Distribuzione dell'agente di integrazione EPM in un'istanza di computazione OCI (infrastruttura cloud)

Durante il caricamento o il write back dei dati verso e da Oracle Autonomous Database, è possibile installare l'agente di integrazione EPM in un'istanza di computazione dell'infrastruttura Oracle (OCI).

L'infrastruttura Oracle Cloud fornisce le istanze di computazione in modo che gli utenti possano eseguire le operazioni di provisioning e gestione degli host di computazione. È possibile creare tutte le istanze necessarie per soddisfare le esigenze di computazione e applicazione, ad esempio la fornitura della potenza di elaborazione e della capacità di memoria per i server virtuali ospitati. Dopo averla creata, è possibile accedere all'istanza in modo sicuro dal computer in uso, riavviarla, collegare e scollegare volumi e terminarla quando non è più necessaria. La terminazione comporta la perdita di tutte le modifiche apportate alle unità locali dell'istanza.

La distribuzione dell'agente EPM in un'istanza di computazione dell'infrastruttura offre i vantaggi seguenti:

  • facilità di installazione;

  • non sono richieste operazioni di configurazione di rete speciali, quale l'installazione di un firewall o l'apertura di una porta in un ambiente in locale;

  • tutto il traffico dei dati avviene nel cloud e non si verificano trasferimenti di dati verso l'ambiente in locale.

Quando si utilizza un'istanza di computazione, l'agente stabilisce la connettività tra Oracle Enterprise Performance Management Cloud e Oracle Autonomous Database. Questo approccio garantisce ai clienti la scalabilità e la flessibilità necessarie per le soluzioni utilizzate. È tuttavia necessario creare le definizioni di integrazione che comprendono l'adattatore Oracle Autonomous Database, la query SQL e il mapping in Integrazione dati.