Quando si utilizza un server dei profili per un'installazione JumpStart personalizzata, la directory JumpStart è la directory del server che contiene i file essenziali per l'installazione.
Processo che rimuove l'accesso a una directory residente su un disco del sistema locale o di un sistema remoto.
Dischetto che contiene i file essenziali per l'installazione JumpStart personalizzata nella directory radice (directory JumpStart).
Piatto o serie di piatti rotondi di materiale magnetico organizzati in settori e tracce concentriche per la memorizzazione dei dati, ad esempio di file. Vedere anche disco ottico.
Disco di materiale ottico, non magnetico; ad esempio, un CD-ROM o un DVD-ROM.
Parte della gerarchia di denominazione di Internet. Il dominio rappresenta un gruppo di sistemi di una rete locale che condividono gli stessi file amministrativi.
Directory che contiene i file di configurazione e i comandi di manutenzione fondamentali per il sistema.
File system di un server OS che viene condiviso con altri sistemi di una rete. Ad esempio, il file system /export può contenere il file system radice e lo spazio di swap per i client diskless e le directory home per gli utenti della rete. I client diskless richiedono il file system /export di un server OS per l'avvio e l'esecuzione del sistema operativo.
Ripristino dell'ambiente utilizzato in precedenza. La funzione di fallback viene usata quando l'ambiente di boot designato per l'avvio del sistema non funziona (o presenta un comportamento indesiderato).
file che rappresenta la struttura di un disco (ad esempio, la suddivisione in byte/settore, i flag, le slice). I file di configurazione dei dischi permettono di usare il comando pfinstall da un unico sistema per provare i profili riferiti a dischi di diverse dimensioni.
Il file probes è uno script della Bourne shell situato nella stessa directory JumpStart del file rules che contiene due tipi di funzioni: dichiarative e comparative. Le funzioni dichiarative acquisiscono le informazioni richieste, o svolgono le operazioni corrispondenti, e impostano la variabile d'ambiente SI_ definita dall'utente. Queste funzioni diventano parole chiave non operative. Le funzioni comparative chiamano una funzione dichiarativa corrispondente, confrontano l'output della funzione dichiarativa con lo stato del sistema e restituiscono 0 se la condizione definita viene soddisfatta o 1 se non viene soddisfatta. Le funzioni comparative diventano parole chiave delle regole. Vedere anche file rules.
File di testo che contiene una regola per ogni gruppo di sistemi (o per ogni sistema singolo) che si desidera installare automaticamente. Ogni regola distingue un gruppo di sistemi accomunato da uno o più attributi. Il file rules collega ogni gruppo a un profilo, cioè a un file di testo che definisce in che modo Solaris 9 dovrà essere installato sui sistemi di quel gruppo. Vedere anche profilo.
Versione generata del file rules. Il file rules.ok è richiesto dal software di installazione JumpStart per abbinare i sistemi ai profili. Per creare il file rules.ok è necessario usare lo script check.
Server che fornisce il software e lo spazio di memorizzazione dei file ai sistemi di una rete.
Nel sistema operativo SunOSTM, struttura ad albero di file e directory.
File system definiti dall'utente, ad esempio /export/home e /swap. Quando si utilizza Solaris Live Upgrade, questi file system vengono condivisi tra l'ambiente di boot attivo e quello inattivo. I file system condivisibili contengono lo stesso punto di attivazione nel file vfstab dell'ambiente di boot attivo e di quello inattivo. Di conseguenza, l'aggiornamento dei file condivisi nell'ambiente di boot attivo si riflette anche sui dati dell'ambiente di boot inattivo. I file system condivisibili sono già condivisi nella configurazione predefinita, ma è possibile specificare una slice di destinazione in cui copiare i file system.
File system richiesti dall'ambiente operativo Solaris. Quando si utilizza Solaris Live Upgrade, questi file system sono punti di attivazione separati nella tabella vfstab nell'ambiente di boot attivo e in quello inattivo. Alcuni esempi sono il file system radice (/), /usr, /var o /opt. Questi file system vengono sempre copiati dall'ambiente originale all'ambiente di boot inattivo.
In una struttura gerarchica, elemento da cui discendono tutti gli altri. L'elemento radice è il primo livello della gerarchia. Nel caso delle directory, è la directory base da cui hanno origine tutte le altre, direttamente o indirettamente. La directory radice contiene le altre directory e i file di importanza critica per il funzionamento del sistema, ad esempio il kernel, i driver e i programmi utilizzati per avviare il sistema.
Copia dell'ambiente operativo non usata correntemente.
Inserire i dati in una struttura o dividere un disco in settori per prepararlo alla ricezione dei dati.
Una delle 24 divisioni longitudinali della superficie della terra alle quali è assegnata un'ora standard.
Software che salva automaticamente lo stato di un sistema e lo spegne dopo 30 minuti di inattività. Se Solaris viene installato su un sistema conforme alla Versione 2 delle direttive Energy Star della U.S. Environmental Protection Agency -- ad esempio i sistemi SPARC sun4u -- il software di gestione dei consumi viene installato automaticamente. Dopo il reboot, viene chiesto se si desidera abilitare o disabilitare la funzione di risparmio energetico.
Le direttive Energy Star prevedono che i sistemi o i monitor entrino automaticamente in uno stato "dormiente" (con consumi non superiori ai 30 Watt) se vengono lasciati inattivi.
Raggruppamento di piattaforme hardware definito dal produttore ai fini della distribuzione di software specifici. Alcuni esempi di gruppi di piattaforme valide sono i86pc e sun4u.
Raggruppamento logico di software di Solaris (cluster e package). Durante l'installazione di Solaris, è possibile scegliere uno dei seguenti gruppi software: Core, End User Solaris Software, Developer Solaris Software, Entire Solaris Software e Entire Solaris Software Group Plus OEM Support.
Gruppo software che contiene il gruppo End User più le librerie, i file include, le pagine man e i tool di programmazione necessari per lo sviluppo del software.
Gruppo software che contiene il gruppo Core più il software consigliato per l'utente finale, inclusi il Common Desktop Environment (CDE) e il software DeskSet.
Gruppo software che contiene l'intera release di Solaris 9.
Gruppo software che contiene l'intera release di Solaris 9 più il supporto hardware per dispositivi OEM. Questo gruppo software è consigliato per l'installazione di Solaris sui server SPARC.
Acronimo di Hypertext Transfer Protocol. Protocollo Internet che richiama oggetti ipertestuali da un host remoto. Questo protocollo è basato su TCP/IP.
Software di Solaris 9 che viene installato su un sistema, disponibile sui CD di Solaris 9 o sul disco rigido di un server di installazione su cui sono state copiate le immagini dei CD.
Indirizzo del protocollo Internet. Nelle reti TCP/IP, è un numero unico a 32 bit che identifica ogni host della rete. Ogni indirizzo IP è formato da quattro numeri separati da punti (ad esempio, 192.9.9.1). In genere, ogni parte dell'indirizzo IP è un numero compreso tra 0 e 225; tuttavia, il primo numero deve essere inferiore a 224 e l'ultimo deve essere diverso da 0.
Gli indirizzi IP sono divisi a livello logico in due parti: la rete (simile al prefisso telefonico) e il sistema locale (simile al numero di telefono). Ad esempio, i numeri degli indirizzi IP di classe A rappresentano i componenti "rete.sistema.sistema.sistema", mentre i numeri degli indirizzi IP di classe C rappresentano "rete.rete.rete.sistema". "
Classe |
Ambito (xxx è un numero compreso tra 0 e 255) |
Numero di indirizzi IP disponibili |
---|---|---|
Classe A |
1.xxx.xxx. xxx - 126.xxx.xxx. xxx |
Oltre 16 milioni |
Classe B |
128.0.xxx.xxx - 191.255.xxx.xxx |
Oltre 65.000 |
Classe C |
192.0.0. xxx - 223.255.255.xxx |
256 |
Metodo per l'installazione del software attraverso la rete da un sistema con un lettore di CD-ROM a un sistema non provvisto di lettore. Le installazioni in rete richiedono un name server e un server di installazione.
Opzione presentata da Solaris Web Start e dal programma suninstall di Solaris che sovrascrive i dischi con una nuova versione di Solaris. L'opzione di installazione iniziale viene presentata anche per i sistemi che possono essere aggiornati. Tuttavia, scegliendo questa opzione, i dischi che contengono la vecchia versione di Solaris (incluse le modifiche locali) vengono sovrascritti.
Tipo di installazione in cui Solaris 9 viene installato automaticamente sul sistema usando il software JumpStart preconfigurato.
Tipo di installazione in cui Solaris 9 viene installato automaticamente sul sistema in base a un profilo definito dall'utente. È possibile creare profili personalizzati per diversi tipi di utenti e sistemi. Un'installazione JumpStart personalizzata è un'installazione JumpStart creata dall'utente.
IPv6 è una nuova versione (versione 6) del protocollo Internet (IP), progettata come evoluzione di IPv4 (versione 4). Rappresenta un miglioramento di IPv4. L'installazione di IPv6 con i meccanismi di transizione definiti non produce ripercussioni sulle operazioni in corso. Inoltre, IPv6 fornisce una piattaforma per le nuove funzionalità Internet.
Per una descrizione dettagliata di IPv6, vedere la sezione "IPv6 (Overview)" in System Administration Guide: IP Services.
Protocollo di autenticazione della rete basato su un meccanismo di crittografia a chiave segreta che permette a un client e a un server di identificarsi attraverso un collegamento di rete non protetto.
Attività definita dall'utente che viene eseguita dal computer.
Maschera usata per selezionare i bit di un indirizzo Internet per l'indirizzamento alle sottoreti. La maschera ha una lunghezza di 32 bit e seleziona la parte di rete dell'indirizzo Internet e 1 o più bit della parte locale.
Vedere server di installazione.
Vedere volume.
File system radice (root) di Solaris della dimensione minima richiesta per l'avvio del sistema. Una miniroot contiene un kernel e il software minimo sufficiente per l'installazione di Solaris su un disco rigido. La miniroot è il file system che viene copiato su un sistema durante l'installazione iniziale.
Server che fornisce un servizio di denominazione ai sistemi di una rete.
Acronimo di Network Information Service; servizio di denominazione usato da SunOSTM 4.0 (o release successive). Si tratta di un database di rete distribuito che contiene informazioni importanti sui sistemi e gli utenti della rete. Il database NIS è memorizzato sul server master e su tutti i server slave.
Acronimo di Network Information Service Plus; servizio di denominazione usato da SunOS 5.0 (o release successive). NIS+ sostituisce il NIS, il servizio di denominazione usato da SunOS 4.0 (o release successive).
Nome assegnato a un gruppo di sistemi di una rete locale che condividono gli stessi file amministrativi. È richiesto per il corretto funzionamento del database del servizio di denominazione NIS (Network Information Service). Il nome di un dominio è formato da una sequenza di componenti separati da punti (ad esempio: tundra.mpk.ca.us). Leggendo il nome del dominio da sinistra a destra, i componenti identificano aree amministrative sempre più generali (e solitamente remote).
Corrisponde all'output del comando uname -i. Ad esempio, il nome della piattaforma per il sistema Ultra 60 è SUNW,Ultra-60.
Nome con cui un sistema viene identificato e distinto dagli altri sistemi della rete. Questo nome deve essere unico all'interno del dominio (equivalente, di solito, alla rete di un'organizzazione). Il nome host può contenere qualunque combinazione di lettere, numeri e trattini (-), ma non può iniziare o terminare con un trattino.
File system che contiene i punti di attivazione per i prodotti software di terze parti o venduti separatamente.
Insieme di software raggruppato in una singola entità per l'installazione modulare. Il software di Solaris 9 è diviso in gruppi software, formati a loro volta da cluster e package.
Elemento sintattico che permette di estrarre le informazioni sugli attributi di un sistema senza bisogno di configurare una condizione da soddisfare per l'esecuzione di un profilo come nel caso delle regole. Vedere anche regola.
File di testo che definisce le modalità di installazione di Solaris (ad esempio, il gruppo software da installare). Ogni regola specifica un profilo che stabilisce in che modo il sistema conforme a quella regola debba essere installato. In genere, si crea un profilo differente per ogni regola. È possibile, tuttavia, usare lo stesso profilo in più regole. Vedere anche file rules.
Profilo che viene creato dinamicamente da uno script iniziale durante un'installazione JumpStart personalizzata.
Script interattivo eseguibile dalla riga di comando che permette di configurare un sistema e di installarvi Solaris 9.
Directory di una workstation su cui viene attivato un file system residente su un sistema remoto.
Serie di valori che assegnano uno o più attributi a un profilo.
Stringa di caratteri che inizia con un comando, spesso seguito da argomenti, opzioni, nomi di file e altre espressioni, e che viene terminata con un carattere di fine riga.
Script della Bourne shell definito dall'utente e specificato nel file rules che esegue una serie di operazioni dopo l'installazione di Solaris ma prima del riavvio del sistema. Gli script finali possono essere utilizzati solo con il metodo di installazione JumpStart personalizzato.
Script della Bourne shell definito dall'utente e specificato nel file rules che esegue una serie di operazioni prima dell'installazione di Solaris. Gli script iniziali possono essere utilizzati solo con il metodo di installazione JumpStart personalizzato.
Dispositivo di rete che gestisce le risorse e fornisce servizi a un client.
Sistema server che fornisce ai sistemi client della stessa sottorete i programmi e le informazioni necessarie per l'avvio. Il server di boot è richiesto per l'installazione in rete se il server di installazione si trova in una sottorete diversa da quella dei sistemi da installare.
Server che fornisce le immagini dei CD di Solaris 9 da cui gli altri sistemi di una rete possono eseguire l'installazione (noto anche come media server). Un server di installazione può essere creato copiando le immagini dei CD di Solaris 9 dal disco rigido del server.
Server che contiene i file essenziali per l'installazione JumpStart personalizzata in una directory JumpStart.
Sistema che fornisce servizi ad altri sistemi di una rete. Per servire i client diskless, il server OS deve disporre di uno spazio su disco riservato per il file system radice e lo spazio di swap (/export/root, /export/swap) di ogni client.
Database di rete distribuito che contiene informazioni importanti su tutti i sistemi della rete per consentirne la comunicazione. Con un servizio di denominazione, è possibile mantenere, gestire e accedere alle informazioni sui sistemi a livello di rete. Sun supporta i seguenti servizi di denominazione: NIS e NIS+. Senza un servizio di denominazione, ogni sistema deve mantenere la propria copia delle informazioni di configurazione (nei file /etc locali).
Sistema installato usando un archivio Web Start Flash. Il sistema clone presenta la stessa configurazione del sistema master.
Sistema utilizzato per creare un archivio Web Start Flash. La configurazione del sistema viene salvata nell'archivio.
Gruppo di sistemi (o host) collegati via hardware e software in modo da poter comunicare e condividere le informazioni; tale gruppo di sistemi si definisce una rete locale (LAN). Per il collegamento in rete dei sistemi sono in genere richiesti uno o più server.
Sistemi che non sono collegati a una rete o che non richiedono altri sistemi per le normali operazioni.
Unità in cui il software divide lo spazio su disco.
Interfaccia utente grafica o programma eseguibile dalla riga di comando che guida l'utente passo per passo nell'installazione di Solaris 9 e di altri prodotti software di terze parti.
Schema di lavoro che divide una stessa rete logica in più reti fisiche più piccole per semplificare il routing.
Slice o file occupati temporaneamente dal contenuto di un'area di memoria finché quest'ultima non può caricare nuovamente quei dati. È detto anche file system /swap o swap.
Computer che non richiede il supporto di altri sistemi.
File in cui viene specificata una serie di parole chiave speciali che permettono di preconfigurare un sistema.
I quattro tasti direzionali presenti sul tastierino numerico.
I dieci o più tasti denominati F1, F2, F3, ecc. cui sono assegnate determinate funzioni.
File system di un server o di un sistema standalone che contiene molti dei programmi standard di UNIX. La condivisione del file system /usr con un server, rispetto all'uso di una copia locale, riduce lo spazio su disco necessario per l'installazione e l'esecuzione di Solaris 9.
Programma standard, solitamente fornito gratuitamente con l'acquisto di un computer, che provvede alla manutenzione del sistema.
File system o directory (sui sistemi standalone) che contiene i file soggetti a modifica o ad espansione nel ciclo di vita del sistema. Tali file includono i log di sistema, i file di vi, i file di messaggi e i file uucp.
Area o comunità geografica o politica che condivide la stessa lingua e le stesse convenzioni culturali (la versione locale inglese per gli Stati Uniti è en_US, mentre quella per la Gran Bretagna è en_UK).
Gruppo di slice fisiche configurate come un singolo dispositivo logico a fini di concatenazione, striping, mirroring, configurazione di volumi RAID5 o di dispositivi di logging fisici. Una volta creati, i volumi vengono usati come slice. Il volume mappa l'indirizzo logico a blocchi sulla posizione corretta di uno dei dispositivi fisici. Il tipo di mappatura dipende dalla configurazione specifica del volume.
Nella terminologia UNIX standard, i volumi sono detti anche pseudodispositivi o dispositivi virtuali.
Programma che offre un meccanismo per amministrare e ottenere l'accesso ai dati contenuti su CD-ROM e dischetti.
Funzione di installazione di Solaris che permette di creare un archivio dei file di un sistema, noto come sistema master. L'archivio può quindi essere usato per installare altri sistemi con una configurazione identica a quella del sistema master.