Solaris 8: Guida alle piattaforme hardware Sun

Capitolo 9 Solaris 7 sul server Sun Enterprise 10000

Questo capitolo contiene le istruzioni da seguire per l'installazione o l'aggiornamento all'ambiente operativo Solaris(TM) sul sistema Sun Enterprise 10000 Server.


Avvertenza - Avvertenza -

Per installare Solaris 7 in un dominio Sun Enterprise 10000, il sistema deve avere SSP 3.2 in esecuzione sull'SSP (System Service Processor). SSP 3.0, 3.1 e 3.1.1 non supportano i domini che eseguono Solaris 7. Per istruzioni sull'installazione del software dell'SSP, vedere il Solaris Media Kit.


Come iniziare l'installazione

Questa sezione contiene un elenco degli scenari di installazione più comuni per il server Sun Enterprise 1000. Scegliere lo scenario più adatto ai propri obiettivi per l'installazione ed eseguire le procedure delle sezioni elencate nell'ordine esatto in cui appaiono.

Le procedure descritte in questo capitolo possono richiedere molto tempo per il loro completamento, a seconda della configurazione del server e del sito in cui esso risiede.


Nota -

Questo capitolo non tratta il recupero dei dati dai dischi danneggiati, né l'installazione in rete da una macchina diversa dall'SSP.


Occorrente per iniziare

È necessario conoscere molto bene la configurazione del sito e la configurazione del server prima di iniziare una nuova installazione o un aggiornamento. Alcune informazioni possono essere prelevate dai file di configurazione del server; tuttavia, le informazioni relative alla configurazione del sito devono essere reperite presso l'amministratore del sito. L'elenco seguente contiene i riferimenti alle informazioni necessarie per completare la nuova installazione o l'aggiornamento:

Per determinare il nome logico del dispositivo di boot, è possibile avvalersi del file /etc/vfstab. Nell'esempio seguente, il dispositivo di boot è c0t0d0s0.


#device	device	mount	FS	fsck 	mount
#to mount	to fsck	point	type	pass 	at boot
#
/dev/dsk/c0t0d0s0	/dev/rdsk/c0t0d0s0	/	ufs	1	no


Avvertenza - Avvertenza -

I numeri dei controller possono variare. Verificare sempre di utilizzare il nome logico corretto con il numero di controller giusto.


Attivazione di un dominio

Questa sezione contiene istruzioni su come attivare un nuovo dominio. L'intera procedura include le seguenti attività.

Prima di eseguire la procedura seguente, è necessario ottenere la chiave di identificazione e l'host ID del sistema. Si può ottenere la chiave di identificazione e l'host ID del sistema dal proprio fornitore di servizi. Questa chiave permetterà di generare un file con l'immagine della eeprom.image.

Per creare il file eeprom.image
  1. Eseguire il login nell'SSP come utente ssp.

  2. Alla richiesta della variabile SUNW_HOSTNAME, usare il nome della piattaforma o il nome di un dominio esistente.

  3. Per creare il file eeprom.image, usare il comando sys_id(1M).


    ssp% sys_id -h id_host -k chiave \
    -f $SSPVAR/.ssp_private/eeprom_save/eeprom.image.nome_dominio
    

    Dove id_host è il numero fornito con la chiave nella forma 0X80A66xxx, chiave è il numero della chiave della EEPROM e nome_dominio è il nome host del nuovo dominio.


    Nota -

    Tutti i codici della chiave e dell' id_host devono essere inseriti esattamente nella forma in cui vengono ricevuti, rispettando le maiuscole e le minuscole.


  4. Controllare il risultato eseguendo il comando sys_id (1M).


    ssp% sys_id -d -f \ 
    $SSPVAR/.ssp_private/eeprom_save/eeprom.image.nome_dominio
    

    Nell'esempio seguente, "49933C54C64C858CD4CF" è la chiave e 0x80a66e05 è l'id_host:


    ssp% sys_id -h 0x80a66e05 -k 49933C54C64C858CD4CF \
    
    -f $SSPVAR/.ssp_private/eeprom_save/eeprom.image.nome_dominio
    ssp% sys_id -d -f $SSPVAR/.ssp_private/eeprom_save/eeprom.image.nome_dominio
    
    IDPROM in eeprom.image.nome_dominio
     
    Format = 0x01
    Machine Type = 0x80
    Ethernet Address = 0:0:be:a6:6e:5
    Manufacturing Date = Wed Dec 31 16:00:00 1997
    Serial number (machine ID) = 0xa66e05
    Checksum = 0x3f

  5. Eseguire un backup dei file eeprom.image dell'SSP su un nastro o su un disco a cui si possa accedere in caso di guasto del disco di boot dell'SSP.

    La creazione del file eeprom.image per il dominio è terminata. A questo punto è possibile creare il nuovo dominio sull'SSP, come descritto nella sezione seguente.

Per attivare un nuovo dominio sull'SSP
  1. Eseguire il login nell'SSP come utente ssp.

  2. Alla richiesta della variabile SUNW_HOSTNAME, specificare il nome del dominio che si desidera attivare.

    Il nome specificato deve corrispondere al nome dell'host del dominio in cui deve essere installato il sistema operativo. I nomi dei domini possono avere una lunghezza massima di 14 caratteri.

  3. Per attivare un dominio, usare il comando domain_create(1M).


    ssp% domain_create -d nome_dominio -b numeri_schede -o /versione_OS -p nome_piattaforma
    

    Dove nome_dominio è il nome del dominio usato al punto 2, numeri_schede è l'elenco delle schede di sistema, delimitate da spazi, da includere nel dominio, versione_OS è la versione del sistema operativo del dominio e nome_piattaforma è il nome della piattaforma definito durante la configurazione del package SSP.

    Per SSP 3.2, la versione del sistema operativo dovrebbe essere 5.8.

    Per maggiori informazioni, vedere il documento Sun ­Enterprise 10000 SSP 3.2 User's Guide.

  4. Determinare se il dominio è attivo.


    ssp% power
    

    L'output del comando power(1M) dipende soprattutto dalla configurazione del server. Se non si conosce bene l'output, per spiegazioni in merito vedere power(1M), oppure rivolgersi al proprio fornitore di servizi per chiedere una spiegazione sull'output.

  5. Se si è constatato che alcuni elementi del dominio sono inattivi, attivarli.


    ssp% power -on
    

    L'attivazione del dominio è terminata. A questo punto è possibile installare una nuova copia dell'ambiente operativo Solaris, come spiegato nella sezione seguente.

Esecuzione di una prima installazione

Questa sezione contiene le istruzioni per seguire una prima installazione di Solaris 7. L'installazione prevede le seguenti attività:

Per configurare il DNI (Domain Network Information)
  1. Eseguire il login nell'SSP come superutente

  2. Modificare manualmente il file /etc/hosts includendovi l'indirizzo IP del nuovo dominio.

    È necessario richiedere l'indirizzo IP all'amministratore di rete.

    La nuova voce dovrà avere la forma riportata nel seguente esempio di /etc/hosts. Notare che la nuova voce è tacos:


    129.153.49.185  tacos
    127.0.0.1       localhost
    129.153.49.179  snax-ssp vegetables   loghost
    129.153.49.181  snax-cb0
    129.153.49.182  snax-cb1
    129.153.49.180  pizza
    129.153.49.183  chips
    129.153.49.1    marvin-49
    110.0.0.1       vegetables-priv
    110.0.0.5       chips-priv

    Il file /etc/hosts è in realtà un collegamento a ./inet/hosts


    Avvertenza - Avvertenza -

    Se la voce relativa al nuovo dominio segue quella di un altro host o SSP, è possibile che il comando add_install_client non funzioni correttamente al punto 4 nella sezione "Per configurare l'SSP".


  3. Modificare manualmente il file /etc/ethers includendovi l'indirizzo Ethernet del nuovo dominio.

    La nuova voce dovrà avere la forma riportata nel seguente esempio di /etc/ethers. Notare che tacos rappresenta il nome del nuovo dominio, in questo esempio:


    8:0:20:87:58:a5         snax-ssp vegetables
    0:0:be:01:00:1e         snax-cb0
    0:0:be:01:00:57         snax-cb1
    0:0:be:a6:50:2f         pizza
    0:0:be:a6:6f:19         chips-priv
    0:0:be:a6:6f:23         nachos
    0:0:be:a6:6f:2a         tacos

    La configurazione delle informazioni della rete del dominio è terminata. Se si utilizza NIS nel proprio sito, controllare con l'amministratore di rete quali problemi di configurazione devono essere risolti prima di continuare l'installazione. I problemi legati a NIS non vengono trattati in questo capitolo. In alternativa, è possibile configurare l'SSP come server di boot, come descritto nella prossima sezione.

Per configurare l'SSP
  1. Inserire il CD1 di Solaris nel lettore di CD-ROM sull'SSP.

    Dopo avere inserito il CD, attendere circa un minuto perché il software di gestione dei volumi attivi il CD-ROM.

  2. Eseguire il login nell'SSP come superutente.

  3. Portarsi nella directory Tools del CD.


    ssp# cd /cdrom/cdrom0/s0/Solaris_8/Tools
    

  4. Configurare il dominio dell'host come client di installazione.


    ssp# ./add_install_client nome_dominio sun4u
    

    Se il file /etc/nsswitch.conf contiene una voce DNS nel proprio elenco di host, potrebbe venire visualizzato l'avviso seguente:


    Error: nome_dominio does not exist in the NIS ethers map.

    Se si riceve questo messaggio, sarà necessario rimuovere la voce DNS nel file /etc/nsswitch.conf, aggiungere il nome_dominio alla mappa ethers, se il nome non vi è già presente, ed eseguire nuovamente il comando add_install_client(1M).

  5. Usare il comando share(1M) seguente per condividere il CD in rete.


    ssp# share -F nfs -o ro,anon=0 /cdrom/cdrom0/s0
    

  6. Uscire dal livello di superutente.

  7. Utilizzare il comando domain_status(1M) per assicurarsi che la versione del sistema operativo sia impostata sul valore corretto.

    Per SSP 3.2, la versione del sistema operativo dovrebbe essere la 5.8. Se la versione del sistema operativo è impostata sul valore corretto, passare al punto 8. In caso contrario, procedere come segue:

    1. Rimuovere il dominio esistente.


      ssp% domain_remove -d nome_dominio
      

      Il comando domain_remove(1M) richiede di salvare le directory del dominio, come nell'esempio seguente:


      domain_remove: The following subdirectories contain domain specific
       						information such as messages files, configuration files,
       						and hpost dump files. You may choose to keep these
      						directories if you still need this information. This
      						domain may be created with or without this information
      						being saved.
      
      			/var/opt/SUNWssp/adm/xf4-b3
      			/var/opt/SUNWssp/etc/allxf4/xf4-b3
      
      Keep directories (y/n)? y
      Domain : xf4-b3 is removed !

      Rispondere affermativamente (yes) al messaggio in modo da salvare le informazioni sul dominio. Se si risponde negativamente, sarà necessario fornire i numeri della scheda e il nome della piattaforma per il nuovo dominio.

    2. Attivare il nuovo dominio con il nuovo numero di versione del sistema operativo.


      ssp% domain_create -d nome_dominio -o 5.8
      

      Se le informazioni sul dominio sono state salvate, non è necessario includere gli argomenti -b e -p. Il comando domain_create(1M) utilizza le informazioni sul dominio che erano state salvate e le informazioni fornite con il comando per attivare il nuovo dominio.

  8. Utilizzare il comando domain_switch(1M) per assicurarsi che SUNW_HOSTNAME sia impostato sul nome di dominio corretto.


    ssp% domain_switch nome_dominio
    


    Nota -

    Il comando domain_switch(1M) deve essere eseguito da una C shell. Per impostazione predefinita, la finestra SSP è una C shell.


  9. Controllare i componenti della blacklist.

    Se le schede SBus sono state aggiunte a una scheda di sistema, controllare che i processori di tali schede di sistema non siano stati inseriti nella blacklist. I processori vengono inseriti nella blacklist in fabbrica, quando in una scheda di sistema non sono installate schede SBus.

    Durante il processo di creazione, osservare l'elenco dei componenti presenti nella lista. In alternativa, per istruzioni su come recuperare il file della blacklist, consultare la pagina man blacklist(1M).

    Per rimuovere un processore dalla blacklist, modificare il file della blacklist e rimuovere il numero della scheda dalla riga pc nel file. Per impostazione predefinita, il file della blacklist risiede in $SSPVAR/etc/nome_piattaforma/blacklist; tuttavia, la posizione del file della blacklist può essere riconfigurata in modo tale che la posizione del file della blacklist sul server sia diversa dalla posizione predefinita.

    La configurazione dell'SSP come server di boot è terminata. A questo punto è possibile attivare il dominio, come descritto nella prossima sezione.

Per attivare il dominio
  1. Attivare il dominio.


    ssp% bringup -A off
    

    Se questo è il primo dominio da attivare, verrà richiesto di configurare il piano centrale. Digitare y per continuare, se si è sicuri che nessun altro dominio sia in esecuzione. Rispondendo affermativamente viene reimpostata l'intera piattaforma; pertanto, è necessario assicurarsi che nessun altro dominio sia in esecuzione.


    This bringup will configure the Centerplane. Please confirm (y/n)? y
    

    Dopo alcuni minuti, viene visualizzato il prompt SSP. Controllare l'output del comando bringup(1M). Se si erano verificati degli errori, è necessario correggerli prima di continuare. Se non si era verificato alcun errore, passare alla procedura seguente.

  2. Nella finestra SSP, aprire una sessione netcon(1M).


    ssp% netcon -g
    

    Dopo alcuni minuti viene visualizzato il prompt ok. La durata dipende direttamente dalle dimensioni del dominio.

    L'attivazione del dominio è terminata. A questo punto è possibile creare la PROM di OpenBoot PROM, come descritto nella sezione successiva.

Per configurare l'ambiente OBP
  1. Utilizzare il comando devalias per controllare la presenza delle voci devaliases duplicate nell'OBP.

    L'utility suninstall potrebbe non funzionare correttamente se sono stati definiti devaliases duplicati in OBP. Utilizzare il comando devalias per controllare gli alias. L'output potrebbe assomigliare all'esempio seguente:


    ok devalias
    net            /sbus@41,0/qec@0,20000/qe@1,0
    ttya           /ssp-serial
    ssa_b_example  /sbus@40,0/SUNW,soc@0,0/SUNW,pln@b0000000,XXXXXX/SUNW,ssd@0,0:a
    ssa_a_example  /sbus@40,0/SUNW,soc@0,0/SUNW,pln@a0000000,XXXXXX/SUNW,ssd@0,0:a
    isp_example    /sbus@40,0/QLGC,isp@0,10000/sd@0,0
    net_example    /sbus@40,0/qec@0,20000/qe@0,0
    net            /sbus@41,0/qec@0,20000/qe@0,0
    ok


    Nota -

    Se alcuni devaliases sono definiti due volte (net è definito due volte nell'esempio di cui sopra), è necessario rimuovere le voci devalias in eccesso.


  2. Se nell'elenco devalias ci sono voci duplicate, rimuoverle.

    L'esempio seguente rimuove l'ultimo net devalias creato. Potrebbe essere necessario inviare un secondo comando nvunalias qualora il secondo alias net non sia quello corretto. Inviare quindi un comando nvalias per creare l'alias di dispositivo net corretto.


    ok nvunalias net
    

  3. Se un alias net non esiste per l'interfaccia di rete che si trova sulla stessa sottorete dell'SSP, crearne una digitando un comando simile a quello del seguente esempio:


    ok nvalias net /sbus@41,0/SUNW,hme@0,8c00000
    

    Dove /sbus@41,0 si riferisce alla scheda di sistema 0 e SBus 1. La parte /SUNW,hme@0 del nome di dispositivo definisce un'interfaccia di rete 100BASE-T installata nello slot 0. Queste informazioni sono specifiche del sito e pertanto la configurazione potrebbe variare.

    La seguente tabella contiene i numeri SBus utilizzati nel file devalias.

    Tabella 9-1 Numeri SBus Numbers nel file devalias

    system board 

    sysio 0 

    sysio 1 

     

    system board 

    sysio 0 

    sysio 1 

    /sbus@40 

    /sbus@41 

     

    /sbus@60 

    /sbus@61 

    /sbus@44 

    /sbus@45 

     

    /sbus@64 

    /sbus@65 

    /sbus@48 

    /sbus@49 

     

    10 

    /sbus@68 

    /sbus@69 

    /sbus@4c 

    /sbus@4d 

     

    11 

    /sbus@6c 

    /sbus@6d 

    /sbus@50 

    /sbus@51 

     

    12 

    /sbus@70 

    /sbus@71 

    /sbus@54 

    /sbus@55 

     

    13 

    /sbus@74 

    /sbus@75 

    /sbus@58 

    /sbus@59 

     

    14 

    /sbus@78 

    /sbus@79 

    /sbus@5c 

    /sbus@5d 

     

    15 

    /sbus@7c 

    /sbus@7d 

    Il comando watch-net-all (senza spazi) visualizza le interfacce di rete funzionanti.

    La configurazione dell'ambiente OBP è terminata. A questo punto è possibile installare l'ambiente operativo Solaris, come descritto nella sezione seguente.

Per installare l'ambiente operativo Solaris 7

È possibile utilizzare queste istruzioni per installare l'ambiente operativo Solaris senza salvare alcun vecchio file.

Durante l'installazione, si utilizzerà l'utility suninstall, che contiene le proprie istruzioni. Le seguenti istruzioni sono specifiche di Sun Enterprise 10000. Per ulteriori informazioni sull'utility suninstall, consultare le istruzioni di installazione del Solaris media kit.


Avvertenza - Avvertenza -

La fase successiva avvia l'utility suninstall. Durante l'installazione, verrà chiesto di specificare il nome del dispositivo del disco di boot. Non iniziare l'installazione fino a quando non si conosce il nome del dispositivo.


  1. Nella finestra netcon(1M), avviare il sistema dalla rete.


    ok boot net
    


    Nota -

    Dovrebbe essere disponibile un alias (di solito net) in OBP per l'interfaccia di rete corretta. Utilizzare tale alias con il comando boot(1M), come mostrato nell'esempio di cui sopra. In caso contrario, è necessario digitare il percorso completo del dispositivo OBP. Se si specifica un alias (o percorso) che non descrive l'interfaccia di rete corretta, il comando boot(1M) non funzionerà e sarà necessario attivare nuovamente il dominio.


    Se si installa il sistema operativo su un'unità diversa da quella designata come unità di boot, l'utility suninstall visualizza un messaggio di avviso simile al seguente:


    Attenzione
    Sono state rilevate le seguenti condizioni di configurazione del disco. Gli errori dovranno essere corretti per garantire una corretta installazione. Gli avvertimenti potranno essere ignorati senza compromettere la procedura di installazione.
    
    > Per tornare indietro e correggere gli errori scegliere Annulla.
    > Per accettare le condizioni d'errore e proseguire l'installazione, scegliere Continua.
    
    ATTENZIONE: Il disco di boot non è stato selezionato o non contiene il punto di attivazione "/" (c0t3d0)

    Questo avviso può essere ignorato e si può premere F2 per continuare.

    Il comando boot net avvia l'utility suninstall. Questa utility chiede all'utente di specificare alcune informazioni sul sito e sulla piattaforma. La tabella seguente contiene un riferimento per le informazioni relative alla piattaforma. Per informazioni sull'utility suninstall, vedere il manuale Guida all'installazione di Solaris 7 (Edizione per piattaforma SPARC) incluso nel media kit.

    Tabella 9-2 Informazioni specifiche sulla piattaforma per l'utility suninstall

    Se viene richiesto chiesto 

    Procedere come segue 

    Immettere il nome dell'host dell'SSP per nome_dominio [nome_predefinito]

    Immettere il nome dell'host per l'SSP. Notare che il valore predefinito consiste nell'aggiungere -ssp a nome_dominio.

    Impostare le informazioni sulla rete 

    Selezionare il livello di informazioni appropriato che si desidera fornire. Se si seleziona qualsiasi opzione a parte None, l'utility suninstall visualizza una serie di finestre di dialoghi che richiedono informazioni di configurazione. Fornire queste informazioni.

    Installazione interattiva Solaris 

    Per eseguire una prima installazione, selezionare Iniziale.

    Selezionare 64 bit 

    Fare clic su "Selezionare per includere supporto Solaris 64 bit" per installare il kernel a 64 bit. Per istruzioni su come controllare la modalità operativa, impostare la modalità predefinita e passare da una modalità operativa all'altra, vedere il documento Supplemento alle note su Solaris 7 o "Per terminare l'aggiornamento".

    Selezionare il software 

    Selezionare Prodotto completo più supporto OEM.

    Selezionare il disco (o i dischi) 

    Selezionare il disco (o i dischi) su cui si desidera installare il software. Se si sceglie un disco diverso da quello designato come bootdrive, verrà presentato un messaggio di avvertimento. A quel punto, si potrà scegliere se continuare o meno. 

    Selezionare le opzioni per la configurazione dei file system 

    Selezionare le opzioni configurazione manuale e personalizza come opzioni di layout del file system. L'utility suninstall permette di personalizzare il disco di root specificando le partizioni del disco. Consultare la Tabella 9-3.

    Attivare il file system remoto 

    Premere F4 se i file system devono essere attivati da un file server remoto. Premere Press F2 in caso contrario. 

    Riavviare dopo l'installazione 

    Per iniziare l'installazione, selezionare Riavvio manuale e premere F2. Il processo di installazione del software e delle patch dal CD di Solaris richiederà alcuni minuti. Al termine dell'installazione, nella console di netcon del dominio comparirà il prompt di superutente. A questo punto è possibile configurare l'ambiente operativo Solaris, come descritto in "Per configurare l'ambiente operativo Solaris".

    Quando si esegue un'installazione completa dell'ambiente operativo Solaris 7 su un dominio, l'utility suninstall consente di immettere manualmente le dimensioni delle partizioni del disco per i file system. Non utilizzare partizioni del disco inferiori alle dimensioni minime nella Tabella 9-3.

    Se si utilizzano due dischi, le partizioni, root (/) e /usr devono risiedere sul dispositivo specificato nell'alias di boot di OBP.

    Tabella 9-3 Dimensioni minime delle partizioni

    Partizione 

    Dimensioni minime 

    Note 

    /

    256 Mbyte 

    Dimensioni minime consigliate 

    swap

    1024 Mbyte 

    Dimensioni minime consigliate 

    overlap

     

    Dimensioni totali effettive del disco 

    /var

    512 Mbyte 

     

     

    3 Mbyte 

    Questo settore deve essere riservato ai prodotti Alternate Pathing e Solstice(TM) DiskSuite(TM). I caso contrario, le successive installazioni di Alternate Pathing sovrascriveranno il sistema operativo. 

    /opt

    512 Mbyte 

    Potrebbero essere superiori, a seconda dello spazio restante. 

    /usr

    1 Gbyte 

    Gli utenti delle lingue asiatiche hanno bisogno di uno spazio maggiore. 

    Utilizzare il tasto Tab per spostare il cursore e utilizzare la tastiera per specificare le dimensioni di ciascuna partizione. Al termine, premere F2.

    Tornare alla Tabella 9-2 per continuare l'installazione di suninstall.

Per configurare l'ambiente operativo Solaris
  1. Quando il sistema operativo è caricato e compare il prompt di superutente, visualizzare la voce devices per il disco di boot.


    nome_dominio# ls -l /dev/dsk/dispositivo_partizione_root
    

    dove dispositivo_partizione_root ha la forma cxtxdxsx.

  2. Copiare la parte della stringa che inizia con /sbus o /pci.

    Esempio:

    /sbus@65,0/SUNW,fas@1,8800000/sd@3,0:a.

    Annotare la stringa qui sotto:


    /

    Questa stringa verrà utilizzata nella sezione successiva.

  3. Eseguire le eventuali operazioni di configurazione specifiche del sito sull'ambiente appena installato modificando i file di configurazione nella directory /a.

    Il numero e l'entità di qualsiasi operazione di configurazione specifica del sito, come la configurazione del router predefinito, dipendono moltissimo dalla configurazione locale del server e della rete sul quale esso risiede. Se non si conoscono esattamente le operazioni da eseguire, contattare il proprio fornitore di servizi oppure consultare la System Administration Guide.

  4. Chiudere il dominio dal prompt di superutente.


    nome_dominio# init 0
    

    La configurazione dell'ambiente operativo Solaris è terminata. A questo punto è possibile configurare le variabili della PROM di OpenBoot, come descritto nella sezione seguente.

Per configurare le variabili OBP
  1. Nella finestra netcon(1M), assegnare la stringa di dispositivo a un alias (vedere il Punto 2 in "Per configurare l'ambiente operativo Solaris" per la stringa_dispositivo.


    ok nvalias alias_disco_boot stringa_dispositivo
    

    Come in questo esempio, il comando nvalias va immesso su una sola riga.

  2. Utilizzare il comando setenv per impostare l'alias del dispositivo di boot predefinito sul dispositivo corretto.


    ok setenv boot-device alias_disco_boot
    

    Dove alias_disco_boot corrisponde all'alias definito dall'utente specificato nel Punto1. Il dispositivo deve corrispondere a quello che si intende utilizzare come disco di boot, che potrebbe differire dal dispositivo su cui si è appena installato l'ambiente operativo Solaris.

    La configurazione della variabili OBP è terminata. A questo punto è possibile attivare il dominio, come descritto nella sezione seguente.

Per attivare il dominio
  1. In una finestra SSP, utilizzare il comando su(1M) per impostare l'utente come superutente.

  2. Spostarsi nella directory /Tools.


    ssp# cd /cdrom/cdrom0/s0/Solaris_8/Tools
    

  3. Rimuovere il dominio dell'host come client di installazione.


    ssp# ./rm_install_client nome_dominio
    

  4. Rimuovere il CD di Solaris dal lettore di CD-ROM.


    ssp# cd /
    ssp# unshare /cdrom/cdrom0/s0
    ssp# eject cdrom
    

  5. Uscire dalla shell di superutente alla finestra SSP come utente ssp.

  6. Dalla finestra SSP, attivare il dominio.


    ssp% bringup -A on
    

    Se come alias_disco_boot sim imposta un dispositivo diverso da quello su cui si è appena installato l'ambiente operativo Solaris, è necessario fornire l'alias relativo in questa fase.

    Se questo è il primo dominio ad essere attivato, verrà chiesta una conferma per procedere alla configurazione della piastra centrale (centerplane). Digitare y per confermare, se si è sicuri che non sono in esecuzione altri domini. Rispondendo affermativamente, viene reimpostata l'intera piattaforma e pertanto è necessario assicurarsi che non ci sia nessun altro dominio in esecuzione.


    This bringup will configure the Centerplane. Please confirm (y/n)? y
    

  7. Quando il dominio si riavvia, digitare la password di superutente e, alla richiesta del sistema, inserirla una seconda volta, sempre dalla finestra netcon(1M).


    Root password: password
    Please re-enter your root password: password
    

    La stringa inserita diventerà la nuova password di superutente per il dominio.

    L'attivazione del dominio è terminata. Adesso è possibile installare i package supplementari Sun Computer Systems, come descritto nella sezione seguente.

Per installare i package supplementari Sun Computer Systems

I package supplementari richiesti potranno essere installati dal CD Sun Computer Systems Supplements.

  1. Inserire il CD Sun Computer Systems Supplements nel lettore di CD-ROM sull'SSP.

  2. Eseguire il login come superutente nell'SSP e condividere il CD-ROM.


    ssp# share -F nfs -o ro,anon=0 /cdrom/cdrom0
    

  3. Eseguire il login come superutente nella finestra netcon(1M).

  4. Creare e attivare la directory /cdrom.


    nome_dominio# mkdir /cdrom
    nome_dominio# mount nome_ssp:/cdrom/cdrom0 /cdrom
    

  5. Aggiungere il package degli AnswerBook2 SUNWabhdw.


    nome_dominio# cd /cdrom/Product
    nome_dominio# pkgadd -d . SUNWabhdw
    


    Nota -

    Eseguire questa operazione solo per i domini in cui si desidera usare i file degli AnswerBook2.


    Il comando pkgadd(1M) visualizzerà diversi messaggi e porrà diverse domande per l'installazione di ogni package, alcune riguardanti lo spazio, altre per chiedere conferma della procedura. Dopo aver risposto a queste domande, rispondere Yes alla richiesta di procedere.

  6. Nella finestra netcon(1M), disattivare il CD.


    nome_dominio# cd /
    nome_dominio# umount /cdrom
    

  7. Eseguire il login nell'SSP come superutente e rimuovere il CD Computer Systems Supplement dal lettore di CD-ROM.


    ssp# cd /
    ssp# unshare /cdrom/cdrom0
    ssp# eject cdrom
    

  8. Installare e configurare gli eventuali altri package software acquistati.

    L'installazione dei package supplementari Sun Computer Systems è terminata. A questo punto è possibile configurare i package Network Time Protocol (NTP), come descritto nella sezione seguente.

Per configurare i package NTP

Per configurare il file ntp.conf, che risiede in /etc/inet/ntp.conf, procedere come segue.

  1. Se necessario, utilizzare la finestra netcon(1M) per eseguire il login nel dominio come superutente.

  2. Creare il file ntp.conf in un editor di testo.

  3. Modificare il file per renderlo simile all'esempio seguente.


    # example Starfire domain /etc/inet/ntp.conf 
    # configuration file ntp.conf 
    # for Solaris 8
    # substitute actual ssp name for <ssp-name> 
    
    server <ssp-name> prefer
    # we can always fall back to the local clock.
    server 127.127.1.0
    fudge 127.127.1.0 stratum 9
     
    # Other ntp files.
    driftfile /etc/inet/ntp.drift
     
    # Encryption:
    disable auth
    controlkey 1
    requestkey 1
    authdelay 0.000793
     
    # precision declaration
    precision -18 									 		 # clock reading precision
    (1 usec)
    

    Ogni dominio dovrebbe ricavare l'ora dall'SSP, e l'SSP dovrebbe usare almeno due altre fonti, oltre al suo orologio interno, per evitare di rendere vulnerabile un punto singolo in caso di guasto di tale orologio. Per maggiori informazioni sui comandi NTP, vedere la pagina man ntp(1M) nella sezione Man Pages(1M): System Administration Commands di Solaris Administration AnswerBook2 Collection.

    La configurazione dei package NTP è terminata. A questo punto è possibile terminare la prima installazione, come descritto nella sezione seguente.

Per terminare la prima installazione
  1. Controllare la modalità operativa.


    nome_dominio# isainfo -k
    

    Se la modalità in esecuzione è 64 bit, si otterrà il seguente output.


    sparcv9

    Dalla finestra SSP, usare il comando ps(1) per garantire che l'EDD (Event Detector Daemon) sia in esecuzione e il comando edd_cmd(1M) per verificare che l'EDD sia in esecuzione nella modalità corretta prima di effettuare il reboot del dominio (vedere la pagina man edd(1M)).

  2. Riavviare il dominio con la modalità operativa appropriata.

    Per l'ambiente operativo Solaris 7 è possibile usare la modalità a 32 o a 64 bit. La modalità a 64 bit rappresenta l'impostazione predefinita per tutte le piattaforme sun4u.

    1. Per la modalità a 32 bit, digitare il comando seguente.


      nome_dominio# reboot alias_disco_boot kernel/unix
      

    2. Per la modalità a 64 bit, digitare uno dei comandi seguenti.

      Se la modalità corrente non è già 32 bit, usare il comando seguente.


      nome_dominio# reboot alias_disco_boot
      

      Se la modalità corrente non è già 32 bit, usare il comando seguente.


      nome_dominio# reboot alias_disco_boot kernel/sparcv9/unix
      

      La prima installazione è terminata, a meno che non si debba concedere in licenza il software, come descritto nella sezione seguente.

Istruzioni per le licenze software

La funzione di dominio del sistema ­Enterprise 10000 richiede un approccio diverso alle licenze software rispetto ai sistemi che non possono essere partizionati a livello logico.

Licenze basate su FLEXlm

La gestione delle licenze (il server delle licenze) è normalmente associata all'host ID di un sistema. Sul sistema ­Enterprise 10000, il server delle licenze è associato all'host ID del dominio. Ogni dominio riceve cioè un proprio host ID.

Di conseguenza, se le licenze vengono installate su un sistema Enterprise 10000, è necessario installarle in un dominio che non debba essere rimosso. L'aggiunta o la rimozione di processori dal dominio non ha effetto sulle licenze, purché il dominio abbia sempre almeno un processore attivo.

Se le licenze devono essere spostate da un dominio ad un altro, sarà necessario rigenerarle usando l'host ID del nuovo dominio. Si tratta di una situazione identica a quella che si verifica quando il server delle licenze viene spostato da un sistema ad un altro. Questo processo viene detto spostamento del server. Per richiederlo, contattare il Sun License Center che ha generato la licenza originale.

Per maggiori informazioni sulle licenze, accedere all'URL del Sun License Center:

Per ottenere l'host ID del dominio dell'­Enterprise 10000, digitare hostid in una shell.

Altre licenze per il software

Altri produttori di software potrebbero essere soggetti a condizioni di licenza particolari per il sistema Enterprise 10000. Tutti i principali fornitori di servizi ne sono informati e dovrebbero essersi adeguatamente preparati. Per maggiori informazioni, contattare il proprio fornitore.

Esecuzione di un aggiornamento

Queste istruzioni si riferiscono solo al server Sun Enterprise 10000. Prima di procedere all'aggiornamento, leggere interamente questa sezione.


Avvertenza - Avvertenza -

Se si sta installando Solaris 7 su un dominio Sun Enterprise 10000, è necessario che nell'SSP sia in esecuzione SSP 3.2. SSP 3.0, SSP 3.1 e SSP 3.1.1 non supportano Solaris 7. Per istruzioni su come installare il software SSP vedere il Solaris Media Kit.


Questa sezione contiene istruzioni su come eseguire un aggiornamento da una vecchia versione dell'ambiente operativo Solaris alla versione Solaris 7. L'aggiornamento prevede le seguenti operazioni:


Avvertenza - Avvertenza -

Per aggiornare un dominio a Solaris 7, la partizione /usr sul disco di boot deve avere dimensioni superiori a 653 Mbyte. Se le dimensioni della partizione sono inferiori a 653 Mbyte, è necessario procedere a una nuova partizione del disco prima di eseguire l'aggiornamento del dominio. Sun Microsystems consiglia di usare le dimensioni minime indicate nella Tabella 9-6. Con l'introduzione del kernel a 64 bit nell'ambiente operativo Solaris, le dimensioni sono aumentate in modo significativo; quindi, qualora si stia ancora utilizzando un unico disco da 2,1 Gbyte come disco di boot, si raccomanda di migrare entro breve a una soluzione con due dischi da 2,1 Gbyte o a un disco da 4,2 Gbyte.


Eseguire sempre il backup di un dominio esistente prima di utilizzare l'opzione upgrade nell'utility suninstall. Il backup più sicuro da eseguire è un dump di livello 0 dei file system collegati al dominio che si sta aggiornando. Se non si dispone di una procedura di backup consolidata, vedere la System Administration Guide.


Avvertenza - Avvertenza -

In Solaris 2.5.1, il kernel risiede in /platform/sun4u1/kernel/unix. Se si esclude la posizione del file di boot impostandola esplicitamente su kernel/unix, è possibile aggiornare con successo il software Solaris, ma non si sarà in grado di avviare il dominio.


L'opzione upgrade nell'utility suninstall determina il modo in cui il software Solaris viene copiato sul disco. Essa unisce la nuova versione del software Solaris con i file già esistenti sul disco del dominio, consentendo di risparmiare tutte le modifiche locali possibili.


Nota -

L'opzione upgrade potrebbe richiedere l'eliminazione dei package software qualora il disco risultasse pieno; questo richiede la conoscenza di package e dipendenze.


Prima di eseguire un aggiornamento non è necessario disinstallare le patch già installate sul sistema.

Prima di usare l'opzione upgrade, leggere la documentazione delle altre applicazioni in uso, ad esempio dei gestori dei volumi dei dischi. Potrebbe contenere altre istruzioni da seguire per preservare le configurazioni esistenti, specialmente per Alternate Pathing, Solstice(TM) DiskSuite(TM) o Veritas Volume Manager.

Durante un aggiornamento, l'utility suninstall tenta di conservare le modifiche locali apportate al server, quando possibile; tuttavia, le modifiche locali potrebbero far sì che un aggiornamento non riesca o venga eseguito in modo diverso da quello previsto.

La tabella seguente indica le operazioni da eseguire prima di procedere all'aggiornamento del dominio.

Tabella 9-4 Operazioni di aggiornamento

Cosa fare prima dell'aggiornamento 

Come procedere 

Perché 

Preservare i collegamenti simbolici 

Sostituire i collegamenti simbolici che utilizzando percorsi assoluti con collegamenti simbolici che utilizzano percorsi relativi.  

 

Ad esempio, se /usr/openwin è un collegamento simbolico a

 

/export/openwin

 

cambiare il collegamento simbolico in 

 

../export/openwin

Durante l'aggiornamento, l'utility suninstall non può fare riferimento a collegamenti simbolici che utilizzano percorsi assoluti, perché il programma di installazione di Solaris attiva il file system radice (/) in /a. Ad esempio, un collegamento simbolico che punti a /export/openwin non verrebbe risolto, perché durante l'aggiornamento /export/openwin è in realtà /a/export/openwin.

 

Quando l'utility suninstall non riesce a risolvere un collegamento simbolico, lo sovrascrive e installa il software (poiché non è in grado di sapere che il software è già presente). Questo significa che verrà installata una nuova copia del software sul sistema, e che l'aggiornamento potrebbe non riuscire per mancanza di spazio sul disco.

Preservare i collegamenti simbolici ai file system configurati con automount 

Rimuovere i package (usando Software Manager o il comando pkgrm(1M)) che provocherebbero la creazione di file o directory attualmente configurate con automount.

L'automounter non è attivo durante l'aggiornamento, perciò l'utility suninstall installa tutti i file o le directory dei package che sono collegamenti simbolici ai file system configurati con automount. Se un collegamento simbolico viene sovrascritto, l'aggiornamento può non riuscire per mancanza di spazio su disco.

 

(Se non è possibile rimuovere un package, sostituire il collegamento simbolico dopo l'aggiornamento). 

 

Nota: L'aggiornamento non influisce sulle directory /var/mail e /var/news, che di norma risiedono in un file system configurato con automount.

Prevenire l'attivazione (mount) dei file system non necessari 

Nel file /etc/vfstab, commentare i file system che non si desidera attivare durante l'aggiornamento.

Durante l'aggiornamento, l'utility suninstall cerca di attivare tutti i file system elencati nel file /etc/vfstab sul file system radice aggiornato. Se non riesce ad attivare uno dei file system, il programma di installazione di Solaris segnala l'errore e si interrompe.

Per preparare il dominio per l'aggiornamento
  1. Eseguire il login al dominio come superutente ed eseguire il backup del dominio, se non è ancora stato fatto.

    Usando ufsdump(1M), eseguire il backup di tutti i file system del sistema operativo.

  2. Commentare tutti i file system elencati nel file /etc/vfstab ad eccezione di root (/), /usr, /export,/var, /opt, /proc, /dev/fd, /tmp e swap, se non è ancora stato fatto.

  3. Commentare tutte le partizioni di swap che non si trovano sullo stesso controller del disco radice.

    Durante l'aggiornamento, l'utility suninstall cerca di aggiungere tutti i dispositivi di swap elencati nel file /etc/vfstab. Se l'utility suninstall non riesce ad accedere a un dispositivo di swap, essa segnala l'errore e si interrompe.

  4. Se esistono dei metadispositivi (ad esempio, disco, rete, mirroring, uno striping o una concatenazione) per Alternate Pathing, Solstice DiskSuite, Sun Enterprise Volume Manager(TM) o Veritas, consultare le istruzioni di installazione relative a tali prodotti ed eseguire le procedure necessarie per rimuovere i metadispositivi.

    Questa operazione è necessaria perché suninstall non può gestire i metadispositivi. Per maggiori informazioni su questi prodotti, vedere la rispettiva documentazione.


    Avvertenza - Avvertenza -

    Verificare che tutti i metadispositivi siano rimossi. Diversamente, l'aggiornamento non potrà essere eseguito.


  5. Se i metadispositivi sono stati rimossi, riavviare il dominio per assicurarsi che tutti i metadispositivi attivi vengano rimossi.


    nome_dominio# init 6
    

  6. Se il dominio si è riavviato con successo, eseguire il login al dominio come superutente.

  7. Se si sta eseguendo l'aggiornamento da Solaris 2.5.1, rimuovere i package SUNWxntp utilizzando il comando pkgrm(1M).


    nome_dominio# pkgrm SUNWxntp
    

  8. Arrestare il dominio prima di iniziare l'aggiornamento.


    nome_dominio# shutdown -i0 -g60 -y
    

    La preparazione del dominio per l'aggiornamento è terminata. A questo punto è possibile controllare le informazioni di rete del dominio, come descritto nella sezione seguente.

Per controllare le informazioni di rete del dominio

Per i sistemi esistenti, l'SSP dovrebbe già essere configurato con le informazioni di rete del dominio; tuttavia, per verificare che le informazioni inserite siano corrette, procedere come segue.

  1. Eseguire il login nell'SSP come superutente.

  2. Controllare che il nome host e il relativo indirizzo IP del server Enterprise 10000 siano riportati correttamente nel file etc/hosts.

    Se l'informazione non è corretta, vedere "Per configurare il DNI (Domain Network Information)" per reperire maggiori informazioni.

  3. Controllare che il nome host e l'indirizzo Ethernet del server Enterprise 10000 siano riportati correttamente nel file etc/ethers.

    Se l'informazione non è corretta, vedere "Per configurare il DNI (Domain Network Information)" per reperire maggiori informazioni.

    Il controllo delle informazioni di rete del dominio è terminato. Se si utilizza il NIS nel proprio sito, chiedere all'amministratore di rete quali problemi di configurazione vanno risolti prima di continuare l'installazione. I problemi legati al NIS non verranno trattati in questo capitolo. A questo punto è possibile configurare l'SSP come server di boot, come descritto nella sezione seguente.

Per configurare l'SSP
  1. Inserire il CD di Solaris nel lettore di CD-ROM sull'SSP.

    Aspettare che Volume Manager attivi il CD-ROM.

  2. Nella finestra SSP, spostarsi nella directory Tools.


    ssp# cd /cdrom/cdrom0/s0/Solaris_8/Tools
    

  3. Configurare il dominio dell'host come client di installazione.


    ssp# ./add_install_client nome_dominio sun4u
    

    Se il file /etc/nsswitch.conf contiene una voce DNS nel proprio elenco di host, potrebbe venire visualizzato l'avviso seguente:


    Error: nome_dominio does not exist in the NIS ethers map.

    Se si riceve questo messaggio, sarà necessario rimuovere la voce DNS nel file /etc/nsswitch.conf, aggiungere il nome_dominio alla mappa ethers, se il nome non è già presente nella mappa ed eseguire nuovamente il comando add_install_client(1M).

  4. Usare il comando share(1M) per correggere l'errore.


    ssp# share -F nfs -o ro,anon=0 /cdrom/cdrom0/s0
    

  5. Uscire dal livello di superutente.

    La configurazione dell'SSP come server di boot è terminata. A questo punto è possibile attivare il dominio, come descritto nella sezione seguente.

Per attivare il dominio
  1. In una finestra dell'SSP, verificare che la variabile SUNW_HOSTNAME sia impostata sul nome di dominio corretto.


    ssp% domain_switch nome_dominio
    


    Nota -

    Il comando domain_switch(1M) deve essere eseguito dalla C shell. Per impostazione predefinita, la finestra SSP è una C shell.


  2. Utilizzare il comando domain_status(1M) per assicurarsi che la versione del sistema operativo sia impostata sul valore corretto.

    Per SSP 3.2, la versione del sistema operativo dovrebbe essere la 5.8. Se la versione del sistema operativo è impostata sul valore corretto, passare al punto 3. In caso contrario, procedere come segue:

    1. Rimuovere il dominio esistente.


      ssp% domain_remove -d nome_dominio
      

      Il comando domain_remove(1M) richiede di salvare le directory del dominio, come nell'esempio seguente:


      domain_remove: The following subdirectories contain domain specific
       						information such as messages files, configuration files, and
       						hpost dump files. You may choose to keep these directories
      						if you still need this information. This domain may be
      						created with or without this information being saved.
      
      			/var/opt/SUNWssp/adm/xf4-b3
      			/var/opt/SUNWssp/etc/allxf4/xf4-b3
      
      Keep directories (y/n)? y
      Domain : xf4-b3 is removed !

      Rispondere affermativamente (yes), y, al messaggio in modo da salvare le informazioni sul dominio. Se si risponde negativamente, sarà necessario fornire i numeri della scheda e il nome della piattaforma per il nuovo dominio.

    2. Creare il nuovo dominio con il nuovo numero di versione del sistema operativo.


      ssp% domain_create -d nome_dominio -o 5.8
      

      Se le informazioni sul dominio sono state salvate, non è necessario includere gli argomenti -b e -p. Il comando domain_create(1M) utilizza le informazioni sul dominio che erano state salvate e le informazioni fornite con il comando per creare il nuovo dominio.

  3. Attivare il dominio.


    ssp% bringup -A off
    

    Se questo è il primo dominio da attivare, verrà richiesto di configurare il piano centrale. Digitare y per continuare, se si è sicuri che nessun altro dominio sia in esecuzione. Rispondendo affermativamente viene reimpostata l'intera piattaforma; pertanto, è necessario assicurarsi che nessun altro dominio sia in esecuzione.


    This bringup will configure the Centerplane. Please confirm (y/n)? y
    

    Dopo alcuni minuti, viene visualizzato il prompt SSP.

  4. Nel prompt SSP, aprire una sessione netcon(1M).


    ssp% netcon -g
    

    Dopo alcuni minuti viene visualizzato il prompt ok.

    L'attivazione del dominio è terminata. A questo punto è possibile aggiornare l'ambiente operativo Solaris, come descritto nella sezione seguente.

Per aggiornare l'ambiente operativo Solaris 7

Le operazioni che seguono modificano le procedure suninstall. Per ulteriori informazioni, consultare le istruzioni di installazione Solaris nel Solaris Media Kit.


Nota -

Si consiglia di impostare in OBP un alias (in genere net) che indichi l'interfaccia di rete corretta. Utilizzare l'alias con il comando boot(1M), come illustrato nell'esempio precedente. Diversamente, sarà necessario digitare un percorso molto lungo. Se viene specificato un alias (o un percorso) che non descrive l'interfaccia di rete corretta, il comando boot(1M) non viene eseguito.


  1. Nella finestra netcon(1M), avviare il sistema dalla rete.


    ok boot net
    

    Il comando boot net avvia l'utility suninstall. Questa utility chiede all'utente di specificare alcune informazioni sul sito e sulla piattaforma. La tabella seguente contiene un riferimento per le informazioni relative alla piattaforma. Per informazioni sull'utility suninstall, vedere il manuale Guida all'installazione di Solaris 7 (Edizione per piattaforma SPARC) inclusa nel media kit.

    Tabella 9-5 Informazioni sulla piattaforma per l'utility suninstall 

    Se viene richiesto chiesto 

    Procedere come segue 

    Immettere il nome dell'host dell'SSP per nome_dominio [nome_predefinito]

    Immettere il nome dell'host per l'SSP. Notare che il valore predefinito consiste nell'aggiungere -ssp a nome_dominio.

    Impostare le informazioni sulla rete 

    Selezionare il livello di informazioni appropriato che si desidera fornire. Se si seleziona qualsiasi opzione a parte None, l'utility uninstall visualizza una serie di finestre di dialogo che richiedono informazioni di configurazione. Fornire queste informazioni.

    Solaris Interactive Installation 

    Selezionare Upgrade.

    Selezionare 64 bit 

    Fare clic su "Selezionare per includere supporto Solaris 64 bit" per installare il kernel a 64 bit. Per istruzioni su come controllare la modalità operativa, impostare la modalità predefinita e passare da una modalità operativa all'altra, vedere il documento Supplemento alle note su Solaris 8 o "Per terminare l'aggiornamento".

    Selezionare il software 

    Selezionare Prodotto completo più supporto OEM.

    Selezionare il disco (o i dischi) 

    Selezionare il disco (o i dischi) su cui si desidera aggiornare il software. Se si sceglie un disco diverso da quello designato come bootdrive, nel corso del processo di installazione verrà presentato un messaggio di avvertimento. A quel punto, si potrà scegliere se continuare o meno. 

    Nota: Per Solaris 7, potrebbe comparire un messaggio di avvertimento che il sistema necessita di più spazio su disco. Per maggiori informazioni, vedere la Tabella 9-6.

    Selezionare le opzioni per la configurazione dei file system 

    Se si desidera attivare i file system da un file server remoto, premere F4. Diversamente, premere F2. 

    Selezionare l'opzione post-installazione (Riavvio manuale)

    Per iniziare l'aggiornamento, selezionare Riavvio manuale e premere F2. Il processo di installazione del software e delle patch dal CD di Solaris richiederà alcuni minuti. Al termine dell'aggiornamento, l'utility suninstall non riavvierà il dominio se si seleziona Riavvio manuale. L'host Enterprise 10000 visualizzerà il prompt di superutente nella finestra di netcon(1M).

    L'aggiornamento dell'ambiente operativo Solaris è finito. A questo punto è possibile attivare il dominio, come descritto in "Per attivare il dominio dopo l'aggiornamento".

Quando si esegue un aggiornamento completo (ossia, di tutto il software) dell'ambiente operativo Solaris 7 in un dominio, l'utility suninstall permette di immettere manualmente le dimensioni delle partizioni dei dischi per i file system. Sun Microsystems consiglia di usare le dimensioni minime indicate nella Tabella 9-6.

Se si utilizzano due dischi, le partizioni, root (/) e/usr devono risiedere sul dispositivo specificato nell'alias di boot di OBP.

Tabella 9-6 Dimensioni minime delle partizioni dei dischi

Partizione 

Dimensioni minime 

Note 

/

256 Mbyte 

Dimensioni minime consigliate 

swap

1024 Mbyte 

Dimensioni minime consigliate 

overlap

 

Dimensioni totali effettive del disco 

/var

512 Mbyte 

 

 

3 Mbyte 

Questo settore deve essere riservato ai prodotti Alternate Pathing e Solstice(TM) DiskSuite(TM). I caso contrario, le successive installazioni di Alternate Pathing sovrascriveranno il sistema operativo. 

/opt

512 Mbyte 

Potrebbero essere superiori, a seconda dello spazio restante. 

/usr

1 Gbyte 

Gli utenti delle lingue asiatiche hanno bisogno di uno spazio maggiore. 

Utilizzare il tasto Tab per spostare il cursore e utilizzare la tastiera per specificare le dimensioni di ciascuna partizione. Al termine, premere F2.

Durante l'aggiornamento, l'utility suninstall potrebbe notificare che le dimensioni delle partizioni dei dischi non sono sufficienti per Solaris 7, come nell'esempio seguente:


- More Space Needed ------------------------------------------

Se compare il messaggio seguente durante l'aggiornamento, sarà necessario controllare la partizione /usr. Se la partizione è inferiore a 653 Mbyte, occorre ripetere la partizione del disco di boot in base alla procedura seguente.

Premere F2 per selezionare Layout automatico.


Avvertenza - Avvertenza -

Controllare che le dimensioni delle partizioni per i file system root (/), /swap, /usr e /var non siano inferiori alle dimensioni minime indicate nella Tabella 9-6.


Se le modifiche proposte sono accettabili, premere F2 per continuare.

Altrimenti, premere F4 per modificare i vincoli usati dall'utility suninstall per riconfigurare le partizioni dei dischi. Verrà effettuata una copia di back up dei dati temporanea, in seguito ripristinata, durante la riconfigurazione delle partizioni. Per maggiori informazioni, vedere il manuale Solaris Advanced Installation Guide.


Nota -

Per i sistemi con una configurazione di Volume Manager di grandi dimensioni (100 dischi o più), le dimensioni del file system (/) root dovrebbero essere aumentate. Sun Microsystems raccomanda di allocare per il file system root dai 256 Mbyte ai 512 Mbyte, per lasciare lo spazio necessario per inserire i nomi dei dispositivi.


Per completare l'aggiornamento dell'ambiente operativo Solaris, tornare alla Tabella 9-5.

Per attivare il dominio dopo l'aggiornamento
  1. Arrestare il dominio dal prompt di superutente.


    nome_dominio# init 0
    

  2. Da una finestra SSP, attivare il dominio.


    ssp% bringup -A on
    


    Nota -

    Questa istruzione presume che si stia aggiornando il disco di boot definito nella variabile OBP boot-device. Se si sta aggiornando un disco di boot differente, è necessario specificare l'alias del dispositivo come argomento del comando bringup(1M).


  3. Dopo che viene visualizzato il prompt SSP, controllare l'output del comando bringup(1M) per assicurarsi che non si siano verificati errori durante l'operazione di attivazione.

    Se si sono verificati degli errori, è necessario correggerli prima di continuare l'aggiornamento. Se non si è verificato alcun errore, passare al punto successivo.

  4. Utilizzare il comando su(1M) per trasformare l'utente in superutente.

  5. Spostarsi nella directory Tools.


    ssp# cd /cdrom/cdrom0/s0/Solaris_8/Tools
    

  6. Rimuovere il dominio dell'host come client di installazione.


    ssp# ./rm_install_client nome_dominio
    

  7. Rimuovere il CD di Solaris 8.


    ssp# cd /
    ssp# unshare /cdrom/cdrom0/s0
    ssp# eject cdrom
    

    L'attivazione del dominio è terminata. A questo punto è possibile eseguire l'aggiornamento dei package supplementari Sun Computer Systems, come descritto nella sezione seguente.

Per installare i package supplementari Sun Computer Systems

I package supplementari potranno essere aggiornati dal CD Sun Computer Systems.

  1. Inserire il CD Sun Computer Systems Supplements nel lettore di CD-ROM sull'SSP.

  2. Eseguire il login come superutente nell'SSP e condividere il CD-ROM.


    ssp# share -F nfs -o ro,anon=0 /cdrom/cdrom0
    

  3. Eseguire il login come superutente nella finestra netcon(1M).

  4. Creare e attivare la directory /cdrom.


    nome_dominio# mkdir /cdrom
    nome_dominio# mount nome_ssp:/cdrom/cdrom0 /cdrom
    

  5. Aggiungere il package dell'AnswerBook2 SUNWabhdw al nuovo dominio creato.


    nome_dominio# cd /cdrom/Product
    nome_dominio# pkgadd -d . SUNWabhdw
    


    Nota -

    Eseguire questa operazione solo per i domini in cui si desidera usare i file degli AnswerBook2.


    Il comando pkgadd(1M) visualizzerà diversi messaggi e porrà diverse domande per l'installazione di ogni package, alcune riguardanti lo spazio, altre per chiedere conferma della procedura. Dopo aver risposto a queste domande, rispondere Yes alla richiesta di procedere.

  6. Nella finestra netcon(1M), disattivare il CD.


    nome_dominio# cd /
    nome_dominio# umount /cdrom
    

  7. Eseguire il login all'SSP come superutente e rimuovere il CD Sun Computer Systems Supplement dal lettore di CD-ROM.


    ssp# cd /
    ssp# unshare /cdrom/cdrom0
    ssp# eject cdrom
    

  8. Installare e configurare gli altri eventuali package software acquistati.

    L'aggiornamento dei package supplementari Sun Computer Systems è stato completato. Adesso è possibile configurare i package Network Time Protocol (NTP), come descritto nella sezione seguente.

Per configurare i package NTP

Per configurare il file ntp.conf, che risiede in /etc/inet/ntp.conf, procedere come segue:

  1. Eseguire il login nel dominio come superutente.

  2. Aprire il file ntp.conf in un editor di testo.

    Se il file esiste, assicurarsi che sia simile all'esempio seguente.


    # example Starfire domain /etc/inet/ntp.conf 
    # configuration file ntp.conf 
    # for Solaris 8
    # substitute actual ssp name for <ssp-name> 
    
    server <ssp-name> prefer
    # we can always fall back to the local clock.
    server 127.127.1.0
    fudge 127.127.1.0 stratum 9
     
    # Other ntp files.
    driftfile /etc/inet/ntp.drift
     
    # Encryption:
    disable auth
    controlkey 1
    requestkey 1
    authdelay 0.000793
     
    # precision declaration
    precision -18 									 		 # clock reading precision
    (1 usec)
    

    Se il file ntp.conf non esiste, creare il file e modificarlo in modo che assomigli all'esempio di cui sopra.

    Ogni dominio dovrebbe ricavare l'ora dall'SSP, e l'SSP dovrebbe usare almeno due altre fonti, oltre al suo orologio interno, per evitare di rendere vulnerabile un punto singolo in caso di guasto di tale orologio. Per maggiori informazioni sui comandi NTP, vedere la pagina man ntp(1M) nella sezione man Pages(1M): System Administration Commands di Solaris Administration AnswerBook2 Collection.

    La configurazione dei package NTP è completa. A questo punto è possibile configurare l'alias del disco di boot OBP, come descritto nella sezione seguente.

Per configurare l'alias del disco di boot OBP
  1. Eseguire il login al dominio come superutente in una finestra a netcon(1M).

  2. Use usare il comando eeprom(1M) per configurare l'alias del dispositivo di boot.


    nome_dominio# eeprom boot-device=alias_dispositivo_di_boot
    

    La configurazione dell'alias del dispositivo di boot OBP è terminata. Adesso è possibile terminare l'aggiornamento, come descritto nella sezione seguente.

Per terminare l'aggiornamento
  1. Se sono stati rimossi dei metadispositivi (dischi e reti) in "Per preparare il dominio per l'aggiornamento", consultare le istruzioni di installazione relative a ciascun prodotto (ad esempio, Alternate Pathing, Solstice DiskSuite e Veritas Volume Manager) per ricreare i metadispositivi.

  2. Decommentare tutte le partizioni di swap che non si trovano sullo stesso controller del disco di root.

  3. Controllare la modalità operativa.


    nome_dominio# isainfo -k
    

    Se è in esecuzione la modalità a 64 bit, si dovrebbe ottenere il seguente output:


    sparcv9

  4. Dalla finestra SSP, usare il comando ps(1) per garantire che l'EDD (Event Detector Daemon) sia in esecuzione e il comando edd_cmd(1M) per verificare che l'EDD sia in esecuzione nella modalità corretta prima di effettuare il reboot del dominio (vedere la pagina man edd(1M)).

    Riavviare il dominio con la modalità operativa adeguata.

    Per l'ambiente operativo Solaris 7 è possibile usare la modalità a 32 o a 64 bit. La modalità a 64 bit rappresenta l'impostazione predefinita per tutte le piattaforme sun4u.

    1. Per la modalità a 32 bit, digitare il comando seguente.


      nome_dominio# reboot alias_disco_boot kernel/unix
      

    2. Per la modalità a 64 bit, digitare uno dei comandi seguenti.

      Se la modalità corrente non è già 32 bit, usare il comando seguente.


      nome_dominio# reboot alias_disco_boot
      

      Per passare a 64 bit dalla modalità a 32 bit, usare il comando seguente.


      nome_dominio# reboot alias_disco_boot kernel/sparcv9/unix
      

      L'aggiornamento è terminato.