Ignora collegamenti di spostamento | |
Esci da visualizzazione stampa | |
Note sulla release Oracle Solaris 10 1/13 Oracle Solaris 10 1/13 Information Library (Italiano) |
1. Aggiornamenti della licenza
Aggiornamento del BIOS e del firmware
Aggiornamento a Oracle Solaris 10 1/13
Supporto dei prodotti non inclusi nel sistema operativo Oracle Solaris
Live Upgrade e Oracle Solaris Zones
Uso di Live Upgrade con una zona radice su un file system ZFS
Aggiornamento di un sistema con Trusted Extensions configurato con zone con etichetta
Applicazione di patch alla miniroot nei sistemi SPARC e x86
Oracle Solaris Data Encryption Supplement nelle release Oracle Solaris 10
x86: Impossibile eseguire la configurazione di rete dei sistemi con schede elx o pcelx
La dimensione predefinita del file system /var potrebbe non essere adeguata
x86: Non aggiornare i sistemi Hewlett-Packard Vectra Serie XU con la versione GG.06.13 del BIOS
SPARC: Alcuni firmware di vecchia produzione richiedono l'aggiornamento della flash PROM di boot
Solaris Management Console 2.1 Software non è compatibile con Management Console 1.0, 1.0.1 e 1.0.2
Durante l'installazione viene visualizzata l'avvertenza ZFS (15783233)
Impossibile eseguire l'installazione di Oracle Database 11 per RAC (16038016)
Problemi e bug di aggiornamento
Impossibile stabilire una connessione al server X11 Window (16226141)
Sospensione dei sistemi UltraSPARC T2 durante il reboot
I volumi ZFS pre-allocati non possono essere ridimensionati (15789119)
È possibile che vengano installate versioni locali aggiuntive
3. Problemi di runtime in Oracle Solaris
4. Prodotti software non più supportati
5. Problemi relativi alla documentazione
A. Bug documentati in precedenza e risolti nella release Oracle Solaris 10 1/13
Questa sezione riporta i problemi di installazione critici da prendere in considerazione prima di eseguire un'installazione o un aggiornamento a Sistema operativo Oracle Solaris 10. Questi problemi possono impedire la riuscita dell'installazione o dell'aggiornamento. Se il sistema presenta uno dei bug descritti in questa sezione, è consigliabile eseguire le soluzioni raccomandate prima di procedere all'installazione o all'aggiornamento.
Se si utilizza una versione precedente la 5.3 P01 (o questa stessa versione) di EMC PowerPath con uno degli elementi elencati di seguito, è necessario eseguire l'aggiornamento a PowerPath 5.3 P02.
Oracle Solaris 8/11 e versioni successive
Patch del kernel 144500–19 e successive
Per ulteriori informazioni, vedere InfoDoc 1358671.1 in My Oracle Support.
A partire da Solaris 10 8/07, l'utilizzo di Live Upgrade con Oracle Solaris Zones è supportato. Per maggiori informazioni, vedere il documento informativo 1004881.1 disponibile nella pagina My Oracle Support.
Perché Live Upgrade funzioni correttamente con una data versione del sistema operativo, è necessario installare uno specifico insieme di patch con i numeri di revisione appropriati. Per l'elenco più aggiornato delle patch accedere all'indirizzo My Oracle Support. La release Oracle Solaris 10 1/13 presenta le seguenti limitazioni in relazione a Live Upgrade:
Per aggiornare il sistema operativo Solaris 8 in uso a Oracle Solaris 10 1/13 tramite Live Upgrade, procedere come segue:
Per i sistemi SPARC: l'uso di Live Upgrade per l'aggiornamento da Solaris 8 a Oracle Solaris 10 1/13 è supportato. Per consultare le procedure dettagliate sull'utilizzo di Live Upgrade, vedere My Oracle Support.
x86: l'uso di Live Upgrade per l'aggiornamento da Solaris 8 a Oracle Solaris 10 1/13 non è supportato. In alternativa, usare la procedura di aggiornamento standard oppure eseguire Live Upgrade dal sistema operativo Solaris 8 al sistema operativo Solaris 9 o al Sistema operativo Oracle Solaris 10. È quindi possibile eseguire l'aggiornamento con Live Upgrade dalla release Solaris 9 o Oracle Solaris 10 a Oracle Solaris 10 1/13.
Nota - L'aggiornamento con Live Upgrade da Solaris 8 a Solaris 10 5/08, Solaris 10 10/08, Solaris 10 5/09 e Solaris 10 10/09 è supportato. Fare riferimento al documento informativo 1019995.1 all'indirizzo My Oracle Support.
Per aggiornare il sistema operativo 9 in uso alla release Solaris 10 10/09, usando Solaris Live Upgrade, applicare le seguenti patch:
SPARC: 137477-01 o versione successiva
x86: 137478-01 o versione successiva
Per aggiornare il sistema operativo Oracle Solaris 10 in uso alla release Oracle Solaris 10 1/13 con Oracle Solaris Live Upgrade, applicare le seguenti patch:
SPARC: 137321-01 o versione successiva
x86: 137322-01 o versione successiva
Queste patch includono la nuova funzionalità p7zip. Live Upgrade richiede la funzionalità p7zip per il supporto dell'aggiornamento a Oracle Solaris 10 1/13.
Nota - Le informazioni minime sulle patch necessarie per l'ambiente di boot diretto prima dell'utilizzo di &; Live Upgrade sono disponibili nel documento informativo 1004881.1 all'indirizzo My Oracle Support.
Oracle Solaris 10 1/13 consente di installare un file system root ZFS e configurare la root di una zona su ZFS di Oracle Solaris. In genere, non ci sono particolari limitazioni per la creazione della root di una zona su ZFS. Se si prevede di utilizzare Oracle Solaris Live Upgrade con ZFS e le configurazioni di zona, tenere presente quanto segue:
Per utilizzare Oracle Solaris Live Upgrade con le configurazioni di zona supportate in Oracle Solaris 10 1/13 è necessario aggiornare prima il sistema a Oracle Solaris 10 1/13 mediante il programma di aggiornamento standard.
Quindi, con Live Upgrade è possibile migrare il file system radice UFS con radici di zona a un file system radice ZFS oppure aggiornare o applicare patch al file system root ZFS e alle radici di zona.
Non è possibile eseguire direttamente la migrazione di configurazioni di zona non supportate da una release precedente di Oracle Solaris 10 alla release Oracle Solaris 10 1/13.
Per una descrizione dettagliata delle configurazioni delle zone supportate da aggiornare o a cui applicare patch nella release Oracle Solaris 10 1/13, vedere Migrating to a ZFS Root File System or Updating a ZFS Root File System (Live Upgrade) in Oracle Solaris ZFS Administration Guide.
Per istruzioni complete sulla definizione di queste configurazioni, vedere Oracle Solaris Installation and Live Upgrade Requirements for ZFS Support in Oracle Solaris ZFS Administration Guide.
Consultare le informazioni in questo capitolo prima di avviare la migrazione a un file system root ZFS o prima di configurare le zone su un sistema con un file system root ZFS. Seguire la procedura consigliata per configurare le zone su un sistema con un file system root ZFS per avere la certezza di poter usare Live Upgrade su quel sistema.
I sistemi Oracle Solaris configurati con Solaris Trusted Extensions utilizzano zone non globali. L'aggiornamento di questi sistemi è analogo a quello di un sistema Oracle Solaris che utilizza le zone e presenta gli stessi problemi.
Zone ZFS: attualmente non è possibile aggiornare i sistemi Oracle Solaris con zone ZFS. In alternativa, per i sistemi Trusted Extensions che contengono zone ZFS, è possibile ricreare le zone. Effettuare le operazioni indicate di seguito.
Eseguire un backup di tutti i dati con il comando tar -T.
Eliminare le zone.
Aggiornare il sistema e riconfigurare tutte le zone.
Ripristinare tutti i dati.
Dominio NFSv4: dopo l'aggiornamento del sistema, quando si riattivano le singole zone con etichetta, verrà richiesto l'inserimento del dominio NFSv4. Per evitare questa richiesta, prima dell'aggiornamento aggiungere il valore corretto di NFSMAPID_DOMAIN al file /etc/default/nfs in ogni zona con etichetta. Per ulteriori informazioni, consultare il bug 15230132.
Servizio di denominazione: se al momento dell'installazione il sistema era stato configurato per l'utilizzo di un servizio di denominazione diverso da quello utilizzato durante l'aggiornamento, la zona globale potrebbe utilizzare il servizio di denominazione corretto dopo il boot.
Se ad esempio era stato specificato NIS come servizio di denominazione da utilizzare durante un'installazione di sistema, ma il sistema è stato successivamente convertito in client LDAP, il boot con luactivate potrebbe ripristinare NIS come servizio di denominazione della zona globale (bug 15403669).
Per risolvere il problema, impostare il collegamento simbolico del file name_service.xml nella directory /var/svc/profile in modo che punti al file xml corretto per il servizio di denominazione in uso. Ad esempio, se durante l'installazione era stato specificato il servizio di denominazione NIS, name_service.xml dovrà essere un collegamento simbolico a ns_nis.xml. Se il sistema era stato successivamente configurato come client LDAP, e LDAP era in uso al momento di Live Upgrade, digitare il seguente comando:
# ln -fs ns_ldap.xml name_service.xml
È necessario eseguire questo comando prima di avviare Live Upgrade o prima di eseguire il comando lucreate. In alternativa, se il comando non è stato eseguito prima di lucreate, procedere come segue dopo aver eseguito luactivate:
Utilizzare il comando lumout per attivare il nuovo ambiente di boot:
# lumount BE-name
Spostarsi nella directory /var/svc/profile dell'ambiente di boot.
# cd /.alt.BE-name/var/svc/profile
Eseguire il collegamento appropriato di name_service.xml. Ad esempio:
# ln -fs ns_ldap.xml name_service.xml
Utilizzare il comando luumount per disattivare l'ambiente di boot:
# luumount BE-name
Nota - Se è stato eseguito il boot del sistema senza eseguire i punti indicati in precedenza, sarà necessario avviare manualmente i servizi client SMF legati al servizio di denominazione appropriato.
Le procedure per l'utilizzo di patchadd con l'opzione -C che specifica una destinazione per applicare le patch a una miniroot su un sistema SPARC o x86 sono state modificate. Ora è necessario decomprimere la miniroot, applicare le patch e quindi ricomprimere la miniroot.
Per maggiori informazioni, vedere i capitoli seguenti:
A partire da Solaris 10 8/07, i pacchetti Oracle Solaris Data Encryption Supplement sono inclusi per impostazione predefinita nel Sistema operativo Oracle Solaris 10. Non è più necessario scaricare e installare i pacchetti.
Applicare le seguenti patch per risolvere i problemi indicati nei bug 15268400 e 15243092:
SPARC: ID patch 119366-05
x86: ID patch 119367-05
Le sezioni seguenti indicano le procedure aggiuntive richieste per risolvere in modo completo i problemi rilevati. Per maggiori informazioni, consultare la sezione Special Install Instructions del README relativo a queste patch.
L'installazione dei sistemi con scheda di rete elx o pcelx non riesce. Durante la configurazione della scheda di rete, può essere visualizzato il seguente messaggio di errore:
WARNING: elx: transmit or jabber underrun: d0<UNDER, INTR, CPLT>
Per maggiori informazioni, vedere le pagine man elxl(7D) o pcelx(7D).
Soluzione: installare ed eseguire la configurazione di rete su sistemi che non possiedono NICelx o pcelx.
La dimensione predefinita del file system /var può rivelarsi insufficiente quando il file system /var si trova su una slice separata. In tal caso, è necessario specificare manualmente una dimensione di slice maggiore per il file system /var.
Nota - Se il file system /var non si trova in una slice o in una partizione separata, il problema non si presenta.
Scegliere una delle soluzioni seguenti per l'interfaccia utente grafica del programma di installazione o per il programma di installazione in modalità testo.
Soluzione 1: se si utilizza l'interfaccia utente grafica del programma di installazione di Oracle Solaris, procedere come indicato di seguito.
Iniziare l'installazione.
Nella schermata di selezione del tipo di installazione, scegliere l'installazione personalizzata.
Nel programma di installazione di Oracle Solaris viene visualizzata una serie di schermate in cui è possibile personalizzare le versioni locali del software, i prodotti e la configurazione dei dischi.
Nella schermata Configurazione dei file system, selezionare Modifica.
Viene visualizzata la schermata di configurazione dei dischi.
Digitare /var nella colonna File system di una slice specifica e fare clic su Applica.
Il programma di installazione suggerisce una dimensione predefinita per il file system /var.
Impostare il valore della colonna Dimensione per il file system /var con un valore doppio della dimensione assegnata.
Ad esempio, se il programma di installazione assegna 40 MB di spazio, impostare il valore Dimensione su 80.
Completare l'installazione.
Soluzione 2: se si utilizza il programma di installazione in modalità testo, procedere come indicato di seguito.
Iniziare l'installazione.
Nella schermata di selezione del tipo di installazione, scegliere l'installazione personalizzata.
Viene visualizzata una serie di schermate in cui è possibile personalizzare le versioni locali del software, i prodotti e la configurazione dei dischi.
Nella schermata Configurazione dei file system, selezionare l'opzione Configurazione automatica.
Viene visualizzata la schermata di configurazione dei dischi.
Digitare /var nella colonna File System di una slice specifica.
Il programma di installazione suggerisce una dimensione predefinita per il file system /var.
Premere F4_Customize per personalizzare la dimensione del file system /var.
Impostare il valore della colonna Dimensione per il file system /var con un valore doppio della dimensione assegnata.
Ad esempio, se il programma di installazione assegna 40 MB di spazio, impostare il valore Dimensione su 80.
Completare l'installazione.
Se si sta utilizzando il programma JumpStart, utilizzare la parola chiave filesys nel profilo per impostare la dimensione del file system /var. L'esempio seguente imposta la dimensione del file system /var nella slice 5 a 256 MB.
filesys c0t0d0s5 256 /var
Oracle Solaris 10 include una funzione che consente di installare partizioni di grandi dimensioni. Per poterla utilizzare, tuttavia, il BIOS di sistema deve supportare il meccanismo di accesso LBA (Logical Block Addressing). La versione GG.06.13 del BIOS non supporta l'accesso LBA. I programmi di boot di Solaris non sono in grado di gestire questo conflitto. Il problema può riguardare anche altri sistemi HP Vectra.
Eseguendo questo aggiornamento, il sistema HP non riuscirà ad avviarsi. Sullo schermo comparirà soltanto il cursore lampeggiante.
Soluzione: non aggiornare i sistemi HP Vectra Serie XU che utilizzano la versione GG.06.13 del BIOS alla release Oracle Solaris 10. Tali sistemi non sono più supportati in questa versione del software.
In caso di aggiornamento, utilizzare il dischetto o il CD di boot per riavviare il sistema, poiché i percorsi di boot non utilizzano il codice del disco rigido. Selezionare quindi il disco rigido anziché la rete o l'unità CD-ROM come dispositivo di boot.
Sui sistemi basati su SPARC, il Sistema operativo Oracle Solaris 10 viene eseguito solo nella modalità a 64 bit. Alcuni sistemi Sun4U possono richiedere un aggiornamento a un livello superiore del firmware OpenBoot nella PROM Flash per poter eseguire il sistema operativo in modalità a 64 bit. L'aggiornamento della flash PROM da Oracle può essere necessario per i seguenti sistemi:
Ultra 2
Ultra 450 e Sun Enterprise 450
Sun Enterprise 3000, 4000, 5000 e 6000
La tabella seguente elenca i sistemi UltraSPARC e le versioni minime del firmware richieste per l'esecuzione di Sistema operativo Oracle Solaris 10 a 64 bit. La colonna Tipo di sistema indica l'output del comando uname -i. È possibile determinare la versione del firmware eseguendo il comando prtconf -V.
Tabella 2-1 Versioni minime del firmware richieste per eseguire Oracle Solaris a 64 bit nei sistemi UltraSPARC
|
I sistemi non indicati nella tabella non richiedono una aggiornamento a PROM flash. Per istruzioni sull'aggiornamento della PROM flash, consultare una delle edizioni della Solaris 8 Sun Hardware Platform Guide all'indirizzo http://download.oracle.com/docs/cd/E19455-01/.
Nota - L'aggiornamento del firmware sui sistemi basati su SPARC e x86 può produrre un significativo aumento delle prestazioni. Per eseguire un aggiornamento firmware, seguire le istruzioni contenute nel file README del firmware corrispondente. Consultare inoltre le informazioni relative alle patch in My Oracle Support.
Solaris Management Console 2.1 non è compatibile con Solaris Management Console 1.0, 1.0.1 e 1.0.2. Se occorre eseguire un aggiornamento a Oracle Solaris 10 e sul sistema è installato Solaris Management Console 1.0, 1.0.1 o 1.0.2, occorre prima disinstallare questo software. È possibile che Solaris Management Console sia già presente sul sistema se erano stati installati i prodotti SEAS 2.0, SEAS 3.0 o Solaris 8 Admin Pack.
Scegliere una delle soluzioni seguenti:
Soluzione 1: prima di eseguire l'aggiornamento, utilizzare il comando /usr/bin/prodreg per disinstallare completamente Solaris Management Console.
Soluzione 2: se non si disinstalla Solaris Management Console 1.0, 1.0.1 o 1.0.2 prima di eseguire l'aggiornamento alla release Oracle Solaris 10, è necessario prima rimuovere tutti i pacchetti di Solaris Management Console 1.0, 1.0.1 o 1.0.2. Per rimuovere i pacchetti, utilizzare il comando pkgrm anziché il comando prodreg. Seguire attentamente l'ordine di rimozione dei pacchetti indicato al passaggio 3 della procedura seguente:
Diventare superutente.
Digitare il comando seguente:
# pkginfo | grep "Solaris Management Console"
Se la descrizione del pacchetto non inizia con "Solaris Management Console 2.1", i nomi del pacchetto indicano un pacchetto Solaris Management Console 1.0.
Usare il comando pkgrm per rimuovere tutte le istanze dei pacchetti di Solaris Management Console 1.0 nell'ordine seguente.
Nota - Non rimuovere i pacchetti la cui descrizione contiene la dicitura “Solaris Management Console 2.1”. Ad esempio, SUNWmc.2 può indicare un pacchetto della Solaris Management Console 2.1.
Se l'output di pkginfo evidenzia la presenza di più versioni dei pacchetti di Solaris Management Console 1.0, utilizzare il comando pkgrm per rimuovere entrambi i pacchetti. Rimuovere prima il pacchetto originale. Quindi, rimuovere il pacchetto contrassegnato con un numero alla fine. Ad esempio, se nell'output di pkginfo compaiono i pacchetti SUNWmcman e SUNWmcman.2, rimuovere prima SUNWmcman e quindi SUNWmcman.2. Non usare il comando prodreg.
# pkgrm SUNWmcman # pkgrm SUNWmcapp # pkgrm SUNWmcsvr # pkgrm SUNWmcsvu # pkgrm SUNWmc # pkgrm SUNWmcc # pkgrm SUNWmcsws
In una finestra di terminale, digitare il comando seguente:
# rm -rf /var/sadm/pkg/SUNWmcapp
A questo punto, la Solaris Management Console 2.1 dovrebbe funzionare correttamente. Per le successive attività di manutenzione, o se la Solaris Management Console 2.1 non dovesse funzionare correttamente, rimuovere la Solaris Management Console 2.1. Reinstallare il software con la procedura seguente:
Usare il comando pkgrm per rimuovere tutti i pacchetti di Oracle Solaris Management Console 2.1 e i pacchetti dipendenti nell'ordine seguente.
Nota - Se sono installate più istanze dei pacchetti della Solaris Management Console 2.1, ad esempio SUNWmc e SUNWmc.2, rimuovere prima SUNWmc e quindi SUNWmc.2. Non usare il comando prodreg.
# pkgrm SUNWpmgr # pkgrm SUNWrmui # pkgrm SUNWlvmg # pkgrm SUNWlvma # pkgrm SUNWlvmr # pkgrm SUNWdclnt # pkgrm SUNWmga # pkgrm SUNWmgapp # pkgrm SUNWmcdev # pkgrm SUNWmcex # pkgrm SUNWwbmc # pkgrm SUNWmc # pkgrm SUNWmcc # pkgrm SUNWmccom
Inserire il CD Software Solaris 10 - 4 nel lettore di CD-ROM.
Digitare i comandi seguenti in una finestra di terminale:
# cd /cdrom/cdrom0/Solaris_10/Product # pkgadd -d . SUNWmccom SUNWmcc SUNWmc SUNWwbmc SUNWmcex SUNWmcdev \ SUNWmgapp SUNWmga SUNWdclnt SUNWlvmr SUNWlvma SUNWlvmg SUNWpmgr \ SUNWrmui
Questo comando rimuove tutte le versioni precedenti della Solaris Management Console. A questo punto Solaris Management Console 2.1 funzionerà correttamente.
A partire dalla release Oracle Solaris corrente, non è possibile creare correttamente un archivio Flash di Oracle Solaris in un sistema nel caso in cui sia già installata una zona non globale. Attualmente la funzione Flash di Oracle Solaris è incompatibile con Oracle Solaris Zones (anche noto come Oracle Solaris Containers).
Non è possibile utilizzare il comando flar create per creare un archivio Oracle Solaris Flash nelle seguenti condizioni:
In qualsiasi zona non globale
Nella zona globale se nel sistema sono installate zone non globali
Quando si crea un archivio Oracle Solaris Flash in tali condizioni, l'archivio risultante potrebbe non essere installato in modo corretto al momento della distribuzione.
Soluzione: se lo si desidera, è possibile creare un archivio Oracle Solaris Flash di un sistema con zone purché queste ultime siano tutte arrestate.
Il firmware dell'unità DVD combinata in una workstation Sun Java 2100Z di Oracle può causare un errore grave di sistema. L'errore si verifica quando si esegue il boot della workstation dal DVD del sistema operativo Oracle Solaris 10. Dopo la comparsa del messaggio iniziale sul kernel, viene visualizzato molto brevemente il seguente messaggio:
panic[cpu0]/thread=fec1be20: mod_hold_stub: Couldn't load stub module sched/TS_DTBL fec25cb0 genunix:mod_hold_stub+139 (fec04088, 63, fea11) fec25cc4 unix:stubs_common_code+9 (1, 8, fec026e4) fec25ce4 unix:disp_add+3d (fec026dc) fec25d00 genunix:mod_installsched+a4 (fef01530, fef01518) fec25d20 genunix:mod_install+2f (fef01518, fec25d3c,) fec25d2c TS:_init+d (0, d6d89c88, fec25d) fec25d3c genunix:modinstall+d9 (d6d89c88) fec25d50 genunix:mod_hold_installed_mod+2e (d6d77640, 1, fec25d) fec25d7c genunix:modload+ac (fec026c4, fec26c4) fec25d98 genunix:scheduler_load+3d (fec026c4, fec026dc) fec25db4 genunix:getcid+50 (fec026c4, fec28514) fec25dcc unix:dispinit+df (fec25ddc, fe814ba9) fec25dd4 unix:startup_modules+d5 (fec25dec, fe8cac37) fec25ddc unix:startup+19 (fe800000, 166130, 7) fec25dec genunix:main+16 ()
A questo punto il sistema si ripristina automaticamente.
Scegliere una delle soluzioni seguenti.
Soluzione 1: modificare alcune impostazioni di configurazione del BIOS. Questa soluzione temporanea permette di completare l'installazione di Oracle Solaris 10. Può tuttavia peggiorare le prestazioni di lettura del DVD. Effettuare le operazioni indicate di seguito.
Durante il processo di boot del sistema, premere F2 al prompt.
Sullo schermo sono presentate varie opzioni sul tipo di collegamento, simili a quelle riportate di seguito:
Primary Master [ ] Primary Slave [ ] Secondary Master [CD-ROM] Secondary Slave [ ]
Scegliere il tipo di collegamento per l'unità DVD selezionando il tipo di collegamento per CD-ROM.
Nota - Nella schermata possono essere visualizzati diversi tipi di collegamento, ad esempio nel caso in cui il sistema disponga di più unità ottiche. Se necessario, aprire il sistema per determinare il punto di collegamento del lettore di DVD. Selezionare il tipo di collegamento corretto per il lettore di DVD.
Dopo aver scelto il tipo di collegamento per CD-ROM appropriato, premere Invio.
Compare la schermata successiva con l'opzione Type:[Auto] automaticamente selezionata.
Premere due volte la barra spaziatrice per cambiare la selezione in Type:[CD-ROM] .
Usare i tasti freccia per selezionare Transfer Mode.
Premere Invio per visualizzare un elenco delle altre opzioni disponibili.
Usare i tasti freccia per selezionare Standard, quindi premere Invio per accettare la selezione.
Premere F10 per salvare le modifiche alla configurazione e uscire dal programma di configurazione del BIOS.
Il sistema si riavvia.
Soluzione 2: aggiornare il firmware dell'unità DVD combinata alla versione R1.12. Questa soluzione richiede che l'unità DVD combinata sia collegata a un sistema su cui è in esecuzione Microsoft Windows. Effettuare le operazioni indicate di seguito.
Rimuovere il lettore di DVD combinato dalla workstation Sun Java 2100Z.
Per istruzioni sulla rimozione corretta dell'unità, vedere il manuale utente della workstation.
Collegare l'unità a un sistema in cui è in esecuzione Microsoft Windows e modificare le impostazioni dei jumper master e slave dell'unità, se necessario.
Accedere al centro di download di AOpen all'indirizzo http://download.aopen.com.tw/default.aspx.
Cercare il firmware del proprio lettore di DVD usando le seguenti informazioni:
Prodotto: unità combinate
Modello: COM5232/AAH
Categorie: firmware
Scaricare e installare la versione R1.12 del firmware.
Reinstallare l'unità sulla workstation. Se necessario, ripristinare le impostazioni originali dei jumper master e slave.
Nota - È possibile che nel centro di download di AOpen siano già disponibili versioni più aggiornate del firmware. I test effettuati confermano che nella versione R1.12 è stato risolto il problema dell'errore panic. Non è tuttavia possibile confermare se il problema continuerà a non verificarsi anche con le successive versioni di firmware.