Questo capitolo contiene le note sulla versione per le seguenti funzioni sul server Sun Enterprise 10000: SSP 3.5, funzione di riconfigurazione dinamica Dynamic Reconfiguration (DR) e la funzione InterDomain Network (IDN) nonché le note sulla versione per l'ambiente operativo Solaris sui domini Sun Enterprise 10000.
Per una panoramica delle funzionalità aggiornate in SSP 3.5, compresi i problemi risolti e quelli irrisolti, vedere il documento SSP 3.5 Installation Guide and Release Notes.
Dopo più processi hpost, possono verificarsi perdite di memoria correlate al daemon machine_server.
Soluzione: se questa perdita di memoria incide negativamente sulle prestazioni di SSP, arrestare e avviare i daemon SSP con la procedura seguente:
Come superutente, sull'SSP principale, digitare
ssp# /etc/init.d/ssp stop ssp# /etc/init.d/ssp start |
Questo errore fa sì che il comando showdevices visualizzi informazioni errate sull'indirizzo della memoria base.
Soluzione: avvalersi del comando rcfgadm con le opzioni -av per visualizzare le informazioni sull'indirizzo della memoria base.
Le note sulla versione e le altre informazioni a carattere tecnico fornite in questa sezione valgono solo per la versione Solaris 8 10/01 di Sun Enterprise 10000 della funzione di riconfigurazione dinamica (DR).
Questa sezione contiene i problemi generali che crea DR sul server Sun Enterprise 10000. Prima di tentare di installare o configurare DR, leggere questa sezione.
Per l'ambiente operativo Solaris 8 10/01, DR non svincola più i processi dell'utente alle CPU che vengono staccate. Adesso gli utenti hanno bisogno di eseguire questa operazione manualmente prima di avviare una sequenza Detach. L'operazione Drain non sarà possibile, se vengono trovate CPU con processi vincolati.
Se il ripristino di un dispositivo non riesce dopo un'operazione DR detach, ciò può impedire le successive operazioni DR.
Soluzione: nessuna.
Se si esegue
un'operazione deleteboard(1M)
un'operazione moveboard(1M)
un'operazione detach usando la dr shell
su una scheda che non contiene memoria e i domini coinvolti eseguono l'ambiente operativo Solaris 7 o Solaris 8, i domini interessati possono andare in crash o bloccarsi.
Soluzione: eseguire le operazioni di DR solo su schede con memoria.
In alcune circostanze, quando l'interfaccia /dev/openprom accede alla struttura ad albero dei dispositivi PROM dopo un'operazione DR disconnect, può verificarsi un errore panic. Il driver openprom memorizza nella cache informazioni sui nodi che possono divenire non valide dopo un'operazione DR disconnect. Di conseguenza, può essere trasmesso a OBP un indirizzo di nodo errato.
Soluzione: per ridurre al minimo la possibilità di incorrere in questa situazione, non utilizzare applicazioni, quali prtconf, che usano l'interfaccia /dev/openprom durante un'operazione DR disconnect o immediatamente prima o dopo. Si noti che picld(1M) utilizza il driver /dev/openprom.
Dopo avere sospeso un driver ISP durante un'operazione DR quiescence dell'ambiente operativo Solaris, il ripristino del driver ISP non riesce, rendendo impossibile l'accesso ai dischi. Se il disco di boot fa parte di un gruppo di dispositivi ISP, ciò potrebbe bloccare il dominio.
Soluzione: sull'SSP, avvalersi del comando showusage(1M)per il modello 2.0 di DR, oppure del comando showdevices(1M)per il modello 3.0 di DR, per determinare quali schede di sistema contengono la memoria permanente o non individuabile ed evitare operazioni DR su queste schede. Si noti che le schede contenenti memoria permanente possono variare dopo le operazioni DR o i reboot dei domini.
Perché un dominio faccia parte di una IDN, tutte le schede del dominio con memoria attiva devono disporre di almeno una CPU attiva.
Questa sezione descrive problemi generali, problemi noti, patch e note riguardanti l'uso di Solaris 8 10/01 sul server Sun Enterprise 10000.
In Solaris 8 10/01 sono supportati Alternate Pathing (AP), la funzione di riconfigurazione dinamica Dynamic Reconfiguration (DR) e InterDomain Networks.
Se si intende utilizzare il modello 3.0 di DR su un dominio Sun Enterprise 10000, occorre installare SSP 3.5 sul System Service Processor prima di iniziare le procedure di nuova installazione o aggiornamento dell'ambiente operativo Solaris 8 10/01 su tale dominio. SSP 3.5 supporta l'ambiente operativo Solaris 8 10/01 sui domini Sun Enterprise 10000.
Non utilizzare il CD Installation Solaris 8 10/01 per le installazioni o gli aggiornamenti dell'ambiente operativo Solaris sui domini Sun Enterprise 10000. Iniziare l'installazione dal CD 1 di 2 Solaris 8 10/01 Software, come indicato nelle SSP 3.5 Installation Guide and Release Notes.
Se si sta effettuando l'aggiornamento dell'ambiente operativo Solaris dalla versione 2.6 alla 8 10/01 con il layout delle partizioni suggerite nel manuale Guida alle piattaforme hardware SMCC relativa alla versione 2.6, queste potrebbero non essere abbastanza grandi da consentire l'aggiornamento. Le dimensioni della partizione /usr, ad esempio, devono essere almeno 653 MB. Qualora /usr sia più piccola rispetto alle dimensioni minime richieste per eseguire l'aggiornamento, suninstall utilizzerà la modalità Dynamic Space Reallocation (DSR) per riallocare lo spazio delle partizioni del disco.
DSR potrebbe calcolare partizioni non accettabili per alcuni sistemi. Ad esempio, potrebbero essere selezionate partizioni che a DSR appaiono come inutilizzate (partizioni non UFS che possono contenere dati non elaborati o altri tipi di file system). Qualora DSR selezioni una partizione già utilizzata, ciò potrebbe causare la perdita dei dati. È quindi necessario conoscere lo stato corrente delle partizioni che DSR intende utilizzare prima di autorizzare la riallocazione delle partizioni del disco.
Una volta che DSR abbia presentato un layout accettabile delle partizioni e si proceda con la riallocazione, DSR interverrà sui file system interessati e l'aggiornamento potrà proseguire. Se tuttavia non risultasse possibile modificare il layout come necessario, sarà necessario impostare manualmente le partizioni del dispositivo di boot oppure effettuare una nuova installazione.
Prima di eseguire il comando boot net dal prompt OpenBoot PROM (ok), è necessario verificare che la variabile local-mac-address? sia impostata su false, che è il valore predefinito in fabbrica. Se è impostata su true, è necessario assicurarsi che questo valore sia una configurazione locale appropriata.
Se local-mac-address? è impostato su true, questo potrebbe evitare che il dominio si avvii con successo nella rete.
In una finestra netcon(1M), è possibile utilizzare il seguente comando nel prompt OBP per visualizzare i valori delle variabili OBP:
ok printenv |