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Guida all'installazione di Oracle Solaris 10 1/13: installazioni JumpStart     Oracle Solaris 10 1/13 Information Library (Italiano)
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Informazioni sul documento

Prefazione

1.  Informazioni sulla pianificazione dell'installazione di Oracle Solaris

2.  JumpStart (panoramica)

3.  Preparazione di un'installazione JumpStart (procedure)

4.  Uso delle funzionalità JumpStart opzionali (procedure)

5.  Creazione di parole chiave personalizzate (procedure)

6.  Esecuzione di un'installazione JumpStart (procedure)

7.  Installazione JumpStart (esempi)

8.  Riferimento per le parole chiave correlate a JumpStart

Parole chiave e valori usati nelle regole

Parole chiave e valori usati nei profili

Sommario delle parole chiave usate nei profili

Descrizione ed esempi delle parole chiave usate nei profili

Parola chiave archive_location

Archivio memorizzato in un server NFS

Archivio memorizzato in un server HTTP o HTTPS

Archivio memorizzato in un server FTP

Archivio memorizzato su un nastro locale

Archivio memorizzato su un dispositivo locale

Archivio memorizzato in un file locale

Parola chiave del profilo backup_media

Parola chiave del profilo boot_device (UFS e ZFS)

Parola chiave del profilo bootenv (UFS e ZFS)

Parola chiave del profilo client_arch

Parola chiave del profilo client_root

Parola chiave del profilo client_swap

Come viene determinata la dimensione dello spazio di swap

Parola chiave del profilo cluster (aggiunta di gruppi software) (UFS e ZFS)

Parola chiave del profilo cluster (aggiunta o eliminazione di cluster) (UFS e ZFS)

Parola chiave del profilo dontuse (UFS e ZFS)

x86: Parola chiave del profilo fdisk (UFS e ZFS)

Parola chiave del profilo filesys (attivazione di file system remoti) (UFS e ZFS)

Parola chiave del profilo filesys (creazione di file system locali)

Parola chiave del profilo filesys (creazione di volumi RAID-1)

Parola chiave del profilo forced_deployment (installazione di archivi differenziali Flash Archive)

Parola chiave del profilo geo (UFS e ZFS)

Parola chiave del profilo install_type (UFS e ZFS)

Parola chiave del profilo layout_constraint

Parola chiave del profilo local_customization (installazione di Flash Archive)

Parola chiave del profilo locale (UFS e ZFS)

Parola chiave del profilo metadb (creazione di repliche del database di stato)

Parola chiave del profilo no_content_check (installazione di Flash Archive)

Parola chiave del profilo no_content_check (installazione di Flash Archive)

Parola chiave del profilo num_clients

Parola chiave del profilo iSCSI

Parola chiave del profilo package (UFS e ZFS)

Pacchetti memorizzati in un server NFS

Pacchetti memorizzati in un server HTTP

Pacchetti memorizzati su un dispositivo locale

Pacchetti memorizzati in un file locale

Limitazioni per l'uso della parola chiave package

Comportamento dell'aggiornamento con la parola chiave package

Parola chiave del profilo partitioning

Parola chiave del profilo patch

Patch memorizzate in un server NFS

Patch memorizzate in un server HTTP

Patch memorizzate su un dispositivo locale

Patch memorizzate in un file locale

Limitazioni per l'uso della parola chiave patch

Parola chiave del profilo pool (solo ZFS)

Parola chiave del profilo root_device (UFS e ZFS)

Modalità di determinazione del disco root del sistema

Parola chiave del profilo system_type

Parola chiave del profilo usedisk (UFS e ZFS)

Variabili d'ambiente di JumpStart

Parole chiave non operative e valori

9.  Installazione di un pool root ZFS con il metodo JumpStart

Glossario

Indice analitico

Parole chiave e valori usati nei profili

In questa sezione sono descritte le parole chiave e i relativi valori che è possibile usare nei profili. Per istruzioni sulla creazione dei profili, vedere Creazione di un profilo. Queste parole chiave vengono utilizzare per l'installazione dei file system UFS e ZFS. Se la parola chiave può essere utilizzata in un profilo ZFS, viene indicata dal termine “ZFS”.

Sommario delle parole chiave usate nei profili

La tabella seguente consente di determinare rapidamente le parole chiave utilizzabili in base allo scenario di installazione. Se non specificato diversamente nelle descrizioni, le parole chiave possono essere usate solo nelle installazioni iniziali. Inoltre, le parole chiave si riferiscono ai file system UFS se non viene specificato esplicitamente che possono essere usate in un profilo per un pool root ZFS.

Tabella 8-2 Panoramica delle parole chiave dei profili

Scenari di installazione
Parola chiave del profilo
Sistema standalone (non in rete)
Sistema standalone (in rete) o server
Server del sistema operativo
Aggiornamento
Flash Archive
Archivio differenziale Flash Archive
Aggiornamento con riallocazione dello spazio su disco
UFS e ZFS
archive_location
X
X
X
X
backup_media
X
boot_device (UFS e ZFS)
X
X
X
X
bootenv (UFS e ZFS)
X
X
X
X
client_arch
X
client_root
X
client_swap
X
cluster (aggiunta di gruppi software)
X
X
X
X
cluster (aggiunta o eliminazione di cluster)
X
X
X
X
X
X
dontuse
X
X
X
X
fdisk (solo x86)
X
X
X
X
filesys (attivazione di file system remoti)
X
X
X
filesys (creazione di file system locali)
X
X
X
filesys (creazione di file system in mirroring)
X
X
X
forced_deployment
X
X
X
geo
X
X
X
X
X
X
install_type
X
X
X
X
X
X
X
layout_constraint
X
local_customization
X
X
X
locale
X
X
X
X
X
X
metadb (creazione di repliche del database di stato)
X
X
X
no_master_check
X
X
X
no_content_check
X
X
X
num_clients
X
package
X
X
X
X
X
X
X
partitioning
X
X
X
patch
X
X
X
X
X
pool
X
X
X
X (solo per pool root ZFS)
root_device
X
X
X
X
X
X
X
system_type
X
X
X
usedisk
X
X
X
X
iscsi_target_name
X
X
iscsi_target_ip
X
X
iscsi_target_lun
X
X
iscsi_target_port
X
X
iscsi_target_slice
X

Descrizione ed esempi delle parole chiave usate nei profili

Parola chiave archive_location

archive_location retrieval-type location
tipo_recupero
I valori di tipo_recupero e posizione dipendono dalla posizione in cui risiede Flash Archive. Le sezioni seguenti contengono i valori che è possibile utilizzare per tipo_recupero e posizione e alcuni esempi di come utilizzare la parola chiave archive_location.
posizione

Le opzioni disponibili per la posizione sono descritte nelle sezioni seguenti.


Avvertenza

Avvertenza - Non è possibile creare un archivio Flash quando è installata una zona non globale. La funzionalità Flash Archive non è compatibile con la tecnologia di partizionamento Oracle Solaris Zones. Se si crea un archivio Flash, l'archivio risultante non viene installato in modo corretto quando si verificano le condizioni indicate di seguito.

  • L'archivio viene creato in una zona non globale

  • L'archivio viene creato in una zona globale in cui sono installate zone non globali


Archivio memorizzato in un server NFS

Se l'archivio si trova su un server NFS, usare la sintassi seguente per la parola chiave archive_location.

archive_location nfs server-name:/path/filename retry n
nome_server

È il nome del server in cui è memorizzato l'archivio.

percorso

La posizione dell'archivio da recuperare dal server specificato. Se il percorso contiene la variabile $HOST, le utility di installazione di Flash Archive sostituiscono la variabile $HOST con il nome del sistema clone da installare.

nome_file

Il nome del file dell'archivio Flash.

retry n

Parola chiave opzionale. n è il numero massimo di volte in cui le utility Flash Archive cercheranno di attivare l'archivio.

Esempio 8-1 Archivio memorizzato in un server NFS

archive_location nfs golden:/archives/usrarchive

archive_location nfs://golden/archives/usrarchive
Archivio memorizzato in un server HTTP o HTTPS

Se l'archivio si trova su un server HTTP, usare la sintassi seguente per la parola chiave archive_location.

archive_location http://server-name:port/path/filename optional-keywords

Se l'archivio si trova su un server HTTPS, usare la sintassi seguente per la parola chiave archive_location.

archive_location https://server-name:port/path/filename optional-keywords
nome_server

È il nome del server in cui è memorizzato l'archivio.

porta

Porta opzionale. porta può essere un numero di porta o il nome di un servizio TCP con un numero di porta che viene determinato al momento dell'esecuzione.

Se la porta non viene specificata, le utility di installazione Flash Archive utilizzano la porta HTTP predefinita, la numero 80.

percorso

La posizione dell'archivio da recuperare dal server specificato. Se il percorso contiene la variabile $HOST, le utility di installazione di Flash Archive sostituiscono la variabile $HOST con il nome del sistema clone da installare.

nome_file

Il nome del file dell'archivio Flash.

parole_chiave_opzionali

Parole chiave opzionali che è possibile specificare quando si richiama un archivio Flash da un server HTTP.

Tabella 8-3 Parole chiave opzionali che è possibile usare con archive_location HTTP

Parola chiave
Definizione del valore
auth basic nome_utente password
Se l'archivio si trova su un server HTTP protetto da una password, occorre includere il nome utente e la password necessari per accedere al server nel file del profilo.

Nota - L'uso di questo metodo di autenticazione in un profilo da utilizzare con il metodo JumpStart è rischioso. È infatti possibile che utenti non autorizzati accedano al file del profilo contenente la password.


timeout min
La parola chiave timeout permette di specificare, in minuti, il tempo massimo che può trascorrere senza ricezione di dati da parte del server HTTP. Al raggiungimento del timeout, la connessione viene chiusa, riaperta e ripresa. Se si specifica un timeout di valore 0 (zero), la connessione non viene riaperta.
  • Se si verifica una riconnessione dopo un timeout, le utility di installazione di Flash Archive tentano di riprendere la procedura dalla posizione in cui ci si trovava all'interno dell'archivio. Se le utility di installazione di Flash Archive non riescono a riprendere la procedura da tale posizione, la lettura riprende dall'inizio dell'archivio e i dati già letti prima che si verificasse il timeout vengono abbandonati.

  • Se la riconnessione successiva al timeout avviene durante l'installazione di un pacchetto, quest'ultimo viene riletto dall'inizio e i dati letti prima del timeout vengono eliminati.

proxy host:porta
La parola chiave proxy permette di specificare un host proxy e una porta proxy. L'uso di un host proxy permette di recuperare un archivio Flash che si trova dall'altra parte di un firewall. Quando si specifica la parola chiave proxy, è necessario indicare anche una porta per il proxy.

Esempio 8-2 Archivio memorizzato in un server HTTP o HTTPS

archive_location http://silver/archives/usrarchive.flar timeout 5 

Esempio della parola chiave auth basic nome_utente password:

archive_location http://silver/archives/usrarchive.flar timeout 5 user1 secret
Archivio memorizzato in un server FTP

Se l'archivio si trova su un server FTP, usare la sintassi seguente per la parola chiave archive_location.

archive_location ftp://username:password@server-name:port/path/filename optional-keywords
nome_utente:password

Nome utente e password da specificare per accedere al server FTP nel file del profilo.

nome_server

È il nome del server in cui è memorizzato l'archivio.

porta

Porta opzionale. porta può essere un numero di porta o il nome di un servizio TCP con un numero di porta che viene determinato al momento dell'esecuzione.

Se la porta non viene specificata, le utility di installazione Flash Archive utilizzano la porta FTP predefinita, la numero 21.

percorso

La posizione dell'archivio da recuperare dal server specificato. Se il percorso contiene la variabile $HOST, le utility di installazione di Flash Archive sostituiscono la variabile $HOST con il nome del sistema clone da installare.

nome_file

Il nome del file dell'archivio Flash.

parole_chiave_opzionali

Parole chiave opzionali che è possibile specificare quando si recupera un archivio Flash da un server FTP.

Tabella 8-4 Parole chiave opzionali che è possibile usare con archive_location FTP

Parola chiave
Definizione del valore
timeout min
La parola chiave timeout permette di specificare, in minuti, il tempo massimo che può trascorrere senza ricezione di dati da parte del server HTTP. Al raggiungimento del timeout, la connessione viene chiusa, riaperta e ripresa. Se si specifica un timeout di valore 0 (zero), la connessione non viene riaperta.
  • Se si verifica una riconnessione dopo un timeout, le utility di installazione di Flash Archive tentano di riprendere la procedura dalla posizione in cui ci si trovava all'interno dell'archivio. Se le utility di installazione di Flash Archive non riescono a riprendere la procedura da tale posizione, la lettura riprende dall'inizio dell'archivio e i dati già letti prima che si verificasse il timeout vengono abbandonati.

  • Se la riconnessione successiva al timeout avviene durante l'installazione di un pacchetto, quest'ultimo viene riletto dall'inizio e i dati letti prima del timeout vengono eliminati.

proxy host:porta
La parola chiave proxy permette di specificare un host proxy e una porta proxy. L'uso di un host proxy permette di recuperare un archivio Flash che si trova dall'altra parte di un firewall. Quando si specifica la parola chiave proxy, è necessario indicare anche una porta per il proxy.

Esempio 8-3 Archivio memorizzato in un server FTP

archive_location ftp://user1:secret@silver/archives/usrarchive.flar timeout 5
Archivio memorizzato su un nastro locale

Se l'archivio si trova su un nastro, usare la sintassi seguente per la parola chiave archive_location.

archive_location local_tape device position
dispositivo

È il nome dell'unità nastro in cui è memorizzato l'archivio Flash. Se il nome del dispositivo corrisponde a un percorso canonico, le utility di installazione di Flash Archive leggono l'archivio dal percorso del nodo del dispositivo. Se invece il nome del dispositivo non corrisponde a un percorso canonico, le utility di installazione di Flash Archive aggiungono gli elementi /dev/rmt/ al percorso.

posizione

Designa la posizione sul nastro in cui è stato salvato l'archivio. Se la posizione non viene specificata, le utility di installazione di Flash Archive leggono l'archivio dalla posizione corrente sul nastro. Se si specifica una posizione, è possibile collocare uno script iniziale o un file sysidcfg sull'unità nastro prima dell'archivio.

Esempio 8-4 Archivio memorizzato su un nastro locale

archive_location local_tape /dev/rmt/0n 5

archive_location local_tape 0n 5
Archivio memorizzato su un dispositivo locale

È possibile recuperare l'archivio Flash da un dispositivo locale se era stato memorizzato su un dispositivo ad accesso casuale basato su un file system, ad esempio un dischetto o un DVD. Utilizzare la sintassi seguente per la parola chiave archive_location.


Nota - Per leggere un archivio da un dispositivo orientato al flusso, ad esempio da un nastro, occorre utilizzare la sintassi descritta per l'unità nastro locale.


archive_location local_device device path/filename file-system-type
dispositivo

Il nome dell'unità in cui è memorizzato l'archivio Flash. Se il nome del dispositivo corrisponde a un percorso canonico, il dispositivo viene attivato direttamente. Se invece il nome del dispositivo non corrisponde a un percorso canonico, le utility di installazione Flash Archive vi aggiungono gli elementi /dev/dsk/.

percorso

Il percorso dell'archivio Flash in relazione alla root del file system sul dispositivo specificato. Se il percorso contiene la variabile $HOST, le utility di installazione di Flash Archive sostituiscono la variabile $HOST con il nome del sistema clone da installare.

nome_file

Il nome del file dell'archivio Flash.

tipo_file_system

Specifica il tipo di file system del dispositivo. Se il tipo di file system non viene specificato, le utility di installazione di Flash Archive cercano di attivare un file system UFS. Se l'attivazione UFS non riesce, le utility di installazione di Flash Archive cercano di attivare un file system HSFS.

Esempio 8-5 Archivio memorizzato su un dispositivo locale

Per recuperare un archivio da un disco rigido locale formattato come file system UFS:

archive_location local_device c0t0d0s0 /archives/$HOST

Per recuperare un archivio da un CD-ROM locale contenente un file system HSFS:

archive_location local_device c0t0d0s0 /archives/usrarchive
Archivio memorizzato in un file locale

Se l'archivio è stato memorizzato nell'area di miniroot da cui è stato eseguito il boot del sistema clone, può essere letto come file locale. Quando si esegue un'installazione JumpStart, si esegue il boot del sistema da un DVD, da un CD o da un'area di miniroot NFS. Il software di installazione viene caricato ed eseguito da quest'area di miniroot. Di conseguenza, un archivio Flash memorizzato su un DVD, su un CD o in un'area di miniroot NFS è accessibile come file locale. Utilizzare la sintassi seguente per la parola chiave archive_location.

archive_location local_file path/filename 
percorso

È la posizione dell'archivio. Il percorso deve essere accessibile al sistema come file locale durante il boot dal CD Oracle Solaris Software - 1 o dal DVD del sistema operativo Oracle Solaris. Se viene eseguito il boot del sistema dal CD Oracle Solaris Software - 1 o dal DVD del sistema operativo Oracle Solaris, non può accedere a /net o ad altre directory attivate automaticamente.

nome_file

Il nome del file dell'archivio Flash.

Esempio 8-6 Archivio memorizzato in un file locale

archive_location local_file /archives/usrarchive

Parola chiave del profilo backup_media

backup_media type path

La parola chiave backup_media può essere usata solo per l'aggiornamento quando è richiesta la riallocazione dello spazio su disco.

backup_media definisce il supporto da usare per eseguire il backup dei file system se è necessario riallocare lo spazio durante l'aggiornamento. Se il backup richiede più nastri o dischetti, viene chiesto di inserirli durante l'aggiornamento.

Valore valido per tipo
Valore valido per percorso
Specifica
local_tape
/dev/rmt/n
Unità nastro locale del sistema da aggiornare. Il percorso deve designare il dispositivo a caratteri (raw) dell'unità nastro. n è il numero dell'unità nastro.
local_diskette
/dev/rdisketten
Unità a dischetti locale del sistema da aggiornare. Il percorso deve designare il dispositivo a caratteri (raw) dell'unità a dischetti. n è il numero dell'unità a dischetti.

I dischetti da usare per il backup devono essere formattati.

local_filesystem
/dev/dsk/cwtxdysz

/file_system

File system locale del sistema da aggiornare. Non è possibile specificare un file system locale che verrà modificato dall'aggiornamento. Il percorso può essere il percorso di dispositivo a blocchi di una slice del disco. Ad esempio, la porzione tx in /dev/dsk/cwtxdysz può non essere necessaria. Oppure, il percorso può essere il percorso assoluto di un file system attivato dal file /etc/vfstab.
remote_filesystem
host:/file_system
File system NFS di un sistema remoto. Il percorso deve includere il nome o l'indirizzo IP del sistema remoto, host, e il percorso assoluto del file system NFS, file_system. Il file system NFS deve essere accessibile in lettura/scrittura.
remote_system
utente@host:/directory
Directory di un sistema remoto che può essere raggiunta mediante una shell remota, rsh. Il sistema da aggiornare deve avere accesso al sistema remoto in base al file .rhosts di quest'ultimo. Il percorso deve includere il nome del sistema remoto, host, e il percorso assoluto della directory. Se non viene specificato l'ID di login di un utente, utente, viene usato l'utente root.

Esempio 8-7 Parola chiave del profilo backup_media

backup_media local_tape /dev/rmt/0

backup_media local_diskette /dev/rdiskette1

backup_media local_filesystem /dev/dsk/c0t3d0s4

backup_media local_filesystem /export

backup_media remote_filesystem system1:/export/temp

backup_media remote_system user1@system1:/export/temp

Parola chiave del profilo boot_device (UFS e ZFS)


Nota - La parola chiave boot_device può essere usata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool root ZFS. La sintassi della parola chiave è la stessa in entrambi i casi. Per un elenco completo delle parole chiave che possono essere utilizzate in un'installazione UFS o ZFS, vedere la Tabella 8-2.


boot_device device eeprom

La parola chiave boot_device designa il dispositivo da cui il programma JumpStart dovrà installare il file system root (/) e il dispositivo di boot del sistema. boot_device deve corrispondere a tutte le parole chiave filesys che specifichino il file system root (/) e la parola chiave root_device.

Se questa parola chiave non viene specificata nel profilo, durante l'installazione viene specificata automaticamente come segue:

boot_device any update
dispositivo

Usare uno dei seguenti valori.

SPARC: cwtxdysz o cxdysz

Slice del disco in cui il programma JumpStart colloca il file system root (/), ad esempio c0t0d0s0.

x86: cw txdy o cxdy

Disco in cui il programma JumpStart colloca il file system root (/), ad esempio c0d0.

existing

Il programma JumpStart colloca il file system root (/) nel dispositivo di boot attuale del sistema.

any

Il programma JumpStart sceglie la posizione in cui collocare il file system root (/) del sistema. Il programma JumpStart cerca di usare il dispositivo di boot esistente. Se necessario, tuttavia, può scegliere un dispositivo differente.

eeprom

È possibile scegliere se aggiornare o preservare la EEPROM del sistema.

Il valore di eeprom permette anche di aggiornare la EEPROM del sistema se viene modificato il dispositivo di boot attivo. Con la EEPROM aggiornata, viene eseguito automaticamente il boot del sistema dal nuovo dispositivo di boot.


Nota - x86: È necessario specificare il valore preserve.


update

Il programma JumpStart aggiorna la EEPROM del sistema impostando dispositivo di boot specificato, in modo che venga eseguito il boot automatico del sistema installato da quella posizione.

preserve

Il valore del dispositivo di boot impostato nella EEPROM del sistema non viene modificato. Se si specifica un nuovo dispositivo di boot senza modificare la EEPROM, perché il sistema esegua il boot automaticamente dal nuovo dispositivo di boot occorrerà aggiornare la EEPROM manualmente.

Esempio 8-8 Parola chiave del profilo boot_device

boot_device c0t0d0s2 update

Parola chiave del profilo bootenv (UFS e ZFS)


Nota - La parola chiave bootenv può essere utilizzata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool root ZFS. La sintassi è differente per l'installazione ZFS.


bootenv createbe bename new-BE-name filesystem mountpoint:device:fs-options 
[filesystem...]

La parola chiave bootenv createbe permette di creare rapidamente un ambiente di boot vuoto e inattivo durante l'installazione del sistema operativo Oracle Solaris. È necessario creare almeno il file system root (/). Le slice vengono riservate per i file system specificati, ma i file system non vi vengono copiati. Sebbene venga assegnato un nome all'ambiente di boot, tale ambiente non viene realmente creato finché non viene installato con un archivio Flash. Quando nell'ambiente di boot vuoto viene installato un archivio, i file system vengono installati nelle slice loro riservate. Di seguito sono elencati i valori per bename e filesystem.

bename nuovo_BE

bename specifica il nome del nuovo ambiente di boot da creare. nuovo_BE non può superare la lunghezza di 30 caratteri, può contenere solo caratteri alfanumerici e non può contenere caratteri multibyte. Il nome deve essere unico sul sistema.

filesystem punto_attivazione:dispositivo:opzioni_fs

file_system determina il tipo e il numero dei file system da creare nel nuovo ambiente di boot. È necessario definire almeno una slice che contenga il file system root (/). I file system possono trovarsi sullo stesso disco o essere distribuiti su più dischi.

  • Per punto_attivazione è possibile specificare qualunque punto di attivazione valido oppure un trattino (–), per indicare una slice di swap.

  • Il dispositivo deve essere disponibile al primo boot del sistema operativo installato. Il dispositivo non ha alcuna relazione con i dispositivi di memorizzazione speciali usati da JumpStart, ad esempio con i dispositivi liberi. Il dispositivo non può essere un volume di Solaris Volume Manager o di Veritas Volume Manager. dispositivo è il nome di un disco, nella forma /dev/dsk/cwtxdysz.

  • opzioni_fs può essere uno dei seguenti valori:

    • ufs, indicante un file system UFS

    • swap, indicante un file system di swap. Il punto di attivazione per il file system di swap deve essere un trattino ().

Per un esempio di profilo e informazioni generali sull'uso di questa parola chiave, vedere i seguenti riferimenti:

Parola chiave del profilo client_arch

client_arch karch-value ...

La parola chiave client_arch specifica che il server del sistema operativo deve supportare un gruppo di piattaforme differente dal proprio. Se la parola chiave client_arch non viene specificata nel profilo, tutti i client diskless che utilizzano il server del sistema operativo devono contenere lo stesso gruppo di piattaforme di quel server. È necessario specificare tutti i gruppi di piattaforme che si desidera supportare.

I valori validi per valore_arch sono sun4u e i86pc. Per un elenco dettagliato dei nomi delle piattaforme e dei vari sistemi, vedere Oracle Solaris Sun Hardware Platform Guide all'indirizzo http://www.oracle.com/technetwork/indexes/documentation/index.html.


Nota - La parola chiave client_arch può essere usata solo se il valore specificato per system_type è server.


Parola chiave del profilo client_root

client_root root-size

La parola chiave client_root definisce lo spazio di root, dim_root, espresso in MB, da allocare per ogni client. Se la parola chiave client_root non viene specificata nel profilo di un server, il software di installazione alloca 15 MB di spazio root per ogni client. La dimensione dell'area di root dei client viene usata in combinazione con la parola chiave num_clients per determinare quanto spazio occorre riservare per il file system /export/root.


Nota - La parola chiave client_root può essere usata solo se il valore specificato per system_type è server.


Parola chiave del profilo client_swap

client_swap swap-size

La parola chiave client_swap definisce lo spazio di swap, dim_swap, espresso in MB, da allocare per ogni client diskless. Se la parola chiave client_swap non viene specificata nel profilo, vengono allocati automaticamente 32 MB di spazio di swap.


Nota - La parola chiave client_swap può essere usata solo se il valore specificato per system_type è server.


Esempio 8-9 Parola chiave del profilo client_swap

L'esempio seguente specifica che ogni client diskless dovrà avere uno spazio di swap di 64 MB.

client_swap 64
Come viene determinata la dimensione dello spazio di swap

Se la dimensione dello spazio di swap non è specificata in alcun profilo. il programma JumpStart la determina in base alla memoria fisica del sistema. La tabella seguente mostra come viene determinata la dimensione dello spazio di swap durante un'installazione JumpStart.

Tabella 8-5 Determinazione della dimensione dello spazio di swap

Memoria fisica (in MB)
Spazio di swap (in MB)
16–64
32
64–128
64
128–512
128
Oltre 512
256

Il programma JumpStart assegna al file system di swap non più del 20% della dimensione del disco. Questo non avviene se il disco dispone di spazio libero dopo la configurazione degli altri file system. Se è disponibile spazio libero, il programma JumpStart alloca tale spazio allo swap e, se possibile, alloca la quantità indicata nella tabella.


Nota - La somma tra la memoria fisica e lo spazio di swap deve risultare almeno pari a 32 MB.


Parola chiave del profilo cluster (aggiunta di gruppi software) (UFS e ZFS)

La parola chiave cluster può essere usata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool root ZFS. La sintassi della parola chiave è la stessa in entrambi i casi.

cluster group-name

La parola chiave cluster designa il gruppo software da aggiungere al sistema.

Un gruppo software è un metacluster che contiene una raccolta di cluster e pacchetti. Il gruppo software viene installato utilizzando la parola chiave cluster e la variabile nome_gruppo. La parola chiave cluster è ammessa solo nelle installazioni iniziali. La parola chiave cluster fa riferimento ai metacluster presenti nel file clustertoc(4).

Un cluster è una raccolta di pacchetti denominata SUNW nome. Un cluster viene installato utilizzando la parola chiave cluster e la variabile nome_cluster. È possibile aggiungere o rimuovere un cluster a un gruppo software (metacluster) nelle installazioni iniziali o negli aggiornamenti.

La tabella seguente contiene l'elenco dei valori nome_gruppo per ciascun gruppo software.

Gruppo software
Valore
Gruppo software Reduced Network Support
SUNWCrnet
Gruppo software Core System Support
SUNWCreq
Gruppo software End User Oracle Solaris
SUNWCuser
Gruppo software Developer Oracle Solaris
SUNWCprog
Gruppo software Entire Oracle Solaris
SUNWCall
Gruppo software Entire Oracle Solaris Plus OEM Support
SUNWCXall

Occorre tener conto delle seguenti limitazioni:

Per ulteriori informazioni sui gruppi software, vedereSpazio su disco consigliato per i gruppi software in Guida all’'nstallazione di Oracle Solaris 10 1/13: pianificazione dell’installazione e dell’aggiornamento.

Parola chiave del profilo cluster (aggiunta o eliminazione di cluster) (UFS e ZFS)

cluster cluster-name [add | delete]

Nota - La parola chiave cluster può essere usata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool root ZFS. La sintassi della parola chiave è la stessa in entrambi i casi.


La parola chiave cluster designa se il cluster specificato debba essere aggiunto o eliminato dal gruppo software da installare sul sistema.

nome_cluster

Il nome del cluster deve essere in formato SUNWCnome.

[add | delete]

Parola chiave opzionale che indica se il cluster specificato debba essere aggiunto o eliminato. I due valori possibili sono add e delete. Se non si specifica add o delete, viene impostata automaticamente l'opzione add.

Quando si utilizza cluster durante un aggiornamento, si verificano le condizioni indicate di seguito.


Nota - Un gruppo software è un metacluster che contiene una raccolta di cluster e pacchetti. Il gruppo software viene installato utilizzando la parola chiave cluster e la variabile nome_gruppo. La parola chiave cluster è ammessa solo nelle installazioni iniziali. La parola chiave cluster fa riferimento ai metacluster presenti nel file clustertoc(4).

Un cluster è una raccolta di pacchetti. I cluster possono essere raggruppati per formare un gruppo software (metacluster). Un nome di cluster ha sempre la forma SUNWnome. Un cluster viene installato utilizzando la parola chiave cluster e la variabile nome_cluster. È possibile aggiungere o rimuovere un cluster a un gruppo software (metacluster) nelle installazioni iniziali o negli aggiornamenti.


Parola chiave del profilo dontuse (UFS e ZFS)


Nota - La parola chiave dontuse può essere usata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool root ZFS. La sintassi della parola chiave è la stessa in entrambi i casi.

Per un elenco completo delle parole chiave che possono essere utilizzate in un'installazione UFS o ZFS, vedere la Tabella 8-2.


dontuse disk-name ...

Per impostazione predefinita, se è specificata l'istruzione partitioning default, il programma JumpStart utilizza tutti i dischi operativi del sistema. La parola chiave dontuse designa uno o più dischi che non si desidera vengano utilizzati dal programma JumpStart. Il valore nome_disco deve essere specificato nella forma cxtydz o cydz, ad esempio c0t0d0.


Nota - Non è possibile specificare le parole chiave dontuse e usedisk insieme nello stesso profilo.


x86: Parola chiave del profilo fdisk (UFS e ZFS)


Nota - La parola chiave fdisk può essere usata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool root ZFS. La sintassi della parola chiave è la stessa in entrambi i casi. Per un elenco completo delle parole chiave che possono essere utilizzate in un'installazione UFS o ZFS, vedere la Tabella 8-2.


fdisk disk-name type size

La parola chiave fdisk definisce in che modo le partizioni fdisk debbano essere configurate su un sistema x86. È possibile specificare più istanze della parola chiave fdisk. Quando si utilizza fdisk per partizionare un sistema x86, si verificano le seguenti condizioni:

nome_disco

Usare i valori seguenti per specificare la posizione in cui creare o eliminare la partizione fdisk:

  • cxtydz o cydz – Questi valori designano un disco specifico, ad esempio c0t3d0.

  • rootdisk: variabile che contiene il valore del disco root del sistema, dove viene eseguita l'installazione. Il disco root viene determinato da JumpStart con il metodo descritto nella sezione Modalità di determinazione del disco root del sistema.

  • all: questo valore designa tutti i dischi selezionati.

tipo

Usare i valori seguenti per specificare il tipo di partizione fdisk da creare o eliminare nel disco specificato:

  • solaris: una partizione fdisk di Oracle Solaris (di tipo SUNIXOS fdisk).

  • dosprimary: alias per le partizioni fdisk DOS primarie, non per le partizioni fdisk estese o riservate per i dati DOS. Quando si eliminano le partizioni fdisk assegnando a dimensione il valore delete, dosprimary rappresenta un alias per i tipi di partizione fdisk DOSHUGE, DOSOS12 e DOSOS16 . Quando si crea una partizione fdisk, dosprimary rappresenta un alias per la partizione fdisk di tipo DOSHUGE.

  • DDD: partizione fdisk in interi. DDD è un numero intero compreso tra 1 e 255.


    Nota - Questo valore può essere specificato solo se dimensione è delete.


  • 0xHH: partizione fdisk esadecimale. HH è un numero esadecimale compreso tra 01 e FF.


    Nota - Questo valore può essere specificato solo se dimensione è delete.


La tabella seguente mostra i numeri interi ed esadecimali associati ad alcuni tipi fdisk.

Tipo di partizione fdisk
DDD
HH
DOSOS12
1
01
PCIXOS
2
02
DOSOS16
4
04
EXTDOS
5
05
DOSHUGE
6
06
DOSDATA
86
56
OTHEROS
98
62
UNIXOS
99
63
dimensione

Usare uno dei seguenti valori:

  • DDD: sul disco specificato viene creata una partizione fdisk di dimensione DDD (in MB). DDD deve essere un numero intero, che viene arrotondato automaticamente dal programma JumpStart al limite del cilindro più vicino. L'assegnazione del valore 0 equivale all'assegnazione del valore delete.

  • all: viene creata una partizione fdisk sull'intero disco. Le partizioni fdisk esistenti vengono eliminate.


    x86 Solo - Il valore all può essere specificato solo se il tipo è solaris.


  • maxfree: viene creata una partizione fdisk nello spazio contiguo più grande disponibile sul disco specificato. Se sul disco è già presente una partizione fdisk del tipo specificato, viene utilizzata la partizione fdisk esistente. Non viene creata una nuova partizione fdisk.


    x86 Solo - Il disco deve contenere almeno una partizione fdisk non utilizzata. Inoltre, perché l'installazione riesca, il disco deve disporre di uno spazio libero sufficiente. Il valore maxfree può essere specificato solo se il tipo è solaris o dosprimary.


  • delete: tutte le partizioni fdisk del tipo specificato vengono eliminate dal disco specificato.

Parola chiave del profilo filesys (attivazione di file system remoti) (UFS e ZFS)


Nota - La parola chiave filesys può essere usata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool root ZFS. La sintassi della parola chiave è la stessa in entrambi i casi. Per un elenco completo delle parole chiave che possono essere utilizzate in un'installazione UFS o ZFS, vedere la Tabella 8-2.


filesys server:path server-address mount-point mount-options

Usando filesys con i valori elencati, il programma JumpStart configura il sistema installato in modo che attivi automaticamente i file system remoti durante il boot. La parola chiave filesys può essere specificata più volte.

server

Nome del server in cui risiede il file system remoto, seguito da due punti.

percorso

Il nome del punto di attivazione del file system, ad esempio, /usr o /export/home.

indirizzo_server

Indirizzo IP del server specificato in server : percorso. Se nella rete non è in esecuzione alcun servizio di denominazione, il valore indirizzo_server può essere utilizzato per inserire nel file /etc/hosts il nome host e l'indirizzo IP del server. Se non si desidera specificare l'indirizzo IP del server, occorre inserire un segno meno (-). Ad esempio, se la rete utilizza un servizio di denominazione non è necessario specificare l'indirizzo IP del server.

punto_attivazione

Punto di attivazione da usare per il file system remoto.

opzioni_attivazione

Una o più opzioni di attivazione, equivalenti all'opzione -o del comando mount(1M) Le opzioni di attivazione vengono aggiunte alla voce /etc/vfstab per il punto_attivazione specificato.


Nota - Se occorre specificare più opzioni di attivazione, è necessario separarle con una virgola senza spazi vuoti (ad esempio: ro,quota).


Esempio 8-10 Parola chiave del profilo filsys

filesys sherlock:/export/home/user2 - /home

Parola chiave del profilo filesys (creazione di file system locali)

filesys slice size file-system optional-parameters

Usando filesys con i valori indicati, durante l'installazione il programma JumpStart crea i file system specificati sul sistema locale. La parola chiave filesys può essere specificata più volte.

slice

Usare uno dei seguenti valori:

any

Il programma JumpStart può collocare il file system su qualunque disco.


Nota - Non è possibile specificare any se dimensione è existing, all, free, inizio:dimensione o ignore.


cwtxdysz o cxdysz

Slice del disco in cui il programma JumpStart dovrà collocare il file system, ad esempio c0t0d0s0 o c0d0s0.

rootdisk.sn

È la variabile che contiene il valore per il disco root del sistema, determinato dal programma JumpStart come descritto in Modalità di determinazione del disco root del sistema. Il suffisso sn indica una slice specifica sul disco.


Nota - Il disco root viene determinato da JumpStart e indica la posizione in cui viene installato il sistema operativo. Il file rules utilizza la parola chiave non operativa rootdisk in modo diverso rispetto a come la parola chiave "rootdisk" viene utilizzata nel profilo JumpStart. Non è possibile stabilire la posizione di installazione utilizzando la parola chiave non operativa rootdisk nel file rules. La parola chiave non operativa rootdisk determina la posizione da cui eseguire il boot del sistema durante l'installazione. Vedere la Tabella 8-10.


dimensione

Usare uno dei seguenti valori:

num

La dimensione del file system viene impostata su num ed espressa in MB.

existing

Viene usata la dimensione attuale del file system esistente.


Nota - Quando si utilizza il valore existing, è possibile modificare il nome di una slice esistente specificando file_system come punto_attivazione diverso.


auto

La dimensione del file system viene determinata automaticamente, in base al software selezionato.

all

La slice specificata userà l'intero disco per il file system. Quando si specifica il valore all, non è possibile collocare altri file system sullo stesso disco.

free

Viene usato per il file system lo spazio rimasto inutilizzato sul disco.


Nota - Per usare il valore free, filesys deve essere l'ultima parola chiave del profilo.


inizio:dimensione

Il file system viene partizionato in modo esplicito. inizio è il cilindro da cui inizia la slice. dimensione è il numero di cilindri da usare per la slice.

file_system

Il valore file_system è opzionale e viene utilizzato quando la slice specificata è any o cwtxdysz. Se il valore di file_system non viene specificato, viene impostato automaticamente unnamed. Se è impostato unnamed, non è possibile specificare il valore di parametri_opzionali. Usare uno dei seguenti valori:

punto_attivazione

Punto di attivazione del file system, ad esempio /var.

swap

La slice specificata viene utilizzata come swap.

overlap

La slice specificata viene definita come rappresentazione di un'area del disco. Il valore VTOC è V_BACKUP. Nell'impostazione predefinita, la slice 2 è una slice sovrapposta che rappresenta l'intero disco.


Nota - È possibile specificare overlap solo se la dimensione è existing, all o inizio:dimensione.


unnamed

Poiché la slice specificata viene definita come raw, non richiede alcun punto di attivazione. Se non si specifica il valore di file_system, viene utilizzato automaticamente unnamed.

ignore

La slice specificata non viene usata o non viene riconosciuta dal programma JumpStart. Questa opzione può essere usata per ignorare un file system del disco durante l'installazione. In questo caso, il programma JumpStart crea un nuovo file system sullo stesso disco con lo stesso nome. Il valore ignore può essere usato solo quando è specificato partitioning existing.

parametri_opzionali

Usare uno dei seguenti valori:

preserve

Il file system nella slice specificata viene preservato.


Nota - Il valore preserve può essere specificato solo se la dimensione è existing e la slice è cwtxdysz.


opzioni_attivazione

Una o più opzioni di attivazione, equivalenti all'opzione -o del comando mount(1M) Le opzioni di attivazione vengono aggiunte alla voce /etc/vfstab per il punto_attivazione specificato.


Nota - Se occorre specificare più opzioni di attivazione, è necessario separarle con una virgola senza spazi vuoti (ad esempio: ro,quota).


Parola chiave del profilo filesys (creazione di volumi RAID-1)

filesys mirror[:name]slice [slice] size file-system optional-parameters

Usando le parole chiave filesys mirror con i valori elencati, il programma JumpStart crea i volumi RAID-1 e RAID-0 necessari per la creazione di un file system in mirroring. È possibile specificare le parole filesys mirror più di una volta per creare volumi RAID-1 (mirror) per diversi file system.


Nota - La parola chiave filesys mirror è supportata solo nelle installazioni iniziali.


nome

Questa parola chiave opzionale consente di assegnare un nome al volume RAID-1 (mirror). I nomi dei mirror devono iniziare con la lettera “d”, seguita da un numero compreso tra 0 e 127, ad esempio d100. Se non si specifica un nome per il mirror, il programma JumpStart lo assegna automaticamente. Per le linee guida sulla denominazione dei mirror, vedere Requisiti e linee guida per i nomi dei volumi RAID in Guida all’'nstallazione di Oracle Solaris 10 1/13: pianificazione dell’installazione e dell’aggiornamento.

slice

Questo valore specifica la slice del disco in cui il programma JumpStart posiziona il file system da duplicare. Il valore della slice deve seguire il formato cwtxdysz, ad esempio c0t0d0s0 o c0t0d0s5. Il programma JumpStart crea un volume RAID-0 (concatenazione di una singola slice) sulla slice e crea un volume RAID-1 per eseguire il mirroring della concatenazione. È possibile specificare fino a un massimo di due slice per due volumi RAID-0.

dimensione

Questo valore specifica la dimensione del file system espressa in MB.

file_system

Questo valore specifica il file system che si intende duplicare. Il programma JumpStart crea il volume RAID-1 utilizzando le slice specificate e lo attiva sul file system specificato. Oltre ai file system critici, come i file system root (/), /usr e /var, è anche possibile specificare il file system swap.

  • Se il valore di file_system non viene specificato, viene impostato automaticamente unnamed.

  • Se è impostato unnamed, non è possibile specificare il valore di parametri_opzionali. Usare uno dei seguenti valori:

    punto_attivazione

    Punto di attivazione del file system, ad esempio /var.

    swap

    Definisce la slice da utilizzare come swap.

    overlap

    Definisce la slice come rappresentazione di un'area del disco. Il valore VTOC è V_BACKUP. Nell'impostazione predefinita, la slice 2 è una slice sovrapposta che rappresenta l'intero disco. È possibile specificare overlap solo se la dimensione corrisponde a uno dei seguenti valori:

    • existing

    • all

    • inizio:dimensione.

    unnamed

    Definisce le slice come slice non elaborate, pertanto al punto di attivazione della slice non è associato alcun nome. Se non si specifica il valore di file_system, viene utilizzato automaticamente unnamed.

    ignore

    Specifica che la slice non deve essere utilizzata o riconosciuta dal programma JumpStart. Questa opzione può essere usata per ignorare un file system del disco durante l'installazione. In questo caso, il programma JumpStart crea un nuovo file system sullo stesso disco con lo stesso nome. Il valore ignore può essere utilizzato solo quando è specificata la parola chiave partitioning e il valore existing.

parametri-opzionali

Una o più opzioni di attivazione, equivalenti all'opzione -o del comando mount(1M) Le opzioni di attivazione vengono aggiunte alla voce /etc/vfstab per il file system specificato. Se occorre specificare più opzioni di attivazione, è necessario separarle con una virgola senza spazi vuoti; ad esempio: ro,quota.


Nota - Se è impostato unnamed per il valore file_system, non è possibile specificare il valore parametri_opzionali. Vedere file_system per i valori da impostare.


Per ulteriori informazioni sulla creazione di file system in mirroring durante l'installazione, vedere il Capitolo 8, Creazione di volumi RAID-1 (mirror) durante l'installazione (panoramica) in Guida all’'nstallazione di Oracle Solaris 10 1/13: pianificazione dell’installazione e dell’aggiornamento.

Parola chiave del profilo forced_deployment (installazione di archivi differenziali Flash Archive)

forced_deployment 

La parola chiave forced_deployment forza l'installazione di un archivio differenziale Flash Archive su un sistema clone diverso da quello atteso dal software.


Avvertenza

Avvertenza - Usando forced_deployment, tutti i file nuovi vengono eliminati per portare il sistema clone allo stato previsto. Se non si è certi di voler eliminare i file nuovi, usare l'impostazione predefinita, che protegge i nuovi file interrompendo l'installazione.


Parola chiave del profilo geo (UFS e ZFS)


Nota - La parola chiave geo può essere usata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool root ZFS. La sintassi della parola chiave è la stessa in entrambi i casi. Per un elenco completo delle parole chiave che possono essere utilizzate in un'installazione UFS o ZFS, vedere la Tabella 8-2.


geo region

La parola chiave geo designa la versione locale o le versioni locali da installare sul sistema o da aggiungere durante un aggiornamento. regione designa un'area geografica che contiene le versioni locali da installare. La tabella seguente contiene i valori che è possibile specificare come regione:

Valore
Descrizione
N_Africa
Paesi dell'Africa settentrionale, incluso l'Egitto
C_America
Paesi dell'America centrale, inclusi Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Messico, Nicaragua, Panama
N_America
Paesi dell'America settentrionale, inclusi Canada e Stati Uniti
S_America
Paesi dell'America meridionale, inclusi Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Paraguay, Perù, Uruguay, Venezuela
Asia
Paesi asiatici, inclusi Giappone, Repubblica di Corea, Repubblica Popolare Cinese, Taiwan, Thailandia
Ausi
Australasia, inclusi Australia e Nuova Zelanda
C_Europe
Paesi dell'Europa centrale, inclusi Austria, Repubblica Ceca, Germania, Ungheria, Polonia, Slovacchia, Svizzera
E_Europe
Paesi dell'Europa orientale, inclusi Albania, Bosnia, Bulgaria, Croazia, Estonia, Lettonia, Lituania, Macedonia, Romania, Russia, Serbia, Slovenia, Turchia
N_Europe
Paesi dell'Europa settentrionale, inclusi Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Svezia
S_Europe
Paesi dell'Europa meridionale, inclusi Grecia, Italia, Portogallo, Spagna
W_Europe
Paesi dell'Europa occidentale, inclusi Belgio, Francia, Gran Bretagna, Irlanda, Olanda
M_East
Paesi del Medio Oriente, incluso Israele

Per un elenco completo dei valori delle versioni locali dei componenti di ciascuna versione locale, consultare il documento International Language Environments Guide .


Nota - La parola chiave geo può essere specificata per ogni versione locale da aggiungere al sistema.


Parola chiave del profilo install_type (UFS e ZFS)


Nota - La parola chiave install_type può essere utilizzata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool root ZFS. La sintassi per l'installazione ZFS è limitata. Per l'installazione ZFS è possibile utilizzare solo l'opzione initial_install.


install_type type

install_type definisce se eliminare e installare un nuovo sistema operativo Oracle Solaris, aggiornare il sistema operativo esistente o installare un Flash Archive nel sistema.


Nota - install_type deve essere utilizzata e deve essere la prima parola chiave specificata in ogni profilo.


È necessario utilizzare una delle opzioni indicate di seguito per il tipo.

initial_install

Specifica di eseguire un'installazione iniziale del sistema operativo Oracle Solaris

upgrade

Specifica di eseguire un aggiornamento del sistema operativo Oracle Solaris

flash_install

Indica di installare un archivio Flash che sovrascriva tutti i file.

flash_update

Specifica l'installazione di un archivio differenziale Flash Archive che sovrascriva solo i file specificati


Nota - Ciascuna di queste opzioni è dotata di un set specifico di parole chiave dei profili correlate.


Parola chiave del profilo layout_constraint

layout_constraint slice constraint minimum-size

layout_constraint designa i vincoli da rispettare nella configurazione automatica dei file system se occorre riallocare lo spazio su disco durante l'aggiornamento.

Limitazione
Descrizione
Questa parola chiave viene utilizzata solo con l'opzione upgrade.
È possibile utilizzare layout_constraint solo per l'opzione upgrade quando è richiesta la riallocazione dello spazio su disco.
Se la parola chiave layout_constraint non viene specificata
Il programma JumpStart configura il disco come segue:
  • I file system che richiedono più spazio per l'aggiornamento vengono contrassegnati come changeable.

  • I file system residenti sullo stesso disco di un file system che richiede più spazio e che vengono attivati dal file /etc/vfstab vengono contrassegnati come changeable.

  • Gli altri file system vengono contrassegnati come fissi poiché la funzione di configurazione automatica non può modificarli.

Se si specificano una o più parole chiave layout_constraint
Il programma JumpStart configura il disco come segue:
  • I file system che richiedono più spazio per l'aggiornamento vengono contrassegnati come changeable.

  • I file system per cui è stata specificata una parola chiave layout_constraint vengono contrassegnati con il vincolo specificato.

  • Gli altri file system vengono contrassegnati come fixed.

Se il file system non viene contrassegnato come changeable
Non è possibile modificare il vincolo per i file system che richiedono più spazio per l'aggiornamento, poiché questi file system devono essere contrassegnati come changeable. La parola chiave layout_constraint può essere utilizzata per modificare i valori dim_minima per i file system che richiedono più spazio per l'aggiornamento.
Se i file system richiedono una maggiore quantità di spazio per l'aggiornamento
Per facilitare la riallocazione dello spazio durante la configurazione automatica, impostare un maggior numero di file system come modificabili o spostabili, in particolare i file system che risiedono sugli stessi dischi di quelli che richiedono più spazio per l'aggiornamento.
slice

Indica la slice del file system a cui si riferisce il vincolo specificato. La slice deve essere specificata nella forma c wtxd ysz o cx dysz.

vincolo

Usare uno dei valori seguenti per il file system specificato:

changeable

La funzione di autoconfigurazione può spostare il file system in un'altra posizione e può cambiarne le dimensioni. Il vincolo changeable può essere specificato solo sui file system che vengono attivati dal file /etc/vfstab. La dimensione del file system può essere modificata specificando il valore dim_minima.

Se si contrassegna un file system come modificabile e non si specifica alcuna dim_minima, la dimensione minima del file system viene impostata su un valore pari al 10% in più della dimensione minima richiesta. Ad esempio, se la dimensione minima di un file system è di 100 MB, la nuova dimensione verrà impostata a 110 MB. Se viene specificata una dim_minima, lo spazio libero risultante dalla sottrazione della dimensione minima dalla dimensione originale viene utilizzato per altri file system.

movable

La funzione di autoconfigurazione può spostare il file system in un'altra slice dello stesso disco o di un disco differente. La dimensione del file system rimane invariata.

available

La funzione di autoconfigurazione può riallocare tutto lo spazio del file system. I dati presenti nel file system andranno perduti. Il vincolo available può essere specificato solo per i file system che non vengono attivati dal file /etc/vfstab.

collapse

La funzione di autoconfigurazione sposta e comprime il file system specificato nel file system padre. L'opzione collapse può essere usata per ridurre il numero di file system di un sistema nel corso dell'aggiornamento. Ad esempio, se un sistema contiene i file system /usr e /usr/share, comprimendo /usr/share il file system verrà spostato in /usr, cioè nel file system padre. Il vincolo collapse può essere specificato solo per i file system attivati dal file /etc/vfstab.

dim_minima

Specifica la dimensione del file system dopo la riallocazione dello spazio su disco. L'opzione dim_minima permette di modificare la dimensione di un file system. La dimensione del file system può risultare superiore se allo spazio designato viene aggiunto altro spazio non allocato. In ogni caso, la dimensione finale non può essere inferiore a quella specificata. Il valore dim_minima è opzionale. Questo valore può essere utilizzato solo se il file system è stato contrassegnato come changeable e la dimensione minima non può essere inferiore a quella richiesta per il contenuto del file system esistente.

Esempio 8-11 Parola chiave del profilo layout_constraint

layout_constraint c0t3d0s1 changeable 200

layout_constraint c0t3d0s4 movable

layout_constraint c0t3d1s3 available

layout_constraint c0t2d0s1 collapse

Parola chiave del profilo local_customization (installazione di Flash Archive)

local_customization local-directory

Prima di installare un archivio Flash su un sistema clone, è possibile creare script personalizzati che preservino le configurazioni locali sul sistema clone. La parola chiave local_customization designa la directory in cui sono stati memorizzati questi script. directory_locale è il percorso dello script sul sistema clone.

Per informazioni sugli script di predeployment e postdeployment, vedere Creazione di script di personalizzazione in Guida all’installazione di Oracle Solaris 10 1/13: archivi Flash (creazione e installazione).

Parola chiave del profilo locale (UFS e ZFS)


Nota - La parola chiave locale può essere usata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool root ZFS. La sintassi della parola chiave è la stessa in entrambi i casi. Per un elenco completo delle parole chiave che possono essere utilizzate in un'installazione UFS o ZFS, vedere la Tabella 8-2.


locale locale-name

Nota - La parola chiave locale può essere usata sia in un'installazione iniziale che in un aggiornamento.


La parola chiave locale designa i pacchetti delle versioni locali che si desidera installare o aggiungere durante l'aggiornamento per la versione_locale specificata. I valori accettati come nome della versione locale sono gli stessi utilizzati per la variabile d'ambiente $LANG. Per l'elenco dei valori ammessi per le versioni locali, vedere il documento International Language Environments Guide.

Quando si utilizza la parola chiave locale, considerare i seguenti fattori:

Parola chiave del profilo metadb (creazione di repliche del database di stato)

metadb slice [size size-in-blocks] [count number-of-replicas]

La parola chiave metadb consente di creare repliche del database di stato di Solaris Volume Manager (mediazioni) durante l'installazione JumpStart. È possibile usare la parola chiave metadb più volte nel file del profilo per creare le repliche del database di stato su più slice differenti.

slice

È necessario specificare la slice del disco su cui il programma JumpStart deve posizionare la replica del database di stato. Il valore slice deve seguire il formato cwtxdysz.

size dim_in_blocchi

La parola chiave opzionale size consente di specificare la dimensione, in blocchi, della replica del database di stato da creare. Se non si specifica un valore per size, il programma JumpStart utilizza la dimensione predefinita di 8192 blocchi per la replica del database di stato.

count numero_di_repliche

È possibile specificare il numero di repliche del database di stato da creare impostando nel profilo la parola chiave opzionale count. Se non si specifica un valore per count, il programma JumpStart crea tre repliche del database di stato per impostazione predefinita.

Per ulteriori informazioni sulla creazione di repliche del database di stato di Solaris Volume Manager nel corso dell'installazione, vedere Linee guida e requisiti delle repliche del database di stato in Guida all’'nstallazione di Oracle Solaris 10 1/13: pianificazione dell’installazione e dell’aggiornamento.

Parola chiave del profilo no_content_check (installazione di Flash Archive)

no_content_check

Durante l'installazione di un sistema clone con un archivio differenziale Flash Archive, è possibile usare la parola chiave no_content_check per ignorare la verifica file per file. Questo tipo di verifica assicura che il sistema clone sia una esatta duplicazione del sistema master. È perciò preferibile evitare di usare questa parola chiave se non si è certi che il sistema clone sia una copia esatta del sistema master originale.


Avvertenza

Avvertenza - Usando no_content_check, tutti i file nuovi vengono eliminati per portare il sistema clone allo stato previsto. Se non si è certi di voler eliminare i file nuovi, usare l'impostazione predefinita, che protegge i nuovi file interrompendo l'installazione.


Per informazioni sull'installazione di archivi differenziali Flash Archive, vedere Per preparare l'installazione di un Flash Archive con il metodo JumpStart.

Parola chiave del profilo no_content_check (installazione di Flash Archive)

no_master_check

Durante l'installazione di un sistema clone con un archivio differenziale Flash Archive, è possibile usare la parola chiave no_master_check per ignorare la verifica dell'esatta corrispondenza tra il sistema clone e il sistema master originale. È perciò preferibile evitare di usare questa parola chiave se non si è certi che il sistema clone sia una copia esatta del sistema master originale.

Per informazioni sull'installazione di archivi differenziali Flash Archive, vedere Per preparare l'installazione di un Flash Archive con il metodo JumpStart.

Parola chiave del profilo num_clients

num_clients client-num

Quando si installa un server, viene allocato dello spazio per i file system root (/) e di swap di ogni client diskless. La parola chiave num_clients definisce il numero dei client diskless, numero_client, supportati da un server. Se la parola chiave num_clients non viene specificata nel profilo, vengono allocati cinque client diskless.


Nota - La parola chiave num_clients può essere usata solo se il system_type specificato è server.


Parola chiave del profilo iSCSI

Quando si installa il sistema operativo Oracle Solaris su un sistema iSCSI, utilizzare la parola chiave iSCSI. Vedere Esempio 3-16 ed Esempio 3-17.

Per un'installazione JumpStart iSCSI sono definiti i termini indicati di seguito.

iSCSI Target IP

Obbligatorio quando si configura iSCSI su protocollo TCP/IP. Ciascun indirizzo IP di destinazione può rappresentare un dispositivo fisico, come un disco o un nastro, oppure una destinazione virtualizzata.

iSCSI Target Port

Una porta su cui un server di destinazione iSCSI ascolta le richieste del responsabile avvio. Il valore predefinito è 3260.

iSCSI Target LUN

LUN (Logical Unit Number) rappresenta un dispositivo SCSI indirizzabile singolarmente (logico) che fa parte di un dispositivo SCSI fisico (destinazione). In un ambiente iSCSI i LUN sono essenzialmente unità disco numerate. Un responsabile avvio negozia con una destinazione per stabilire la connettività a un LUN. Ne risulta una connessione iSCSI che emula una connessione a un disco rigido SCSI. I responsabili avvio considerano i LUN iSCSI come un disco rigido raw SCSI o IDE. Ad esempio, anziché attivare le directory remote come negli ambienti NFS o CIFS, i sistemi iSCSI formattano e gestiscono direttamente i file system sui LUN iSCSI. In genere nelle distribuzioni aziendali i LUN rappresentano sezioni di grandi array di dischi RAID, spesso allocati uno per client. iSCSI non impone alcuna regola o limitazione sulla condivisione di un singolo LUN da parte di più computer. L'accesso condiviso a un solo file system sottostante viene considerato un'attività del sistema operativo.

È necessario specificare un valore LUN se si utilizza il metodo di rilevamento statico per rilevare le destinazioni.

iSCSI Target Name

Il nome della destinazione iSCSI include un nome IQN (iSCSI Qualified Name) indicato in RFC 3720, con altri esempi di nomi in RFC 3721. Per ulteriori informazioni, visitare il sito IETF. Ad esempio, iqn.1986-03.com.sun:02:358ddbf8-601a-e73a-df56-89 è un tipico nome di destinazione iSCSI. Il nome è costituito dai seguenti campi:

  • IQN letterale

  • Data (aaaa-mm) in corrispondenza della quale l'authority di denominazione ha assunto la proprietà del dominio

  • Nome di dominio inverso dell'authority

  • Due punti opzionali ":" che precedono il nome di una destinazione di memorizzazione specificata dall'authority di denominazione.

Parola chiave del profilo package (UFS e ZFS)


Nota - La parola chiave package può essere usata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool root ZFS. La sintassi della parola chiave è la stessa in entrambi i casi. Per un elenco completo delle parole chiave che possono essere utilizzate in un'installazione UFS o ZFS, vedere la Tabella 8-2.


package package-name [add [retrieval-type location]| delete]

La parola chiave package può essere usata sia in un'installazione iniziale che in un aggiornamento. La parola chiave package permette di:

nome_pacchetto

Specifica il nome del pacchetto nella forma SUNWnome. Per visualizzare informazioni dettagliate sui pacchetti e i relativi nomi, usare il comando pkginfo -l.

add | delete

Specificano se il pacchetto specificato dovrà essere aggiunto o rimosso. Se non si specifica add o delete, viene impostata automaticamente l'opzione add.


Nota - Per aggiungere più pacchetti, aggiungere al profilo i nomi degli altri pacchetti desiderati senza specificarne la posizione. In questo modo, la posizione del pacchetto precedente verrà usata anche per tutti i pacchetti successivi.


[tipo_recupero posizione]

Specifica l'aggiunta di uno o più pacchetti non appartenenti alla distribuzione di Oracle Solaris da installare. I valori di tipo_recupero e posizione dipendono dalla posizione in cui risiede il pacchetto.

Nelle sezioni seguenti vengono descritti i valori che è possibile utilizzare per tipo_recupero e posizione e alcuni esempi di come utilizzare la parola chiave package_name.

Pacchetti memorizzati in un server NFS

Se il pacchetto risiede su un server NFS, usare una delle sintassi seguenti per la parola chiave package.

package package-name add nfs server-name:/path [retry n]
package package-name add nfs://server-name:/path [retry n]
nome_pacchetto

Specifica il nome del pacchetto nella forma SUNWnome. Per visualizzare informazioni dettagliate sui pacchetti e i relativi nomi, usare il comando pkginfo -l.

nome_server

Specifica il nome del server in cui è stato memorizzato il pacchetto.

percorso

Specifica la directory in cui si trova il pacchetto sul server specificato. Se il percorso contiene la variabile $HOST, $HOST viene sostituita con il nome del sistema host che si sta installando.

retry n

È una parola chiave opzionale. n indica il numero massimo di tentativi di attivazione della directory che verranno effettuati durante il processo di installazione.

Esempio 8-12 Aggiunta di un pacchetto con NFS

In questo esempio la parola chiave del profilo package viene utilizzata per aggiungere il pacchetto SUNWnew dalla posizione NFS nfs://golden/packages/Solaris_10/. Se l'attivazione non riesce, la procedura viene ritentata per cinque volte.

package SUNWnew add nfs golden:/packages/Solaris_10 retry 5
Pacchetti memorizzati in un server HTTP

Se il pacchetto risiede su un server HTTP, usare una delle sintassi seguenti per la parola chiave package.

package package-name add http://server-name[:port] path optional-keywords
package package-name add http server-name[:port] path optional-keywords
nome_pacchetto

Specifica il nome del pacchetto nella forma SUNWnome. Per visualizzare informazioni dettagliate sui pacchetti e i relativi nomi, usare il comando pkginfo -l.

nome_server

Specifica il nome del server in cui è stato memorizzato il pacchetto.

porta

Specifica una porta opzionale. porta può essere un numero di porta o il nome di un servizio TCP con un numero di porta che viene determinato al momento dell'esecuzione.

Se non viene specificato un numero di porta, viene usata la porta HTTP predefinita 80.

percorso

Specifica la posizione dell'archivio da leggere dal server specificato. Quando si utilizza un server HTTP, il pacchetto deve essere nel formato utilizzato per il datastream.

parole_chiave_opzionali

Specifica le parole chiave opzionali da utilizzare durante la lettura dei pacchetti da un server HTTP.

Tabella 8-6 Parole chiave opzionali di package da usare con HTTP

Parola chiave
Definizione del valore
timeout min
La parola chiave timeout permette di specificare, in minuti, il tempo massimo che può trascorrere senza ricezione di dati da parte del server HTTP. Al raggiungimento del timeout, la connessione viene chiusa, riaperta e ripresa. Se si specifica un timeout di valore 0 (zero), la connessione non viene riaperta.

In caso di riconnessione successiva al timeout, il pacchetto viene riletto dall'inizio e i dati letti prima del timeout vengono eliminati.

proxy host:porta
La parola chiave proxy permette di specificare un host proxy e una porta proxy. L'uso di un host proxy permette di recuperare un pacchetto Oracle Solaris che si trova dall'altra parte di un firewall. Quando si specifica la parola chiave proxy, è necessario indicare anche una porta per il proxy.

Esempio 8-13 Aggiunta di un pacchetto con HTTP

In questo esempio la parola chiave package viene usata per aggiungere tutti i pacchetti elencati nella directory Solaris_10 dalla posizione HTTP http://package.central/Solaris_10. Se trascorrono cinque minuti senza ricezione di dati, il pacchetto viene riletto. I dati letti in precedenza vengono eliminati. È possibile usare uno dei formati seguenti.

package SUNWnew add http package.central/Solaris_10 timeout 5 
package SUNWnew add http://package.central/Solaris_10 timeout 5 

Esempio 8-14 Aggiunta di un pacchetto con HTTP e una porta proxy

In questo esempio la parola chiave package viene usata per aggiungere tutti i pacchetti elencati nella directory Solaris_10 dalla posizione HTTP http://package.central/Solaris_10. Il pacchetto viene letto attraverso un firewall usando la parola chiave proxy.

package SUNWnew add http://package.central/Solaris_10 proxy webcache.east:8080
Pacchetti memorizzati su un dispositivo locale

È possibile recuperare un pacchetto Oracle Solaris da un dispositivo locale se era stato memorizzato su un dispositivo ad accesso casuale basato su file system, come un dischetto o un DVD-ROM. Utilizzare la sintassi seguente per la parola chiave package.

package package-name add local_device device path file-system-type
nome_pacchetto

Specifica il nome del pacchetto nella forma SUNWnome. Per visualizzare informazioni dettagliate sui pacchetti e i relativi nomi, usare il comando pkginfo -l.

dispositivo

Specifica il nome dell'unità in cui risiede il pacchetto Oracle Solaris. Se il nome del dispositivo corrisponde a un percorso canonico, il dispositivo viene attivato direttamente. Se invece il nome del dispositivo non corrisponde a un percorso canonico, l'utility di installazione vi aggiunge gli elementi /dev/dsk/.

percorso

Specifica il percorso del pacchetto Oracle Solaris relativamente al file system root (/) del dispositivo specificato.

tipo_file_system

Specifica il tipo di file system del dispositivo. Se il tipo di file system non viene specificato, l'utility di installazione cerca di attivare un file system UFS. Se l'attivazione UFS non riesce, l'utility di installazione cerca di attivare un file system HSFS.

Esempio 8-15 Aggiunta di un pacchetto da un dispositivo locale con un file system UFS

In questo esempio la parola chiave del profilo package viene utilizzata per aggiungere il pacchetto SUNWnew dalla directory /Solaris_10/Product del dispositivo locale c0t6d0s0. SI tratta di un file system UFS.

package SUNWnew add local_device c0t6d0s0 /Solaris_10/Product ufs

Esempio 8-16 Aggiunta di un pacchetto da un dispositivo locale con un file system HSFS

In questo esempio la parola chiave del profilo package viene utilizzata per aggiungere il pacchetto SUNWnew dalla directory /Solaris_10/Product del dispositivo locale c0t6d0s0. SI tratta di un file system HSFS.

package SUNWnew add local_device c0t6d0s0 /Solaris_10/Product  hsfs
Pacchetti memorizzati in un file locale

È possibile installare un pacchetto residente nella miniroot da cui è stato eseguito il boot del sistema. Quando si esegue un'installazione JumpStart, si esegue il boot del sistema da un DVD, da un CD o da un'area di miniroot NFS. Il software di installazione viene caricato ed eseguito da quest'area di miniroot. Di conseguenza, un pacchetto memorizzato su un DVD, su un CD o in un'area di miniroot NFS è accessibile come file locale. Usare la seguente sintassi per la parola chiave package.

package package-name add local_file path 
nome_pacchetto

Specifica il nome del pacchetto nella forma SUNWnome. Per visualizzare informazioni dettagliate sui pacchetti e i relativi nomi, usare il comando pkginfo -l.

percorso

Specifica la posizione del pacchetto. Il percorso deve essere accessibile al sistema come file locale durante il boot dal CD Oracle Solaris Software - 1 o dal DVD del sistema operativo Oracle Solaris. Il sistema non può accedere a /net durante il boot dal CD Oracle Solaris Software - 1 o dal DVD del sistema operativo Oracle Solaris.

Esempio 8-17 Aggiunta di un pacchetto da un file locale

In questo esempio la parola chiave package viene usata per aggiungere il pacchetto SUNWnew dalla directory /Solaris_10/Product.

package SUNWnew add local_file /Solaris_10/Product
Limitazioni per l'uso della parola chiave package

L'uso della parola chiave package è soggetto alle seguenti limitazioni:

Comportamento dell'aggiornamento con la parola chiave package

Se si utilizza la parola chiave package per un aggiornamento, il programma JumpStart esegue le seguenti operazioni:

Parola chiave del profilo partitioning

partitioning type

La parola chiave partitioning definisce il modo in cui i dischi dovranno essere divisi in slice durante l'installazione.

Se la parola chiave partitioning non viene specificata nel profilo, viene usato il tipo di partizionamento default.

tipo

Usare uno dei seguenti valori:

default

Il programma JumpStart seleziona i dischi e crea i file system su cui installare il software specificato, fatta eccezione per i file system specificati dalle parole chiave filesys. rootdisk viene selezionato per primo. Se il software specificato non può essere contenuto interamente in rootdisk, il programma JumpStart utilizza altri dischi.

existing

Il programma JumpStart utilizza i file system esistenti sui dischi del sistema. Tutti i file system vengono preservati, ad eccezione di /, /usr, /usr/openwin, /opt e /var. Il programma JumpStart utilizza l'ultimo punto di attivazione del superblocco del file system per determinare quale punto di attivazione rappresenti la slice.


Nota - Quando si utilizzano le due parole chiave dei profili filesys e partitioning existing, occorre impostare la dimensione su existing.


explicit

Il programma JumpStart utilizza i dischi e crea i file system specificati dalle parole chiave filesys. Se si specifica solo il file system root (/) con la parola chiave filesys, tutto il software di Oracle Solaris viene installato nel file system root (/).


Nota - Se si utilizza il valore explicit, occorre usare la parola chiave filesys per specificare i dischi da usare e i file system da creare.


Parola chiave del profilo patch

patch patch-ID-list | patch-file patch-location optional-keywords]
elenco_ID_patch

Specifica gli ID delle patch da installare. L'elenco dovrebbe essere costituito da ID di patch di Oracle Solaris separati da virgole. Le patch verranno installate nell'ordine specificato nell'elenco. Non aggiungere spazi vuoti dopo le virgole, ad esempio: 112467-01,112765-02.

file_patch

File con un elenco delle patch residente in posizione_patch. Le patch verranno installate nell'ordine specificato nel file.

posizione_patch

Specifica la posizione in cui risiedono le patch. Sono consentite le posizioni elencate di seguito.

  • Server NFS

  • Server HTTP

  • Dispositivo locale

  • File locale

parole_chiave_opzionali

Le parole chiave opzionali dipendono dalla posizione delle patch. Le sezioni seguenti descrivono le possibili posizioni e le parole chiave opzionali.

Patch memorizzate in un server NFS

Se la patch risiede su un server NFS, utilizzare una delle seguenti opzioni per la parola chiave patch.

patch patch-ID-list | patch-file nfs server-name:/patch-directory [retry n]
patch patch-ID-list | patch-file nfs://server-name/patch-director  [retry n]
elenco_ID_patch

Specifica gli ID delle patch da installare. L'elenco dovrebbe essere costituito da ID di patch di Oracle Solaris separati da virgole. Le patch verranno installate nell'ordine specificato nell'elenco.

file_patch

File con un elenco delle patch residente in posizione_patch. Le patch verranno installate nell'ordine specificato nel file.

nome_server

Specifica il nome del server in cui sono state memorizzate le patch.

directory_patch

Specifica la directory in cui si trovano le patch sul server specificato. Le patch devono avere il formato standard.

retry n

Parola chiave opzionale. n indica il numero massimo di tentativi di attivazione della directory che verranno effettuati dall'utility di installazione.

Esempio 8-18 Aggiunta di una patch con un elenco sequenziale mediante NFS

In questo esempio la parola chiave patch viene usata per aggiungere tutte le patch elencate nel file patch dalla directory NFS nfs://master_patch/Solaris/v10/patches. Le patch vengono installate nell'ordine in cui compaiono in patch. Se l'attivazione non riesce, la procedura viene ritentata per cinque volte.

patch patch_file nfs://patch_master/Solaris/v10/patches retry 5

Esempio 8-19 Aggiunta di una patch con NFS

In questo esempio la parola chiave patch viene usata per aggiungere le patch 112467–01 e 112765–02 dalla directory /Solaris/v10/patches del server patch_master.

patch 112467-01,112765-02 nfs patch_master:/Solaris/v10/patches
Patch memorizzate in un server HTTP

Se la patch risiede su un server HTTP, utilizzare una delle seguenti opzioni per la parola chiave patch.

patch  patch-ID-list | patch-file http://server-name [:port] patch-directory optional-http-keywords
patch  patch-ID-list | patch-file http server-name [:port] patch-directory optional-http-keywords
elenco_ID_patch

Specifica gli ID delle patch da installare. L'elenco dovrebbe essere costituito da ID di patch di Oracle Solaris separati da virgole. Le patch verranno installate nell'ordine specificato nell'elenco. Non aggiungere spazi vuoti dopo le virgole, ad esempio: 112467-01,112765-02.

file_patch

File con un elenco delle patch residente in posizione_patch. Le patch verranno installate nell'ordine specificato nel file.

nome_server

Specifica il nome del server in cui è stata memorizzata la patch.

porta

Specifica una porta opzionale. porta può essere un numero di porta o il nome di un servizio TCP con un numero di porta che viene determinato al momento dell'esecuzione.

Se non viene specificato un numero di porta, viene usata la porta HTTP predefinita 80.

directory_patch

Specifica la directory delle patch da leggere sul server specificato. Quando si utilizza un server HTTP, la patch deve avere il formato JAR.

parole_chiave_opzionali

Specifica le parole chiave opzionali da utilizzare durante la lettura delle patch da un server HTTP.

Tabella 8-7 Parole chiave opzionali di patch da usare con HTTP

Parola chiave
Definizione del valore
timeout min
La parola chiave timeout permette di specificare, in minuti, il tempo massimo che può trascorrere senza ricezione di dati da parte del server HTTP. Al raggiungimento del timeout, la connessione viene chiusa, riaperta e ripresa. Se si specifica un timeout di valore 0 (zero), la connessione non viene riaperta.

In caso di riconnessione successiva al timeout, il pacchetto viene riletto dall'inizio e i dati letti prima del timeout vengono eliminati.

proxy host:porta
La parola chiave proxy permette di specificare un host proxy e una porta proxy. L'uso di un host proxy permette di recuperare un pacchetto Oracle Solaris che si trova dall'altra parte di un firewall. Quando si specifica la parola chiave proxy, è necessario indicare anche una porta per il proxy.

Esempio 8-20 Aggiunta di una patch con un elenco sequenziale mediante HTTP

In questo esempio la parola chiave patch viene usata per aggiungere tutte le patch elencate nel file file_patch dalla posizione HTTP http://patch.central/Solaris/v10/patches. Le patch verranno installate nell'ordine specificato nel file patch. Se trascorrono cinque minuti senza ricezione di dati, la patch viene riletta. I dati letti in precedenza vengono eliminati.

patch patch_file http://patch.central/Solaris/v10/patches timeout 5

Esempio 8-21 Aggiunta di una patch con HTTP

In questo esempio la parola chiave patch viene usata per aggiungere le patch 112467–01 e 112765–02 dalla posizione http://patch_master/Solaris/v10/patches.

patch 112467-01,112765-02 http://patch.central/Solaris/v10/patches
Patch memorizzate su un dispositivo locale

È possibile recuperare un pacchetto Oracle Solaris da un dispositivo locale se era stato memorizzato su un dispositivo ad accesso casuale basato su file system, come un dischetto o un DVD-ROM. Usare la seguente sintassi per la parola chiave patch.

patch patch-ID-list | patch-file local_device \
device path file-system-type
elenco_ID_patch

Specifica gli ID delle patch da installare. L'elenco dovrebbe essere costituito da ID di patch di Oracle Solaris separati da virgole. Le patch verranno installate nell'ordine specificato nell'elenco. Non aggiungere spazi vuoti dopo le virgole, ad esempio: 112467-01,112765-02.

file_patch

File con un elenco delle patch residente in posizione_patch. Le patch verranno installate nell'ordine specificato nel file.

dispositivo

Specifica il nome dell'unità in cui risiede il pacchetto Oracle Solaris. Se il nome del dispositivo corrisponde a un percorso canonico, il dispositivo viene attivato direttamente. Se invece il nome del dispositivo non corrisponde a un percorso canonico, l'utility di installazione vi aggiunge gli elementi /dev/dsk/.

percorso

Specifica il percorso della patch di Oracle Solaris relativamente al file system root (/) del dispositivo specificato.

tipo_file_system

Specifica il tipo di file system del dispositivo. Se il tipo di file system non viene specificato, l'utility di installazione cerca di attivare un file system UFS. Se l'attivazione UFS non riesce, l'utility di installazione cerca di attivare un file system HSFS.

Esempio 8-22 Aggiunta di una patch con un elenco sequenziale da un dispositivo locale

In questo esempio la parola chiave del profilo patch viene utilizzata per aggiungere tutte le patch elencate nel file file_patch dalla directory /Solaris_10/patches del dispositivo locale c0t6d0s0. Il file patch determina l'ordine di installazione delle patch.

patch patch_file c0t6d0s0 /Solaris_10/patches

Esempio 8-23 Aggiunta di una patch da un dispositivo locale

In questo esempio la parola chiave del profilo patch viene utilizzata per aggiungere le patch 112467–01 e 112765–02 dalla directory /Solaris_10/patches del dispositivo locale c0t6d0s0.

patch 112467-01,112765-02 local_device c0t6d0s0 /Solaris_10/patches
Patch memorizzate in un file locale

È possibile installare una patch residente nella miniroot da cui è stato eseguito il boot del sistema. Quando si esegue un'installazione JumpStart, si esegue il boot del sistema da un DVD, da un CD o da un'area di miniroot NFS. Il software di installazione viene caricato ed eseguito da quest'area di miniroot. Di conseguenza, una patch memorizzata su un DVD, su un CD o in un'area di miniroot NFS è accessibile come file locale. Usare la seguente sintassi per la parola chiave patch.

patch patch-ID-list | patch-file local_file patch -directory 
elenco_ID_patch

Specifica gli ID delle patch da installare. L'elenco dovrebbe essere costituito da ID di patch di Oracle Solaris separati da virgole. Le patch verranno installate nell'ordine specificato nell'elenco. Non aggiungere spazi vuoti dopo le virgole, ad esempio: 112467-01,112765-02.

file_patch

File con un elenco delle patch residente in posizione_patch. Le patch verranno installate nell'ordine specificato nel file.

directory_patch

Specifica la directory in cui risiedono le patch. La directory delle patch deve essere accessibile al sistema come file locale durante il boot dal CD Oracle Solaris Software - 1 o dal DVD del sistema operativo Oracle Solaris. Il sistema non può accedere a /net durante il boot dal CD Oracle Solaris Software - 1 o dal DVD del sistema operativo Oracle Solaris.

Esempio 8-24 Aggiunta di una patch con un elenco sequenziale da un file locale

In questo esempio la parola chiave patch viene usata per aggiungere tutte le patch elencate nel file file_patch dalla directory /Solaris_10/patches. Il file patch determina l'ordine di installazione delle patch.

patch patch_cal_file local_file /Solaris_10/patches

Esempio 8-25 Aggiunta di una patch da un file locale

In questo esempio la parola chiave patch viene usata per aggiungere le patch 112467–01 e 112765–02 dalla directory /Solaris_10/patches.

patch 112467-01,112765-02 local_file /Solaris_10/patches
Limitazioni per l'uso della parola chiave patch

L'uso della parola chiave patchpatch è soggetto alle seguenti limitazioni:

Parola chiave del profilo pool (solo ZFS)

La parola chiave pool definisce l'installazione di un pool root ZFS. Il pool viene installato con un gruppo software specificato dalla parola chiave cluster. Per la creazione di un nuovo pool root sono richieste le opzioni dim_pool, dim_swap, dim_dump e elenco_disp_v.

Per una descrizione completa della parola chiave pool e di altre parole chiave che possono essere utilizzate per un pool root ZFS, vedere Parola chiave del profilo pool (solo ZFS).

Parola chiave del profilo root_device (UFS e ZFS)


Nota - La parola chiave root_device può essere usata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool root ZFS. La sintassi di questa parola chiave è limitata a un singolo sistema per le installazioni ZFS.


root_device slice

La parola chiave root_device designa il disco root del sistema. Per ulteriori informazioni, vedere Modalità di determinazione del disco root del sistema.


Nota - Il disco root viene determinato da JumpStart e indica la posizione in cui viene installato il sistema operativo. Il file rules utilizza la parola chiave non operativa “rootdisk” in modo diverso rispetto a come la parola chiave rootdisk viene utilizzata nel profilo JumpStart. Non è possibile stabilire la posizione dell'installazione usando la parola chiave non operativa “rootdisk” nel file rules. La parola chiave non operativa rootdisk determina la posizione da cui eseguire il boot del sistema durante l'installazione. Vedere la Tabella 8-10.


Quando si aggiorna un sistema, root_device designa il file system root (/) e i file system attivati dal suo file /etc/vfstab per l'aggiornamento. La parola chiave root_device deve essere specificata se il sistema contiene più file system root (/) aggiornabili. La slice deve essere specificata nella forma cwtxdysz o cxdysz.

Quando si utilizza la parola chiave root_device, considerare i seguenti fattori:

Esempio 8-26 Parola chiave del profilo root_device

root_device c0t0d0s2
Modalità di determinazione del disco root del sistema

L'unità disco root del sistema è quella che contiene il file system root (/). In un profilo, è possibile usare la variabile rootdisk al posto del nome di un disco, che il programma JumpStart imposta come disco di root del sistema. Nella tabella seguente viene descritto in quale modo il programma JumpStart determina l'unità disco root del sistema per l'installazione.


Nota - Il programma JumpStart determina la dimensione dell'unità disco root del sistema solo durante l'installazione iniziale. L'unità disco root del sistema non può essere cambiata durante un aggiornamento.


Tabella 8-8 Come JumpStart determina l'unità disco root di un sistema (installazione iniziale)

Fase
Azione
1
Se la parola chiave root_device è specificata nel profilo, il programma JumpStart imposta rootdisk sul dispositivo root.
2
Se rootdisk non è impostato e la parola chiave boot_device è specificata nel profilo, il programma JumpStart imposta rootdisk sul dispositivo di boot.
3
Se rootdisk non è impostato e nel profilo è specificata una voce filesys cwtxdysz dimensione /, il programma JumpStart imposta rootdisk sul disco specificato da questa voce.
4
Se rootdisk non è impostato e nel profilo è specificata una voce rootdisk.sn, il programma JumpStart ricerca nei dischi di sistema, nell'ordine di controllo del kernel, un file system root residente nella slice specificata. Se viene trovato un disco, il programma JumpStart imposta rootdisk su quel disco.
5
Se rootdisk non è impostato e nel profilo è specificata la parola chiave partitioning existing, il programma JumpStart ricerca nei dischi di sistema, nell'ordine di controllo del kernel, un file system root esistente. Se non viene trovato un file system root o ne vengono trovati più di uno, viene generato un errore. Se viene trovato un file system root, il programma JumpStart imposta rootdisk su quel disco.
6
Se rootdisk non è impostato, il programma JumpStart imposta questa variabile sul disco in cui è installato il file system root (/).

Parola chiave del profilo system_type

system_type type-switch

La parola chiave system_type definisce il tipo di sistema su cui deve essere installato il sistema operativo Oracle Solaris.

switch_tipo rappresenta l'opzione standalone o server, utilizzata per indicare il tipo di sistema su cui deve essere installato Oracle Solaris. Se la parola chiave system_type non è specificata in un profilo, viene usato il tipo standalone.

Parola chiave del profilo usedisk (UFS e ZFS)

La parola chiave usedisk può essere usata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool root ZFS. La sintassi della parola chiave è la stessa in entrambi i casi.

usedisk disk-name ...

Ogni istanza di disco per tale parola chiave richiede una riga separata. Specificare più dischi per l'uso in righe separate, come indicato nel seguente esempio:

usedisk                c0t0d0
    usedisk                c0t1d0
    usedisk                c0t2d0

Nella configurazione predefinita, se si specifica l'istruzione partitioning default il programma JumpStart utilizza tutti i dischi operativi del sistema. La parola chiave del profilo usedisk designa il disco o i dischi che dovranno essere utilizzati da JumpStart. Il nome_disco deve essere specificato nella forma cxtydz o cydz, ad esempio c0t0d0 o c0d0s0.

Se si specifica usedisk in un profilo, il programma JumpStart utilizza solo i dischi specificati dopo questa parola chiave.


Nota - Non è possibile specificare le parole chiave usedisk e dontuse insieme nello stesso profilo.