Solaris 8: Guida alle piattaforme hardware Sun

Esecuzione di una prima installazione

Questa sezione contiene le istruzioni per seguire una prima installazione di Solaris 7. L'installazione prevede le seguenti attività:

Per configurare il DNI (Domain Network Information)
  1. Eseguire il login nell'SSP come superutente

  2. Modificare manualmente il file /etc/hosts includendovi l'indirizzo IP del nuovo dominio.

    È necessario richiedere l'indirizzo IP all'amministratore di rete.

    La nuova voce dovrà avere la forma riportata nel seguente esempio di /etc/hosts. Notare che la nuova voce è tacos:


    129.153.49.185  tacos
    127.0.0.1       localhost
    129.153.49.179  snax-ssp vegetables   loghost
    129.153.49.181  snax-cb0
    129.153.49.182  snax-cb1
    129.153.49.180  pizza
    129.153.49.183  chips
    129.153.49.1    marvin-49
    110.0.0.1       vegetables-priv
    110.0.0.5       chips-priv

    Il file /etc/hosts è in realtà un collegamento a ./inet/hosts


    Avvertenza - Avvertenza -

    Se la voce relativa al nuovo dominio segue quella di un altro host o SSP, è possibile che il comando add_install_client non funzioni correttamente al punto 4 nella sezione "Per configurare l'SSP".


  3. Modificare manualmente il file /etc/ethers includendovi l'indirizzo Ethernet del nuovo dominio.

    La nuova voce dovrà avere la forma riportata nel seguente esempio di /etc/ethers. Notare che tacos rappresenta il nome del nuovo dominio, in questo esempio:


    8:0:20:87:58:a5         snax-ssp vegetables
    0:0:be:01:00:1e         snax-cb0
    0:0:be:01:00:57         snax-cb1
    0:0:be:a6:50:2f         pizza
    0:0:be:a6:6f:19         chips-priv
    0:0:be:a6:6f:23         nachos
    0:0:be:a6:6f:2a         tacos

    La configurazione delle informazioni della rete del dominio è terminata. Se si utilizza NIS nel proprio sito, controllare con l'amministratore di rete quali problemi di configurazione devono essere risolti prima di continuare l'installazione. I problemi legati a NIS non vengono trattati in questo capitolo. In alternativa, è possibile configurare l'SSP come server di boot, come descritto nella prossima sezione.

Per configurare l'SSP
  1. Inserire il CD1 di Solaris nel lettore di CD-ROM sull'SSP.

    Dopo avere inserito il CD, attendere circa un minuto perché il software di gestione dei volumi attivi il CD-ROM.

  2. Eseguire il login nell'SSP come superutente.

  3. Portarsi nella directory Tools del CD.


    ssp# cd /cdrom/cdrom0/s0/Solaris_8/Tools
    

  4. Configurare il dominio dell'host come client di installazione.


    ssp# ./add_install_client nome_dominio sun4u
    

    Se il file /etc/nsswitch.conf contiene una voce DNS nel proprio elenco di host, potrebbe venire visualizzato l'avviso seguente:


    Error: nome_dominio does not exist in the NIS ethers map.

    Se si riceve questo messaggio, sarà necessario rimuovere la voce DNS nel file /etc/nsswitch.conf, aggiungere il nome_dominio alla mappa ethers, se il nome non vi è già presente, ed eseguire nuovamente il comando add_install_client(1M).

  5. Usare il comando share(1M) seguente per condividere il CD in rete.


    ssp# share -F nfs -o ro,anon=0 /cdrom/cdrom0/s0
    

  6. Uscire dal livello di superutente.

  7. Utilizzare il comando domain_status(1M) per assicurarsi che la versione del sistema operativo sia impostata sul valore corretto.

    Per SSP 3.2, la versione del sistema operativo dovrebbe essere la 5.8. Se la versione del sistema operativo è impostata sul valore corretto, passare al punto 8. In caso contrario, procedere come segue:

    1. Rimuovere il dominio esistente.


      ssp% domain_remove -d nome_dominio
      

      Il comando domain_remove(1M) richiede di salvare le directory del dominio, come nell'esempio seguente:


      domain_remove: The following subdirectories contain domain specific
       						information such as messages files, configuration files,
       						and hpost dump files. You may choose to keep these
      						directories if you still need this information. This
      						domain may be created with or without this information
      						being saved.
      
      			/var/opt/SUNWssp/adm/xf4-b3
      			/var/opt/SUNWssp/etc/allxf4/xf4-b3
      
      Keep directories (y/n)? y
      Domain : xf4-b3 is removed !

      Rispondere affermativamente (yes) al messaggio in modo da salvare le informazioni sul dominio. Se si risponde negativamente, sarà necessario fornire i numeri della scheda e il nome della piattaforma per il nuovo dominio.

    2. Attivare il nuovo dominio con il nuovo numero di versione del sistema operativo.


      ssp% domain_create -d nome_dominio -o 5.8
      

      Se le informazioni sul dominio sono state salvate, non è necessario includere gli argomenti -b e -p. Il comando domain_create(1M) utilizza le informazioni sul dominio che erano state salvate e le informazioni fornite con il comando per attivare il nuovo dominio.

  8. Utilizzare il comando domain_switch(1M) per assicurarsi che SUNW_HOSTNAME sia impostato sul nome di dominio corretto.


    ssp% domain_switch nome_dominio
    


    Nota -

    Il comando domain_switch(1M) deve essere eseguito da una C shell. Per impostazione predefinita, la finestra SSP è una C shell.


  9. Controllare i componenti della blacklist.

    Se le schede SBus sono state aggiunte a una scheda di sistema, controllare che i processori di tali schede di sistema non siano stati inseriti nella blacklist. I processori vengono inseriti nella blacklist in fabbrica, quando in una scheda di sistema non sono installate schede SBus.

    Durante il processo di creazione, osservare l'elenco dei componenti presenti nella lista. In alternativa, per istruzioni su come recuperare il file della blacklist, consultare la pagina man blacklist(1M).

    Per rimuovere un processore dalla blacklist, modificare il file della blacklist e rimuovere il numero della scheda dalla riga pc nel file. Per impostazione predefinita, il file della blacklist risiede in $SSPVAR/etc/nome_piattaforma/blacklist; tuttavia, la posizione del file della blacklist può essere riconfigurata in modo tale che la posizione del file della blacklist sul server sia diversa dalla posizione predefinita.

    La configurazione dell'SSP come server di boot è terminata. A questo punto è possibile attivare il dominio, come descritto nella prossima sezione.

Per attivare il dominio
  1. Attivare il dominio.


    ssp% bringup -A off
    

    Se questo è il primo dominio da attivare, verrà richiesto di configurare il piano centrale. Digitare y per continuare, se si è sicuri che nessun altro dominio sia in esecuzione. Rispondendo affermativamente viene reimpostata l'intera piattaforma; pertanto, è necessario assicurarsi che nessun altro dominio sia in esecuzione.


    This bringup will configure the Centerplane. Please confirm (y/n)? y
    

    Dopo alcuni minuti, viene visualizzato il prompt SSP. Controllare l'output del comando bringup(1M). Se si erano verificati degli errori, è necessario correggerli prima di continuare. Se non si era verificato alcun errore, passare alla procedura seguente.

  2. Nella finestra SSP, aprire una sessione netcon(1M).


    ssp% netcon -g
    

    Dopo alcuni minuti viene visualizzato il prompt ok. La durata dipende direttamente dalle dimensioni del dominio.

    L'attivazione del dominio è terminata. A questo punto è possibile creare la PROM di OpenBoot PROM, come descritto nella sezione successiva.

Per configurare l'ambiente OBP
  1. Utilizzare il comando devalias per controllare la presenza delle voci devaliases duplicate nell'OBP.

    L'utility suninstall potrebbe non funzionare correttamente se sono stati definiti devaliases duplicati in OBP. Utilizzare il comando devalias per controllare gli alias. L'output potrebbe assomigliare all'esempio seguente:


    ok devalias
    net            /sbus@41,0/qec@0,20000/qe@1,0
    ttya           /ssp-serial
    ssa_b_example  /sbus@40,0/SUNW,soc@0,0/SUNW,pln@b0000000,XXXXXX/SUNW,ssd@0,0:a
    ssa_a_example  /sbus@40,0/SUNW,soc@0,0/SUNW,pln@a0000000,XXXXXX/SUNW,ssd@0,0:a
    isp_example    /sbus@40,0/QLGC,isp@0,10000/sd@0,0
    net_example    /sbus@40,0/qec@0,20000/qe@0,0
    net            /sbus@41,0/qec@0,20000/qe@0,0
    ok


    Nota -

    Se alcuni devaliases sono definiti due volte (net è definito due volte nell'esempio di cui sopra), è necessario rimuovere le voci devalias in eccesso.


  2. Se nell'elenco devalias ci sono voci duplicate, rimuoverle.

    L'esempio seguente rimuove l'ultimo net devalias creato. Potrebbe essere necessario inviare un secondo comando nvunalias qualora il secondo alias net non sia quello corretto. Inviare quindi un comando nvalias per creare l'alias di dispositivo net corretto.


    ok nvunalias net
    

  3. Se un alias net non esiste per l'interfaccia di rete che si trova sulla stessa sottorete dell'SSP, crearne una digitando un comando simile a quello del seguente esempio:


    ok nvalias net /sbus@41,0/SUNW,hme@0,8c00000
    

    Dove /sbus@41,0 si riferisce alla scheda di sistema 0 e SBus 1. La parte /SUNW,hme@0 del nome di dispositivo definisce un'interfaccia di rete 100BASE-T installata nello slot 0. Queste informazioni sono specifiche del sito e pertanto la configurazione potrebbe variare.

    La seguente tabella contiene i numeri SBus utilizzati nel file devalias.

    Tabella 9-1 Numeri SBus Numbers nel file devalias

    system board 

    sysio 0 

    sysio 1 

     

    system board 

    sysio 0 

    sysio 1 

    /sbus@40 

    /sbus@41 

     

    /sbus@60 

    /sbus@61 

    /sbus@44 

    /sbus@45 

     

    /sbus@64 

    /sbus@65 

    /sbus@48 

    /sbus@49 

     

    10 

    /sbus@68 

    /sbus@69 

    /sbus@4c 

    /sbus@4d 

     

    11 

    /sbus@6c 

    /sbus@6d 

    /sbus@50 

    /sbus@51 

     

    12 

    /sbus@70 

    /sbus@71 

    /sbus@54 

    /sbus@55 

     

    13 

    /sbus@74 

    /sbus@75 

    /sbus@58 

    /sbus@59 

     

    14 

    /sbus@78 

    /sbus@79 

    /sbus@5c 

    /sbus@5d 

     

    15 

    /sbus@7c 

    /sbus@7d 

    Il comando watch-net-all (senza spazi) visualizza le interfacce di rete funzionanti.

    La configurazione dell'ambiente OBP è terminata. A questo punto è possibile installare l'ambiente operativo Solaris, come descritto nella sezione seguente.

Per installare l'ambiente operativo Solaris 7

È possibile utilizzare queste istruzioni per installare l'ambiente operativo Solaris senza salvare alcun vecchio file.

Durante l'installazione, si utilizzerà l'utility suninstall, che contiene le proprie istruzioni. Le seguenti istruzioni sono specifiche di Sun Enterprise 10000. Per ulteriori informazioni sull'utility suninstall, consultare le istruzioni di installazione del Solaris media kit.


Avvertenza - Avvertenza -

La fase successiva avvia l'utility suninstall. Durante l'installazione, verrà chiesto di specificare il nome del dispositivo del disco di boot. Non iniziare l'installazione fino a quando non si conosce il nome del dispositivo.


  1. Nella finestra netcon(1M), avviare il sistema dalla rete.


    ok boot net
    


    Nota -

    Dovrebbe essere disponibile un alias (di solito net) in OBP per l'interfaccia di rete corretta. Utilizzare tale alias con il comando boot(1M), come mostrato nell'esempio di cui sopra. In caso contrario, è necessario digitare il percorso completo del dispositivo OBP. Se si specifica un alias (o percorso) che non descrive l'interfaccia di rete corretta, il comando boot(1M) non funzionerà e sarà necessario attivare nuovamente il dominio.


    Se si installa il sistema operativo su un'unità diversa da quella designata come unità di boot, l'utility suninstall visualizza un messaggio di avviso simile al seguente:


    Attenzione
    Sono state rilevate le seguenti condizioni di configurazione del disco. Gli errori dovranno essere corretti per garantire una corretta installazione. Gli avvertimenti potranno essere ignorati senza compromettere la procedura di installazione.
    
    > Per tornare indietro e correggere gli errori scegliere Annulla.
    > Per accettare le condizioni d'errore e proseguire l'installazione, scegliere Continua.
    
    ATTENZIONE: Il disco di boot non è stato selezionato o non contiene il punto di attivazione "/" (c0t3d0)

    Questo avviso può essere ignorato e si può premere F2 per continuare.

    Il comando boot net avvia l'utility suninstall. Questa utility chiede all'utente di specificare alcune informazioni sul sito e sulla piattaforma. La tabella seguente contiene un riferimento per le informazioni relative alla piattaforma. Per informazioni sull'utility suninstall, vedere il manuale Guida all'installazione di Solaris 7 (Edizione per piattaforma SPARC) incluso nel media kit.

    Tabella 9-2 Informazioni specifiche sulla piattaforma per l'utility suninstall

    Se viene richiesto chiesto 

    Procedere come segue 

    Immettere il nome dell'host dell'SSP per nome_dominio [nome_predefinito]

    Immettere il nome dell'host per l'SSP. Notare che il valore predefinito consiste nell'aggiungere -ssp a nome_dominio.

    Impostare le informazioni sulla rete 

    Selezionare il livello di informazioni appropriato che si desidera fornire. Se si seleziona qualsiasi opzione a parte None, l'utility suninstall visualizza una serie di finestre di dialoghi che richiedono informazioni di configurazione. Fornire queste informazioni.

    Installazione interattiva Solaris 

    Per eseguire una prima installazione, selezionare Iniziale.

    Selezionare 64 bit 

    Fare clic su "Selezionare per includere supporto Solaris 64 bit" per installare il kernel a 64 bit. Per istruzioni su come controllare la modalità operativa, impostare la modalità predefinita e passare da una modalità operativa all'altra, vedere il documento Supplemento alle note su Solaris 7 o "Per terminare l'aggiornamento".

    Selezionare il software 

    Selezionare Prodotto completo più supporto OEM.

    Selezionare il disco (o i dischi) 

    Selezionare il disco (o i dischi) su cui si desidera installare il software. Se si sceglie un disco diverso da quello designato come bootdrive, verrà presentato un messaggio di avvertimento. A quel punto, si potrà scegliere se continuare o meno. 

    Selezionare le opzioni per la configurazione dei file system 

    Selezionare le opzioni configurazione manuale e personalizza come opzioni di layout del file system. L'utility suninstall permette di personalizzare il disco di root specificando le partizioni del disco. Consultare la Tabella 9-3.

    Attivare il file system remoto 

    Premere F4 se i file system devono essere attivati da un file server remoto. Premere Press F2 in caso contrario. 

    Riavviare dopo l'installazione 

    Per iniziare l'installazione, selezionare Riavvio manuale e premere F2. Il processo di installazione del software e delle patch dal CD di Solaris richiederà alcuni minuti. Al termine dell'installazione, nella console di netcon del dominio comparirà il prompt di superutente. A questo punto è possibile configurare l'ambiente operativo Solaris, come descritto in "Per configurare l'ambiente operativo Solaris".

    Quando si esegue un'installazione completa dell'ambiente operativo Solaris 7 su un dominio, l'utility suninstall consente di immettere manualmente le dimensioni delle partizioni del disco per i file system. Non utilizzare partizioni del disco inferiori alle dimensioni minime nella Tabella 9-3.

    Se si utilizzano due dischi, le partizioni, root (/) e /usr devono risiedere sul dispositivo specificato nell'alias di boot di OBP.

    Tabella 9-3 Dimensioni minime delle partizioni

    Partizione 

    Dimensioni minime 

    Note 

    /

    256 Mbyte 

    Dimensioni minime consigliate 

    swap

    1024 Mbyte 

    Dimensioni minime consigliate 

    overlap

     

    Dimensioni totali effettive del disco 

    /var

    512 Mbyte 

     

     

    3 Mbyte 

    Questo settore deve essere riservato ai prodotti Alternate Pathing e Solstice(TM) DiskSuite(TM). I caso contrario, le successive installazioni di Alternate Pathing sovrascriveranno il sistema operativo. 

    /opt

    512 Mbyte 

    Potrebbero essere superiori, a seconda dello spazio restante. 

    /usr

    1 Gbyte 

    Gli utenti delle lingue asiatiche hanno bisogno di uno spazio maggiore. 

    Utilizzare il tasto Tab per spostare il cursore e utilizzare la tastiera per specificare le dimensioni di ciascuna partizione. Al termine, premere F2.

    Tornare alla Tabella 9-2 per continuare l'installazione di suninstall.

Per configurare l'ambiente operativo Solaris
  1. Quando il sistema operativo è caricato e compare il prompt di superutente, visualizzare la voce devices per il disco di boot.


    nome_dominio# ls -l /dev/dsk/dispositivo_partizione_root
    

    dove dispositivo_partizione_root ha la forma cxtxdxsx.

  2. Copiare la parte della stringa che inizia con /sbus o /pci.

    Esempio:

    /sbus@65,0/SUNW,fas@1,8800000/sd@3,0:a.

    Annotare la stringa qui sotto:


    /

    Questa stringa verrà utilizzata nella sezione successiva.

  3. Eseguire le eventuali operazioni di configurazione specifiche del sito sull'ambiente appena installato modificando i file di configurazione nella directory /a.

    Il numero e l'entità di qualsiasi operazione di configurazione specifica del sito, come la configurazione del router predefinito, dipendono moltissimo dalla configurazione locale del server e della rete sul quale esso risiede. Se non si conoscono esattamente le operazioni da eseguire, contattare il proprio fornitore di servizi oppure consultare la System Administration Guide.

  4. Chiudere il dominio dal prompt di superutente.


    nome_dominio# init 0
    

    La configurazione dell'ambiente operativo Solaris è terminata. A questo punto è possibile configurare le variabili della PROM di OpenBoot, come descritto nella sezione seguente.

Per configurare le variabili OBP
  1. Nella finestra netcon(1M), assegnare la stringa di dispositivo a un alias (vedere il Punto 2 in "Per configurare l'ambiente operativo Solaris" per la stringa_dispositivo.


    ok nvalias alias_disco_boot stringa_dispositivo
    

    Come in questo esempio, il comando nvalias va immesso su una sola riga.

  2. Utilizzare il comando setenv per impostare l'alias del dispositivo di boot predefinito sul dispositivo corretto.


    ok setenv boot-device alias_disco_boot
    

    Dove alias_disco_boot corrisponde all'alias definito dall'utente specificato nel Punto1. Il dispositivo deve corrispondere a quello che si intende utilizzare come disco di boot, che potrebbe differire dal dispositivo su cui si è appena installato l'ambiente operativo Solaris.

    La configurazione della variabili OBP è terminata. A questo punto è possibile attivare il dominio, come descritto nella sezione seguente.

Per attivare il dominio
  1. In una finestra SSP, utilizzare il comando su(1M) per impostare l'utente come superutente.

  2. Spostarsi nella directory /Tools.


    ssp# cd /cdrom/cdrom0/s0/Solaris_8/Tools
    

  3. Rimuovere il dominio dell'host come client di installazione.


    ssp# ./rm_install_client nome_dominio
    

  4. Rimuovere il CD di Solaris dal lettore di CD-ROM.


    ssp# cd /
    ssp# unshare /cdrom/cdrom0/s0
    ssp# eject cdrom
    

  5. Uscire dalla shell di superutente alla finestra SSP come utente ssp.

  6. Dalla finestra SSP, attivare il dominio.


    ssp% bringup -A on
    

    Se come alias_disco_boot sim imposta un dispositivo diverso da quello su cui si è appena installato l'ambiente operativo Solaris, è necessario fornire l'alias relativo in questa fase.

    Se questo è il primo dominio ad essere attivato, verrà chiesta una conferma per procedere alla configurazione della piastra centrale (centerplane). Digitare y per confermare, se si è sicuri che non sono in esecuzione altri domini. Rispondendo affermativamente, viene reimpostata l'intera piattaforma e pertanto è necessario assicurarsi che non ci sia nessun altro dominio in esecuzione.


    This bringup will configure the Centerplane. Please confirm (y/n)? y
    

  7. Quando il dominio si riavvia, digitare la password di superutente e, alla richiesta del sistema, inserirla una seconda volta, sempre dalla finestra netcon(1M).


    Root password: password
    Please re-enter your root password: password
    

    La stringa inserita diventerà la nuova password di superutente per il dominio.

    L'attivazione del dominio è terminata. Adesso è possibile installare i package supplementari Sun Computer Systems, come descritto nella sezione seguente.

Per installare i package supplementari Sun Computer Systems

I package supplementari richiesti potranno essere installati dal CD Sun Computer Systems Supplements.

  1. Inserire il CD Sun Computer Systems Supplements nel lettore di CD-ROM sull'SSP.

  2. Eseguire il login come superutente nell'SSP e condividere il CD-ROM.


    ssp# share -F nfs -o ro,anon=0 /cdrom/cdrom0
    

  3. Eseguire il login come superutente nella finestra netcon(1M).

  4. Creare e attivare la directory /cdrom.


    nome_dominio# mkdir /cdrom
    nome_dominio# mount nome_ssp:/cdrom/cdrom0 /cdrom
    

  5. Aggiungere il package degli AnswerBook2 SUNWabhdw.


    nome_dominio# cd /cdrom/Product
    nome_dominio# pkgadd -d . SUNWabhdw
    


    Nota -

    Eseguire questa operazione solo per i domini in cui si desidera usare i file degli AnswerBook2.


    Il comando pkgadd(1M) visualizzerà diversi messaggi e porrà diverse domande per l'installazione di ogni package, alcune riguardanti lo spazio, altre per chiedere conferma della procedura. Dopo aver risposto a queste domande, rispondere Yes alla richiesta di procedere.

  6. Nella finestra netcon(1M), disattivare il CD.


    nome_dominio# cd /
    nome_dominio# umount /cdrom
    

  7. Eseguire il login nell'SSP come superutente e rimuovere il CD Computer Systems Supplement dal lettore di CD-ROM.


    ssp# cd /
    ssp# unshare /cdrom/cdrom0
    ssp# eject cdrom
    

  8. Installare e configurare gli eventuali altri package software acquistati.

    L'installazione dei package supplementari Sun Computer Systems è terminata. A questo punto è possibile configurare i package Network Time Protocol (NTP), come descritto nella sezione seguente.

Per configurare i package NTP

Per configurare il file ntp.conf, che risiede in /etc/inet/ntp.conf, procedere come segue.

  1. Se necessario, utilizzare la finestra netcon(1M) per eseguire il login nel dominio come superutente.

  2. Creare il file ntp.conf in un editor di testo.

  3. Modificare il file per renderlo simile all'esempio seguente.


    # example Starfire domain /etc/inet/ntp.conf 
    # configuration file ntp.conf 
    # for Solaris 8
    # substitute actual ssp name for <ssp-name> 
    
    server <ssp-name> prefer
    # we can always fall back to the local clock.
    server 127.127.1.0
    fudge 127.127.1.0 stratum 9
     
    # Other ntp files.
    driftfile /etc/inet/ntp.drift
     
    # Encryption:
    disable auth
    controlkey 1
    requestkey 1
    authdelay 0.000793
     
    # precision declaration
    precision -18 									 		 # clock reading precision
    (1 usec)
    

    Ogni dominio dovrebbe ricavare l'ora dall'SSP, e l'SSP dovrebbe usare almeno due altre fonti, oltre al suo orologio interno, per evitare di rendere vulnerabile un punto singolo in caso di guasto di tale orologio. Per maggiori informazioni sui comandi NTP, vedere la pagina man ntp(1M) nella sezione Man Pages(1M): System Administration Commands di Solaris Administration AnswerBook2 Collection.

    La configurazione dei package NTP è terminata. A questo punto è possibile terminare la prima installazione, come descritto nella sezione seguente.

Per terminare la prima installazione
  1. Controllare la modalità operativa.


    nome_dominio# isainfo -k
    

    Se la modalità in esecuzione è 64 bit, si otterrà il seguente output.


    sparcv9

    Dalla finestra SSP, usare il comando ps(1) per garantire che l'EDD (Event Detector Daemon) sia in esecuzione e il comando edd_cmd(1M) per verificare che l'EDD sia in esecuzione nella modalità corretta prima di effettuare il reboot del dominio (vedere la pagina man edd(1M)).

  2. Riavviare il dominio con la modalità operativa appropriata.

    Per l'ambiente operativo Solaris 7 è possibile usare la modalità a 32 o a 64 bit. La modalità a 64 bit rappresenta l'impostazione predefinita per tutte le piattaforme sun4u.

    1. Per la modalità a 32 bit, digitare il comando seguente.


      nome_dominio# reboot alias_disco_boot kernel/unix
      

    2. Per la modalità a 64 bit, digitare uno dei comandi seguenti.

      Se la modalità corrente non è già 32 bit, usare il comando seguente.


      nome_dominio# reboot alias_disco_boot
      

      Se la modalità corrente non è già 32 bit, usare il comando seguente.


      nome_dominio# reboot alias_disco_boot kernel/sparcv9/unix
      

      La prima installazione è terminata, a meno che non si debba concedere in licenza il software, come descritto nella sezione seguente.

Istruzioni per le licenze software

La funzione di dominio del sistema ­Enterprise 10000 richiede un approccio diverso alle licenze software rispetto ai sistemi che non possono essere partizionati a livello logico.

Licenze basate su FLEXlm

La gestione delle licenze (il server delle licenze) è normalmente associata all'host ID di un sistema. Sul sistema ­Enterprise 10000, il server delle licenze è associato all'host ID del dominio. Ogni dominio riceve cioè un proprio host ID.

Di conseguenza, se le licenze vengono installate su un sistema Enterprise 10000, è necessario installarle in un dominio che non debba essere rimosso. L'aggiunta o la rimozione di processori dal dominio non ha effetto sulle licenze, purché il dominio abbia sempre almeno un processore attivo.

Se le licenze devono essere spostate da un dominio ad un altro, sarà necessario rigenerarle usando l'host ID del nuovo dominio. Si tratta di una situazione identica a quella che si verifica quando il server delle licenze viene spostato da un sistema ad un altro. Questo processo viene detto spostamento del server. Per richiederlo, contattare il Sun License Center che ha generato la licenza originale.

Per maggiori informazioni sulle licenze, accedere all'URL del Sun License Center:

Per ottenere l'host ID del dominio dell'­Enterprise 10000, digitare hostid in una shell.

Altre licenze per il software

Altri produttori di software potrebbero essere soggetti a condizioni di licenza particolari per il sistema Enterprise 10000. Tutti i principali fornitori di servizi ne sono informati e dovrebbero essersi adeguatamente preparati. Per maggiori informazioni, contattare il proprio fornitore.