Questo capitolo spiega come usare Solaris Live Upgrade per aggiornare e attivare un ambiente di boot inattivo. Spiega inoltre come ripristinare il sistema in caso di problemi nell'attivazione. Il capitolo è suddiviso nelle seguenti sezioni:
Installazione di archivi Solaris Flash in un ambiente di boot
Ripristino dei guasti: ripristino dell'ambiente di boot originale (riga di comando)
Solaris Live Upgrade può essere usato con i menu o dalla riga di comando. In questa sezione sono documentate le procedure per entrambi i tipi di interfaccia. Queste procedure, tuttavia, non esauriscono le possibilità d'uso di Solaris Live Upgrade. Per maggiori informazioni sui comandi, vedere il Capitolo 39 e le pagine man appropriate, che documentano in maggiore dettaglio le opzioni dell'interfaccia dalla riga di comando.
Operazione |
Descrizione |
Per istruzioni, vedere |
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Aggiornamento di un ambiente di boot o installazione di un archivio Solaris Flash |
| |
Attivazione di un ambiente di boot inattivo |
Rendere effettive le modifiche e rendere attivo l'ambiente di boot inattivo | |
(Opzionale) Ripristino dell'ambiente originale in caso di problemi nell'attivazione |
Riattivare l'ambiente di boot originale in caso di problemi con la procedura |
Ripristino dei guasti: ripristino dell'ambiente di boot originale (riga di comando) |
Per aggiornare un ambiente di boot è possibile usare il menu Update o il comando luupgrade. Questa sezione descrive le procedure da seguire per aggiornare un ambiente di boot inattivo usando file situati nelle seguenti posizioni:
Server NFS
File locale
Unità nastro locale
Dispositivo locale, ad esempio un DVD o un CD
Se l'installazione richiede più CD, per eseguire l'aggiornamento è necessario utilizzare la riga di comando. Vedere Aggiornare un'immagine del sistema operativo da più CD (riga di comando).
Quando si aggiorna un ambiente di boot con l'ultima versione dell'ambiente operativo, l'ambiente di boot attivo non viene interessato. I nuovi file vengono uniti ai file system di importanza critica dell'ambiente di boot inattivo, ma i file system condivisibili non vengono modificati.
Se è stato creato un archivio Solaris Flash, anziché eseguire un aggiornamento è possibile installare l'archivio in un ambiente di boot inattivo. I nuovi file sovrascrivono i file system di importanza critica dell'ambiente di boot inattivo, ma i file system condivisibili non vengono modificati. Vedere Installazione di archivi Solaris Flash in un ambiente di boot.
È possibile aggiornare un ambiente di boot inattivo contenente qualunque combinazione di slice di dischi fisici, volumi di Solaris Volume Manager o volumi di Veritas Volume Manager. La slice selezionata per il file system radice (/) deve essere una concatenazione di una singola slice inclusa in un volume RAID–1 (mirror). Per informazioni sulle procedure di creazione di un ambiente di boot con file system in mirroring, vedere Creare un ambiente di boot con volumi RAID-1 (mirror) (riga di comando).
Se durante un aggiornamento occorre aggiungere o rimuovere pacchetti o patch, Solaris Live Upgrade richiede che i pacchetti o le patch siano conformi alle direttive di packaging avanzate SVR4. Benché i pacchetti Sun siano conformi a queste direttive, Sun non può garantire la conformità dei pacchetti di altri produttori. I pacchetti non conformi possono causare l'interruzione del software di aggiunta dei pacchetti o l'alterazione dell'ambiente di boot.
Per maggiori informazioni sull'aggiunta e sulla rimozione di pacchetti con Solaris Live Upgrade, vedere i seguenti riferimenti:
Per informazioni sulla pianificazione, vedere Gestione dei pacchetti e delle patch con Solaris Live Upgrade.
Per informazioni sul comando e sulle relative opzioni, vedere la pagina man luupgrade(1M).
Per maggiori informazioni sui requisiti dei pacchetti, vedere l'Appendice G.
Per eseguire un aggiornamento con questa procedura, è necessario utilizzare un solo CD, un DVD o un'immagine di installazione combinata. Se l'installazione richiede più CD, è necessario usare la procedura descritta in: Aggiornare un'immagine del sistema operativo da più CD (riga di comando).
Dal menu principale di Solaris Live Upgrade, selezionare Update.
Viene visualizzato il menu di aggiornamento.
Inserire il nome del nuovo ambiente di boot.
Inserire il percorso dell'immagine di installazione di Solaris.
Supporto di installazione |
Descrizione |
---|---|
File system di rete |
Specificare il percorso del file system locale in cui risiede l'immagine di installazione. |
File locale |
Specificare il percorso del file system locale in cui risiede l'immagine di installazione. |
Unità nastro locale |
Specificare l'unità nastro locale e la posizione sul nastro in cui risiede l'immagine di installazione. |
Dispositivo locale, DVD o CD |
Specificare il dispositivo locale e il percorso dell'immagine di installazione. |
Se si utilizza un DVD o un unico CD, inserire il percorso del disco, come nell'esempio seguente:
Package Media: /cdrom/Solaris_9/s0 |
Se si dispone di un'immagine di installazione combinata in rete, inserire il percorso del file system di rete come nell'esempio seguente:
Package Media: /net/sistema_inst/export/Solaris_9/immagine_os |
Per avviare l'aggiornamento, premere F3.
Al termine dell'aggiornamento, viene visualizzato il menu principale.
Per eseguire un aggiornamento con questa procedura, è necessario utilizzare un solo CD, un DVD o un'immagine di installazione combinata. Se l'installazione richiede più CD, è necessario usare la procedura descritta in: Aggiornare un'immagine del sistema operativo da più CD (riga di comando).
Eseguire il login come utente root.
Indicare l'ambiente di boot da aggiornare e il percorso del software di installazione digitando:
# luupgrade -u -n nome_BE -s immagine_os |
Aggiorna l'immagine del sistema operativo in un ambiente di boot
Specifica il nome dell'ambiente di boot da aggiornare
Specifica il percorso della directory che contiene l'immagine del sistema operativo.
In questo esempio, viene aggiornato l'ambiente di boot di secondo_disco.
# luupgrade -u -n secondo_disco \ -s /net/sistema_inst/export/Solaris_9/immagine_OS |
Se l'immagine del sistema operativo risiede su due o più CD, usare questa procedura di aggiornamento.
Eseguire il login come utente root.
Indicare l'ambiente di boot da aggiornare e il percorso del software di installazione digitando:
# luupgrade -u -n nome_BE -s immagine_os |
Aggiorna l'immagine del sistema operativo in un ambiente di boot
Specifica il nome dell'ambiente di boot da aggiornare
Specifica il percorso della directory che contiene l'immagine del sistema operativo.
Quando il programma di installazione ha terminato la lettura del primo CD, inserire il secondo CD.
Questo punto è identico al precedente, ma l'opzione -u viene sostituita dall'opzione -i. Scegliere se eseguire il programma di installazione del secondo CD con i menu o in modalità testo.
Il comando seguente esegue il programma di installazione del secondo CD con i menu.
# luupgrade -i -n nome_BE -s immagine_os |
Questo comando esegue il programma di installazione sul secondo CD in modalità testo e non richiede l'interazione dell'utente.
# luupgrade -i -n nome_BE -s immagine_os -O '-nodisplay - noconsole' |
Cerca un programma di installazione sul supporto specificato e lo esegue. Il programma di installazione viene specificato con -s.
Specifica il nome dell'ambiente di boot da aggiornare.
Specifica il percorso della directory che contiene l'immagine del sistema operativo.
(Opzionale) Esegue il programma di installazione sul secondo CD in modalità testo e non richiede l'interazione dell'utente.
L'ambiente di boot è pronto per essere attivato. Vedere Attivazione di un ambiente di boot.
In questo esempio, viene aggiornato l'ambiente di boot di secondo_disco e l'immagine di installazione si trova su due CD: Solaris Software 1 of 2 e Solaris Software 2 of 2. L'opzione -u determina se lo spazio è sufficiente per tutti i pacchetti del set di CD. L'opzione -O, insieme alle opzioni -nodisplay e -noconsole, impedisce la visualizzazione dell'interfaccia a caratteri dopo la lettura del secondo CD; all'utente non viene richiesto di inserire informazioni. Per visualizzare l'interfaccia, omettere queste opzioni.
Inserire il CD Solaris Software 1 of 2 e digitare:
# luupgrade -u -n secondo_disco -s /dev/cdrom/cdrom0/s0 |
Inserire il CD Solaris Software 2 of 2 e digitare:
# luupgrade -i -n secondo_disco -s /dev/cdrom/cdrom0 -O '-nodisplay \ -noconsole' |
Per installare altri CD, usare il comando luupgrade con l'opzione -i.
Questa procedura mostra come creare un profilo da utilizzare con Solaris Live Upgrade. Il profilo creato potrà essere usato per aggiornare un ambiente di boot inattivo usando il comando luupgrade con l'opzione -j.
Per le procedure di utilizzo del profilo, vedere le sezioni seguenti:
Per l'esecuzione di un aggiornamento con un profilo, vedere Eseguire un aggiornamento con un profilo usando Solaris Live Upgrade (riga di comando).
Per l'esecuzione di un'installazione Solaris Flash con un profilo, vedere Installare un archivio Solaris Flash con un profilo (riga di comando).
Creare un file con un editor di testo.
Assegnare al file un nome descrittivo. Verificare che il nome del profilo sia indicativo del modo in cui si intende installare Solaris sul sistema. Ad esempio, è possibile assegnare a questo profilo il nome upgrade_Solaris_9.
Aggiungere le parole chiave e i valori desiderati.
Nei profili di Solaris Live Upgrade è possibile usare solo le parole chiave elencate nelle tabelle seguenti.
Per eseguire un'installazione usando i valori upgrade o flash_install per la parola chiave Install_type, vedere la Tabella 36–2.
Per eseguire un'installazione usando il valore flash_update per la parola chiave Install_type, vedere la Tabella 36–3.
Parola chiave |
Descrizione |
---|---|
(Obbligatoria) Install_type |
Determina se verrà eseguito un aggiornamento dell'ambiente Solaris presente sul sistema o se verrà installato un archivio Solaris Flash. Per questa parola chiave, usare i seguenti valori:
|
(Richiesta per gli archivi Solaris Flash) archive_location |
Richiama un archivio Solaris Flash dalla posizione designata. Per l'elenco dei valori utilizzabili con questa parola chiave, vedere Parola chiave archive_location. |
(Opzionale) cluster (aggiunta o eliminazione di cluster) |
Designa l'aggiunta o la rimozione di un cluster dal gruppo software da installare sul sistema. Per l'elenco dei valori utilizzabili con questa parola chiave, vedere Parola chiave cluster (aggiunta di gruppi software) . |
(Opzionale) geo |
Designa la versione locale o le versioni locali da installare sul sistema o da aggiungere durante un aggiornamento. Per l'elenco dei valori utilizzabili con questa parola chiave, vedere Parola chiave geo. |
(Opzionale) isa_bits |
Specifica se debbano essere installati i pacchetti a 64 bit o i pacchetti a 32 bit di Solaris 9. Per l'elenco dei valori utilizzabili con questa parola chiave, vedere Parola chiave isa_bits. |
(Opzionale) local_customization |
Prima di installare un archivio Solaris Flash su un sistema clone, è possibile creare script personalizzati che preservino le configurazioni locali sul sistema clone. La parola chiave local_customization designa la directory in cui sono stati memorizzati questi script. Il valore corrisponde al percorso dello script sul sistema clone. Per informazioni sugli script di predeployment e postdeployment, vedere Creazione di script di personalizzazione. |
(Opzionale) locale |
Designa i pacchetti delle versioni locali da installare o da aggiungere durante l'aggiornamento. Per l'elenco dei valori utilizzabili con questa parola chiave, vedere Parola chiave locale. |
(Opzionale) package |
Designa l'aggiunta o la rimozione di un pacchetto dal gruppo software da installare sul sistema. Per l'elenco dei valori utilizzabili con questa parola chiave, vedere Parola chiave package. |
Tabella 36–3 Parole chiave dei profili Solaris Live Upgrade per la creazione di un archivio differenziale
Parola chiave |
Descrizione |
---|---|
(Obbligatoria) Install_type |
Definisce l'installazione di un archivio Solaris Flash sul sistema. Il valore per gli archivi differenziali è flash_update. |
(Obbligatorio) archive_location |
Richiama un archivio Solaris Flash dalla posizione designata. Per l'elenco dei valori utilizzabili con questa parola chiave, vedere Parola chiave archive_location. |
(Opzionale) forced_deployment |
Forza l'installazione di un archivio differenziale Solaris Flash su un sistema clone diverso da quello atteso dal software. Se si utilizza forced_deployment, tutti i file nuovi vengono eliminati per portare il sistema clone allo stato richiesto. Se non si è certi di voler eliminare i file nuovi, usare l'impostazione predefinita, che protegge i nuovi file interrompendo l'installazione. |
(Opzionale) local_customization |
Prima di installare un archivio Solaris Flash su un sistema clone, è possibile creare script personalizzati che preservino le configurazioni locali sul sistema clone. La parola chiave local_customization designa la directory in cui sono stati memorizzati questi script. Il valore corrisponde al percorso dello script sul sistema clone. Per informazioni sugli script di predeployment e postdeployment, vedere Creazione di script di personalizzazione. |
(Opzionale) no_content_check |
Durante l'installazione di un sistema clone con un archivio differenziale Solaris Flash, è possibile usare la parola chiave no_content_check per ignorare la verifica file per file. Questo tipo di verifica assicura che il sistema clone sia una esatta duplicazione del sistema master. È perciò preferibile evitare di usare questa parola chiave se non si è certi che il sistema clone sia una copia esatta del sistema master originale. |
(Opzionale) no_master_check |
Durante l'installazione di un sistema clone con un archivio differenziale Solaris Flash, è possibile usare la parola chiave no_master_check per ignorare la verifica dei file. I file dei sistemi clone non vengono controllati. Il controllo permetterebbe di verificare che il sistema clone sia stato creato sulla base del sistema master originale. È perciò preferibile evitare di usare questa parola chiave se non si è certi che il sistema clone sia una copia esatta del sistema master originale. |
Salvare il profilo in una directory del sistema locale.
Verificare che il proprietario del profilo sia root e che le autorizzazioni siano impostate su 644.
Provare il profilo (opzionale).
Per informazioni sulla procedura di prova del profilo, vedere Provare un profilo da usare con Solaris Live Upgrade.
In questo esempio, i parametri per l'aggiornamento vengono indicati da un profilo. Questo profilo dovrà essere usato per aggiornare un ambiente di boot inattivo con il comando luupgrade e le opzioni -u e -j di Solaris Live Upgrade. Questo profilo aggiunge un pacchetto e un cluster. Al profilo vengono inoltre aggiunte una versione locale regionale e altre versioni locali. Se si aggiungono una o più versioni locali a un profilo, verificare che l'ambiente di boot contenga uno spazio su disco sufficiente.
# parole chiave valori # ---------------- ------------------- install_type upgrade package SUNWxwman add cluster SUNWCacc add geo C_Europe locale zh_TW locale zh_TW.BIG5 locale zh_TW.UTF-8 locale zh_HK.UTF-8 locale zh_HK.BIG5HK locale zh locale zh_CN.GB18030 locale zh_CN.GBK locale zh_CN.UTF-8 |
L'esempio seguente mostra un profilo da utilizzare con Solaris Live Upgrade per l'installazione di un archivio differenziale su un sistema clone. Con questa procedura, verranno aggiunti, eliminati o modificati solo i file specificati dall'archivio differenziale. L'archivio Solaris Flash viene richiamato da un server NFS. Poiché l'immagine era stata creata dal sistema master originale, l'immagine del sistema clone non viene controllata. Il profilo può essere utilizzato con il comando luupgrade di Solaris Live Upgrade e le opzioni -u e -j.
# parole chiave valori # ---------------- ------------------- install_type flash_update archive_location nfs installserver:/export/solaris/flasharchive/solarisarchive no_master_check
Per usare il comando luupgrade per installare l'archivio differenziale, vedere Installare un archivio Solaris Flash con un profilo (riga di comando).
Dopo la creazione di un profilo, è possibile usare il comando luupgrade per provarlo. Esaminando l'output generato da luupgrade, è possibile determinare velocemente se il risultato corrisponde all'obiettivo desiderato.
Provare il profilo.
# luupgrade -u -n nome_BE -D -s immagine_os -j percorso_profilo |
Aggiorna l'immagine del sistema operativo in un ambiente di boot
Specifica il nome dell'ambiente di boot da aggiornare.
Il comando luupgrade usa la configurazione del disco dell'ambiente di boot selezionato per provare le opzioni del profilo specificate con l'opzione -j.
Specifica il percorso della directory che contiene l'immagine del sistema operativo. È possibile specificare una directory di un supporto di installazione, ad esempio di un DVD-ROM o di un CD-ROM, oppure una directory NFS o UFS.
Percorso di un profilo configurato per l'aggiornamento. Il profilo deve trovarsi in una directory del sistema locale.
Nell'esempio seguente, al profilo è assegnato il nome di upgrade_Solaris_9. Il profilo è provato con successo nell'ambiente di boot inattivo u1b08.
# luupgrade -u -n u1b08 -D -s /net/installsvr/export/u1/combined.u1wos \ -j /var/tmp/flash_profile Convalida del contenuto del supporto /net/installsvr/export/u1/combined.u1wos. Il supporto è uno dei supporti standard di Solaris. Il supporto contiene un'immagine di aggiornamento del sistema operativo. Il supporto contiene Solaris versione 9. Ricerca del modello di profilo di aggiornamento da utilizzare. Ricerca del programma di aggiornamento del sistema operativo. Controllo dell'esistenza di richieste di Live Upgrade precedentemente programmate. Creazione del profilo di aggiornamento per l'ambiente di boot u1b08. Determinazione dei pacchetti da installare o da aggiornare per l'ambiente di boot u1b08. Simulazione dell'aggiornamento del sistema operativo dell'ambiente di boot u1b08. La simulazione dell'aggiornamento del sistema operativo è terminata. INFORMAZIONE: var/sadm/system/data/upgrade_cleanup contiene un log dell'operazione di aggiornamento. INFORMAZIONE: var/sadm/system/data/upgrade_cleanup contiene un log delle operazioni di pulizia richieste. L'aggiornamento Solaris dell'ambiente di boot u1b08 è completo. |
A questo punto è possibile usare il profilo per aggiornare un ambiente di boot inattivo.
Questa procedura fornisce istruzioni dettagliate per l'aggiornamento dell'ambiente operativo con l'uso di un profilo.
Per installare un archivio Solaris Flash usando un profilo, vedere Installare un archivio Solaris Flash con un profilo (riga di comando).
Se sono state aggiunte una o più versioni locali a un profilo, verificare che l'ambiente di boot contenga uno spazio su disco sufficiente.
Eseguire il login come utente root.
Creare un profilo.
Per l'elenco delle parole chiave utilizzabili con i profili di Solaris Live Upgrade, vedere la Tabella 36–2.
Digitare:
# luupgrade -u -n nome_BE -s immagine_os -j percorso_profilo |
Aggiorna l'immagine del sistema operativo in un ambiente di boot
Specifica il nome dell'ambiente di boot da aggiornare.
Specifica il percorso della directory che contiene l'immagine del sistema operativo. È possibile specificare una directory di un supporto di installazione, ad esempio di un DVD-ROM o di un CD-ROM, oppure una directory NFS o UFS.
Percorso di un profilo. Il profilo deve trovarsi in una directory del sistema locale. Per informazioni sulla creazione di un profilo, vedere Creare un profilo per Solaris Live Upgrade.
L'ambiente di boot è pronto per essere attivato.
In questo esempio, viene installato un archivio nell'ambiente di boot secondo_disco. Per accedere al profilo viene usata l'opzione -j. L'ambiente di boot è pronto per essere attivato. Per creare il profilo, vedere Creare un profilo per Solaris Live Upgrade.
# luupgrade -u -n secondo_disco \ -s /net/sistema_inst/export/solarisX/immagine_OS \ -j /var/tmp/profile |
Questa sezione descrive la procedura per usare Solaris Live Upgrade per l'installazione di archivi Solaris Flash residenti nelle seguenti posizioni:
Sul server HTTP
Sul server FTP - Questo percorso deve essere usato solo dalla riga di comando
Sul server NFS
In un file locale
Sull'unità nastro locale
Su un dispositivo locale, ad esempio un DVD o un CD
Alcuni esempi di sintassi dei percorsi associati alla memorizzazione degli archivi sono riportati in Parola chiave archive_location.
L'installazione di un archivio Solaris Flash sovrascrive tutto il contenuto del nuovo ambiente di boot ad eccezione dei file condivisi.
Per usare la funzione di installazione Solaris Flash, è prima necessario installare il sistema master e avere creato l'archivio Solaris Flash. Per maggiori informazioni su Solaris Flash, vedere il Capitolo 19. Per creare un archivio Solaris Flash vedere le seguenti procedure:
Creare un archivio Solaris Flash per un'installazione iniziale
Creazione di un archivio differenziale Solaris Flash con un'immagine master aggiornata
Creazione di un archivio differenziale Solaris Flash usando Solaris Live Upgrade
Dal menu principale di Solaris Live Upgrade, selezionare Flash.
Viene visualizzato il menu “Converti in Flash l'ambiente di boot alternativo”.
Inserire il nome dell'ambiente di boot in cui si desidera installare l'archivio Solaris Flash e la posizione del supporto di installazione:
Name of Boot Environment: Solaris_9 Package media: /net/server-inst/export/Solaris_9/latest |
Premere F1 per aggiungere un archivio.
Viene visualizzato il sottomenu Archive Selection.
Location - Retrieval Method <No Archives added> - Select ADD to add archives |
Questo menu permette di creare una serie di archivi. Per aggiungere o rimuovere un archivio, procedere come segue.
Per aggiungere un archivio al menu, premere F1.
Viene visualizzato un sottomenu per la scelta del metodo di richiamo.
HTTP NFS Local File Local Tape Local Device |
Nel menu “Select Retrieval Method”, selezionare la posizione dell'archivio Solaris Flash.
Supporto selezionato |
Richiesta |
---|---|
HTTP |
Specificare l'URL e le informazioni sul proxy necessarie per accedere all'archivio Solaris Flash. |
NFS |
Specificare il percorso del file system di rete in cui si trova l'archivio Solaris Flash. Oppure, specificare il nome del file dell'archivio. |
File locale |
Specificare il percorso del file system locale in cui si trova l'archivio Solaris Flash. |
Unità nastro locale |
Specificare l'unità nastro locale e la posizione del nastro su cui si trova l'archivio Solaris Flash. |
Dispositivo locale |
Specificare il dispositivo locale, il percorso dell'archivio Solaris Flash e il tipo di file system in cui si trova l'archivio Solaris Flash. |
Viene visualizzato un sottomenu simile a quello dell'esempio seguente, che varia a seconda del supporto selezionato.
NFS Location: |
Inserire il percorso dell'archivio come indicato nell'esempio seguente.
NFS Location: host:/percorso/destinazione archivio.flar |
Premere F3 per aggiungere l'archivio all'elenco.
(Opzionale) Per rimuovere un archivio dal menu, premere F2.
Quando l'elenco contiene gli archivi che si desidera installare, premere F6 per uscire.
Premere F3 per installare uno o più archivi.
L'archivio Solaris Flash viene installato nell'ambiente di boot. I file residenti nell'ambiente di boot vengono sovrascritti, ad eccezione dei file condivisibili.
L'ambiente di boot è pronto per essere attivato. Vedere Attivare un ambiente di boot (interfaccia a caratteri).
Eseguire il login come utente root.
Digitare:
# luupgrade -f -n nome_BE -s immagine_os -a archivio |
Specifica l'installazione di un sistema operativo da un archivio Solaris Flash.
Specifica il nome dell'ambiente di boot da installare con l'archivio.
Specifica il percorso della directory che contiene l'immagine del sistema operativo. È possibile specificare una directory di un supporto di installazione, ad esempio di un DVD-ROM o di un CD-ROM, oppure una directory NFS o UFS.
Percorso dell'archivio Solaris Flash, se disponibile sul file system locale. Le versioni delle immagini del sistema operativo specificate con le opzioni -s e -a devono essere uguali.
In questo esempio, viene installato un archivio nell'ambiente di boot secondo_disco. L'archivio si trova sul sistema locale. Le versioni del sistema operativo da specificare con le opzioni -s e -a sono entrambe Solaris 9. Tutti i file vengono sovrascritti su secondo_disco, ad eccezione dei file condivisi.
# luupgrade -f -n secondo_disco \ -s /net/sistema_inst/export/Solaris_9/immagine_OS \ -a /net/server/archive/Solaris_9 |
L'ambiente di boot è pronto per essere attivato.
Questa procedura mostra come installare un archivio Solaris Flash o un archivio differenziale con l'uso di un profilo.
Se sono state aggiunte una o più versioni locali a un profilo, verificare che l'ambiente di boot contenga uno spazio su disco sufficiente.
Eseguire il login come utente root.
Creare un profilo.
Per l'elenco delle parole chiave utilizzabili con i profili di Solaris Live Upgrade, vedere la Tabella 36–2.
Digitare:
# luupgrade -f -n nome_BE -s immagine_os -j percorso_profilo |
Specifica l'installazione di un sistema operativo da un archivio Solaris Flash.
Specifica il nome dell'ambiente di boot da aggiornare.
Specifica il percorso della directory che contiene l'immagine del sistema operativo. È possibile specificare una directory di un supporto di installazione, ad esempio di un DVD-ROM o di un CD-ROM, oppure una directory NFS o UFS.
Percorso di un profilo configurato per l'installazione flash. Il profilo deve trovarsi in una directory del sistema locale.
L'ambiente di boot è pronto per essere attivato.
In questo esempio, la posizione di installazione dell'archivio viene indicata da un profilo.
# parole chiave valori # ---------------- ------------------- install_type flash_install archive_location nfs installserver:/export/solaris/flasharchive/solarisarchive
Dopo aver creato il profilo, è possibile eseguire il comando luupgrade e installare l'archivio. Per accedere al profilo viene usata l'opzione -j.
# luupgrade -f -n secondo_disco \ -s /net/sistema_inst/export/solarisX/immagine_OS \ -j /var/tmp/profile |
L'ambiente di boot è pronto per essere attivato. Per creare il profilo, vedere Creare un profilo per Solaris Live Upgrade.
Questa procedura permette di installare un archivio Solaris Flash e di utilizzare la parola chiave archive_location dalla riga di comando anziché con un file di profilo. Un archivio può essere richiamato rapidamente anche senza l'uso di un apposito file.
Digitare:
# luupgrade -f -n nome_BE -s immagine_os -J 'profilo' |
Specifica l'aggiornamento di un sistema operativo da un archivio Solaris Flash.
Specifica il nome dell'ambiente di boot da aggiornare.
Specifica il percorso della directory che contiene l'immagine del sistema operativo. È possibile specificare una directory di un supporto di installazione, ad esempio di un DVD-ROM o di un CD-ROM, oppure una directory NFS o UFS.
Specifica la parola chiave archive_location del profilo. Per i valori delle parole chiave, vedere Parola chiave archive_location.
L'ambiente di boot è pronto per essere attivato.
In questo esempio, viene installato un archivio nell'ambiente di boot secondo_disco. Per richiamare l'archivio vengono usate l'opzione -J e la parola chiave archive_location. Tutti i file vengono sovrascritti su secondo_disco, ad eccezione dei file condivisi.
# luupgrade -f -n secondo_disco \ -s /net/sistema_inst/export/solarisX/immagine_OS \ -J 'archive_location http://esempio.com/flash.flar' |
L'attivazione di un ambiente di boot permette di utilizzarlo per l'avvio successivo del sistema. In caso di problemi nell'avvio del sistema con il nuovo ambiente di boot, sarà sufficiente tornare all'ambiente di boot originale. Vedere Ripristino dei guasti: ripristino dell'ambiente di boot originale (riga di comando).
Perché l'attivazione possa avvenire correttamente, l'ambiente di boot deve soddisfare le seguenti condizioni:
Lo stato dell'ambiente di boot deve essere “complete”. Per informazioni su come determinare lo stato dell'ambiente, vedere Visualizzazione dello stato degli ambienti di boot.
Se l'ambiente di boot non è quello corrente, non è stato possibile attivare le partizioni di quell'ambiente con lumount(1M) o mount(1M).
L'ambiente di boot che si desidera attivare non può essere sottoposto a un'operazione di confronto. Vedere Confronto tra due ambienti di boot.
Se si desidera riconfigurare lo spazio di swap, operare questa modifica prima di avviare l'ambiente di boot inattivo. Nella configurazione predefinita, tutti gli ambienti di boot condividono gli stessi dispositivi di swap. Per riconfigurare lo spazio di swap, vedere “Creare un nuovo ambiente di boot”, Punto 9 o Creare un ambiente di boot e riconfigurare lo spazio di swap (riga di comando).
Se non si intende utilizzare il dischetto Solaris Device Configuration Assistant x86 Platform Edition per l'avvio del sistema, è possibile ignorare questa procedura. Se il boot verrà eseguito con il Device Configuration Assistant, è necessario aggiornare il dischetto di boot. Questa procedura permette di aggiornare il dischetto di boot alla versione utilizzata sovrascrivendo il dischetto esistente o scrivendo i dati su un nuovo dischetto.
Inserire il dischetto Solaris Device Configuration Assistant x86 Platform Edition. Usare il dischetto esistente da sovrascrivere o un nuovo dischetto.
Aggiornare il dischetto di boot con l'ultima immagine disponibile per la versione in uso.
Espellere il dischetto di boot.
Digitare:
volcheck |
Copiare il file boot/solaris/bootenv.rc del nuovo ambiente di boot sul dischetto.
cp /a/boot/solaris/bootenv.rc /floppy/floppy0/solaris/bootenv.rc |
Controllare che i dispositivi di input e di output sul dischetto siano corretti. Qualora non fossero corretti, aggiornarli.
A questo punto si è pronti per attivare il nuovo ambiente di boot.
La prima volta che si avvia un sistema da un nuovo ambiente di boot, il software Solaris Live Upgrade sincronizza questo ambiente con quello precedentemente attivo. “Sincronizzazione” significa in questo caso la copia di alcuni file e directory di importanza critica dall'ambiente di boot precedente a quello nuovo. Solaris Live Upgrade non esegue questa sincronizzazione dopo il boot iniziale, a meno che l'operazione non venga forzata dall'utente.
Per maggiori informazioni sulla sincronizzazione, vedere Sincronizzazione dei file tra gli ambienti di boot.
Dal menu principale di Solaris Live Upgrade, selezionare Activate.
Inserire il nome dell'ambiente di boot da attivare:
Name of Boot Environment: Solaris_9 Do you want to force a Live Upgrade sync operations: no |
È possibile continuare oppure forzare la sincronizzazione dei file.
Premere Return per continuare.
Al primo avvio dell'ambiente di boot, i file vengono automaticamente sincronizzati.
È possibile forzare la sincronizzazione dei file, ma questa funzione deve essere usata con cautela. I sistemi operativi di entrambi gli ambienti di boot devono essere compatibili con i file da sincronizzare. Per forzare la sincronizzazione dei file, digitare:
Do you want to force a Live Upgrade sync operations: yes |
La sincronizzazione forzata deve essere utilizzata con estrema cautela, poiché spesso è difficile tener conto di tutte le modifiche apportate all'ultimo ambiente di boot attivo. Ad esempio, se l'ambiente di boot corrente viene eseguito in Solaris 9 e si ritorna a Solaris 7 con una sincronizzazione forzata, i file della versione 7 possono risultare modificati. Poiché i file dipendono dalla versione dell'ambiente operativo, il boot di Solaris 2.6 può non riuscire perché i file di Solaris 9 non sono sempre compatibili con quelli di Solaris 7.
Premere F3 per iniziare il processo di attivazione.
Premere Return per continuare.
Il nuovo ambiente di boot verrà attivato al riavvio successivo del sistema.
Per attivare l'ambiente di boot inattivo, riavviare il sistema:
# init 6 |
Eseguire il login come utente root.
Per attivare l'ambiente di boot, digitare:
# /usr/sbin/luactivate nome_BE |
Specifica il nome dell'ambiente di boot da attivare
Riavviare il sistema.
# init 6 |
Per riavviare il sistema, usare solo i comandi init o shutdown. Non usare i comandi reboot, halt o uadmin, poiché il sistema non cambierebbe l'ambiente di boot. Verrebbe cioè avviato nuovamente l'ambiente di boot precedentemente attivo.
In questo esempio, viene attivato l'ambiente di boot secondo_disco.
# /usr/sbin/luactivate secondo_disco # init 6 |
La prima volta che si avvia un sistema da un nuovo ambiente di boot, il software Solaris Live Upgrade sincronizza questo ambiente con quello precedentemente attivo. “Sincronizzazione” significa in questo caso la copia di alcuni file e directory di importanza critica dall'ambiente di boot precedente a quello nuovo. Solaris Live Upgrade non esegue questa sincronizzazione dopo il boot iniziale, a meno che questa operazione non venga forzata usando il comando luactivate e l'opzione -s.
Per maggiori informazioni sulla sincronizzazione, vedere Sincronizzazione dei file tra gli ambienti di boot.
Eseguire il login come utente root.
Per attivare l'ambiente di boot, digitare:
# /usr/sbin/luactivate -s nome_BE |
Forza la sincronizzazione dei file tra l'ambiente di boot precedentemente attivo e quello nuovo. Alla prima attivazione di un ambiente di boot, i file dei due ambienti di boot vengono sincronizzati. Alle attivazioni successive, i file verranno sincronizzati solo se verrà utilizzata l'opzione -s.
Questa opzione deve essere utilizzata con estrema cautela, poiché spesso è difficile tener conto di tutte le modifiche apportate all'ultimo ambiente di boot attivo. Ad esempio, se l'ambiente di boot corrente viene eseguito in Solaris 9 e si ritorna a Solaris 7 con una sincronizzazione forzata, i file della versione 7 possono risultare modificati. Poiché i file dipendono dalla versione dell'ambiente operativo, il boot di Solaris 2.6 può non riuscire perché i file di Solaris 9 non sono sempre compatibili con quelli di Solaris 7.
Specifica il nome dell'ambiente di boot da attivare
Riavviare il sistema.
# init 6 |
In questo esempio, viene attivato l'ambiente di boot secondo_disco e i file vengono sincronizzati.
# /usr/sbin/luactivate -s secondo_disco # init 6 |
In caso di problemi dopo l'aggiornamento, o di incompatibilità dell'applicazione con uno dei componenti aggiornati, è possibile ripristinare l'ambiente di boot originale usando una delle procedure descritte qui di seguito, a seconda della piattaforma utilizzata. Per i sistemi SPARC, la prima procedura utilizza luactivate per tornare all'ambiente di boot originale. Se la prima procedura non dovesse riuscire, usare la seconda procedura per eseguire il boot da un DVD-ROM, da un CD-ROM o da un'immagine di rete. Per i sistemi x86, scegliere la procedura in base al fatto che i file system radice (/) siano attivati sullo stesso disco fisico o su due dischi differenti.
Se l'attivazione del nuovo ambiente di boot è andata a buon fine ma non si è soddisfatti del risultato, usare la procedura seguente.
Eseguire il login come utente root.
Digitare:
# /usr/sbin/luactivate nome_BE |
Specifica il nome dell'ambiente di boot da attivare
Riavviare il sistema.
# init 6 |
L'ambiente di boot precedente torna ad essere l'ambiente attivo.
Se il nuovo ambiente di boot non si avvia e si riesce ad avviare l'ambiente originale in modalità monoutente, usare la procedura qui descritta per tornare all'ambiente di boot precedente.
Se il sistema deve essere avviato da un supporto o da un'immagine di installazione in rete, vedere SPARC: Ripristinare l'ambiente di boot originale usando un DVD, un CD o un'immagine di installazione in rete.
Al prompt OK, avviare il sistema in modalità monoutente dal DVD di Solaris, dal CD di installazione di Solaris, dalla rete o da un disco locale:
OK boot cdrom -s |
oppure
OK boot net -s |
oppure
OK boot nome_dispositivo -s |
Specifica il nome del dispositivo da cui deve essere avviato il sistema, ad esempio /dev/dsk/c0t0d0s0
Digitare:
# /sbin/luactivate nome_BE |
Specifica il nome dell'ambiente di boot da attivare
Se questo comando non visualizza un prompt, passare a SPARC: Ripristinare l'ambiente di boot originale usando un DVD, un CD o un'immagine di installazione in rete.
Se viene visualizzato il prompt, continuare.
Al prompt, digitare:
Eseguire il fallback su (attivare) l'ambiente di boot <nome disco> (yes o no)? yes |
Compare un messaggio indicante che l'attivazione è riuscita.
Riavviare il sistema.
# init 6 |
L'ambiente di boot precedente torna ad essere l'ambiente attivo.
Per avviare il sistema da un DVD, da un CD o da un'immagine di installazione in rete, procedere come segue. Attivare la slice radice (/) dall'ultimo ambiente di boot attivo. Eseguire quindi il comando luactivate per cambiare l'ambiente attivo. Al riavvio del sistema, verrà nuovamente utilizzato l'ambiente di boot originale.
Al prompt OK, avviare il sistema in modalità monoutente dal DVD di Solaris, dal CD di installazione di Solaris, dalla rete o da un disco locale:
OK boot cdrom -s |
oppure
OK boot net -s |
oppure
OK boot nome_dispositivo -s |
Specifica il nome del disco e la slice in cui risiede la copia del sistema operativo, ad esempio /dev/dsk/c0t0d0s0
Se necessario, controllare l'integrità del file system radice (/) dell'ambiente di boot sicuro.
# fsck nome_dispositivo |
Specifica la posizione del file system radice (/) sul disco dell'ambiente di boot che si desidera ripristinare. Il nome del dispositivo deve essere specificato nella forma /dev/dsk/cwtxdysz.
Attivare la slice radice dell'ambiente di boot attivo in una directory selezionata (ad esempio /mnt):
# mount nome_dispositivo /mnt |
Specifica la posizione del file system radice (/) sul disco dell'ambiente di boot che si desidera ripristinare. Il nome del dispositivo deve essere specificato nella forma /dev/dsk/cwtxdysz.
Dalla slice radice (/) dell'ambiente di boot attivo, digitare:
# /mnt/sbin/luactivate |
luactivate attiva l'ambiente di boot precedente e indica il risultato dell'operazione.
Disattivare /mnt
# umount /mnt |
Riavviare il sistema.
# init 6 |
L'ambiente di boot precedente torna ad essere l'ambiente attivo.
L'avvio del nuovo ambiente di boot potrebbe non riuscire. Se i file system radice (/) degli ambienti di boot si trovano su dischi fisici differenti, usare la procedura seguente per ripristinare l'ambiente di boot originale.
Riavviare il sistema e accedere al menu del BIOS appropriato.
Se i dispositivi di boot del sistema sono SCSI, accedere al BIOS SCSI: Per istruzioni a riguardo, vedere la documentazione del controller SCSI.
Se i dispositivi di boot sono gestiti dal BIOS di sistema, accedere al BIOS di sistema.
Seguendo le istruzioni fornite nella documentazione del BIOS, cambiare il dispositivo di boot in modo da ripristinare l'ambiente di boot originale (se differente).
Salvare le modifiche al BIOS.
Uscire dal BIOS e avviare il processo di boot.
Digitare b -s per avviare il sistema in modalità monoutente.
Digitare:
# /sbin/luactivate |
Riavviare il sistema.
# init 6 |
L'avvio del sistema potrebbe non riuscire. Se i file system radice (/) si trovano sullo stesso disco fisico, usare la procedura seguente per ripristinare l'ambiente di boot originale. Attivare la slice radice (/) dall'ultimo ambiente di boot attivo. Eseguire quindi il comando luactivate per cambiare l'ambiente attivo. Al riavvio del sistema, verrà nuovamente utilizzato l'ambiente di boot originale.
Decidere in che modo avviare il sistema.
Se si desidera eseguire il boot dal DVD di Solaris o dal CD di installazione di Solaris inserire il disco appropriato. Il BIOS del sistema deve supportare il boot da un DVD o da un CD.
Se si desidera eseguire il boot dalla rete, usare l'ambiente di boot PXE (Preboot Execution Environment). Il sistema deve supportare il PXE. Per abilitare il sistema all'uso del PXE, usare lo strumento di configurazione del BIOS o quello della scheda di rete.
Se si desidera eseguire il boot da un dischetto, inserire il dischetto Solaris Device Configuration Assistant x86 Platform Edition nel sistema.
È possibile copiare il software del Device Configuration Assistant su un dischetto dal DVD Solaris x86 Platform Edition o dal CD Solaris Software 2 of 2 x86 Platform Edition utilizzando la procedura descritta nell'Appendice I.
Seguire le istruzioni visualizzate finché non compare il menu con i parametri di boot correnti.
Digitare b -s per avviare il sistema in modalità monoutente.
Se necessario, controllare l'integrità del file system radice (/) dell'ambiente di boot sicuro.
# fsck punto_attivazione |
File system radice noto e affidabile
Attivare la slice radice dell'ambiente di boot attivo in una directory selezionata (ad esempio /mnt/sbin):
# mount nome_dispositivo /mnt/sbin |
Specifica la posizione del file system radice (/) sul disco dell'ambiente di boot che si desidera ripristinare. Il nome del dispositivo deve essere specificato nella forma /dev/dsk/cwtxdysz.
Dalla slice radice dell'ambiente di boot attivo, digitare:
# /mnt/sbin/luactivate |
luactivate attiva l'ambiente di boot precedente e indica il risultato dell'operazione.
Disattivare /mnt/sbin.
# umount nome_dispositivo /mnt/sbin |
Specifica la posizione del file system radice (/) sul disco dell'ambiente di boot che si desidera ripristinare. Il nome del dispositivo deve essere specificato nella forma /dev/dsk/cwtxdysz.
Riavviare il sistema.
# init 6 |
L'ambiente di boot precedente torna ad essere l'ambiente attivo.