In questo capitolo sono descritti i problemi relativi all'installazione del sistema operativo Solaris 10.
Alcuni dei problemi e dei bug descritti in questo capitolo sono stati corretti in versioni successive di Solaris 10. Se la versione di Solaris in uso sul sistema è stata aggiornata, alcuni dei problemi e dei bug descritti in questo capitolo non sono più applicabili al sistema in uso. Per controllare quali bug e problemi non si applicano più ad una specifica versione di Solaris 10, vedere l'Appendice A, Tabella dei bug integrati nel sistema operativo Solaris.
Questa sezione contiene informazioni di carattere generale, ad esempio riguardanti le modifiche al comportamento di Solaris 10.
La singola specifica UNIX versione 3 (SUSv3) introduce aggiornamenti alle seguenti interfacce del sistema operativo POSIX:
POSIX.1-1990
POSIX.1b-1993
POSIX.1c-1996
POSIX.2-1992
POSIX.2a-1992
Gli aggiornamenti comportano le seguenti modifiche:
La variabile d'ambiente ENV non viene più espansa nelle Korn shell non interattive. Questa modifica riguarda sia /bin/ksh che /usr/xpg4/bin/sh.
Le applicazioni conformi a SUSv3 e ad altri standard dovrebbero essere compilate usando macro di prova delle funzioni, compilatori e opzioni appropriati. Vedere la pagina man standards(5).
Usato con l'opzione -m, il comando file esegue confronti sui file magic definiti dall'utente. Inoltre, nell'ambiente x86, il comando non converte più gli interi multibyte nell'ordine big-endian (SPARC) prima di confrontare i valori magic. Vedere le pagine man file(1) e magic(4).
snprintf() e vsnprintf() restituiscono ora il numero dei byte che verrebbero formattati con il valore di input n=0. Vedere le pagine man snprintf(3C) e vsnprintf(3C).
L'editor verifica alcune condizioni aggiuntive prima di leggere i file .exrc in $HOME o nella directory attiva all'avvio. Vedere le pagine man ex(1) e vi(1).
Se l'input time_t è troppo grande per essere rappresentato in un costrutto tm, le seguenti funzioni restituiscono un puntatore nullo e impostano errno su EOVERFLOW:
gmtime()
gmtime_r()
localtime()
localtime_r()
Vedere le pagine man gmtime(3C), gmtime_r(3C), localtime(3C) e localtime_r(3C).
SUSv3 ammette l'uso di una barra (/) iniziale solo nei nomi dei percorsi che specificano una directory esistente o da creare.
I programmi contenuti in /usr/xpg6/bin e /usr/xpg4/bin presentano comportamenti conformi a SUSv3 o a XPG4 in conflitto con il comportamento predefinito di Solaris. Per poter utilizzare l'ambiente dalla riga di comando in modo conforme a SUSv3 è necessario configurare correttamente la variabile PATH. Per maggiori informazioni, vedere la pagina man del programma specifico.
Il programma sendmail è stato aggiunto all'elenco dei servizi che supportano i wrapper TCP. L'aggiunta di questa capacità al programma può far sì che sendmail rifiuti alcune connessioni nei sistemi Solaris 10 che in precedenza erano configurati con servizi molto restrittivi. Per abilitare l'uso dei wrapper TCP, usare il daemon sendmail. Per informazioni sulla configurazione dei wrapper TCP, vedere sendmail versione 8.12 utilizza i wrapper TCP del Nuove funzioni di Solaris 10. Per informazioni sulla configurazione dei wrapper TCP, vedere le pagine man tcpd(1M) e hosts_access(4) contenute in SUNWtcpd.
In Solaris 10, l'identificativo fdisk di Solaris è impostato su 0xbf per facilitare la configurazione degli ambienti multiboot che includono il sistema operativo Linux. Nelle precedenti versioni di Solaris, l'identificativo fdisk era impostato su 0x82, lo stesso valore usato per la partizione di swap Linux. Il cambiamento dell'identificativo permette di installare i sistemi operativi Solaris 10 e Linux senza bisogno di reinstallare Linux o di modificarne la partizione di swap.
Il sistema operativo Solaris continua a riconoscere e a supportare le partizioni fdisk di Solaris con identificativo 0x82. Il comando fdisk può essere utilizzato per commutare tra gli identificativi 0x82 e 0xbf. Se si sta utilizzando Solaris Live Upgrade e occorre utilizzare l'identificativo 0x82, il comando luactivate permette di cambiare l'identificativo 0xbf in 0x82.
Per maggiori informazioni, vedere la pagina man fdisk(1M).
Le applicazioni Solaris allocano la memoria usando funzioni quali malloc() , brk() o mmap(). La quantità massima di memoria che un'applicazione può allocare è determinata dalle dimensioni dello spazio di indirizzamento virtuale. Il testo, lo stack, i dati e le librerie del programma contenuti nello spazio di indirizzamento virtuale possono ulteriormente ridurre la dimensione massima disponibile per l'allocazione della memoria.
In un ambiente a 32 bit, lo spazio di indirizzamento virtuale a 32 bit viene condiviso tra utente e kernel. Di conseguenza, la dimensione dello spazio di indirizzamento virtuale dell'utente è pari a 4 Gbyte meno la dimensione dello spazio di indirizzamento virtuale del kernel. La configurazione della dimensione dello spazio di indirizzamento virtuale del kernel dipende dalla dimensione della memoria fisica. Quanto più aumenta la dimensione della memoria fisica, tanto più diminuisce quella dello spazio di indirizzamento dell'utente. Su sistemi con 8 Gbyte di memoria, la dimensione dello spazio di indirizzamento dell'utente è di circa 3 Gbyte.
Se i limiti di spazio per l'allocazione della memoria sono insufficienti per un'applicazione, esistono due possibilità:
Ridurre la dimensione predefinita dello spazio di indirizzamento virtuale del kernel per aumentare la dimensione dello spazio di indirizzamento virtuale dell'utente. È possibile impostare la variabile kernelbase a un valore più elevato con il comando eeprom. La modifica di kernelbase deve essere effettuata con molta attenzione. Il rischio è che la riduzione dello spazio di indirizzamento virtuale del kernel possa bloccare il sistema o renderne meno efficiente il funzionamento.
Un'alternativa preferibile è quella di eseguire l'applicazione nell'ambiente di elaborazione a 64 bit di Solaris x86.
Nell'ambiente di elaborazione a 64 bit, lo spazio di indirizzamento virtuale per le applicazioni a 32 bit è interamente a disposizione dell'utente. Ciò significa che un'applicazione a 32 bit può allocare interamente i 4 Gbyte, a cui sarà da sottrarre solo lo spazio di indirizzamento dell'utente necessario per il testo, lo stack e le librerie.
Con alcuni vecchi processori AMD a 64 bit, il limite per l'allocazione della memoria può essere ulteriormente ridotto di 1 Gbyte. Per stabilire se questa limitazione riguarda il processore in uso, procedere come segue:
Eseguire il comando pmap $$ da qualunque shell a 32 bit.
Nella mappa dei processi, determinare se sono presenti indirizzi pari o superiori a 0xC0000000. In caso negativo, significa che Solaris ha limitato le applicazioni a 32 bit all'utilizzo dei 3 Gbyte inferiori dello spazio di indirizzamento virtuale totale (4 Gbyte).
Le applicazioni a 64 bit possono allocare 250 Tbyte di memoria, a seconda dello spazio già in uso.
Sulle piattaforme x86, Solaris 10 supporta il bit no execute (NX) in modalità a 32 bit e a 64 bit. Il bit NX permette di implementare completamente le protezioni connesse al mancato utilizzo di PROT_EXEC in varie chiamate di sistema alla memoria, ad esempio nella funzione mmap(). In precedenza, PROT_EXEC era implicitamente impostato in tutta la memoria mappata. Il supporto del bit NX in Solaris migliora la protezione antivirus.
Sui sistemi hardware che supportano NX, Solaris utilizza automaticamente il bit NX ogni volta che non viene specificato PROT_EXEC. I segmenti degli stack, tuttavia, nell'impostazione predefinita utilizzano PROT_EXEC, non il bit NX. Per modificare l'impostazione predefinita per i segmenti degli stack, usare una delle procedure seguenti:
Impostare no_exec_userstack in /etc/system in modo da utilizzare globalmente no exec in tutti gli stack di applicazioni.
Collegare una singola applicazione con il file di mappa /usr/lib/ld/map.noexstk.
L'amministratore di sistema può disabilitare completamente l'utilizzo del bit NX con il comando eeprom, impostando enforce-prot-exec su “off”. Questa variabile viene offerta come soluzione transitoria per i sistemi con applicazioni legacy che non dispongono di PROT_EXEC.
Questa sezione riporta i problemi di installazione critici da prendere in considerazione prima di eseguire un'installazione o un aggiornamento a Solaris 10. Questi problemi possono avere un impatto tale da impedire la riuscita dell'installazione o dell'aggiornamento. Se il sistema presenta uno dei bug descritti in questa sezione, è consigliabile eseguire le soluzioni raccomandate prima di procedere all'installazione o all'aggiornamento.
Benché Solaris 10 sia stato sottoposto a prove di compatibilità con le versioni precedenti, è possibile che alcune applicazioni di terze parti non siano completamente conformi alla ABI. Per informazioni dettagliate sulla compatibilità, contattare direttamente il fornitore dell'applicazione in oggetto.
Un sistema può eseguire sia il sistema operativo Solaris che altri prodotti. Questi prodotti possono essere forniti da Sun oppure da altre aziende. Se si aggiorna il sistema a Solaris 10, verificare che anche gli altri prodotti installati siano supportati da questa versione del sistema operativo. A seconda dello stato dei singoli prodotti, è possibile procedere nei seguenti modi:
Verificare che la versione esistente del prodotto sia supportata da Solaris 10.
Installare una nuova versione del prodotto supportata da Solaris 10. In alcuni casi è necessario rimuovere la versione precedente del prodotto prima di eseguire l'aggiornamento a Solaris. Per maggiori informazioni, vedere la documentazione del prodotto.
Rimuovere il prodotto prima di eseguire l'aggiornamento a Solaris 10.
Le versioni Solaris 10 3/05 HWx sono versioni temporanee e limitate che sono state sostituite da Solaris 10 1/06. Le informazioni di questa sezione sono rilevanti solo per i clienti le cui piattaforme richiedevano l'installazione delle versioni HW1 o HW2 e che non hanno ancora eseguito l'aggiornamento al sistema operativo Solaris 10.
Il sistema operativo Solaris 10 3/05 HW1 si basa su Solaris 10, ma contiene il supporto specifico per alcuni nuovi sistemi hardware Sun. Installare Solaris 10 3/05 HW1 solo sui sistemi o sui domini che utilizzano prodotti hardware che richiedono specificamente questo sistema operativo. Per tutti gli altri sistemi o domini, utilizzare il software Solaris 10 3/05 originale.
Per stabilire se l'hardware in uso richiede il sistema operativo Solaris 10 3/05 HW1, vedere la documentazione fornita con il sistema. Se il sistema contiene schede UltraSPARC IV+, è opportuno consultare alcune informazioni aggiuntive sull'utilizzo di Solaris 10 3/05 HW1. Queste informazioni sono contenute nel manuale Solaris 10: Guida alle piattaforme hardware Sun all'indirizzo http://www.sun.com/products-n-solutions/hardware/docs/Software/Solaris_on_SunHardware/Solaris_10/index.html.
Le seguenti informazioni si riferiscono esclusivamente alle piattaforme che eseguono tuttora la versione temporanea del software denominata Solaris 10 3/05 HW1. Non si applicano ai sistemi che eseguono Solaris 10 3/05, Solaris 10 3/05 HW2 o Solaris 10 1/06.
In alcune situazioni, l'installazione di Solaris 10 3/05 HW1 non riesce poiché il programma di avvio dell'installazione di Solaris non è in grado di trovare find_device.out; in questa condizione il sistema si riavvia, la procedura viene ripetuta fino allo stesso punto e quindi il sistema richiede nuovamente il riavvio.
Soluzione: specificare l'opzione -text all'avvio:
boot net -text |
Questo problema si può verificare su un sistema appena installato o su un sistema che importa un numero elevato di nuovi manifesti SMF (Service Management Facility) all'avvio. In queste condizioni, l'inizializzazione di IPsec (che fa parte di svc:/network/initial:default) può precedere quella del framework di cifratura, che fa parte di svc:/system/cryptosvc:default. Poiché gli algoritmi di autenticazione o cifratura non sono ancora disponibili, la creazione delle associazioni di sicurezza di IPsec non riesce e produce i seguenti messaggi di errore:
PF_KEY error: type=ADD, errno=22: Invalid argument, diagnostic code=40: Unsupported authentication algorithm |
Questa condizione si può verificare ad esempio utilizzando la configurazione dinamica su un sistema Sun Fire E25K, che utilizza i servizi IPsec.
Soluzione: prima di eseguire operazioni che utilizzano i servizi IPsec (ad esempio l'avvio con importazione di un numero elevato di nuovi manifesti SMF) procedere come segue:
Digitare questo comando prima dell'avvio:
ipsecalgs -s |
Se sul sistema è presente il file /etc/inet/secret/ipseckeys, digitare anche il comando:
ipseckey -f /etc/inet/secret/ipseckeys |
A questo punto è possibile eseguire le azioni che creano le associazioni di sicurezza IPsec, come le operazioni DR su un sistema Sun Fire E25K.
Questa procedura deve essere ripetuta solo quando è necessario importare un grande numero di manifesti SMF all'avvio.
Il sistema operativo Solaris 10 3/05 HW2 aggiunge a Solaris 10 3/05 alcune patch necessarie per supportare il sistema Sun FireTM T2000, che utilizza il nuovo processore Sun UltraSPARC T1. Il sistema operativo HW2 è richiesto dal sistema T2000 e non dovrebbe essere installato su altri sistemi. Per maggiori informazioni vedere le Note sul server Sun Fire T2000 e il manuale Solaris 10: Guida alle piattaforme hardware Sun.
Il sistema operativo HW2 non deve essere usato in sostituzione di Solaris 10 3/05 o di Solaris 10 3/05 HW1. Su tutti i sistemi Sun, fatta eccezione per quelli che utilizzano i processori Sun UltraSPARC IV+ e T1, è necessario eseguire Solaris 10 3/05.
Per le informazioni più recenti sul supporto dell'aggiornamento a partire da Solaris 10 1/06, vedere Modifiche al supporto dell'aggiornamento per le varie versioni di Solaris.
L'aggiornamento a Solaris 10 è supportato solo a partire dalle seguenti versioni:
Solaris 9 9/04
Solaris 8 2/04 (Edizione per piattaforma SPARC)
Solaris 8 2/02 (Edizione per piattaforma Intel)
Solaris 7 11/99
L'aggiornamento da Solaris Express o dalle versioni Beta di Solaris 10 non è supportato, né con la procedura standard né con il metodo Live Upgrade. Per eseguire un aggiornamento da queste versioni è necessario installare Solaris 10.
La maggior parte dei file eseguibili di Solaris 10 contengono firme digitali che permettono di verificarne l'autenticità. Vedere Firma di oggetti ELF del Nuove funzioni di Solaris 10 per informazioni su questa funzione.
Durante un aggiornamento da Solaris Express o da una versione Beta di Solaris 10, è possibile che alcuni file non vengano sostituiti da versioni provviste di firma digitale. La mancanza della firma non ha effetto sulla capacità di eseguire i programmi, ma impedisce di verificare l'autenticità dei file. Per prevenire questo problema, eseguire un'installazione completa di Solaris 10 anziché un aggiornamento. Vedere Aggiornamento da Solaris Express o dalle versioni Beta di Solaris 10 non supportato.
Sui server Sun Fire V250 è necessario installare il metacluster software SUNWCXall.
Solaris 10 utilizza NFS versione 4 (NFSv4) come meccanismo predefinito per i file system distribuiti. In NFSv4, gli attributi dei file relativi all'utente e al gruppo vengono scambiati come stringhe di forma “utente@dominio” e “gruppo@dominio”, rispettivamente.
La parte della stringa relativa al dominio dovrebbe essere uguale nel client e nel server. Questa informazione viene ricavata automaticamente dal nome di dominio del servizio di denominazione del sistema. In alcuni casi, tuttavia, il dominio non è uguale tra client e server. Questa discrepanza si verifica generalmente negli ambienti caratterizzati da una delle seguenti condizioni:
Il record DNS TXT non viene utilizzato.
Vengono attraversati i confini di più domini amministrativi.
Se le informazioni sul dominio del client e del server non corrispondono, i file a cui si ha accesso tramite NFSv4 possono apparire di proprietà dell'utente “nobody”.
Per garantire una configurazione corretta, al primo avvio del sistema viene richiesto il nome del dominio da utilizzare per NFSv4. Rispondere “no” se si utilizza una delle seguenti configurazioni:
Viene utilizzato il record DNS TXT per configurare il dominio NFSv4.
È in uso un singolo dominio amministrativo (flat).
Gli ambienti che utilizzano il metodo JumpStartTM personalizzato per eseguire installazioni non presidiate richiedono una breve preparazione per sopprimere i primi prompt di avvio.
Nel supporto di Solaris 10 è incluso uno script di esempio, set_nfs4_domain, nella directory ${CDrom_mnt_pt}/Solaris_10/Misc/jumpstart_sample. È possibile modificare una copia di questo script per impostare la variabile NFS4_DOMAIN in base alle esigenze specifiche del sito e in modo che venga richiamata dall'interno dello script finale di JumpStart. Il dominio NFSv4 del sistema di destinazione viene perciò preconfigurato nell'ambito della fase finale del metodo JumpStart, causando la soppressione dei primi prompt di avvio.
Per eseguire un'installazione non presidiata, procedere come segue:
Creare una copia dello script set_nfs4_domain nella stessa directory in cui risiedono gli script finish.sh del metodo JumpStart.
Aprire lo script con un editor e impostare la variabile NFS4_DOMAIN in base alle proprie esigenze specifiche.
Aprire con un editor lo script finish.sh e aggiungere una chiamata a set_nfs4_domain.
Eseguire normalmente le installazioni JumpStart.
Per maggiori informazioni, vedere le pagine man sysidconfig(1M), sysidtool(1M), nfsmapid(1M) e nfs(4). Vedere anche il manuale System Administration Guide: Network Services.
L'installazione dei sistemi con scheda di rete elx o pcelx non riesce. Durante la configurazione della scheda di rete, può essere visualizzato il seguente messaggio di errore:
WARNING: elx: transmit or jabber underrun: d0<UNDER, INTR, CPLT> |
Per maggiori informazioni, vedere le pagine man elxl(7D) o pcelx(7D).
Soluzione: installare ed eseguire il software su sistemi che non possiedono schede di rete elx o pcelx.
La dimensione predefinita del file system /var può essere insufficiente per i prodotti Extra Value nelle seguenti situazioni:
Se si installano uno o più dei prodotti Extra Value inclusi nel DVD o nei CD di Solaris 10
Se il file system /var si trova in una slice separata
È necessario specificare manualmente una dimensione superiore per il file system /var.
Se il file system /var non si trova in una slice o in una partizione separata, il problema non si presenta.
Soluzione: scegliere una delle soluzioni seguenti.
Se si utilizza il programma di installazione di Solaris con interfaccia grafica, procedere come segue.
Iniziare l'installazione.
Nella schermata di selezione del tipo di installazione, scegliere l'installazione personalizzata.
Il programma di installazione di Solaris visualizza una serie di schermate che permettono di personalizzare le versioni locali del software, i prodotti e la configurazione dei dischi.
Nella schermata Configurazione dei file system, selezionare Modifica.
Viene visualizzata la schermata di configurazione dei dischi.
Digitare /var nella colonna File system di una slice specifica e fare clic su Applica.
Il programma di installazione suggerisce una dimensione predefinita per il file system /var.
Modificare il valore della colonna Dimensione per il file system /var impostando un valore doppio della dimensione assegnata.
Ad esempio, se il programma di installazione assegna 40 Mbyte di spazio, impostare il valore Dimensione su 80.
Completare l'installazione.
Se si utilizza il programma di installazione di Solaris con interfaccia a caratteri, procedere come segue.
Iniziare l'installazione.
Nella schermata di selezione del tipo di installazione, scegliere l'installazione personalizzata.
Il programma di installazione di Solaris visualizza una serie di schermate che permettono di personalizzare le versioni locali del software, i prodotti e la configurazione dei dischi.
Nella schermata Configurazione dei file system, selezionare l'opzione Configurazione automatica.
Viene visualizzata la schermata di configurazione dei dischi.
Digitare /var nella colonna File System di una slice specifica.
Il programma di installazione suggerisce una dimensione predefinita per il file system /var.
Premere F4_Customize per personalizzare la dimensione del file system /var.
Modificare il valore della colonna Dimensione per il file system /var impostando un valore doppio della dimensione assegnata.
Ad esempio, se il programma di installazione assegna 40 Mbyte di spazio, impostare il valore Dimensione su 80.
Completare l'installazione.
Se si sta utilizzando il programma JumpStart personalizzato, usare la parola chiave filesys nel profilo per impostare la dimensione del file system /var. L'esempio seguente imposta la dimensione del file system /var nella slice 5 a 256 Mbyte.
filesys c0t0d0s5 256 /var |
Solaris 10 include una funzione che permette di installare partizioni di grandi dimensioni. Per poterla utilizzare, tuttavia, il BIOS di sistema deve supportare il meccanismo di accesso LBA (Logical Block Addressing). La versione GG.06.13 del BIOS non supporta l'accesso LBA. I programmi di avvio di Solaris non sono in grado di gestire questo conflitto. Il problema può riguardare anche altri sistemi HP Vectra.
Eseguendo questo aggiornamento, il sistema HP non riuscirà ad avviarsi. Sullo schermo comparirà soltanto il cursore lampeggiante.
Soluzione: non aggiornare a Solaris 10 i sistemi HP Vectra Serie XU che utilizzano la versione GG.06.13 del BIOS. Tali sistemi non sono più supportati in questa versione del software.
In caso di aggiornamento, utilizzare il dischetto o il CD di avvio per riavviare il sistema, poiché i percorsi di avvio non utilizzano il codice del disco rigido. Quindi, selezionare il disco rigido come dispositivo di avvio al posto della rete o del lettore di CD-ROM.
Sui sistemi SPARC, Solaris 10 viene eseguito solo nella modalità a 64 bit. Alcuni sistemi Sun4UTM possono richiedere un aggiornamento a un livello superiore del firmware OpenBootTM nella flash PROM per poter eseguire il sistema operativo nella modalità a 64 bit. L'aggiornamento della flash PROM può essere necessario per i seguenti sistemi:
UltraTM 2
Ultra 450 e Sun EnterpriseTM 450
Sun Enterprise 3000, 4000, 5000 e 6000
La tabella seguente elenca i sistemi UltraSPARC e le versioni minime del firmware richieste per l'esecuzione di Solaris 10 a 64 bit. La colonna Tipo di sistema indica l'output del comando uname - i. È possibile determinare la versione del firmware eseguendo il comando prtconf -V.
Tabella 2–1 Versioni minime del firmware richieste per eseguire Solaris a 64 bit sui sistemi UltraSPARC
Tipo di sistema da uname -i |
Versione minima firmware da prtconf -V |
---|---|
SUNW,Ultra-2 |
3.11.2 |
SUNW,Ultra-4 |
3.7.107 |
SUNW,Ultra-Enterprise |
3.2.16 |
Se il sistema in uso non compare nella tabella, non richiede un aggiornamento della flash PROM.
Per istruzioni sull'aggiornamento della flash PROM, vedere un'edizione del manuale Solaris 8: Guida alle piattaforme hardware Sun su http://docs.sun.com.
Perché Solaris Live Upgrade funzioni correttamente con una data versione del sistema operativo, è necessario installare uno specifico insieme di patch con i numeri di revisione appropriati. Verificare di disporre dell'elenco più aggiornato delle patch accedendo al sito http://sunsolve.sun.com. Per maggiori informazioni, consultare il documento informativo 72099 sul sito Web di SunSolveSM.
Se si utilizza Solaris 7 o Solaris 8, è possibile che non si riesca ad eseguire il programma di installazione Solaris Live Upgrade. Queste versioni non contengono infatti l'insieme di patch necessario per eseguire l'ambiente runtime Java 2.
Il problema viene in genere segnalato da un errore di eccezione Java. Possono essere visualizzati i messaggi seguenti:
InvocationTargetException in ArchiveReader constructornull java.lang.reflect.InvocationTargetException at install.instantiateArchiveReader(Compiled Code) at install.<init>(Compiled Code) at install.main(Compiled Code) |
Per eseguire Solaris Live Upgrade e installare i pacchetti è necessario disporre del gruppo di patch consigliato per l'ambiente runtime Java 2.
Soluzione: usare la seguente procedura:
Installare i pacchetti di Solaris Live Upgrade, usando il comando pkgadd.
Per informazioni dettagliate sulla procedura, vedere il Capitolo 8, Uso di Solaris Live Upgrade per creare un ambiente di boot (procedure) del Guida all’installazione di Solaris 10: Solaris Live Upgrade e pianificazione degli aggiornamenti.
Installare il gruppo di patch consigliato per l'ambiente runtime Java 2. Il gruppo di patch è disponibile sul sito http://sunsolve.sun.com. A questo punto sarà possibile usare Solaris Live Upgrade per installare i pacchetti.
La Solaris Management Console 2.1 non è infatti compatibile con le versioni 1.0, 1.0.1 e 1.0.2. Se occorre eseguire un aggiornamento a Solaris 10 e sul sistema è installata la Solaris Management Console 1.0, 1.0.1 o 1.0.2, occorre prima disinstallare questo software. È possibile che la Solaris Management Console sia presente sul sistema se erano stati installati i prodotti SEAS 2.0, SEAS 3.0 o Solaris 8 Admin Pack.
Soluzione: scegliere una delle seguenti procedure:
Prima di eseguire l'aggiornamento, usare il comando /usr/bin/prodreg per disinstallare completamente la Solaris Management Console.
Se l'aggiornamento a Solaris 10 è stato eseguito senza disinstallare la Solaris Management Console 1.0, 1.0.1 o 1.0.2, sarà prima necessario rimuovere tutti i pacchetti di questo software. Per rimuovere i pacchetti, usare il comando pkgrm anziché il comando prodreg. Seguire attentamente l'ordine di rimozione dei pacchetti. Procedere come segue:
Diventare superutente.
Digitare il comando seguente:
# pkginfo | grep “Solaris Management Console“ |
I nomi dei pacchetti indicati nell'output che non iniziano con “Solaris Management Console 2.1” identificano i pacchetti della versione 1.0.
Usare il comando pkgrm per rimuovere tutte le istanze dei pacchetti della Solaris Management Console 1.0 nell'ordine seguente.
Non rimuovere i pacchetti la cui descrizione contiene la dicitura Solaris Management Console 2.1”. Ad esempio, SUNWmc.2 può indicare un pacchetto della Solaris Management Console 2.1.
Se l'output di pkginfo evidenzia la presenza di più versioni dei pacchetti della Solaris Management Console 1.0, usare il comando pkgrm per rimuovere entrambe le versioni. Rimuovere prima il pacchetto originale. Quindi, rimuovere il pacchetto contrassegnato con un numero alla fine. Ad esempio, se nell'output di pkginfo compaiono i pacchetti SUNWmcman e SUNWmcman.2, rimuovere prima SUNWmcman e quindi SUNWmcman.2. Non usare prodreg.
# pkgrm SUNWmcman # pkgrm SUNWmcapp # pkgrm SUNWmcsvr # pkgrm SUNWmcsvu # pkgrm SUNWmc # pkgrm SUNWmcc # pkgrm SUNWmcsws |
In una finestra di terminale, digitare il comando seguente:
# rm -rf /var/sadm/pkg/SUNWmcapp |
A questo punto, la Solaris Management Console 2.1 dovrebbe funzionare correttamente. Per le successive attività di manutenzione, o se la Solaris Management Console 2.1 non dovesse funzionare correttamente, rimuovere la Solaris Management Console 2.1. Reinstallare il software con la procedura seguente:
Usare il comando pkgrm per rimuovere tutti i pacchetti della Solaris Management Console 2.1 e i pacchetti dipendenti nell'ordine seguente:
Se sono installate più istanze dei pacchetti della Solaris Management Console 2.1, ad esempio SUNWmc e SUNWmc.2, rimuovere prima SUNWmc e quindi SUNWmc.2. Non usare prodreg.
# pkgrm SUNWpmgr # pkgrm SUNWrmui # pkgrm SUNWlvmg # pkgrm SUNWlvma # pkgrm SUNWlvmr # pkgrm SUNWdclnt # pkgrm SUNWmga # pkgrm SUNWmgapp # pkgrm SUNWmcdev # pkgrm SUNWmcex # pkgrm SUNWwbmc # pkgrm SUNWmc # pkgrm SUNWmcc # pkgrm SUNWmccom |
Inserire il CD Solaris 10 Software - 4 nel lettore di CD-ROM. Digitare il comando seguente in una finestra di terminale.
# # cd /cdrom/cdrom0/Solaris_10/Product # pkgadd -d . SUNWmccom SUNWmcc SUNWmc SUNWwbmc SUNWmcex SUNWmcdev \ SUNWmgapp SUNWmga SUNWdclnt SUNWlvmr SUNWlvma SUNWlvmg SUNWpmgr \ SUNWrmui |
Questo comando rimuove tutte le versioni precedenti della Solaris Management Console. A questo punto, la Solaris Management Console 2.1 funzionerà correttamente.
Se si utilizza Solaris Live Upgrade per installare un archivio Solaris Flash in un ambiente di boot alternativo vuoto, l'installazione non riesce. Vengono visualizzati messaggi di errore simili ai seguenti.
sh: /percorso_installazione/Solaris_10/Tools/Boot/usr/sbin/install.d /mergescripts/merge_name_service: non trovato ERRORE: Voce elenco dei trasferimenti (/a/var/svc/profile/name_service.xml): mergescript non riuscito (/percorso_installazione/Solaris_10/Tools/ Boot/usr/sbin/install.d/mergescripts/merge_name_service) ERRORE: Impossibile copiare un file temporaneo nella sua posizione finale ERRORE: Installazione Flash non riuscita Estrazione dell'archivio Flash: 100% completata (di 4361.24 megabyte) Installazione flash di Solaris dell'ambiente di boot S10B74L2 non riuscita. |
Nell'esempio precedente, percorso_immagine_di_installazione è il percorso dell'immagine di installazione di rete che si sta utilizzando per l'installazione.
Soluzione: procedere come segue.
Spostarsi nella directory mergescripts nell'immagine di installazione di rete che si sta utilizzando per l'installazione.
# cd percorso_installazione/Solaris_10/Tools /Boot/usr/sbin/install.d/mergescripts |
Creare il file merge_name_service.
# touch merge_name_service |
Rendere eseguibile il file merge_name_service.
# chmod a+x merge_name_service |
Sul sistema da installare, installare l'archivio Solaris Flash nell'ambiente di boot alternativo usando Solaris Live Upgrade.
Per istruzioni sull'installazione di un archivio Solaris Flash con Solaris Live Upgrade, vedere Installazione di archivi Solaris Flash in un ambiente di boot del Guida all’installazione di Solaris 10: Solaris Live Upgrade e pianificazione degli aggiornamenti.
Attivare i file system nell'ambiente di boot alternativo installato al punto 4.
# lumount ambiente_di_boot_alternativo punto_di_attivazione |
Nel comando precedente, ambiente_di_boot_alternativo è l'ambiente di boot installato al punto 4, mentre punto_di_attivazione è il punto di attivazione usato per l'ambiente di boot alternativo.
Spostarsi nella directory /var/svc/profile dell'ambiente di boot alternativo.
# cd punto_di_attivazione/var/svc/profile |
Rimuovere il profilo name_service.xml.
# rm name_service.xml |
Creare un collegamento simbolico per il profilo del servizio di denominazione nel file name_service.xml.
# ln -s ns_servizio_di_denominazione.xml name_service.xml |
Nell'esempio precedente, servizio_di_denominazione è il servizio di denominazione che si intende utilizzare per il sistema. Usare come valore una delle seguenti stringhe.
nis
nisplus
dns
ldap
files
Se si cerca di configurare un'interfaccia di una scheda non primaria durante un'installazione di Solaris 10, l'installazione non riesce se si verificano le seguenti condizioni.
Si utilizza il programma di installazione di Solaris con interfaccia grafica.
Si cerca di configurare un'interfaccia diversa da quella primaria, ad esempio una scheda PCMCIA.
Si abilita nel sistema il protocollo DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol).
Viene visualizzato il seguente messaggio di errore.
Si è verificato un errore durante la configurazione del sistema. Tornare indietro e controllare le impostazioni. |
Soluzione 1: usare il programma di installazione di Solaris con interfaccia interattiva a caratteri (sessione desktop).
Sui sistemi SPARC, digitare il comando seguente al prompt ok.
ok boot cdrom - text |
Sui sistemi x86, digitare il comando seguente alla richiesta di selezionare un tipo di installazione.
b -text |
Soluzione 2: usare il programma di installazione di Solaris con interfaccia grafica.
Quando il programma di installazione chiede informazioni sulla connettività di rete, indicare che il sistema non è collegato in rete.
Completare l'installazione.
Al termine dell'installazione, usare il comando sys-unconfig per riconfigurare il sistema come sistema collegato in rete con il supporto di DHCP abilitato.
Per maggiori informazioni sulla riconfigurazione del sistema con il comando sys-unconfig, vedere la pagina man sys-unconfig(1M).
Il firmware dell'unità DVD combinata delle workstation Sun Java 2100Z può causare un errore irreversibile del sistema. L'errore si verifica quando si avvia la workstation dal DVD del sistema operativo Solaris 10. Dopo la comparsa del messaggio iniziale sul kernel, viene visualizzato molto brevemente il seguente messaggio:
panic[cpu0]/thread=fec1be20: mod_hold_stub: Couldn't load stub module sched/TS_DTBL fec25cb0 genunix:mod_hold_stub+139 (fec04088, 63, fea11) fec25cc4 unix:stubs_common_code+9 (1, 8, fec026e4) fec25ce4 unix:disp_add+3d (fec026dc) fec25d00 genunix:mod_installsched+a4 (fef01530, fef01518) fec25d20 genunix:mod_install+2f (fef01518, fec25d3c,) fec25d2c TS:_init+d (0, d6d89c88, fec25d) fec25d3c genunix:modinstall+d9 (d6d89c88) fec25d50 genunix:mod_hold_installed_mod+2e (d6d77640, 1, fec25d) fec25d7c genunix:modload+ac (fec026c4, fec26c4) fec25d98 genunix:scheduler_load+3d (fec026c4, fec026dc) fec25db4 genunix:getcid+50 (fec026c4, fec28514) fec25dcc unix:dispinit+df (fec25ddc, fe814ba9) fec25dd4 unix:startup_modules+d5 (fec25dec, fe8cac37) fec25ddc unix:startup+19 (fe800000, 166130, 7) fec25dec genunix:main+16 () |
A questo punto il sistema si ripristina automaticamente.
Soluzione: scegliere una delle seguenti opzioni:
Soluzione 1: modificare alcune impostazioni di configurazione del BIOS. Questa soluzione temporanea permette di completare l'installazione di Solaris 10. Può tuttavia peggiorare le prestazioni di lettura del DVD. Procedere come segue:
Durante il processo di avvio del sistema, premere F2 al prompt per accedere al programma di configurazione.
Sullo schermo sono presentate varie opzioni sul tipo di collegamento, simili a quelle dell'esempio seguente:
Primary Master [ ] Primary Slave [ ] Secondary Master [CD-ROM] Secondary Slave [ ] |
Scegliere il tipo di collegamento per il lettore di DVD selezionando il tipo di collegamento per CD-ROM.
La schermata può presentare diversi tipi di collegamento per i CD-ROM, ad esempio se il sistema dispone di più unità ottiche. Se necessario, aprire il sistema per determinare il punto di collegamento del lettore di DVD. Selezionare il tipo di collegamento corretto per il lettore di DVD.
Dopo aver scelto il tipo di collegamento per CD-ROM appropriato, premere Invio.
Compare la schermata successiva con l'opzione Type:[Auto] automaticamente selezionata.
Premere due volte la barra spaziatrice per cambiare la selezione in Type:[CD-ROM].
Usare i tasti freccia per selezionare Transfer Mode.
Premere Invio per visualizzare un elenco delle altre opzioni disponibili.
Usare i tasti freccia per selezionare Standard, quindi premere Invio per accettare la selezione.
Premere F10 per salvare le modifiche alla configurazione e uscire dal programma di configurazione del BIOS.
Il sistema si riavvia.
Soluzione 2: aggiornare il firmware del lettore di DVD combinato alla versione 1.12. Per poter utilizzare questa opzione, il lettore di DVD combinato deve essere collegato a un sistema con Microsoft Windows. Procedere come segue.
Rimuovere il lettore di DVD combinato dalla workstation Sun Java 2100z. Per istruzioni sulla rimozione corretta dell'unità, vedere il manuale utente della workstation.
Collegare l'unità a un sistema che utilizzi Microsoft Windows. Se necessario, cambiare le impostazioni dei jumper master e slave del dispositivo.
Accedere al centro di download di AOpen, all'indirizzo http://download.aopen.com.tw/default.aspx.
Cercare il firmware del proprio lettore di DVD usando le seguenti informazioni:
Prodotto: Combo drives
Modello: COM5232/AAH
Categorie: Firmware
Scaricare e installare la versione R1.12 del firmware.
Reinstallare l'unità sulla workstation. Se necessario, ripristinare le impostazioni originali dei jumper master e slave.
È possibile che sul sito siano già disponibili versioni più aggiornate del firmware. Le verifiche eseguite da Sun confermano che la versione 1.12 risolve il problema dell'errore irreversibile. Sun non è in grado di confermare se le revisioni del firmware successive alla 1.12 risolvano ugualmente il problema.
Se si utilizza il programma di installazione di Solaris con interfaccia utente grafica (GUI) per installare un archivio Solaris FlashTM su un sistema x86, è possibile che l'installazione non riesca. Questo problema si verifica sui sistemi che non utilizzano il sistema operativo Solaris o Linux prima dell'inizio dell'installazione.
Viene visualizzato il seguente messaggio di errore.
Errore inatteso nel supporto o archivio selezionato |
Soluzione: quando il programma di installazione di Solaris chiede di selezionare un tipo di installazione, non selezionare l'installazione interattiva. Selezionare l'opzione 3 o l'opzione 4 ed eseguire l'installazione interattiva di Solaris con interfaccia a caratteri. Alla richiesta di specificare il supporto da utilizzare durante l'installazione, digitare il percorso dell'archivio Solaris Flash.
Nella configurazione predefinita, la console seriale (ttya) non funziona sui seguenti sistemi Sun Fire:
Sun Fire V20z
Sun Fire V40z
Sun Fire V60x
Sun Fire V65x
Per usare la console seriale, è necessario configurare manualmente il BIOS del sistema.
Soluzione: questa soluzione richiede che il sistema disponga di una tastiera e di un monitor Sun. Procedere come segue:
Avviare il sistema.
Durante il processo di avvio del sistema, premere F2 al prompt per accedere al BIOS Phoenix.
Nella sezione Peripherals, cambiare l'impostazione della porta di comunicazione da disabilitata ad abilitata.
Salvare la configurazione e avviare il sistema.
Usare il comando eeprom per cambiare il dispositivo di input e il dispositivo di output in ttya.
La pressione dei tasti Stop e N all'avvio del sistema per ripristinare il firmware di basso livello alle impostazioni predefinite non funziona su questi sistemi.
Il programma di installazione di Solaris con interfaccia grafica può interrompersi se sul sistema è presente una partizione di avvio x86. Il problema si verifica se la partizione di avvio x86 era stata creata con il programma di installazione di Solaris con interfaccia a caratteri. Viene visualizzato il seguente messaggio di errore.
Default layout will not work on this system. Errore: Errore: ERRORE: Impossibile creare una partizione fdisk esplicita su c0t0d0, i cilindri richiesti 14581 - 14597 sono in uso da parte della partizione fdisk 1 Errore: Errore: ERRORE: Installazione del sistema non riuscita Pfinstall non riuscito. Exit stat= java.lang.UNIXProcess@a89ce3 2 partizione su c0t0d0, i cilindri richiesti 14581 - 14597 sono in uso da parte della partizione fdisk 1 ERRORE: Installazione del sistema non riuscita |
Soluzione: scegliere una delle soluzioni seguenti.
Soluzione 1: quando il programma di installazione chiede di selezionare un tipo di installazione, selezionare l'opzione 3 per l'installazione interattiva con interfaccia a caratteri (sessione desktop).
Soluzione 2: se si utilizza il programma di installazione di Solaris con interfaccia grafica, procedere come segue.
Iniziare l'installazione.
Alla richiesta di selezionare il tipo di installazione, scegliere l'installazione personalizzata.
Le schermate dell'installazione personalizzata richiedono informazioni sulle versioni locali, sul software e sui dischi da installare.
Rispondere alle domande con le informazioni appropriate per il sistema.
Nella schermata di selezione fdisk, selezionare il disco che contiene la partizione di avvio x86.
Rimuovere la partizione di avvio x86 selezionando la voce UNUSED (non utilizzata) nel menu.
Aggiungere la partizione di avvio x86 modificando di nuovo l'impostazione UNUSED in x86boot.
Continuare l'installazione.
Sui sistemi x86, quando un disco supera i 65.535 cilindri, solo i 16 bit inferiori del numero dei cilindri vengono utilizzati dal sistema operativo Solaris. Di conseguenza, la dimensione effettiva dello spazio su disco disponibile per Solaris è più ridotta. Si supponga, ad esempio, che il numero di cilindri dichiarato di un disco sia 70.000. La differenza tra 70.000 e 65.535 è pari al numero dei cilindri disponibili per il sistema operativo Solaris, vale a dire 4.464.
Per verificare se il disco abbia superato i 65.535 cilindri, calcolarne la capacità approssimativa usando la formula seguente:
capacità del disco = cilindri * testine * settori * 512
Confrontare i risultati ottenuti con la capacità dichiarata del disco. Una differenza elevata tra i due valori indica che il disco ha superato i 65.535 cilindri.
Soluzione: scegliere una delle seguenti opzioni:
Mantenere i volumi RAID relativamente piccoli per evitare di superare il limite dei cilindri.
Creare un'etichetta Solaris la cui geometria utilizzi un numero di cilindri inferiore a 65.535. Per implementare questa seconda opzione, aumentare il valore dei settori o delle testine, nessuno dei quali dovrebbe superare i 16 bit.
La seconda opzione è applicabile ai sistemi Sun Fire V20z o Sun Fire V40z con un disco da 72 Gbyte in mirroring. La funzione RAID del BIOS indicherebbe un numero di testine e di settori molto inferiore a quello del singolo disco da 72 Gbyte. Ciò significa che il numero dei cilindri supera il limite di 65.535.
Tuttavia, è possibile formattare ed etichettare il primo disco con Solaris 10 e quindi usare il BIOS per eseguire il mirroring del primo disco su un altro disco. Questa procedura permette di preservare l'etichetta del primo disco. Solaris utilizza la geometria del primo disco ed evita così che il limite venga superato.
In alternativa, per ottenere lo stesso risultato della seconda opzione, usare un editor di dischi per modificare manualmente l'etichetta di un disco con valori di geometria validi.
Sui sistemi Sun LX50 è possibile che il server X non sia in grado di aprire i dispositivi dei mouse PS/2. L'errore può verificarsi sia durante l'installazione che al riavvio del sistema. Se si verifica questo problema, viene visualizzato il seguente messaggio di errore:
ddxSUNWmouse: Error opening mouse device '/dev/kdmouse; /dev/kdmouse: No such device or address |
A causa dell'errore, il programma di installazione di Solaris può procedere solo nella modalità dalla riga di comando. Dopo l'installazione, il problema può verificarsi nuovamente nella normale esecuzione di Solaris.
Soluzione: sul cavo sdoppiatore collegato al connettore PS/2 del server, invertire le connessioni della tastiera e del mouse PS/2.
Se dopo il riavvio il mouse PS/2 non viene ancora identificato, premere il tasto di ripristino del server LX50. In alternativa, utilizzare l'opzione di riconfigurazione (b -r) quando compare il seguente prompt:
Select (b)oot or (i)nterpreter: |
Se il sistema utilizza Solaris 7, la gestione dei volumi non attiva correttamente il DVD del sistema operativo Solaris 10. Il DVD viene attivato ma i dati non sono accessibili. Ciò significa che non è possibile configurare un server di installazione, eseguire un aggiornamento con la funzione Live Upgrade o accedere ai dati presenti sul disco.
Soluzione: scegliere una delle seguenti procedure:
Applicare le seguenti patch:
107259–03
107260–03
Attivare manualmente il DVD del sistema operativo Solaris 10. Non usare il software di gestione dei volumi (Volume Management) per attivare il DVD. Procedere come segue:
Diventare superutente.
Arrestare il software di gestione dei volumi.
# /etc/init.d/volmgt stop |
Attivare manualmente il DVD del sistema operativo Solaris 10.
# mkdir /mnt1 # mount -F hsfs -o ro /dev/dsk/c0t6d0s0 /mnt1 |
Verificare che il DVD sia attivato. Verificare quindi che i dati siano accessibili.
# cd /mnt1 # ls |
Se il DVD è attivato correttamente, il sistema restituisce le seguenti informazioni.
Copyright Solaris_10 |
Qui di seguito sono riportati i bug che si verificano nell'installazione di Solaris 10.
Quando il sistema si riavvia al termine dell'installazione di Solaris 10, possono comparire messaggi di errore Java simili a quelli dell'esempio seguente. Questi messaggi possono essere visualizzati sulla console o essere registrati nel file /var/adm/messages.
java[16552]: [ID 874347 user.error] libpkcs11: open /var/run/kcfd_door: File o directory non trovati java[16552]: [ID 523743 user.error] libpkcs11: /usr/lib/security/pkcs11_softtoken.so unexpected failure in ELF signature verification. System may have been tampered with. Cannot continue parsing /etc/crypto/pkcs11.conf java[16580]: [ID 874347 user.error] libpkcs11: open /var/run/kcfd_door: File o directory non trovati java[16580]: [ID 523743 user.error] libpkcs11: /usr/lib/security/pkcs11_softtoken.so unexpected failure in ELF signature verification. System may have been tampered with. Cannot continue parsing /etc/crypto/pkcs11.conf |
Soluzione: nessuna. ignorare i messaggi di errore.
Durante l'installazione, può accadere che il sistema espella il disco e che l'installazione si interrompa. Questo errore si può verificare se il sistema viene avviato dal disco di installazione di Solaris 10. Il disco di installazione può essere il DVD del sistema operativo Solaris 10 o il CD Solaris 10 Software - 1. Una volta avviato il sistema, si cerca di installare un archivio Solaris Flash dalla rete.
Il problema si verifica in presenza di due serie di condizioni.
Durante l'esecuzione del programma di installazione di Solaris con interfaccia grafica dal DVD o dal CD di installazione, si specifica un archivio Solaris Flash non valido per il sistema. Ad esempio, l'errore si può verificare se si specifica il percorso di un archivio x86 durante l'installazione di un sistema SPARC. Dopo l'espulsione del disco, nella console possono comparire messaggi di errore simili ai seguenti.
/sbin/install-solaris: rm: impossibile eseguire /sbin/install-solaris: date: impossibile eseguire /sbin/install-solaris: gettext: impossibile eseguire. |
Si esegue il programma di installazione di Solaris con interfaccia a caratteri in una sessione della console dal disco di installazione di Solaris 10 e si installa correttamente un archivio Solaris Flash dalla rete. Dopo l'espulsione del disco, nella console possono comparire messaggi di errore simili ai seguenti.
/sbin/setup-launcher[310]: 1356 Killed /sbin/setup-launcher[315]: 1357 Killed |
Soluzione 1: se l'errore è stato causato da un archivio non valido, eseguire una delle operazioni seguenti, a seconda del tipo di errore.
Riavviare l'installazione usando il programma con interfaccia utente grafica. Specificare il percorso di un archivio valido.
Installare l'archivio usando il programma di installazione con interfaccia a caratteri in una sessione a finestre del desktop:
Per i sistemi SPARC, digitare boot cdrom -text al prompt ok.
Per i sistemi x86, quando il programma chiede di selezionare un tipo di installazione, selezionare l'opzione 3 per l'installazione interattiva con interfaccia a caratteri (sessione desktop).
Soluzione 2: se l'errore si è verificato usando il programma di installazione con interfaccia a caratteri in una sessione della console, scegliere una delle seguenti opzioni:
Usare il programma di installazione in una sessione a finestre del desktop:
Per i sistemi SPARC, digitare boot cdrom -text al prompt ok.
Per i sistemi x86, quando il programma chiede di selezionare un tipo di installazione, selezionare l'opzione 3 per l'installazione interattiva con interfaccia a caratteri (sessione desktop).
Dopo l'espulsione del disco di installazione, procedere come segue.
Reinserire il DVD o il CD nel sistema.
Se il sistema risponde all'inserimento del disco, lasciar completare il processo di installazione.
Se il sistema non risponde al disco di installazione, passare al punto 2.
Riavviare manualmente il sistema.
Se necessario, riavviare il sistema.
L'installazione è terminata.
Durante il primo avvio del sistema dopo un'installazione iniziale di Solaris 10, è possibile che il programma kdmconfig venga eseguito due volte. Durante questa configurazione iniziale, ogni volta che il programma si avvia viene chiesto di selezionare un server X. Questa situazione si verifica sui sistemi x86 che non sono stati configurati per l'uso del server X. Un esempio può essere un sistema senza monitor che non utilizza una scheda grafica.
Soluzione: ogni volta che il programma si avvia e richiede un server X, premere F3_Exit. La ripresa del processo di avvio può essere preceduta da un breve intervallo. Una volta completato il processo di avvio iniziale, il problema non si ripresenta.
Se si utilizza il metodo di installazione JumpStart personalizzato su un sistema x86 e si configura esplicitamente la slice 2 come slice di overlap nel profilo, il processo genera un errore. Il sistema non riesce a riavviarsi al termine dell'installazione. Viene visualizzato il seguente messaggio di errore:
Cannot find Solaris partition |
Questo errore si verifica perché la slice di overlap 2 (c0t0d0s2, ad esempio) viene impostata con inizio al cilindro 1 anziché al cilindro 0.
Soluzione: nel profilo JumpStart personalizzato, rimuovere la parola chiave filesys che configura la slice 2 come slice di overlap. Ad esempio, una parola chiave simile alla seguente dovrebbe essere rimossa.
filesys c0t0d0s2 all overlap |
Una volta rimossa la parola chiave, eseguire l'installazione JumpStart personalizzata.
Se si installa Solaris 10, è possibile che il file install_log in /var/sadm/system/logs e /var/sadm/install/logs sia incompleto. In alcuni casi, questi log non includono informazioni sui pacchetti che sono stati aggiunti correttamente al sistema e non registrano gli errori rilevati durante l'aggiunta dei pacchetti. Non è perciò possibile usare il file install_log come risorsa affidabile per la risoluzione dei problemi di installazione o dei problemi delle applicazioni.
Soluzione: se un'applicazione non viene eseguita correttamente, non controllare il file install_log per determinare se i relativi pacchetti sono stati installati. Procedere come segue.
Controllare il registro dei prodotti di Solaris per determinare i pacchetti utilizzati dall'applicazione.
# prodreg |
Usare il comando pkginfo per determinare se uno o più di questi pacchetti sono installati solo parzialmente.
# pkginfo -p nome-pacchetto |
Per ogni pacchetto restituito dal comando precedente, rimuovere il pacchetto.
# pkgrm opzioni nome-pacchetto |
Reinstallare tutti i pacchetti.
# pkgadd opzioni nome-pacchetto |
Se si installa Solaris dal DVD del sistema operativo Solaris 10, è possibile che l'installazione interattiva con interfaccia utente grafica non riesca. Il problema si verifica se la variabile di configurazione boot-device non è impostata sul sistema.
Per determinare se la variabile di configurazione boot-device è impostata, digitare il comando seguente.
# prtconf -pv | grep boot-device |
Se l'output di questo comando è boot-device: senza nessun dispositivo associato, non è possibile usare il programma di installazione interattivo con interfaccia utente grafica per eseguire l'installazione dal DVD del sistema operativo Solaris 10.
Soluzione: installare Solaris 10 usando il programma di installazione interattivo con interfaccia a caratteri. Quando il programma di installazione chiede di selezionare un tipo di installazione, selezionare l'opzione 3 per l'installazione interattiva con interfaccia a caratteri (sessione desktop).
Per maggiori informazioni sull'installazione dal DVD del sistema operativo Solaris 10, vedere la Guida all’installazione di Solaris 10: installazioni di base.
Se si installa Solaris 10 usando il programma di installazione di Solaris, alcune delle informazioni e dei pannelli di uscita del software SunSM Remote Services (SRS) Net Connect non vengono visualizzati correttamente.
Vengono visualizzati la cornice del pannello e il pulsante Annulla, ma il contenuto del pannello non è presente.
Il problema può verificarsi anche durante un'installazione di altri prodotti software inclusi in questa versione di Solaris.
Soluzione: procedere come segue:
Annullare l'installazione di SRS Net Connect facendo clic sul pulsante Annulla quando viene visualizzato il pannello vuoto.
Una volta completata l'installazione di Solaris 10, installare manualmente SRS Net Connect dal DVD del sistema operativo Solaris 10 o dal CD Solaris 10 Software - 2.
Installando SRS Net Connect dopo il completamento dell'installazione iniziale di Solaris 10 tutti i pannelli vengono visualizzati correttamente.
Durante l'installazione, le tastiere USB di alcune workstation Dell Precision si bloccano o perdono parte delle capacità operative, impedendo così l'installazione.
Soluzione: usare una delle seguenti procedure:
Attivare la modalità di emulazione USB nel firmware.
Passare a una tastiera PS/2.
Riavviare il sistema e riprovare.
In alternativa, aggiornare il BIOS del sistema per risolvere il problema.
Quando si installa Solaris 10, le autorizzazioni dello spazio dei nomi /devices/pseudo non vengono impostate correttamente. Questo errore impedisce al sistema di accedere ad alcuni dispositivi. Errori simili nelle autorizzazioni dello spazio dei nomi si verificano se Solaris 10 è stato installato su un sistema clone con un archivio Solaris Flash.
Se si esegue il comando pkgchk -n sul pacchetto SUNWcsd dopo l'installazione, viene visualizzato un messaggio simile al seguente.
# pkgchk -n SUNWcsd ERRORE: /devices/pseudo/cvc@0:cvc Percorso inesistente Impossibile creare un dispositivo a caratteri speciale ERRORE: /devices/pseudo/cvcredir@0:cvcredir Percorso inesistente Impossibile creare un dispositivo a caratteri speciale |
Se Solaris 10 è stato installato su un sistema clone con un archivio Solaris Flash, il comando precedente produce errori simili ai seguenti.
# pkgchk -n SUNWcsd ERRORE: /dev nome del gruppo sys atteso, <(null)> effettivo ERRORE: /devices/pseudo/clone@0:eri Autorizzazioni: <0666> attese, <0600> effettive ERRORE: /devices/pseudo/clone@0:ibd Autorizzazioni: <0666> attese, <0600> effettive ERRORE: /devices/pseudo/cvc@0:cvc Percorso inesistente ERRORE: /devices/pseudo/cvcredir@0:cvcredir Percorso inesistente |
Nelle installazioni Solaris Flash, errori simili ai precedenti vengono visualizzati anche per il pacchetto SUNWcsr.
Soluzione: scegliere una delle soluzioni seguenti.
Soluzione 1: eseguire il comando pkgchk -nf sul pacchetto SUNWcsd Core Solaris Devices. Questa soluzione è applicabile se Solaris 10 è stato installato da un CD o da un DVD, oppure da un'immagine di installazione in rete.
# pkgchk -nf SUNWcsd |
Soluzione 2: questa soluzione può essere adottata per i sistemi clone su cui si desidera installare Solaris 10 usando un archivio Solaris Flash. Prima di installare l'archivio, procedere come segue:
Sul sistema master, creare una directory /etc/flash/reboot:
# mkdir -p /etc/flash/reboot # |
Sul sistema master, creare lo script seguente in un editor di testo.
#! /usr/bin/sh # echo " Esecuzione di pkgchk -nf SUNWcsd" pkgchk -nf SUNWcsd echo " Esecuzione di pkgchk -nf SUNWcsr" pkgchk -nf SUNWcsr exit 0 |
Salvare lo script con il nome pkgchk.cleanup nella directory /etc/flash/reboot.
Verificare che lo script pkgchk.cleanup sia eseguibile.
# cd /etc/flash/reboot # chmod a+x pkgchk.cleanup |
Creare l'archivio Solaris Flash.
Installare l'archivio sul sistema clone.
Tuttavia, se Solaris 10 è già stato installato con un archivio Solaris Flash, per risolvere il problema usare la procedura seguente.
Eseguire il comando pkgchk -nf sul pacchetto SUNWcsd Core Solaris Devices.
# pkgchk -nf SUNWcsd |
Eseguire il comando pkgchk -nf sul pacchetto SUNWcsd Core Solaris (Root) sul sistema clone.
# pkgchk -nf SUNWcsr |
L'installazione di Solaris può essere eseguita con un'immagine di rete. Se l'immagine viene creata combinando i CD di Solaris 10, è possibile che vengano visualizzati i seguenti messaggi di errore:
Messaggio di errore: Jun 18 10:51:53 b26b statd[149]: [ID 514559 daemon.error] svc_tp_create: Could not register prog 100024 vers 1 on udp Jun 18 10:51:53 b26b statd[149]: [ID 514559 daemon.error] svc_tp_create: Could not register prog 100024 vers 1 on tcp Jun 18 10:51:53 b26b statd[149]: [ID 514559 daemon.error] svc_tp_create: Could not register prog 100024 vers 1 on ticlts Jun 18 10:51:53 b26b statd[149]: [ID 514559 daemon.error] svc_tp_create: Could not register prog 100024 vers 1 on ticotsord Jun 18 10:51:53 b26b statd[149]: [ID 514559 daemon.error] svc_tp_create: Could not register prog 100024 vers 1 on ticots Jun 18 10:51:53 b26b statd[149]: [ID 447212 daemon.error] statd: unable to create (SM_PROG, SM_VERS) for netpath. |
Soluzione: nessuna. Ignorare il messaggio. Una volta terminato il processo di avvio del sistema, il file system NFS (Network File System) funziona normalmente.
Se si esegue l'installazione o l'aggiornamento di Solaris 10 su un sistema con più interfacce di rete, vengono tutte identificate come utilizzabili. Le interfacce che non sono collegate alla rete o che non sono abilitate per l'uso vengono ugualmente incluse nell'output del comando ifconfig -a. È inoltre possibile che due interfacce con lo stesso indirizzo Ethernet ricevano uno stesso indirizzo IP. Viene visualizzato il seguente messaggio di errore:
ifconfig: setifflags: SIOCSLIFFLAGS: qfe3: Impossibile assegnare l'indirizzo richiesto |
Questo problema si verifica anche sui sistemi in cui la variabile della PROM local-mac-address
è impostata su false ed è causato dal fatto che tutte le interfacce sono configurate con lo stesso indirizzo IP.
Soluzione: scegliere una delle seguenti procedure:
Per connettere solo l'interfaccia configurata, riavviare il sistema dopo l'avvio iniziale.
Per assegnare un indirizzo IP differente ad ogni interfaccia di rete, impostare la variabile della PROM local-mac-address
su true in uno dei modi seguenti.
Al prompt ok, digitare il comando seguente:
ok setenv local-mac-address? true |
In una finestra di terminale, eseguire il comando seguente come superutente.
# eeprom local-mac-address?=true |
Quando si crea un file system durante l'installazione, viene visualizzato uno dei seguenti messaggi di avvertimento.
Attenzione: blocchi inode/gruppo cilindri (87)>= blocchi dati (63) nell'ultimo gruppo di cilindri. 1008 settori non sono stati allocati. |
Oppure:
Attenzione: 1 settori nell'ultimo cilindro non sono stati allocati. |
L'avvertimento viene visualizzato quando la dimensione del file system non corrisponde in modo esatto allo spazio disponibile sul disco utilizzato. Questa discrepanza può produrre spazio inutilizzato sul disco che non verrà incluso nel file system indicato. Questo spazio inutilizzato non sarà disponibile per gli altri file system.
Soluzione: ignorare il messaggio di avviso.
Per le informazioni più recenti sul supporto dell'aggiornamento a partire da Solaris 10 1/06, vedere Modifiche al supporto dell'aggiornamento per le varie versioni di Solaris.
Questa sezione descrive i bug relativi all'aggiornamento. Alcuni di questi si possono verificare durante l'aggiornamento a Solaris 10. Altri si possono verificare al termine del processo di aggiornamento.
In Solaris 10, Solaris Volume Manager visualizza gli ID dei dispositivi in un nuovo formato. Solaris 9 9/04, che aveva introdotto il supporto degli ID dei dispositivi nei set di dischi, non riconosce il nuovo formato. Quando si esegue un aggiornamento a Solaris 10 da Solaris 9 9/04, gli ID dei dispositivi associati ai set di dischi esistenti non vengono aggiornati nella configurazione di Solaris Volume Manager. Se occorre ripristinare Solaris 9 9/04, le modifiche alla configurazione apportate ai set di dischi dopo l'aggiornamento non saranno più disponibili in Solaris 9 9/04. Per maggiori informazioni, vedere il Capitolo 25, Troubleshooting Solaris Volume Manager (Tasks) del Solaris Volume Manager Administration Guide.
Per i sistemi che eseguono Solaris 9 con il cluster di patch consigliato, l'aggiornamento a Solaris 10 riesce solo parzialmente. Questo problema riguarda i sistemi che utilizzano le seguenti versioni di Solaris 9 con il cluster di patch raccomandato.
Solaris 9
Solaris 9 9/02
Solaris 9 12/02
Solaris 9 4/03
Solaris 9 8/03
Solaris 9 12/03
Solaris 9 4/04
Quando si esegue l'aggiornamento a Solaris 10, il pacchetto SUNWcti2x non viene rimosso correttamente dal sistema.
Soluzione: scegliere una delle soluzioni seguenti.
Per evitare il problema, applicare la patch con ID 117426-03, o una versione successiva, prima di eseguire l'aggiornamento a Solaris 10.
Per scaricare questa patch, accedere a http://sunsolve.sun.com.
Se si incontra questo problema durante l'aggiornamento, procedere come segue.
In un editor di testo, commentare la riga seguente nel file /var/sadm/pkg/SUNWcti2x/install/preremove.
rem_drv -b ${BASEDIR} sc_nct || EXIT=1 |
Rimuovere il pacchetto SUNWcti2x.
# pkgrm SUNWcti2x |
Se si utilizza Solaris Live Upgrade per eseguire un aggiornamento da Solaris 8 o Solaris 9 a Solaris 10, i programmi di disinstallazione obsoleti non vengono rimossi. Questi programmi di disinstallazione rimangono nella directory /var/sadm/prod del sistema.
I programmi di disinstallazione obsoleti sotto elencati non vengono rimossi.
uninstall_Alternate_Pathing_2_3_1.class uninstall_CDRW_1_1.class o uninstall_CDRW_1_0.class uninstall_Bonus_Localization_-_Catalan_CDE_Desktop.class uninstall_Bonus_Localization_-_Polish_CDE_Desktop.class uninstall_Bonus_Localizations_-_Russian_CDE_Desktop.class uninstall_Capacity_on_Demand_1_0.class uninstall_Java3D_1_3_1.class uninstall_Java3D_1_3.class uninstall_Java3D_1_2_1_04.class uninstall_Java3D_1_2_1_03.class uninstall_Lights_Out_Management_2_0.class uninstall_Man_Page_Supplement.class uninstall_OpenGL_1_3.class uninstall_OpenGL_1_2_3.class uninstall_Netra_ct_Platform_1_0.class uninstall_Netra_t11xx_Alarms_2_0.class uninstall_Netscape_6_2_3.class uninstall_Netscape_6_2_1_Beta.class uninstall_PC_launcher_1_0_2.class uninstall_PC_launcher_1_0_1_PCfileviewer_1_0_1.class uninstall_RSC_2_2_2.class uninstall_RSC_2_2_1.class uninstall_RSC_2_2.class uninstall_ShowMeTV_1_3.class uninstall_Solaris_9_French_Localization.class uninstall_Solaris_9_German_Localization.class uninstall_Solaris_9_Hong_Kong_Traditional_Chinese_Localization.class uninstall_Solaris_9_Italian_Localization.class uninstall_Solaris_9_Japanese_Localization.class uninstall_Solaris_9_Korean_Localization.class uninstall_Solaris_9_Simplified_Chinese_Localization.class uninstall_Solaris_9_Spanish_Localization.class uninstall_Solaris_9_Swedish_Localization.class uninstall_Solaris_9_Traditional_Chinese_Localization.class uninstall_Solaris_On_Sun_Hardware_Documentation.class uninstall_Sun_Hardware_AnswerBook.class uninstall_SunATM_5_0.class uninstall_SunATM_5_1.class uninstall_SunFDDI_PCI_3_0.class uninstall_SunFDDI_SBus_7_0.class uninstall_Sun_Fire_880_FC-AL_Backplane_Firmware_1_0.class uninstall_Sun_Fire_B10n_Load_Balancing_Blade_1_1.class uninstall_SunForum_3_1.class uninstall_SunForum_3_2.class uninstall_SunHSI_PCI_3_0.class uninstall_SunHSI_SBus_3_0.class uninstall_SunScreen_3_2.class uninstall_SunVTS_5_1_PS6.class uninstall_SunVTS_5_1_PS5.class uninstall_SunVTS_5_1_PS4.class uninstall_SunVTS_5_1_PS3.class uninstall_SunVTS_5_1_PS2.class uninstall_SunVTS_5_1_PS1.class uninstall_SunVTS_5_0.class uninstall_System_Management_Services_1_4.class uninstall_System_Management_Services_1_3.class uninstall_System_Management_Services_1_2.class uninstall_System_Service_Processor_3_5.class uninstall_WBEM_DR_1_0.class uninstall_Web_Start_Wizards_SDK_3_0_2.class uninstall_Web_Start_Wizards_SDK_3_0_1.class uninstall_Web_Start_Wizards_SDK.class uninstall_XML_Libraries_2_4_12.class |
Soluzione: dopo avere aggiornato il sistema, rimuovere manualmente i programmi di disinstallazione obsoleti presenti nella directory /var/sadm/prod.
Solaris 10 introduce alcune modifiche alla funzionalità pam_ldap. Quando si esegue un aggiornamento alla versione più recente, le configurazioni pam_ldap presenti nel file di configurazione pam.conf non vengono aggiornate in modo da riflettere queste modifiche. Se viene rilevata una configurazione pam_ldap, il file CLEANUP generato alla fine dell'aggiornamento contiene la seguente notifica:
/etc/pam.conf please examine/update the pam_ldap configuration because its functionality has changed, refer to pam_ldap(5) documentation for more information |
Soluzione: dopo l'aggiornamento, esaminare /etc/pam.conf. Se necessario, modificare questo file manualmente per renderlo compatibile con le nuove funzionalità di pam_ldap. Le modifiche comportano la richiesta di password, ad esempio con le opzioni use_first_pass e try_first_pass, e aggiornamenti delle password. Per maggiori informazioni sull'aggiornamento di pam.conf, vedere la pagina man pam_ldap(5) e la documentazione.
L'aggiornamento di un sistema da Solaris 8 a Solaris 10 con Solaris Live Upgrade può generare un errore. Le configurazioni effettuate con Solstice DiskSuiteTM 4.2.1 non vengono convertite in configurazioni di Solaris Volume Manager. È possibile che tutti i volumi RAID-0, RAID-1 e di altro tipo, ad esempio mirror, stripe e submirror, vadano perduti.
Il problema si verifica se sul sistema con Solaris 8 sono state applicate alcune patch in un determinato ordine prima dell'aggiornamento. Per determinare se il sistema è esposto a questo rischio, controllare le informazioni sulla versione del pacchetto SUNWmdr sul sistema con Solaris 8. Digitare il comando seguente:
# grep VERSION /var/sadm/pkg/SUNWmdr/pkginfo |
Il sistema può essere interessato dal problema se il comando produce il seguente risultato:
PKG_CLIENT_VERSION=8 VERSION=4.2.1,REV=1999.12.03.10.00 |
Soluzione: procedere come segue.
Aggiornare l'ambiente di boot alternativo usando Solaris Live Upgrade.
Per maggiori informazioni, vedere la Guida all’installazione di Solaris 10: Solaris Live Upgrade e pianificazione degli aggiornamenti.
Attivare il disco con l'ambiente di boot aggiornato ma non attivare l'ambiente di boot aggiornato.
# mnt -F ufs /mnt/c0t0d0numero_slice /mnt |
Nell'esempio precedente, numero_slice si riferisce alla slice che contiene l'ambiente di boot aggiornato.
Nel file /etc/system, cercare le informazioni relative al database MDD, ad esempio il testo seguente:
* Begin MDD database info (do not edit) set md:mddb_bootlist1="sd:7:16 sd:7:1050 sd:7:2084" * End MDD database info (do not edit) |
In un editor di testo, aprire il file /kernel/drv/md.conf per l'ambiente di boot aggiornato.
# cd /kernel/drv # vi md.conf |
Modificare md.conf come segue:
Aggiungere l'informazione mddb_bootlist presente nel file /etc/system esaminato al punto 3. Includere anche le righe “Begin” e “End” commentate che precedono e seguono tale informazione.
Aggiungere la stringa di testo :id0 alla fine di tutte le voci relative a un disco sd presenti nella riga mddb_bootlist.
Sotto la voce mddb_bootlist, inserire la riga nuova seguente:
md_devid_destroy=1; |
L'esempio seguente mostra una possibile modifica del file md.conf:
# Begin MDD database info (do not edit) mddb_bootlist1="sd:7:16:id0 sd:7:1050:id0 sd:7:2084:id0"; md_devid_destroy=1; # End MDD database info (do not edit) |
Salvare il file md.conf.
Eliminare la voce mddb_bootlist dal file /etc/system.
Disattivare il disco contenente l'ambiente di boot aggiornato.
Attivare l'ambiente di boot aggiornato.
Se si utilizza Solaris Live Upgrade per eseguire un aggiornamento da Solaris 7 a Solaris 10, vengono visualizzati messaggi di errore simili ai seguenti.
Rimozione di pacchetto eseguita con successo. /a//var/sadm/system/admin/upgrade_script: /bin/prodreg: non trovato /a//var/sadm/system/admin/upgrade_script: /bin/prodreg: non trovato /a//var/sadm/system/admin/upgrade_script: /bin/prodreg: non trovato |
Questo errore si verifica perché il registro dei prodotti di Solaris (prodreg) non è incluso in Solaris 7.
Soluzione: ignorare il messaggio di errore. Questi errori non hanno effetto sull'installazione.
Se si utilizza il comando luupgrade(1M) di Solaris Live Upgrade con l'opzione -i per aggiornare un ambiente di boot inattivo, il testo visualizzato dal programma di installazione può risultare illeggibile in alcune lingue. Questo accade quando i programmi di installazione richiedono font che non sono inclusi nella versione precedente residente nell'attuale ambiente di boot.
Soluzione: scegliere una delle seguenti procedure:
Eseguire l'installazione usando un'immagine di installazione in rete combinata.
Abilitare la versione locale C impostando la variabile d'ambiente sul sistema.
Se si utilizza la Bourne shell o la Korn shell, procedere come segue:
Impostare la versione locale C.
# LANG=C; export LANG |
Iniziare l'installazione.
Se si utilizza la C shell, procedere come segue:
Digitare il comando seguente:
# csh |
Impostare la versione locale C.
# setenv LANG C |
Iniziare l'installazione.
Quando si esegue un aggiornamento da Solaris 8 a Solaris 10, la rimozione del pacchetto SUNWjxcft genera un errore. Il seguente messaggio di errore viene registrato nel file upgrade_log.
Rimozione del pacchetto SUNWjxcft: Impossibile aprire /a/usr/openwin/lib/locale/ja/X11/fonts/TTbitmaps/fonts.upr Impossibile aprire /a/usr/openwin/lib/locale/ja/X11/fonts/TTbitmaps/fonts.scale Impossibile aprire /a/usr/openwin/lib/locale/ja/X11/fonts/TTbitmaps/fonts.alias Impossibile aprire /a/usr/openwin/lib/locale/ja/X11/fonts/TT/fonts.upr Impossibile aprire /a/usr/openwin/lib/locale/ja/X11/fonts/TT/fonts.scale Impossibile aprire /a/usr/openwin/lib/locale/ja/X11/fonts/TT/fonts.alias Rimozione di <SUNWjxcft> eseguita con successo. |
Soluzione: ignorare il messaggio di errore.
Se si esegue un aggiornamento a Solaris 10 su un sistema che utilizza una Secure Shell di terze parti (ad esempio, OpenSSH) con il daemon /etc/init.d/sshd, la procedura di aggiornamento disabiliterà il daemon della Secure Shell. Durante l'aggiornamento, il software di Solaris 10 sovrascrive il contenuto esistente di /etc/init.d/sshd.
Soluzione: scegliere una delle seguenti procedure:
Se non si desidera usare il server del protocollo Secure Shell sul sistema, non installare i pacchetti SUNWsshdr e SUNWsshdu durante l'aggiornamento.
Se non si desidera usare i programmi server o client del protocollo Secure Shell sul sistema, non installare il cluster della Secure Shell (SUNWCssh) durante l'aggiornamento.
Se la capacità della directory /export è quasi esaurita quando si esegue un aggiornamento a Solaris 10, i requisiti di spazio per /export vengono calcolati erroneamente. Di conseguenza, l'aggiornamento non riesce. In genere, il problema si verifica se è installato un client diskless. Oppure, si può verificare se è installato un software di terze parti nella directory /export. Viene visualizzato il messaggio seguente:
WARNING: Insufficient space for the upgrade. |
Soluzione: prima di eseguire l'aggiornamento, scegliere una delle soluzioni seguenti:
Rinominare temporaneamente la directory /export fino al termine dell'aggiornamento.
Commentare temporaneamente la riga /export nel file /etc/vfstab fino al termine dell'aggiornamento.
Se /export è un file system separato, disattivarlo prima di eseguire l'aggiornamento.
Se attualmente il sistema supporta i client diskless installati con Solstice AdminSuiteTM 2.3 Diskless Client, è necessario eseguire le due operazioni seguenti:
Eliminare tutti i client diskless esistenti che non utilizzano la stessa versione di Solaris e la stessa architettura del server.
Installare o eseguire l'aggiornamento a Solaris 10.
Per istruzioni dettagliate, vedere il manuale System Administration Guide: Basic Administration.
Se si cerca di installare Solaris 10 sui client diskless esistenti, viene visualizzato il seguente messaggio di errore:
La versione di Solaris (Solaris numero-versione) sulla slice <xxxxxxxx> non può essere aggiornata. È stato riscontrato un problema non identificato nella configurazione software installata sul disco. |
In questo messaggio di errore, numero-versione indica la versione di Solaris attualmente eseguita sul sistema. <xxxxxxxx> designa la slice in cui viene eseguita questa versione di Solaris.
Questa sezione descrive alcuni problemi relativi all'installazione del sistema operativo Solaris.
Quando si installa Solaris 10, viene installato automaticamente anche il software StarOffice o StarSuiteTM, a seconda della lingua selezionata. Qui di seguito sono indicate le lingue supportate dai due prodotti software:
Lingua selezionata |
Software supportato |
---|---|
Cinese, giapponese, coreano |
StarSuite |
Altre lingue |
StarOffice |
StarOffice e StarSuite non possono coesistere sullo stesso sistema. Per sostituire un software installato erroneamente, procedere come segue.
Inserire il CD Solaris 10 Software - 3 o il DVD del sistema operativo Solaris 10.
Diventare superutente.
Spostarsi nella directory Product, ad esempio /cdrom/cdrom0/Solaris_10/Product.
Sostituire il software.
Per sostituire StarOffice con StarSuite, usare i comandi seguenti:
# pkgrm SUNWsogm SUNWsom # pkgadd -d . SUNWsoagm SUNWsoam |
Per sostituire StarSuite con StarOffice, usare i comandi seguenti:
# pkgrm SUNWsoagm SUNWsoam # pkgadd -d . SUNWsogm SUNWsom |
I nomi dei pacchetti di alcune raccolte di documenti tradotte in formato PDF sono più lunghi di nove caratteri. Per installare queste raccolte PDF sui server che utilizzano Solaris 7 o 8, occorre prima installare due patch.
Soluzione: per istruzioni sull'installazione di queste patch, vedere il file Informazioni importanti sul CD Solaris Documentation sul DVD della documentazione di Solaris 10. Questo file si trova nella directory seguente:
punto_di_attivazione/README/versione_locale/install_ versione locale.html |
Quando si sceglie una versione locale per l'installazione, è possibile che vengano installate anche altre versioni locali correlate. Questo problema si verifica in Solaris 10 perché tutte le versioni locali complete (con traduzione dei messaggi) e le versioni locali parziali asiatiche e giapponesi sono state riorganizzate in base al supporto delle lingue per le versioni locali. Le altre versioni locali parziali sono tuttora organizzate e installate in base alla regione geografica, ad esempio Europa centrale.
Se si utilizza Solaris Live Upgrade con i CD in dotazione per installare Solaris 10, il CD delle lingue installa automaticamente tutte le lingue disponibili.
Dopo l'installazione, se si esegue il login nel sistema usando una versione locale diversa da quella selezionata durante l'installazione, è possibile che compaiano caratteri illeggibili. Dopo avere eseguito il login in una di queste versioni locali, compare la versione locale inglese.
Soluzione: durante l'installazione, selezionare l'opzione di installazione personalizzata. Deselezionare le lingue che non si desidera installare durante l'installazione del CD delle lingue.