L'immagine mostra l'architettura per il disaster recovery da OCI a Compute Cloud@Customer che mostra un sito on-premise passivo o in standby a sinistra e un'area OCI attiva o di produzione a destra. Il traffico Internet viene instradato attraverso un DNS da e verso i siti attivi e passivi.

Sito passivo o in standby on-premise

Questo sito on-premise ospita Compute Cloud@Customer con più contenitori Windows Linux, ognuno dei quali include Web/App e Block Storage.

Il sito ospita anche un Oracle Database in standby, due VM OL e NFSv4.

Area OCI attiva o sito di produzione

Questo sito in locale ospita il piano DR Rackware con VM Web/app e storage a blocchi attivato.

Il sito ospita anche un Oracle Database primario, due VM OL e OCI Object Storage. Il server Rackware RMM si connette al server delle origini mediante SSH e TCP 22 e interagisce mediante l'API cloud. L'utente interagisce utilizzando il Jump Server che utilizza un SSH o una GUI per connettersi a RMM.

Il sito in standby on premise dispone di un CPE e si connette utilizzando una VPN da sito a sito all'area OCI con un DRG. I due siti Storage a blocchi e Storage a blocchi attivato sono connessi mediante l'automazione rackware del failover DR o del failback (basato su agente). Una freccia del connettore bidirezionale mostra la connessione tra lo storage a blocchi nel sito passivo e lo storage a blocchi montato nel sito attivo.
La replica di Oracle Data Guard è illustrata con una freccia a due lati che punta alla VM OL in ogni sito. La VM OL ospita gli Oracle Database sui siti primari e in standby e include OCI Object Storage nel sito attivo o di produzione.