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Guida all'installazione di Oracle Solaris 10 1/13: installazioni di rete     Oracle Solaris 10 1/13 Information Library (Italiano)
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Informazioni sul documento

Prefazione

Parte I Pianificazione dell'installazione in rete

1.  Informazioni sulla pianificazione dell'installazione di Oracle Solaris

2.  Preconfigurazione delle informazioni sul sistema (procedure)

Vantaggi della preconfigurazione delle informazioni sul sistema

Preconfigurazione con il file sysidcfg

Regole di sintassi per il file sysidcfg

Parole chiave del file sysidcfg

Parola chiave auto_reg

Parola chiave keyboard

Parola chiave name_service

Parola chiave network_interface

Parola chiave nfs4_domain

Parola chiave root_password

Parola chiave security_policy

Parola chiave service_profile

Parola chiave system_locale

Parola chiave terminal

Parola chiave timezone

Parola chiave timeserver

SPARC: Preconfigurazione di informazioni sulla gestione dei consumi

3.  Preconfigurazione con un servizio di denominazione o DHCP

Parte II Installazione in una rete locale

4.  Installazione dalla rete (panoramica)

5.  Installazione in rete da DVD (procedure)

6.  Installazione in rete da CD (procedure)

7.  Applicazione di patch all'immagine della miniroot (procedure)

8.  Installazione dalla rete (esempi)

9.  Installazione dalla rete (riferimenti sui comandi)

Parte III Installazione in una rete geografica

10.  Boot WAN (panoramica)

11.  Preparazione all'installazione con il metodo Boot WAN (procedure)

12.  Installazione con il metodo Boot WAN (procedure)

13.  SPARC: Installazione con il metodo boot WAN (procedure)

14.  SPARC: Installazione con il metodo boot WAN (esempi)

15.  Boot WAN (riferimento)

Parte IV Appendici

A.  Risoluzione dei problemi (procedure)

B.  Installazione o aggiornamento remoto (procedure)

Glossario

Indice analitico

Preconfigurazione con il file sysidcfg

Il file sysidcfg permette di specificare una serie di parole chiave con cui preconfigurare il sistema. Le parole chiave sono descritte in Parole chiave del file sysidcfg.


Nota - La parola chiave name_service riportata nel file sysidcfg consente di impostare automaticamente il servizio di denominazione durante l'installazione del sistema operativo Oracle Solaris. Questa impostazione consente di eseguire l'override sui servizi SMF impostati in precedenza in site.xml. Per questo motivo, può essere necessario ripristinare il servizio di denominazione dopo l'installazione.


Occorre creare un file sysidcfg diverso per ogni sistema che richiede una configurazione differente. Ad esempio, è possibile utilizzare lo stesso file sysidcfg per preconfigurare il fuso orario su una serie di sistemi ai quali si desidera assegnare lo stesso fuso orario. Tuttavia, se si desidera preconfigurare una password root (superutente) diversa per ogni sistema, è necessario creare un file sysidcfg univoco per ciascun sistema.

È possibile memorizzare il file the sysidcfg in una delle posizioni descritte nella tabella seguente.

Tabella 2-2 Posizioni di sysidcfg

File system NFS
Se il file sysidcfg risiede in un file system NFS condiviso, per configurare il sistema per l'installazione in rete è necessario usare l'opzione -p del comando add_install_client(1M) L'opzione -p specifica la posizione in cui il sistema può trovare il file sysidcfg durante l'installazione delrelease corrente di Oracle Solaris.
Dischetto UFS o PCFS
Il file sysidcfg deve essere collocato nella directory root (/) del dischetto.

Se si esegue un'installazione JumpStart e si desidera utilizzare un file sysidcfg residente su un dischetto, è necessario salvare il file sysidcfg sul dischetto dei profili. Per informazioni su come creare un dischetto dei profili, vedere Creazione di un dischetto dei profili per sistemi standalone in Guida all’installazione di Oracle Solaris 10 1/13: installazioni JumpStart.

È possibile collocare un solo file sysidcfg nella stessa directory o sullo stesso dischetto. Se occorre creare più file sysidcfg, è necessario salvarli in directory o su dischetti differenti.

Server HTTP o HTTPS
Per eseguire un'installazione boot WAN, il file sysidcfg deve essere collocato nella directory root del server Web.

È possibile utilizzare il servizio di denominazione o DHCP per preconfigurare il sistema. Per informazioni, vedere il Capitolo 3, Preconfigurazione con un servizio di denominazione o DHCP.

Se si intende utilizzare il file sysidcfg per un'installazione attraverso la rete, è necessario configurare un server di installazione e aggiungere il sistema come client di installazione. Per ulteriori informazioni, vedere il Capitolo 4, Installazione dalla rete (panoramica).

Se si intende utilizzare il file sysidcfg per un'installazione con il metodo boot WAN, è necessario eseguire altre operazioni. Per ulteriori informazioni, vedere il Capitolo 10, Boot WAN (panoramica).

Se si intende utilizzare il file sysidcfg per un'installazione JumpStart, è necessario creare un file dei profili e un file rules.ok. Per ulteriori informazioni, vedere il Capitolo 2, JumpStart (panoramica) in Guida all’installazione di Oracle Solaris 10 1/13: installazioni JumpStart.

Per ulteriori informazioni sul file sysidcfg, vedere la pagina man sysidcfg(4).

Esempio 2-1 SPARC: File sysidcfg

Nell'esempio seguente è presentato un file sysidcfg per un sistema SPARC. Nome host, indirizzo IP e maschera di rete del sistema sono stati preconfigurati modificando il servizio di denominazione. Poiché in questo file sono preconfigurate tutte le informazioni richieste per la configurazione dei sistemi, è possibile eseguire l'installazione JumpStart utilizzando un profilo JumpStart. In questo esempio il nome del dominio NFSv4 viene derivato automaticamente dal servizio di denominazione. Poiché la parola chiave service_profile non è inclusa nell'esempio, la configurazione dei servizi di rete non viene alterata durante l'installazione.

keyboard=US-English
system_locale=en_US
timezone=US/Central
terminal=sun-cmd
timeserver=localhost
name_service=NIS {domain_name=marquee.central.example.com
                  name_server=nmsvr2(172.31.112.3)}
nfs4_domain=dynamic
root_password=m4QPOWNY
network_interface=hme0 {hostname=host1 
                       default_route=172.31.88.1 
                       ip_address=172.31.88.210 
                       netmask=255.255.0.0 
                       protocol_ipv6=no}
security_policy=kerberos {default_realm=example.com 
                          admin_server=krbadmin.example.com 
                          kdc=kdc1.example.com, 
                          kdc2.example.com}

Esempio 2-2 x86: File sysidcfg

Il seguente file sysidcfg di esempio si riferisce a un gruppo di sistemi x86. In questo esempio il nome del dominio NFSv4 viene impostato sul valore example.com. Il nome personalizzato consente di eseguire l'override sul nome del dominio predefinito. Nell'esempio, inoltre, i servizi di rete sono disabilitati e limitati alle sole connessioni locali.

keyboard=US-English
timezone=US/Central
timeserver=timehost1
terminal=ibm-pc
service_profile=limited_net

name_service=NIS {domain_name=marquee.central.example.com
                  name_server=nmsvr2(172.25.112.3)}
nfs4_domain=example.com
root_password=URFUni9

Esempio 2-3 File sysidcfg per la configurazione di più interfacce

Nell'esempio seguente di file sysidcfg, le informazioni vengono specificate per le due interfacce di rete eri0 e eri1. L'interfaccia eri0 viene configurata come interfaccia principale, mentre eri1 viene configurata come interfaccia di rete secondaria. In questo esempio il nome del dominio NFSv4 viene derivato automaticamente dal servizio di denominazione.

timezone=US/Pacific
system_locale=C
terminal=xterms
timeserver=localhost
network_interface=eri0 {primary
                        hostname=host1
                        ip_address=192.168.2.7
                        netmask=255.255.255.0
                        protocol_ipv6=no
                        default_route=192.168.2.1}

network_interface=eri1 {hostname=host1-b
                        ip_address=192.168.3.8
                        netmask=255.255.255.0
                        protocol_ipv6=no
                        default_route=NONE}
root_password=JE2C35JGZi4B2
security_policy=none
name_service=NIS {domain_name=domain.example.com
                  name_server=nis-server(192.168.2.200)}
nfs4_domain=dynamic

Regole di sintassi per il file sysidcfg

Il file sysidcfg accetta due tipi di parole chiave: dipendenti e indipendenti. Le parole chiave dipendenti sono uniche solo all'interno di una parola chiave indipendente. La loro esistenza dipende dalla parola chiave indipendente a cui sono associate.

In questo esempio name_service è la parola chiave indipendente, mentre domain_name e name_server sono le parole chiave dipendenti:

name_service=NIS {domain_name=marquee.central.example.com
name_server=connor(192.168.112.3)}
Regola di sintassi
Esempio
Le parole chiave indipendenti possono comparire in qualunque ordine.
pointer=MS-S
display=ati {size=15-inch}
Nelle parole chiave, non c'è differenza tra maiuscole e minuscole.
TIMEZONE=US/Central
terminal=sun-cmd
Le parole chiave dipendenti devono essere racchiuse tra parentesi graffe ({}) per essere associate alla relativa parola chiave indipendente.
name_service=NIS 
       {domain_name=marquee.central.example.com
        name_server=connor(192.168.112.3)}
Opzionalmente, i valori possono essere racchiusi tra virgolette singole (') o doppie (“).
network_interface='none'
Per tutte le parole chiave, ad eccezione di network_interface, è ammessa una sola istanza della parola chiave. Se la stessa parola chiave viene specificata più volte, viene usata solo la prima istanza.
name_service=NIS
name_service=DNS

Parole chiave del file sysidcfg

La tabella seguente contiene un elenco delle parole chiave da utilizzare per configurare le informazioni di sistema nel file sysidcfg.

Tabella 2-3 Parole chiave da utilizzare nel file sysidcfg

Informazioni di configurazione
Parola chiave
Per ulteriori informazioni
Layout e lingua della tastiera
keyboard
Servizio di denominazione, nome del dominio, name server
name_service
Interfaccia di rete, nome host, indirizzo IP (Internet Protocol), maschera di rete, DHCP, IPv6
network_interface
Definizione del nome di dominio per NFSv4
nfs4_domain
Password root
root_password
Criteri di sicurezza
security_policy
Profilo di sicurezza della rete
service_profile
Lingua in cui visualizzare il programma di installazione e il desktop
system_locale
Tipo di terminale
terminal
Fuso orario
timezone
Data e ora
timeserver
Configurazione della registrazione automatica
auto_reg

Le sezioni seguenti descrivono le parole chiave che è possibile usare nel file sysidcfg.

Parola chiave auto_reg

A partire dalla release Oracle Solaris 10 9/10, è possibile utilizzare la parola chiave auto_reg per configurare o disabilitare la funzionalità di registrazione automatica di Oracle Solaris. La registrazione automatica è stata introdotta in Oracle Solaris 10 9/10. Quando si installa o si aggiorna il sistema, al momento del reboot i dati di configurazione del sistema vengono comunicati automaticamente all'Oracle Product Registration System tramite la tecnologia esistente dei tag servizio. È possibile scegliere di inviare i dati di configurazione inviati all'Oracle Product Registration System in forma anonima in modo che i dati di configurazione inviati a Oracle non includano alcun collegamento con il nome di un cliente. È inoltre possibile disabilitare la registrazione automatica.

È possibile utilizzare la parola chiave auto_reg nel file sysidcfg prima di un'installazione o un aggiornamento automatico per immettere le credenziali di supporto per la registrazione automatica, per scegliere la registrazione anonima o per disabilitare la registrazione automatica. Se non si configura il file sysidcfg con queste parole chiave, viene richiesto di fornire le credenziali o di registrarsi in forma anonima durante l'installazione o l'aggiornamento.

Di seguito è riportata la sintassi generale per la parola chiave auto_reg.

auto_reg=[anon |none |noproxy |all |disable ] {
oracle_user=username
oracle_pw=oracle-password
http_proxy_host=hostname
http_proxy_port=port-number

http_proxy_user=proxy-username
htty_proxy_pw=proxy-password
}

Per utilizzare questa parola chiave, per prima cosa specificare un tipo di base di registrazione scegliendo uno dei valori principali: anon, none, noproxy, all oppure disable, come descritto nella tabella seguente. Utilizzare quindi parole chiave aggiuntive per immettere credenziali specifiche di My Oracle Support e per fornire informazioni sul proxy per la registrazione automatica.

I valori utilizzati per la parola chiave auto-reg variano in base al tipo di registrazione automatica che si desidera utilizzare.

Parole chiave secondarie

Utilizzare i seguenti valori e parole chiave all'interno della parola chiave principale auto_reg per fornire le credenziali di My Oracle Support o le informazioni sul proxy.

Oracle_user nomeutente
Specificare il nome utente per My Oracle, ad esempio, oracle_user= myusername.
oracle_pw password_oracle
Specificare la password per My Oracle Support in testo normale non cifrato, ad esempio oracle_pw=j32js94jrjsW.
http_proxy_host nomehost
Specificare il nome host del proxy, ad esempio http_proxy_host= sss.com.
http_proxy_port numero_porta
Specificare la porta del proxy, ad esempio http_proxy_port=8050.
http_proxy_user nome_utente_proxy
Specificare il nome utente proxy, ad esempio http_proxy_user= proxyusername.
htty_proxy_pw password_proxy
Specificare la password proxy in testo non cifrato, ad esempio http_proxy_pw=sej47875WSjs.

Esempio 2-4 Esempi di registrazione automatica

In questo esempio il valore anon specifica che i tag servizio vengono registrati in forma anonima con Oracle. Il file sysidcfg specifica le informazioni proxy.

auto_reg=anon {
http_proxy_host=sss.com
http_proxy_port=8040
http_proxy_user=myproxyusername
htty_proxy_pw=si329jehId
}

Nell'esempio il valore none specifica che i tag servizio vengono registrati in forma anonima con Oracle e che non si desidera includere informazioni sul proxy. Se si forniscono informazioni sul proxy durante un'installazione o un aggiornamento, tali informazioni verranno ignorate.

auto_reg=none

Esempio 2-5 Esempi di registrazione con le credenziali di supporto

In questo esempio il valore all specifica che i tag servizio vengono registrati con Oracle utilizzando le credenziali per My Oracle Support quando si effettua il reboot dopo l'installazione o l'aggiornamento del sistema. È necessario specificare le credenziali per My Oracle Support e, quando richiesto, le informazioni sul proxy.

auto_reg=all {
oracle_user=myusername
oracle_pw=ajsi349EKS987
http_proxy_host=sss.com
http_proxy_port=8030
http_proxy_user=myproxyusername
htty_proxy_pw=adjsi2934IEls
}

In questo esempio il valore noproxy specifica che i tag servizio vengono registrati con Oracle utilizzando le credenziali per My Oracle Support quando si effettua il reboot dopo l'installazione o l'aggiornamento del sistema. È necessario specificare le credenziali per My Oracle Support, ma non è necessario specificare le informazioni sul proxy. Se si forniscono informazioni sul proxy durante un'installazione o un aggiornamento, tali informazioni verranno ignorate.

auto_reg=noproxy {
oracle_user=myusername
oracle_pw=sie7894KEdjs2
}

Parola chiave keyboard

Lo strumento sysidkdb può configurare la lingua e il layout delle tastiere USB.

La procedura è la seguente:

È possibile configurare la lingua della tastiera e il relativo layout usando la parola chiave keyboard. Ogni lingua dispone del proprio layout di tastiera. Utilizzare la sintassi seguente per selezionare una lingua e il layout corrispondente nel file sysidcfg.

keyboard=keyboard-layout

Se il valore specificato per layout_tastiera non è un valore valido, durante l'installazione viene richiesta una risposta interattiva. Le stringhe valide per layout_tastiera sono definite nel file /usr/share/lib/keytables/type_6/kbd_layouts.


SPARC Solo - in precedenza, durante l'installazione la tastiera USB assumeva il valore 1 nell'identificazione automatica. Di conseguenza, durante l'installazione tutte le tastiere non fornite della funzione di identificazione automatica venivano configurate con il layout inglese USA.


Se la tastiera non dispone di una funzione di identificazione automatica e si desidera impedire la richiesta durante l'installazione JumpStart, impostare la lingua della tastiera nel file sysidcfg. Per le installazioni JumpStart, l'impostazione predefinita della lingua è l'inglese USA.

Nell'esempio seguente vengono impostati la lingua della tastiera e il layout per la lingua tedesca.

keyboard=German

Parola chiave name_service

È possibile utilizzare la parola chiave name_service per configurare il servizio di denominazione, il nome del dominio e il name server del sistema. L'esempio seguente mostra la sintassi generale della parola chiave name_service.

name_service=name-service {domain_name=domain-name 
                                 name_server=name-server
                                 optional-keyword=value}

Scegliere un solo valore per name_service. Includere tutte le parole chiave domain_name, name_server o nessuna; includere le parole chiave opzionali, come appropriato. Se non viene usata nessuna delle parole chiave, omettere le parentesi graffe {}.


Nota - L'opzione name_service del file sysidcfg consente di impostare automaticamente il servizio di denominazione durante l'installazione del sistema operativo Oracle Solaris. Questa impostazione consente di eseguire l'override sui servizi SMF impostati in precedenza per site.xml. Per questo motivo, può essere necessario ripristinare il servizio di denominazione dopo l'installazione.


Le sezioni seguenti descrivono la sintassi della parola chiave per configurare il sistema per l'utilizzo di un determinato servizio di denominazione.

Sintassi NIS e NIS+ per la parola chiave name_service

Utilizzare la sintassi seguente per configurare il sistema per l'uso del servizio di denominazione NIS o NIS+.

name_service=NIS {domain_name=domain-name 
                   name_server=hostname(IP-address)}
name_service=NIS+ {domain_name=domain-name 
                   name_server=hostname(IP-address)}
nome_dominio

Specifica il nome del dominio

nomehost

Specifica il nome dell'host del name server

indirizzo_IP

Specifica l'indirizzo IP del name server

Esempio 2-6 Designazione di un server NIS con la parola chiave name_service

L'esempio seguente specifica un server NIS con il nome di dominio west.example.com. Il nome host del server è timber e l'indirizzo IP è 192.168.2.1.

name_service=NIS {domain_name=west.example.com 
                  name_server=timber(192.168.2.1)}

Esempio 2-7 Designazione di un server NIS+ con la parola chiave name_service

L'esempio seguente specifica un server NIS+ con il nome di dominio west.example.com. Il nome host del server è timber e l'indirizzo IP è 192.168.2.1.

name_service=NIS+ {domain_name=west.example.com 
                   name_server=timber(192.168.2.1)}

Per ulteriori informazioni sul servizio di denominazione NIS, vedere il manuale System Administration Guide: Naming and Directory Services (DNS, NIS, and LDAP).

Sintassi DNS per la parola chiave name_service

Usare la sintassi seguente per configurare il sistema per l'utilizzo di DNS.

name_service=DNS {domain_name=domain-name 
                  name_server=IP-address,[IP-address,IP-address]
                  search=domain-name,[domain-name,domain-name,
                  domain-name,domain-name,domain-name]} 
domain_name=nome_dominio

Specifica il nome del dominio

name_server=indirizzo_IP

Specifica l'indirizzo IP del server DNS È possibile specificare fino a tre indirizzi IP come valori per la parola chiave name_server, separati da virgole.

search=nome_dominio

(Opzionale) Specifica altri domini su cui ricercare le informazioni del servizio di denominazione. È possibile specificare fino a un massimo di sei nomi di dominio per le ricerche, separati da virgole. La lunghezza totale di ogni voce di ricerca non deve superare i 250 caratteri.

Esempio 2-8 Designazione di un server DNS con la parola chiave name_service

L'esempio seguente specifica un server DNS con il nome di dominio west.example.com. Gli indirizzi IP del server sono 10.0.1.10 e 10.0.1.20. example.com e east.example.com sono inclusi come domini aggiuntivi su cui ricercare le informazioni del servizio di denominazione.

name_service=DNS {domain_name=west.example.com 
                  name_server=10.0.1.10,10.0.1.20 
                  search=example.com,east.example.com}

Per ulteriori informazioni sul servizio di denominazione DNS, vedere il manuale System Administration Guide: Naming and Directory Services (DNS, NIS, and LDAP).

Sintassi LDAP per la parola chiave name_service

Usare la sintassi seguente per configurare il sistema per l'utilizzo di LDAP.

name_service=LDAP {domain_name=domain-name
                   profile=profile-name profile_server=IP-address 
                   proxy_dn="proxy-bind-dn" proxy_password=password}
nome_dominio

Specifica il nome del dominio del server LDAP.

nome_profilo

Specifica il nome del profilo LDAP da utilizzare per configurare il sistema.

indirizzo_IP

Specifica l'indirizzo IP del server del profilo LDAP.

nd_bind_proxy

(Opzionale) Specifica il nome distinto del bind al proxy. Il valore di nd_bind_proxy deve essere racchiuso tra virgolette.

password

(Opzionale) Specifica la password del proxy del client.

Esempio 2-9 Specifica di un server LDAP con la parola chiave name_service

Questo esempio specifica un server LDAP con le informazioni di configurazione indicate di seguito.

name_service=LDAP {domain_name=west.example.com 
                   profile=default 
                   profile_server=172.31.2.1 
                   proxy_dn="cn=proxyagent,ou=profile,
                   dc=west,dc=example,dc=com" 
                   proxy_password=password}

Per ulteriori informazioni sull'uso di LDAP, vedere il manuale System Administration Guide: Naming and Directory Services (DNS, NIS, and LDAP).

Parola chiave network_interface

Utilizzare la parola chiave network_interface per effettuare le attività descritte di seguito.

Le sezioni seguenti descrivono l'utilizzo della parola chiave network_interface per configurare le interfacce del sistema.

Sintassi per i sistemi non in rete

Per disabilitare le funzioni di rete del sistema, impostare il valore di network_interface su none. Ad esempio:

network_interface=none
Sintassi per la configurazione di una singola interfaccia

È possibile utilizzare la parola chiave network_interface per configurare una singola interfaccia con o senza DHCP utilizzando una voce di file sysidcfg.

Esempio 2-10 Configurazione di una singola interfaccia con DHCP e la parola chiave network_interface

L'esempio seguente indica al programma di installazione di usare DHCP per configurare l'interfaccia di rete eri0. Il supporto per IPv6 non è abilitato.

network_interface=eri0 {dhcp protocol_ipv6=no}

Esempio 2-11 Configurazione di una singola interfaccia specificando le informazioni di configurazione con la parola chiave network_interface

L'esempio seguente configura l'interfaccia eri0 con le seguenti impostazioni.

network_interface=eri0 {hostname=host1 ip_address=172.31.88.100
                        netmask=255.255.255.0 protocol_ipv6=no}
Sintassi per la configurazione di più interfacce

Nel file sysidcfg è possibile configurare più di un'interfaccia. Per ogni interfaccia da configurare, includere una voce network_interface nel file sysidcfg.

È possibile utilizzare la parola chiave network_interface per configurare più interfacce con o senza DHCP utilizzando una voce di file sysidcfg.

Nello stesso file sysidcfg è possibile utilizzare DHCP per configurare determinate interfacce e specificare inoltre le informazioni di configurazione per altre interfacce nel file sysidcfg.

Esempio 2-12 Configurazione di più interfacce con la parola chiave network_interface

Nell'esempio seguente le interfacce di rete eri0 e eri1 sono configurate come indicato di seguito.

network_interface=eri0 {dhcp protocol_ipv6=no}
network_interface=eri1 {primary hostname=host1 
                        ip_address=172.146.88.100
                        netmask=255.255.255.0 
                        protocol_ipv6=no}

Parola chiave nfs4_domain

Per fare in modo che il nome di dominio NFSv4 non venga richiesto durante l'installazione, usare la parola chiave nfs4_domain nel file sysidcfg. Se questa parola chiave è impostata, il nome di dominio non viene richiesto durante la procedura d'installazione. Usare la seguente sintassi:

nfs4_domain=dynamic or domain-name
dynamic

Questa parola chiave riservata deriva il nome del dominio NFSv4 in modo dinamico, sulla base della configurazione dei servizi di denominazione. Ad esempio:

nfs4_domain=dynamic

In questo esempio il nome di dominio viene derivato dal servizio di denominazione.

La parola chiave riservata, dynamic, non fa distinzione tra maiuscole e minuscole.


Nota - Nell'impostazione predefinita, NFSv4 utilizza un nome di dominio derivato automaticamente dai servizi di denominazione del sistema. Questo nome di dominio è adeguato nella maggior parte delle configurazioni. In alcuni casi, i file dei punti di attivazione che superano i confini del dominio possono risultare di proprietà dell'utente “nobody”, in quanto non esiste un nome di dominio comune. Per prevenire questa situazione, eseguire l'override di un nome di dominio predefinito e selezionare un nome personalizzato.


nome_dominio

Questo valore consente di eseguire l'override sul nome di dominio predefinito.

Questo valore deve essere un nome di dominio valido, composto da una combinazione di caratteri alfanumerici, punti, caratteri di sottolineatura e trattini. Il primo carattere deve essere alfabetico. Ad esempio:

nfs4_domain=example.com

Questo esempio imposta il valore utilizzato dal daemon nfsmapid su example.com. Questo valore consente di eseguire l'override sul nome di dominio predefinito.


Nota - Nelle release precedenti, gli script consentivano all'utente di evitare la richiesta del nome di dominio NFSv4 durante l'installazione.

Per le installazioni JumpStart nel sistema operativo Oracle Solaris 10, è possibile utilizzare lo script di esempio set_nfs4_domain, per evitare che NFSv4 venga richiesto durante l'installazione. Questo script non è più necessario. Utilizzare la parola chiave nfs4_domain di sysidcfg.

Nelle release precedenti il file /etc/.NFS4inst_state.domain veniva creato dal programma sysidnfs4. Se questo file era presente, il nome del dominio NFSv4 non veniva richiesto durante l'installazione. Questo file non viene più creato. Utilizzare la parola chiave nfs4_domain di sysidcfg.


Parola chiave root_password

È possibile specificare la password root del sistema nel file sysidcfg utilizzando la parola chiave root_password con la sintassi indicata di seguito.

root_password=encrypted-password

password-cifrata è la password cifrata come appare nel file /etc/shadow.

Parola chiave security_policy

La parola chiave security_policy può essere utilizzata nel file sysidcfg per configurare il sistema per l'utilizzo del protocollo di autenticazione di rete Kerberos. Usare la seguente sintassi:

security_policy=kerberos {default_realm=FQDN 
                          admin_server=FQDN kdc=FQDN1, FQDN2, FQDN3}

NDPQ specifica il nome di dominio completo del settore predefinito di Kerberos, il server di amministrazione, o il KDC (Key Distribution Center). È necessario specificare un minimo di uno e un massimo di tre KDC.

Se non si intende impostare i criteri di sicurezza del sistema, impostare security_policy=NONE.

Per ulteriori informazioni sul protocollo di autenticazione di rete Kerberos, vedere il manuale System Administration Guide: Security Services.

Esempio 2-13 Configurazione del sistema per l'utilizzo di Kerberos con la parola chiave security_policy

In questo esempio viene configurato il sistema per l'uso di Kerberos con le informazioni indicate di seguito.

security_policy=kerberos 
                {default_realm=example.COM 
                 admin_server=krbadmin.example.com 
                 kdc=kdc1.example.com, 
                 kdc2.example.com}

Parola chiave service_profile

La parola chiave service_profile consente di rendere il sistema più sicuro limitando i servizi di rete che vengono abilitati. Questa opzione di sicurezza è disponibile solo per le installazioni iniziali. La procedura di aggiornamento mantiene le impostazioni precedenti per i servizi.

Impostare service_profile=limited_net per specificare che tutti i servizi di rete, ad eccezione di SSH, devono essere disabilitati o limitati alle richieste locali. Dopo l'installazione, i singoli servizi di rete possono essere abilitati utilizzando i comandi svcadm e svccfg.

Per specificare che durante l'installazione non vengono apportate modifiche ai servizi di rete, impostare service_profile=open.

Se la parola chiave service_profile non è inclusa nel file sysidcfg, durante l'installazione non vengono apportate modifiche alla configurazione dei servizi di rete.

I servizi di rete possono essere abilitati dopo l'installazione usando il comando netservices open o attivando i singoli servizi con i comandi SMF. Vedere Revisione delle impostazioni di sicurezza dopo l’installazione. in Guida all’installazione di Oracle Solaris 10 1/13: pianificazione dell’installazione e dell’aggiornamento.

Per ulteriori informazioni sulla limitazione della sicurezza di rete durante l'installazione, vedere Pianificazione della sicurezza di rete in Guida all’installazione di Oracle Solaris 10 1/13: pianificazione dell’installazione e dell’aggiornamento. Vedere anche le seguenti pagine man:

Parola chiave system_locale

La parola chiave system_locale consente di specificare la lingua per la visualizzazione del programma di installazione e il desktop.

system_locale=locale

versione_locale specifica la lingua che il sistema deve utilizzare per visualizzare le finestre e le schermate di installazione.

Ad esempio:

system_locale=de_CH. UTF-8

per il tedesco (Svizzera) UTF-8

Per l'elenco dei valori ammessi per la versione locale, vedere la directory /usr/lib/locale o il documento International Language Environments Guide.

Parola chiave terminal

La parola chiave terminal consente di impostare il tipo di terminale del sistema:

terminal=terminal-type

Per un elenco dei valori validi per il terminale, vedere le sottodirectory di /usr/share/lib/terminfo.

Parola chiave timezone

È possibile impostare il fuso orario del sistema con la parola chiave timezone.

timezone=timezone

Per i valori validi per i fusi orari, vedere le directory e i file in /usr/share/lib/zoneinfo. Il valore timezone è il nome del percorso relativo alla directory /usr/share/lib/zoneinfo. È anche possibile specificare un fuso orario Olson.

Esempio 2-14 Configurazione del fuso orario del sistema con la parola chiave timezone

Nell'esempio seguente, il fuso orario del sistema è impostato sull'ora dell'Europa centrale.

timezone=US/Mountain

Il programma di installazione configura il sistema per l'utilizzo delle informazioni sul fuso orario contenute in /usr/share/lib/zoneinfo/CET.

Parola chiave timeserver

La parola chiave timeserver permette di specificare il sistema che funge da riferimento per la data e l'ora del sistema da installare.

Scegliere uno dei seguenti metodi per impostare la parola chiave timeserver.