Viene visualizzato il seguente messaggio:
La versione di Solaris sulla slice c0t0d0s0 non può essere aggiornata. Impossibile disattivare un file system compreso nella tabella dei file system (vfstab). |
Il software di installazione interpreta gli "inode" contenuti nei metadevice di DiskSuiteTM memorizzati con la tecnica di striping come "inode" radice e cerca di attivare i metadevice come slice aggiornabili. Quando si verifica questo problema, l'operazione di attivazione (mount) non riesce e l'installazione viene interrotta.
Warning: mod_install: MT-unsafe driver 'tnatp' rejected panic[cpu0] / thread=7051e040:mutex-enter:bad_mutex lp=1046aa20 owner=7051e040 thread=7051e040
A causa di un conflitto di driver, l'ambiente operativo Solaris 7 richiede un aggiornamento a TotalNET Advanced Server (SunLinkTM) versione 5.2. La versione 5.0 e la versione 5.1 di TotalNET Advanced Server non permettono di eseguire correttamente il boot di Solaris 7.
Soluzione: Prima di installare l'ambiente operativo Solaris 7, è necessario aggiornare tutte le installazioni alla versione 5.2 di TotalNET Advanced Server, disponibile sul CD Solaris Easy Access Server 2.0. Seguire le istruzioni relative all'aggiornamento delle installazioni precedenti di TotalNET Advanced Server.
Si è cercato di installare la stessa versione e architettura di un package già installato. Questa operazione cercherà di sovrascrivere il package preesistente.
Aggiornando un sistema con il cluster "Prodotto completo più supporto OEM", i package seguenti sembrano essere aggiunti due volte:
SUNWolinc
SUNWxwdim
SUNWxwinc
SUNWxwman
SUNWxwpmn
SUNWxwsrc
SUNWolbk
SUNWoldim
SUNWolman
SUNWolsrc
La barra "Installazione di Solaris in corso" indica talvolta che l'installazione è terminata mentre in realtà il processo è ancora in corso. Il programma di installazione può continuare ad aggiungere package per diversi minuti dopo la segnalazione del termine dell'installazione. Non basarsi sulla barra di avanzamento per determinare se il processo di installazione è terminato. Quando il programma ha completato le operazioni di installazione, viene visualizzato il seguente messaggio:
Installazione completata |
In alcune condizioni, JumpStart non installa la partizione di boot predefinita sul disco di boot predefinito corrente. Ad esempio, il problema si può verificare eseguendo un'installazione completamente automatica su una SPARCstationTM 5 con due dischi rigidi. Come risultato, viene avviata la versione precedente dell'ambiente Solaris invece della versione corrente.
Soluzione: Installare l'ambiente operativo Solaris senza JumpStartTM.
Quando si aggiorna l'ambiente operativo Solaris su un server con client diskless, le opzioni della riga dfstab non vengono preservate per /usr. Ad esempio, se nel file dfstab era stata inserita la riga seguente:
share -F nfs -o rw /export/exec/Solaris_2.7_sparc.all/usr |
durante l'aggiornamento questa riga verrà sostituita automaticamente con:
share -F nfs -o ro /export/exec/Solaris_2.7_sparc.all/usr |
Soluzione: Prima di aggiornare l'ambiente operativo Solaris su un server OS a cui è collegato un client diskless o un SolsticeTM AutoClientTM, eseguire una copia di backup del file /etc/dfs/dfstab per i client.
Dopo avere aggiornato un server collegato a client diskless con differenti architetture del kernel SPARC, ad esempio un server sun4u con client diskless sun4c, sun4d e sun4m, non sarà possibile usare le patch dei package SUNWkvm per i client con architettura del kernel diversa da quella del server.
Soluzione: Aggiungere manualmente tutti i package SUNWkvm prima di applicare le patch che li riguardano.
# pkgadd -d SUNWkvm.* |
Il programma di aggiornamento può calcolare con un eccesso del 30% lo spazio richiesto per aggiornare un sistema con Solaris. Questo impedisce di aggiornare molti sistemi in realtà aggiornabili senza deselezionare una parte dei package o liberare più spazio.
Soluzione: Riallocare manualmente lo spazio su disco tra i vari file system, oppure usare il menu di personalizzazione del software per rimuovere i package non necessari.
Al reboot, gli AutoClientTM SolsticeTM visualizzano il seguente messaggio:
fsck -F cachefs: Cache directory /.cache/rootcache does not exist. mount -F cachefs: cache fsck mount failed fsck -F cachefs: Cache directory /.cache/rootcache does not exist. mount -F cachefs: cache fsck mount failed |
Questa direttiva indica al kernel che il file system di root è di tipo cachefs. Per determinare se uno specifico AutoClient Solstice possa essere interessato o meno dal problema prima di eseguire l'aggiornamento, esaminare la directory /export/root/nome-client/var/sadm/pkg sul server (la directory /var/sadm/pkg dell'AutoClient Solstice). Se essa contiene una sottodirectory di nome TADcar, è possibile che gli AutoClient Solstice siano soggetti a questo problema.
Soluzione: Dopo l'aggiornamento, aprire con un editor il file /etc/system per gli AutoClient Solstice e aggiungere la riga seguente:
rootfs:cachefs |
Il file /etc/system degli AutoClient Solstice è memorizzato sul server come /etc/root/nome-client/etc/system.