In Oracle Hyperion Financial Management è possibile creare transazioni interaziendali attenendosi alla procedura seguente:
Caricare transazioni interaziendali da file ASCII. Fare riferimento alla sezione Caricamento di transazioni interaziendali.
Immettere manualmente le transazioni dalla pagina Gestione transazioni interaziendali.
È possibile inserire transazioni interaziendali per i conti impostati dall'amministratore come conti interaziendali. Le entità che conducono transazioni interaziendali tra di loro sono denominate partner interaziendali. L'amministratore identifica tali entità suscettibili di essere partner interaziendali.
Prima di procedere con l'immissione di qualsiasi transazione interaziendale, è necessario aprire il periodo interaziendale. Dopo l'apertura del periodo, è possibile inserire manualmente le transazioni nell'applicazione. Per poter creare le transazioni, l'utente deve disporre del ruolo di protezione di utente transazione interaziendale.
La transazione deve contenere informazioni relative a una transazione soltanto, secondo quanto definito nel punto di vista relativamente all'entità. L'ID della transazione nonché l'ID secondario sono usati come chiave per il record dettagliato della transazione.
Tabella 10-5 Dettagli transazione
Dettagli transazione | Descrizione |
---|---|
Scenario |
Deve trattarsi di uno scenario valido definito per l'applicazione. |
Anno |
Deve trattarsi di un anno valido definito per l'applicazione. |
Periodo |
Deve trattarsi di un periodo di base valido definito per lo scenario. |
ID transazione |
Questo ID è obbligatorio. È necessario inserire un ID per la transazione, contenente al massimo 40 caratteri. Quando è combinato con un ID secondario, questo ID diventa un identificativo univoco per entità/partner/conto/C1/C2 all'interno della combinazione di scenario/anno/periodo. |
ID secondario transazione |
(Facoltativo). Questo può essere utile se si rende necessario gestire transazioni del tipo una-a-molte o molte-a-molte tra due entità. Si supponga, ad esempio, che una transazione nel registro dell'entità da cui ha origine la transazione stessa corrisponda a molteplici transazioni nel registro del partner. Ad esempio, se una transazione nel registro dell'entità da cui ha origine la transazione stessa corrisponde a molteplici transazioni nel registro del partner, è possibile utilizzare l'ID transazione come riferimento comune e l'ID secondario per le transazioni multiple. L'ID secondario può essere utilizzato anche quando si rende necessario effettuare un adeguamento per adattare la transazione nella valuta dell'entità anziché registrare un adeguamento nel giornale relativo all'adeguamento della valuta dell'entità. In questo caso, è possibile creare una transazione fittizia e utilizzare il medesimo ID transazione della fattura originale unitamente all'ID secondario per identificare la voce come adeguamento. A tale fine, inserire ADJ1 come ID secondario per indicare che si tratta appunto di un adeguamento e non di una fattura vera e propria. |
ID riferimento |
(Facoltativo). È possibile inserire un ID di riferimento per archiviare qualsiasi informazione di riferimento relativa alla transazione. Ad esempio, si supponga che l'entità disponga del proprio metodo di numerazione delle fatture e che questo sia diverso da quello usato dall'entità che ha emesso la fattura. È possibile inserire informazioni addizionali nella casella di testo ID riferimento a scopo puramente informativo. È possibile, inoltre, utilizzare l'ID di riferimento come ID transazione del partner. È possibile immettere l'ID di riferimento dell'entità per l'ID transazione e immettere il numero di fattura corrispondente proveniente dall'entità partner in questa casella di testo. |
Data transazione |
(Facoltativo). Deve trattarsi di una data valida. |
Entità |
L'entità deve essere un'entità base ICP valida, non un'entità padre. |
Entità partner |
L'entità partner deve essere un'entità ICP valida per il conto. |
Conto |
Il conto deve essere un conto ICP valido e la cella deve supportare le transazioni, secondo quanto definito nel file delle regole. Fare riferimento alla sezione relativa alle regole nel manuale Guida per l'amministratore di Oracle Hyperion Financial Management. |
Customizzato |
Il membro custom deve essere un membro custom valido per il conto. |
Importo transazione |
Si tratta dell'importo della fattura nella valuta della transazione. Deve essere indicato obbligatoriamente solo se la valuta dell'entità non è indicata. |
Valuta transazione |
Valuta utilizzata per la transazione fattura. Deve essere una valuta valida definita nell'applicazione. |
Tasso conversione |
Si tratta del tasso utilizzato per convertire l'importo dalla valuta della transazione alla valuta locale di reporting. Nel calcolo per la conversione dell'importo nella valuta locale, se l'operatore è Dividi, il sistema utilizza la seguente formula: valuta locale = valuta transazione / tasso. Se l'operatore è Moltiplica, il sistema utilizza la seguente formula: valuta locale = valuta transazione x tasso. Fare riferimento alla sezione Guida per l'amministratore di Oracle Hyperion Financial Management. |
Operatore |
L'operatore Moltiplica o Dividi dipende dalla valuta locale della transazione. È necessario innanzi tutto definire l'operazione di moltiplicazione o divisione per una valuta specifica nella tabella delle valute dell'applicazione. Il valore predefinito per l'operatore è Dividi. Fare riferimento alla sezione Guida per l'amministratore di Oracle Hyperion Financial Management. |
Importo valuta entità |
Si tratta dell'importo della fattura espresso nella valuta dell'entità locale. La valuta deve essere una valuta valida definita nell'applicazione. Il valore è obbligatorio se non è inserito l'importo della transazione. In caso contrario, il sistema può ricalcolare i dati se si indicano l'importo della transazione e il tasso di conversione. |
Commento 1 |
(Facoltativo). È possibile inserire dei commenti relativi alla transazione. I commenti possono contenere un massimo di 256 caratteri. |
Commento 2 |
(Facoltativo). È possibile inserire commenti addizionali relativi alla transazione. I commenti possono contenere un massimo di 256 caratteri. Il Commento 2 può essere utilizzato per inserire dei commenti relativi alla transazione del partner. Ad esempio, si supponga che l'entità A inserisca dei commenti relativi alla transazione in Commento 1. In un secondo tempo, l'entità A potrebbe eseguire il report corrispondente o visualizzare la transazione del partner e rendersi conto che esiste una discrepanza nell'importo. A questo punto, l'entità A può inserire commenti addizionali in Commento 2 per aggiungere informazioni relative al record del partner. Queste informazioni diventano parte della transazione e possono essere incluse nel report a scopo informativo o di audit. Anche se il campo Commenti può essere utilizzato per indicare informazioni relative al partner, solo l'entità è autorizzata a immettere dati. L'entità partner non può immettere informazioni nel record dell'entità. |
Codice causa |
(Facoltativo). La sua ragione di essere principale consiste nell'indicare il motivo per cui una transazione ha uno stato di Abbinamento erroneo. Lo scopo principale del codice causa è quello di indicare il motivo per cui una transazione ha lo stato Abbinamento erroneo, ad esempio a causa di una fattura mancante dall'entità partner oppure di un importo errato immesso dal partner. Se lo stato della transazione è Abbinato, non è necessario assegnare un codice causa per la transazione. Non è possibile assegnare un codice causa per una transazione avente stato Abbinamento annullato. |
Per creare transazioni interaziendali: