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Note di rilascio di Oracle Solaris 11 Express

Capitolo 1 Problemi di installazione

In questo capitolo vengono fornite informazioni e descrizioni dei problemi relativi all'installazione della versione Oracle Solaris 11 Express.

Informazioni sull'accessibilità

Il nostro obiettivo consiste nel rendere prodotti, servizi e documentazione di supporto Oracle accessibili e utilizzabili con grande facilità per la comunità di disabili.

Accesso facilitato all'ambiente desktop di Oracle Solaris

Le applicazioni e le utility dell'ambiente desktop di Oracle Solaris integrano funzioni di accesso facilitato che consentono un utilizzo semplice ed efficiente del software da parte di utenti disabili. Gli utenti con disabilità fisiche quali la visione ridotta o abilità motorie limitate possono utilizzare tutte le funzionalità del desktop di Oracle Solaris, grazie agli strumenti di personalizzazione che consentono di regolare l'aspetto e il comportamento del desktop.

In GNOME Desktop Accessibility Guide vengono descritte in dettaglio le funzioni di accesso facilitato disponibili nell'ambiente desktop di Oracle Solaris. Per accedere alla guida mentre si utilizza il desktop di Oracle Solaris, scegliere l'opzione relativa al sistema nella barra del menu principale, quindi scegliere Guida. Nella parte destra della finestra della Guida in linea visualizzata si trova la Guida per l'accessibilità dello GNOME Desktop. Fare clic sul collegamento del titolo della guida per visualizzare una versione HTML della Guida in linea.

È possibile inoltre cercare singoli argomenti sull'accesso facilitato tramite il campo di ricerca della Guida in linea.

Accesso facilitato alla documentazione

Per la documentazione sono disponibili funzioni che consentono l'accesso alle informazioni anche a coloro che utilizzano le funzioni di accesso facilitato. La documentazione di prodotto è disponibile nel formato HTML e contiene contrassegni per semplificare l'accesso alla comunità di disabili. Per ulteriori informazioni, visitare la pagina Web Oracle Accessibility Program all'indirizzo http://www.oracle.com/accessibility/.

Informazioni generali

In questa sezione vengono fornite informazioni generali quali le modifiche del comportamento nella versione Oracle Solaris 11 Express.

Password di root iniziale dopo l'installazione del Live CD

Dopo l'installazione del Live CD, la password di root impostata inizialmente è la stessa password dell'account utente creata durante l'installazione, ma viene creata già scaduta. Al fine di risolvere il problema descritto in Gksu non emette report relativi alla password scaduta (6995127), cambiare immediatamente la password di root al primo accesso. Per eseguire questa operazione, digitare il comando su e immettere la password, quindi digitare la nuova password di root due volte.


$ su
Password:
su: Password for user 'root' has expired
New Password:
Re-enter new Password:
su: password successfully changed for root.

Repository Oracle Solaris IPS

Quando si installa Oracle Solaris 11 Express o si esegue l'aggiornamento a tale versione, il sistema è inizialmente dotato di un publisher configurato, il publisher solaris. Il publisher ha la seguente origine di repository.


http://pkg.oracle.com/solaris/release/

Aggiornamento alla versione Oracle Solaris 11 Express

Utilizzare la seguente procedura per aggiornare il sistema OpenSolaris alla versione Oracle Solaris 11 Express. In primo luogo aggiornare il sistema OpenSolaris alla build corrente nel repository della versione OpenSolaris, quindi procedere all'aggiornamento del sistema alla versione Oracle Solaris 11 Express.

Nota –

Questa procedura può essere utilizzata se si dispone di una versione OpenSolaris o di una build di sviluppo OpenSolaris installata nel sistema.

L'aggiornamento diretto dal sistema operativo Oracle Solaris 10 alla versione Oracle Solaris 11 Express non è supportato al momento. Per aggiornare il sistema Oracle Solaris 10 esistente, considerare l'utilizzo di Oracle Solaris 10 Containers, che consente di installare l'immagine del sistema esistente in un contenitore di un sistema Oracle Solaris 11 Express.

Per ulteriori informazioni, vedere System Administration Guide: Oracle Solaris Zones, Oracle Solaris 10 Containers, and Resource Management

ProcedureCome eseguire l'aggiornamento alla versione Oracle Solaris 11 Express

  1. È possibile aggiornare tutti i pacchetti del sistema OpenSolaris alla versione più recente.

    1. Se il publisher preferito non è opensolaris.org con origine http://pkg.opensolaris.org/release/, cambiare il publisher, come indicato di seguito:


      # pkg set-publisher -P -O http://pkg.opensolaris.org/release/ opensolaris.org
      Nota –

      Per visualizzare il publisher preferito, eseguire il comando:


      # pkg publisher

    2. Aggiornare tutti i pacchetti nel sistema.


      # pkg image-update

  2. Effettuare il reboot del sistema per avviarlo nell'ambiente di boot aggiornato.

  3. Aggiornare la versione Oracle Solaris 11 Express.

    1. Abilitare i pacchetti del sistema all'aggiornamento tramite un nuovo publisher. Se nel sistema è configurato il publisher extra, abilitare anche i relativi pacchetti all'aggiornamento aggiornare tramite un nuovo publisher.


      # pkg set-publisher --non-sticky opensolaris.org
# pkg set-publisher --non-sticky extra

    2. Impostare il publisher preferito su solaris con l'origine impostata su http://pkg.oracle.com/solaris/release/, come indicato di seguito:


      # pkg set-publisher -P -g http://pkg.oracle.com/solaris/release/ solaris

    3. Visualizzare la licenza per Oracle Solaris 11 Express.


      # pkg image-update 2>&1 | less
      Nota –

      Il comando pkg image-update può indicare la necessità di aggiornare il software di packaging prima di procedere con l'aggiornamento. Seguire le istruzioni e rieseguire il comando pkg image-update precedente.

    4. Se si accettano i termini della licenza Oracle Solaris Express 11, aggiornare il sistema e accettare esplicitamente la licenza.


      # pkg image-update --accept

  4. Effettuare il reboot del sistema per avviarlo nell'ambiente di boot aggiornato.

    Per ulteriori informazioni, vedere Oracle Solaris 11 Express Image Packaging System Guide. Vedere inoltre la pagina man pkg(1).

Ridenominazione dei pacchetti (6186)

In questa versione sono stati rinominati oltre 1500 pacchetti. I nomi precedenti dei pacchetti sono stati mantenuti per il momento e rimandano ai nuovi nomi. Il processo di aggiornamento dei pacchetti è un processo automatico. È possibile determinare i nomi dei nuovi pacchetti nella riga Renamed to dell'output del comando pkg info -r SUNWoldpackage.

Per un elenco di mappature, classificazioni e descrizioni di pacchetti, vedere il collegamento seguente:

http://hub.opensolaris.org/bin/view/Project+pkg/Renamed

La prima operazione di packaging dopo l'aggiornamento determina la rimozione di centinaia di pacchetti vuoti (14507)

La prima operazione di packaging dopo l'aggiornamento del sistema alla versione più recente determina la rimozione di centinaia di pacchetti vuoti. I pacchetti eliminati sono pacchetti vuoti e rinominati che devono essere rimossi dal sistema.

Soluzione. La rimozione di pacchetti vuoti su larga scala può essere ignorata in condizioni di sicurezza.

Bug di installazione

I seguenti bug si verificano durante o dopo l'installazione della versione Oracle Solaris 11 Express.

Agli utenti creati nel corso dell'installazione in modalità di testo potrebbe essere associata una password errata (6998650)

Al termine del programma di installazione in modalità testo, potrebbe essere assegnata una password non valida all'utente principale e/o all'utente root.

Soluzione. In fase di installazione immettere la password root e la password utente prima che venga visualizzata la schermata di riepilogo, quindi assicurarsi di avviare l'installazione senza tornare alla schermata Utenti. Se l'installazione è già stata completata e non è possibile accedere con la password specificata, adottare una delle soluzioni alternative indicate di seguito:

L'installazione non riesce sul dispositivo SAS JBOD (11999)

Durante l'installazione è possibile vedere un messaggio di errore simile al seguente:


$ more install_log
<AI Oct 15 17:32:50> /tmp/ai_combined_manifest.xml is a valid manifest
<AI Oct 15 17:32:50> Auto reboot enabled
<AI Oct 15 17:33:11> Cannot find the specified disk c7t2d0 on the targetsystem.
<AI Oct 15 17:33:11> Target validation failed
<AI Oct 15 17:33:11> ai target device not found
<AI Oct 15 17:33:11> Auto install failed
/$

Soluzione. Scollegare uno dei cavi SAS JBOD a percorso doppio.

x86: L'installazione del Live CD può bloccarsi in alcuni sistemi (16216)

L'installazione di Live CD può bloccarsi in sistemi con 1 GB di memoria, scheda grafica NVIDIA e più driver e1000g Ethernet.

Soluzione. Utilizzare una delle seguenti soluzioni alternative al momento dell'installazione di Live CD:

SPARC: Installazione in modalità testo non utilizzabile in sistemi dotati di schede grafiche XVR-2500 (6961487)

Alcune delle funzionalità della console utilizzate pe l'installazione in modalità testo non sono completamente supportate in sistemi SPARC dotati di schede grafiche XVR-2500. Di conseguenza l'installazione in modalità di testo non viene visualizzata correttamente sulla console di tali sistemi.

Soluzione. Scegliere una delle seguenti procedure:

La ridenominazione di un ambiente di boot occupato potrebbe non riuscire (1685)

La ridenominazione di un ambiente di boot può non riuscire se al suo interno è presente un clone dipendente correntemente attivato o occupato.

Un esempio tipico si verifica al termine dell'aggiornamento dell'ambiente di boot diretto. Se si prova a rinominare l'ambiente di boot autogenerato e aggiornato, l'operazione non riesce. La ridenominazione non riesce poiché l'ambiente di boot aggiornato è stato attivato e l'ambiente di boot diretto ne rappresenta ora il clone.

Soluzione. Utilizzare la procedura seguente:

  1. Attivare l'ambiente di boot diretto.

  2. Rinominare l'ambiente di boot aggiornato.

  3. Attivare l'ambiente di boot aggiornato.

Ad esempio, se il nome dell'ambiente di boot è solaris e il relativo nome autogenerato è solaris-1 , utilizzare i seguenti comandi:


# beadm activate solaris
# beadm rename solaris-1 new_name
# beadm activate new_name

Il programma di installazione automatico non riesce se è presente nel sistema il pool ZFS rpool (3783)

Se nel sistema è già presente un pool ZFS denominato rpool poiché era stato manualmente importato o creato dall'utente durante l'avvio corrente del Live CD, l'installazione non riesce. L'ultimo messaggio del file di log dell'installazione è simile al seguente:


Root pool rpool exists, we can't proceed with the installation.

Questo comportamento è intenzionale e assicura che non vengano inavvertitamente danneggiati i dati nel corso dell'esecuzione del programma di installazione automatico.

Il programma di installazione automatico riconosce i casi in cui viene creato rpool, ma il processo di installazione non è riuscito o è stato interrotto. In tali casi, rpool viene eliminato automaticamente in seguito al riavvio.

Soluzione. Scegliere una delle seguenti procedure:

Distribution Constructor (Costruttore distribuzione) non riconosce i punti di attivazione del file system ZFS per aree di costruzione (3947)

In sistemi con file system Oracle Solaris ZFS, il Costruttore distribuzione non riconosce né tratta un'area di costruzione come file system ZFS nei seguenti casi:

Ad esempio, considerare lo zpool seguente:


$ zfs list disk2_pool/ib/pia

Se viene eseguito il seguente comando, in cui l'area di costruzione in slim_cd.xml viene specificata come <build_area>/export/home/ib/pia</build_area> :


# distro_const build -p 1 slim_cd.xml

Viene visualizzato il seguente messaggio di errore:


/export/home/ib/pia: No such file or directory
/export/home/ib/pia: No such file or directory
Checkpointing is not available
Rerun the build without -p

Soluzione. Apportare la seguente modifica al file manifesto del Costruttore distribuzione:

Modificare <build_area>/export/home/ib/pia</build_area> in <build_area>disk2_pool/ib/pia</build_area>.

Quando si crea un nuovo ambiente di boot viene creata solo la prima voce GRUB menu.lst dell'ambiente di boot di origine (4061)

Quando viene creato un nuovo ambiente di boot, nel file GRUB è presente una sola voce menu.lst a esso associata, indipendentemente dal numero di voci presenti nell'ambiente di boot di origine. Per creare un nuovo ambiente di boot viene utilizzata la prima voce menu.lst dell'ambiente di boot di origine. Le altre voci vengono ignorate. Il problema si verifica quando si crea il nuovo ambiente di boot tramite il comando beadm o pkg update.

Se sono necessarie altre voci per il nuovo ambiente di boot, queste non sono disponibili.

Soluzione. Modificare il file /rpool/boot/grub/menu.lst e copiare le voci desiderate dall'ambiente di boot originale. Sostituire il nome dell'ambiente di boot nelle voci di origine con il nome dell'ambiente di boot di destinazione.

Messaggio di eccezione generato dal Costruttore distribuzione al momento della terminazione (4589)

Al termine dell'esecuzione della funzione del Costruttore distribuzione, potrebbe essere visualizzato il seguente messaggio di errore:


Unhandled exception in thread started by
Error in sys.excepthook:

Original exception was:

Soluzione. Il messaggio di errore viene visualizzato subito prima della terminazione e può essere ignorato senza problemi.

La creazione di più pool con lo stesso nome genera confusione nel processo di boot ZFS (5270)

Nel corso dell'esecuzione del programma di installazione automatico viene sempre creato un pool di root ZFS con il nome rpool. Il processo di boot ZFS diventa confuso se sullo stesso disco è installata più di un'istanza Oracle Solaris. Questo bug interessa soltanto il programma di installazione automatico. Il programma di installazione GUI non supporta la creazione di più istanze Oracle Solaris su un disco.

Soluzione. Se è necessario installare più di una istanza di Oracle Solaris in un sistema, assicurarsi che ogni istanza sia installata su un disco distinto.

installadm create-service deve includere un'opzione per la specifica dell'indirizzo IP passato alla configurazione DHCP (6922)

Il programma di installazione automatico non supporta server con multihome.

Soluzione. Non utilizzare il programma di installazione automatico su un server con a più connessioni di rete. Se è necessario utilizzare il programma di installazione automatico, modificare le seguenti origini dati:

Per ulteriori informazioni vedere i seguenti bug:

I comandi setup-service lookup e delete-service dns-sd non riescono se la lunghezza del nome del servizio è superiore a 59 caratteri (7802)

Se un nome di servizio del programma di installazione automatico è composto da oltre 59 caratteri, il processo dns-sd continua a essere eseguito anche dopo l'esecuzione del comando delete-service. Se la lunghezza nome di servizio è superiore a 64 caratteri, il comando create-service non riesce: restano file orfani di cui non è possibile tenere traccia tramite i servizi del programma di installazione automatico.

Soluzione. Non utilizzare nomi di servizio del programma di installazione automatico con lunghezza superiore a 59 caratteri.

L'installazione automatica non riesce se la slice 0 è configurata su un client con meno di 8 gigabyte di spazio su disco (8575)

L'installazione automatica non riesce in quanto non è disponibile spazio sufficiente nella slice 0 del dispositivo di destinazione. Viene visualizzato il seguente messaggio di errore:


Auto install failed

Soluzione. Scegliere una delle seguenti procedure:

x86: L'attributo DM_CTYPE è impostato su unknown per i controller SATA gestiti dal driver sata (6558646)

Il programma di installazione consente di selezionare un disco di destinazione per l'installazione specificando i criteri di selezione nel file manifesto del programma di installazione automatico. Nel file manifesto è possibile definire un solo criterio: il tipo di controller del disco. Per eseguire questa operazione, utilizzare il tag di selezione del disco target_device_type. I seguenti valori sono correntemente supportati:

Le informazioni sul tipo di controller non sono correntemente disponibili per i driver SATA con un nome di dispositivo in formato c#t#d#. Tali driver sono gestiti dal framework di Oracle Solaris SATA. Per ottenere informazioni sul tipo di controller del disco dal client del programma di installazione automatico è possibile eseguire il driver di prova di rilevazione della destinazione con privilegi di root al momento dell'avvio del programma di installazione automatica. Nell'esempio seguente, osservare che il tipo di controller si trova nella colonna ctype:


# /opt/install-test/bin/test_td -dv
Disk discovery
Total number of disks: 1
-------------------------------------------------------------------------------
 num |    name|    vendor|  ctype| mtype| rem| lbl| bsize|#of blocks|size [MB]|
-------------------------------------------------------------------------------
   1 |*   c7d0|   unknown|    ata| FIXED|  No|  VF|   512|1953520128|   953867|
-------------------------------------------------------------------------------

Soluzione. Utilizzare altri criteri di selezione del disco per selezionare il disco SATA desiderato. Per informazioni vedere la pagina man sata(7D).

I file manifesto del programma di installazione automatico sono installati in modalità leggibile da tutti (15362)

I file manifesto XML utilizzati dal programma di installazione automatico sono leggibili da qualsiasi utente sul server del programma di installazione automatico. Questi file sono apertamente accessibili in rete tramite il servizio del file manifesto HTTP del programma di installazione automatico. Le password fornite come parte del file manifesto di configurazione non sono sicure.

Soluzione. Scegliere una delle seguenti procedure:

Bug relativi all'aggiornamento

Questa sezione descrive i bug relativi all'aggiornamento. Durante l'aggiornamento alla versione Oracle Solaris 11 Express possono verificarsi alcuni bug; altri possono verificarsi al termine dell'aggiornamento.

Migrazione di un driver ncrs collegato al driver glm

Il driver ncrs per alcuni adattatori SCSI LSI/Symbios paralleli non è più supportato nella versione corrente di Oracle Solaris. Il driver glm è disponibile e può supportare gli stessi adattatori del driver ncrs.

Per migrare al driver glm, procedere come segue:

  1. Seguire i passaggi della procedura fino al punto 3c, Come eseguire l'aggiornamento alla versione Oracle Solaris 11 Express.

  2. Se si accettano i termini della licenza Oracle Solaris 11 Express, aggiornare il sistema e accettare esplicitamente la licenza. Specificare espressamente anche un nuovo nome per l'ambiente di boot.


    # pkg image-update --accept --be-name solaris-glm-1

  3. Attivare il nuovo ambiente di boot.


    # beadm mount solaris-glm-1 /mnt

  4. Utilizzare il comando awk per modificare le istanze di ncrs nel file /etc/driver_aliases dell'ambiente di boot precedente in glm. Queste voci devono essere aggiunte al file /mnt/etc/driver_aliases del nuovo ambiente di boot.


    # awk '$1 == "ncrs" { print "glm", $2 }' \
/etc/driver_aliases >> /mnt/etc/driver_aliases

  5. Aggiornare l'archivio di boot del nuovo ambiente di boot.


    # bootadm update-archive -R /mnt

  6. Disattivare il nuovo ambiente di boot.


    # beadm unmount solaris-glm-1

  7. Effettuare il reboot del sistema per avviarlo nell'ambiente di boot aggiornato.

image-update determina la rimozione degli avvisi relativi ai criteri dai driver (9568)

Nel corso dell'aggiornamento di un sistema alla versione Oracle Solaris 11 Express, possono essere visualizzati messaggi simili al seguente per vari driver:


driver (aggr) upgrade 
(removal of policy'read_priv_set=net_rawaccess
 write_priv_set=net_rawaccess) failed: minor node spec required.

Soluzione. Ignorare i messaggi.

L'azione del driver viene confusa dalle voci driver_aliases non coperte da un'azione (10630)

Nel corso dell'aggiornamento di un sistema alla versione Oracle Solaris 11 Express release, possono essere visualizzati messaggi simili al seguente:


The 'pcieb' driver shares the alias 
'pciexclass,060400' with the 'pcie_pci' driver, 
but the system cannot determine how the latter was delivered. 
Its entry on line 2 in /etc/driver_aliases has been commented out. 
If this driver is no longer needed, it may be removed by booting into the 
'solaris-2' boot environment and invoking 'rem_drv pcie_pci' 
as well as removing line 2 from /etc/driver_aliases or, 
before rebooting, mounting the 'Solaris-2' boot environment 
and running 'rem_drv -b <mountpoint>pcie_pci' and removing line 2 
from <mountpoint>/etc/driver_aliases.

Soluzione. Ignorare i messaggi.

image-update produce avvisi relativi alla directory etc/sma/snmp/mibs (10778)

Nel corso dell'aggiornamento di un sistema alla versione Oracle Solaris 11 Express release, possono essere visualizzati avvisi simili al seguente:


Warning - directory etc/sma/snmp/mibs not empty
Contents preserved in 
/tmp/tmpCfxHEd/var/pkg/lost+found/etc/sma/snmp/mibs-20100604T013846Z

Soluzione. Ignorare i messaggi.

Se manca il servizio xfs, vengono visualizzati errori inetd dopo l'aggiornamento da OpenSolaris 2009.06 (11602)

Quando si avvia il sistema per la prima volta dopo l'aggiornamento dalla versione OpenSolaris 2009.06 alla versione corrente, potrebbero essere visualizzati messaggi simili ai seguenti:


inetd[5503]: Failed to update state of instance 
svc:/application/x11/xfs:default in repository: entity not found
Failed to get instance

Soluzione. Ignorare i messaggi.

L'aggiornamento all'ultima versione con memoria disponibile ridotta non riesce (9388)

La fase di aggiornamento di tutti i pacchetti installati potrebbe non riuscire a causa della memoria ridotta.

Soluzione. Per eseguire la procedura, utilizzare una o più opzioni tra le seguenti:

Le zone clonate mediante zoneadm clone possono causare collisioni tra i nomi di snapshot quando si attiva un ambiente di boot (10990)

L'uso del comando zoneadm clone per la creazione di zone può causare collisioni tra i nomi di snapshot, che a loro volta possono determinare errori o cicli infiniti quando si attiva un ambiente di boot. Anche se questo bug è stato risolto in questa versione, è possibile riscontrare questo problema quando si esegue l'aggiornamento da OpenSolaris 2009.06 alla versione Oracle Solaris 11 Express.

Soluzione. Prima di utilizzare image-update per aggiornare il sistema alla versione Oracle Solaris 11 Express, eseguire il comando zoneadm detach per ciascuna zona nell'ambiente di boot OpenSolaris 2009.06.

Per ricollegare le zone:

  1. Aggiornare l'immagine.


    # pkg image-update

  2. Eseguire l'avvio nell'ambiente di boot creato tramite image-update.

  3. Eseguire il comando zoneadm attach -u per ciascuna zona nell'ambiente di boot.

Nota –

Con questa soluzione alternativa, all'ambiente di boot da cui è stato eseguito l'aggiornamento non è più collegata alcuna zona.