Supplemento alle note su Solaris 8 2/02 per hardware Sun

Limiti noti della funzione DR

Questa sezione contiene informazioni sui limiti noti della funzione DR sui sistemi Sun Fire 6800, 4810, 4800 e 3800.

Limiti di DR di carattere generale

Limiti specifici di CompactPCI

Procedure per portare online od offline un'interfaccia di rete cPCI (IPMP)

Per portare offline un'interfaccia di rete cPCI (IPMP) e rimuoverla
  1. Recuperare nome del gruppo, indirizzo test e indice interfaccia digitando il comando seguente.

    # ifconfig interfaccia

    Per esempio, ifconfig hme0

  2. Utilizzare il comando if_mpadm(1M) come segue:

    # if_mpadm -d interfaccia

    Questa operazione porta l'interfaccia offline e causa il failover degli indirizzi con failover su un'altra interfaccia attiva del gruppo. Se l'interfaccia è già in stato di errore ("fail"), questa procedura esegue una semplice marcatura e garantisce che l'interfaccia sia offline.

  3. (Opzionale) Disattivazione (unplumb) dell'interfaccia.

    Questa procedura è richiesta solo se si desidera utilizzare la riconfigurazione dinamica per riconfigurare automaticamente l'interfaccia in un secondo momento.

  4. Rimuovere l'interfaccia fisica.

    Fare riferimento alla pagina man cfgadm(1M) e al documento Sun Fire 6800, 4810, 4800 and 3800 Systems Dynamic Reconfiguration User Guide per ulteriori informazioni.

Per collegare e portare online un'interfaccia di rete cPCI (IPMP)
  1. Collegare l'interfaccia fisica.

    Fare riferimento alla pagina man cfgadm(1M) e al documento Sun Fire 6800, 4810, 4800 and 3800 Systems Dynamic Reconfiguration User Guide per ulteriori informazioni.

Una volta collegata, l'interfaccia fisica viene automaticamente configurata utilizzando le impostazioni del file di configurazione hostname (/etc/hostname.interfaccia, dove interfaccia è un valore quale hme1 o qfe2).

Ciò attiva il daemon in.mpathd per riprendere le operazioni di sondaggio e rilevare le riparazioni. Di conseguenza, in.mpathd causa il failback degli indirizzi IP originali a questa interfaccia. L'interfaccia non dovrebbe ora essere online e pronta all'uso con IPMP.


Solo -

Se l'interfaccia non è stata disattivata (unplumb) e portata in stato OFFLINE prima di un'operazione di scollegamento precedente, l'operazione di collegamento qui descritta non produce la sua configurazione automatica. Per riportare l'interfaccia allo stato ONLINE ed eseguire il failback del suo indirizzo IP una volta completato il collegamento fisico, immettere il comando seguente: if_mpadm -r interfaccia


Stato di quiescenza del sistema operativo

Questa sezione fornisce informazioni sulla memoria permanente e descrive come portare il sistema operativo in stato di quiescenza per la deconfigurazione di una scheda dotata di memoria permanente.

Il sistema più rapido per determinare se una scheda dispone di memoria permanente è quello di eseguire il comando seguente come superutente:

# cfgadm -av | grep permanent

Il sistema risponde con un output simile al seguente, che descrive la scheda di sistema 0 (zero):

N0.SB0::memory connected configured ok base address 0x0, 4194304 KBytes total, 668072 KBytes permanent

La memoria permanente è dove risiedono il kernel di Solaris e i suoi dati. Il kernel non può essere rilasciato dalla memoria nello stesso modo in cui i processi utente residenti su altre schede rilasciano la memoria, mediante paging out al dispositivo di swap. Al contrario, per il rilascio della memoria, cfgadm utilizza la tecnica copia-rinomina.

La prima fase dell'operazione di copia-rinomina è quella di arrestare ogni attività della memoria sul sistema mettendo in pausa tutte le operazioni di I/O e le attività dei thread; questo stato è noto come quiescenza (quiescence). In questo stato, il sistema è "congelato" e non risponde agli eventi esterni quali i pacchetti di rete. La durata della quiescenza dipende da due fattori: il numero di dispositivi di I/O e di thread da arrestare e la quantità di memoria da copiare. Generalmente, il numero di dispositivi di I/O determina il tempo di quiescenza richiesto, perché i dispositivi di I/O devono essere portati in pausa e riportati in attività. In genere, lo stato di quiescenza dura più di due minuti.

Poiché la quiescenza non produce un impatto rilevabile, cfgadm richiede conferma all'utente prima di portare il sistema in stato di quiescenza. Se si immette:

# cfgadm -c unconfigure N0.SB0

Il sistema risponde con il prompt per la conferma:

System may be temporarily suspended, proceed (yes/no)?

Se si utilzza SunMC per eseguire l'operazione di DR, il prompt viene visualizzato in una finestra a comparsa.

Immettere yes per confermare che l'impatto dello stato di quiescenza è accettabile e per procedere.