Questa sezione spiega come configurare un sistema x86 per l'installazione in rete senza un supporto di boot locale. Questa sezione descrive le seguenti procedure.
Il boot in rete con PXE è una procedura “diretta”. Non è richiesto alcun supporto di boot sul sistema client. Con PXE, è possibile installare un client x86 in rete usando il protocollo DHCP.
Il boot in rete con PXE è disponibile solo per i dispositivi che implementano la specifica Intel Preboot Execution Environment. Per determinare se il sistema supporta il boot in rete con PXE, consultare la documentazione fornita dal produttore dell'hardware.
Per i sistemi che non supportano PXE è comunque disponibile il dischetto di boot di Solaris. L'immagine del dischetto di boot è disponibile sul CD Solaris Software 2 of 2 x86 Platform Edition.
Per eseguire il boot in rete con PXE, sono necessari i seguenti sistemi.
Un server di installazione
Un server DHCP
Un client x86 che supporti PXE
Prima di procedere all'installazione di un client in rete con PXE, è importante considerare i seguenti fattori.
È possibile configurare un solo server DHCP nella sottorete che include il sistema client da installare. Il boot in rete con PXE non viene eseguito correttamente nelle sottoreti che includono più server DHCP.
Alcune vecchie versioni del firmware PXE non possono essere usate per il boot dei sistemi Solaris. Un sistema che utilizzi una di queste versioni potrà leggere il programma di boot in rete per PXE dal server di boot, ma i pacchetti non verranno trasmessi. Per ovviare a questo problema, aggiornare il firmware PXE della scheda. Informarsi sulla procedura di aggiornamento del firmware sul sito Web del produttore della scheda. Per maggiori informazioni, vedere le pagine man elxl(7D) e iprb(7D).
Per avviare e installare il sistema in rete utilizzando PXE, procedere come segue.
Tabella I–1 x86: Mappa delle attività: avvio del sistema dalla rete con PXE
Operazione |
Descrizione |
Istruzioni |
---|---|---|
Verificare che il sistema supporti PXE. |
Verificare che il sistema possa usare PXE per il boot senza un supporto di boot locale. |
Consultare la documentazione del produttore dell'hardware. |
Scelta del metodo di installazione. |
L'ambiente operativo Solaris dispone di diversi metodi per eseguire l'installazione o l'aggiornamento. Scegliere il metodo più appropriato per il proprio ambiente. | |
Raccolta di informazioni sul sistema. |
Usare la lista di controllo e compilare il foglio di lavoro per raccogliere le informazioni necessarie per l'installazione o per l'aggiornamento. | |
(Opzionale) Preconfigurazione delle informazioni sul sistema. |
È possibile preconfigurare le informazioni sul sistema per evitare che vengano richieste durante il processo di installazione o di aggiornamento. | |
Creazione di un server di installazione. |
Configurare un server Solaris per l'installazione dell'ambiente operativo dalla rete. | |
Aggiunta dei sistemi da installare in rete. |
Usare add_install_client -d per aggiungere il supporto DHCP richiesto per l'installazione di una classe di client (ad esempio di un determinato tipo di sistemi) o di un client con un determinato ID. | |
Configurare un server DHCP. |
Pianificare ed eseguire la configurazione del servizio DHCP. |
“Planning for DHCP Service (Task)” in System Administration Guide: IP Services. |
Creare le opzioni DHCP per i parametri di installazione e le macro che includono le opzioni. |
Usare DHCP Manager o dhtadm per creare le opzioni e le macro del produttore restituite dal comando add_install_client -d. |
Creazione di opzioni DHCP e macro per i parametri di installazione di Solaris |
Avviare il client. |
Impostare il BIOS del client per l'avvio del sistema dalla rete. |
Il server di installazione contiene l'immagine richiesta per installare i sistemi dalla rete. Per installare Solaris dalla rete è indispensabile creare un server di installazione.
Se si desidera usare il DVD di Solaris per configurare un server di installazione su un sistema che utilizza l'ambiente operativo Solaris 2.6 o 7, è necessario prima applicare una delle seguenti patch.
Ambiente operativo Solaris 2.6 Edizione per piattaforma Intel - Patch 107619-03
Ambiente operativo Solaris 7 Edizione per piattaforma Intel - Patch 107260-03
Nella procedura, si ipotizza quanto segue:
Si sta creando un server di installazione su un sistema x86. Per istruzioni su come usare un sistema SPARC come server per le immagini di installazione di Solaris (Edizione per piattaforma x86), vedere Creare un server di installazione SPARC con un DVD SPARC o x86.
Il sistema dispone di un lettore di CD-ROM.
Il sistema utilizza la gestione dei volumi. Se non si utilizza la gestione dei volumi (Volume Manager), vedere il manuale System Administration Guide: Basic Administration per informazioni dettagliate sulla gestione dei supporti removibili senza questa utility.
Diventare superutente sul sistema da configurare come server di installazione.
Il sistema deve includere un lettore di CD-ROM e deve far parte della rete e del servizio di denominazione del sito. Se si utilizza un servizio di denominazione, ad esempio NIS, NIS+, DNS o LDAP, il sistema deve già essere configurato in questo servizio. Se non si utilizza un servizio di denominazione, è necessario distribuire le informazioni relative al sistema in base ai criteri adottati nel proprio sito.
Inserire il CD Solaris Software 1 of 2 nel sistema.
Creare una directory per l'immagine del CD.
# mkdir -p dir_installazione |
Specifica la directory in cui deve essere copiata l'immagine del CD
Spostarsi nella directory Tools sul disco attivato:
# cd /cdrom/cdrom0/s2/Solaris_9/Tools |
Nell'esempio precedente, cdrom0 è il percorso dell'unità che contiene il CD dell'ambiente operativo Solaris.
Copiare l'immagine sul disco rigido del server di installazione.
# ./setup_install_server dir_installazione |
Specifica la directory in cui deve essere copiata l'immagine del CD
Il comando setup_install_server indica se lo spazio su disco è sufficiente per le immagini del disco di Solaris. Per determinare lo spazio su disco disponibile, usare il comando df -kl.
Spostarsi nella directory radice (/).
# cd / |
Espellere il CD Solaris Software 1 of 2.
Inserire il CD Solaris Software 2 of 2 nel sistema.
Spostarsi nella directory Tools del CD attivato:
# cd /cdrom/cdrom0/Solaris_9/Tools |
Copiare l'immagine del CD sul disco rigido del server di installazione.
# ./add_to_install_server dir_installazione |
Specifica la directory in cui deve essere copiata l'immagine del CD
Spostarsi nella directory radice (/).
# cd / |
Espellere il CD Solaris Software 2 of 2.
Inserire il CD Solaris Languages nel sistema.
Spostarsi nella directory Tools del CD attivato:
# cd /cdrom/cdrom0/Tools |
Copiare l'immagine del CD sul disco rigido del server di installazione.
# ./add_to_install_server dir_installazione |
Specifica la directory in cui deve essere copiata l'immagine del CD
Spostarsi nella directory radice (/).
# cd / |
Per applicare le patch necessarie ai file residenti nella miniroot (/percorso_installazione/Solaris_9/Tools/Boot) dell'immagine di installazione in rete, usare il comando patchadd -C. L'applicazione delle patch può essere necessaria se l'immagine di boot presenta problemi.
Prima di usare il comando patchadd -C, leggere le istruzioni del file README delle patch o contattare il servizio di assistenza Sun.
L'esempio seguente spiega come creare un server di installazione copiando i seguenti CD nella directory /export/home/cdx86 del server di installazione.
CD Solaris Software 1 of 2 x86 Platform Edition
CD Solaris Software 2 of 2 x86 Platform Edition
CD Solaris x86 Platform Edition Languages
# mkdir -p /export/home/cdx86 # cd /cdrom/cdrom0/s2/Solaris_9/Tools # ./setup_install_server /export/home/cdx86 # cd / # cd /cdrom/cdrom0/Solaris_9/Tools # ./add_to_install_server /export/home/cdx86 # cd / # cd /cdrom/cdrom0/Tools # ./add_to_install_server /export/home/cdx86 # cd / # cd /cdrom/cdrom0/s2 # ./modify_install_server -p /export/home/cdx86 /cdrom/cdrom0/s2 |
In questo esempio, si ipotizza che i CD siano stati inseriti e attivati automaticamente prima dell'esecuzione dei comandi. Dopo ogni comando, il CD deve essere rimosso.
Dopo aver creato un server di installazione, è necessario configurare tutti i sistemi che si desidera installare in rete. Tutti i sistemi da installare devono avere accesso a quanto segue:
Un server di installazione
Un server DHCP
Il file sysidcfg, se usato per preconfigurare le informazioni sul sistema
Un name server, se si utilizza un servizio di denominazione per preconfigurare le informazioni sul sistema
Il profilo contenuto nella directory JumpStart sul server dei profili, se si utilizza il metodo JumpStart personalizzato
Usare la seguente procedura con add_install_client per configurare un client x86 da installare in rete con PXE.
Diventare superutente sul server di installazione.
Se si utilizza il servizio di denominazione NIS, NIS+, DNS o LDAP, verificare di avere configurato all'interno del servizio le seguenti informazioni sul sistema da installare.
Nome host
Indirizzo IP
Indirizzo Ethernet
Per maggiori informazioni sui servizi di denominazione, vedere il manuale System Administration Guide: Naming and Directory Services (DNS, NIS, and LDAP).
Spostarsi nella directory Tools nell'immagine del CD di Solaris 9 residente sul server di installazione:
# cd /install_dir_path/Solaris_9/Tools |
Specifica il percorso della directory Tools
Impostare il sistema client in modo da eseguire l'installazione dalla rete.
# ./add_install_client -d [[-s server_inst:dir_inst]] \ [[-c server_JS:directory_JS]] [[-p server_sysid:percorso]] \ [[-t percorso_immagine_di_boot]] [[-b "proprietà-boot=valore"]] \ [[-e indirizzo_ethernet]] nome_client gruppo_piattaforme |
Specifica che il client deve usare DHCP per ottenere i parametri per l'installazione in rete. Se si utilizza solo l'opzione -d, il comando add_install_client configura le informazioni di installazione per i sistemi client che appartengono alla stessa classe, ad esempio per tutti i client x86. Per configurare le informazioni di installazione per uno specifico client, usare l'opzione -d insieme con l'opzione -e.
Per maggiori informazioni sulle installazioni specifiche per una classe di client usando DHCP, vedere Creazione di opzioni DHCP e macro per i parametri di installazione di Solaris.
Specifica il nome e il percorso del server di installazione.
server_inst è il nome host del server di installazione.
dir_inst è il percorso assoluto dell'immagine del CD di Solaris 9
Specifica una directory JumpStart per le installazioni JumpStart personalizzate. server_JS è il nome host del server in cui risiede la directory JumpStart. directory_JS è il percorso assoluto della directory JumpStart.
Specifica il percorso del file sysidcfg per la preconfigurazione delle informazioni di sistema. server_sysid può essere il nome host o l'indirizzo IP del server su cui risiede il file. percorso è il percorso assoluto della directory che contiene il file sysidcfg.
Specifica il percorso di un'immagine di boot alternativa, diversa da quella presente nella directory Tools dell'immagine di installazione, del CD o del DVD di Solaris 9.
Solo sistemi x86: consente di impostare una variabile delle proprietà di boot da utilizzare per avviare il client dalla rete. L'opzione -b deve essere usata unitamente all'opzione -e.
Vedere la pagina man eeprom(1M) per una descrizione delle proprietà di boot.
Specifica l'indirizzo Ethernet del client da installare. Questa opzione consente di configurare le informazioni di installazione per uno specifico client.
Per maggiori informazioni sulle installazioni specifiche per un client usando DHCP, vedere Creazione di opzioni DHCP e macro per i parametri di installazione di Solaris.
È il nome del sistema da installare in rete. Questo non è il nome host del server di installazione.
È il gruppo di piattaforme del sistema da installare. Per l'elenco dei gruppi di piattaforme, vedere l'Appendice C.
Il comando precedente restituisce le opzioni e le macro del produttore che occorre aggiungere al server DHCP. Per istruzioni sulla definizione di queste opzioni e macro nel server DHCP, vedere Creazione di opzioni DHCP e macro per i parametri di installazione di Solaris.
L'esempio seguente spiega come aggiungere un client di installazione x86 a un server di installazione utilizzando DHCP per configurare i parametri di installazione nella rete. L'opzione -d specifica che i client dovranno usare il protocollo DHCP per la configurazione. La classe DHCP SUNW.i86pc indica che questo comando verrà applicato a tutti i client x86 configurati per il boot in rete di Solaris, non su un singolo client. L'opzione -s viene usata per specificare che i client devono essere installati dal server di installazione di nome rosacroce. Il server contiene un'immagine del CD Solaris Software 1 of 2 x86 Platform Edition in /export/boot/cdx86.
Per maggiori informazioni sull'uso di DHCP per impostare i parametri dell'installazione in rete, vedere “Supporting Solaris Network Installation with the DHCP Service (Task Map)” in System Administration Guide: IP Services.
server_di_installazione_x86# cd /export/boot/Solaris_9/Tools server_di_installazione_x86# ./add_install_client -d -s rosacroce:/export/home/cdx86 \ SUNW.i86pc i86pc |
L'esempio seguente spiega come aggiungere un client di installazione x86 a un server di installazione e designare una console seriale da utilizzare durante il processo di installazione. L'esempio configura il client di installazione nel modo seguente.
L'opzione -d indica che il client è configurato in modo da usare DHCP per l'impostazione dei parametri di installazione.
L'opzione -e indica che l'installazione avrà luogo solo sul client il cui indirizzo Ethernet è 00:07:e9:04:4a:bf.
L'opzione -b indica al programma di installazione di usare la porta seriale ttya come dispositivo di input e di output.
server_installazione# cd /export/boot/Solaris_9/Tools server_installazione# ./add_install_client -d -e "00:07:e9:04:4a:bf" \ -b "input-device=ttya" -b "output-device=ttya" i86pc |
Per una descrizione completa delle variabili per le proprietà di boot utilizzabili con l'opzione -b, vedere la pagina man eeprom(1M).
L'esempio seguente spiega come aggiungere un client di installazione x86 a un server di installazione e specificare il dispositivo di boot da utilizzare durante il processo di installazione. Se si specifica il dispositivo di boot durante la fase di configurazione del client di installazione, questa informazione non verrà richiesta dal Device Configuration Assistant nel corso dell'installazione.
L'esempio configura il client di installazione nel modo seguente.
L'opzione -d indica che il client è configurato in modo da usare DHCP per l'impostazione dei parametri di installazione.
L'opzione -e indica che l'installazione avrà luogo solo sul client il cui indirizzo Ethernet è 00:07:e9:04:4a:bf.
Le prime due opzioni -b indicano al programma di installazione di utilizzare la porta seriale ttya rispettivamente come dispositivo di input e di output.
La terza opzione -b indica al programma di installazione di usare uno specifico dispositivo di boot durante l'installazione.
Il valore del percorso del dispositivo di boot varia in base all'hardware in uso.
L'indicazione i86pc per la piattaforma indica che il client è un sistema x86.
server_installazione# cd /export/boot/Solaris_9/Tools server_installazione# ./add_install_client -d -e "00:07:e9:04:4a:bf" \ -b "input-device=ttya" -b "output-device=ttya" \ -b "bootpath=/pci@0,0/pci108e,16a8@8" i86pc |
Per una descrizione completa delle variabili per le proprietà di boot utilizzabili con l'opzione -b, vedere la pagina man eeprom(1M).
Per installare il sistema in rete, è necessario impostare il client per l'esecuzione di questa procedura. Abilitare il boot in rete con PXE sul sistema client usando il programma di configurazione del BIOS residente nel BIOS di sistema, nel BIOS della scheda di rete o in entrambi. Su alcuni sistemi è anche necessario modificare la priorità del dispositivo di boot anteponendo il boot in rete all'avvio del sistema da altri dispositivi. Vedere la documentazione del produttore relativa al programma di configurazione oppure seguire le istruzioni del programma di configurazione visualizzate durante il boot.
Durante l'installazione, rispondere alle domande sulla configurazione del sistema.
Al termine del boot e dell'installazione in rete, configurare il sistema per l'esecuzione dei boot successivi dal disco.
Alcune schede di rete che supportano PXE dispongono di una funzione che permette di eseguire questo tipo di boot digitando una particolare combinazione di tasti in risposta a un breve prompt visualizzato durante il boot. Questa funzione permette di avviare il sistema in rete con PXE senza bisogno di modificare le impostazioni di PXE. Se la propria scheda non dispone di questa funzione, disabilitare PXE nella configurazione del BIOS durante il boot successivo all'installazione. Il sistema eseguirà i boot successivi dal disco.