Guida all'installazione di Solaris 10 8/07: installazioni di rete

Preconfigurazione con il file sysidcfg

Il file sysidcfg permette di specificare una serie di parole chiave con cui preconfigurare il sistema. Le parole chiave sono descritte in Parole chiave del file sysidcfg.


Nota –

La parola chiave name_service nel file sysidcfg imposta automaticamente il servizio di denominazione durante l'installazione di Solaris. Questa impostazione prevale sui servizi SMF impostati in precedenza in site.xml. Per questo motivo, può essere necessario ripristinare il servizio di denominazione dopo l'installazione.


Occorre creare un file sysidcfg diverso per ogni sistema che richiede una configurazione differente. È invece possibile usare lo stesso file sysidcfg per preconfigurare le informazioni comuni a tutti i sistemi, ad esempio il fuso orario. Tuttavia, se si desidera preconfigurare una password di root differente per ognuno di questi sistemi, occorrerà creare un file sysidcfg diverso per ognuno.

Il file sysidcfg può essere collocato:

Tabella 2–2 Posizioni di sysidcfg

File system NFS 

Se il file sysidcfg risiede in un file system NFS condiviso, per configurare il sistema per l'installazione in rete è necessario usare l'opzione -p del comando add_install_client(1M). L'opzione -p specifica la posizione in cui il sistema può trovare il file sysidcfg durante l'installazione della versione corrente di Solaris.

Dischetto UFS o PCFS 

Il file sysidcfg deve essere collocato nella directory radice (/) del dischetto.

Se si desidera eseguire un'installazione JumpStart personalizzata usando un file sysidcfg residente su un dischetto, occorre salvare il file sysidcfg sul dischetto del profilo. Per creare un dischetto con il profilo del sistema, vedere Creazione di un dischetto dei profili per sistemi standalone del Guida all’installazione di Solaris 10 8/07: metodo JumpStart personalizzato e installazioni avanzate .

È possibile collocare un solo file sysidcfg nella stessa directory o sullo stesso dischetto. Se occorre creare più file sysidcfg, è necessario salvarli in directory o su dischetti differenti.

Server HTTP o HTTPS 

Per eseguire un'installazione boot WAN, il file sysidcfg deve essere collocato nella directory radice del server Web.

È possibile utilizzare il servizio di denominazione o DHCP per preconfigurare il sistema. Per informazioni, vedere il Capitolo 3, Preconfigurazione con un servizio di denominazione o DHCP.

ProcedureCreare un file di configurazione sysidcfg

  1. Creare un file denominato sysidcfg in un editor di testo con le parole chiave richieste.

  2. Rendere disponibile per i client il file sysidcfg usando una delle posizioni descritte nella Tabella 2–2.


Esempio 2–1 SPARC: File sysidcfg

Nell'esempio seguente è presentato un esempio di file sysidcfg per un sistema SPARC. Nome host, indirizzo IP e maschera di rete del sistema sono stati preconfigurati modificando il servizio di denominazione. Poiché in questo file sono definite tutte le informazioni richieste per la configurazione dei sistemi, è possibile eseguire l'installazione usando un profilo JumpStart personalizzato. In questo esempio, il nome del dominio NFSv4 viene derivato automaticamente dal servizio di denominazione. Poiché la parola chiave service_profile non è inclusa nell'esempio, la configurazione dei servizi di rete non viene alterata durante la configurazione.

keyboard=US-English
system_locale=it_IT
timezone=CET
terminal=sun-cmd
timeserver=localhost
name_service=NIS {domain_name=orione.centrale.esempio.it
                  name_server=nmsvr2(172.31.112.3)}
nfs4_domain=dynamic
root_password=m4QPOWNY
network_interface=hme0 {hostname=host1 
                       default_route=172.31.88.1 
                       ip_address=172.31.88.210 
                       netmask=255.255.0.0 
                       protocol_ipv6=no}
security_policy=kerberos {default_realm=esempio.it 
                          admin_server=krbadmin.esempio.it 
                          kdc=kdc1.esempio.it, 
                          kdc2.esempio.it}


Esempio 2–2 x86: File sysidcfg

Il seguente file sysidcfg di esempio si riferisce a un gruppo di sistemi x86.In questo esempio, il nome del dominio NFSv4 viene impostato sul valore esempio.it. Il nome personalizzato prevale sul nome del dominio predefinito. Nell'esempio, inoltre, i servizi di rete sono disabilitati e limitati alle sole connessioni locali.

keyboard=US-English
timezone=CET
timeserver=timehost1
terminal=ibm-pc
service_profile=limited_net

name_service=NIS {domain_name=orione.centrale.esempio.it
                  name_server=nmsvr2(172.25.112.3)}
nfs4_domain=esempio.it
root_password=URFUni9


Esempio 2–3 File sysidcfg per la configurazione di più interfacce

Nell'esempio seguente di file sysidcfg, le informazioni vengono specificate per le due interfacce di rete eri0 e eri1. L'interfaccia eri0 viene configurata come interfaccia principale, mentre eri1 viene configurata come interfaccia di rete secondaria. In questo esempio, il nome del dominio NFSv4 viene derivato automaticamente dal servizio di denominazione.

timezone=CET
system_locale=it
terminal=xterms
timeserver=localhost
network_interface=eri0 {primary
                        hostname=host1
                        ip_address=192.168.2.7
                        netmask=255.255.255.0
                        protocol_ipv6=no
                        default_route=192.168.2.1}

network_interface=eri1 {hostname=host1-b
                        ip_address=192.168.3.8
                        netmask=255.255.255.0
                        protocol_ipv6=no
                        default_route=NONE}
root_password=JE2C35JGZi4B2
security_policy=none
name_service=NIS {domain_name=dominio.esempio.it
                  name_server=server-nis(192.168.2.200)}
nfs4_domain=dynamic

Continuazione dell'installazione

Se si intende utilizzare il file sysidcfg per un'installazione attraverso la rete, è necessario configurare un server di installazione e aggiungere il sistema come client di installazione. Per maggiori informazioni, vedere il Capitolo 4, Installazione dalla rete (panoramica).

Se si intende utilizzare il file sysidcfg per un'installazione con il metodo boot WAN, è necessario eseguire altre operazioni. Per maggiori informazioni, vedere il Capitolo 9, boot WAN (panoramica).

Se si intende utilizzare il file sysidcfg per un'installazione JumpStart personalizzata, è necessario creare un profilo e un file rules.ok. Per maggiori informazioni, vedere il Capitolo 2, Installazione JumpStart personalizzata (panoramica) del Guida all’installazione di Solaris 10 8/07: metodo JumpStart personalizzato e installazioni avanzate .

Vedere anche

Per maggiori informazioni sul file sysidcfg, vedere la pagina man sysidcfg(4).

Regole di sintassi per il file sysidcfg

Il file sysidcfg accetta due tipi di parole chiave: dipendenti e indipendenti. Le parole chiave dipendenti sono uniche solo all'interno di una parola chiave indipendente. La loro esistenza dipende dalla parola chiave indipendente a cui sono associate.

In questo esempio, name_service è la parola chiave indipendente, mentre domain_name e name_server sono le parole chiave dipendenti:

name_service=NIS {domain_name=orione.centrale.esempio.it
name_server=connor(192.168.112.3)}

Regola di sintassi 

Esempio 

Le parole chiave indipendenti possono comparire in qualunque ordine.  

pointer=MS-S
display=ati {size=15-inch}

Nelle parole chiave, non c'è differenza tra maiuscole e minuscole.  

TIMEZONE=US/Central
terminal=sun-cmd

Le parole chiave dipendenti devono essere racchiuse tra parentesi graffe ({}) per essere associate alla relativa parola chiave indipendente.  

name_service=NIS 
       {domain_name=orione.centrale.esempio.it
        name_server=connor(192.168.112.3)}

Opzionalmente, i valori possono essere racchiusi tra virgolette singole (') o doppie (“).  

network_interface='none'

Per tutte le parole chiave, fatta eccezione per network_interface, è ammessa una sola istanza della parola chiave. Se la stessa parola chiave viene specificata più volte, viene usata solo la prima istanza.

name_service=NIS
name_service=DNS

Parole chiave del file sysidcfg

La Tabella 2–3 elenca le parole chiave da usare per configurare le informazioni di sistema nel file sysidcfg.

Tabella 2–3 Parole chiave da utilizzare nel file sysidcfg

Informazioni di configurazione 

Parola chiave 

Layout e lingua della tastiera 

Parola chiave keyboard

Servizio di denominazione, nome del dominio, name server 

Parola chiave name_service

Interfaccia di rete, nome host, indirizzo IP (Internet Protocol), maschera di rete, DHCP, IPv6 

La parola chiave network_interface

Definizione del nome di dominio per NFSv4 

Parola chiave nfs4_domain

Password di root 

Parola chiave root_password

Criteri di sicurezza 

Parola chiave security_policy

Profilo di sicurezza della rete 

Parola chiave service_profile

Lingua in cui visualizzare il programma di installazione e il desktop 

Parola chiave system_locale

Tipo di terminale 

Parola chiave terminal

Fuso orario 

Parola chiave timezone

Data e ora 

Parola chiave timeserver

Le sezioni seguenti descrivono le parole chiave che è possibile usare nel file sysidcfg.

Parola chiave keyboard

Lo strumento sysidkdb può configurare la lingua e il layout delle tastiere USB.

La procedura è la seguente:

È possibile configurare la lingua della tastiera e il relativo layout usando la parola chiave keyboard. Ogni lingua dispone del proprio layout di tastiera. Usare la sintassi seguente per selezionare una lingua e il relativo layout.

keyboard=layout_tastiera

Ad esempio, questa voce imposta la lingua della tastiera e il layout per la lingua tedesca.

keyboard=German

Il valore indicato per layout_tastiera deve essere valido. Diversamente, durante l'installazione sarà necessario immettere il valore in modo interattivo. Le stringhe valide per layout_tastiera sono definite nel file /usr/share/lib/keytables/type_6/kbd_layouts.


SPARC Solo –

in precedenza, durante l'installazione la tastiera USB assumeva il valore 1 nell'identificazione automatica. Di conseguenza, durante l'installazione tutte le tastiere non fornite della funzione di identificazione automatica venivano configurate con il layout inglese USA.


Se la tastiera non dispone di una funzione di identificazione automatica e si desidera impedire la richiesta durante l'installazione JumpStart, selezionare la lingua della tastiera nel file sysidcfg. Per le installazioni JumpStart, l'impostazione predefinita della lingua è l'inglese USA. Per selezionare un'altra lingua e il layout di tastiera corrispondente, impostare la parola chiave nel file sysidcfg come indicato nell'esempio qui sopra.

Per maggiori informazioni, vedere le pagine man sysidcfg(4) e sysidtool(1M).

Parola chiave name_service

È possibile utilizzare la parola chiave name_service per configurare il servizio di denominazione, il nome del dominio e il name server del sistema. L'esempio seguente mostra la sintassi generale della parola chiave name_service.


name_service=servizio_den {domain_name=nome-dominio 
                                 name_server=name-server
                                 par_chiave_opzionale=valore}

Scegliere un solo valore per name_service. Includere tutte le parole chiave domain_name, name_server o nessuna; includere le parole chiave opzionali, come appropriato. Se non viene usata nessuna delle parole chiave, omettere le parentesi graffe {}.


Nota –

L'opzione name_service nel file sysidcfg imposta automaticamente il servizio di denominazione durante l'installazione di Solaris. Questa impostazione prevale sui servizi SMF impostati in precedenza per site.xml. Per questo motivo, può essere necessario ripristinare il servizio di denominazione dopo l'installazione.


Le sezioni seguenti descrivono la sintassi della parola chiave per configurare il sistema per l'utilizzo di un determinato servizio di denominazione.

Sintassi NIS per la parola chiave name_service

Usare la seguente sintassi per configurare il sistema per l'utilizzo del servizio di denominazione NIS.


name_service=NIS {domain_name=nome-dominio 
                   name_server=nomehost(indirizzo-IP)}
nome-dominio

Specifica il nome del dominio

nomehost

Specifica il nome dell'host del name server

indirizzo-ip

Specifica l'indirizzo IP del name server


Esempio 2–4 Designazione di un server NIS con la parola chiave name_service

L'esempio seguente specifica un server NIS con il nome di dominio ovest.esempio.it. Il nome host del server è timbro e il suo indirizzo IP è 192.168.2.1.


name_service=NIS {domain_name=ovest.esempio.it 
                  name_server=timbro(192.168.2.1)}

Per maggiori informazioni sul servizio di denominazione NIS, vedere il manuale System Administration Guide: Naming and Directory Services (DNS, NIS, and LDAP).

Sintassi NIS+ per la parola chiave name_service

Usare la seguente sintassi per configurare il sistema per l'utilizzo del servizio di denominazione NIS.


name_service=NIS+ {domain_name=nome-dominio 
                   name_server=nomehost(indirizzo-IP)}
nome-dominio

Specifica il nome del dominio

nomehost

Specifica il nome dell'host del name server

indirizzo-ip

Specifica l'indirizzo IP del name server


Esempio 2–5 Designazione di un server NIS+ con la parola chiave name_service

L'esempio seguente specifica un server NIS+ con il nome di dominio ovest.esempio.it. Il nome host del server è timbro e il suo indirizzo IP è 192.168.2.1.


name_service=NIS+ {domain_name=ovest.esempio.it 
                   name_server=timbro(192.168.2.1)}

Per maggiori informazioni sul servizio di denominazione NIS+, vedere il manuale System Administration Guide: Naming and Directory Services (NIS+).

Sintassi DNS per la parola chiave name_service

Usare la sintassi seguente per configurare il sistema per l'utilizzo di DNS.


name_service=DNS {domain_name=nome-dominio 
                  name_server=indirizzo-ip,indirizzo-ip,indirizzo-ip
                  search=nome-dominio,nome-dominio,nome-dominio,
                  nome-dominio,nome-dominio,nome-dominio} 
domain_name=nome-dominio

Specifica il nome del dominio

name_server=indirizzo-ip

Specifica l'indirizzo IP del server DNS È possibile specificare fino a tre indirizzi IP come valori per la parola chiave name_server.

search=nome-dominio

(Opzionale) Specifica altri domini su cui ricercare le informazioni del servizio di denominazione. È possibile specificare fino a un massimo di sei nomi di dominio per le ricerche. La lunghezza totale di ogni voce di ricerca non deve superare i 250 caratteri.


Esempio 2–6 Designazione di un server DNS con la parola chiave name_service

L'esempio seguente specifica un server DNS con il nome di dominio ovest.esempio.it. Gli indirizzi IP del server sono 10.0.1.10 e 10.0.1.20. esempio.it e est.esempio.it sono inclusi come domini aggiuntivi su cui ricercare le informazioni del servizio di denominazione.


name_service=DNS {domain_name=ovest.esempio.it 
                  name_server=10.0.1.10,10.0.1.20 
                  search=esempio.it,est.esempio.it}

Per maggiori informazioni sul servizio di denominazione DNS, vedere il manuale System Administration Guide: Naming and Directory Services (DNS, NIS, and LDAP).

Sintassi LDAP per la parola chiave name_service

Usare la sintassi seguente per configurare il sistema per l'utilizzo di LDAP.


name_service=LDAP {domain_name=nome-dominio
                   profile=nome_profilo profile_server=indirizzo_ip 
                   proxy_dn="nd_bind_proxy" proxy_password=password}
nome-dominio

Specifica il nome del dominio del server LDAP.

nome_profilo

Specifica il nome del profilo LDAP da utilizzare per configurare il sistema.

indirizzo_ip

Specifica l'indirizzo IP del server del profilo LDAP.

nd_bind_proxy

(Opzionale) Specifica il nome distinto del bind al proxy. Il valore di nd_bind_proxy deve essere racchiuso tra virgolette doppie.

password

(Opzionale) Specifica la password del proxy del client.


Esempio 2–7 Specifica di un server LDAP con la parola chiave name_service

L'esempio seguente specifica un server LDAP con le seguenti informazioni di configurazione.


name_service=LDAP {domain_name=ovest.esempio.it 
                   profile=base 
                   profile_server=172.31.2.1 
                   proxy_dn="cn=proxyagent,ou=profile,
                   dc=ovest,dc=esempio,dc=it" 
                   proxy_password=password}

Per maggiori informazioni sull'uso di LDAP, vedere il manuale System Administration Guide: Naming and Directory Services (DNS, NIS, and LDAP).

La parola chiave network_interface

Usare la parola chiave network_interface per eseguire le seguenti attività.

Le sezioni seguenti descrivono l'utilizzo della parola chiave network_interface per configurare le interfacce del sistema.

Sintassi per i sistemi non in rete

Per disabilitare le funzioni di rete del sistema, impostare il valore di network_interface su none. Ad esempio:


network_interface=none

Sintassi per la configurazione di una singola interfaccia

La parola chiave network_interface può essere usata per configurare una singola interfaccia nei modi seguenti.


Esempio 2–8 Configurazione di una singola interfaccia con DHCP e la parola chiave network_interface

L'esempio seguente indica al programma di installazione di usare DHCP per configurare l'interfaccia di rete eri0. Il supporto per IPv6 non è abilitato.


network_interface=eri0 {dhcp protocol_ipv6=no}


Esempio 2–9 Configurazione di una singola interfaccia specificando le informazioni di configurazione con la parola chiave network_interface

L'esempio seguente configura l'interfaccia eri0 con le seguenti impostazioni.


network_interface=eri0 {hostname=host1 ip_address=172.31.88.100
                        netmask=255.255.255.0 protocol_ipv6=no}

Sintassi per la configurazione di più interfacce

Nel file sysidcfg è possibile configurare più di un'interfaccia. Per ogni interfaccia da configurare, includere una voce network_interface nel file sysidcfg.

La parola chiave network_interface può essere usata per configurare più interfacce nei modi seguenti.

Nello stesso file sysidcfg, è possibile usare DHCP per configurare certe interfacce e specificare invece le informazioni di configurazione per altre interfacce nel file sysidcfg.


Esempio 2–10 Configurazione di più interfacce con la parola chiave network_interface

Nell'esempio qui riportato, le interfacce di rete eri0 e eri1 sono configurate nel modo seguente.


network_interface=eri0 {dhcp protocol_ipv6=no}
network_interface=eri1 {primary hostname=host1 
                        ip_address=172.146.88.100
                        netmask=255.255.255.0 
                        protocol_ipv6=no}

Parola chiave nfs4_domain

Per fare in modo che il nome di dominio non venga richiesto durante l'installazione, usare la parola chiave nfs4_domain nel file sysidcfg. Se questa parola chiave è impostata, il nome di dominio non viene richiesto durante la procedura d'installazione. Usare la seguente sintassi:


nfs4_domain=dynamic o nome_dominio_personalizzato
dynamic

Questa parola chiave riservata deriva il nome del dominio NFSv4 in modo dinamico, sulla base della configurazione dei servizi di denominazione. Ad esempio:


nfs4_domain=dynamic

In questo esempio, il nome di dominio viene derivato dal servizio di denominazione.

La parola chiave riservata, dynamic, non fa distinzione tra maiuscole e minuscole.


Nota –

Nell'impostazione predefinita, NFSv4 utilizza un nome di dominio derivato automaticamente dai servizi di denominazione del sistema. Questo nome di dominio è adeguato nella maggior parte delle configurazioni. In alcuni casi, i file dei punti di attivazione che superano i confini del dominio possono risultare di proprietà dell'utente “nobody”, in quanto non esiste un nome di dominio comune. Per prevenire questa situazione, non utilizzare un nome di dominio predefinito e selezionare un nome personalizzato.


nome_dominio_personalizzato

Questo valore prevale sul nome di dominio predefinito.

Il valore deve essere un nome di dominio valido. I nomi del dominio validi sono composti da una combinazione di caratteri alfanumerici, punti, caratteri di sottolineatura e trattini. Il primo carattere deve essere alfabetico. Ad esempio:


nfs4_domain=esempio.it

Questo esempio imposta il valore utilizzato dal daemon nfsmapid su esempio.it. Questo valore prevale sul nome di dominio predefinito.


Nota –

Nelle versioni precedenti, gli script consentivano all'utente di evitare la richiesta del nome di dominio NFSv4 durante l'installazione.

Per le installazioni JumpStart in Solaris 10, era possibile utilizzare lo script di esempio, set_nfs4_domain, per fare in modo che il nome di dominio NFSv4 non venisse richiesto durante l'installazione. Questo script non è più necessario. Al suo posto è possibile utilizzare la parola chiave nfs4_domain di sysidcfg.

Nelle versioni precedenti, il file /etc/.NFS4inst_state.domain veniva creato dal programma sysidnfs4. Se questo file era presente, il nome del dominio NFSv4 non veniva richiesto durante l'installazione. Questo file non viene più creato. Al suo posto è possibile utilizzare la parola chiave nfs4_domain di sysidcfg.


Parola chiave root_password

È possibile specificare la password di root del sistema nel file sysidcfg. Per specificare la password di root, usare la parola chiave root_password con la seguente sintassi.


root_password=password-cifrata

password-cifrata è la password cifrata come appare nel file /etc/shadow.

Parola chiave security_policy

La parola chiave security_policy può essere utilizzata nel file sysidcfg per configurare il sistema per l'utilizzo del protocollo di autenticazione di rete Kerberos . Per configurare il sistema per l'utilizzo di Kerberos, usare la seguente sintassi.


security_policy=kerberos {default_realm=NDPQ 
                          admin_server=FQDN kdc=FQDN1, FQDN2, FQDN3}

NDPQ specifica il nome di dominio pienamente qualificato del settore predefinito di Kerberos, il server di amministrazione, o il KDC (Key Distribution Center). È necessario specificare un minimo di uno e un massimo di tre KDC.

Se non si intende impostare i criteri di sicurezza del sistema, impostare security_policy=NONE.

Per maggiori informazioni sul protocollo di autenticazione di rete Kerberos, vedere il manuale System Administration Guide: Security Services.


Esempio 2–11 Configurazione del sistema per l'utilizzo di Kerberos con la parola chiave security_policy

L'esempio seguente configura il sistema per l'utilizzo di Kerberos con le seguenti informazioni.


security_policy=kerberos 
                {default_realm=esempio.it 
                 admin_server=krbadmin.esempio.it 
                 kdc=kdc1.esempio.it, 
                 kdc2.esempio.it}

Parola chiave service_profile

La parola chiave service_profile consente di rendere il sistema più sicuro limitando i servizi di rete che vengono abilitati. Questa opzione di sicurezza è disponibile solo per le installazioni iniziali. La procedura di aggiornamento mantiene le impostazioni precedenti per i servizi.

Usare una delle sintassi seguenti per impostare la parola chiave.


service_profile=limited_net

service_profile=open

limited_net specifica che tutti i servizi di rete, fatta eccezione per SSH, devono essere disabilitati o limitati alle richieste locali. Dopo l'installazione, i singoli servizi di rete possono essere abilitati usando i comandi svcadm e svccfg.

open specifica che durante l'installazione non devono essere effettuate modifiche ai servizi di rete.

Se la parola chiave service_profile non è inclusa nel file sysidcfg, durante l'installazione non vengono apportate modifiche alla configurazione dei servizi di rete.

I servizi di rete possono essere abilitati dopo l'installazione usando il comando netservices open o abilitando i singoli servizi usando i comandi SMF. Vedere Revisione delle impostazioni di sicurezza dopo l’installazione. del Guida all’installazione di Solaris 10 8/07: pianificazione dell’installazione e dell’aggiornamento.

Per maggiori informazioni sulla configurazione della sicurezza di rete, vedere Pianificazione della sicurezza di rete del Guida all’installazione di Solaris 10 8/07: pianificazione dell’installazione e dell’aggiornamento Vedere anche le seguenti pagine man.

Parola chiave system_locale

La parola chiave system_locale permette di specificare la lingua con cui visualizzare il programma di installazione e il desktop. Usare la seguente sintassi per specificare una versione locale.


system_locale=versione_locale

versione_locale specifica la lingua che il sistema deve utilizzare per visualizzare le finestre e le schermate di installazione. Per l'elenco dei valori ammessi per la versione locale, vedere la directory /usr/lib/locale o il documento International Language Environments Guide.

Parola chiave terminal

La parola chiave terminal permette di impostare il tipo di terminale del sistema. Usare la sintassi seguente per specificare il tipo di terminale.


terminal=tipo_terminale

tipo_terminale specifica il tipo di terminale del sistema. Per un elenco dei valori ammessi per il terminale, vedere le sottodirectory di /usr/share/lib/terminfo.

Parola chiave timezone

Il fuso orario del sistema può essere impostato con la parola chiave timezone. Usare la seguente sintassi.


timezone=fuso_orario

Nell'esempio precedente, timezone specifica il valore del fuso orario per il sistema. Per i valori ammessi per i fusi orari, vedere le directory e i file sotto /usr/share/lib/zoneinfo. Il valore timezone è il nome del percorso relativo alla directory /usr/share/lib/zoneinfo. È anche possibile specificare un fuso orario Olson.


Esempio 2–12 Configurazione del fuso orario del sistema con la parola chiave timezone

Nell'esempio seguente, il fuso orario del sistema è impostato sull'ora dell'Europa centrale.


timezone=CET

Il programma di installazione configura il sistema per l'utilizzo delle informazioni sul fuso orario contenute in /usr/share/lib/zoneinfo/CET.


Parola chiave timeserver

La parola chiave timeserver permette di specificare il sistema che funge da riferimento per la data e l'ora del sistema da installare.

Scegliere uno dei seguenti metodi per impostare la parola chiave timeserver.