Questo miglioramento alle funzioni di rete è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
La suite di routing di Quagga offre un insieme di protocolli di routing IETF per Solaris, inclusi OSPF e BGP, che consente una distribuzione ad alta disponibilità di Solaris con funzioni di routing dinamico, gestibile con il comando 'routeadm' di SMF.
Quagga è una comunità che deriva dal progetto GNU Zebra, incluso in precedenza in Solaris, e vi apporta una serie di aggiornamenti e alcune nuove funzioni. Per maggiori informazioni, vedere /etc/quagga/README.Solaris.
Questo miglioramento alle funzioni di rete è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
A partire da questa versione, Solaris supporta il protocollo DHCPv6 (Dynamic Host Configuration Protocol for IPv6), descritto nella RFC 3315. DHCPv6 permette a Solaris di acquisire automaticamente gli indirizzi IPv6 dai server DHCP locali senza bisogno di una configurazione manuale.
Per maggiori informazioni, vedere le seguenti pagine man:
Questo miglioramento alle funzioni di rete è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
La procedura di avvio della versione Developer 5/07 esegue il daemon nwamd. Questo daemon implementa un'istanza alternativa del servizio SMF svc:/network/physical che consente una configurazione semiautomatica della rete.
Il daemon nwamd controlla la porta Ethernet e abilita automaticamente DHCP sull'interfaccia IP appropriata. Se non rileva la presenza di una connessione di rete cablata, il daemon nwamd esegue una scansione wireless e richiede indicazioni all'utente su un punto di accesso WiFi a cui collegarsi.
In questo modo viene notevolmente semplificata la configurazione delle interfacce dei sistemi laptop. La configurazione automatica consente anche agli amministratori di sistema di riconfigurare gli indirizzi di rete con un intervento minimo.
La pagina relativa a OpenSolaris Network Auto-Magic Phase 0 e la pagina man nwamd contengono altre informazioni, incluse le istruzioni per disattivare il daemon nwamd, se necessario. Per maggiori informazioni e per un collegamento alla pagina man nwamd(1M), vedere http://www.opensolaris.org/os/project/nwam/phase0/.
Questo miglioramento alle funzioni di rete è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
Sono state aggiunte alcune nuove opzioni secondarie di sendmail(1M) e alcune macro di configurazione, descritte in /etc/mail/cf/README. Le principali sono le seguenti tre macro FEATURE(), che facilitano il blocco della posta indesiderata:
badmx
require_rdns
block_bad_helo
Per informazioni su sendmail, vedere la pagina man sendmail (1M).
Questo miglioramento alle funzioni di rete è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
Il driver WiFi Solaris è stato migliorato e ora supporta la modalità personale di WPA (WiFi Protected Access). A partire da questa versione è stato introdotto un nuovo servizio, network/wpa. I driver nwam(1M), dladm(1M), net80211(5) e ath(7D) sono stati aggiornati per supportare la modalità personale di WPA. Gli utenti possono accedere alla rete WPA usando dladm o nwam:
$ dladm create-secobj -c wpa mykey /* create a wpa psk specified by your AP */ |
$ dladm connect-wifi -e essid -k mykey |
Questo miglioramento alle funzioni di rete è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
A partire da questa versione, il driver nge è stato aggiornato per abilitare il supporto di Jumbo Frame. La MTU predefinita del driver nge è stata aumentata a 9 Kbyte; questa modifica migliora in modo significativo le prestazioni del sistema e l'utilizzo della CPU.
Per maggiori informazioni, vedere la pagina man nge(7D).
Questo miglioramento alle funzioni di rete è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
Il protocollo SDP (Sockets Direct Protocol) è un protocollo di trasporto che utilizza IBTF (Infiniband Transport Framework). SDP è un'implementazione standard basata sull'Allegato 4 del volume 1 della specifica di Infiniband. SDP fornisce una trasmissione bidirezionale affidabile con flusso di byte controllato, molto simile a TCP.
Per maggiori informazioni, vedere la pagina man sdp(7D).
Questo miglioramento alle funzioni di amministrazione del sistema è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
Il programma di gestione dei file PPD (PostScript Printer Description), /usr/sbin/ppdmgr, gestisce i file PPD utilizzati dal sottosistema di stampa di Solaris.
Utilizzando il programma di utilità ppdmgr è possibile eseguire le seguenti operazioni:
Aggiungere un PPD a un archivio di file PPD del sistema
Fornire un etichetta per raggruppare i file PPD in un archivio PPD
Aggiornare la cache delle informazioni del file PPD usato dall'interfaccia grafica di Solaris Print Manager (printmgr) per visualizzare informazioni sulle stampanti supportate
È possibile aggiungere un nuovo file PPD usando il programma di utilità ppdmgr o il comando lpadmin -n. Quando si aggiunge un nuovo file PPD, viene automaticamente aggiornata la cache di informazioni del file PPD utilizzato dall'interfaccia grafica di printmgr per visualizzare informazioni sulle stampanti supportate.
La posizione dei file PPD nel sistema operativo Solaris è stata modificata. Durante l'aggiornamento del software, i server di stampa le cui code di stampa venivano definite usando file PPD situati nella posizione precedente vengono aggiornati automaticamente in base alla nuova posizione di questi file.
È stato inoltre introdotto il nuovo servizio SMF print/ppd-cache-update. Questo servizio viene eseguito una sola volta, durante il riavvio del sistema, per aggiornare le informazioni della cache della stampante con le modifiche apportate a tutte le posizioni dei file PPD del sistema. Al riavvio del sistema dopo un processo di installazione o aggiornamento del software, è possibile che il servizio richieda più tempo per passare allo stato online. Inoltre, se le posizioni dei file PPD sono state modificate dopo l'ultimo aggiornamento della cache PPD, è possibile che al riavvio del sistema il servizio richieda più tempo per passare allo stato online. Le modifiche apportate alle posizioni dei file PPD sul sistema non vengono applicate alla cache PPD usata da Solaris Print Manager finché il servizio print/ppd-cache-update non è online. Nell'impostazione predefinita, il servizio print/ppd-cache-update è abilitato.
Per maggiori informazioni, vedere:
Pagina man ppdmgr(1M)
Questo miglioramento alle funzioni di amministrazione del sistema è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
raidctl è un programma di utilità in grado di eseguire la configurazione RAID su più controller RAID. La funzione raidctl contiene informazioni più dettagliate sui componenti RAID, inclusi il controller, il volume e i dischi fisici. Il programma di utilità raidctl consente di controllare il sistema RAID in modo più preciso e di semplificare la formazione del personale che deve utilizzare diversi controller RAID.
Per maggiori informazioni, vedere:
Questo miglioramento alle funzioni di amministrazione del sistema è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
A partire da questa versione, è stato eseguito il porting del programma di utilità stmsboot sui sistemi x86. stmsboot è un programma di utilità che consente di abilitare o disabilitare MPxIO per i dispositivi Fibre Channel. stmsboot è già disponibile sui sistemi SPARC.
È possibile utilizzarlo per abilitare o disabilitare automaticamente MPxIO. In precedenza, gli utenti dovevano abilitare o disabilitare MPxIO manualmente, una procedura complessa, in particolare in un ambiente SAN.
Per maggiori informazioni, vedere:
Pagina man stmsboot(1M)
Sezione relativa a Enabling or Disabling Multipathing on x86 Based Systems in Solaris Fibre Channel Storage Configuration and Multipathing Support Guide su http://docs.sun.com.
Questo miglioramento alle funzioni di amministrazione del sistema è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
La funzione di controllo del percorso MPxIO include un meccanismo per inviare comandi SCSI ad una LU MPxIO seguendo un determinato percorso. Per fornire questa funzionalità, viene aggiunto un nuovo comando IOCTL, MP_SEND_SCSI_CMD, referenziato con l'interfaccia scsi_vhci IOCTL esistente. È stata introdotta un'estensione alla libreria MP-API per fornire accesso a questo nuovo comando IOCTL. In questo modo gli amministratori di sistema possono eseguire i comandi diagnostici seguendo un percorso specifico.
Questo miglioramento alle funzioni di amministrazione del sistema è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
A partire da questa versione, sono state apportate modifiche a GRUB per consentire al boot loader di caricare e avviare direttamente il kernel unix. Non viene più utilizzato il modulo multiboot di GRUB. Questa implementazione integra direttamente la precedente funzione di multiboot nel modulo del kernel unix specifico della piattaforma. La modifica riduce il tempo e la memoria richiesti per avviare il sistema operativo Solaris.
Altre aggiunte e modifiche all'avvio con GRUB includono:
Aggiunta di due nuove parole chiave, kernel$ e module$.
Queste parole chiave facilitano la creazione di voci del file menu.lst in grado di operare sia sui sistemi a 32 bit che su quelli a 64 bit.
Il comando bootadm è stato modificato in modo da creare voci del file menu.lst di GRUB che contengano il modulo unix specifico della piattaforma, che ora viene caricato direttamente da GRUB.
Durante un aggiornamento software, il comando bootadm converte le voci multiboot del file menu.lst in modo da fare riferimento diretto al modulo del kernel unix. Per maggiori informazioni, vedere le pagine man boot(1M) e bootadm (1M).
Per istruzioni dettagliate, vedere il Capitolo 11, Administering the GRUB Bootloader (Tasks), in System Administration Guide: Basic Administration e il Capitolo 12, Booting a Solaris System With GRUB (Tasks), in System Administration Guide: Basic Administration.
Questo miglioramento alle funzioni di amministrazione del sistema è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
SunVTSTM è una suite completa di convalida e test dei sistemi progettata per supportare le piattaforme e le periferiche Sun. SunVTS 7.0 è l'ultima versione del prodotto.
SunVTS 7.0 include le seguenti funzioni:
Introduzione del concetto di testing specifico per un scopo
Miglioramento dell'efficacia delle procedure diagnostiche
Interfaccia utente di tipo Web
Utilizzo più semplice
Nuovo framework di architettura
Visualizzazione aziendale
SunVTS 7.0 utilizza un modello di architettura convenzionale a tre livelli. Il modello include un'interfaccia basata su un browser, un server intermedio Java e un agente di diagnostica.
Questo miglioramento alle funzioni di amministrazione del sistema è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
A partire da questa versione, il comando ::dtrace_ecb dcmd per il debugger modulare, mdb, consente l'iterazione dei blocchi di controllo abilitati (ECB) per un dato utente di DTrace. Questa funzione consente un accesso semplice alle strutture di dati collegate alle sonde abilitate per l'utente.
Questo miglioramento alle funzioni di amministrazione del sistema è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
Il comando zoneadm(1M) è stato modificato in modo da chiamare un programma esterno che esegue i controlli di convalida di una specifica operazione zoneadm su una zona non nativa (branded). I controlli vengono effettuati prima dell'esecuzione del sottocomando specificato di zoneadm. Tuttavia, il programma di gestione specifico per zoneadm(1M) dovrebbe essere specificato dal file di configurazione /usr/lib/brand/<nome_brand>/config.xml. Il programma esterno viene specificato dal file di configurazione usando il tag <verify_adm>.
Per introdurre un nuovo tipo di zona non nativa, ed elencare i gestori specifici per il sottocomando zoneadm(1M), aggiungere la riga seguente al file config.xml appropriato:
<verify_adm><absolute path to external program> %z %* %*</verify_adm> |
In questa riga, %z è il nome della zona, il primo %* è il sottocomando zoneadm e il secondo %* è l'argomento del sottocomando.
Questa funzione è utile quando una data zona branded non supporta tutte le operazioni zoneadm(1M). I gestori specifici forniscono un metodo per interrompere in modo corretto i comandi di zoneadm non supportati.
Verificare che il programma di gestione specificato riconosca tutti i comandi di zoneadm (1M).
Questo miglioramento alle funzioni di amministrazione del sistema è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
Il driver AHCI è un driver SATA che supporta vari controller SATA compatibili con la specifica AHCI definita da Intel. Attualmente, il driver AHCI supporta i controller INTEL ICH6 e VIA vt8251 e le funzioni di inserimento a caldo.
Per maggiori informazioni, vedere la pagina man ahci(7D ).
Questo miglioramento alle funzioni di amministrazione del sistema è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
Questa funzione fornisce la capacità di download del firmware per i dischi SATA in base al framework SATA. Gli amministratori di sistema possono usare l'interfaccia USCSI per aggiornare il firmware dei dischi SATA.
Questo miglioramento alle funzioni di amministrazione del sistema è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
La funzione di supporto SCSI LOG SENSE fornisce la possibilità di ottenere le seguenti informazioni:
Le pagine disponibili
Risultati del test automatico
Log di informazione sulle eccezioni
SMART READ DATA
Questo miglioramento alle funzioni di amministrazione del sistema è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
Il framework SATA ora supporta la pagina di controllo informativa sulle eccezioni. Questa pagina abilita e disabilita la notifica dei report informativi sulle eccezioni, richiesti per il monitoraggio dello stato del dispositivo.
Questo miglioramento alle risorse di sistema è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
Le funzioni di rete IP possono ora essere configurate in due modi diversi, in base al fatto che alla zona sia stata assegnata un'istanza IP esclusiva o che questa condivida la configurazione e lo stato del livello IP con la zona globale. I tipi IP vengono configurati usando il comando zonecfg.
La modalità IP condivisa è il tipo predefinito. Queste zone si collegano alle stesse VLAN o LAN utilizzate dalla zona globale e ne condividono il livello IP. Le zone contrassegnate come lx sono configurate come zone a IP condiviso. Per maggiori informazioni, vedere x86: Zone contrassegnate come lx: Solaris Containers per le applicazioni Linux.
Le funzionalità IP complete sono disponibili nelle zone IP esclusive. Se una zona deve essere isolata al livello IP della rete, la zona può utilizzare un IP esclusivo. La zona IP esclusiva può essere usata per consolidare le applicazioni che devono comunicare su sottoreti differenti che si trovano su VLAN o LAN diverse.
Per maggiori informazioni, vedere:
Pagina man zonecfg(1M)
Pagina man zones(5)
System Administration Guide: Virtualization Using the Solaris Operating System
Per informazioni sulla configurazione, vedere il Capitolo 17, Non-Global Zone Configuration (Overview), in System Administration Guide: Virtualization Using the Solaris Operating System e il Capitolo 18, Planning and Configuring Non-Global Zones (Tasks), in System Administration Guide: Virtualization Using the Solaris Operating System.
Per informazioni sui componenti delle funzioni, vedere il Capitolo 26, Solaris Zones Administration (Overview), in System Administration Guide: Virtualization Using the Solaris Operating System e il Capitolo 27, Administering Solaris Zones (Tasks), in System Administration Guide: Virtualization Using the Solaris Operating System.
Questo miglioramento alle risorse di sistema è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
La migliore integrazione tra le funzioni di gestione delle risorse e le zone rendono più semplice sfruttare le capacità di gestione delle risorse del sistema con il comando zonecfg. La configurazione delle risorse specificata viene creata automaticamente quando si avvia la zona. Non è più necessario eseguire operazioni manuali per la configurazione della gestione delle risorse.
Il comando zonecfg può essere utilizzato per configurare le impostazioni di gestione delle risorse per la zona globale.
I controlli di risorsa a livello di zona possono essere impostati usando il metodo consigliato, vale a dire l'utilizzo di nomi di proprietà globali.
Il nuovo controllo zone.max-swap consente la limitazione dello spazio di swap delle zone utilizzando la risorsa di limitazione della memoria.
Sono stati aggiunti altri metodi per impostare lo scheduler predefinito in una zona, inclusa una nuova proprietà di pianificazione.
I pool di risorse sono stati migliorati. È possibile aggiungere un pool temporaneo che viene creato dinamicamente all'avvio di una zona. Il pool viene configurato con la risorsa dedicated-cpu.
È disponibile il sottocomando clear per cancellare i valori delle impostazioni opzionali.
Limitazione migliorata della memoria fisica dalla zona globale grazie ai miglioramenti a rcapd(1M). I limiti vengono configurati tramite la risorsa di limitazione della memoria.
Questa funzione può essere usata per limitare la memoria fisica per le zone contrassegnate come lx e per le zone native. Vedere x86: Zone contrassegnate come lx: Solaris Containers per le applicazioni Linux.
È stata migliorata la gestione dei dati RSS. Sono stati apportati miglioramenti al daemon di limitazione delle risorse, rcapd, e al comando prstat.
Per maggiori informazioni, vedere:
Pagina man prstat(1M)
Pagina man rcapd(1M)
Pagina man zonecfg(1M)
Pagina man resource_controls(5)
System Administration Guide: Virtualization Using the Solaris Operating System
Questo miglioramento alle risorse di sistema è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
Usando il comando projmod con l'opzione -A, è possibile applicare i valori di controllo delle risorse presenti nel database dei progetti al progetto attivo. I valori esistenti che non corrispondono ai valori definiti nel file del progetto, ad esempio ai valori impostati manualmente con prctl(1), vengono rimossi.
Questa sezione descrive le nuove funzioni di ZFS in Solaris Express Developer Edition 5/07.
Rinomina ricorsiva degli snapshot ZFS – È possibile rinominare in modo ricorsivo tutti gli snapshot ZFS usando il comando zfs rename -r.
Ad esempio, eseguire uno snapshot di un insieme di file system ZFS denominato users/home@today. Quindi, rinominare tutti glo snapshot con un solo comando, il giorno successivo, in users/home/@yesterday.
Gli snapshot sono i soli set di dati che possono essere rinominati in modo ricorsivo.
È disponibile la compressione GZIP – È possibile impostare la compressione gzip sui file system ZFS oltre alla compressione lzjb. È possibile specificare questo tipo di compressione con gzip, l'impostazione predefinita, o gzip-N, dove N è un valore compreso tra 1 e 9. Ad esempio:
# zfs create -o compression=gzip users/home/snapshots # zfs get compression users/home/snapshots NAME PROPERTY VALUE SOURCE users/home/snapshots compression gzip local # zfs create -o compression=gzip-9 users/home/oldfiles # zfs get compression users/home/oldfiles NAME PROPERTY VALUE SOURCE users/home/oldfiles compression gzip-9 local |
Memorizzazione di più copie dei dati utente ZFS – Per migliorare l'affidabilità, i metadati dei file system ZFS vengono memorizzati automaticamente più volte, su diversi dischi, se possibile. Questa funzione è nota con la denominazione ditto blocks.
A partire da questa versione, è possibile specificare che vengano memorizzate più copie dei dati utente per file system usando il comando zfs set copies. Ad esempio:
# zfs set copies=2 users/home # zfs get copies users/home NAME PROPERTY VALUE SOURCE users/home copies 2 local |
I valori disponibili sono 1, 2 o 3. Il valore predefinito è 1. Queste copie si aggiungono alle eventuali ridondanze a livello di pool, ad esempio quelle associate al mirroring o alle configurazioni RAID-Z.
I vantaggi della memorizzazione di più copie dei dati utente ZFS sono i seguenti:
Miglioramento dell'integrità dei dati grazie alla possibilità di ripristinare gli errori su blocchi diventati illeggibili per un errore del supporto (bit rot) per tutte le configurazioni ZFS.
Protezione dei dati anche quando è disponibile solo un singolo disco.
Possibilità di selezionare i criteri di protezione dei dati a livello di file system, in aggiunta alle funzioni del pool di memorizzazione.
Miglioramento delle informazioni sullo stato del pool di memorizzazione (zpool status) – È possibile utilizzare il comando zpool status -v per visualizzare un elenco dei file che riportano errori persistenti. In precedenza, era necessario ricorrere al comando find -inum per identificare i nomi dei file dall'elenco degli inode visualizzati.
Miglioramenti della condivisione del file system ZFS – Il processo di condivisione dei file system è stato migliorato. Anche se la modifica dei file di configurazione del sistema, ad esempio /etc/dfs/dfstab, non è necessaria per la condivisione dei file system ZFS, è possibile utilizzare il comando sharemgr per gestire le proprietà di condivisione di ZFS. Il comando sharemgr consente di impostare e gestire le proprietà di condivisione dei gruppi di condivisione. Le condivisioni ZFS vengono automaticamente inserite nel gruppo di condivisione zfs.
Come nelle versioni precedenti, è possibile impostare la proprietà ZFS sharenfs su un file system ZFS per condividerlo. Ad esempio:
# zfs set sharenfs=on tank/home |
In alternativa, è possibile usare il nuovo sottocomando sharemgr add-share per condividere un file system ZFS nel gruppo di condivisione zfs. Ad esempio:
# sharemgr add-share -s tank/data zfs # sharemgr show -vp zfs zfs nfs=() zfs/tank/data /tank/data /tank/data/1 /tank/data/2 /tank/data/3 |
Quindi, è possibile usare il comando sharemgr per gestire le condivisioni ZFS. L'esempio seguente spiega come utilizzare sharemgr per impostare la proprietà nosuid sui file system condivisi ZFS. È necessario utilizzare il prefisso /zfs per i percorsi delle condivisioni ZFS.
# sharemgr set -P nfs -p nosuid=true zfs/tank/data # sharemgr show -vp zfs zfs nfs=() zfs/tank/data nfs=(nosuid="true") /tank/data /tank/data/1 /tank/data/2 /tank/data/3 |
Miglioramenti a ZFS e iSCSI per Solaris – È possibile creare un volume ZFS come dispositivo di destinazione iSCSI Solaris impostando la proprietà shareiscsi sul volume ZFS. Si tratta di un metodo comodo per configurare rapidamente una destinazione iSCSI Solaris. Ad esempio:
# zfs create -V 2g tank/volumes/v2 # zfs set shareiscsi=on tank/volumes/v2 # iscsitadm list target Target: tank/volumes/v2 iSCSI Name: iqn.1986-03.com.sun:02:984fe301-c412-ccc1-cc80-cf9a72aa062a Connections: 0 |
Una volta creata la destinazione iSCSI, impostare l'iniziatore iSCSI. Per informazioni sull'impostazione di un iniziatore iSCSI Solaris, vedere il Capitolo 14, Configuring Solaris iSCSI Targets and Initiators (Tasks), in System Administration Guide: Devices and File Systems .
Per maggiori informazioni sulla gestione di un volume ZFS come destinazione iSCSI, vedere il manuale ZFS Administration Guide .
Miglioramenti della proprietà ZFS
Proprietà xattr di ZFS – È possibile usare la proprietà xattr per disabilitare o abilitare gli attributi estesi per uno specifico file system ZFS. L'impostazione predefinita è on.
Proprietà canmount di ZFS – È possibile usare la proprietà canmount per specificare se un set di dati può essere attivato usando il comando zfs mount.
Proprietà utente ZFS – ZFS supporta le proprietà utente, in aggiunta alle proprietà standard native che possono esportare le statistiche interne o controllare il comportamento del file system ZFS. Le proprietà utente non hanno effetto sul comportamento di ZFS, ma possono essere utilizzate per inserire nei set di dati informazioni significative per l'ambiente in cui sono utilizzati.
Impostazione delle proprietà alla creazione dei file system ZFS – È possibile impostare le proprietà quando si crea un file system e non solo dopo che è stato creato.
I seguenti esempi illustrano la sintassi:
# zfs create tank/home # zfs set mountpoint=/export/zfs tank/home # zfs set sharenfs=on tank/home # zfs set compression=on tank/home |
# zfs create -o mountpoint=/export/zfs -o sharenfs=on -o compression=on tank/home |
Visualizzazione di tutte le informazioni sul file system ZFS – È possibile usare varie forme del comando zfs get per visualizzare informazioni su tutti i set di dati. Nelle versioni precedenti, non era possibile ottenere informazioni su tutti i set di dati con il comando zfs get. Ad esempio:
# zfs get -s local all tank/home atime off local tank/home/bonwick atime off local tank/home/marks quota 50G local |
Nuova opzione zfs receive -F – È possibile utilizzare la nuova opzione -F del comando zfs receive per forzare il rollback del file system allo snapshot più recente prima di eseguire la ricezione. L'utilizzo di questa opzione può rivelarsi necessario quando il file system è stato modificato tra il momento in cui avviene il rollback e quello in cui viene avviata l'operazione di ricezione.
Snapshot ZFS ricorsivo – Sono disponibili snapshot ricorsivi. Quando si utilizza il comando zfs snapshot per creare uno snapshot di file system, è possibile utilizzare l'opzione -r per creare snapshot in modo ricorsivo di tutti i file system sottostanti. In modo analogo, l'opzione -r elimina in modo ricorsivo tutti gli snapshot sottostanti quando si elimina lo snapshot di livello superiore.
Per maggiori informazioni su queste funzioni, vedere il manuale ZFS Administration Guide.
Thunderbird 2.0 è un client completo e ricco di funzioni per la gestione della posta elettronica, di RSS e dei gruppi di discussione, sviluppato dalla comunità di Mozilla. Fornisce funzionalità equivalenti alle funzioni di posta e gruppi di discussione di Mozilla.
Questo miglioramento agli strumenti del desktop è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
Firefox 2.0.0.3 contiene innovazioni dell'interfaccia che facilitano l'utilizzo delle funzioni più comuni di navigazione, ricerca, segnalibri e cronologia. Firefox 2.0.0.3 contiene miglioramenti alla navigazione a schede, alla gestione RSS, alla gestione delle estensioni, alla sicurezza e alle prestazioni.
Questo miglioramento agli strumenti del desktop è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
gDesklets fornisce un'architettura avanzata per le applet del desktop. Le applet posizionate sul desktop hanno lo scopo di aiutare l'utente a visualizzare rapidamente alcune informazioni senza disturbare la normale attività di lavoro.
Per maggiori informazioni, vedere:
http://develbook.gdesklets.de/ per un'esercitazione sulla creazione di applet gDesklets
Questo miglioramento agli strumenti del desktop è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
Lightning 0.3 include le seguenti nuove funzioni:
Calendario locale
Supporto CalDAV
Supporto WCAP 3.0
Eventi o attività ricorrenti
Gestione delle riunioni
Vista degli eventi del giorno, della settimana e del mese
Elenco degli eventi o delle attività
Gestione di base degli eventi ricevuti nei messaggi di posta elettronica
Allarmi legati ad eventi o attività
Importazione ed esportazione dei calendari
Supporto delle lingue
Questo miglioramento agli strumenti del desktop è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
Il controllo della carica della batteria è un applet per il pannello GNOME. Se il sistema utilizza una batteria, l'applet del controllo della carica visualizza lo stato della batteria, inclusa la carica residua e il tempo rimasto. Se la batteria non è disponibile, l'applet mostra l'icona dell'adattatore a c.a. nella barra delle applicazioni.
L'applet notifica anche agli utenti quando la carica della batteria è completa o quando è quasi esaurita. In questo modo, gli utenti vengono avvertiti quando la carica della batteria del laptop è quasi esaurita. Ogni perdita di dati può essere quindi prevenuta.
Questo miglioramento agli strumenti di sviluppo è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
A partire da questa versione, il sistema di gestione del codice sorgente Subversion è incluso in Solaris. Subversion è un sistema di gestione molto diffuso e utilizzato in vari progetti open source. Il sistema è utilizzato anche per lo sviluppo di OpenSolaris.
Le funzioni di Subversion offrono agli utenti di Solaris gli strumenti richiesti per partecipare allo sviluppo dei progetti open source. Per maggiori informazioni su Subversion, vederehttp://subversion.tigris.org/.
Questo miglioramento agli strumenti di sviluppo è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
La versione Developer 5/07 include i programmi di utilità di GNU per il confronto e l'unione dei file. Per maggiori informazioni, vedere http://gnu.org/software/diffutils.
Questo miglioramento alle funzioni di database è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
Solaris include la versione più aggiornata del sistema di database relazionale open source PostgreSQL. PostgreSQL 8.2 per Solaris ora include il supporto di Kerberos 5 e sonde integrate per DTrace.
Per un elenco completo delle funzioni e dei miglioramenti apportati a questa versione, vedere http://www.postgresql.org/docs/current/static/release-8-2.html. Per maggiori informazioni su PostgreSQL, vedere http://www.postgresql.org.
Questo miglioramento alle funzioni di gestione dei dispositivi è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
Questa funzione introduce due nuove parole chiave di power.conf per consentire la gestione dei dispositivi CPU in modo indipendente dalla gestione automatica dei consumi. Le due nuove parole chiave per power.conf sono:
cpupm
Sintassi:
cpupm <behavior> |
Il comportamento può essere enable o disable.
Per la compatibilità all'indietro, quando la parola chiave cpupm non è presente nel file /etc/power.conf, l'alimentazione della CPU viene gestita se autopm è abilitato e non viene gestita se autopm è disabilitato. Le funzioni enable o disable sono indipendenti dalle impostazioni di autopm.
cpu-threshold
Sintassi:
cpu-threshold <threshold> |
Questa parola chiave consente all'utente di specificare una soglia che si applica a tutte le CPU di cui è possibile gestire l'alimentazione, indipendentemente dal valore di soglia impostato per il sistema.
Se la gestione dei consumi della CPU è abilitata, il livello di alimentazione di una CPU che risulta inattiva per il periodo specificato dalla soglia viene ridotto al livello inferiore specificato.
Se cpu-threshold non è presente, viene usato il valore di soglia di sistema.
Per maggiori informazioni, vedere la pagina man power.conf(4).
Questo miglioramento alle funzioni di gestione dei dispositivi è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
A partire da questa versione, il driver st contiene un nuovo meccanismo di prenotazione. Questo nuovo meccanismo consente al driver st di driver di prenotare l'unità nastro solo quando viene inviato un comando che richiede la prenotazione. Il meccanismo di prenotazione consente anche al driver st di elaborare i comandi di richiesta inviati da altri host mentre l'unità nastro è prenotata da un diverso host.
Vari programmi di backup e strumenti di gestione dei supporti possono trarre vantaggio dalla funzione avanzata di prenotazione SCSI di st. Grazie a questa nuova funzione, gli strumenti di gestione possono interrogare e sfogliare le librerie di nastri quando lo strumento di backup sta leggendo o scrivendo sui nastri.
Questo miglioramento alle funzioni di X11 è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
Il CDE attualmente elenca le denominazioni delle versioni locali, spesso difficili da decifrare, in un menu a discesa della schermata di login. Grazie al miglioramento delle funzioni di selezione della lingua di dtlogin è ora possibile visualizzare un elenco di più facile comprensione. Il CDE dispone di una funzione per memorizzare il nome predefinito della lingua per ogni singolo display. Negli ambienti SunRay è possibile utilizzare una risorsa X per disabilitare la memorizzazione della lingua di login del display.
Per maggiori informazioni, vedere la pagina man di dtlogin.
Questo miglioramento alle funzioni di X11 è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
Il server Xorg per X11, la grafica associata e i driver di input sono stati aggiornati alla versione X11R7.2. La versione X11R7.2 include il server Xorg versione 1.2. Questa versione offre anche il supporto delle versioni a 64 bit del server Xorg per le piattaforme x64 e SPARC, anche se i driver per i più comuni dispositivi grafici SPARC non sono ancora disponibili per Xorg.
Questa versione include anche il server X annidato Xephyr e la versione per Xorg di Xvfb, installati nella directory /usr/X11/bin. Questa versione di Xorg non supporta più l'estensione LBX (Low Bandwidth X). L'utilizzo delle funzioni di compressione e tunneling X di ssh(1) è suggerito per i siti che richiedono l'utilizzo dei display X su collegamenti di rete con ampiezza di banda molto limitata.
Questo miglioramento alle funzioni di supporto delle lingue è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
A partire da questa versione, il carattere giapponese HG è stato aggiornato in modo da essere conforme a JISX0213: 2004.
Questo miglioramento alle funzioni di supporto delle lingue è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
A partire da questa versione, sono stati aggiunti i due tipi di conversioni dei set di codici tra Unicode e la lingua giapponese:
Nella conversione da o verso eucJP, PCK (SJIS) e ms932, iconv ora supporta UTF-16, UCS-2, UTF-32, UCS-4 e le versioni endian corrette, come UTF-16BE e UTF-16LE, oltre a UTF-8.
iconv ora supporta il set di codici eucJP-ms per fornire la conversione tra EUC giapponese e Unicode in modo analogo a Windows. Tutte le varianti di codifica di Unicode riportate sopra sono supportate anche da eucJP-ms.
Per maggiori informazioni, vedere la pagina man iconv_ja(5).
Questo miglioramento alle funzioni di supporto delle lingue è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
L'applet del selettore dei metodi di input, gnome-im-switcher-applet, è stata sostituita dall'applicazione standalone GTK+, iiim-panel. iiim-panel si avvia e si installa automaticamente nel pannello di GNOME quando si esegue il login in Java DS con una versione locale UTF-8 o asiatica. iiim-panel può essere eseguito anche nell'ambiente CDE.
IIIMF supporta i motori delle lingue che emulano il layout delle tastiere EMEA, ad es. francese, polacco o olandese.
Per maggiori informazioni, vedere la guida online dell'editor delle preferenze del metodo di input (iiim-properties).
Questo miglioramento alle funzioni dei driver è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
A partire da questa versione, sono supportati i comandi READ/WRITE FPDMA QUEUED simultanei. In specifiche condizioni di carico di lavoro, si ottengono sostanziali miglioramenti di prestazioni nelle operazioni di I/O usando il driver marvell88sx di Solaris. In altre condizioni di carico di lavoro i vantaggi sono meno rilevanti. Il miglioramento delle prestazioni è notevole, in varie condizioni di carico di lavoro, anche per tutte le unità che supportano questa sezione opzionale della specifica SATA.
Questo miglioramento alle funzioni dei driver è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
A partire da questa versione, il driver usbsacm supporta i modem USB compatibili con la specifica USB CDC ACM (Universal Serial Bus Communication Device Class Abstract Control Model). È possibile collegare il driver usbsacm a telefoni cellulari, schede PCMCIA o altri dispositivi di tipo modem. Il driver usbsacm genera nodi di terminale sotto /dev/term/. È quindi possibile usare pppd(1M) per trasmettere datagrammi sulle porte seriali.
Questo miglioramento alle funzioni dei driver è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
Il driver del controller host USB EHCI avanzato supporta il trasferimento isocrono per USB 2.0 o i dispositivi isocroni ad alta velocità.
Per maggiori informazioni, vedere la pagina man usb_isoc_request(9S).
Questo miglioramento alle funzioni dei driver è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
Questa funzione offre il supporto del ripristino delle LUN tramite i comandi uscsi. Gli utenti possono usare i comandi di ripristino delle LUN con uscsi_flags impostato come USCSI_RESET_LUN con questa funzione.
Questo miglioramento alle funzioni dei driver è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
Il driver audioixp è il driver audio di Solaris per il chipset southbridge ATI IXP400 di ATI Corporation. Il chipset ATI IXP400 include un controller audio AC97 incorporato. Il chipset viene adottato da molte schede madri, ad esempio il nuovo modello Ferrari4000. Il driver audioixp è conforme al framework SADA (Solaris Audio Driver Architecture).
Questi miglioramenti alle funzioni dei driver sono stati introdotti nella versione Developer 5/07.
Il driver pcwl è usato per i dispositivi 802.11b Wavelan e Prism. Il driver pcan è utilizzato dai dispositivi 802.11b Aironet. Questi due driver sono stati utilizzati internamente tramite frkit.
Questi miglioramenti alle funzioni dei driver sono stati introdotti nella versione Developer 5/07.
A partire da questa versione, vengono forniti due driver wireless: il driver ipw o Intel Pro Wireless 2100b e il driver iwi o Intel Pro Wireless 2200bg/2915abg. Questi driver ampliano il supporto WiFi in Solaris e migliorano l'esperienza WiFi degli utenti. Per maggiori informazioni sui driver WiFi, accedere al sito della comunità laptop in http://opensolaris.org/os/community/laptop/.
Questo miglioramento alle funzioni dei driver è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
Il driver video USB, usbvc, supporta le webcam compatibili con la specifica video USB (http://www.usb.org/home). Il driver usbvc supporta le seguenti webcam: :
Logitech Quickcam Ultra Vision
Logitech Quickcam Pro 5000
Logitech Quickcam Fusion
Logitech Quickcam Orbit MP
Logitech Quickcam Pro per notebook
Il driver usbvc abilita alcune applicazioni video, ad esempio l'applicazione di video conferenza Ekiga.
Per maggiori informazioni, vedere la pagina man usbvc(7D).
Questo miglioramento alle funzioni dei driver è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
Il driver mpt è stato migliorato e ora supporta MPxIO con i dispositivi di memorizzazione supportati. Quando MPxIO è abilitato per i dispositivi SAS e SATA, i dispositivi vengono elencati in scsi_vhci(7D) in modo analogo ai dispositivi Fibre Channel in fp(7D).
A partire da questa versione, anche stmsboot(1M) supporta i dispositivi SAS multipath. stmsboot(1D) opera come impostazione predefinita su tutti i controller collegati e abilitati per le operazioni su più percorsi.
Se si intende utilizzare il multipathing solo sui controller fp o mpt è possibile usare il nuovo flag che è stato aggiunto per limitare le operazioni. Il comando /usr/sbin/stmsboot -D mpt -e, consente di utilizzare MPxIO solo sul controller mpt collegati. Sostituendo mpt con fp nel comando, stmsboot abiliterà MPxIO solo sui controller fp collegati.
Questo miglioramento alle funzioni dei driver è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
A partire da questa versione, Solaris supporta l'unità nastro LTO-4 di HP.
Questo miglioramento alle funzioni dei driver è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
A partire da questa versione, Solaris supporta l'unità nastro LTO-4 di HP.
Questo miglioramento alle funzioni dei driver è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
Il driver della porta seriale di Solaris è stato migliorato e ora supporta i modem PCI interni basati sul chipset Lucent/Agere Venus. Questi modem a 56 Kbyte vengono visualizzati come normali porte seriali in Solaris.
Per maggiori informazioni, vedere la pagina man asy(7D).
Questo miglioramento alle funzioni dei driver è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
A partire da questa versione, è presente un timer di sorveglianza (watchdog) programmabile sulle piattaforme sun4v che supporta la compatibilità all'indietro. L'utente può gestire il timer di sorveglianza usando gli IOCTL forniti per la compatibilità all'indietro dallo pseudo driver ntwdt.
Questo miglioramento alle funzioni dei driver è stato introdotto nella versione Developer 5/07.
A partire da questa versione, il controller SCSI Ultra320 con interfaccia PCI Express di Adaptec può essere utilizzato in modalità di interrupt MSI nativa e non in modalità di compatibilità.