Note sulla piattaforma: Workstation Sun Ultra 450 e Server Ultra Enterprise 450

Capitolo 3 Procedure "hot-plug" sui dischi

Il server MP UltraSPARC e il server Ultra Enterprise 450 supportano le procedure "a caldo" ("hot-plug") sui dischi interni. Questo significa che è possibile installare un nuovo disco, o rimuovere e sostituire un disco difettoso, senza bisogno di arrestare il sistema operativo o di spegnere il sistema. Le procedure hot-plug richiedono l'uso di comandi software per preparare il sistema prima di rimuovere un disco e per riconfigurare l'ambiente operativo dopo l'installazione di un disco nuovo.


Avvertenza - Avvertenza -

L'estrazione dei dischi richiede una certa attenzione. Se il disco è attivo, è necessario interromperne l'attività prima di estrarlo. Questa interruzione può essere attuata senza arrestare il sistema operativo e senza spegnere il sistema. Il sistema supporta le procedure hot-plug, ma occorre eseguire le necessarie operazioni software. Per rimuovere, sostituire o aggiungere un disco, seguire le procedure descritte in questo documento.


Introduzione

Le riconfigurazioni hot-plug o le operazioni hot-plug non possono essere eseguite su dischi attivi. Prima di rimuovere o sostituire un disco, è necessario interrompere tutte le attività di accesso a quel disco.

In generale, le operazioni di riconfigurazione hot-plug comportano tre fasi separate:

  1. Preparazione per la riconfigurazione hot-plug

  2. Aggiunta, sostituzione o rimozione del disco

  3. Riconfigurazione dell'ambiente operativo

Vi sono tre casi specifici in cui la funzione hot-plug è particolarmente utile.

Aggiunta di un disco hot-pluggable

Questa sezione descrive le procedure di configurazione da eseguire quando si aggiunge un disco con il sistema acceso e il sistema operativo in funzione.

La procedura da usare per aggiungere il disco dipende dall'applicazione in uso. Per ogni applicazione occorre infatti decidere dove installare il nuovo disco, aggiungere il disco e quindi riconfigurare l'ambiente operativo.

È sempre necessario selezionare uno slot, installare fisicamente il disco e configurare l'ambiente Solaris per il riconoscimento del disco. Occorre quindi configurare l'applicazione perché accetti il nuovo disco.

Selezione di uno slot per il nuovo disco

L'array di dischi interno del sistema può contenere fino a 20 unità UltraSCSI a profilo piatto. La configurazione base del sistema include il supporto di 1-4 dischi collegati agli slot del pannello posteriore.


Nota -

Per supportare da cinque a dodici dischi interni, è necessario installare un kit di espansione opzionale con otto alloggiamenti, che comprende un pannello posteriore a otto slot, una scheda controller UltraSCSI PCI e tutti i cavi necessari. Per supportare più di dodici dischi interni è necessario un secondo kit di espansione con otto alloggiamenti. Questi kit possono essere preinstallati all'acquisto del sistema, oppure installati successivamente come upgrade.


La Figura 3-1 mostra i 20 slot disponibili per i dischi interni del sistema. Gli slot sono numerati da 0 a 19. Quando si aggiunge un nuovo disco, è consigliabile installarlo nello slot con il numero più basso disponibile.

Figura 3-1 Numeri degli slot per l'array di dischi interno

Graphic

Installazione del disco

Per istruzioni sull'installazione del disco, vedere il Manuale dell'utente per Workstation Sun Ultra 450 o il Manuale dell'utente per Server Ultra Enterprise 450.

Configurazione dell'ambiente Solaris

Dopo avere installato fisicamente il disco, è necessario creare una nuova voce che identifichi il dispositivo nelle gerarchie /devices, /dev/dsk e /dev/rdsk. Al nuovo disco viene assegnato un nome di dispositivo logico nella forma cwtxdysz, dove:

Il nome di dispositivo logico assegnato al disco dipende dal numero dello slot in cui viene installato e dal numero dello slot PCI che contiene la scheda controller UltraSCSI associata al disco.

  1. Usare i comandi drvconfig e disks per aggiungere il nuovo dispositivo:


    # drvconfig
    # disks
    

  2. Per verificare che il nuovo disco sia stato creato, digitare:


    # ls -lt /dev/dsk | more
    lrwxrwxrwx   1 root     root          41 Jan 30 09:07 c0t3d0s0 -> ../../devices/pci@1f,4000/scsi@3/sd@3,0:a
    lrwxrwxrwx   1 root     root          41 Jan 30 09:07 c0t3d0s1 -> ../../devices/pci@1f,4000/scsi@3/sd@3,0:b
    lrwxrwxrwx   1 root     root          41 Jan 30 09:07 c0t3d0s2 -> ../../devices/pci@1f,4000/scsi@3/sd@3,0:c
    lrwxrwxrwx   1 root     root          41 Jan 30 09:07 c0t3d0s3 -> ../../devices/pci@1f,4000/scsi@3/sd@3,0:d
    lrwxrwxrwx   1 root     root          41 Jan 30 09:07 c0t3d0s4 -> ../../devices/pci@1f,4000/scsi@3/sd@3,0:e
    lrwxrwxrwx   1 root     root          41 Jan 30 09:07 c0t3d0s5 -> ../../devices/pci@1f,4000/scsi@3/sd@3,0:f
    lrwxrwxrwx   1 root     root          41 Jan 30 09:07 c0t3d0s6 -> ../../devices/pci@1f,4000/scsi@3/sd@3,0:g
    lrwxrwxrwx   1 root     root          41 Jan 30 09:07 c0t3d0s7 -> ../../devices/pci@1f,4000/scsi@3/sd@3,0:h
    --More--(13%)

    Il nuovo disco e il suo nome di dispositivo logico compaiono all'inizio della lista. Controllare che la data e l'ora di creazione del file siano quelle correnti. Nell'esempio qui sopra, il nome di dispositivo logico del nuovo disco è c0t3d0.

Configurazione del nuovo disco all'interno di un'applicazione

Configurare il nuovo disco seguendo le istruzioni appropriate per l'applicazione in uso:


Avvertenza - Avvertenza -

Queste procedure dovrebbero essere eseguite solo da amministratori di sistema qualificati. Se eseguita in modo scorretto, un'operazione hot-plug su un disco attivo potrebbe causare una perdita di dati.


Configurazione del nuovo disco per UNIX File System (UFS)

La procedura seguente deve essere usata per configurare una slice (una singola partizione fisica) su un disco da utilizzare con un file system di tipo UFS. Per istruzioni su come aggiungere un file system a un disco logico di Solstice(TM) DiskSuite(TM) (SDS), vedere la documentazione fornita con l'applicazione.

  1. Verificare che l'etichetta del dispositivo riporti i parametri corretti.

    Il comando prtvtoc permette di esaminare l'etichetta del disco. Per modificare l'etichetta, usare il comando format. Per maggiori informazioni, vedere le pagine man prtvtoc(1M) e format(1M).

  2. Selezionare una slice del disco per il file system UFS e creare un nuovo file system sulla slice:


    # newfs /dev/rdsk/cwtxdysz
    

    Ad esempio: newfs /dev/rdsk/c0t3d0s2

    Per maggiori informazioni, vedere la pagina man newfs(1M).

  3. Se necessario, creare un punto di mount per il nuovo file system:


    # mkdir punto_di_mount
    

    dove punto_di_mount è un percorso completo. Per maggiori informazioni, vedere la pagina man mount(1M).

  4. Dopo avere creato il file system e il punto di mount, modificare il file /etc/vfstab inserendo i dati relativi al nuovo file system.

    Per maggiori dettagli, vedere la pagina man vfstab(4).

  5. Attivare il nuovo file system usando il comando mount:


    # mount punto_di_mount
    

    dove punto_di_mount è la directory creata dall'utente.

Il file system è ora pronto per essere usato.

Aggiunta di un'unità a un gruppo di dischi Solstice DiskSuite

Qualsiasi disco aggiunto al sistema può essere usato per un metadispositivo Solstice DiskSuite (SDS) nuovo o preesistente.

Per informazioni sulla configurazione del disco, vedere la documentazione di Solstice DiskSuite.

Sostituzione di un disco hot pluggable

Questa sezione descrive le operazioni di configurazione da seguire per sostituire un disco mentre il sistema è acceso e il sistema operativo è in funzione.

La procedura da usare per sostituire un disco guasto dipende dall'applicazione in uso. Sono sempre necessarie le seguenti operazioni:

  1. Determinare quale disco è guasto o malfunzionante

  2. Rimuovere il disco

  3. Inserire il disco sostitutivo

  4. Riconfigurare l'ambiente operativo

Inoltre, è sempre necessario: interrompere le attività o le applicazioni eseguite sul disco; disattivare il disco con umount; rimuovere fisicamente il disco vecchio e installare quello nuovo; e configurare l'ambiente Solaris perché riconosca il disco. È infine necessario configurare l'applicazione perché accetti il nuovo disco.

Preparazione dei dischi di riserva

Se possibile, preparare i dischi di riserva con anticipo. Ogni disco sostitutivo dovrebbe essere formattato, etichettato e partizionato nello stesso modo del disco da sostituire. Per informazioni su come formattare e partizionare il disco e su come aggiungerlo all'applicazione, vedere le istruzioni relative all'applicazione.

Identificazione del disco malfunzionante

Gli errori dei dischi possono essere segnalati in vari modi differenti. Spesso, vengono visualizzati messaggi su guasti dei dischi nella console del sistema. Le stesse informazioni vengono registrate nel file /usr/adm/messages. In genere, questi messaggi contengono il nome di dispositivo fisico del disco malfunzionante (ad esempio /devices/pci@6,4000/scsi@4,1/sd@3,0) e la sua istanza di dispositivo UNIX (ad esempio sd14). In alcuni casi, un disco malfunzionante può essere identificato in base al suo nome di dispositivo logico (ad esempio c2t3d0). Inoltre, alcune applicazioni possono segnalare un numero di slot (da 0 a 19) o attivare un LED situato vicino al disco vero e proprio (vedere la Figura 3-2).

Figura 3-2 Numeri degli slot dei dischi e posizione dei LED

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Per eseguire una procedura hot-plug su un disco, è necessario conoscere il numero di slot del disco malfunzionante (da 0 a 19) e il suo nome di dispositivo logico (ad esempio, c2t3d0). Conoscendo il numero dello slot, è possibile determinare il nome di dispositivo logico del disco e viceversa. È anche possibile determinare sia il numero di slot che il nome di dispositivo logico del disco partendo dal nome del dispositivo fisico (ad esempio /devices/pci@6,4000/scsi@4,1/sd@3,0).

Per convertire le diverse forme di identificazione, vedere il Capitolo 4". Una volta determinato il numero di slot e il nome di dispositivo logico del disco, è possibile continuare con la procedura.

Sostituzione del disco all'interno dell'applicazione

Continuare la sostituzione del disco seguendo le istruzioni appropriate per l'applicazione in uso.

UNIX File System (UFS)

La procedura seguente spiega come deconfigurare un disco usato da uno o più file system UFS.


Avvertenza - Avvertenza -

Queste procedure dovrebbero essere eseguite solo da amministratori di sistema qualificati. Se eseguita in modo scorretto, un'operazione hot-plug su un disco attivo potrebbe causare la perdita di dati.


Preparazione per la sostituzione del disco

  1. Digitare su e inserire la password di superutente.

  2. Identificare le attività o le applicazioni associate al dispositivo che si intende rimuovere.

    I comandi da usare sono mount, showmount -a, e ps -ef. Per maggiori dettagli, vedere le pagine man mount(1M), showmount(1M), e ps(1) .

    Ad esempio, se il numero del controller è 1 e l'ID del target è 2:


    # mount | grep c1t2
    /export/home1 on /dev/dsk/c1t2d0s2 setuid/read/write on
    # showmount -a | grep /export/home1
    cinnamon:/export/home1/archive
    austin:/export/home1
    swlab1:/export/home1/doc
    # ps -f | grep c1t2
    root  1225   450   4 13:09:58  pts/2   0:00 grep c1t2

    In questo esempio, il file system /export/home1 del disco malfunzionante viene attivato in modo remoto da tre sistemi differenti, cinnamon, austin e swlab1. L'unico processo in esecuzione è grep, che è già terminato.

  3. Interrompere tutte le attività e i processi delle applicazioni eseguiti sui file system da deconfigurare.

  4. Eseguire il backup del sistema.

  5. Determinare i file system presenti sul disco:


    # mount | grep cwtx
    

Ad esempio, se il dispositivo da rimuovere è c1t2d0, digitare:


# mount | grep c1t2
/export/home   (/dev/dsk/c1t2d0s7 ): 98892 blocks   142713 files
/export/home2  (/dev/dsk/c1t2d0s5 ): 153424 blocks   112107 files

  1. Determinare e salvare la tabella di partizionamento per il disco.

    Se il disco sostitutivo è dello stesso tipo di quello malfunzionante, è possibile usare il comando format per salvare la tabella di partizionamento del disco. Usare il comando save in format per salvare una copia della tabella di partizionamento nel file /etc/format.dat. Questo permetterà di configurare il disco sostitutivo nello stesso modo del disco corrente.

    Per maggiori informazioni, vedere la pagina man format(1M).

  2. Disattivare con umount i file system presenti sul disco.

    Per ogni file system, digitare:


     # umount filesystem
    

dove filesystem è il primo campo di ciascuna delle righe restituite al Punto 1.

Ad esempio:


# umount /export/home
# umount /export/home2


Nota -

Se i file system risiedono su un disco guasto o malfunzionante, è possibile che l'operazione umount non venga completata. Durante il processo possono venire generati molti messaggi di errore sulla console e nella directory /var. Se l'operazione umount non viene completata, potrà essere necessario riavviare il sistema.


Rimozione e sostituzione del disco

Per istruzioni sulla rimozione e la sostituzione dei dischi, vedere il Manuale dell'utente per Workstation Sun Ultra e il Manuale dell'utente per Server Ultra Enterprise 450.

Ripristino del file system UFS

Usare la procedura seguente per configurare una slice su un disco da utilizzare con il file system UFS.

  1. Verificare che la tabella di partizionamento del dispositivo soddisfi i requisiti dei file system che si intende ricreare.

    Il comando prtvtoc permette di esaminare l'etichetta del dispositivo. Per modificare l'etichetta, usare il comando format. Per maggiori informazioni, vedere le pagine man prtvtoc(1M) e format(1M). Ad esempio:


    # prtvtoc /dev/rdsk/cwtxdysz
    

    Se si è salvata la tabella di partizionamento di un disco usando l'utility format e il disco sostitutivo è dello stesso tipo di quello originario, si potrà usare la sezione partition dell'utility format per configurare la tabella di partizionamento del nuovo disco. Vedere i comandi select e label nella sezione partition.

    Se il disco sostitutivo è di tipo diverso da quello originario, per creare la nuova tabella di partizionamento si potranno usare le informazioni sulle dimensioni delle partizioni del disco precedente. Per maggiori informazioni, vedere le pagine man prtvtoc(1M) e format(1M).

    A questo punto è stata definita la tabella di partizionamento del disco ed è stata identificata la slice su cui creare il file system UFS.

  2. Dopo avere selezionato una slice del disco per il file system UFS, cercare e/o creare un file system su quella slice:


    # fsck
     /dev/rdsk/cwtxdysz
    # newfs /dev/rdsk/cwtxdysz
    

  3. Attivare il nuovo file system usando il comando mount:


    # mount punto_di_mount
    

    dove punto_di_mount è la directory in cui era attivato il disco guasto.

Il nuovo disco è ora pronto per essere usato. A questo punto è possibile ripristinare i dati dalle copie di backup.

Solstice DiskSuite

La procedura seguente si riferisce alla sostituzione di un disco usato da Solstice DiskSuite. Per maggiori informazioni, vedere la documentazione di Solstice DiskSuite.


Avvertenza - Avvertenza -

Queste procedure dovrebbero essere eseguite solo da amministratori di sistema qualificati. Se eseguita in modo scorretto, un'operazione hot-plug su un disco attivo potrebbe causare la perdita di dati.


Preparazione per la sostituzione del disco

  1. Eseguire il backup del sistema.

  2. Digitare su e inserire la password di superutente.

  3. Se possibile, salvare la tabella di partizionamento del disco da sostituire.

    Se l'etichetta del disco è ancora leggibile, salvare il partizionamento del disco.


    Nota -

    Salvare tutte le informazioni sul partizionamento del disco subito dopo avere configurato i metadispositivi o i file system da utilizzare dopo il ripristino dell'operatività del dispositivo.


    Per salvare le informazioni sul partizionamento, usare il comando prtvtoc.


    # prtvtoc /dev/rdsk/cwtxdys0
     > file_tabelle_di_partizionamento_salvate
    

    Ad esempio:


    # prtvtoc /dev/rdsk/c1t2d0s0 > /etc/c1t2d0s0.vtoc
    

  4. Identificare i metadispositivi o le applicazioni che utilizzano il dispositivo da rimuovere.

    Ad esempio:


    # metadb | grep c1t2d0
    # metastat | grep c1t2d0
    # mount | grep c1t2d0
    

    Salvare l'output dei comandi per ricostruire la configurazione dei metadispositivi dopo la sostituzione del disco.

  5. Cancellare le repliche dei database.

    Se il disco contiene repliche di database, è necessario cancellarle. Annotare le dimensioni e il numero delle repliche di database contenute in ogni slice; quindi cancellarli.


    # metadb -d cwtxdysz
    

    Ad esempio:


    # metadb -d c1t2d0s0
    

  6. Scollegare i submirror.

    Se le slice del disco sono usate da submirror, questi submirror devono essere scollegati. Ad esempio:


    # metadetach d20 d21
    

  7. Cancellare gli hotspare.

    Se le slice sono usate da pool di hotspare, è necessario cancellarli. Annotare i pool di hotspare che contengono le slice; quindi cancellarli. Ad esempio:


    # metahs -d all c1t2d0s1
    

  8. Terminare tutte le altre attività dei metadispositivi sul disco.

    Cercare nell'output di metastat eventuali altre slice del disco usate da metadispositivi che non possano essere scollegati (stripe non in mirror, ecc.). Questi metadispositivi dovranno essere disabilitati con umount se contengono file system, o dovranno comunque essere disattivati.

    Per maggiori informazioni, vedere la pagina man prtvtoc(1M).

  9. Disattivare con umount i file system presenti sul disco.


    Nota -

    Se i file system risiedono su un disco guasto o malfunzionante, è possibile che l'operazione umount non venga completata. Durante il processo possono venire generati molti messaggi di errore sulla console e nella directory /var. Se l'operazione umount non verrà completata, sarà necessario riavviare il sistema.


    Per ogni file system, digitare:


     # umount filesystem
    

dove filesystem è il primo campo di ciascuna delle righe restituite al Punto 1.

Ad esempio:


# umount /export/home
# umount /export/home2

Rimozione e sostituzione del disco

Per istruzioni sulla rimozione e la sostituzione dei dischi, vedere il Manuale dell'utente per Workstation Sun Ultra 450 o il Manuale dell'utente per Server Ultra Enterprise 450.

Ripristino dei file dei dischi Solstice DiskSuite

Usare la procedura seguente per configurare una slice su un disco da utilizzare con il sistema Solstice DiskSuite.

  1. Ripristinare il partizionamento del disco.

    Se il partizionamento del disco era stato salvato in un file, sarà possibile ripristinarlo con fmthard. Ad esempio:


    # fmthard -s /etc/c1t2d0s0.vtoc  /dev/rdsk/c1t2d0s0
    

    Se il partizionamento non era stato salvato, usare il comando format (1M) o fmthard(1M) per ripartizionare il disco.

  2. Ripristinare le repliche dei database.

    Ad esempio:


    # metadb -a -l 2000 -c 2 c1t2d0s0
    

  3. Ricollegare i submirror.

    Ad esempio:


    # metattach d20 d21
    

  4. Ricreare sul nuovo disco gli hotspare dei pool che contenevano slice del disco originario.

    Ad esempio:


    # metahs -a hsp001 c1t2d0s1
    

  5. Ripristinare i metadispositivi modificati usando le slice del nuovo disco.

    Se a causa del disco guasto uno o più metadispositivi erano entrati in stato di manutenzione, questi metadispositivi potranno essere riparati riabilitando le slice.


    # metareplace -e metadispositivo_mirror_o_RAID5 cwtxdysz
    

  6. Riattivare i file system con mount e riavviare le applicazioni che utilizzavano metadispositivi che non è stato possibile disattivare.


    # mount file_system
    

Per maggiori informazioni, vedere la documentazione di Solstice DiskSuite.

Rimozione di un disco hot-pluggable

Questa sezione descrive le procedure di configurazione da seguire per rimuovere un disco con il sistema acceso e il sistema operativo in funzione. Le procedure qui descritte devono essere usate se non si intende sostituire il disco.

La procedura da seguire per rimuovere il disco dipende dall'applicazione in uso. Sono sempre necessarie le seguenti operazioni:

  1. Selezionare il disco

  2. Rimuovere il disco

  3. Riconfigurare l'ambiente operativo

In tutti i casi, è necessario selezionare il disco e interrompere le attività o le applicazioni che vi vengono eseguite, disattivare il disco, rimuoverlo fisicamente e configurare l'ambiente Solaris perché riconosca che l'unità non è più presente. Occorre quindi configurare l'applicazione in modo che operi senza questo dispositivo.

Identificazione del disco malfunzionante

Gli errori dei dischi possono essere segnalati in vari modi differenti. Spesso i messaggi di errore vengono visualizzati nella console di sistema, e le stesse informazioni vengono registrate nel file /usr/adm/messages. In genere, questi messaggi contengono il nome di dispositivo fisico UNIX del disco malfunzionante (ad esempio /devices/pci@6,4000/scsi@4,1/sd@3,0) e la sua istanza di dispositivo UNIX (ad esempio sd14). In alcuni casi, un disco malfunzionante può essere identificato in base al suo nome di dispositivo logico UNIX (ad esempio c2t3d0). Inoltre, alcune applicazioni possono segnalare un numero di slot (da 0 a 19) o attivare un LED situato vicino al disco vero e proprio (vedere la Figura 3-3).

Figura 3-3 Numeri degli slot dei dischi e posizione dei LED

Graphic

Per eseguire una procedura hot-plug su un disco, è necessario conoscere il numero di slot del disco malfunzionante (da 0 a 19) e il suo nome di dispositivo logico (ad esempio, c2t3d0). Conoscendo il numero dello slot, è possibile determinare il nome di dispositivo logico del disco e viceversa. È anche possibile determinare sia il numero di slot che il nome di dispositivo logico del disco partendo dal nome del dispositivo fisico (ad esempio /devices/pci@6,4000/scsi@4,1/sd@3,0).

Per convertire le diverse forme di identificazione, vedere il Capitolo 4. Una volta determinato il numero di slot e il nome di dispositivo logico del disco, è possibile continuare con la procedura.

Rimozione di un disco da un'applicazione

Continuare la procedura di rimozione "a caldo" del disco seguendo le istruzioni appropriate per l'applicazione in uso:

UNIX File System (UFS)

La procedura seguente spiega come deconfigurare un disco usato da uno o più file system UFS.

  1. Digitare su e inserire la password di superutente.

  2. Identificare le attività o le applicazioni associate al dispositivo che si intende rimuovere.

    I comandi da usare sono mount, showmount -a, e ps -ef. Per maggiori dettagli, vedere le pagine man mount(1M), showmount(1M), e ps(1).

    Ad esempio, se il numero del controller è 1 e l'ID del target è 2:


    # mount | grep c1t2
    /export/home1 on /dev/dsk/c1t2d0s2 setuid/read/write on
    # showmount -a | grep /export/home1
    cinnamon:/export/home1/archive
    austin:/export/home1
    swlab1:/export/home1/doc
    # ps -f | grep c1t2
    root  1225   450   4 13:09:58  pts/2   0:00 grep c1t2

    In questo esempio, il file system /export/home1 del disco malfunzionante viene attivato in modo remoto da tre sistemi differenti, cinnamon, austin, e swlab1. L'unico processo in esecuzione è grep, che è già terminato.

  3. Interrompere tutte le attività e i processi delle applicazioni eseguiti sui file system da deconfigurare.

  4. Eseguire il backup del sistema.

  5. Determinare i file system presenti sul disco:


    # mount | grep cwtx
    

  6. Disattivare con umount i file system presenti sul disco.


    Nota -

    Se i file system risiedono su un disco guasto o malfunzionante, è possibile che l'operazione umount non venga completata. Durante il processo possono venire generati molti messaggi di errore sulla console e nella directory /var. Se l'operazione umount non viene completata, potrà essere necessario riavviare il sistema.


    Per ogni file system, digitare:


     # umount filesystem
    

dove filesystem è il primo campo di ciascuna delle righe restituite al Punto 1.

Ad esempio:


# umount /export/home
# umount /export/home2

Rimozione del disco

Per istruzioni sulla rimozione dei dischi, vedere il Manuale dell'utente per Workstation Sun Ultra 450 o il Manuale dell'utente per Server Ultra Enterprise 450.

Solstice DiskSuite

La procedura seguente riguarda la deconfigurazione di un disco usato dal software Solstice DiskSuite. Per maggiori informazioni, vedere la documentazione di Solstice DiskSuite.

  1. Eseguire il backup del sistema.

  2. Digitare su e inserire la password di superutente.

  3. Identificare i metadispositivi o le applicazioni che utilizzano il dispositivo da rimuovere.

    Ad esempio:


    # metadb | grep c1t2d0
    # metastat | grep c1t2d0
    # mount | grep c1t2d0
    

  4. Cancellare le repliche dei database.

    Se il disco contiene repliche di database, è necessario cancellarle. Ad esempio:


    # metadb -d c1t2d0s0
    

  5. Sostituire le slice o cancellare i metadispositivi.

    Se una o più slice del disco vengono usate da submirror o all'interno di metadispositivi RAID, è possibile sostituirle con altre slice disponibili. Ad esempio:


    # metareplace d20 c1t2d0s1 c2t2d0s1
    

    Se non sono disponibili slice per la sostituzione, è necessario cancellare i metadispositivi. Ad esempio:


    # metaclear d21
    

  6. Sostituire le slice o cancellare gli hotspare.

    Se una o più slice del disco vengono usate da pool di hotspare, è possibile sostituirle con altre slice disponibili.


    # metahs -r all c1t2d0s1 c2t2d0s1
    

    Ad esempio:

  7. Disattivare con umount i file system presenti sul disco.


    Nota -

    Se i file system risiedono su un disco guasto o malfunzionante, è possibile che l'operazione umount non venga completata. Durante il processo possono venire generati molti messaggi di errore sulla console e nella directory /var. Se l'operazione umount non viene completata, potrà essere necessario riavviare il sistema.


    Per ogni file system, digitare:


     # umount filesystem
    

    Ad esempio:


    # umount /export/home
    # umount /export/home2
    

Per maggiori informazioni, vedere la documentazione di Solstice DiskSuite.

Rimozione del disco

Per istruzioni sulla rimozione e la sostituzione dei dischi, vedere il Manuale dell'utente per Workstation Sun Ultra 450 o il Manuale dell'utente per Server Ultra Enterprise 450.