Guida all'installazione di Oracle Solaris 10 9/10: Solaris Live Upgrade e pianificazione degli aggiornamenti

ProcedureCreare un ambiente di boot ZFS nello stesso pool root ZFS

  1. Prima di eseguire Solaris Live Upgrade per la prima volta, è necessario installare i pacchetti più recenti di Solaris Live Upgrade dal supporto di installazione e installare le patch elencate nel documento informativo 206844 di SunSolve. Consultare il documento informativo 206844 (in precedenza 72099) nel sito Web SunSolve.

    I pacchetti e le patch più recenti garantiscono che tutte le correzioni dei bug e le nuove funzioni vengano installate. Assicurarsi di aver installato tutte le patch relative al sistema in uso prima di creare un nuovo ambiente di boot.

    Di seguito sono descritti i passaggi della procedura indicata nel documento informativo 206844 di SunSolve.


    Nota –

    L'utilizzo di Solaris Live Upgrade per creare nuovi ambienti di boot ZFS richiede la versione Solaris 10 10/08 o superiore. Le versioni precedenti non includono il software richiesto per ZFS e Solaris Live Upgrade.


    1. Diventare superutente o assumere un ruolo equivalente.


      Nota –

      I ruoli comportano determinate autorizzazioni e consentono di eseguire comandi che richiedono privilegi. Per maggiori informazioni sui ruoli, vedere Configuring RBAC (Task Map) in System Administration Guide: Security Services.


    2. Seguire le istruzioni indicate nel documento informativo 206844, disponibili nel sito Web di SunSolve, per rimuovere e aggiungere i pacchetti di Solaris Live Upgrade.

      I tre pacchetti di Solaris Live Upgrade, SUNWluu, SUNWlur e SUNWlucfg, includono il software richiesto per l'aggiornamento con Solaris Live Upgrade. I pacchetti includono il software esistente, le nuove funzioni e le correzioni dei bug. Se i pacchetti esistenti non vengono rimossi e la nuova versione non viene installata sul sistema prima di usare Solaris Live Upgrade, l'aggiornamento alla versione di destinazione non riesce. Il pacchetto SUMWlucfg è stato introdotto a partire dalla versione Solaris 10 8/07. Se si utilizzano i pacchetti di Solaris Live Upgrade di una versione precedente a Solaris 10 8/07, non è necessario rimuovere questo pacchetto.


      Nota –

      Il pacchetto SUMWlucfg è stato introdotto a partire dalla versione Solaris 10 8/07. Se si utilizzano i pacchetti di Solaris Live Upgrade di una versione precedente, non è necessario rimuovere questo pacchetto.



      # pkgrm SUNWlucfg SUNWluu SUNWlur
      
    3. Installare i nuovi pacchetti di Solaris Live Upgrade. Per informazioni, vedere Installazione di Solaris Live Upgrade.

    4. Prima di installare o eseguire Solaris Live Upgrade, è necessario installare le seguenti patch. Queste patch garantiscono che tutte le correzioni dei bug e le nuove funzioni siano installate.

      Verificare di disporre dell'elenco più aggiornato delle patch accedendo al sito SunSolve. Consultare il documento informativo 206844 (in precedenza 72099) sul sito Web di SunSolve.

      • Se le patch vengono memorizzate sul disco rigido locale creare una directory, ad esempio /var/tmp/patches_lu, e scaricare le patch in quella directory.

      • Dal sito Web SunSolve, scaricare l'elenco delle patch.

      • Accedere alla directory delle patch come indicato nell'esempio seguente.


        # cd /var/tmp/lupatches
        
      • Installare le patch con il comando patchadd.


        # patchadd -M path-to-patches patch_id patch_id
        

        path-to-patches indica il percorso per la directory delle patch, ad esempio /var/tmp/lupatches . patch_id indica il numero o i numeri delle patch. Se le patch sono più di una, separare i nomi con uno spazio.


        Nota –

        Le patch devono essere applicate nell'ordine specificato nel documento informativo (Infodoc) 206844.


      • Effettuare il reboot del sistema, se necessario. Alcune patch richiedono il reboot del sistema.

        Solo x86: il reboot del sistema è necessario per eseguire correttamente Solaris Live Upgrade.


        # init 6
        

        Sono ora disponibili i pacchetti e le patch necessarie per la creazione corretta di un nuovo ambiente di boot.

  2. Creare il nuovo ambiente di boot.


    # lucreate [-c zfsBE] -n new-zfsBE
    
    -c BE_zfs

    Assegna il nome BE_ all'ambiente di boot corrente ZFS corrente. Questa opzione è richiesta solo ed esclusivamente per la creazione del primo ambiente di boot. Se alla prima esecuzione di lucreate non si utilizza l'opzione -c, il software crea automaticamente un nome.

    -n nuovo-BE-zfs

    Assegna il nome al nuovo ambiente di boot da creare. Il nome deve essere unico sul sistema.

    La creazione del nuovo ambiente di boot è quasi istantanea. Viene creato uno snapshot di ciascun set di dati nel pool root ZFS corrente e viene quindi creato un clone da ogni snapshot. Gli snapshot sono molto efficienti dal punto di vista dell'occupazione di spazio su disco. Una volta creato l'ambiente di boot inattivo, è possibile usare i comandi luupgrade o luactivate per aggiornare o attivare il nuovo ambiente di boot ZFS.

  3. (Opzionale) Verificare che l'ambiente di boot sia completo.

    Il comando lustatus indica se la creazione dell'ambiente di boot è terminata e se l'ambiente è avviabile.


    # lustatus
    boot environment   Is        Active  Active     Can	    Copy 
    Name               Complete  Now	 OnReboot   Delete	 Status 
    ------------------------------------------------------------------------ 
    zfsBE               yes       yes     yes         no             -
    new-zfsBE           yes       no      no          yes            -
  4. (Opzionale) Verificare le informazioni di base sui set di dati.

    In questo esempio, il pool root ZFS viene denominato rpool e il simbolo @ indica uno snapshot. I punti di attivazione del nuovo ambiente di boot sono temporanei fino all'esecuzione del comando luactivate. I volumi /dump e /swap sono condivisi con il pool root ZFS e con gli ambienti di boot all'interno del pool root.


    # zfs list
    NAME                                      USED  AVAIL  REFER  MOUNTPOINT 
    rpool                                    9.29G  57.6G    20K  /rpool 
    rpool/ROOT                               5.38G  57.6G    18K  /rpool/ROOT 
    rpool/ROOT/zfsBE                         5.38G  57.6G   551M  
    rpool/ROOT/zfsBE@new-zfsBE               66.5K      -   551M  -
    rpool/ROOT/new-zfsBE                     85.5K  57.6G   551M  /tmp/.alt.103197
    rpool/dump                               1.95G      -  1.95G  - 
    rpool/swap                               1.95G      -  1.95G  - 

    A questo punto è possibile aggiornare e attivare il nuovo ambiente di boot. Vedere l'Esempio 13–2.


Esempio 13–2 Creazione di un ambiente di boot nello stesso pool root ZFS

I comandi seguenti creano un nuovo ambiente di boot ZFS, nuovo-BE-zfs . L'opzione -p non è richiesta in quando l'ambiente di boot viene creato nello stesso pool root.


# lucreate [-c zfsBE] -n new-zfsBE
Analyzing system configuration.
Comparing source boot environment <zfsBE> file systems with the file
system(s) you specified for the new boot environment. Determining which
file systems should be in the new boot environment.
Updating boot environment description database on all BEs.
Creating configuration for boot environment new-zfsBE.
Source boot environment is zfsBE.
Creating boot environment new-zfsBE.
Cloning file systems from boot environment zfsBE to create 
boot environment new-zfsBE.
Creating snapshot for <rpool> on <rpool> Creating clone for <rpool>. 
Setting canmount=noauto for <rpool> in zone <global> on <rpool>. 
Population of boot environment zfsBE successful on <rpool>.
# lustatus
boot environment   Is        Active  Active     Can	    Copy 
Name               Complete  Now	   OnReboot   Delete	 Status 
------------------------------------------------------------------------ 
zfsBE               yes       yes     yes         no          - 
new-zfsBE           yes       no      no          yes         -
# zfs list
NAME                                      USED  AVAIL  REFER  MOUNTPOINT 
rpool                                    9.29G  57.6G    20K  /rpool 
rpool/ROOT                               5.38G  57.6G    18K  /rpool/ROOT 
rpool/ROOT/zfsBE                         5.38G  57.6G   551M  
rpool/ROOT/zfsBE@new-zfsBE               66.5K      -   551M  - 
rpool/ROOT/new-zfsBE                     85.5K  57.6G   551M  /tmp/.alt.103197 
rpool/dump                               1.95G      -  1.95G  - 
rpool/swap                               1.95G      -  1.95G  - 

A questo punto è possibile aggiornare e attivare il nuovo ambiente di boot. Per un esempio di aggiornamento a un ambiente di boot ZFS, vedere l'Esempio 13–1. Per altri esempi di utilizzo di luupgrade, vedere il Capitolo 5Aggiornamento con Solaris Live Upgrade (procedure).


# luactivate new-zfsBE
**********************************************************************

The target boot environment has been activated. It will be used when you 
reboot. NOTE: You MUST NOT USE the reboot, halt, or uadmin commands. You 
MUST USE either the init or the shutdown command when you reboot. If you 
do not use either init or shutdown, the system will not boot using the 
target BE.

**********************************************************************
In case of a failure while booting to the target BE, the following process 
needs to be followed to fallback to the currently working boot environment:

1. Enter the PROM monitor (ok prompt).

2. Change the boot device back to the original boot environment by typing:

     setenv boot-device /pci@1f,0/pci@1/scsi@4,1/disk@2,0:a

3. Boot to the original boot environment by typing:

     boot

**********************************************************************

Modifying boot archive service
Activation of boot environment <new-zfsBE> successful.

Effettuare il reboot del sistema nell'ambiente di boot ZFS.


# init 6
# svc.startd: The system is coming down.  Please wait.
svc.startd: 79 system services are now being stopped.
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