Questa sezione contiene le procedure da seguire per eseguire una prima installazione di Solaris 7 5/99 in un dominio dell'host. Se si dispone di un sistema Enterprise 10000 nuovo o si desidera creare un nuovo dominio, è necessario eseguire tutte le procedure qui descritte. Per installare Solaris 7 5/99 in un dominio preesistente o interrotto da un crash, partire da "Configurazione dell'SSP come server di boot ".
Per i domini diversi da quello creato in fabbrica è necessario caricare il software su un disco abilitato per il boot. Le istruzioni seguenti presuppongono che l'utente abbia aperta una finestra dell'SSP.
Prima di eseguire la procedura seguente, è necessario ottenere la chiave di identificazione e l'host ID del sistema. Si può ottenere la chiave di identificazione e l'host ID del sistema dal proprio fornitore di servizi. Questa chiave permetterà di generare un file con l'immagine della EEPROM.
Eseguire il login nell'SSP come utente ssp.
Alla richiesta della variabile SUNW_HOSTNAME, usare il nome della piattaforma o il nome di un dominio esistente.
Per creare il file eeprom.image, digitare quanto segue.
ssp% sys_id -h id_host -k chiave \ -f $SSPVAR/.ssp_private/eeprom_save/eeprom.image.nome_dominio
Dove id_host è il numero fornito con la chiave nella forma 0X80A66xxx, chiave è il numero della chiave della eeprom, e nome_dominio è il nome host del dominio.
Tutti i codici della chiave e dell' id_host devono essere inseriti esattamente nella forma in cui vengono ricevuti, rispettando le maiuscole e le minuscole.
Controllare il risultato eseguendo il comando sys_id.
ssp% sys_id -d -f $SSPVAR/.ssp_private/eeprom_save/eeprom.image.nome_dominio
Nell'esempio seguente, "49933C54C64C858CD4CF" è la chiave e 0x80a66e05 è l'id_host:
ssp% sys_id -h 0x80a66e05 -k 49933C54C64C858CD4CF \ -f $SSPVAR/.ssp_private/eeprom_save/eeprom.image.nome_dominio ssp% sys_id -d -f $SSPVAR/.ssp_private/eeprom_save/eeprom.image.nome_dominio IDPROM in eeprom.image.nome_dominio Format = 0x01 Machine Type = 0x80 Ethernet Address = 0:0:be:a6:6e:5 Manufacturing Date = Wed Dec 31 16:00:00 1997 Serial number (machine ID) = 0xa66e05 Checksum = 0x3f
Eseguire un backup dei file eeprom.image dell'SSP su un nastro o su un disco a cui si possa accedere in caso di guasto del disco di boot dell'SSP.
Questa sezione contiene le istruzioni per la creazione di un nuovo dominio.
Eseguire il login nell'SSP come utente ssp.
La password predefinita è ssp.
Alla richiesta della variabile SUNW_HOSTNAME, specificare il nome del dominio che si desidera creare.
Il nome specificato deve corrispondere al nome del dominio in cui deve essere installato il sistema operativo. I nomi dei domini possono avere una lunghezza massima di 14 caratteri.
Per creare un dominio, usare il comando domain_create(1M).
ssp% domain_create -d nome_dominio -b numeri_schede -o versione_OS -p nome_piattaforma
Dove nome_dominio è il nome del dominio usato al punto 2, numeri_schede è l'elenco delle schede di sistema da includere nel dominio, versione_OS è la versione del sistema operativo del dominio e nome_piattaforma è il nome della piattaforma definito durante la configurazione del package SSP.
Per maggiori informazioni, vedere il documento Sun Enterprise 10000 SSP 3.1.1 User's Guide.
Determinare se il dominio è attivo.
ssp% power
Se il dominio non è attivo, attivarlo digitando:
ssp% power -on
Questa sezione contiene le istruzioni da seguire per preparare l'SSP per una prima installazione. L'SSP deve essere configurato come server di installazione nel DNI (Domain Network Information), e deve essere designato come server di boot. aggiungendo il dominio come client di installazione. Tuttavia, prima di configurare l'SSP come server di boot, è necessario installare una patch che abilita l'installazione dell'ambiente operativo Solaris 7 5/99 su un dominio.
Eseguire il login nell'SSP come superutente
Modificare manualmente il file /etc/hosts includendovi l'indirizzo IP del nuovo dominio.
La nuova voce dovrà avere la forma riportata nel seguente esempio di /etc/hosts. Notare che la nuova voce è tacos:
129.153.49.185 tacos 127.0.0.1 localhost 129.153.49.179 snax-ssp vegetables loghost 129.153.49.181 snax-cb0 129.153.49.182 snax-cb1 129.153.49.180 pizza 129.153.49.183 chips 129.153.49.1 marvin-49 110.0.0.1 vegetables-priv 110.0.0.5 chips-priv
Il file /etc/hosts è in realtà un collegamento a ./inet/hosts
Se la voce relativa al nuovo dominio segue quella di un altro host o SSP, è possibile che il comando add_install_client non funzioni correttamente al punto 3 nella sezione "Configurazione dell'SSP come server di boot ".
Modificare manualmente il file /etc/ethers includendovi l'indirizzo Ethernet del nuovo dominio.
La nuova voce dovrà avere la forma riportata nel seguente esempio di /etc/ethers. Notare che tacos rappresenta il nome del nuovo dominio, in questo esempio:
8:0:20:87:58:a5 snax-ssp vegetables 0:0:be:01:00:1e snax-cb0 0:0:be:01:00:57 snax-cb1 0:0:be:a6:50:2f pizza 0:0:be:a6:6f:19 chips-priv 0:0:be:a6:6f:23 nachos 0:0:be:a6:6f:2a tacos
Prima di installare Solaris 7 5/99 su un dominio, è necessario aggiornare l'OpenBootTM PROM (OBP) sull'SSP in base alla procedura seguente:
Inserire il CD Sun Computer Systems Supplements nel lettore di CD-ROM.
Dopo avere inserito il CD, attendere circa un minuto perché il software di gestione dei volumi attivi il CD-ROM.
Eseguire il login nell'SSP come superutente, se si era saltata la sezione precedente.
Portarsi nella directory delle patch 105684-06 del CD.
ssp# cd /cdrom/cdrom0/Patches/105684-06
ssp# ./installpatch .
ssp# cd / ssp# eject cdrom
Eseguire le operazioni qui descritte per ogni dominio in cui verrà installato l'ambiente operativo Solaris.
Inserire il CD di Solaris nel lettore di CD-ROM.
Dopo avere inserito il CD, attendere circa un minuto perché il software di gestione dei volumi attivi il CD-ROM.
Spostarsi nella directory /Tools del CD.
ssp# cd /cdrom/cdrom0/s0/Solaris_2.7/Tools
Configurare il dominio dell'host come client di installazione.
ssp# ./add_install_client nome_dominio sun4u
Il comando add_install_client permette di condividere il CD-ROM in rete. Se compare il seguente messaggio di avvertimento, eseguire il comando share(1M) al punto 3a.
prom_panic: Could not mount filesystem
Se il file /etc/nsswitch.conf contiene dns nel proprio elenco di host, potrebbe venire visualizzato l'avviso seguente:
Error: nome_dominio does not exist in the NIS ethers map.
Se si riceve questo messaggio, sarà necessario rimuovere la voce DNS nel file /etc/nsswitch.conf, aggiungere il nome_dominio alla mappa ethers, se il nome non è già presente nella mappa ed eseguire nuovamente il comando add_install_client(1M).
ssp# share -F nfs -o ro,anon=0 /cdrom/cdrom0/s0
Uscire dal livello di superutente.
Se il disco di boot di un dominio ha subito un crash e non sono disponibili i relativi file di backup, o se occorre cambiare la partizione di un disco, è necessario eseguire le procedure qui descritte. Queste istruzioni presuppongono che l'utente abbia aperto una finestra dell'SSP.
Queste procedure possono essere usate per eseguire l'aggiornamento a una nuova revisione di Solaris quando non è necessario salvare i file già presenti. Per eseguire un aggiornamento che preservi i file e le partizioni dei dischi esistenti, vedere la sezione "Aggiornamento".
Per l'installazione verrà usata l'utility suninstall che dispone delle relative istruzioni. Le istruzioni seguenti si riferiscono in modo specifico al sistema Enterprise 10000. Per maggiori informazioni sull'utility suninstall, vedere l'AnswerBook Installing Instructions for Solaris 7 5/99 (SPARC Platform Edition).
Verificare che la variabile SUNW_HOSTNAME sia impostata sul dominio corretto.
Se la variabile SUNW_HOSTNAME non è impostata con il nome di dominio corretto, usare il comando domain_switch(1M) come indicato nell'esempio seguente:
ssp% domain_switch nome_dominio
Il comando domain_switch(1M) deve essere eseguito da una C shell.
Identificare gli eventuali componenti inclusi nella "blacklist".
Se a una scheda di sistema sono state aggiunte recentemente una o più schede SBus, verificare che i processori collegati a queste schede di sistema non compaiano nella blacklist. I processori vengono inclusi in questo elenco in fabbrica, quando la scheda di sistema non ha nessuna scheda SBus installata.
Durante il processo di attivazione, osservare la blacklist dei componenti. Oppure, per istruzioni su come richiamare il file contenente la blacklist, vedere la pagina man blacklist(1M).
Prima di creare un dominio che comprenda uno o più processori inclusi nella blacklist, sarà necessario togliere questi processori dalla lista.
Nell'esempio seguente, si intende creare un dominio usando le schede di sistema 14 e 15. Tuttavia, dall'esame del file della blacklist, $SSPVAR/etc/nome_piattaforma/blacklist, risulta che le schede di sistema 14 e 15 comprendono processori inclusi nella blacklist, come appare dall'esempio seguente.
ssp% more $SSPVAR/etc/starfire1/blacklist pc 2.2 3.2 5.2 6.2 7.2 10.2 11.2 12.2 13.2 14.2 15.2
Per eliminare dalla lista i processori delle schede di sistema 14 e 15, modificare il file $SSPVAR/etc/starfire1/blacklist cancellando 14.2 e 15.2 dalla riga pc.
ssp% bringup -A off
Se questo è il primo dominio ad essere attivato, verrà chiesta una conferma per procedere alla configurazione della piastra centrale (centerplane). Digitare y per confermare.
This bringup will configure the Centerplane. Please confirm (y/n)? y
Dopo alcuni minuti compare il prompt dell'SSP.
In una finestra dell'SSP, aprire una sessione di netcon(1M).
ssp% netcon
Dopo alcuni minuti compare il prompt ok.
Controllare che OBP non contenga righe doppie relative a devaliases.
L'utility suninstall non funziona correttamente se sono stati definiti devaliases doppi in OBP. Per controllare gli alias, usare il comando devalias. L'output sarà simile al seguente:
ok devalias net /sbus@41,0/qec@0,20000/qe@1,0 ttya /ssp-serial ssa_b_example /sbus@40,0/SUNW,soc@0,0/SUNW,pln@b0000000,XXXXXX/SUNW,ssd@0,0:a ssa_a_example /sbus@40,0/SUNW,soc@0,0/SUNW,pln@a0000000,XXXXXX/SUNW,ssd@0,0:a isp_example /sbus@40,0/QLGC,isp@0,10000/sd@0,0 net_example /sbus@40,0/qec@0,20000/qe@0,0 net /sbus@41,0/qec@0,20000/qe@0,0 ok
Se uno o più devaliases sono definiti due volte (come net nell'esempio precedente), è necessario rimuovere i devalias in eccesso.
Se il file devalias contiene righe doppie, eliminarle.
L'esempio seguente rimuove l'ultimo devalias net in ordine di creazione. Se il secondo alias net è quello sbagliato, sarà necessario eseguire nvunalias una seconda volta. Quindi eseguire nvalias per creare l'alias net corretto.
ok nvunalias net
Assicurarsi che l'OBP punti al dispositivo di boot corretto.
Se ci si trova nel prompt ok, usare il comando setenv per configurare l'alias boot-device predefinito sul dispositivo corretto.
ok setenv boot-device alias_dispositivo_di_boot
Dove alias_dispositivo_di_boot corrisponde all'alias boot-device predefinito corretto.
Se diag-switch? è impostato su true, utilizzare il comando setenv di OBP per impostare la variabile diag-device sul dispositivo corretto.
ok setenv diag-device alias_dispositivo_di_boot
Se diag-switch? è impostato su true, OBP utilizza diag-device e diag-file come parametri di boot predefiniti. Se diag-switch? è impostato su false, OBP usa boot-device e boot-file come parametri di boot predefiniti.
Dal prompt del dominio, effettuare il login come superutente e utilizzare il comando eeprom(1M) per impostare la variabile boot-device.
nome_dominio# eeprom boot-device=alias_dispositivo_di_boot
Se non esiste un alias per l'interfaccia di rete che si trova nella stessa sottorete dell'SSP, è possibile crearne uno digitando un comando simile al seguente:
ok nvalias net /sbus@41,0/SUNW,hme@0,8c00000
Dove /sbus@41,0 si riferisce alla scheda di sistema 0 e all'SBus 1. La sezione /SUNW,hme@0 del nome del dispositivo definisce un'interfaccia di rete 100Base-T installata nello Slot 0. La propria configurazione potrebbe variare da quella indicata.
La tabella seguente riporta i numeri degli SBus usati nel file devalias.
Tabella 10-1 Numeri degli SBus usati nel file devalias
scheda di sistema |
sysio 0 |
sysio 1 |
|
scheda di sistema |
sysio 0 |
sysio 1 |
---|---|---|---|---|---|---|
0 |
/sbus@40 |
/sbus@41 |
|
8 |
/sbus@60 |
/sbus@61 |
1 |
/sbus@44 |
/sbus@45 |
|
9 |
/sbus@64 |
/sbus@65 |
2 |
/sbus@48 |
/sbus@49 |
|
10 |
/sbus@68 |
/sbus@69 |
3 |
/sbus@4c |
/sbus@4d |
|
11 |
/sbus@6c |
/sbus@6d |
4 |
/sbus@50 |
/sbus@51 |
|
12 |
/sbus@70 |
/sbus@71 |
5 |
/sbus@54 |
/sbus@55 |
|
13 |
/sbus@74 |
/sbus@75 |
6 |
/sbus@58 |
/sbus@59 |
|
14 |
/sbus@78 |
/sbus@79 |
7 |
/sbus@5c |
/sbus@5d |
|
15 |
/sbus@7c |
/sbus@7d |
Per visualizzare le interfacce di rete in funzione si può utilizzare watch-net-all (senza spazi).
Nel punto successivo verrà avviata l'utility suninstall. Durante l'installazione, il sistema chiederà di specificare il nome di dispositivo del disco di boot. Non iniziare l'installazione senza conoscere il nome di dispositivo richiesto.
Nella finestra di netcon(1M), avviare il sistema dalla rete digitando quanto segue.
ok boot net
Si consiglia di impostare in OBP un alias (in genere net) che indichi l'interfaccia di rete corretta. Utilizzare l'alias con il comando boot(1M), come illustrato nell'esempio precedente. Diversamente, sarà necessario digitare un percorso molto lungo. Se viene specificato un alias (o un percorso) che non descrive l'interfaccia di rete corretta, il comando boot(1M) non viene eseguito.
Se si sceglie di installare il sistema operativo su un disco diverso da quello designato come boot drive, l'utility suninstall presenterà un messaggio di errore simile al seguente:
Attenzione Sono state rilevate le seguenti condizioni di configurazione del disco. Gli errori dovranno essere corretti per garantire una corretta installazione. Gli avvertimenti potranno essere ignorati senza compromettere la procedura di installazione. > Per tornare indietro e correggere gli errori scegliere Annulla. > Per accettare le condizioni d'errore e proseguire l'installazione, scegliere Continua. ATTENZIONE: Il disco di boot non è stato selezionato o non contiene il punto di attivazione "/" (c0t3d0)
Ignorare questo avvertimento. Premere F2 per continuare.
Il comando boot net avvia l'utility suninstall. Questa utility chiede all'utente di specificare alcune informazioni sul sito e sulla piattaforma. La tabella seguente contiene un riferimento per le informazioni relative alla piattaforma. Per informazioni sull'utility suninstall, vedere il manuale Installation Instructions for Solaris 7 3/99 (SPARC Platform Edition) inclusa nel media kit.
Tabella 10-2 Informazioni sulla piattaforma per l'utility suninstall
Richiesta del sistema |
Operazione da eseguire |
---|---|
Immettere il nome host dell'SSP per nome_dominio [nome_predefinito] | Immettere il nome host dell'SSP. Notare che l'azione predefinita consiste nell'aggiungere -ssp al nome di dominio. |
Specificare le informazioni sulla rete |
Selezionare il livello di informazioni che si desidera inserire. Se si sceglie un'opzione diversa da None, l'utility suninstall visualizza una serie di finestre di dialogo che richiedono informazioni sulla configurazione. Inserire le informazioni richieste. |
Selezionare un'opzione di installazione. |
Per eseguire una prima installazione, selezionare Iniziale. |
Selezionare il software |
Selezionare Prodotto completo più supporto OEM |
Personalizzare il software |
Fare clic su "Selezionare per includere supporto Solaris 64 bit" per installare il kernel a 64 bit. Per istruzioni su come controllare la modalità operativa, impostare la modalità predefinita e passare da una modalità operativa all'altra, vedere il documento Supplemento alle note sulla versione Solaris 7 5/99. |
Selezionare i dischi |
Selezionare i dischi su cui si desidera installare il software. Se si sceglie un disco diverso da quello designato come bootdrive, nel corso del processo di installazione verrà presentato un messaggio di avvertimento. A quel punto, si potrà scegliere se continuare o meno. |
Selezionare le opzioni per la configurazione dei file system. |
Selezionare le opzioni configurazione manuale e personalizza come opzioni di layout del file system. L'utility suninstall permette di personalizzare il disco di root specificando le partizioni del disco. Utilizzare la Tabella 10-3 come guida. |
Determinare se il dominio debba essere attivato come file system remoto |
Se si desidera attivare i file system da un file server remoto, premere F4. Diversamente, premere F2. |
Riavviare dopo l'installazione |
Per iniziare l'installazione, selezionare Riavvio manuale e premere F2. Il processo di installazione del software e delle patch dal CD di Solaris richiederà alcuni minuti. Al termine dell'installazione, nella console di netcon del dominio comparirà il prompt di superutente. |
Quando si esegue l'installazione completa dell'ambiente operativo Solaris 7 5/99 su un dominio, l'utility suninstall permette di immettere manualmente le dimensioni delle partizioni dei dischi per i file system. Non usare partizioni inferiori alle dimensioni minime indicata nella Tabella 10-3.
Se si utilizzano due dischi, le partizioni, root (/) e /usr devono risiedere sul dispositivo specificato nell'alias di boot di OBP.
Tabella 10-3 Partizioni dei dischi (dimensioni minime)
Partizione |
Dimensioni minime |
Note |
|
---|---|---|---|
0 |
/ |
256 Mbyte |
Dimensione minima consigliata |
1 |
swap |
1024 Mbyte |
Dimensione minima consigliata |
2 |
overlap |
|
Dimensione totale effettiva del disco |
3 |
/var |
512 Mbyte |
|
4 |
|
3 Mbyte |
Questa slice deve essere riservata per i prodotti Alternate Pathing e Solstice(TM) DiskSuite(TM). Diversamente, le successive installazioni di Alternate Pathing sovrascriveranno il sistema operativo. |
5 |
/opt |
512 Mbyte |
Questa partizione può essere più grande, a seconda dello spazio restante. |
6 |
/usr |
1 Gbyte |
Per le lingue asiatiche potrebbe essere richiesto più spazio. |
Usare il tasto Tab per spostare il cursore e la tastiera per digitare la dimensione da assegnare a ogni partizione. Al termine, premere F2.
Usare la tabella seguente per annotare le partizioni dei dischi.
Tabella 10-4 Modello per le partizioni dei dischi
Nome del dominio: |
|
|
Nome del dominio: |
|
|
|
||||
Disco di boot: |
|
|
Disco di boot: |
|
|
|
||||
|
Nome della partizione |
|
Dimens. |
|
|
Nome della partizione |
|
Dimens. |
||
0 |
|
|
|
|
0 |
|
|
|
||
1 |
|
|
|
|
1 |
|
|
|
||
2 |
|
|
|
|
2 |
|
|
|
||
3 |
|
|
|
|
3 |
|
|
|
||
4 |
|
|
|
|
4 |
|
|
|
||
5 |
|
|
|
|
5 |
|
|
|
||
6 |
|
|
|
|
6 |
|
|
|
||
Nome del dominio: |
|
|
Nome del dominio: |
|
|
|
||||
Disco di boot: |
|
|
Disco di boot: |
|
|
|
||||
|
Nome della partizione |
|
Dimens. |
|
|
Nome della partizione |
| Dimens. | ||
0 |
|
|
|
|
0 |
|
|
|
||
1 |
|
|
|
|
1 |
|
|
|
||
2 |
|
|
|
|
2 |
|
|
|
||
3 |
|
|
|
|
3 |
|
|
|
||
4 |
|
|
|
|
4 |
|
|
|
||
5 |
|
|
|
|
5 |
|
|
|
||
6 |
|
|
|
|
6 |
|
|
|
||
Nome del dominio: |
|
|
Nome del dominio: |
|
|
|
||||
Disco di boot: |
|
|
Disco di boot: |
|
|
|
||||
|
Nome della partizione |
|
Dimens. |
|
|
Nome della partizione |
|
Dimens. |
||
0 |
|
|
|
|
0 |
|
|
|
||
1 |
|
|
|
|
1 |
|
|
|
||
2 |
|
|
|
|
2 |
|
|
|
||
3 |
|
|
|
|
3 |
|
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4 |
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|
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|
4 |
|
|
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5 |
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|
5 |
|
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6 |
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|
6 |
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Nome del dominio: |
|
|
Nome del dominio: |
|
|
|
||||
Disco di boot: |
|
|
Disco di boot: |
|
|
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||||
|
Nome della partizione |
|
Dimens. |
|
|
Nome della partizione |
|
Dimens. |
||
0 |
|
|
|
|
0 |
|
|
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||
1 |
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|
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|
1 |
|
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2 |
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2 |
|
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3 |
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3 |
|
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4 |
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4 |
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5 |
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5 |
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6 |
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6 |
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Per ulteriori informazioni su suninstall, tornare alla Tabella 10-2.
Quando il sistema operativo è caricato e compare il prompt di superutente, visualizzare la voce devices per il disco di boot.
nome_dominio# ls -l /dev/dsk/dispositivo_partizione_root
dove dispositivo_partizione_root ha la forma cxtxdxsx.
Copiare la parte della stringa che inizia con /sbus o con /pci.
Esempio:
/sbus@65,0/SUNW,fas@1,8800000/sd@3,0:a
Annotare la stringa qui sotto:
/
Arrestare il dominio dalla finestra netcon(1M):
nome_dominio# init 0
Nella finestra di netcon(1M), assegnare la stringa a un alias.
ok nvalias bootdisk_name /sbus@48,0/SUNW,soc@0,0/SUNW,pln@a0000000,78ca3b/ssd@0,0:a Dal punto 2
Come mostrato nell'esempio, il comando nvalias deve essere inserito in un'unica riga.
Assicurarsi che OBP stia puntato sul dispositivo di boot corretto utilizzando il comando devalias.
Se ci si trova nel prompt ok, usare il comando setenv per impostare l'alias boot-device predefinito sul dispositivo corretto.
ok setenv boot-device alias_dispositivo_di_boot
Dove alias_dispositivo_di_boot corrisponde all'alias boot-device predefinito corretto.
Se diag-switch? è impostata su true, utilizzare il comando setenv di OBP per impostare la variabile diag-device sul dispositivo corretto.
ok setenv diag-device alias_dispositivo_di_boot
Se diag-switch? è impostata su true, OBP utilizza diag-device e diag-file come parametri di boot predefiniti. Se diag-switch? è impostata su false, OBP usa boot-device e boot-file come parametri di boot predefiniti.
In una finestra dell'SSP, verificare che la variabile SUNW_HOSTNAME sia impostata sul dominio corretto.
Se SUNW_HOSTNAME non è impostata con il nome di dominio corretto, usare domain_switch(1M) per cambiarne il valore.
ssp% bringup -A on
Se questo è il primo dominio ad essere attivato, verrà chiesta una conferma per procedere alla configurazione della piastra centrale (centerplane). Digitare y per confermare.
This bringup will configure the Centerplane. Please confirm (y/n)? y
Spostarsi nella directory /Tools.
ssp# cd /cdrom/cdrom0/s0/Solaris_2.7/Tools
Rimuovere il dominio dell'host come client di installazione.
ssp# ./rm_install_client nome_dominio
Rimuovere il CD di Solaris dal lettore di CD-ROM.
ssp# cd / ssp# unshare /cdrom/cdrom0/s0 ssp# eject cdrom
Effettuare il reboot del dominio.
Quando il dominio si riavvia, digitare la password di superutente e, alla richiesta del sistema, inserirla una seconda volta, sempre dalla finestra netcon(1M).
Root password: password Please re-enter your root password: password
La stringa inserita diventerà la nuova password di superutente (root) per il dominio.
Rispondere alle richieste di informazioni sulla configurazione di Solaris.
Potranno essere richieste le informazioni seguenti:
Name service (ad es. None, NIS, NIS+)
Nome del dominio di rete (rispondere yes alla domanda sulla sottorete)
Maschera di rete del dominio
Server selezionato (solitamente con l'opzione di scelta automatic)
Fuso orario
Ora
I package supplementari richiesti potranno essere installati dal CD Sun Computer Systems Supplements.
Inserire il CD Sun Computer Systems Supplements.
Eseguire il login come superutente nell'SSP e condividere il CD-ROM.
ssp# share -F nfs -o ro,anon=0 /cdrom/cdrom0
Eseguire il login come superutente nella finestra di netcon(1M):
Creare e attivare la directory /cdrom e aggiungere il package SUNWabhdw.
nome_dominio# mkdir /cdrom nome_dominio# mount nome_ssp:/cdrom/cdrom0 /cdrom nome_dominio# cd /cdrom/Product nome_dominio# pkgadd -d . SUNWabhdw
Eseguire questa operazione solo per i domini in cui si desidera usare i file degli AnswerBook.
Il comando pkgadd(1M) visualizzerà diversi messaggi e porrà diverse domande per l'installazione di ogni package, alcune riguardanti lo spazio, altre per chiedere conferma della procedura. Dopo aver risposto a queste domande, rispondere Yes alla richiesta di procedere.
Il comando pkgadd(1M) installa il package seguente:
Tabella 10-5 Package supplementari Sun Microsystems Computer Systems
Cluster/Package inclusi |
Descrizione |
---|---|
SUNWabhdw |
Solaris 7 5/99 on Sun Hardware Collection AnswerBook |
Installazione della patch SSP 3.1 Y2000 sys_id.
ssp# cd cdrom/Patches/106281-02 ssp# ./installpatch .
Installazione della patch SSP 3.1 Y2000.
ssp# cd ../106282-05 ssp# ./installpatch .
Se necessario, aggiungere il software Online Validation Test Suite (SunVTS(TM)).
Per ulteriori informazioni sull'uso di SunVTS, vedere il manuale SunVTS 3.1 User's Guide.
Se necessario, installare e configurare il software precaricato Sun(TM) Enterprise NetBackup(TM).
Il prodotto Sun Enterprise NetBackup è già incluso nel sistema. Per configurare il software in base alle proprie esigenze, vedere il documento Sun Enterprise NetBackup and Media Manager Installation Guide.
Configurazione dei package NTP.
Per configurare il file ntp.conf, che risiede in /etc/inet/ntp.conf, procedere come segue:
Eseguire il login nel dominio come superutente.
Aprire il file ntp.conf in un editor di testo.
Modificare il file per renderlo simile all'esempio seguente.
# example Starfire domain /etc/inet/ntp.conf # configuration file ntp.conf # for Solaris 7 5/99 # substitute actual ssp name for <ssp-name> server <ssp-name> prefer # we can always fall back to the local clock server 127.127.1.0 fudge 127.127.1.0 stratum 9 # Other ntp files driftfile /etc/inet/ntp.drift # Encryption disable auth controlkey 1 requestkey 1 authdelay 0.000793 # precision declaration precision -18 # clock reading precision (1 usec)
Ogni dominio dovrebbe ricavare l'ora dall'SSP, e l'SSP dovrebbe usare almeno due altre fonti, oltre al suo orologio interno, per evitare di rendere vulnerabile un punto singolo in caso di guasto di tale orologio. Per maggiori informazioni sui comandi NTP, vedere le Man Pages(1M): Network Time Protocol Commands.
Nella finestra di netcon(1M), disattivare il CD.
nome_dominio# cd / nome_dominio# umount /cdrom
Eseguire il login nell'SSP come superutente e rimuovere il CD Computer Systems Supplement dal lettore di CD-ROM.
ssp# cd / ssp# unshare /cdrom/cdrom0 ssp# eject cdrom
Installare e configurare gli eventuali altri package software acquistati.
Controllare la modalità operativa.
nome_dominio# isainfo -k
Se la modalità in esecuzione è 64 bit, si otterrà il seguente output.
sparcv9
Riavviare il dominio con la modalità operativa appropriata.
Per l'ambiente operativo Solaris 7 5/99 è possibile usare la modalità a 32 o a 64 bit. La modalità a 64 bit rappresenta l'impostazione predefinita per tutte le piattaforme sun4u.
Per la modalità a 32 bit, digitare il comando seguente.
nome_dominio# boot alias_boot kernel/unix
Per la modalità a 64 bit, digitare uno dei comandi seguenti.
Se la modalità corrente non è già 32 bit, usare il comando seguente.
nome_dominio# boot alias_boot
Per passare a 64 bit dalla modalità a 32 bit, usare il comando seguente.
nome_dominio# boot alias_boot kernel/sparcv9/unix
Installare e configurare gli eventuali altri package software acquistati.
Se si prevede di installare Alternate Pathing e/o un gestore di volume, come Solstice(TM) DiskSuite(TM) o Sun Enterprise Volume Manager(TM), vedere il capitolo "Alternate Pathing sul Sun Enterprise 10000" nel presente manuale.
La funzione di dominio del sistema Enterprise 10000 richiede un approccio diverso alle licenze software rispetto ai sistemi che non possono essere partizionati a livello logico.
La gestione delle licenze (il server delle licenze) è normalmente associata all'host ID di un sistema. Sul sistema Enterprise 10000, il server delle licenze è associato all'host ID del dominio. Ogni dominio riceve cioè un proprio host ID.
Di conseguenza, se le licenze vengono installate su un sistema Enterprise 10000, è necessario installarle in un dominio che non debba essere rimosso. L'aggiunta o la rimozione di processori dal dominio non ha effetto sulle licenze, purché il dominio abbia sempre almeno un processore attivo.
Se le licenze devono essere spostate da un dominio ad un altro, sarà necessario rigenerarle usando l'host ID del nuovo dominio. Si tratta di una situazione identica a quella che si verifica quando il server delle licenze viene spostato da un sistema ad un altro. Questo processo viene detto spostamento del server. Per richiederlo, contattare il Sun License Center che ha generato la licenza originale.
Per maggiori informazioni sulle licenze, accedere all'URL del Sun License Center:
http://www.sun.com/licensing
Per ottenere l'host ID del dominio dell'Enterprise 10000, digitare hostid in una shell.
Altri produttori di software potrebbero essere soggetti a condizioni di licenza particolari per il sistema Enterprise 10000. Tutti i principali fornitori di servizi ne sono informati e dovrebbero essersi adeguatamente preparati. Per maggiori informazioni, contattare il proprio fornitore.