Questa sezione riporta i problemi di installazione critici da prendere in considerazione prima di eseguire un'installazione o un aggiornamento a Solaris 10. Questi problemi possono avere un impatto tale da impedire la riuscita dell'installazione o dell'aggiornamento. Se il sistema presenta uno dei bug descritti in questa sezione, è consigliabile eseguire le soluzioni raccomandate prima di procedere all'installazione o all'aggiornamento.
Quando si installa Solaris, il DVD Solaris Companion non può essere installato utilizzando il programma di installazione di Solaris. Utilizzare il comando pkgadd(1M) per installare il DVD Solaris Companion. Per informazioni più dettagliate sull'installazione, leggere il file README presente sul DVD Solaris Companion.
L'utilizzo di Solaris Live Upgrade insieme a Solaris Zones non è supportato. Se sono presenti zone non globali su un sistema Solaris 10, non è possibile eseguire l'aggiornamento a Solaris 10 1/06 utilizzando Solaris Live Upgrade.
Quando si utilizza il comando luupgrade, viene visualizzato il seguente messaggio di errore:
Impossibile aggiornare l'ambiente di boot. |
Soluzione: è possibile utilizzare il programma di installazione interattiva di Solaris o il metodo JumpStart personalizzato per effettuare l'aggiornamento di questi sistemi. Questi programmi applicano al sistema operativo Solaris 10 tutte le patch e i nuovi pacchetti presenti in Solaris 10 1/06. Tali programmi applicano anche i pacchetti e le patch alle zone non globali.
Entrambi hanno alcune limitazioni. Ad esempio, non è possibile personalizzare l'aggiornamento installando pacchetti software aggiuntivi, altre lingue o modificando il layout del disco. Per un elenco di queste limitazioni, vedere Aggiornamento del sistema operativo Solaris in presenza di zone non globali del Guida all’installazione di Solaris 10 6/06: metodo JumpStart personalizzato e installazioni avanzate.
Le procedure per l'utilizzo di patchadd con l'opzione -C per specificare una destinazione per correggere una miniroot su un sistema x86 sono state modificate. Ora è necessario decomprimere la miniroot, applicare le patch e quindi ricomprimere la miniroot.
Per maggiori informazioni, vedere:
Quando si installa Solaris 10 1/06, è necessario usare il supplemento per la cifratura dei dati corrispondente a quella versione. Il supplemento è incluso nei pacchetti SUNWcry e SUNWcryr. Se non si dispone della versione corretta del supplemento, aggiornarlo installando la patch appropriata:
Patch con ID 118562-05 o una versione successiva per i sistemi SPARC
Patch con ID 118563-04 o una versione successiva per i sistemi x86
Per determinare la versione corrente del supplemento, usare il comando showrev -p.
Le seguenti patch vengono applicate per risolvere i problemi riportati nei CR 6277164 e 6214222:
Patch con ID 119366-05 per i sistemi SPARC
Patch con ID 119367-05 per i sistemi x86
Le sezioni seguenti indicano le procedure aggiuntive richieste per risolvere in modo completo i problemi rilevati.
Eseguire questa procedura prima di utilizzare il display manager di GNOME (GDM) come programma di login o se GDM è già stato abilitato come programma di login. Diversamente, è possibile ignorare questa procedura.
Quando si applica la patch, caricare alcuni nuovi valori nei file di configurazione di GDM. Quindi riavviare GDM.
Per caricare i nuovi valori nel file di configurazione, scegliere una delle seguenti opzioni.
Copiare il file /etc/X11/gdm/factory-gdm.conf in /etc/X11/gdm/gdm.conf.
Procedere in questo modo se non sono state apportate modifiche al file gdm.conf. Quindi riavviare GDM.
Inserire manualmente le voci differenti del file factory-gdm.conf nel file gdm.conf.
Procedere in questo modo se sono state apportate modifiche al file gdm.conf e si intende mantenere queste modifiche.
Copiare i valori relativi ai seguenti comandi dal file factory-gdm.conf al file gdm.conf. Questi comandi consentono di ottenere le migliori prestazioni dal sistema operativo.
RebootCommand
HaltCommand
SuspendCommand
DefaultPath
Rootpath
GraphicalTheme
Per riavviare GDM, procedere come segue:
Diventare superutente.
Eseguire il seguente comando:
# svcadm disable application/gdm2-login |
Nella console che viene visualizzata, premere Invio per visualizzare un prompt dei comandi.
Per riavviare GDM, eseguire il comando seguente:
# svcadm enable application/gdm2-login |
Per migliorare la soluzione dei problemi riportati nel CR 6214222, procedere come segue nell'applicazione della patch.
Accedere alla directory /etc/X11/gdm/modules.
Copiare i file da factory-AccessDwellMouseEvents a AccessDwellMouseEvents.
Copiare i file da factory-AccessKeyMouseEvents a AccessKeyMouseEvents.
Riavviare GDM con la procedura indicata nella sezione precedente.
Sui server Sun Fire V250 è necessario installare il metacluster software SUNWCXall.
Solaris 10 utilizza NFS versione 4 (NFSv4) come meccanismo predefinito per i file system distribuiti. In NFSv4, gli attributi dei file relativi all'utente e al gruppo vengono scambiati come stringhe di forma “utente@dominio” e “gruppo@dominio”, rispettivamente.
La parte della stringa relativa al dominio dovrebbe essere uguale nel client e nel server. Questa informazione viene ricavata automaticamente dal nome di dominio del servizio di denominazione del sistema. In alcuni casi, tuttavia, il dominio non è uguale tra client e server. Questa discrepanza si verifica generalmente negli ambienti caratterizzati da una delle seguenti condizioni:
Il record DNS TXT non viene utilizzato.
Vengono attraversati i confini di più domini amministrativi.
Se le informazioni sul dominio del client e del server non corrispondono, i file a cui si ha accesso tramite NFSv4 possono apparire di proprietà dell'utente “nobody”.
Per garantire una configurazione corretta, al primo avvio del sistema viene richiesto il nome del dominio da utilizzare per NFSv4. Rispondere “no” se si utilizza una delle seguenti configurazioni:
Viene utilizzato il record DNS TXT per configurare il dominio NFSv4.
È in uso un singolo dominio amministrativo (flat).
Gli ambienti che utilizzano il metodo JumpStartTM personalizzato per eseguire installazioni non presidiate richiedono una breve preparazione per sopprimere i primi prompt di avvio.
Nel supporto di Solaris 10 è incluso uno script di esempio, set_nfs4_domain, nella directory ${CDrom_mnt_pt}/Solaris_10/Misc/jumpstart_sample. È possibile modificare una copia di questo script per impostare la variabile NFS4_DOMAIN in base alle esigenze specifiche del sito e in modo che venga richiamata dall'interno dello script finale di JumpStart. Il dominio NFSv4 del sistema di destinazione viene perciò preconfigurato nell'ambito della fase finale del metodo JumpStart, causando la soppressione dei primi prompt di avvio.
Per eseguire un'installazione non presidiata, procedere come segue:
Creare una copia dello script set_nfs4_domain nella stessa directory in cui risiedono gli script finish.sh del metodo JumpStart.
Aprire lo script con un editor e impostare la variabile NFS4_DOMAIN in base alle proprie esigenze specifiche.
Aprire con un editor lo script finish.sh e aggiungere una chiamata a set_nfs4_domain.
Eseguire normalmente le installazioni JumpStart.
Per maggiori informazioni, vedere le pagine man sysidconfig(1M), sysidtool(1M), nfsmapid(1M) e nfs(4). Vedere anche il manuale System Administration Guide: Network Services.
L'installazione dei sistemi con scheda di rete elx o pcelx non riesce. Durante la configurazione della scheda di rete, può essere visualizzato il seguente messaggio di errore:
WARNING: elx: transmit or jabber underrun: d0<UNDER, INTR, CPLT> |
Per maggiori informazioni, vedere le pagine man elxl(7D) o pcelx(7D).
Soluzione: installare ed eseguire il software su sistemi che non possiedono schede di rete elx o pcelx.
La dimensione predefinita del file system /var può essere insufficiente per i prodotti Extra Value nelle seguenti situazioni:
Se si installano uno o più dei prodotti Extra Value inclusi nel DVD o nei CD di Solaris 10
Se il file system /var si trova in una slice separata
È necessario specificare manualmente una dimensione superiore per il file system /var.
Se il file system /var non si trova in una slice o in una partizione separata, il problema non si presenta.
Soluzione: scegliere una delle soluzioni seguenti.
Se si utilizza il programma di installazione di Solaris con interfaccia grafica, procedere come segue.
Iniziare l'installazione.
Nella schermata di selezione del tipo di installazione, scegliere l'installazione personalizzata.
Il programma di installazione di Solaris visualizza una serie di schermate che permettono di personalizzare le versioni locali del software, i prodotti e la configurazione dei dischi.
Nella schermata Configurazione dei file system, selezionare Modifica.
Viene visualizzata la schermata di configurazione dei dischi.
Digitare /var nella colonna File system di una slice specifica e fare clic su Applica.
Il programma di installazione suggerisce una dimensione predefinita per il file system /var.
Modificare il valore della colonna Dimensione per il file system /var impostando un valore doppio della dimensione assegnata.
Ad esempio, se il programma di installazione assegna 40 Mbyte di spazio, impostare il valore Dimensione su 80.
Completare l'installazione.
Se si utilizza il programma di installazione di Solaris con interfaccia a caratteri, procedere come segue.
Iniziare l'installazione.
Nella schermata di selezione del tipo di installazione, scegliere l'installazione personalizzata.
Il programma di installazione di Solaris visualizza una serie di schermate che permettono di personalizzare le versioni locali del software, i prodotti e la configurazione dei dischi.
Nella schermata Configurazione dei file system, selezionare l'opzione Configurazione automatica.
Viene visualizzata la schermata di configurazione dei dischi.
Digitare /var nella colonna File System di una slice specifica.
Il programma di installazione suggerisce una dimensione predefinita per il file system /var.
Premere F4_Customize per personalizzare la dimensione del file system /var.
Modificare il valore della colonna Dimensione per il file system /var impostando un valore doppio della dimensione assegnata.
Ad esempio, se il programma di installazione assegna 40 Mbyte di spazio, impostare il valore Dimensione su 80.
Completare l'installazione.
Se si sta utilizzando il programma JumpStart personalizzato, usare la parola chiave filesys nel profilo per impostare la dimensione del file system /var. L'esempio seguente imposta la dimensione del file system /var nella slice 5 a 256 Mbyte.
filesys c0t0d0s5 256 /var |
Solaris 10 include una funzione che permette di installare partizioni di grandi dimensioni. Per poterla utilizzare, tuttavia, il BIOS di sistema deve supportare il meccanismo di accesso LBA (Logical Block Addressing). La versione GG.06.13 del BIOS non supporta l'accesso LBA. I programmi di avvio di Solaris non sono in grado di gestire questo conflitto. Il problema può riguardare anche altri sistemi HP Vectra.
Eseguendo questo aggiornamento, il sistema HP non riuscirà ad avviarsi. Sullo schermo comparirà soltanto il cursore lampeggiante.
Soluzione: non aggiornare a Solaris 10 i sistemi HP Vectra Serie XU che utilizzano la versione GG.06.13 del BIOS. Tali sistemi non sono più supportati in questa versione del software.
In caso di aggiornamento, utilizzare il dischetto o il CD di avvio per riavviare il sistema, poiché i percorsi di avvio non utilizzano il codice del disco rigido. Quindi, selezionare il disco rigido come dispositivo di avvio al posto della rete o del lettore di CD-ROM.
Sui sistemi SPARC, Solaris 10 viene eseguito solo nella modalità a 64 bit. Alcuni sistemi Sun4UTM possono richiedere un aggiornamento a un livello superiore del firmware OpenBootTM nella flash PROM per poter eseguire il sistema operativo nella modalità a 64 bit. L'aggiornamento della flash PROM può essere necessario per i seguenti sistemi:
UltraTM 2
Ultra 450 e Sun EnterpriseTM 450
Sun Enterprise 3000, 4000, 5000 e 6000
La tabella seguente elenca i sistemi UltraSPARC e le versioni minime del firmware richieste per l'esecuzione di Solaris 10 a 64 bit. La colonna Tipo di sistema indica l'output del comando uname - i. È possibile determinare la versione del firmware eseguendo il comando prtconf -V.
Tabella 1–1 Versioni minime del firmware richieste per eseguire Solaris a 64 bit sui sistemi UltraSPARC
Tipo di sistema da uname -i |
Versione minima firmware da prtconf -V |
---|---|
SUNW,Ultra-2 |
3.11.2 |
SUNW,Ultra-4 |
3.7.107 |
SUNW,Ultra-Enterprise |
3.2.16 |
Se il sistema in uso non compare nella tabella, non richiede un aggiornamento della flash PROM.
Per istruzioni sull'aggiornamento della flash PROM, vedere un'edizione del manuale Solaris 8: Guida alle piattaforme hardware Sun su http://docs.sun.com.
Perché Solaris Live Upgrade funzioni correttamente con una data versione del sistema operativo, è necessario installare uno specifico insieme di patch con i numeri di revisione appropriati. Verificare di disporre dell'elenco più aggiornato delle patch accedendo al sito http://sunsolve.sun.com. Per maggiori informazioni, consultare il documento informativo 72099 sul sito Web di SunSolveSM.
Se si utilizza Solaris 7 o Solaris 8, è possibile che non si riesca ad eseguire il programma di installazione Solaris Live Upgrade. Queste versioni non contengono infatti l'insieme di patch necessario per eseguire l'ambiente runtime Java 2.
Il problema viene in genere segnalato da un errore di eccezione Java. Possono essere visualizzati i messaggi seguenti:
InvocationTargetException in ArchiveReader constructornull java.lang.reflect.InvocationTargetException at install.instantiateArchiveReader(Compiled Code) at install.<init>(Compiled Code) at install.main(Compiled Code) |
Per eseguire Solaris Live Upgrade e installare i pacchetti è necessario disporre del gruppo di patch consigliato per l'ambiente runtime Java 2.
Soluzione: usare la seguente procedura:
Installare i pacchetti di Solaris Live Upgrade, usando il comando pkgadd.
Per informazioni dettagliate sulla procedura, vedere il Capitolo 8, Uso di Solaris Live Upgrade per creare un ambiente di boot (procedure) del Guida all’installazione di Solaris 10 6/06: Solaris Live Upgrade e pianificazione degli aggiornamenti.
Installare il gruppo di patch consigliato per l'ambiente runtime Java 2. Il gruppo di patch è disponibile sul sito http://sunsolve.sun.com. A questo punto sarà possibile usare Solaris Live Upgrade per installare i pacchetti.
La Solaris Management Console 2.1 non è infatti compatibile con le versioni 1.0, 1.0.1 e 1.0.2. Se occorre eseguire un aggiornamento a Solaris 10 e sul sistema è installata la Solaris Management Console 1.0, 1.0.1 o 1.0.2, occorre prima disinstallare questo software. È possibile che la Solaris Management Console sia presente sul sistema se erano stati installati i prodotti SEAS 2.0, SEAS 3.0 o Solaris 8 Admin Pack.
Soluzione: scegliere una delle seguenti procedure:
Prima di eseguire l'aggiornamento, usare il comando /usr/bin/prodreg per disinstallare completamente la Solaris Management Console.
Se l'aggiornamento a Solaris 10 è stato eseguito senza disinstallare la Solaris Management Console 1.0, 1.0.1 o 1.0.2, sarà prima necessario rimuovere tutti i pacchetti di questo software. Per rimuovere i pacchetti, usare il comando pkgrm anziché il comando prodreg. Seguire attentamente l'ordine di rimozione dei pacchetti. Procedere come segue:
Diventare superutente.
Digitare il comando seguente:
# pkginfo | grep "Solaris Management Console" |
I nomi dei pacchetti indicati nell'output che non iniziano con “Solaris Management Console 2.1” identificano i pacchetti della versione 1.0.
Usare il comando pkgrm per rimuovere tutte le istanze dei pacchetti della Solaris Management Console 1.0 nell'ordine seguente.
Non rimuovere i pacchetti la cui descrizione contiene la dicitura “Solaris Management Console 2.1”. Ad esempio, SUNWmc.2 può indicare un pacchetto della Solaris Management Console 2.1.
Se l'output di pkginfo evidenzia la presenza di più versioni dei pacchetti della Solaris Management Console 1.0, usare il comando pkgrm per rimuovere entrambe le versioni. Rimuovere prima il pacchetto originale. Quindi, rimuovere il pacchetto contrassegnato con un numero alla fine. Ad esempio, se nell'output di pkginfo compaiono i pacchetti SUNWmcman e SUNWmcman.2, rimuovere prima SUNWmcman e quindi SUNWmcman.2. Non usare prodreg.
# pkgrm SUNWmcman # pkgrm SUNWmcapp # pkgrm SUNWmcsvr # pkgrm SUNWmcsvu # pkgrm SUNWmc # pkgrm SUNWmcc # pkgrm SUNWmcsws |
In una finestra di terminale, digitare il comando seguente:
# rm -rf /var/sadm/pkg/SUNWmcapp |
A questo punto, la Solaris Management Console 2.1 dovrebbe funzionare correttamente. Per le successive attività di manutenzione, o se la Solaris Management Console 2.1 non dovesse funzionare correttamente, rimuovere la Solaris Management Console 2.1. Reinstallare il software con la procedura seguente:
Usare il comando pkgrm per rimuovere tutti i pacchetti della Solaris Management Console 2.1 e i pacchetti dipendenti nell'ordine seguente:
Se sono installate più istanze dei pacchetti della Solaris Management Console 2.1, ad esempio SUNWmc e SUNWmc.2, rimuovere prima SUNWmc e quindi SUNWmc.2. Non usare prodreg.
# pkgrm SUNWpmgr # pkgrm SUNWrmui # pkgrm SUNWlvmg # pkgrm SUNWlvma # pkgrm SUNWlvmr # pkgrm SUNWdclnt # pkgrm SUNWmga # pkgrm SUNWmgapp # pkgrm SUNWmcdev # pkgrm SUNWmcex # pkgrm SUNWwbmc # pkgrm SUNWmc # pkgrm SUNWmcc # pkgrm SUNWmccom |
Inserire il CD Solaris 10 Software - 4 nel lettore di CD-ROM. Digitare il comando seguente in una finestra di terminale.
# # cd /cdrom/cdrom0/Solaris_10/Product # pkgadd -d . SUNWmccom SUNWmcc SUNWmc SUNWwbmc SUNWmcex SUNWmcdev \ SUNWmgapp SUNWmga SUNWdclnt SUNWlvmr SUNWlvma SUNWlvmg SUNWpmgr \ SUNWrmui |
Questo comando rimuove tutte le versioni precedenti della Solaris Management Console. A questo punto, la Solaris Management Console 2.1 funzionerà correttamente.
In alcuni casi, l'aggiornamento a Solaris 10 1/06 si blocca durante l'installazione o l'aggiornamento dal DVD. Il problema interessa alcune workstation Sun BladeTM 1500 che utilizzano l'unità DVD JLMS. L'errore si verifica quando si utilizza uno dei seguenti metodi di installazione:
Programma di installazione interattivo di Solaris
Solaris Live Upgrade
Quando il sistema si blocca non vengono visualizzati messaggi di errore.
Soluzione: utilizzare un'immagine di installazione di rete per aggiornare questi sistemi.
In determinate occasioni, il programma per i dispositivi BIOS (/sbin/biosdev) produce un errore che impedisce di completare l'installazione o l'aggiornamento. L'errore si può verificare in una delle seguenti situazioni:
È stata applicata la patch con ID 117435-02 ma il sistema non è stato riavviato.
Il sistema contiene due o più dischi identici con partizioni fdisk identiche.
Viene visualizzato il seguente messaggio di errore:
biosdev: Could not match any!! |
Soluzione: riavviare il sistema dopo l'applicazione della patch 117435-02. Verificare che i dischi identici utilizzati per l'installazione o l'aggiornamento abbiano un layout delle partizioni fdisk differente.
L'esempio seguente descrive un sistema dotato di due dischi con un layout identico delle partizioni fdisk. Per modificare il layout, procedere come segue.
Diventare superutente.
Avviare il programma di manutenzione dei dischi.
# format |
Viene visualizzato un elenco dei dischi disponibili sul sistema.
Digitare il numero del disco di cui modificare la partizione fdisk.
Dall'elenco delle opzioni, scegliere fdisk.
Vengono visualizzate le informazioni sulla partizione e varie opzioni relative a fdisk.
Per modificare il layout del disco, procedere con uno dei seguenti metodi:
Per specificare una differente partizione attiva, premere 2.
Per aggiungere un'altra partizione, premere 1.
Per eliminare una partizione inutilizzata, premere 3.
Per salvare le modifiche ed uscire dal menu di fdisk, premere 5.
Per uscire dal programma di manutenzione del disco, scegliere Quit.
Riavviare il sistema.
Dopo il riavvio, verificare che il messaggio di errore non si ripresenti. Come superutente, digitare il seguente comando:
# /sbin/biosdev |
Se il messaggio di errore viene ancora generato, ripetere la procedura ma selezionare un'opzione diversa al punto 5.
Se il sistema contiene altri dischi identici con lo stesso layout della partizione fdisk, ripetere i punti 1-9 per tali dischi. Se il sistema non contiene altri dischi identici, procedere con l'installazione o l'aggiornamento di Solaris.
Quando si aggiorna a Solaris 10 1/06 un sistema il cui file system radice (/) è un volume RAID-1 si verifica un problema. Il problema si verifica quando si esegue l'aggiornamento nel modo qui descritto:
Si utilizzano i CD o un'immagine di installazione di rete.
Si utilizza il programma di installazione interattiva di Solaris o il metodo JumpStart personalizzato.
Si verifica uno dei seguenti problemi:
Se si utilizza il programma di installazione interattiva di Solaris, non viene offerta la possibilità di effettuare l'aggiornamento.
Quando si utilizza l'installazione JumpStart personalizzata, viene visualizzato il seguente messaggio di errore:
ERRORE: Non è stato rilevato nessun file system root aggiornabile. |
Soluzione: eseguire per prima la soluzione 1. Passare alla soluzione 2 solo se la soluzione 1 non ha risolto il problema.
Soluzione 1: rimuovere le configurazioni RAID prima di eseguire l'aggiornamento. Ricreare la configurazione RAID al termine dell'aggiornamento. Per rimuovere le configurazioni RAID, procedere come segue.
Individuare i dispositivi fisici che vengono utilizzati per i volumi RAID-0 o i submirror della partizione radice, come nell'esempio seguente:
# df -k / Filesystem kbyte usati disp. capacità Attivato su /dev/md/dsk/d0 4459950 3089180 1326171 70% / # metastat -p d0 d0 -m d10 d11 1 d10 1 1 c1t0d0s0 d11 1 1 c1t1d0s0 |
Rimuovere il mirror che non deve essere aggiornato. Nell'esempio, se il disco da aggiornare è c1t0d0s0, è necessario rimuovere il mirror d11. Digitare il comando seguente:
# metadetach d0 d11 |
Ripristinare l'utilizzo del dispositivo fisico appropriato da aggiornare. Nell'esempio precedente, utilizzare il seguente comando.
# metaroot c1t0d0s0 |
Se necessario, verificare che il file /etc/vfstab sia stato aggiornato con il dispositivo richiesto.
# grep c1t0d0s0 /etc/vfstab /dev/dsk/c1t0d0s0 /dev/rdsk/c1t0d0s0 / ufs 1 no - |
Arrestare il sistema.
Avviare il sistema dal DVD o da un CD.
Nella finestra di selezione dell'aggiornamento o dell'installazione iniziale, è ora possibile scegliere l'aggiornamento. È anche possibile selezionare il dispositivo da aggiornare dall'elenco dei dispositivi presentati. In genere, questo elenco contiene i dispositivi che fanno parte del sottovolume radice originale.
Tuttavia, se l'opzione è tuttora non disponibile, passare alla soluzione alternativa.
Per procedere con l'aggiornamento, selezionare il dispositivo.
Per ricreare le configurazioni RAID dopo l'aggiornamento, procedere come segue.
Ridefinire il dispositivo di avvio.
# metaroot d0 |
Riavviare il sistema.
Aggiungere il sottovolume.
# metattach d0 d11 |
Soluzione 2: usare questa soluzione solo se la soluzione 1 non ha avuto successo. Non eseguire questa soluzione senza aver provato prima ad eseguire la prima soluzione.
Riavviare il sistema.
Il sistema avvia la versione di Solaris esistente.
Eliminare i metadevice attivi che sono inclusi nella partizione radice usando il comando metaclear.
# metaclear d0 d10 d11 |
Arrestare il sistema.
Avviare il sistema dal DVD o da un CD.
Procedere seguendo le procedure di installazione o di aggiornamento che compaiono sullo schermo.
Al termine dell'aggiornamento, riconfigurare i metadevice con le normali procedure.
L'esempio seguente mostra i passaggi per configurare il metadevice radice (/), configurare i file di sistema per il metadevice e ricollegare il sottovolume.
# metainit d0 -m d10 # metaroot d0 # reboot # metainit d11 1 1 c1t1d0s0 # metattach d0 d11 |
Il precedente sottovolume deve essere ricollegato dopo l'avvio.
A partire dalla versione corrente di Solaris, non è possibile creare in modo corretto un archivio Solaris Flash quando è installata una zona non globale. La funzione Solaris Flash non è attualmente compatibile con la funzione Solaris Zones.
Non è possibile utilizzare il comando flar create per creare un archivio Solaris Flash nelle seguenti condizioni:
In qualsiasi zona non globale
Nella zona globale se sono presenti zone non globali
Quando si crea un archivio Solaris Flash in queste condizioni, l'archivio risultante non viene installato in modo corretto.
Soluzione: nessuna.
Se si utilizza Solaris Live Upgrade per installare un archivio Solaris Flash in un ambiente di boot alternativo vuoto, l'installazione non riesce. Vengono visualizzati messaggi di errore simili ai seguenti.
sh: /percorso_installazione/Solaris_10/Tools/Boot/usr/sbin/install.d /mergescripts/merge_name_service: not found ERRORE: Voce elenco dei trasferimenti (/a/var/svc/profile/name_service.xml): mergescript non riuscito (/percorso_installazione/Solaris_10/Tools/ Boot/usr/sbin/install.d/mergescripts/merge_name_service) ERRORE: Impossibile copiare un file temporaneo nella sua posizione finale ERRORE: Installazione Flash non riuscita Estrazione dell'archivio Flash: 100% completata (di 4361.24 megabyte) Installazione flash di Solaris dell'ambiente di boot S10B74L2 non riuscita. |
Nell'esempio precedente, percorso_immagine_di_installazione è il percorso dell'immagine di installazione di rete che si sta utilizzando per l'installazione.
Soluzione: procedere come segue.
Spostarsi nella directory mergescripts nell'immagine di installazione di rete che si sta utilizzando per l'installazione.
# cd percorso_installazione/Solaris_10/Tools /Boot/usr/sbin/install.d/mergescripts |
Creare il file merge_name_service.
# touch merge_name_service |
Rendere eseguibile il file merge_name_service.
# chmod a+x merge_name_service |
Sul sistema da installare, installare l'archivio Solaris Flash nell'ambiente di boot alternativo usando Solaris Live Upgrade.
Per istruzioni sull'installazione di un archivio Solaris Flash con Solaris Live Upgrade, vedere Installazione di archivi Solaris Flash in un ambiente di boot del Guida all’installazione di Solaris 10 6/06: Solaris Live Upgrade e pianificazione degli aggiornamenti.
Attivare i file system nell'ambiente di boot alternativo installato al punto 4.
# lumount ambiente_di_boot_alternativo punto_di_attivazione |
Nel comando precedente, ambiente_di_boot_alternativo è l'ambiente di boot installato al punto 4, mentre punto_di_attivazione è il punto di attivazione usato per l'ambiente di boot alternativo.
Spostarsi nella directory /var/svc/profile dell'ambiente di boot alternativo.
# cd punto_di_attivazione/var/svc/profile |
Rimuovere il profilo name_service.xml.
# rm name_service.xml |
Creare un collegamento simbolico per il profilo del servizio di denominazione nel file name_service.xml.
# ln -s ns_servizio_di_denominazione.xml name_service.xml |
Nell'esempio precedente, servizio_di_denominazione è il servizio di denominazione che si intende utilizzare per il sistema. Usare come valore una delle seguenti stringhe.
nis
nisplus
dns
ldap
files
Il firmware dell'unità DVD combinata delle workstation Sun Java 2100Z può causare un errore irreversibile del sistema. L'errore si verifica quando si avvia la workstation dal DVD del sistema operativo Solaris 10. Dopo la comparsa del messaggio iniziale sul kernel, viene visualizzato molto brevemente il seguente messaggio:
panic[cpu0]/thread=fec1be20: mod_hold_stub: Couldn't load stub module sched/TS_DTBL fec25cb0 genunix:mod_hold_stub+139 (fec04088, 63, fea11) fec25cc4 unix:stubs_common_code+9 (1, 8, fec026e4) fec25ce4 unix:disp_add+3d (fec026dc) fec25d00 genunix:mod_installsched+a4 (fef01530, fef01518) fec25d20 genunix:mod_install+2f (fef01518, fec25d3c,) fec25d2c TS:_init+d (0, d6d89c88, fec25d) fec25d3c genunix:modinstall+d9 (d6d89c88) fec25d50 genunix:mod_hold_installed_mod+2e (d6d77640, 1, fec25d) fec25d7c genunix:modload+ac (fec026c4, fec26c4) fec25d98 genunix:scheduler_load+3d (fec026c4, fec026dc) fec25db4 genunix:getcid+50 (fec026c4, fec28514) fec25dcc unix:dispinit+df (fec25ddc, fe814ba9) fec25dd4 unix:startup_modules+d5 (fec25dec, fe8cac37) fec25ddc unix:startup+19 (fe800000, 166130, 7) fec25dec genunix:main+16 () |
A questo punto il sistema si ripristina automaticamente.
Soluzione: scegliere una delle seguenti opzioni:
Soluzione 1: modificare alcune impostazioni di configurazione del BIOS. Questa soluzione temporanea permette di completare l'installazione di Solaris 10. Può tuttavia peggiorare le prestazioni di lettura del DVD. Procedere come segue:
Durante il processo di avvio del sistema, premere F2 al prompt per accedere al programma di configurazione.
Sullo schermo sono presentate varie opzioni sul tipo di collegamento, simili a quelle dell'esempio seguente:
Primary Master [ ] Primary Slave [ ] Secondary Master [CD-ROM] Secondary Slave [ ] |
Scegliere il tipo di collegamento per il lettore di DVD selezionando il tipo di collegamento per CD-ROM.
La schermata può presentare diversi tipi di collegamento per i CD-ROM, ad esempio se il sistema dispone di più unità ottiche. Se necessario, aprire il sistema per determinare il punto di collegamento del lettore di DVD. Selezionare il tipo di collegamento corretto per il lettore di DVD.
Dopo aver scelto il tipo di collegamento per CD-ROM appropriato, premere Invio.
Compare la schermata successiva con l'opzione Type:[Auto] automaticamente selezionata.
Premere due volte la barra spaziatrice per cambiare la selezione in Type:[CD-ROM] .
Usare i tasti freccia per selezionare Transfer Mode.
Premere Invio per visualizzare un elenco delle altre opzioni disponibili.
Usare i tasti freccia per selezionare Standard, quindi premere Invio per accettare la selezione.
Premere F10 per salvare le modifiche alla configurazione e uscire dal programma di configurazione del BIOS.
Il sistema si riavvia.
Soluzione 2: aggiornare il firmware del lettore di DVD combinato alla versione 1.12. Per poter utilizzare questa opzione, il lettore di DVD combinato deve essere collegato a un sistema con Microsoft Windows. Procedere come segue.
Rimuovere il lettore di DVD combinato dalla workstation Sun Java 2100z. Per istruzioni sulla rimozione corretta dell'unità, vedere il manuale utente della workstation.
Collegare l'unità a un sistema che utilizzi Microsoft Windows. Se necessario, cambiare le impostazioni dei jumper master e slave del dispositivo.
Accedere al centro di download di AOpen, all'indirizzo http://download.aopen.com.tw/default.aspx.
Cercare il firmware del proprio lettore di DVD usando le seguenti informazioni:
Prodotto: Combo drives
Modello: COM5232/AAH
Categorie: Firmware
Scaricare e installare la versione R1.12 del firmware.
Reinstallare l'unità sulla workstation. Se necessario, ripristinare le impostazioni originali dei jumper master e slave.
È possibile che sul sito siano già disponibili versioni più aggiornate del firmware. Le verifiche eseguite da Sun confermano che la versione 1.12 risolve il problema dell'errore irreversibile. Sun non è in grado di confermare se le revisioni del firmware successive alla 1.12 risolvano ugualmente il problema.
Nella configurazione predefinita, la console seriale (ttya) non funziona sui seguenti sistemi Sun Fire:
Sun Fire V20z
Sun Fire V40z
Sun Fire V60x
Sun Fire V65x
Per usare la console seriale, è necessario configurare manualmente il BIOS del sistema.
Soluzione: questa soluzione richiede che il sistema disponga di una tastiera e di un monitor Sun. Procedere come segue:
Avviare il sistema.
Durante il processo di avvio del sistema, premere F2 al prompt per accedere al BIOS Phoenix.
Nella sezione Peripherals, cambiare l'impostazione della porta di comunicazione da disabilitata ad abilitata.
Salvare la configurazione e avviare il sistema.
Usare il comando eeprom per cambiare il dispositivo di input e il dispositivo di output in ttya.
La pressione dei tasti Stop e N all'avvio del sistema per ripristinare il firmware di basso livello alle impostazioni predefinite non funziona su questi sistemi.
Il programma di installazione di Solaris con interfaccia grafica può interrompersi se sul sistema è presente una partizione di avvio x86. Il problema si verifica se la partizione di avvio x86 era stata creata con il programma di installazione di Solaris con interfaccia a caratteri. Viene visualizzato il seguente messaggio di errore.
Default layout will not work on this system. Errore: Errore: ERRORE: Impossibile creare una partizione fdisk esplicita su c0t0d0, i cilindri richiesti 14581 - 14597 sono in uso da parte della partizione fdisk 1 Errore: Errore: ERRORE: Installazione del sistema non riuscita Pfinstall non riuscito. Exit stat= java.lang.UNIXProcess@a89ce3 2 partizione su c0t0d0, i cilindri richiesti 14581 - 14597 sono in uso da parte della partizione fdisk 1 ERRORE: Installazione del sistema non riuscita |
Soluzione: scegliere una delle soluzioni seguenti.
Soluzione 1: quando il programma di installazione chiede di selezionare un tipo di installazione, selezionare l'opzione 3 per l'installazione interattiva con interfaccia a caratteri (sessione desktop).
Soluzione 2: se si utilizza il programma di installazione di Solaris con interfaccia grafica, procedere come segue.
Iniziare l'installazione.
Alla richiesta di selezionare il tipo di installazione, scegliere l'installazione personalizzata.
Le schermate dell'installazione personalizzata richiedono informazioni sulle versioni locali, sul software e sui dischi da installare.
Rispondere alle domande con le informazioni appropriate per il sistema.
Nella schermata di selezione fdisk, selezionare il disco che contiene la partizione di avvio x86.
Rimuovere la partizione di avvio x86 selezionando la voce UNUSED (non utilizzata) nel menu.
Aggiungere la partizione di avvio x86 modificando di nuovo l'impostazione UNUSED in x86boot.
Continuare l'installazione.
Sui sistemi Sun LX50 è possibile che il server X non sia in grado di aprire i dispositivi dei mouse PS/2. L'errore può verificarsi sia durante l'installazione che al riavvio del sistema. Se si verifica questo problema, viene visualizzato il seguente messaggio di errore:
ddxSUNWmouse: Error opening mouse device '/dev/kdmouse; /dev/kdmouse: No such device or address |
A causa dell'errore, il programma di installazione di Solaris può procedere solo nella modalità dalla riga di comando. Dopo l'installazione, il problema può verificarsi nuovamente nella normale esecuzione di Solaris.
Soluzione: sul cavo sdoppiatore collegato al connettore PS/2 del server, invertire le connessioni della tastiera e del mouse PS/2.
Se dopo il riavvio il mouse PS/2 non viene ancora identificato, premere il tasto di ripristino del server LX50. In alternativa, utilizzare l'opzione di riconfigurazione (b -r) quando compare il seguente prompt:
Select (b)oot or (i)nterpreter: |