Solaris Volume Manager usa i dischi virtuali per gestire i dischi fisici e i dati che contengono. In Solaris Volume Manager, un disco virtuale viene denominato volume. Il volume comprende un gruppo di slice fisiche che appaiono al sistema come un singolo dispositivo logico. I volumi sono in realtà pseudodispositivi (o dispositivi virtuali) secondo la terminologia standard di UNIX®.
Un volume è funzionalmente identico a un disco fisico dal punto di vista di un'applicazione e del file system (ad esempio UFS). Solaris Volume Manager converte le richieste di I/O dirette al volume in richieste di I/O ai dischi che lo compongono.
I volumi di Solaris Volume Manager sono realizzati a partire dalle slice (partizioni del disco) o utilizzando altri volumi di Solaris Volume Manager.
I volumi possono essere utilizzati per migliorare le prestazioni e la disponibilità dei dati. In alcuni casi, possono anche migliorare le prestazioni di I/O. Dal punto di vista funzionale, i volumi si comportano allo stesso modo delle slice. Grazie a questa analogia, i volumi sono trasparenti per gli utenti, le applicazioni e i file system. Come accade con i dispositivi fisici, è possibile usare Solaris Volume Manager per accedere ai volumi con i nomi di dispositivo a blocchi o raw. Il nome del volume è diverso a seconda che si utilizzi il dispositivo a blocchi o quello raw.
I metodi di installazione JumpStart personalizzato e Solaris Live Upgrade supportano l'uso di dispositivi a blocchi per creare file system in mirroring. Vedere Requisiti dei nomi dei volumi RAID e linee guida per i metodi JumpStart personalizzato e Solaris Live Upgrade per maggiori informazioni sui nomi dei volumi.
Quando si crea un file system in mirroring, si creano in effetti i volumi RAID-0 (concatenazioni di una singola slice) e RAID-1 (mirror). Solaris Volume Manager duplica i dati delle concatenazioni (submirror) e tratta i submirror come un singolo volume (mirror).
La Figura 10–1 mostra un mirror che duplica il file system radice (/) su due dischi fisici.
La Figura 10–1 mostra un sistema con la seguente configurazione.
Il file system radice (/) su hdisk0 è incluso nella concatenazione di una singola slice denominata d31.
Sul disco hdisk1 viene creata una concatenazione di una singola slice denominata d32.
Il mirror denominato d30 consiste dei due submirror d31 e d32.
Il mirror duplica i dati del file system radice su entrambi i submirror.