Solaris 7 5/99: Guida alle piattaforme hardware Sun

Esecuzione di una nuova installazione di AP

La versione AP 2.2 include un package che deve essere installato sull'SSP e un insieme di package fondamentali che devono essere installati sul dominio Sun Enterprise 10000.

Le istruzioni per la nuova installazione fornite in questa sezione si riferiscono agli ambienti in cui AP non è correntemente installato e configurato. Se una qualsiasi versione di AP è correntemente installata e configurata, è possibile fare riferimento alle istruzioni fornite in "Esecuzione di un aggiornamento di AP". La procedura utilizza script che salvano la configurazione AP corrente e quindi la ripristinano dopo l'installazione dei package AP 2.2.


Avvertenza - Avvertenza -

Le istruzioni di installazione fornite in questa sezione partono dal presupposto che sia già stato installato l'ambiente operativo Solaris 7 5/99. L'installazione va effettuata prima di tentare di installare AP 2.2.


I package AP richiedono circa 2,7 megabyte di spazio su disco nel dominio e 37 kilobyte sull'SSP. La tabella seguente mostra le dimensioni totali del software AP a seconda del file system:

Tabella 9-1 Requisiti di spazio su disco di AP a seconda del file system

File System 

Dimensioni 

Host: 

 

/usr

317 Kbyte 

/

1.3 Mbyte 

/etc

13 Kbyte 

/kernel

1528 Kbyte 

/sbin

1481 Kbyte 

 

 

SSP: 

 

/opt

31 Kbyte 

Per installare una nuova copia di AP 2.2
  1. Se si prevede di installare AP sopra una nuova copia dell'ambiente operativo 7 5/99, installare l'ambiente operativo (se necessario) e tornare quindi a questa procedura.

    Vedere "Performing a Fresh Install" nel capitolo "Solaris 7 5/99 on the Sun Enterprise 10000 Server" in Solaris 7 5/99: Guida alle piattaforme hardware Sun.

  2. Caricare il CD-ROM.

    1. Collegarsi all'SSP come superuser.

    2. Inserire il CD Sun Computer Systems Supplement nell'unità CD-ROM.

      L'unità CD-ROM è collegata all'SSP. Attendere che il gestore di volume carichi il CD-ROM.

    3. Eseguire il seguente comando share(1M) sull'SSP per rendere utilizzabile il CD-ROM nella rete.


      ssp# share -o ro,anon=0 -F nfs /cdrom/cdrom0
      

  3. Installare i pacchetti AP sull'SSP (e tralasciare SSP, se applicabile)

    1. Passare alla directory del prodotto AP 2.2 ed eseguire il comando pkgadd(1M) per aggiungere il package SUNWapssp all'SSP.


      ssp# cd /cdrom/cdrom0/Product
      ssp# pkgadd -d . SUNWapssp
      

    2. Avviare ap_ssp_daemon.


      ssp# init q
      

    3. Se si dispone di un SSP di riserva, eseguire le procedure seguenti sull'SSP di riserva.

  4. Installare AP sul dominio

    1. Collegarsi al dominio come superuser.

    2. Creare e caricare la directory /cdrom.


      # mkdir /cdrom
      # mount nomehost_ssp:/cdrom/cdrom0 /cdrom
      

    3. Installare i package dell'host AP 2.2 sul dominio.


      # pkgadd -d /cdrom/Product SUNWapdoc SUNWapu \
      SUNWapr SUNWapdv
      

  5. Scaricare e rimuovere il CD-ROM.

    1. Scaricare il CD-ROM sul dominio.


      # cd /
      # umount /cdrom
      

    2. Se necessario, collegarsi all'SSP come superuser.

    3. Rimuovere il CD Sun Computer Systems Supplement dall'unità CD-ROM:


      ssp# cd /
      ssp# unshare /cdrom/cdrom0
      ssp# eject cdrom
      

  6. Configurare AP.

    Per un esempio delle procedure da seguire, vedere "Per configurare AP". Vedere anche Sun Enterprise Server Alternate Pathing User's Guide.

Per configurare AP
  1. Creare da tre a cinque database AP.


    # apdb -c raw_disk_slice -f
    

  2. Creare i metadischi AP.

    È necessario conoscere la configurazione dell'hardware del dominio, in modo da sapere quali sono le due porte collegate alla stessa matrice di disco. Nelle seguenti procedure vengono utilizzate le porte pln. Le porte possono variare, a seconda della configurazione del dominio.

    1. Visualizzare tutte le porte e i relativi nodi di dispositivo del disco.


      # apinst
      pln0
      	/dev/dsk/c1t0d0
      	/dev/dsk/c1t1d0
      	/dev/dsk/c1t2d0
      	/dev/dsk/c1t3d0
      	/dev/dsk/c1t4d0
      	/dev/dsk/c1t5d0
      pln1
      	/dev/dsk/c2t0d0
      	/dev/dsk/c2t1d0
      	/dev/dsk/c2t2d0
      	/dev/dsk/c2t3d0
      	/dev/dsk/c2t4d0
      	/dev/dsk/c2t5d0

    2. Creare un gruppo di percorsi del disco non registrati.


      # apdisk -c -p pln0 -a pln1
      # apconfig -S -u
      

      dove:

      -c determina la creazione del gruppo di percorsi

      -p designa il percorso principale

      -a designa il percorso alternativo.

      I risultati possono essere verificati utilizzando apconfig(1M), come mostrato sopra.

    3. Registrare le voci del database.


      # apdb -C
      

      È possibile verificare i risultati del comando di cui sopra utilizzando apconfig -S.

    4. Ricreare le directory dei dispositivi.


      # drvconfig -i ap_dmd
      # ls -l /devices/pseudo/ap_dmd*
      ...

      Come mostrato sopra, è possibile verificare i risultati del comando drvconfig(1M) elencando il contenuto di /devices/pseudo/ap_dmd*.

    5. Creare collegamenti simbolici dalla directory dei dispositivi /devices/pseudo ai file di metadisco speciali in /dev/ap/dsk e /dev/ap/rdsk.


      # apconfig -R
      # ls -l /dev/ap/dsk
      ...

      Come mostrato sopra, è possibile verificare i risultati ottenuti con il comando apconfig(1M) elencando il contenuto di /dev/ap/dsk per visualizzare i collegamenti simbolici.

    6. Se si sta collocando il disco di boot sotto il controllo AP, utilizzare apboot(1M) per definire il nuovo dispositivo di boot AP.


      # apboot nome_metadisco
      

      Il comando apboot(1M) modifica il file /etc/vfstab e il file /etc/system. Il nome_metadisco deve avere questo formato: mcxtxdx.

    7. Modificare eventuali riferimenti che utilizzino un nodo di dispositivo fisico (ossia, un percorso che inizia con /dev/dsk o /dev/rdsk) per utilizzare il nodo di dispositivo di metadisco corrispondente (ossia, un percorso che inizi con /dev/ap/dsk o /dev/ap/rdsk).

      Se una partizione viene montata sotto un percorso fisico, smontarla e rimontarla sotto il percorso del metadisco.

      Esaminare /etc/vfstab per controllare se sono presenti dispositivi fisici che vanno modificati in metadispositivi AP. Se necessario, modificare /etc/vfstab per apportare le modifiche necessarie.


      Avvertenza - Avvertenza -

      Per modificare /etc/vfstab è necessario essere un amministratore di sistema esperto. Se non si configurano correttamente i file system in /etc/vfstab, è possibile che i dati vadano perduti la prossima volta che si avvia il dominio.


  3. Creare metareti AP (per reti non principali).


    Nota -

    Le seguenti procedure vanno eseguite per tutte le reti cui si desidera assegnare un percorso alternativo, tranne la rete principale.


    1. Creare il gruppo di percorsi di rete.


      # apnet -c -p interfaccia_rete -a interfaccia_rete
      # apconfig -N -u
      ...

      Come mostrato qui sopra, è possibile verificare i risultati del comando apnet(1M) utilizzando apconfig(1M).

    2. Registrare le voci del gruppo di percorsi di rete nel database.


      # apdb -C
      

      È possibile verificare i risultati ottenuti con il comando apdb(1M) mediante il comando apconfig(1M) e l'opzione -N.

    3. Rimuovere completamente l'uso diretto di entrambi i membri dei gruppi di percorsi di rete.

      Se l'interfaccia fisica è correntemente chiusa e non si tratta dell'interfaccia che verrà utilizzata durante l'esecuzione dei comandi per configurare la metarete, è possibile aprire l'interfaccia fisica con il comando ifconfig(1M).

    4. Creare un file /etc/hostname.mnome_interfaccia_rete per qualsiasi metarete da configurare al riavvio del dominio.

  4. Creare la metarete AP per la rete principale.

    1. Visualizzare il contenuto dei file /etc/nodename e /etc/hostname.nome_interfaccia per verificare che il nome dell'interfaccia sia lo stesso.

    2. Creare il gruppo di percorsi di rete principale.


      # apnet -c -p interfaccia_rete -a interfaccia_rete
      

      In questo esempio, -c crea il nuovo gruppo di percorsi di rete principale, -p designa il percorso di rete principale e -a designa il percorso alternativo.

    3. Registrare la voce del gruppo di percorsi di rete nel database.


      # apdb -C
      # apconfig -N
      

      Come mostrato sopra, è possibile verificare i risultati del comando apdb(1M) mediante apconfig(1M).

    4. Creare il nuovo file /etc/hostname.mnome_interfaccia per configurare la rete al riavvio del dominio.

      Ad esempio, /etc/hostname.mnome_interfaccia potrebbe contenere hmb.

    5. Rimuovere i file di configurazione che corrispondono all'interfaccia della metarete.


      # rm -f /etc/hostname.nome_interfaccia_principale \
      /etc/hostname.nome_interfaccia_alternativa
      

  5. Se si prevede di utilizzare un gestore di volume, come Sun Enterprise Volume Manager (SEVM) oppure Solstice DiskSuite (SDS), configurare il gestore di volume in base alle istruzioni del fornitore.


    Avvertenza - Avvertenza -

    Assicurarsi che il gestore di volume sia supportato sotto Solaris 7 (che è necessario per AP 2.2).


    • Problemi relativi a SEVM

      Se si desidera creare i volumi SEVM sopra all'AP, è opportuno configurare i volumi mediante i percorsi del metadisco AP, invece che i percorsi fisici. SEVM riconosce e installa correttamente i metadispositivi AP esistenti senza che sia necessario effettuare alcuna operazione particolare.

      SEVM può incapsulare sia i dischi di nonboot che quelli di boot configurati come metadispositivi AP. SEVM può incapsulare i database AP senza alcun impatto su AP. Tuttavia, notare che valgono i requisiti SEVM standard per l'incapsulamento:

      • Deve essere presente uno settore s2 che rappresenta l'intero disco.

      • Deve essere disponibile una "piccola quantità" di spazio libero sul disco all'inizio o alla fine del disco.

      • Ci devono essere due partizioni disponibili.

        Il requisito della partizione può rendere necessaria la rinuncia a un database AP, che viene spesso collocata nel settore s4.

        È meglio configurare SEVM dopo aver configurato AP. La descrizione di come integrare AP con una configurazione SEVM esistente non è prevista in questo documento.

    • Problemi relativi a SDS

      Se si desidera creare i volumi SDS sopra ad AP, è opportuno configurare i volumi utilizzando i percorsi del metadisco AP, invece dei percorsi fisici. SDS riconosce e installa correttamente i metadispositivi AP esistenti senza che sia necessaria alcuna operazione particolare.

  6. Riavviare il dominio (se necessario).

    Se il dominio è già stato riavviato dopo aver configurato un gestore di volume, questa operazione non è necessaria.