In questo capitolo sono descritti i problemi noti relativi all'esecuzione.
Il nome di questo prodotto è Solaris 8 2/04, ma in alcuni percorsi o parti di codice possono comparire le diciture Solaris 2.8 o SunOS 5.8. Usare sempre il codice e i percorsi nella forma riportata.
Se si installa “a caldo” un dispositivo USB e successivamente si sospende il sistema, alla ripresa è possibile che si verifichi un crash.
Soluzione: Dopo avere installato a caldo un dispositivo USB, riavviare il sistema prima di usare la funzione di sospensione.
Se si scollega un dispositivo audio USB con il sistema acceso, i collegamenti a /dev/audio vengono interrotti. Di conseguenza, alcune applicazioni non riescono a riconoscere i dispositivi audio, incluse le schede integrate. Il problema non viene risolto riavviando il sistema né ricollegando il dispositivo audio USB con il sistema acceso.
Soluzione: Dopo aver scollegato un dispositivo audio USB con il sistema acceso, procedere come segue.
Diventare superutente.
Correggere i collegamenti interrotti usando il comando seguente.
# rm /dev/audio* # /usr/sbin/devfsadm -c audio |
Per maggiori informazioni, vedere la pagina man devfsadm( 1M).
Alcuni altoparlanti USB di terze parti non producono suoni con il driver USB collegato. Il problema non viene risolto aumentando il volume degli altoparlanti né collegando il dispositivo con il sistema acceso.
Soluzione: Spegnere e riaccendere gli altoparlanti USB.
Se il processo ocfserv si interrompe e la visualizzazione è bloccata, il sistema rimane bloccato anche se si inserisce o si rimuove una smart card.
Soluzione: Per sbloccare il sistema, procedere come segue.
Usare rlogin per connettersi al sistema su cui il processo ocfserv si è interrotto.
Arrestare il processo dtsession digitando il comando seguente in una finestra di terminale.
% pkill dtsession |
L'opzione per la modifica dei file di configurazione disponibile nella console di gestione delle smart card non permette di modificare i file di configurazione situati in /etc/smartcard/opencard.properties. Selezionando questa opzione, compare un messaggio che avverte di non continuare e di richiedere assistenza al personale di supporto tecnico.
Soluzione: Non usare l'opzione per la modifica dei file di configurazione nella console di gestione delle smart card. Per informazioni sulla configurazione delle smart card, vedere il manuale Solaris Smart Cards Administration Guide
La compilazione di un programma Motif nell'ambiente operativo Solaris 8 genera problemi nei seguenti casi. Quando si effettua un collegamento a una libreria condivisa che è stata compilata in Solaris 2.4, 2.5, 2.5.1 o 2.6, la libreria vecchia usa anche la API Motif.
In questo caso, il programma Motif utilizza la versione 2.1 di Motif, mentre la vecchia libreria condivisa usa la versione 1.2. Il risultato è un core dump del sistema. Questo problema non riguarda la compatibilità a livello binario delle applicazioni compilate in Solaris 2.4, 2.5, 2.5.1 o 2.6. Queste applicazioni dovrebbero poter essere eseguite correttamente nell'ambiente operativo Solaris 8.
Soluzione: Se si dispone di una vecchia libreria condivisa che si collega direttamente alla libreria Motif, per compilare un programma in Solaris 8 che si colleghi sia alla libreria Motif che alla vecchia libreria condivisa occorre usare un'istruzione simile alla seguente:
cc foo.c -o programma -DMOTIF12_HEADERS -I/usr/openwin/include \ -I/usr/dt/include -lXm12 -lXt -lX11 |
In questa riga, programma è il nome del programma da compilare.
In alcuni casi, il File Manager di OpenWindowsTM non visualizza il contenuto dei dischetti. Il problema si verifica quando il sistema dispone anche di un dispositivo SCSI per supporti removibili. Selezionando Leggi dischetto dal menu File di File Manager, il dischetto viene attivato nella directory /floppy, ma il suo contenuto non viene visualizzato.
Soluzione: Scegliere una delle soluzioni seguenti.
Per visualizzare il contenuto del dischetto, procedere come segue:
Fare clic sulla cartella / nel percorso a icone di File Manager.
Fare doppio clic sulla cartella floppy nella finestra che visualizza il contenuto di /.
Fare doppio clic sulla cartella floppy0 nella finestra che visualizza il contenuto di /floppy.
Per formattare il dischetto, procedere come segue:
Disattivare il dischetto.
% volrmmount -e floppy0 |
Formattare il dischetto.
% fdformat floppy0 |
Per creare un nuovo file system sul dischetto, procedere come segue:
Se il dischetto è già stato disattivato, passare al punto 2.
Disattivare il dischetto.
% volrmmount -e floppy0 |
Creare il file system appropriato sul dischetto.
Per creare un nuovo file system UFS sul dischetto, usare il comando newfs:
% newfs /vol/dev/aliases/floppy0 |
Per creare un file system PCFS sul dischetto, usare il comando mkfs:
% mkfs -F pcfs /vol/dev/aliases/floppy0 |
Attivare il dischetto.
% volrmmount -i floppy0 |
Per espellere il dischetto, usare il comando eject.
% eject floppy0 |
Per evitare questo problema, applicare la patch 109463-01.
Se si elimina l'ultimo elemento dal desktop e si esegue la sincronizzazione con il PDA, quell'elemento viene ripristinato dal PDA al desktop. Ad esempio, il problema si può verificare con l'ultimo appuntamento dell'agenda o con l'ultima scheda della Gestione indirizzi.
Soluzione: Eliminare manualmente l'ultimo elemento dal PDA prima di eseguire la sincronizzazione.
Quando si scambiano dati multibyte tra un PDA e il CDE Solaris, i dati possono risultare danneggiati in entrambi gli ambienti.
Soluzione: Prima di eseguire la Sincronizzazione PDA, eseguire un backup dei dati del PC usando l'utility di backup del PDA. Se dovesse avvenire uno scambio di dati multibyte e le informazioni risultassero danneggiate, ripristinare i dati dalla copia di backup.
Se la Solaris Management Console viene visualizzata in modo remoto nell'ambiente operativo Solaris 8 7/01 o 2/04, l'apertura di una finestra di dialogo nella console produce il blocco sia della console che della finestra di dialogo aperta.
Soluzione: Per connettersi a un sistema che utilizza Solaris 8 7/01 o 2/04, usare la Solaris Management Console sul sistema locale. Procedere come segue:
Chiudere la console bloccata.
Avviare la Solaris Management Console sul sistema locale.
Selezionare “Apri toolbox” dal menu della console.
Fare clic sulla scheda dei toolbox del server e selezionare, o inserire, il nome del sistema remoto a cui si desidera connettersi.
Fare clic sul pulsante Apri.
A questo punto la console potrà essere usata per gestire il sistema remoto.
Il servizio HTTP di WBEM non si avvia automaticamente nell'ambiente operativo Solaris 8. Per usare HTTP per connettersi a WBEM è necessario avviare automaticamente il servizio HTTP di WBEM.
Soluzione: Per avviare manualmente il servizio HTTP di WBEM, procedere come segue.
Diventare superutente.
Arrestare, se necessario, il server WBEM
# /etc/init.d/init.wbem stop |
Impostare il classpath in modo che includa i seguenti file jar.
# CLASSPATH=/usr/sadm/lib/wbem/cimapi.jar:/usr/sadm/lib/xml.jar:\ /usr/sadm/lib/wbem/cimom.jar # export CLASSPATH |
Avviare il servizio HTTP.
# java com.sun.wbem.client.HttpService & |
Avviare il servizio Object manager di CIM.
# /usr/sadm/lib/wbem/wbemconfig & |
Se un provider Solaris genera indicazioni e il nome della classe è a lettere minuscole, la distribuzione degli eventi non riesce.
Soluzione: Usare caratteri maiuscoli per definire i nomi delle classi nelle indicazioni.
Se si esegue il comando flarcreate con entrambe le opzioni -e ed -E, si verifica un errore. Viene visualizzato il messaggio seguente:
ERROR: Options -D and -f are mutually exclusive |
Il messaggio dovrebbe essere il seguente.
ERROR: Options -E and -e are mutually exclusive |
Soluzione: Ignorare il messaggio di errore. Evitare di usare insieme le opzioni -e ed -E.
Selezionando Guida -> Informazioni dal Pannello principale, viene restituito un elenco di file obsoleti. Il file corretto è S8FCSreleasenotes.
Quando la memoria disponibile è ridotta, viene generato il seguente messaggio di errore:
CIM_ERR_LOW_ON_MEMORY |
Soluzione: Per ripristinare il repository del gestore di oggetti CIM, procedere come segue.
Diventare superutente.
Arrestare il gestore di oggetti CIM.
# /etc/init.d/init.wbem stop |
Rimuovere la directory dei log di JavaSpaces.
# /bin/rm -rf /var/sadm/wbem/logr |
Riavviare il gestore di oggetti CIM.
# /etc/init.d/init.wbem start |
Le definizioni proprietarie contenute nel datastore andranno perdute. Sarà perciò necessario ricompilare i file MOF che contengono queste definizioni usando il comando mofcomp. Ad esempio:
# /usr/sadm/bin/mofcomp -u root -p password_di_root file_mof |
La libreria libjvm.so non funziona correttamente se viene richiamata nel processo usando dlopen. Deve essere collegata all'eseguibile durante la creazione dell'oggetto.
Soluzione: Durante la creazione di un eseguibile, specificare esplicitamente libjvm.so (-ljvm) e libjava.so (-ljava) come dipendenze.
Se il comando ab2admin non riesce, il messaggio di errore contiene informazioni aggiuntive oltre all'indicazione generica di mancata esecuzione. Ad esempio, può indicare che il percorso non è stato trovato o che l'ID specificato non era valido.
Soluzione: Se compare un messaggio di mancata esecuzione del comando, verificare che l'operazione non sia stata effettivamente eseguita. Ad esempio, se è stato eseguito un comando per eliminare una collezione dal database di AnswerBook2TM, digitare il comando seguente per verificare che la collezione sia ancora presente nel database:
# ab2admin -o list |
Durante l'avvio di un server AnswerBook2, lo script ab2cd può visualizzare il seguente messaggio di errore:
sort: can't read /tmp/ab1_sort.XXX: No such file or directory |
Questo messaggio di errore segnala in realtà che lo script ab2cd non ha individuato nessuna collezione AnswerBook (Display PostScriptTM) sul CD.
Soluzione: Ignorare il messaggio di errore.
Per stampare da una versione locale non-ISO8859-1 con l'utility Font Downloader, procedere come segue.
Eseguire il login nel CDE.
Dalla riga di comando, digitare fdl per avviare l'utility Font Downloader.
Specificare la stampante selezionando Aggiungi dal menu Stampante.
Selezionare “Gruppo di font” dal menu Invia.
I gruppi di font verranno inviati alla stampante specificata in base al set di codici necessario per la stampa.
Nella versione locale UTF-8, premendo AltGr+E non viene generato il simbolo dell'euro.
Soluzione: Scegliere una delle soluzioni seguenti.
Per inserire il simbolo dell'euro nelle versioni locali UTF-8, procedere come segue.
Selezionare Lookup nella finestra UTF-8 Input Mode Selection.
Selezionare Currency Symbols.
Selezionare il simbolo dell'euro.
Eseguire il login in una versione locale ISO8859-15 e usare la sequenza Alt+E per inserire il simbolo dell'euro.
Nella versione locale greca, digitare dumpcs al prompt della console. Quindi copiare e incollare il simbolo dell'euro.
kkcv è un server del metodo di input per le applicazioni giapponesi BCP (compatibilità binaria con 4.x). Quando si utilizza LDAP, kkcv crea dei file core visualizzando il seguente messaggio di errore:
cssd: The process "kkcv.sh" has been killed by sig#134, core dumped |
Questo problema si verifica in tutte le versioni locali quando la versione locale 'ja' è stata installata dal CD Languages.
Soluzione: Se la funzione BCP giapponese non è richiesta, configurare il sistema in modo che non avvii i server del metodo di input per le applicazioni BCP:
Copiare /usr/lib/css.d/cs00.sh in /etc/css.d.
# cp -p /usr/lib/css.d/cs00.sh /etc/css.d |
Aprire con un editor il file /etc/css.conf e commentare la riga relativa a /usr/lib/css.d inserendo il simbolo `#' all'inizio della riga.
# /etc/css.conf |
Riavviare il daemon del monitor CS.
# sh /etc/init.d/loc.ja.cssd stop # sh /etc/init.d/loc.ja.cssd start |
L'assenza di alias per il font LucidaSansLat4 genera messaggi di errore durante l'avvio di un'applicazione Java da una versione locale UTF-8.
Soluzione: Accedere all'equivalente ISO-1 della versione locale e avviare da qui l'applicazione Java.
Alcune combinazioni di tasti non funzionano correttamente nel CDE. Inoltre, i nomi dei mesi non vengono rappresentati correttamente nella versione greca dell'Agenda.
Se si cerca di stampare un testo contenente caratteri estesi dall'Agenda di una versione locale parziale, tali caratteri estesi non vengono stampati correttamente.
Non è possibile tagliare o incollare un testo arabo tra un'applicazione o una finestra eseguita sotto la versione en_US.UTF-8 in modalità di inserimento arabo a un'applicazione e una finestra eseguita sotto la versione ar_EY.ISO8859-6 nella stessa modalità di inserimento.
Facendo clic con il pulsante destro del mouse in un'applicazione del CDE di una versione locale europea, il menu Extra non presenta alcuna opzione.
Il supporto di CTL (Complex Text Language) per l'inserimento del testo in ebraico, arabo e tailandese è stato implementato nella versione locale en_US.UTF-8 e nelle versioni locali europee UTF-8, ma non è supportato nelle versioni locali ja_JP.UTF-8, ko.UTF-8, nota anche come ko_KR.UTF-8, zh.UTF-8, nota anche come zh_CH.UTF-8, e zh_TW.UTF-8.
Soluzione: Se occorre inserire un testo in tailandese, arabo o ebraico usando il CTL, usare la versione locale en_US.UTF-8. Per inserire un testo in queste lingue in una versione locale asiatica o giapponese UTF-8, procedere come segue:
Creare un collegamento simbolico ai moduli CTL comuni. Nel caso di ja_JP.UTF-8, usare i comandi seguenti:
# cd /usr/lib/locale/ja_JP.UTF-8 # mkdir LO_LTYPE ; cd LO_LTYPE # ln -s ../../common/LO_LTYPE/umle.layout.so.1 \ ja_JP.UTF-8.layout.so.1 # mkdir sparcv9 ; cd sparcv9 # ln -s ../../../common/LO_LTYPE/sparcv9/umle.layout.so.1 \ ja_JP.UTF-8.layout.so.1 |
Modificare il file /usr/openwin/lib/locale/ja_JP.UTF-8/XLC_LOCALE commentando la riga load_option delay_nocheck dalle voci relative al tailandese, all'arabo o all'ebraico. Ad esempio, in lingua tailandese, usare:
# fs14 class (Thai) fs14 { charset TIS620.2533-0:GR font { # load_option delay_nocheck <--- commentare primary TIS620.2533-0:GR } } |
Nella versione locale greca di Solstice AdminTool, le videate per l'aggiunta, la modifica e la rimozione degli utenti appaiono vuote.
Soluzione: Operando come superutente, copiare il file seguente.
# cp /usr/openwin/lib/locale/C/app-defaults/Admin \ /usr/openwin/lib/locale/el_GR.ISO8859-7/app-defaults/Admin |
Quando si utilizza l'utility Font Downloader nella versione locale italiana, i pulsanti Aggiungi e Annulla della finestra di dialogo “Aggiungi stampante” non vengono visualizzati correttamente; Su entrambi i pulsanti compare solo la lettera A.
Il pulsante di sinistra dovrebbe riportare l'etichetta Aggiungi.
Il pulsante di destra dovrebbe riportare l'etichetta Annulla.
La tabella seguente descrive le differenze tra la tastiera araba Solaris di Sun e la tastiera araba di Microsoft.
Tabella 2–1 Differenze tra le tastiere arabe Sun e Microsoft
Tasto |
Tastiera Sun |
Tastiera Microsoft |
---|---|---|
T |
T |
Lam_alef arabo con Hamza sottostante |
U |
U |
Virgoletta singola destra |
I |
I |
Segno di moltiplicazione arabo |
O |
O |
Segno di divisione arabo |
A |
; |
Kasra arabo |
S |
S |
Kasratan arabo |
Z |
Z |
Tilde |
X |
X |
Sukun arabo |
C |
Kasratan arabo |
Parentesi rotonda aperta |
V |
Kasra arabo |
Parentesi rotonda chiusa |
M |
Sukun |
Virgoletta singola bassa |
< |
< |
Virgola araba |
Nelle versioni locali UTF-8, le operazioni di ordinamento producono risultati inattesi.
Soluzione: Prima di eseguire un'operazione di ordinamento in una versione locale FIGGS UTF-8, impostare la variabile LC_COLLATE sull'equivalente ISO–1.
# echo $LC_COLLATE > es_ES.UTF-8 # setenv LC_COLLATE es_ES.IS08859-1 |
Le applicazioni seguenti non sono completamente localizzate. Alcune parti non sono tradotte interamente.
Smart Card (4304495)
Messaggi dell'applicazione SEAM (4306619)