In questo capitolo sono descritti i problemi noti relativi alla documentazione. Per i problemi relativi alla documentazione che sono stati identificati troppo tardi per essere inclusi in questo documento, vedere le Note su Solaris 9 12/03 all'indirizzo http://docs.sun.com/db/doc/817-3464.
Le descrizioni dei problemi seguenti sono state aggiunte a questo capitolo dopo la pubblicazione del documento sul CD della documentazione di Solaris 9 12/03 e nel chiosco di installazione incluso nel CD di installazione di Solaris 9 12/03.
L'esempio 41-8, “Installazione con i supporti CD locali”, indica erroneamente che è possibile specificare un URL HTTP sicuro come posizione del programma wanboot-cgi. Il valore della variabile bootserver deve essere un URL HTTP, nel formato: http:/indirizzo-ip/ percorso/wanboot-cgi.
La sezione “Creating DHCP Options and Macros for Solaris Installation Parameters” dovrebbe includere le seguenti informazioni relative alle dimensioni massime per le opzioni dei fornitori di DHCP:
Si noti che la somma totale dei valori assegnati alle opzioni in una macro non deve superare i 255 byte, inclusi i codici delle opzioni e le informazioni sulla lunghezza. Questo limite è determinato dal protocollo DHCP.
In generale, è consigliabile utilizzare la minima quantità necessaria di informazioni del fornitore. Nelle opzioni che richiedono l'indicazione del percorso è opportuno utilizzare percorsi brevi. Creando collegamenti simbolici ai percorsi lunghi, è possibile designare questi percorsi usando nomi più brevi.
Nello schema CIM di Solaris, le classi e le proprietà seguenti sono marcate con il qualificatore Deprecated:
Classe Solaris_LogRecord
Classe Solaris_LogService
Classe Solaris_LogServiceSetting
Classe Solaris_LogServiceSetting
Proprietà OptionsEnabled nella classe Solaris_IPProtocolEndpoint
Al posto di queste classi e proprietà sconsigliate, è preferibile usare alternative adatte. Per determinare la classe corretta e le proprietà alternative adatte, esaminare i qualificatori di descrizione delle classi.
La sezione “Writing a Client Program” contiene informazioni sulla creazione di client WBEM che utilizzano il protocollo RMI con la API javax.com.sun.client. Per connettersi a un server che utilizza Solaris 8, è necessario includere il file /usr/sadm/lib/wbem/cimapi.jar nella variabile CLASSPATH del client. Il file cimapi.jar include le classi com.sun.wbem richieste per comunicare con un server che utilizza Solaris 8.
Questo documento riguarda l'utilizzo delle directory di installazione indicizzate.
Lo schema di numerazione incluso nel nome della directory dell'applicazione installata è stato implementato come meccanismo di indicizzazione. Tale meccanismo permette agli sviluppatori di modificare i file JAR o i file delle classi associati all'applicazione installata. Il suo utilizzo è particolarmente importante per la piattaforma Windows, poiché elimina l'errore di condivisione che si verifica quando si cerca di sovrascrivere un file caricato, dovuto al fatto che Windows pone un lock sui file caricati. Il file viene caricato nell'istanza del server o nell'IDE durante l'avvio della sessione. In caso di errore di violazione della condivisione, è possibile procedere in due modi:
Compilare il file della classe aggiornato (originariamente incluso nel file JAR) e collocarlo per primo nel classpath, in modo che venga caricato prima delle classi più vecchie. Ricaricare quindi l'applicazione in Sun ONE Application Server (la funzione di ricarica deve essere attiva).
Aggiornare il file JAR, creare un nuovo file EAR e reinstallare l'applicazione.
Non è necessario reinstallare l'applicazione sulla piattaforma Solaris, perché non viene applicato nessun lock sui file.
Quando si modifica un'applicazione già installata sulla piattaforma Windows per la configurazione IDE, la copia di file ANT, la compilazione o altre operazioni, è importante ricordarsi di effettuare un'altra modifica. Per evitare il problema del lock dei file, viene creata una nuova directory con un numero di indice incrementato. Ad esempio, si supponga che sulla piattaforma Solaris sia installata l'applicazione J2EE “helloworld” su Sun ONE Application Server con la seguente struttura di directory:
appserv/domains/domain1/server1/applications/j2ee-apps/helloworld_1
Occorre successivamente modificare un servlet che fa parte dell'applicazione installata (ad esempio, HelloServlet.java). A tale scopo si avvia l'IDE Sun ONE Studio, si modifica il file sorgente del servlet e lo si compila con il target javac impostato sulla directory sopra indicata. Insieme al sorgente compilato nella posizione corretta, è presente un file di reload per questa applicazione. Il flag di reload in server.xml è impostato su true, ed eseguendo l'istanza del server le modifiche vengono applicate senza bisogno di riassemblare e reinstallare l'applicazione.
Sulla piattaforma Windows, il file JAR o il file della classe non possono essere modificati e aggiornati a causa del blocco. Per risolvere questo problema su Windows si può procedere in due modi:
Compilare il file sorgente modificato e collocare per primo il file della classe o il file JAR nel classpath per consentire l'applicazione delle modifiche apportate al sorgente.
Modificare il sorgente di helloworld, assemblarlo e reinstallarlo senza disinstallare la versione precedente.
Il secondo metodo è preferibile, perché produce l'uso del numero di indice incrementale alla fine del nome della directory dell'applicazione installata. Dopo la seconda installazione di “helloworld”, la struttura di directory appare in questo modo:
appserv/domains/domain1/server1/applications/j2ee-apps/helloworld_1
appserv/domains/domain1/server1/applications/j2ee-apps/helloworld_2
La seconda installazione di “helloworld” verrà eseguita sotto helloworld_2.