Guida all'installazione di Solaris 10 10/08: metodo JumpStart personalizzato e installazioni avanzate

Capitolo 8 Installazione JumpStart personalizzata (riferimenti)

Questo capitolo contiene le parole chiave e i valori che è possibile usare nel file rules, nei profili e negli script iniziali e finali.


Nota –

Se si sta installando un pool radice di Solaris ZFS, vedere il Capitolo 9Installazione di un pool radice ZFS con il metodo JumpStart per conoscere le limitazioni e consultare alcuni esempi di profili. Vedere anche la Tabella 8–2 per un elenco di parole chiave specifiche di ZFS e di parole chiave che possono essere usate in un profilo.


Parole chiave e valori usati nelle regole

La Tabella 8–1 descrive le parole chiave e i valori che è possibile usare nel file rules. Per istruzioni dettagliate sulla creazione di un rules, vedere Creazione del file rules.

Tabella 8–1 Descrizione delle parole chiave e dei valori usati nelle regole

Parola chiave 

Valore 

Attributo identificato 

any

segno meno (-)

Qualunque attributo. La parola chiave any corrisponde a tutti gli attributi.

arch

tipo_processore

I valori accettati come tipo_processore sono i seguenti:

  • SPARC: sparc

  • x86: i386

Tipo di processore del sistema. 

Il comando uname -p restituisce il tipo di processore del sistema.

disksize

nome_disco_effettivo ambito_dimensioni

nome_disco_effettivo – Nome del disco nella forma cxtydz, ad esempio c0t3d0 o c0d0, o la parola speciale rootdisk. Se si utilizza rootdisk, il disco da identificare viene ricercato nel seguente ordine:

  • SPARC: il disco che contiene l'immagine di avvio preinstallata, vale a dire un sistema SPARC nuovo con l'installazione JumpStart predefinita

  • Il disco c0t3d0s0, se presente

  • Il primo disco disponibile trovato nell'ordine di controllo del kernel

ambito_dimensioni – Dimensione del disco, espressa come ambito di Mbyte (x- x).


Nota –

Nel calcolo dell'ambito_dimensioni, si ricordi che un Mbyte equivale a 1.048.576 byte. Ad esempio, un disco con una capacità dichiarata di “535 Mbyte” può contenere in realtà solo 510 milioni di byte. Il programma JumpStart vede il disco da “535 Mbyte” come un disco da 510 Mbyte, poiché 535.000.000 / 1.048.576 = 510. Un disco da “535 Mbyte” non corrisponde a un ambito_dimensioni di 530–550.


Nome e dimensione di un disco del sistema in Mbyte. 

Esempio:  

disksize c0t3d0 250-300

In questo esempio, il programma JumpStart cerca un disco di sistema di nome c0t3d0. Il disco può avere una capacità compresa tra 250 e 300 Mbyte.

Esempio:  

disksize rootdisk 750-1000

In questo esempio, il programma JumpStart cerca un disco corrispondente al criterio specificato nell'ordine seguente: 

  1. Un sistema contenente un'immagine di avvio preinstallata

  2. Il disco c0t3d0s0, se presente

  3. Il primo disco disponibile che possa contenere da 750 Mbyte a 1 Gbyte di dati

domainname

nome_dominio_effettivo

Nome di dominio del sistema, che controlla il modo in cui il servizio di denominazione determina le informazioni richieste.  

Per i sistemi già installati, il comando domainname restituisce il nome di dominio del sistema.

hostaddress

indirizzo_IP_effettivo

Indirizzo IP del sistema. 

nomehost

nome_host_effettivo

Nome host del sistema.  

Per i sistemi già installati, il comando uname -n restituisce il nome host del sistema.

installed

slice versione

slice – Nome della slice del disco, nella forma cwtxdysz, ad esempio c0t3d0s5, o denominata con le parole speciali any o rootdisk. Se si utilizza il nome any, il programma JumpStart identifica tutti i dischi del sistema nell'ordine di controllo del kernel. Se si utilizza rootdisk, il disco da identificare viene ricercato nel seguente ordine:

  • SPARC: il disco che contiene l'immagine di avvio preinstallata, vale a dire un sistema SPARC nuovo con l'installazione JumpStart predefinita

  • Il disco c0t3d0s0, se presente

  • Il primo disco disponibile trovato nell'ordine di controllo del kernel

versione – Numero della versione o una delle parole speciali any o upgrade. Se si utilizza any, la regola viene soddisfatta da qualunque versione di Solaris o SunOS. Se si utilizza upgrade, la regola viene soddisfatta da tutte le versioni di Solaris supportate che possano essere aggiornate.

Se il programma JumpStart rileva una versione di Solaris ma non riesce a determinarne la versione, viene restituita la versione SystemV.

Disco con un file system radice (/) che corrisponde a una determinata versione di Solaris.

Esempio:  

installed c0t3d0s1 Solaris 10

In questo esempio, il programma JumpStart ricerca un sistema con un file system radice (/) di Solaris su c0t3d0s1.

karch

gruppo_piattaforme_effettivo

I valori ammessi sono sun4u, i86pc e prep. Per un elenco dei sistemi con i relativi gruppi di piattaforme, vedere il manuale Guida alle piattaforme hardware Sun su http://docs.sun.com.

Gruppo di piattaforme a cui appartiene il sistema. 

Per i sistemi già installati, il comando arch -k e il comando uname -m restituiscono il gruppo di piattaforme del sistema.

memsize

mem_fisica

Il valore deve essere espresso come ambito di Mbyte, x-x, o come valore singolo in Mbyte.

Dimensione della memoria fisica del sistema espressa in Mbyte. 

Esempio:  

memsize 64-128

In questo esempio, viene cercato un sistema con una quantità di memoria fisica compresa tra 64 e 128 Mbyte. 

Per i sistemi già installati, l'output del comando prtconf, alla riga 2, restituisce la dimensione della memoria fisica.

model

nome_piattaforma_effettivo

Nome della piattaforma del sistema. Per un elenco delle piattaforme valide, vedere il manuale Guida alle piattaforme hardware Sun su http://docs.sun.com

Per determinare il nome della piattaforma di un sistema già installato, usare il comando uname -i o vedere l'output del comando prtconf alla riga 5.


Nota –

Se il nome_piattaforma_effettivo contiene spazi vuoti, è necessario sostituirli con trattini di sottolineatura (_).

Esempio:

SUNW,Sun_4_50


network

numero_rete

Numero di rete del sistema, che il programma JumpStart determina eseguendo un AND logico tra l'indirizzo IP del sistema e la maschera di sottorete.  

Esempio:  

network 192.168.2.0

In questo esempio, viene cercato un sistema con un indirizzo IP 192.168.2.8 se la maschera di sottorete è 255.255.255.0. 

osname

Solaris_x

Versione di Solaris già installata sul sistema.  

Esempio:  

osname Solaris 10

In questo esempio, il programma JumpStart cerca un sistema con il sistema operativo Solaris 10 10/08 già installato. 

probe

parola_chiave_non_operativa

Parola chiave non operativa predefinita o personalizzata. 

Esempio:  

probe disks

Questo esempio restituisce le dimensioni dei dischi di un sistema SPARC espressi in Mbyte e nell'ordine di controllo del kernel, ad esempio, c0t3d0s1, c0t4d0s0. Il programma JumpStart imposta le variabili d'ambiente SI_DISKLIST, SI_DISKSIZES, SI_NUMDISKS e SI_TOTALDISK.


Nota –

La parola chiave probe è particolare perché non ricerca un attributo ai fini dell'esecuzione di un profilo. La parola chiave probe restituisce un valore. Non può essere perciò utilizzata per specificare uno script iniziale, un profilo o uno script finale.


Le parole chiave di questo tipo, dette non operative, sono descritte nel Capitolo 5Creazione di parole chiave personalizzate (procedure).

totaldisk

ambito_dimensioni

Il valore deve essere specificato come ambito di Mbyte (x-x).


Nota –

Nel calcolo dell'ambito_dimensioni, si ricordi che un Mbyte equivale a 1.048.576 byte. Ad esempio, un disco con una capacità dichiarata di “535 Mbyte” può contenere in realtà solo 510 milioni di byte. Il programma JumpStart vede il disco da “535 Mbyte” come un disco da 510 Mbyte, poiché 535.000.000 / 1.048.576 = 510. Un disco da “535 Mbyte” non corrisponde a un ambito_dimensioni di 530–550.


Spazio su disco totale del sistema espresso in Mbyte. Lo spazio su disco totale include tutti i dischi operativi collegati al sistema. 

Esempio:  

totaldisk 300-500

In questo esempio, il programma JumpStart ricerca un sistema con uno spazio su disco totale compreso tra 300 e 500 Mbyte. 

Parole chiave e valori usati nei profili

In questa sezione sono descritte le parole chiave e i relativi valori che è possibile usare nei profili. Per istruzioni sulla creazione dei profili, vedere Creazione di un profilo. Queste parole chiave vengono utilizzare per l'installazione dei file system UFS e ZFS. Se la parola chiave può essere utilizzata in un profilo ZFS, viene indicata dal termine “ZFS”.

Sommario delle parole chiave usate nei profili

La Tabella 8–2 permette di determinare velocemente le parole chiave che è possibile usare in base al proprio scenario di installazione. Se non specificato diversamente nelle descrizioni, le parole chiave possono essere usate solo nelle installazioni iniziali. Inoltre, le parole chiave si riferiscono ai file system UFS se non viene specificato esplicitamente che possono essere usate in un profilo per un pool radice ZFS.

Tabella 8–2 Sommario delle parole chiave usate nei profili
 

Scenario di installazione 

Parola chiave 

Sistema standalone (non in rete) 

Sistema standalone (in rete) o server 

Server OS 

Aggiornamento 

Aggiornamento con riallocazione dello spazio su disco 

Può essere utilizzata in un pool radice ZFS 

archive_location (installazione di archivi Solaris Flash)

       

backup_media

       

 

boot_device (UFS e ZFS)

   

bootenv (UFS e ZFS)

   

client_arch

   

     

client_root

   

     

client_swap

   

     

cluster (aggiunta di gruppi software) (UFS e ZFS)

   

cluster (aggiunta o eliminazione di cluster) (UFS e ZFS)

dontuse (UFS e ZFS)

   

fdisk (solo x86) (UFS e ZFS)

   

filesys (attivazione di file system remoti) (UFS e ZFS)

 

   

filesys (creazione di file system locali)

     

filesys (creazione di file system in mirroring)

 

 

 

forced_deployment (installazione di archivi differenziali Solaris Flash)

 

 

 

 

geo (UFS e ZFS)

install_type (UFS e ZFS)

layout_constraint

       

 

local_customization (installazione di archivi Solaris Flash)

 

 

 

 

locale (UFS e ZFS)

metadb (creazione delle repliche del database di stato)

 

 

 

no_master_check (installazione di archivi differenziali Solaris Flash)

 

 

 

 

no_content_check (installazione di archivi differenziali Solaris Flash)

 

 

 

 

num_clients

   

     

package (UFS e ZFS)

partitioning

 

 

 

patch

 

pool (solo pool radice ZFS)

   

root_device (UFS e ZFS)

system_type

 

 

 

usedisk (UFS e ZFS)

   

Descrizione ed esempi delle parole chiave usate nei profili

La parola chiave archive_location

archive_location tipo_lettura posizione
tipo_lettura

I valori di tipo_lettura e posizione dipendono dalla posizione in cui è memorizzato l'archivio Solaris Flash. Le sezioni seguenti contengono i valori che è possibile usare per tipo_lettura e posizione e alcuni esempi d'uso della parola chiave archive_location.

ubicazione

Le opzioni disponibili per la posizione sono descritte nelle sezioni seguenti.


Avvertenza – Avvertenza –

Non è possibile creare in modo corretto un archivio Solaris Flash quando è installata una zona non globale. La funzione Solaris Flash non è compatibile con la tecnologia di partizionamento Solaris Zones. Quando si crea un archivio Solaris Flash, l'archivio risultante non viene installato in modo corretto quando si verificano le seguenti condizioni:


Archivio memorizzato in un server NFS

Se l'archivio si trova su un server NFS, usare la sintassi seguente per la parola chiave archive_location.


archive_location nfs nome_server:/percorso/nome_file retry n
nome_server

È il nome del server in cui è memorizzato l'archivio.

percorso

È la posizione dell'archivio da richiamare dal server specificato. Se il percorso contiene la variabile $HOST, le utility di installazione di Solaris Flash sostituiscono tale variabile con il nome del sistema clone da installare.

nome_file

È il nome del file dell'archivio Solaris Flash.

retry n

Parola chiave opzionale. n è il numero massimo di volte in cui le utility Solaris Flash cercheranno di attivare l'archivio.


Esempio 8–1 Archivio memorizzato in un server NFS

archive_location nfs golden:/archives/usrarchive

archive_location nfs://golden/archives/usrarchive

Archivio memorizzato in un server HTTP o HTTPS

Se l'archivio si trova su un server HTTP, usare la sintassi seguente per la parola chiave archive_location.


archive_location http://nome_server:porta/percorso/nome_file par_chiave_opz

Se l'archivio si trova su un server HTTPS, usare la sintassi seguente per la parola chiave archive_location.


archive_location https://nome_server:porta/percorso/nome_file par_chiave_opz
nome_server

È il nome del server in cui è memorizzato l'archivio.

porta

Porta opzionale. porta può essere un numero di porta o il nome di un servizio TCP con un numero di porta che viene determinato al momento dell'esecuzione.

Se la porta non viene specificata, le utility di installazione Solaris Flash utilizzano la porta HTTP predefinita, la numero 80.

percorso

È la posizione dell'archivio da richiamare dal server specificato. Se il percorso contiene la variabile $HOST, le utility di installazione di Solaris Flash sostituiscono tale variabile con il nome del sistema clone da installare.

nome_file

È il nome del file dell'archivio Solaris Flash.

par_chiave_opz

Parole chiave opzionali che è possibile specificare quando si richiama un archivio Solaris Flash da un server HTTP.

Tabella 8–3 Parole chiave opzionali che è possibile usare con archive_location HTTP

Parola chiave 

Definizione del valore 

auth basic nome_utente password

Se l'archivio si trova su un server HTTP protetto da una password, occorre includere il nome utente e la password necessari per accedere al server nel file del profilo.  


Nota –

L'uso di questo metodo di autenticazione in un profilo da usare con il metodo JumpStart personalizzato è rischioso. È infatti possibile che utenti non autorizzati accedano al file del profilo contenente la password.


timeout min

La parola chiave timeout permette di specificare, in minuti, il tempo massimo che può trascorrere senza ricezione di dati da parte del server HTTP. Al raggiungimento del timeout, la connessione viene chiusa, riaperta e ripresa. Se si specifica un timeout di valore 0 (zero), la connessione non viene riaperta.

  • Se si verifica una riconnessione dopo un timeout, le utility di installazione di Solaris Flash tentano di riprendere la procedura dalla posizione in cui ci si trovava all'interno dell'archivio. Se le utility di installazione di Solaris Flash non riescono a riprendere la procedura da tale posizione, la lettura riprende dall'inizio dell'archivio e i dati già letti prima che si verificasse il timeout vengono abbandonati.

  • Se la riconnessione successiva al timeout avviene durante l'installazione di un pacchetto, quest'ultimo viene riletto dall'inizio e i dati letti prima del timeout vengono eliminati.

proxy host:porta

La parola chiave proxy permette di specificare un host proxy e una porta proxy. L'uso di un host proxy permette di leggere un archivio Solaris Flash che si trova dall'altra parte di un firewall. Quando si specifica la parola chiave proxy, è necessario indicare anche una porta per il proxy.


Esempio 8–2 Archivio memorizzato in un server HTTP o HTTPS

archive_location http://silver/archives/usrarchive.flar timeout 5 

Esempio della parola chiave auth basic nome_utente password:

archive_location http://silver/archives/usrarchive.flar timeout 5 user1 secret

Archivio memorizzato in un server FTP

Se l'archivio si trova su un server FTP, usare la sintassi seguente per la parola chiave archive_location.


archive_location ftp://utente:password@nome_server:porta/percorso/nome_file par_chiave_opz
utente:password

Nome utente e password da specificare per accedere al server FTP nel file del profilo.

nome_server

È il nome del server in cui è memorizzato l'archivio.

porta

Porta opzionale. porta può essere un numero di porta o il nome di un servizio TCP con un numero di porta che viene determinato al momento dell'esecuzione.

Se la porta non viene specificata, le utility di installazione Solaris Flash utilizzano la porta FTP predefinita, la numero 21.

percorso

È la posizione dell'archivio da richiamare dal server specificato. Se il percorso contiene la variabile $HOST, le utility di installazione di Solaris Flash sostituiscono tale variabile con il nome del sistema clone da installare.

nome_file

È il nome del file dell'archivio Solaris Flash.

par_chiave_opz

Parole chiave opzionali che è possibile specificare quando si richiama un archivio Solaris Flash da un server FTP.

Tabella 8–4 Parole chiave opzionali che è possibile usare con archive_location FTP

Parola chiave 

Definizione del valore 

timeout min

La parola chiave timeout permette di specificare, in minuti, il tempo massimo che può trascorrere senza ricezione di dati da parte del server HTTP. Al raggiungimento del timeout, la connessione viene chiusa, riaperta e ripresa. Se si specifica un timeout di valore 0 (zero), la connessione non viene riaperta.

  • Se si verifica una riconnessione dopo un timeout, le utility di installazione di Solaris Flash tentano di riprendere la procedura dalla posizione in cui ci si trovava all'interno dell'archivio. Se le utility di installazione di Solaris Flash non riescono a riprendere la procedura da tale posizione, la lettura riprende dall'inizio dell'archivio e i dati già letti prima che si verificasse il timeout vengono abbandonati.

  • Se la riconnessione successiva al timeout avviene durante l'installazione di un pacchetto, quest'ultimo viene riletto dall'inizio e i dati letti prima del timeout vengono eliminati.

proxy host:porta

La parola chiave proxy permette di specificare un host proxy e una porta proxy. L'uso di un host proxy permette di leggere un archivio Solaris Flash che si trova dall'altra parte di un firewall. Quando si specifica la parola chiave proxy, è necessario indicare anche una porta per il proxy.


Esempio 8–3 Archivio memorizzato in un server FTP

archive_location ftp://user1:secret@silver/archives/usrarchive.flar timeout 5

Archivio memorizzato su un nastro locale

Se l'archivio si trova su un nastro, usare la sintassi seguente per la parola chiave archive_location.


archive_location local_tape dispositivo posizione
dispositivo

È il nome dell'unità nastro in cui è memorizzato l'archivio Solaris Flash. Se il nome del dispositivo corrisponde a un percorso canonico, le utility di installazione di Solaris Flash leggono l'archivio dal percorso del nodo del dispositivo. Se invece il nome del dispositivo non corrisponde a un percorso canonico, le utility di installazione di Solaris Flash aggiungono gli elementi /dev/rmt/ al percorso.

posizione

Designa la posizione sul nastro in cui è stato salvato l'archivio. Se la posizione non viene specificata, le utility di installazione di Solaris Flash leggono l'archivio dalla posizione corrente sul nastro. Specificando una posizione, è possibile collocare uno script iniziale o un file sysidcfg sul nastro prima dell'archivio.


Esempio 8–4 Archivio memorizzato su un nastro locale

archive_location local_tape /dev/rmt/0n 5

archive_location local_tape 0n 5

Archivio memorizzato su un dispositivo locale

L'archivio Solaris Flash può essere letto da un dispositivo locale se era stato memorizzato su un dispositivo ad accesso casuale basato su un file system, ad esempio un dischetto o un DVD. In questo caso, usare la sintassi seguente per la parola chiave archive_location.


Nota –

Per leggere un archivio da un dispositivo ad accesso seriale, ad esempio da un nastro, occorre utilizzare la sintassi descritta per l'unità nastro locale.



archive_location local_device dispositivo percorso/nome_file tipo_file_system
dispositivo

È il nome dell'unità in cui è memorizzato l'archivio Solaris Flash. Se il nome del dispositivo corrisponde a un percorso canonico, il dispositivo viene attivato direttamente. Se invece il nome del dispositivo non corrisponde a un percorso canonico, le utility di installazione Solaris Flash vi aggiungono gli elementi /dev/dsk/.

percorso

È il percorso dell'archivio Solaris Flash in relazione alla radice del file system sul dispositivo specificato. Se il percorso contiene la variabile $HOST, le utility di installazione di Solaris Flash sostituiscono tale variabile con il nome del sistema clone da installare.

nome_file

È il nome del file dell'archivio Solaris Flash.

tipo_file_system

Specifica il tipo di file system del dispositivo. Se il tipo di file system non viene specificato, le utility di installazione di Solaris Flash cercano di attivare un file system UFS. Se l'attivazione UFS non riesce, le utility di installazione di Solaris Flash cercano di attivare un file system HSFS.


Esempio 8–5 Archivio memorizzato su un dispositivo locale

Per richiamare un archivio da un disco rigido locale formattato come file system UFS, usare il comando seguente:

archive_location local_device c0t0d0s0 /archives/$HOST

Per richiamare un archivio da un CD-ROM locale contenente un file system HSFS, usare il comando seguente:

archive_location local_device c0t0d0s0 /archives/usrarchive

Archivio memorizzato in un file locale

Se l'archivio è stato memorizzato nell'area di miniroot da cui si è avviato il sistema clone, può essere letto come file locale. Quando si esegue un'installazione con il metodo JumpStart personalizzato, il sistema viene avviato da un DVD, da un CD o da un'area di miniroot NFS. Il software di installazione viene caricato ed eseguito da quest'area di miniroot. Di conseguenza, un archivio Solaris Flash memorizzato su un DVD, su un CD o in un'area di miniroot NFS è accessibile come file locale. In questo caso, usare la sintassi seguente per la parola chiave archive_location.


archive_location local_file percorso/nome_file 
percorso

È la posizione dell'archivio. Il percorso deve essere accessibile al sistema come file locale durante il boot dal CD Solaris Software - 1 o dal DVD del sistema operativo Solaris. Se il sistema viene avviato dal CD Solaris Software - 1 o dal DVD del sistema operativo Solaris, non può accedere a /net o ad altre directory attivate automaticamente.

nome_file

È il nome del file dell'archivio Solaris Flash.


Esempio 8–6 Archivio memorizzato in un file locale

archive_location local_file /archives/usrarchive

Parola chiave backup_media

backup_media tipo percorso

La parola chiave backup_media può essere usata solo per l'aggiornamento quando è richiesta la riallocazione dello spazio su disco.

backup_media definisce il supporto da usare per eseguire il backup dei file system se è necessario riallocare lo spazio durante l'aggiornamento. Se il backup richiede più nastri o dischetti, viene chiesto di inserirli durante l'aggiornamento.

Valore per tipo

Valore per percorso

Specifica 

local_tape

/dev/rmt/n

Unità nastro locale del sistema da aggiornare. Il percorso deve designare il dispositivo a caratteri (raw) dell'unità nastro. n è il numero dell'unità nastro.

local_diskette

/dev/rdisketten

Unità a dischetti locale del sistema da aggiornare. Il percorso deve designare il dispositivo a caratteri (raw) dell'unità a dischetti. n è il numero dell'unità a dischetti.

I dischetti da usare per il backup devono essere formattati. 

local_filesystem

/dev/dsk/cwtxdysz

/file_system

File system locale del sistema da aggiornare. Non è possibile specificare un file system locale che verrà modificato dall'aggiornamento. Il percorso può essere il percorso di dispositivo a blocchi di una slice del disco. Ad esempio, la porzione tx in /dev/dsk/cwtxdysz può non essere necessaria. Oppure, il percorso può essere il percorso assoluto di un file system attivato dal file /etc/vfstab.

remote_filesystem

host:/file_system

File system NFS di un sistema remoto. Il percorso deve includere il nome o l'indirizzo IP del sistema remoto, host, e il percorso assoluto del file system NFS, file_system. Il file system NFS deve essere accessibile in lettura/scrittura.

remote_system

utente@host:/directory

Directory di un sistema remoto che può essere raggiunta mediante una shell remota, rsh. Il sistema da aggiornare deve avere accesso al sistema remoto in base al file .rhosts di quest'ultimo. Il percorso deve includere il nome del sistema remoto, host, e il percorso assoluto della directory. Se non viene specificato l'ID di login di un utente, utente, viene usato l'utente root.


Esempio 8–7 Parola chiave backup_media

backup_media local_tape /dev/rmt/0

backup_media local_diskette /dev/rdiskette1

backup_media local_filesystem /dev/dsk/c0t3d0s4

backup_media local_filesystem /export

backup_media remote_filesystem system1:/export/temp

backup_media remote_system user1@system1:/export/temp

boot_device Parola chiave (UFS e ZFS)


Nota –

La parola chiave boot_device può essere usata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool radice ZFS. La sintassi della parola chiave è la stessa in entrambi i casi.


boot_device dispositivo eeprom

La parola chiave boot_device designa il dispositivo da cui il programma JumpStart dovrà installare il file system radice (/) e il dispositivo di avvio del sistema. boot_device deve corrispondere a tutte le parole chiave filesys che specifichino il file system radice (/) e la parola chiave root_device.

Se questa parola chiave non viene specificata nel profilo, durante l'installazione viene specificata automaticamente come segue:


boot_device any update
dispositivo

Usare uno dei seguenti valori.

SPARC: cwtxdysz o cxdysz

Slice del disco in cui il programma JumpStart colloca il file system radice (/), ad esempio c0t0d0s0.

x86: cw txdy or cxdy

Disco in cui il programma JumpStart colloca il file system radice (/ ), ad esempio c0d0.

existing

Il programma JumpStart colloca il file system radice (/) nel dispositivo di avvio attuale del sistema.

any

Il programma JumpStart sceglie la posizione in cui collocare il file system radice (/) del sistema. Il programma JumpStart cerca di usare il dispositivo di avvio esistente. Se necessario, tuttavia, può scegliere un dispositivo differente.

eeprom

È possibile scegliere se aggiornare o preservare la EEPROM del sistema.

Il valore di eeprom permette anche di aggiornare la EEPROM del sistema se viene modificato il dispositivo di avvio attivo. Con la EEPROM aggiornata, il sistema viene avviato automaticamente dal nuovo dispositivo di avvio.


Nota –

x86: È necessario specificare il valore preserve.


update

Il programma JumpStart aggiorna la EEPROM del sistema impostando dispositivo di avvio specificato, in modo che il sistema installato venga avviato automaticamente da quella posizione.

preserve

Il valore del dispositivo di avvio impostato nella EEPROM del sistema non viene modificato. Se si specifica un nuovo dispositivo di avvio senza modificare la EEPROM, perché il sistema si avvii automaticamente dal nuovo dispositivo di avvio occorrerà aggiornare la EEPROM manualmente.


Esempio 8–8 Parola chiave boot_device

boot_device c0t0d0s2 update

Parola chiave bootenv (UFS e ZFS)


Nota –

La parola chiave bootenv può essere utilizzata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool radice ZFS. La sintassi è differente per l'installazione ZFS.


bootenv createbe bename nuovo_BE filesystem punto_attivazione:dispositivo:opzioni_fs 
[filesystem...]

La parola chiave bootenv createbe permette di creare velocemente un ambiente di boot vuoto e inattivo durante l'installazione del sistema operativo Solaris. È necessario creare almeno il file system radice (/). Le slice vengono riservate per i file system specificati, ma i file system non vi vengono copiati. All'ambiente di boot viene assegnato un nome, ma l'ambiente non viene effettivamente creato finché non vi viene installato un archivio Solaris Flash. Quando nell'ambiente di boot vuoto viene installato un archivio, i file system vengono installati nelle slice loro riservate. Qui di seguito sono elencati i valori per nome_be e file_system.

bename nuovo_BE

bename specifica il nome del nuovo ambiente da creare. nuovo_BE non può superare la lunghezza di 30 caratteri, può contenere solo caratteri alfanumerici e non può contenere caratteri multibyte. Il nome deve essere unico sul sistema.

filesystem punto_attivazione:dispositivo:opzioni_fs

file_system determina il tipo e il numero dei file system da creare nel nuovo ambiente di boot. È necessario definire almeno una slice che contenga il file system radice (/). I file system possono trovarsi sullo stesso disco o essere distribuiti su più dischi.

  • Per punto_attivazione è possibile specificare qualunque punto di attivazione valido oppure un trattino (–), per indicare una slice di swap.

  • Il dispositivo deve essere disponibile al primo avvio del sistema operativo installato. Il dispositivo non ha alcuna relazione con i dispositivi di memorizzazione speciali usati da JumpStart, ad esempio con i dispositivi liberi. Il dispositivo non può essere un volume di Solaris Volume Manager o di Veritas Volume Manager. dispositivo è il nome di un disco, nella forma /dev/dsk/cwtxdysz.

  • Per opzioni_fs è possibile specificare:

    • ufs, indicante un file system UFS

    • swap, indicante un file system di swap. Il punto di attivazione per il file system di swap deve essere un trattino ().

Per un esempio di profilo e informazioni generali sull'uso di questa parola chiave, vedere i seguenti riferimenti:

Per un esempio di profilo 

Esempio 3–11

Per informazioni generali sull'uso di Solaris Live Upgrade per la creazione, l'aggiornamento e l'attivazione di un ambiente di boot inattivo 

Capitolo 2, Solaris Live Upgrade (panoramica) in Guida all’installazione di Solaris 10 10/08: Solaris Live Upgrade e pianificazione degli aggiornamenti

Per informazioni generali sull'uso di un archivio Solaris Flash 

Capitolo 1, Solaris Flash (panoramica) in Guida all’installazione di Solaris 10 10/08: archivi Solaris Flash (creazione e installazione)

Parola chiave client_arch

client_arch valore_arch ...

La parola chiave client_arch specifica che il server del sistema operativo deve supportare un gruppo di piattaforme differente dal proprio. Se la parola chiave client_arch non viene specificata nel profilo, tutti i client diskless che utilizzano il server del sistema operativo devono contenere lo stesso gruppo di piattaforme di quel server. È necessario specificare tutti i gruppi di piattaforme che si desidera supportare.

I valori ammessi per valore_arch sono sun4u e i86pc. Per un elenco completo delle piattaforme e dei sistemi, vedere il manuale Guida alle piattaforme hardware Sun su http://docs.sun.com.


Nota –

La parola chiave client_arch può essere usata solo se il valore specificato per system_type è server.


Parola chiave client_root

client_root dim_root

La parola chiave client_root definisce in Mbyte lo spazio di root, dim_root, da allocare per ogni client. Se la parola chiave client_root non viene specificata nel profilo di un server, il software di installazione alloca 15 Mbyte di spazio per ogni client. La dimensione dell'area di root dei client viene usata in combinazione con la parola chiave num_clients per determinare quanto spazio occorre riservare per il file system /export/root.


Nota –

La parola chiave client_root può essere usata solo se il valore specificato per system_type è server.


Parola chiave client_swap

client_swap dim_swap

La parola chiave client_swap definisce lo spazio di swap in Mbyte, dim_swap, da allocare per ogni client diskless. Se la parola chiave client_swap non viene specificata nel profilo, vengono allocati automaticamente 32 Mbyte di spazio di swap.


Nota –

La parola chiave client_swap può essere usata solo se il valore specificato per system_type è server.



Esempio 8–9 Parola chiave client_swap

L'esempio seguente specifica che ogni client diskless dovrà avere uno spazio di swap di 64 Mbyte.

client_swap 64

Come viene determinata la dimensione dello spazio di swap

Se il profilo non specifica la dimensione dello spazio di swap, il programma JumpStart la determina in base alla memoria fisica del sistema. La Tabella 8–5 mostra in che modo viene determinato lo spazio di swap durante l'installazione JumpStart personalizzata.

Tabella 8–5 Calcolo della dimensione dello spazio di swap

Memoria fisica (in Mbyte) 

Spazio di swap (in Mbyte) 

16–64 

32 

64–128 

64 

128–512 

128 

Oltre 512 

256 

Il programma JumpStart assegna al file system di swap non più del 20% della dimensione del disco. Questo non avviene se il disco dispone di spazio libero dopo la configurazione degli altri file system. In questo caso, il programma JumpStart alloca tale spazio al file system di swap e, se possibile, alloca la quantità indicata nella Tabella 8–5.


Nota –

La somma tra la memoria fisica e lo spazio di swap deve risultare almeno pari a 32 Mbyte.


Parola chiave cluster (aggiunta di gruppi software) (UFS e ZFS)


Nota –

La parola chiave cluster può essere usata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool radice ZFS. La sintassi della parola chiave è la stessa in entrambi i casi.


cluster nome_gruppo

La parola chiave cluster designa il gruppo software da aggiungere al sistema.

Un gruppo software è un metacluster che contiene una raccolta di cluster e pacchetti. Un gruppo software può essere installato con la parola chiave cluster e la variabile nome_gruppo. La parola chiave cluster è ammessa solo nelle installazioni iniziali. La parola chiave cluster fa riferimento ai metacluster presenti nel file clustertoc(4).

Un cluster è una collezione di pacchetti denominata SUNWnome. Un cluster può essere installato con la parola chiave cluster e la variabile nome_cluster. È possibile aggiungere o rimuovere un cluster a un gruppo software (metacluster) nelle installazioni iniziali o negli aggiornamenti.

La tabella seguente contiene il nome_gruppo per ogni gruppo software.

Gruppo software 

nome_gruppo

Gruppo software Reduced Network Support 

SUNWCrnet

Gruppo software Core System Support 

SUNWCreq

Gruppo software End User 

SUNWCuser

Gruppo software Developer 

SUNWCprog

Gruppo software Entire Solaris 

SUNWCall

Gruppo software Entire Solaris Plus OEM Support 

SUNWCXall

Occorre tener conto delle seguenti limitazioni:

Per maggiori informazioni sui gruppi software, vedereSpazio su disco consigliato per i gruppi software in Guida all’installazione di Solaris 10 10/08: pianificazione dell’installazione e dell’aggiornamento.

Parola chiave cluster (aggiunta o eliminazione di cluster) (UFS e ZFS)

cluster nome_cluster add_o_delete

Nota –

La parola chiave cluster può essere usata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool radice ZFS. La sintassi della parola chiave è la stessa in entrambi i casi.


La parola chiave cluster designa se il cluster specificato debba essere aggiunto o eliminato dal gruppo software da installare sul sistema.

nome_cluster

Il nome del cluster deve avere la forma SUNWCnome.

add_o_delete

Parola chiave opzionale che indica se il cluster specificato debba essere aggiunto o eliminato. I due valori possibili sono add e delete. Se non si specifica add o delete, viene impostata automaticamente l'opzione add.

Quando si utilizza la parola chiave cluster durante un aggiornamento, si verificano le seguenti condizioni:


Nota –

Un gruppo software è un metacluster che contiene una raccolta di cluster e pacchetti. Un gruppo software può essere installato con la parola chiave cluster e la variabile nome_gruppo. La parola chiave cluster è ammessa solo nelle installazioni iniziali. La parola chiave cluster fa riferimento ai metacluster presenti nel file clustertoc(4).

Un cluster è una raccolta di pacchetti. I cluster possono essere raggruppati per formare un gruppo software (metacluster). Il nome dei cluster ha sempre la forma SUNW<nome>. Un cluster può essere installato con la parola chiave cluster e la variabile nome_cluster. È possibile aggiungere o rimuovere un cluster a un gruppo software (metacluster) nelle installazioni iniziali o negli aggiornamenti.


Parola chiave dontuse (UFS e ZFS)


Nota –

La parola chiave dontuse può essere usata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool radice ZFS. La sintassi della parola chiave è la stessa in entrambi i casi.


dontuse nome_disco ...

Nella configurazione predefinita, se è specificata l'istruzione partitioning default il programma JumpStart utilizza tutti i dischi operativi del sistema. La parola chiave dontuse designa uno o più dischi che non si desidera vengano utilizzati dal programma JumpStart. Il nome_disco deve essere specificato nella forma cxtydzo cydz, ad esempio c0t0d0.


Nota –

Non è possibile specificare le parole chiave dontuse e usedisk insieme nello stesso profilo.


x86: Parola chiave fdisk (UFS e ZFS)


Nota –

La parola chiave fdisk può essere usata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool radice ZFS. La sintassi della parola chiave è la stessa in entrambi i casi.


fdisk nome_disco tipo dimensione

La parola chiave fdisk definisce in che modo le partizioni fdisk debbano essere configurate su un sistema x86. È possibile specificare più istanze della parola chiave fdisk. Quando si utilizza fdisk per partizionare un sistema x86, si verificano le seguenti condizioni:

nome_disco

Usare i valori seguenti per specificare la posizione in cui creare o eliminare la partizione fdisk:

  • cxtydz o cydz – Questi valori designano un disco specifico, ad esempio c0t3d0.

  • rootdisk – Variabile che contiene il valore del disco radice del sistema, dove viene eseguita l'installazione. Il disco radice viene determinato da JumpStart con il metodo descritto nella sezione Come viene determinato il disco radice del sistema.

  • all – Questo valore designa tutti i dischi selezionati.

tipo

Usare i valori seguenti per specificare il tipo di partizione fdisk da creare o eliminare nel disco specificato:

  • solaris – Designa una partizione fdisk Solaris (tipo SUNIXOS fdisk).

  • dosprimary – Alias per le partizioni fdisk DOS primarie, non per le partizioni fdisk estese o riservate per i dati DOS. Quando si elimina una partizione fdisk assegnando a dimensione il valore delete, dosprimary è un alias per i tipi DOSHUGE, DOSOS12 e DOSOS16 fdisk. Quando si crea una partizione fdisk, dosprimary è un alias per la partizione DOSHUGE fdisk.

  • DDD – Partizione fdisk in interi. DDD è un numero intero compreso tra 1 e 255.


    Nota –

    Questo valore può essere specificato solo se dimensione è delete.


  • 0xHH – Partizione fdisk esadecimale. HH è un numero esadecimale compreso tra 01 e FF.


    Nota –

    Questo valore può essere specificato solo se dimensione è delete.


La tabella seguente mostra i numeri interi ed esadecimali associati ad alcuni tipi fdisk.

fdisk Tipo

DDD

HH

DOSOS12 

1

01

PCIXOS 

2

02

DOSOS16 

4

04

EXTDOS 

5

05

DOSHUGE 

6

06

DOSDATA 

86

56

OTHEROS 

98

62

UNIXOS 

99

63

dimensione

Usare uno dei seguenti valori:

  • DDD – Sul disco specificato viene creata una partizione fdisk di dimensione DDD (in Mbyte). DDD deve essere un numero intero, che viene arrotondato automaticamente dal programma JumpStart al limite del cilindro più vicino. L'assegnazione del valore 0 equivale all'assegnazione del valore delete.

  • all – Viene creata una partizione fdisk sull'intero disco. Le partizioni fdisk esistenti vengono eliminate.


    x86 Solo –

    Il valore all può essere specificato solo se il tipo è solaris.


  • maxfree – Viene creata una partizione fdisk nello spazio contiguo più grande disponibile sul disco specificato. Se sul disco è già presente una partizione fdisk del tipo specificato, viene usata la partizione fdisk esistente. In questo caso non viene creata una nuova partizione fdisk.


    x86 Solo –

    Il disco deve contenere almeno una partizione fdisk non utilizzata. Inoltre, perché l'installazione riesca, il disco deve disporre di uno spazio libero sufficiente. Il valore maxfree può essere specificato solo se il tipo è solaris o dosprimary.


  • delete – Tutte le partizioni fdisk del tipo specificato vengono eliminate dal disco.

Parola chiave filesys (attivazione di file system remoti) (UFS e ZFS)


Nota –

La parola chiave filesys può essere usata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool radice ZFS. La sintassi della parola chiave è la stessa in entrambi i casi.


filesys server:percorso indirizzo_server punto_attivazione opzioni_attivazione

Usando filesys con i valori elencati, il programma JumpStart configura il sistema installato in modo che attivi automaticamente i file system remoti durante il boot. La parola chiave filesys può essere specificata più volte.

server

Nome del server in cui risiede il file system remoto, seguito da due punti.

percorso

Punto di attivazione del file system remoto. Ad esempio, /usr o /export/home.

indirizzo_server

Indirizzo IP del server specificato in server : percorso. Se nella rete non è in uso un servizio di denominazione, il valore indirizzo_server può essere usato per inserire nel file /etc/hosts il nome host e l'indirizzo IP del server. Se non si desidera specificare l'indirizzo IP del server, occorre inserire un segno meno (-). Ad esempio, se la rete utilizza un servizio di denominazione non è necessario specificare l'indirizzo IP del server.

punto_attivazione

Punto di attivazione da usare per il file system remoto.

opzioni_attivazione

Una o più opzioni di attivazione, equivalenti all'opzione -o del comando mount(1M) Le opzioni di attivazione vengono aggiunte alla voce /etc/vfstab per il punto_attivazione specificato.


Nota –

Se occorre specificare più opzioni di attivazione, è necessario separarle con una virgola senza spazi vuoti (ad esempio: ro,quota).



Esempio 8–10 Parola chiave filsys

filesys sherlock:/export/home/utente2 - /home

Parola chiave filesys (creazione di file system locali)

filesys slice dimensione file_system parametri_opzionali

Usando filesys con i valori indicati, durante l'installazione il programma JumpStart crea i file system specificati sul sistema locale. La parola chiave filesys può essere specificata più volte.

slice

Usare uno dei seguenti valori:

any

Il programma JumpStart può collocare il file system su qualunque disco.


Nota –

Non è possibile specificare any se dimensione è existing, all, free, inizio:dimensione o ignore.


cwtxdysz o cxdysz

Slice del disco in cui il programma JumpStart dovrà collocare il file system, ad esempio c0t0d0s0 o c0d0s0.

rootdisk.sn

È la variabile che contiene il valore per il disco radice del sistema, determinato dal programma JumpStart come descritto in Come viene determinato il disco radice del sistema. Il suffisso sn indica una slice specifica sul disco.


Nota –

Il disco radice viene determinato da JumpStart e indica la posizione in cui viene installato il sistema operativo. Il file rules utilizza la parola chiave non operativa “rootdisk” in un modo diverso da quello della parola chiave “rootdisk” nel profilo JumpStart. Non è possibile stabilire la posizione dell'installazione usando la parola chiave non operativa “rootdisk” nel file rules. La parola chiave non operativa rootdisk determina la posizione da cui deve essere avviato il sistema durante l'installazione. Vedere la Tabella 8–10.


dimensione

Usare uno dei seguenti valori:

num

La dimensione del file system viene impostata su num, espresso in Mbyte.

existing

Viene usata la dimensione attuale del file system esistente.


Nota –

Quando si utilizza il valore existing, è possibile cambiare il nome di una slice esistente specificando file_system con un punto_attivazione differente.


auto

La dimensione del file system viene determinata automaticamente, in base al software selezionato.

all

La slice specificata userà l'intero disco per il file system. Quando si specifica il valore all, non è possibile collocare altri file system sullo stesso disco.

free

Viene usato per il file system lo spazio rimasto inutilizzato sul disco.


Nota –

Per usare il valore free, filesys deve essere l'ultima parola chiave del profilo.


inizio:dimensione

Il file system viene partizionato in modo esplicito. inizio è il cilindro da cui inizia la slice. dimensione è il numero di cilindri da usare per la slice.

file_system

Il valore file_system è opzionale e viene usato quando la slice specificata è any o cwtxdysz. Se file_system non viene specificato, viene impostato il valore unnamed. Se è impostato il valore unnamed, non è possibile specificare parametri_opzionali. Usare uno dei seguenti valori:

punto_attivazione

Punto di attivazione del file system, ad esempio /var.

swap

La slice specificata viene usata come swap.

overlap

La slice specificata viene definita come rappresentazione di un'area del disco. Il valore VTOC è V_BACKUP. Nell'impostazione predefinita, la slice 2 è una slice sovrapposta che rappresenta l'intero disco.


Nota –

È possibile specificare overlap solo se la dimensione è existing, all o inizio:dimensione.


unnamed

La slice specificata viene definita come “raw”, perciò non richiede un punto di attivazione. Se non viene specificato il file_system, viene usato automaticamente il valore unnamed.

ignore

La slice specificata non viene usata o non viene riconosciuta dal programma JumpStart. Questa opzione può essere usata per ignorare un file system del disco durante l'installazione. In questo caso, il programma JumpStart crea un nuovo file system sullo stesso disco con lo stesso nome. Il valore ignore può essere usato solo quando è specificato partitioning existing.

parametri_opzionali

Usare uno dei seguenti valori:

preserve

Il file system nella slice specificata viene preservato.


Nota –

Il valore preserve può essere specificato solo se la dimensione è existing e la slice è cwtxdysz.


opzioni_attivazione

Una o più opzioni di attivazione, equivalenti all'opzione -o del comando mount(1M) Le opzioni di attivazione vengono aggiunte alla voce /etc/vfstab per il punto_attivazione specificato.


Nota –

Se occorre specificare più opzioni di attivazione, è necessario separarle con una virgola senza spazi vuoti (ad esempio: ro,quota).


Parola chiave filesys (creazione di volumi RAID-1)

filesys mirror[:nome]slice [slice] dimensione file_system parametri_opzionali

Usando le parole chiave filesys mirror con i valori elencati, il programma JumpStart crea i volumi RAID-1 e RAID-0 necessari per la creazione di un file system in mirroring. È possibile specificare le parole filesys mirror più di una volta per creare volumi RAID-1 (mirror) per diversi file system.


Nota –

La parola chiave filesys mirror è supportata solo nelle installazioni iniziali.


nome

Questa parola chiave opzionale consente di assegnare un nome al volume RAID-1 (mirror). I nomi dei mirror devono iniziare con la lettera “d”, seguita da un numero compreso tra 0 e 127, ad esempio d100. Se non si specifica un nome per il mirror, il programma JumpStart personalizzato lo assegna automaticamente. Per indicazioni sulla denominazione dei mirror, vedere Requisiti dei nomi dei volumi RAID e linee guida per i metodi JumpStart personalizzato e Solaris Live Upgrade in Guida all’installazione di Solaris 10 10/08: pianificazione dell’installazione e dell’aggiornamento.

slice

Questo valore specifica la slice del disco in cui il programma JumpStart personalizzato posiziona il file system da duplicare. Il valore della slice deve seguire il formato cwtxdysz, ad esempio c0t0d0s0 o c0t0d0s5. Il programma JumpStart personalizzato crea un volume RAID-0 (concatenazione di una singola slice) sulla slice e quindi crea un volume RAID-1 per eseguire il mirroring della concatenazione. È possibile specificare fino a un massimo di due slice per due volumi RAID-0.

dimensione

Questo valore specifica la dimensione, in Mbyte, del file system.

file_system

Questo valore specifica il file system che si intende duplicare. Il programma JumpStart personalizzato crea il volume RAID-1 usando le slice specificate e lo attiva sul file system specificato. Oltre ai file system critici di sistema, come i file system radice (/), /usr e /var, è anche possibile specificare il file system swap.

parametri_opzionali

Una o più opzioni di attivazione, equivalenti all'opzione -o del comando mount(1M) Le opzioni di attivazione vengono aggiunte alla voce /etc/vfstab per il file_system specificato. Se occorre specificare più opzioni di attivazione, è necessario separarle con una virgola senza spazi vuoti; ad esempio: ro,quota.

Per maggiori informazioni sulla creazione di file system in mirroring durante l'installazione, vedere il Capitolo 9, Creazione di volumi RAID-1 (mirror) durante l’installazione (panoramica) in Guida all’installazione di Solaris 10 10/08: pianificazione dell’installazione e dell’aggiornamento

Parola chiave forced_deployment (installazione di archivi differenziali Solaris Flash)

forced_deployment 

La parola chiave forced_deployment forza l'installazione di un archivio differenziale Solaris Flash su un sistema clone diverso da quello atteso dal software.


Avvertenza – Avvertenza –

Usando forced_deployment, tutti i file nuovi vengono eliminati per portare il sistema clone allo stato previsto. Se non si è certi di voler eliminare i file nuovi, usare l'impostazione predefinita, che protegge i nuovi file interrompendo l'installazione.


Parola chiave geo (UFS e ZFS)


Nota –

La parola chiave geo può essere usata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool radice ZFS. La sintassi della parola chiave è la stessa in entrambi i casi.


geo regione

La parola chiave geo designa la versione locale o le versioni locali da installare sul sistema o da aggiungere durante un aggiornamento. regione designa un'area geografica che contiene le versioni locali da installare. La tabella seguente contiene i valori che è possibile specificare come regione:

Valore 

Descrizione 

N_Africa

Paesi dell'Africa settentrionale, incluso l'Egitto 

C_America

Paesi dell'America centrale, inclusi Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Messico, Nicaragua, Panama 

N_America

Paesi dell'America settentrionale, inclusi Canada e Stati Uniti 

S_America

Paesi dell'America meridionale, inclusi Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Paraguay, Perù, Uruguay, Venezuela 

Asia

Paesi asiatici, inclusi Giappone, Repubblica di Corea, Repubblica Popolare Cinese, Taiwan, Thailandia 

Ausi

Australasia, inclusi Australia e Nuova Zelanda 

C_Europe

Paesi dell'Europa centrale, inclusi Austria, Repubblica Ceca, Germania, Ungheria, Polonia, Slovacchia, Svizzera 

E_Europe

Paesi dell'Europa orientale, inclusi Albania, Bosnia, Bulgaria, Croazia, Estonia, Lettonia, Lituania, Macedonia, Romania, Russia, Serbia, Slovenia, Turchia 

N_Europe

Paesi dell'Europa settentrionale, inclusi Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Svezia 

S_Europe

Paesi dell'Europa meridionale, inclusi Grecia, Italia, Portogallo, Spagna 

W_Europe

Paesi dell'Europa occidentale, inclusi Belgio, Francia, Gran Bretagna, Irlanda, Olanda 

M_East

Paesi del Medio Oriente, incluso Israele 

Per un elenco completo dei componenti delle versioni locali sopra elencate, vedere il documento International Language Environments Guide.


Nota –

La parola chiave geo può essere specificata per ogni versione locale da aggiungere al sistema.


Parola chiave install_type (UFS e ZFS)


Nota –

La parola chiave install_type può essere utilizzata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool radice ZFS. La sintassi per l'installazione ZFS è limitata. Per l'installazione ZFS è possibile usare solo l'opzione intial_install.


install_type iniziale_aggiornamento_flash

install_type definisce se la procedura dovrà eliminare e installare un nuovo sistema operativo Solaris, aggiornare la versione esistente o installare un archivio Solaris Flash.


Nota –

install_type deve essere utilizzata e deve essere la prima parola chiave specificata in ogni profilo.


È necessario specificare una delle seguenti opzioni per iniziale_aggiornamento_flash:

initial_install

Specifica che dovrà essere eseguita un'installazione iniziale del sistema operativo Solaris

aggiornamento

Specifica che dovrà essere eseguito un aggiornamento del sistema operativo Solaris

flash_install

Specifica l'installazione di un archivio Solaris Flash che sovrascriva tutti i file

flash_update

Specifica l'installazione di un archivio differenziale Solaris Flash che sovrascriva solo i file specificati


Nota –

Alcune parole chiave possono essere usate solo con l'opzione initial_install. Altre possono essere usate solo con l'opzione upgrade. Alcune parole chiave possono essere usate solo con l'opzione flash_install.


Parola chiave layout_constraint

layout_constraint slice vincolo dim_minima

layout_constraint designa i vincoli da rispettare nella configurazione automatica dei file system se occorre riallocare lo spazio su disco durante l'aggiornamento.

Limitazione 

Descrizione 

Questa parola chiave è usata solo per gli aggiornamenti. 

La parola chiave layout_constraint può essere usata solo per l'aggiornamento quando è richiesta la riallocazione dello spazio su disco.

Se la parola chiave layout_constraint non viene specificata

Il programma JumpStart configura il disco come segue: 

  • I file system che richiedono più spazio per l'aggiornamento vengono contrassegnati come modificabili.

  • I file system residenti sullo stesso disco di un file system che richiede più spazio e che vengono attivati dal file /etc/vfstab vengono contrassegnati come modificabili.

  • Gli altri file system vengono contrassegnati come fissi poiché la funzione di configurazione automatica non può modificarli.

Se si specificano una o più parole chiave layout_constraint

Il programma JumpStart configura il disco come segue: 

  • I file system che richiedono più spazio per l'aggiornamento vengono contrassegnati come modificabili.

  • I file system per cui è stata specificata una parola chiave layout_constraint vengono contrassegnati con il vincolo specificato.

  • Gli altri file system vengono contrassegnati come fissi.

Se il file system non viene contrassegnato come modificabile 

Non è possibile modificare il vincolo per i file system che richiedono più spazio per l'aggiornamento, poiché questi file system devono essere contrassegnati come modificabili. La parola chiave layout_constraint può essere invece usata per cambiare i valori dim_minima per i file system che richiedono più spazio per l'aggiornamento.

Se i file system richiedono una maggiore quantità di spazio per l'aggiornamento 

Per facilitare la riallocazione dello spazio durante la configurazione automatica, impostare un maggior numero di file system come modificabili o spostabili, in particolare i file system che risiedono sugli stessi dischi di quelli che richiedono più spazio per l'aggiornamento. 

slice

Indica la slice del file system a cui si riferisce il vincolo specificato. La slice deve essere specificata nella forma c wtxd ysz o cx dysz.

vincolo

Usare uno dei valori seguenti per il file system specificato:

changeable

La funzione di autoconfigurazione può spostare il file system in un'altra posizione e può cambiarne le dimensioni. Il vincolo changeable può essere specificato solo sui file system che vengono attivati dal file /etc/vfstab. La dimensione del file system può essere modificata specificando il valore dim_minima.

Se si contrassegna un file system come modificabile e non si specifica una dim_minima, la dimensione minima del file system viene impostata al 10% in più della dimensione minima richiesta. Ad esempio, se la dimensione minima di un file system è di 100 Mbyte, la nuova dimensione verrà impostata a 110 Mbyte. Se viene specificata una dim_minima, lo spazio libero restante sottraendo la dimensione minima dalla dimensione originale viene usato per altri file system.

movable

La funzione di autoconfigurazione può spostare il file system in un'altra slice dello stesso disco o di un disco differente. La dimensione del file system rimane invariata.

available

La funzione di autoconfigurazione può riallocare tutto lo spazio del file system. I dati presenti nel file system andranno perduti. Il vincolo available può essere specificato solo per i file system che non vengono attivati dal file /etc/vfstab.

collapse

La funzione di autoconfigurazione sposta e comprime il file system specificato nel file system di livello superiore. L'opzione collapse può essere usata per ridurre il numero di file system di un sistema nel corso dell'aggiornamento. Ad esempio, se un sistema contiene i file system /usr e /usr/share, comprimendo /usr/share il file system verrà spostato in /usr, cioè nel file system di livello superiore. Il vincolo collapse può essere specificato solo per i file system attivati dal file /etc/vfstab.

dim_minima

Specifica la dimensione del file system dopo la riallocazione dello spazio su disco. L'opzione dim_minima permette di cambiare la dimensione di un file system. La dimensione del file system può risultare superiore se allo spazio designato viene aggiunto altro spazio non allocato. In ogni caso, la dimensione finale non può essere inferiore a quella specificata. Il valore dim_minima è opzionale. Questo valore può essere usato solo se il file system è stato contrassegnato come modificabile e la dimensione minima non può essere inferiore a quella richiesta per il contenuto esistente.


Esempio 8–11 Parola chiave layout_constraint

layout_constraint c0t3d0s1 changeable 200

layout_constraint c0t3d0s4 movable

layout_constraint c0t3d1s3 available

layout_constraint c0t2d0s1 collapse

Parola chiave local_customization (installazione di archivi Solaris Flash)

local_customization directory_locale

Prima di installare un archivio Solaris Flash su un sistema clone, è possibile creare script personalizzati che preservino le configurazioni locali sul sistema clone. La parola chiave local_customization designa la directory in cui sono stati memorizzati questi script. directory_locale è il percorso dello script sul sistema clone.

Per informazioni sugli script di predeployment e postdeployment, vedere Creazione di script di personalizzazione in Guida all’installazione di Solaris 10 10/08: archivi Solaris Flash (creazione e installazione).

versione_localeParola chiave UFS e ZFS)


Nota –

La parola chiave locale può essere usata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool radice ZFS. La sintassi della parola chiave è la stessa in entrambi i casi.


locale versione_locale

Nota –

La parola chiave locale può essere usata sia in un'installazione iniziale che in un aggiornamento.


La parola chiave locale designa i pacchetti delle versioni locali che si desidera installare o aggiungere durante l'aggiornamento per la versione_locale specificata. I valori accettati come versione_locale sono gli stessi utilizzati per la variabile d'ambiente $LANG. Per l'elenco dei valori ammessi per le versioni locali, vedere il documento International Language Environments Guide.

Quando si utilizza la parola chiave locale, considerare i seguenti fattori:

Parola chiave metadb (creazione di repliche del database di stato)

metadb slice [size dim-in-blocchi] [count numero-repliche]

La parola chiave metadb consente la creazione di repliche del database di stato di Solaris Volume Manager (mediazioni) durante l'installazione JumpStart personalizzata. È possibile usare la parola chiave metadb più volte nel file del profilo per creare le repliche del database di stato su più slice differenti.

slice

È necessario specificare la slice del disco su cui il programma JumpStart personalizzato deve posizionare la replica del database di stato. Il valore slice deve seguire il formato cwtxdysz.

size dim-in-blocchi

La parola chiave opzionale size consente di specificare la dimensione, in blocchi, della replica del database di stato da creare. Se non si specifica un valore per size, il programma JumpStart personalizzato utilizza la dimensione predefinita di 8192 blocchi per la replica del database di stato.

count numero-repliche

È possibile specificare il numero di repliche del database di stato da creare impostando nel profilo la parola chiave opzionale count. Se non si specifica un valore per count, il programma JumpStart personalizzato crea come impostazione predefinita tre repliche del database di stato.

Per maggiori informazioni sulla creazione di repliche del database di stato di Solaris Volume Manager nel corso dell'installazione, vedere Linee guida e requisiti delle repliche del database di stato in Guida all’installazione di Solaris 10 10/08: pianificazione dell’installazione e dell’aggiornamento.

Parola chiave no_content_check (installazione di archivi Solaris Flash)

no_content_check

Durante l'installazione di un sistema clone con un archivio differenziale Solaris Flash, è possibile usare la parola chiave no_content_check per ignorare la verifica file per file. Questo tipo di verifica assicura che il sistema clone sia una esatta duplicazione del sistema master. È perciò preferibile evitare di usare questa parola chiave se non si è certi che il sistema clone sia una copia esatta del sistema master originale.


Avvertenza – Avvertenza –

Usando no_content_check, tutti i file nuovi vengono eliminati per portare il sistema clone allo stato previsto. Se non si è certi di voler eliminare i file nuovi, usare l'impostazione predefinita, che protegge i nuovi file interrompendo l'installazione.


Per informazioni sull'installazione degli archivi differenziali Solaris Flash, vedere Preparare il sistema per l'installazione di un archivio Solaris Flash con il metodo JumpStart personalizzato.

Parola chiave no_master_check (installazione di archivi Solaris Flash)

no_master_check

Durante l'installazione di un sistema clone con un archivio differenziale Solaris Flash, è possibile usare la parola chiave no_master_check per ignorare la verifica dell'esatta corrispondenza tra il sistema clone e il sistema master originale. È perciò preferibile evitare di usare questa parola chiave se non si è certi che il sistema clone sia una copia esatta del sistema master originale.

Per informazioni sull'installazione degli archivi differenziali Solaris Flash, vedere Preparare il sistema per l'installazione di un archivio Solaris Flash con il metodo JumpStart personalizzato.

Parola chiave num_clients

num_clients numero_client

Quando si installa un server, viene allocato dello spazio per i file system radice (/) e di swap di ogni client diskless. La parola chiave num_clients definisce il numero dei client diskless, numero_client, supportati da un server. Se la parola chiave num_clients non viene specificata nel profilo, vengono allocati cinque client diskless.


Nota –

La parola chiave num_clients può essere usata solo se il system_type specificato è server.


Parola chiave package (UFS e ZFS)


Nota –

La parola chiave package può essere usata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool radice ZFS. La sintassi della parola chiave è la stessa in entrambi i casi.


package nome_pacchetto [add [tipo_lettura posizione]| delete]

La parola chiave package può essere usata sia in un'installazione iniziale che in un aggiornamento. La parola chiave package permette di:

nome_pacchetto

Specifica il nome del pacchetto nella forma SUNWnome. Per visualizzare informazioni dettagliate sui pacchetti e i relativi nomi, usare il comando pkginfo -l.

add | delete

Specificano se il pacchetto specificato dovrà essere aggiunto o rimosso. Se non si specifica add o delete, viene impostata automaticamente l'opzione add.


Nota –

Per aggiungere più pacchetti, aggiungere al profilo i nomi degli altri pacchetti desiderati senza specificarne la posizione. In questo modo, la posizione del pacchetto precedente verrà usata anche per tutti i pacchetti successivi.


[tipo_lettura posizione]

Specifica l'aggiunta di uno o più pacchetti non appartenenti alla distribuzione di Solaris da installare. I valori di tipo_lettura e posizione dipendono dalla posizione in cui risiede il pacchetto. Le sezioni seguenti contengono i valori che è possibile usare per tipo_lettura e posizione e alcuni esempi d'uso della parola chiave package_name.

Pacchetti memorizzati in un server NFS

Se il pacchetto risiede su un server NFS, usare una delle sintassi seguenti per la parola chiave package.


package nome_pacchetto add nfs nome_server:/percorso [retry n]
package nome_pacchetto add nfs://nome_server:/percorso [retry n]
nome_pacchetto

Specifica il nome del pacchetto nella forma SUNWnome. Per visualizzare informazioni dettagliate sui pacchetti e i relativi nomi, usare il comando pkginfo -l.

nome_server

Specifica il nome del server in cui è stato memorizzato il pacchetto.

percorso

Specifica la directory in cui si trova il pacchetto sul server specificato. Se il percorso contiene la variabile $HOST, questa viene sostituita con il nome del sistema host che si sta installando.

retry n

È una parola chiave opzionale. n indica il numero massimo di tentativi di attivazione della directory che verranno effettuati durante il processo di installazione.


Esempio 8–12 Aggiunta di un pacchetto con NFS

In questo esempio, la parola chiave package viene usata per aggiungere il pacchetto SUNWnew dalla posizione NFS nfs://golden/packages/Solaris_10/. Se l'attivazione non riesce, la procedura viene ritentata per cinque volte.

package SUNWnew add nfs golden:/packages/Solaris_10 retry 5

Pacchetti memorizzati in un server HTTP

Se il pacchetto risiede su un server HTTP, usare una delle sintassi seguenti per la parola chiave package.


package nome_pacchetto add http://nome_server[:porta] percorso par_chiave_opz
package nome_pacchetto add http nome_server[:porta] percorso par_chiave_opz
nome_pacchetto

Specifica il nome del pacchetto nella forma SUNWnome. Per visualizzare informazioni dettagliate sui pacchetti e i relativi nomi, usare il comando pkginfo -l.

nome_server

Specifica il nome del server in cui è stato memorizzato il pacchetto.

porta

Specifica una porta opzionale. porta può essere un numero di porta o il nome di un servizio TCP con un numero di porta che viene determinato al momento dell'esecuzione.

Se non viene specificato un numero di porta, viene usata la porta HTTP predefinita 80.

percorso

Specifica la posizione dell'archivio da leggere dal server specificato. Quando si utilizza un server HTTP, il pacchetto deve essere nel formato utilizzato per il datastream.

par_chiave_opz

Specifica le parole chiave opzionali da utilizzare durante la lettura dei pacchetti da un server HTTP.

Tabella 8–6 Parole chiave opzionali di package da usare con HTTP

Parola chiave 

Definizione del valore 

timeout min

La parola chiave timeout permette di specificare, in minuti, il tempo massimo che può trascorrere senza ricezione di dati da parte del server HTTP. Al raggiungimento del timeout, la connessione viene chiusa, riaperta e ripresa. Se si specifica un timeout di valore 0 (zero), la connessione non viene riaperta.

In caso di riconnessione successiva al timeout, il pacchetto viene riletto dall'inizio e i dati letti prima del timeout vengono eliminati. 

proxy host:porta

La parola chiave proxy permette di specificare un host proxy e una porta proxy. L'uso di un host proxy permette di leggere un pacchetto di Solaris che si trova dall'altra parte di un firewall. Quando si specifica la parola chiave proxy, è necessario indicare anche una porta per il proxy.


Esempio 8–13 Aggiunta di un pacchetto con HTTP

In questo esempio, la parola chiave package viene usata per aggiungere tutti i pacchetti elencati nella directory Solaris_10 dalla posizione HTTP http://package.central/Solaris_10. Se trascorrono cinque minuti senza ricezione di dati, il pacchetto viene riletto. I dati letti in precedenza vengono eliminati. È possibile usare uno dei formati seguenti.

package SUNWnew add http package.central/Solaris_10 timeout 5 
package SUNWnew add http://package.central/Solaris_10 timeout 5 


Esempio 8–14 Aggiunta di un pacchetto con HTTP e una porta proxy

In questo esempio, la parola chiave package viene usata per aggiungere tutti i pacchetti elencati nella directory Solaris_10 dalla posizione HTTP http://package.central/Solaris_10. Il pacchetto viene letto attraverso un firewall usando la parola chiave proxy.

package SUNWnew add http://package.central/Solaris_10 proxy webcache.east:8080

Pacchetti memorizzati su un dispositivo locale

È possibile richiamare i pacchetti di Solaris memorizzati su dispositivi ad accesso casuale basati su file system, ad esempio dischetti o DVD-ROM. Usare la seguente sintassi per la parola chiave package.

package nome_pacchetto add local_device dispositivo percorso tipo_file_system
nome_pacchetto

Specifica il nome del pacchetto nella forma SUNWnome. Per visualizzare informazioni dettagliate sui pacchetti e i relativi nomi, usare il comando pkginfo -l.

dispositivo

Specifica il nome dell'unità in cui risiede il pacchetto di Solaris. Se il nome del dispositivo corrisponde a un percorso canonico, il dispositivo viene attivato direttamente. Se invece il nome del dispositivo non corrisponde a un percorso canonico, l'utility di installazione vi aggiunge gli elementi /dev/dsk/.

percorso

Specifica il percorso del pacchetto di Solaris relativamente al file system radice (/) del dispositivo specificato.

tipo_file_system

Specifica il tipo di file system del dispositivo. Se il tipo di file system non viene specificato, l'utility di installazione cerca di attivare un file system UFS. Se l'attivazione UFS non riesce, l'utility di installazione cerca di attivare un file system HSFS.


Esempio 8–15 Aggiunta di un pacchetto da un dispositivo locale con un file system UFS

In questo esempio, la parola chiave package viene usata per aggiungere il pacchetto SUNWnew dalla directory /Solaris_10/Product del dispositivo locale c0t6d0s0. SI tratta di un file system UFS.

package SUNWnew add local_device c0t6d0s0 /Solaris_10/Product ufs


Esempio 8–16 Aggiunta di un pacchetto da un dispositivo locale con un file system HSFS

In questo esempio, la parola chiave package viene usata per aggiungere il pacchetto SUNWnew dalla directory /Solaris_10/Product del dispositivo locale c0t6d0s0. SI tratta di un file system HSFS.

package SUNWnew add local_device c0t6d0s0 /Solaris_10/Product  hsfs

Pacchetti memorizzati in un file locale

È possibile installare un pacchetto residente nella miniroot da cui è stato avviato il sistema. Quando si esegue un'installazione con il metodo JumpStart personalizzato, il sistema viene avviato da un DVD, da un CD o da un'area di miniroot NFS. Il software di installazione viene caricato ed eseguito da quest'area di miniroot. Di conseguenza, un pacchetto memorizzato su un DVD, su un CD o in un'area di miniroot NFS è accessibile come file locale. Usare la seguente sintassi per la parola chiave package.


package nome_pacchetto add local_file percorso 
nome_pacchetto

Specifica il nome del pacchetto nella forma SUNWnome. Per visualizzare informazioni dettagliate sui pacchetti e i relativi nomi, usare il comando pkginfo -l.

percorso

Specifica la posizione del pacchetto. Il percorso deve essere accessibile al sistema come file locale durante il boot dal CD Solaris Software - 1 o dal DVD del sistema operativo Solaris. Il sistema non può accedere a /net durante l'avvio dal CD Solaris Software - 1 o dal DVD del sistema operativo Solaris.


Esempio 8–17 Aggiunta di un pacchetto da un file locale

In questo esempio, la parola chiave package viene usata per aggiungere il pacchetto SUNWnew dalla directory /Solaris_10/Product.

package SUNWnew add local_file /Solaris_10/Product

Limitazioni per l'uso della parola chiave package

L'uso della parola chiave package è soggetto alle seguenti limitazioni:

Effetti dell'aggiornamento con la parola chiave package

Se si utilizza la parola chiave package per un aggiornamento, il programma JumpStart esegue le seguenti operazioni:

Parola chiave partitioning

partitioning tipo

La parola chiave partitioning definisce il modo in cui i dischi dovranno essere divisi in slice durante l'installazione.

Se la parola chiave partitioning non viene specificata nel profilo, viene usato il tipo di partizionamento default.

tipo

Usare uno dei seguenti valori:

default

Il programma JumpStart seleziona i dischi e crea i file system su cui installare il software specificato, fatta eccezione per i file system specificati dalle parole chiave filesys. rootdisk viene selezionato per primo. Se il software specificato non può essere contenuto interamente in rootdisk, il programma JumpStart utilizza altri dischi.

existing

Il programma JumpStart utilizza i file system esistenti sui dischi del sistema. Tutti i file system vengono preservati, ad eccezione di /, /usr, /usr/openwin, /opt e /var. Il programma JumpStart utilizza l'ultimo punto di attivazione del superblocco del file system per determinare quale punto di attivazione rappresenti la slice.


Nota –

Quando si utilizzano le due parole chiave filesys e partitioning existing, occorre impostare la dimensione su existing.


explicit

Il programma JumpStart utilizza i dischi e crea i file system specificati dalle parole chiave filesys. Se si specifica solo il file system radice (/) con la parola chiave filesys, tutto il software di Solaris viene installato in questo file system.


Nota –

Se si utilizza il valore explicit, occorre usare la parola chiave filesys per specificare i dischi da usare e i file system da creare.


Parola chiave patch

patch elenco_id_patch | file_patch posizione_patch par_chiave_opz]
elenco_id_patch

Specifica gli ID delle patch da installare. Gli ID dell'elenco devono essere separati da una virgola. Le patch verranno installate nell'ordine specificato nell'elenco. Non aggiungere spazi vuoti dopo le virgole, ad esempio: 112467-01,112765-02.

file_patch

File con l'elenco delle patch residente in posizione_patch. Le patch verranno installate nell'ordine specificato nel file.

posizione_patch

Specifica la posizione in cui risiedono le patch. Le posizioni ammesse sono le seguenti:

  • Server NFS

  • Server HTTP

  • Dispositivo locale

  • File locale

par_chiave_opz

Le parole chiave opzionali dipendono dalla posizione delle patch. Le sezioni seguenti descrivono le possibili posizioni e le parole chiave opzionali.

Patch memorizzate in un server NFS

Se la patch risiede su un server NFS, usare una delle sintassi seguenti per la parola chiave patch.


patch elenco_id_patch | file_patch nfs nome_server:/directory_patch [retry n]
patch elenco_id_patch | file_patch nfs://nome_server/directory_patch  [retry n]
elenco_id_patch

Specifica gli ID delle patch da installare. Gli ID dell'elenco devono essere separati da una virgola. Le patch verranno installate nell'ordine specificato nell'elenco.

file_patch

File con l'elenco delle patch residente in posizione_patch. Le patch verranno installate nell'ordine specificato nel file.

nome_server

Specifica il nome del server in cui sono state memorizzate le patch.

directory_patch

Specifica la directory in cui si trovano le patch sul server specificato. Le patch devono avere il formato standard.

retry n

È una parola chiave opzionale. n indica il numero massimo di tentativi di attivazione della directory che verranno effettuati dall'utility di installazione.


Esempio 8–18 Aggiunta di una patch con un elenco sequenziale mediante NFS

In questo esempio, la parola chiave patch viene usata per aggiungere tutte le patch elencate nel file file_patch dalla directory NFS nfs://master_patch/Solaris/v10/patches. Le patch vengono installate nell'ordine in cui compaiono in patch. Se l'attivazione non riesce, la procedura viene ritentata per cinque volte.

patch file_patch nfs://patch_master/Solaris/v10/patches retry 5


Esempio 8–19 Aggiunta di una patch con NFS

In questo esempio, la parola chiave patch viene usata per aggiungere le patch 112467–01 e 112765–02 dalla directory /Solaris/v10/patches del server master_patch.

patch 112467-01,112765-02 nfs patch_master:/Solaris/v10/patches

Patch memorizzate in un server HTTP

Se la patch risiede su un server HTTP, usare una delle sintassi seguenti per la parola chiave patch.


patch  elenco_id_patch | file_patch http://nome_server [:port] directory_patch par_chiave_opz

patch  elenco_id_patch | file_patch http nome_server [:port] directory_patch par_chiave_opz
elenco_id_patch

Specifica gli ID delle patch da installare. Gli ID dell'elenco devono essere separati da una virgola. Le patch verranno installate nell'ordine specificato nell'elenco. Non aggiungere spazi vuoti dopo le virgole, ad esempio: 112467-01,112765-02.

file_patch

File con l'elenco delle patch residente in posizione_patch. Le patch verranno installate nell'ordine specificato nel file.

nome_server

Specifica il nome del server in cui è stata memorizzata la patch.

porta

Specifica una porta opzionale. porta può essere un numero di porta o il nome di un servizio TCP con un numero di porta che viene determinato al momento dell'esecuzione.

Se non viene specificato un numero di porta, viene usata la porta HTTP predefinita 80.

directory_patch

Specifica la directory delle patch da leggere sul server specificato. Quando si utilizza un server HTTP, la patch deve avere il formato JAR.

par_chiave_opz

Specifica le parole chiave opzionali da utilizzare durante la lettura delle patch da un server HTTP.

Tabella 8–7 Parole chiave opzionali di patch da usare con HTTP

Parola chiave 

Definizione del valore 

timeout min

La parola chiave timeout permette di specificare, in minuti, il tempo massimo che può trascorrere senza ricezione di dati da parte del server HTTP. Al raggiungimento del timeout, la connessione viene chiusa, riaperta e ripresa. Se si specifica un timeout di valore 0 (zero), la connessione non viene riaperta.

In caso di riconnessione successiva al timeout, il pacchetto viene riletto dall'inizio e i dati letti prima del timeout vengono eliminati. 

proxy host:porta

La parola chiave proxy permette di specificare un host proxy e una porta proxy. L'uso di un host proxy permette di leggere un pacchetto di Solaris che si trova dall'altra parte di un firewall. Quando si specifica la parola chiave proxy, è necessario indicare anche una porta per il proxy.


Esempio 8–20 Aggiunta di una patch con un elenco sequenziale mediante HTTP

In questo esempio, la parola chiave patch viene usata per aggiungere tutte le patch elencate nel file file_patch dalla posizione HTTP http://patch.central/Solaris/v10/patches. Le patch verranno installate nell'ordine specificato nel file file_patch. Se trascorrono cinque minuti senza ricezione di dati, la patch viene riletta. I dati letti in precedenza vengono eliminati.

patch file_patch http://patch.central/Solaris/v10/patches timeout 5


Esempio 8–21 Aggiunta di una patch con HTTP

In questo esempio, la parola chiave patch viene usata per aggiungere le patch 112467–01 e 112765–02 dalla posizione http://master_patch/Solaris/v10/patches .

patch 112467-01,112765-02 http://patch.central/Solaris/v10/patches

Patch memorizzate su un dispositivo locale

È possibile richiamare i pacchetti di Solaris memorizzati su dispositivi ad accesso casuale basati su file system, ad esempio dischetti o DVD-ROM. Usare la seguente sintassi per la parola chiave patch.


patch elenco_id_patch | file_patch dispositivo \
device path tipo_file_system
elenco_id_patch

Specifica gli ID delle patch da installare. Gli ID dell'elenco devono essere separati da una virgola. Le patch verranno installate nell'ordine specificato nell'elenco. Non aggiungere spazi vuoti dopo le virgole, ad esempio: 112467-01,112765-02.

file_patch

File con l'elenco delle patch residente in posizione_patch. Le patch verranno installate nell'ordine specificato nel file.

dispositivo

Specifica il nome dell'unità in cui risiede il pacchetto di Solaris. Se il nome del dispositivo corrisponde a un percorso canonico, il dispositivo viene attivato direttamente. Se invece il nome del dispositivo non corrisponde a un percorso canonico, l'utility di installazione vi aggiunge gli elementi /dev/dsk/.

percorso

Specifica il percorso della patch di Solaris relativamente al file system radice (/) del dispositivo specificato.

tipo_file_system

Specifica il tipo di file system del dispositivo. Se il tipo di file system non viene specificato, l'utility di installazione cerca di attivare un file system UFS. Se l'attivazione UFS non riesce, l'utility di installazione cerca di attivare un file system HSFS.


Esempio 8–22 Aggiunta di una patch con un elenco sequenziale da un dispositivo locale

In questo esempio, la parola chiave patch viene usata per aggiungere tutte le patch elencate nel file file_patch dalla directory /Solaris_10/patches del dispositivo locale c0t6d0s0. Il file patch determina l'ordine di installazione delle patch.

patch file_patch c0t6d0s0 /Solaris_10/patches


Esempio 8–23 Aggiunta di una patch da un dispositivo locale

In questo esempio, la parola chiave patch viene usata per aggiungere le patch 112467–01 e 112765–02 dalla directory /Solaris_10/patches del dispositivo locale c0t6d0s0.

patch 112467-01,112765-02 local_device c0t6d0s0 /Solaris_10/patches

Patch memorizzate in un file locale

È possibile installare una patch residente nella miniroot da cui è stato avviato il sistema. Quando si esegue un'installazione con il metodo JumpStart personalizzato, il sistema viene avviato da un DVD, da un CD o da un'area di miniroot NFS. Il software di installazione viene caricato ed eseguito da quest'area di miniroot. Di conseguenza, una patch memorizzata su un DVD, su un CD o in un'area di miniroot NFS è accessibile come file locale. Usare la seguente sintassi per la parola chiave patch.

patch elenco_id_patch | file_patch file_localedirectory_patch 
elenco_id_patch

Specifica gli ID delle patch da installare. Gli ID dell'elenco devono essere separati da una virgola. Le patch verranno installate nell'ordine specificato nell'elenco. Non aggiungere spazi vuoti dopo le virgole, ad esempio: 112467-01,112765-02.

file_patch

File con l'elenco delle patch residente in posizione_patch. Le patch verranno installate nell'ordine specificato nel file.

directory_patch

Specifica la directory in cui risiedono le patch. La directory delle patch deve essere accessibile al sistema come file locale durante l'avvio dal CD Solaris Software - 1 o dal DVD del sistema operativo Solaris. Il sistema non può accedere a /net durante l'avvio dal CD Solaris Software - 1 o dal DVD del sistema operativo Solaris.


Esempio 8–24 Aggiunta di una patch con un elenco sequenziale da un file locale

In questo esempio, la parola chiave patch viene usata per aggiungere tutte le patch elencate nel file file_patch dalla directory /Solaris_10/patches. Il file patch determina l'ordine di installazione delle patch.

patch file_patch /Solaris_10/patches


Esempio 8–25 Aggiunta di una patch da un file locale

In questo esempio, la parola chiave patch viene usata per aggiungere le patch 112467–01 e 112765–02 dalla directory /Solaris_10/patches .

patch 112467-01,112765-02 local_file /Solaris_10/patches

Limitazioni per l'uso della parola chiave patch

L'uso della parola chiave patchpatch è soggetto alle seguenti limitazioni:

Parola chiave pool (solo ZFS)

La parola chiave pool definisce l'installazione di un pool radice ZFS. Il pool viene installato con un gruppo software specificato dalla parola chiave cluster. Per la creazione di un nuovo pool radice sono richieste le opzioni dim_pool, dim_swap, dim_dump e elenco_disp_v.

Per una descrizione completa della parola chiave pool e di altre parole chiave che possono essere utilizzate per un pool radice ZFS, vedere Parola chiave pool (solo ZFS).

Parola chiave root_device (UFS e ZFS)


Nota –

La parola chiave root_device può essere usata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool radice ZFS. La sintassi di questa parola chiave è limitata a un singolo sistema per le installazioni ZFS.


root_device slice

La parola chiave root_device designa il disco radice del sistema. Per maggiori informazioni, vedere Come viene determinato il disco radice del sistema.


Nota –

Il disco radice viene determinato da JumpStart e indica la posizione in cui viene installato il sistema operativo. Il file rules utilizza la parola chiave non operativa “rootdisk” in un modo diverso da quello della parola chiave “rootdisk” nel profilo JumpStart. Non è possibile stabilire la posizione dell'installazione usando la parola chiave non operativa “rootdisk” nel file rules. La parola chiave non operativa rootdisk determina la posizione da cui deve essere avviato il sistema durante l'installazione. Vedere la Tabella 8–10.


Quando si aggiorna un sistema, root_device designa il file system radice (/) e i file system attivati dal suo file /etc/vfstab per l'aggiornamento. La parola chiave root_device deve essere specificata se il sistema contiene più file system radice (/) aggiornabili. La slice deve essere specificata nella forma cwtxdysz o cxdysz.

Quando si utilizza la parola chiave root_device, considerare i seguenti fattori:


Esempio 8–26 Parola chiave root_device

root_device c0t0d0s2

Come viene determinato il disco radice del sistema

Il disco radice del sistema è quello che contiene il file system radice (/). In un profilo, è possibile usare la variabile rootdisk al posto del nome di un disco, che il programma JumpStart imposta come disco di root del sistema. La Tabella 8–8 spiega in che modo il programma JumpStart determina il disco radice del sistema per l'installazione.


Nota –

Il programma JumpStart determina la dimensione del disco di root del sistema solo durante l'installazione iniziale. Il disco di root del sistema non può essere cambiato durante un aggiornamento.


Tabella 8–8 Come JumpStart determina il disco di root di un sistema (installazione iniziale)

Fase 

Azione 

Se la parola chiave root_device è specificata nel profilo, il programma JumpStart imposta rootdisk sul dispositivo radice.

Se rootdisk non è impostato e la parola chiave boot_device è specificata nel profilo, il programma JumpStart imposta rootdisk sul dispositivo di avvio.

Se rootdisk non è impostato e nel profilo è specificata una voce filesys cwtxdysz dimensione /, il programma JumpStart imposta rootdisk sul disco specificato da questa voce.

Se rootdisk non è impostato e nel profilo è specificata una voce rootdisk.sn, il programma JumpStart ricerca nei dischi di sistema, nell'ordine di controllo del kernel, un file system radice residente nella slice specificata. Se viene trovato un disco, il programma JumpStart imposta rootdisk su quel disco.

Se rootdisk non è impostato e nel profilo è specificata la parola chiave partitioning existing, il programma JumpStart ricerca nei dischi di sistema, nell'ordine di controllo del kernel, un file system radice esistente. Se non viene trovato un file system radice o ne vengono trovati più di uno, viene generato un errore. Se viene trovato un file system radice, il programma JumpStart imposta rootdisk su quel disco.

Se rootdisk non è impostato, il programma JumpStart imposta questa variabile sul disco in cui è installato il file system radice (/).

Parola chiave system_type

system_type switch_tipo

La parola chiave system_type definisce il tipo di sistema su cui deve essere installato il sistema operativo Solaris.

switch_tipo rappresenta l'opzione standalone o server, usata per indicare il tipo di sistema su cui deve essere installato Solaris. Se la parola chiave system_type non è specificata in un profilo, viene usato il tipo standalone.

Parola chiave usedisk (UFS e ZFS)


Nota –

La parola chiave usedisk può essere usata sia per l'installazione di un file system UFS che per quella di un pool radice ZFS. La sintassi della parola chiave è la stessa in entrambi i casi.


usedisk nome_disco ...

Nella configurazione predefinita, se si specifica l'istruzione partitioning default il programma JumpStart utilizza tutti i dischi operativi del sistema. La parola chiave usedisk designa il disco o i dischi che dovranno essere utilizzati da JumpStart. Il nome_disco deve essere specificato nella forma cxtydz o cydz, ad esempio c0t0d0 o c0d0s0.

Se si specifica usedisk in un profilo, il programma JumpStart utilizza solo i dischi specificati dopo questa parola chiave.


Nota –

Non è possibile specificare le parole chiave usedisk e dontuse insieme nello stesso profilo.


Variabili d'ambiente per l'installazione JumpStart personalizzata

Negli script iniziali e finali è possibile usare una serie di variabili d'ambiente. Ad esempio, uno script iniziale può estrarre la dimensione del disco, SI_DISKSIZES, e quindi installare o non installare determinati pacchetti sul sistema in base alla dimensione effettiva del disco estratta dallo script.

Le informazioni acquisite su un sistema vengono memorizzate in queste variabili d'ambiente, che vengono impostate o meno in base alle parole chiave e ai valori utilizzati nel file rules.

Ad esempio, le informazioni sul sistema operativo già installato su un sistema sono disponibili in SI_INSTALLED solo dopo l'utilizzo della parola chiave installed.

La Tabella 8–9 descrive queste variabili e i relativi valori.

Tabella 8–9 Variabili d'ambiente usate per l'installazione

Variabile d'ambiente 

Valore 

SI_ARCH

Architettura hardware del client di installazione. La variabile SI_ARCH viene impostata quando si utilizza la parola chiave arch nel file rules.

SI_BEGIN

Nome dello script iniziale, se usato. 

SI_CLASS

Nome del profilo utilizzato per installare il client. 

SI_DISKLIST

Elenco separato da virgole dei dischi presenti sul client di installazione. La variabile SI_DISKLIST viene impostata quando il programma trova un sistema corrispondente al valore della parola chiave disksize specificato nel file rules. Le variabili SI_DISKLIST e SI_NUMDISKS vengono usate per determinare il disco fisico da usare come rootdisk. La parola chiave rootdisk è descritta in Come viene determinato il disco radice del sistema.

SI_DISKSIZES

Elenco separato da virgole delle dimensioni dei dischi presenti sul client di installazione. La variabile SI_DISKSIZES viene impostata quando il programma trova un sistema corrispondente al valore della parola chiave disksize specificato nel file rules.

SI_DOMAINNAME

Nome del dominio. La variabile SI_DOMAINNAME viene impostata quando il programma trova un sistema corrispondente al valore della parola chiave domainname specificato nel file rules.

SI_FINISH

Nome dello script finale, se usato. 

SI_HOSTADDRESS

Indirizzo IP del client di installazione. 

SI_HOSTNAME

Nome host del client di installazione. La variabile SI_HOSTNAME viene impostata quando il programma trova un sistema corrispondente al valore della parola chiave hostname specificato nel file rules.

SI_INSTALLED

Nome di dispositivo di un disco con un sistema operativo specifico, ad esempio Solaris, SunOS o System V La variabile SI_INSTALLED viene impostata quando il programma trova un sistema corrispondente al valore della parola chiave installed specificato nel file rules. SI_INST_OS e SI_INST_VER vengono usate per determinare il valore di SI_INSTALLED.

SI_INST_OS

Nome del sistema operativo. SI_INST_OS e SI_INST_VER vengono usate per determinare il valore di SI_INSTALLED.

SI_INST_VER

Versione del sistema operativo. SI_INST_OS e SI_INST_VER vengono usate per determinare il valore di SI_INSTALLED.

SI_KARCH

Architettura del kernel del client di installazione. La variabile SI_KARCH viene impostata quando il programma trova un sistema corrispondente al valore della parola chiave karch specificato nel file rules.

SI_MEMSIZE

Quantità di memoria fisica presente sul client di installazione. La variabile SI_MEMSIZE viene impostata quando il programma trova un sistema corrispondente al valore della parola chiave memsize specificato nel file rules.

SI_MODEL

Modello del client di installazione. La variabile SI_MODEL viene impostata quando il programma trova un sistema corrispondente al valore della parola chiave model specificato nel file rules.

SI_NETWORK

Numero di rete del client di installazione. La variabile SI_NETWORK viene impostata quando il programma trova un sistema corrispondente al valore della parola chiave network specificato nel file rules.

SI_NUMDISKS

Numero di dischi del client di installazione. La variabile SI_NUMDISKS viene impostata quando il programma trova un sistema corrispondente al valore della parola chiave disksize specificato nel file rules. Le variabili SI_NUMDISKS e SI_DISKLIST vengono usate per determinare il disco fisico da usare come rootdisk. La parola chiave rootdisk è descritta in Come viene determinato il disco radice del sistema.

SI_OSNAME

Release del sistema operativo dell'immagine di Solaris. Ad esempio, la variabile SI_OSNAME può essere usata in uno script se si desidera installare Solaris sui sistemi basati sulla versione del sistema operativo uguale a quella dell'immagine del DVD del sistema operativo Solaris o del CD Solaris Software - 1.

SI_ROOTDISK

Nome di dispositivo del disco rappresentato dal nome logico rootdisk. La variabile SI_ROOTDISK viene impostata quando la parola chiave disksize o installed è impostata su rootdisk nel file rules. La variabile SI_ROOTDISK imposta il dispositivo da cui avviare il sistema durante l'installazione.


Nota –

Non è possibile stabilire la posizione dell'installazione usando la parola chiave non operativa “rootdisk” nel file rules. Per informazioni sulla variabile “rootdisk” impostata nel profilo JumpStart, vedere Come viene determinato il disco radice del sistema.


SI_ROOTDISKSIZE

Dimensione del disco rappresentato dal nome logico rootdisk. La variabile SI_ROOTDISKSIZE viene impostata quando la parola chiave disksize o installed è impostata su rootdisk nel file rules.

SI_TOTALDISK

Quantità totale di spazio su disco presente sul client di installazione. La variabile SI_TOTALDISK viene impostata quando il programma trova un sistema corrispondente al valore della parola chiave totaldisk specificato nel file rules.

Parole chiave non operative e valori

La Tabella 8–10 descrive le parole chiave usate nelle regole e i relativi equivalenti non operativi.


Nota –

Le parole chiave non operative devono sempre essere collocate all'inizio del file rules.


Tabella 8–10 Descrizione delle parole chiave non operative

Parola chiave usata nelle regole 

Equivalente non operativo 

Descrizione della parola chiave non operativa 

any

Nessuno  

 

arch

arch

Determina l'architettura del kernel, i386 o SPARC, e imposta SI_ARCH.

disksize

disks

Restituisce le dimensioni dei dischi di un sistema, espresse in Mbyte, nell'ordine di controllo del kernel, c0t3d0s0, c0t3d0s1, c0t4d0s0. disksize imposta SI_DISKLIST , SI_DISKSIZES, SI_NUMDISKS e SI_TOTALDISK.

domainname

domainname

Restituisce il nome di dominio NIS o NIS+ del sistema, se esistente, e imposta SI_DOMAINNAME. La parola chiave domainname restituisce l'output di domainname(1M).

hostaddress

hostaddress

Restituisce l'indirizzo IP del sistema, il primo indirizzo elencato nell'output di ifconfig(1M) -a diverso da lo0, e imposta SI_HOSTADDRESS.

nomehost

nomehost

Restituisce il nome host del sistema, corrispondente all'output di uname(1) -n, e imposta SI_HOSTNAME.

installed

installed

Restituisce la versione del sistema operativo Solaris installato sul sistema e imposta SI_ROOTDISK e SI_INSTALLED.

Se il programma JumpStart rileva una versione di Solaris ma non riesce a determinarne la versione, viene restituita la versione SystemV.

karch

karch

Restituisce il gruppo di piattaforme del sistema, ad esempio i86pc o sun4u, e imposta SI_KARCH. Per un elenco delle piattaforme, vedere il manuale Guida alle piattaforme hardware Sun su http://docs.sun.com.

memsize

memsize

Restituisce la memoria fisica di un sistema, espressa in Mbyte, e imposta SI_MEMSIZE.

model

model

Restituisce il nome della piattaforma del sistema e imposta SI_MODEL. Per un elenco delle piattaforme, vedere il manuale Guida alle piattaforme hardware Sun su http://docs.sun.com.

network

network

Restituisce il numero di rete del sistema, che il programma JumpStart determina eseguendo un AND logico tra l'indirizzo IP del sistema e la maschera di sottorete. L'indirizzo IP del sistema e la maschera di sottorete vengono ricavati dal primo indirizzo elencato nell'output di ifconfig(1M) -a che sia diverso da lo0. La parola chiave network imposta SI_NETWORK.

osname

osname

Restituisce la versione e il nome del sistema operativo Solaris residente sul CD e imposta SI_OSNAME.

Se il programma JumpStart rileva una versione di Solaris ma non riesce a determinarne la versione, viene restituita la versione SystemV.

  

rootdisk

Restituisce il nome e la dimensione in Mbyte del disco di root del sistema e imposta SI_ROOTDISK.

totaldisk

totaldisk

Restituisce lo spazio su disco totale del sistema (in Mbyte) e imposta SI_TOTALDISK. Lo spazio su disco totale include tutti i dischi operativi collegati al sistema.