Nuove funzioni di Solaris 10

Miglioramenti all'amministrazione di sistema

Questa sezione descrive tutte le funzioni di amministrazione dei sistemi che sono state introdotte o migliorate in Solaris 10 3/05 rispetto alla versione Solaris 9 distribuita originariamente nel maggio 2002. Le funzioni DTrace e di autocorrezione preventiva (Predictive Self-Healing) sono funzioni di particolare importanza. Per informazioni sugli strumenti di amministrazione del sistema introdotti in Solaris 10 7/05, vedere Miglioramenti all'amministrazione di sistema.

Autocorrezione preventiva

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 6/04. Le versioni Solaris Express 10/04 e Solaris 10 3/05 hanno introdotto diversi miglioramenti importanti.

Sun Microsystems ha sviluppato una nuova architettura per la creazione e la distribuzione di sistemi e servizi con capacità di autocorrezione preventiva (Predictive Self-Healing). La tecnologia di autocorrezione consente ai sistemi e ai servizi Sun di aumentare al massimo la disponibilità quando si verificano errori del software o dell'hardware. Oltre a questo, la tecnologia di autocorrezione offre agli amministratori di sistema e ai fornitori di servizi una visione del sistema più completa ed efficace, riducendo i costi. Il primo importante gruppo di nuove funzioni provenienti da questa iniziativa è disponibile in Solaris 10. Questa versione di Solaris include componenti che facilitano la correzione automatica per la CPU, la memoria, i componenti nexus dei bus di I/O e i servizi di sistema.

Informazioni specifiche sui componenti di questa nuova architettura sono riportate nelle descrizioni di Solaris Service Manager e Solaris Fault Manager.

Solaris Service Manager

Introdotto in Solaris Express 10/04 e migliorato in Solaris 10 3/05, Solaris Service Manager offre un'infrastruttura che migliora gli script di avvio, i livelli di esecuzione init e i file di configurazione tradizionali di UNIX. Questa infrastruttura include le seguenti funzioni:

Per maggiori informazioni su questa infrastruttura, vedere il Capitolo 9, “Managing Services (Overview)”, in System Administration Guide: Basic Administration Per una descrizione generale dell'infrastruttura, vedere la pagina man smf(5).

Solaris Fault Manager

I sistemi dotati di autocorrezione preventiva includono un modello di amministrazione semplificato. I normali messaggi di errore vengono sostituiti da eventi trasmessi a distanza che vengono elaborati dai componenti software. Questi componenti software diagnosticano automaticamente il tipo di errore o difetto riscontrato e avviano le appropriate attività di autocorrezione. Alcuni esempi di queste attività di autocorrezione includono l'invio di messaggi agli amministratori, l'isolamento o la disattivazione dei componenti guasti e la riparazione guidata. È ora disponibile un nuovo componente software denominato Fault Manager, fmd(1M). Fault Manager è in grado di gestire la telemetria, i file di log e i componenti. Inoltre, in Solaris 10 sono disponibili i nuovi strumenti fmadm(1M), fmdump(1M) e fmstat(1M) per le interazioni con Fault Manager e i nuovi file di log.

Nelle occasioni appropriate, il Fault Manager invia un messaggio al servizio syslogd(1M) per notificare a un amministratore che è stato rilevato un problema. Il messaggio indirizza gli amministratori a un articolo presente nel nuovo sito Web dei messaggi di Sun, http://www.sun.com/msg/, che illustra in maggiore dettaglio l'impatto del problema e le appropriate risposte e azioni correttive.

La versione Solaris Express 6/04 ha introdotto componenti di autocorrezione per la diagnosi e il ripristino automatico delle CPU UltraSPARC-III e UltraSPARC-IV e dei sistemi di memoria. Sono inoltre state migliorate le caratteristiche di resilienza e telemetria per gli I/O PCI.

Funzione di tracciamento dinamico DTrace

DTrace è una funzione di grande importanza del sistema operativo Solaris 10. Questa funzione è stata introdotta nella versione Solaris Express 11/03 e migliorata in Solaris Express 5/04 e in Solaris Express 11/04.

DTrace è un sistema di tracciamento dinamico che offre agli utenti, agli amministratori e agli sviluppatori di Solaris un nuovo livello di osservabilità dei processi del kernel e degli utenti.

DTrace consente di comprendere meglio il sistema in uso permettendo di impostare il kernel del sistema operativo e i processi degli utenti in modo da registrare specifici dati in determinati punti, denominati sonde. Le sonde sono analoghe a piccoli sensori programmabili disseminati in tutto il sistema Solaris. In questa versione sono fornite oltre 30.000 sonde. Ogni sonda può essere associata a programmi personalizzati scritti nel nuovo linguaggio di programmazione D. Questo consente di accedere ai dati di sistema utilizzando i tipi e le espressioni del C ANSI e di catturare con semplicità le tracce degli stack, di registrare le indicazioni di data e ora, creare istogrammi ecc.

Tutta la strumentazione di DTrace è interamente dinamica e disponibile per l'utilizzo sui sistemi di produzione. Quando DTrace non è attivo, non ha nessun effetto sulle prestazioni. L'impatto sulle prestazioni determinato dalle operazioni di tracciamento è limitato alle sonde e alle azioni che vengono abilitate. Oltre a questo, DTrace è sicuro: non è possibile danneggiare il sistema in uso in quanto DTrace è progettato dall'inizio con funzioni di sicurezza, protezione e controllo degli errori. Queste funzioni consentono l'utilizzo sicuro di DTrace sul proprio sistema ogni qual volta sia necessario facilitare la diagnosi di un problema.

L'uso di DTrace è illustrato nel manuale Solaris Dynamic Tracing Guide e in diverse pagine man, tra cui dtrace(1M). Il manuale include un riferimento completo sulle funzioni e alcuni esempi introduttivi. È possibile anche partecipare al forum su DTrace su BigAdmin (vedere http://www.sun.com/bigadmin/content/dtrace) per ottenere altre informazioni, scaricare programmi di esempio e formulare le proprie domande.

Nella versione Solaris Express 5/04, il tracciamento dei processi degli utenti che utilizza il provider pid è stato reso disponibile per i sistemi x86. La stessa funzione era disponibile per le piattaforme SPARC dall'introduzione di DTrace nella versione Solaris Express 11/03.

Il provider pid consente di tracciare qualsiasi istruzione di qualsiasi processo sia a livello di chiamata e di valore restituito dalle funzioni che in qualsiasi posizione delle funzioni. Per maggiori informazioni, vedere il Capitolo 27, “pid Provider”, e il Capitolo 32, “User Process Tracing”, nel manuale Solaris Dynamic Tracing Guide.

In Solaris Express 11/04, il programma plockstat(1M) permette di osservare le primitive di sincronizzazione a livello utente, ad esempio lockstat(1M) nel kernel. Il provider plockstat di DTrace è la metodologia di strumentazione alla base di plockstat( 1M). Il programma plockstat di DTrace può essere usato per aumentare i dati registrati da plockstat. Per maggiori informazioni, vedere la pagina man plockstat(1M).

Supporto a 64 bit sui sistemi x86

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 11/04.

Solaris 10 supporta le capacità di elaborazione a 64 bit delle piattaforme AMD64 e EM64T. Questo supporto include la capacità di eseguire applicazioni sia a 32 bit che a 64 bit nell'ambiente a 64 bit.

Per informazioni sulle configurazioni hardware supportate, vedere http://www.sun.com/bigadmin/hcl.


Nota –

Il sistema operativo Solaris 10 supporta già queste piattaforme per le operazioni a 32 bit.


Per maggiori informazioni sul supporto delle operazioni a 64 bit sui sistemi x86 in Solaris, vedere i seguenti documenti:

Selezione del kernel per i sistemi x86

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 11/04.

Il sistema operativo Solaris 10 è in grado di rilevare automaticamente la capacità del sistema di operare a 64 bit e di avviare quindi il kernel appropriato.

Se il sistema supporta le operazioni a 64 bit, dopo una nuova installazione di Solaris 10 il programma di avvio carica automaticamente il kernel a 64 bit. Diversamente, il programma carica il kernel a 32 bit.

Dopo un aggiornamento di Solaris 10 su un sistema configurato per caricare il kernel predefinito a 32 bit, il sistema determina automaticamente se caricare il kernel a 32 bit o quello a 64 bit. Se il sistema era configurato per caricare un kernel diverso da quello predefinito, il sistema continua a caricare quel kernel. Le procedure di personalizzazione del sistema per l'attivazione di un kernel specifico sono descritte nel Capitolo 8, “Shutting Down and Booting a System (Overview)” in System Administration Guide: Basic Administration.

Ulteriori informazioni sulla procedura di selezione del kernel sono contenute nella documentazione di Solaris 10, consultabile all'indirizzo http://docs.sun.com.

Sun Java Web Console

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 10/04.

La Sun Java Web Console offre un punto di accesso comune alle applicazioni di gestione basate sul Web. L'utente può accedere alla console attraverso una porta HTTPS usando uno dei numerosi browser Web supportati. Il punto di accesso unificato offerto dalla console elimina la necessità di ricordare gli URL di diverse applicazioni. Questo punto di accesso supporta i meccanismi di autenticazione e autorizzazione di tutte le applicazioni registrate con la console.

Tutte le applicazioni basate sulla console adottano le stesse linee guida per l'interfaccia utente. Questa innovazione semplifica l'uso del sistema poiché permette agli utenti di trasferire le proprie conoscenze da un'applicazione ad un'altra.

La Java Web Console fornisce inoltre servizi di revisione e di logging per tutte le applicazioni registrate.


Nota –

Attualmente, nessuna applicazione di gestione dei sistemi del sistema operativo Solaris utilizza la Java Web Console.


Per maggiori informazioni sulla Java Web Console, vedere il manuale System Administration Guide: Basic Administration.

Supporto di set di dischi con più proprietari in Solaris Volume Manager per Sun Cluster

Questa funzione è stata introdotta nelle versioni Solaris Express 10/04 e Solaris 9 9/04.

Solaris Volume Manager per Sun Cluster introduce funzionalità di gestione dei volumi progettate in modo specifico per i cluster Sun e per applicazioni come Oracle Real Application Clusters. Solaris Volume Manager per Sun Cluster consente di creare e gestire la memoria di massa raggruppata in set di dischi con più proprietari. I set di dischi di questo tipo consentono a più nodi di condividere la proprietà di un set di dischi. Il risultato è una migliore scalabilità, in quanto un'istanza dell'applicazione viene eseguita su ogni nodo del cluster. Poiché ogni istanza accede direttamente alla memoria di massa condivisa, i set di dischi con più proprietari migliorano anche le prestazioni dell'applicazione.

Per maggiori informazioni, vedere il manuale Solaris Volume Manager Administration Guide. Per informazioni su Sun Cluster, vedere Sun Cluster Software Installation Guide for Solaris OS e Sun Cluster Data Service for Oracle Real Application Clusters Guide for Solaris OS.

Supporto dei set di dischi ampliato in Solaris Volume Manager

Questa funzione è stata introdotta nelle versioni Solaris Express 1/04 e Solaris 9 9/04.

Solaris Volume Manager ha esteso la funzionalità degli ID di dispositivo. Oltre a tenere traccia degli spostamenti nei set locali, Solaris Volume Manager tiene ora traccia automaticamente degli spostamenti di dischi all'interno dei set denominati. Questo miglioramento garantisce l'integrità dei volumi di Solaris Volume Manager anche quando i dischi vengono riorganizzati. Questo supporto degli ID di dispositivo consente anche a due host di condividere l'accesso non simultaneo ai set di dischi, anche con viste differenti della memoria di massa raw accessibile.

Solaris Volume Manager include ora il comando metaimport. Questo comando utilizza il supporto ampliato degli ID di dispositivo per consentire l'importazione dei set di dischi, anche quando tali set sono stati creati su sistemi diversi.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man metaimport(1M).

Importazione di set di dischi replicati in modo remoto con Solaris Volume Manager

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 10/04.

Solaris Volume Manager ha esteso le funzionalità del comando metaimport. Oltre a importare set di dischi normali da un sistema ad un altro, ora è possibile importare anche set di dischi replicati.

I set di dischi replicati vengono creati con un software di replicazione remoto, ad esempio Sun StorEdgeTM Network Data Replicator (SNDR) o Hitachi TrueCopy.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man metaimport(1M) e il manuale Solaris Volume Manager Administration Guide.

Modifiche agli ID dei dispositivi

Questa descrizione è stata introdotta in Solaris Express 10/04.

In Solaris Express 10/04, gli output dei comandi mostrano gli ID dei dispositivi in un nuovo formato. In precedenza, l'ID del dispositivo veniva presentato come valore esadecimale. Il nuovo formato mostra invece l'ID come stringa ASCII. Solaris Volume Manager può visualizzare gli ID dei dispositivi nel nuovo o nel vecchio formato, a seconda del momento in cui le informazioni sull'ID sono state aggiunte alla replica del database di stato.

Per maggiori informazioni, vedere il manuale Solaris Volume Manager Administration Guide.

Supporto di volumi di più terabyte in Solaris Volume Manager

Il supporto per i volumi di più terabyte è disponibile solo sui sistemi che eseguono il kernel a 64 bit. Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 4/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Solaris Volume Manager supporta ora i volumi di più terabyte. Grazie a questo supporto, Solaris Volume Manager può essere usato per creare, gestire ed eliminare volumi RAID-0 (stripe), RAID-1 (mirror), RAID-5 e partizioni logiche di grandi dimensioni (oltre 1 Tbyte). Permette inoltre di costruire i volumi su LUN (Logical Unit Number) di grandi dimensioni o dotate di etichetta EFI.

Il supporto dei dischi di grandi dimensioni in Solaris Volume Manager non è disponibile per i sistemi che utilizzano un kernel Solaris a 32 bit.

Vedere anche Supporto per i dischi di più terabyte con etichette EFI

Per maggiori informazioni, vedere il manuale Solaris Volume Manager Administration Guide.

Supporto di RCM (Reconfiguration Coordination Manager) in Solaris Volume Manager

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 4/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il supporto di RCM permette a Solaris Volume Manager di rispondere in modo appropriato alle richieste di riconfigurazione dinamica (DR). Questa aggiunta garantisce che la rimozione dei dispositivi di Solaris Volume Manager sia bloccata con un'avvertenza appropriata. Il blocco rimane attivo fino a quando il dispositivo non è più in uso. Tale avvertimento impedisce agli amministratori di sistema di rimuovere accidentalmente i volumi attivi da un sistema configurato con un'operazione DR.

Per maggiori informazioni, vedere il manuale Solaris Volume Manager Administration Guide.

Creazione di volumi “top-down” con Solaris Volume Manager

Questa funzione è stata introdotta nelle versioni Solaris Express 9/03 e Solaris 9 4/04.

La funzione di creazione dei volumi “top-down” di Solaris Volume Manager fornisce un nuovo comando che permette agli amministratori di sistema di creare in modo semplice e rapido una configurazione di Solaris Volume Manager basata sulla qualità del servizio. Anziché partizionare i dischi, creare le stripe e assemblare i mirror in modo manuale, con il comando metassist è possibile gestire le informazioni e creare volumi logici funzionali in modo automatico. Le caratteristiche dei volumi si basano sui criteri specificati nella riga di comando o negli appositi file di configurazione.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man metassist(1M) e il manuale Solaris Volume Manager Administration Guide.

Miglioramenti agli strumenti di gestione dei pacchetti e delle patch

Questa funzione è stata introdotta nella versione Solaris Express 11/03 con il titolo “Miglioramenti del Registro dei prodotti di Solaris”. La descrizione di questa funzione è stata aggiornata in Solaris Express 8/04 e 10/04.

Gli strumenti di gestione dei pacchetti e delle patch sono stati migliorati in termini di prestazioni e di funzionalità.

Ad esempio, il comando pkgchk offre ora una nuova opzione che facilita la mappatura dei file in pacchetti. Per verificare a quali pacchetti appartengono i file, ora è possibile usare l'opzione pkgchk -P al posto di grep modello /var/sadm/install/contents. L'opzione -P consente l'utilizzo di un percorso parziale. Utilizzare questa opzione con l'opzione -l per elencare le informazioni sui file che contengono il percorso parziale specificato.

Se è installata una versione precedente di Software Express, è possibile che il sistema utilizzi un database di pacchetti in formato SQL. Il database SQL è stato creato in uno dei modi seguenti.

Quando si esegue un aggiornamento a Solaris Express 10/04 o a una versione successiva, il database dei pacchetti SQL viene automaticamente riconvertito in un file di testo ASCII.

Per maggiori informazioni, vedere il manuale System Administration Guide: Basic Administration e la pagina man pkgchk(1M).

Miglioramenti ai comandi pbind e psrset

Questi miglioramenti sono stati introdotti in Solaris Express 10/04.

Gli amministratori di sistema possono ora eseguire interrogazioni e definire associazioni a livello di thread tra processori e set di processori. Sono state aggiunte nuove opzioni ai comandi pbind e psrset. Queste nuove opzioni permettono di determinare quali LWP del sistema siano associati a un processore o a un set di processori specificato. È inoltre possibile annullare tutte le associazioni ai processori o ai set di processori.

Per maggiori informazioni su questi comandi, vedere le pagine man pbind(1M) e psrset(1M).

DHCP (Solaris Dynamic Host Configuration Protocol)

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il servizio DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol) di Solaris include lo strumento grafico DHCP Manager e alcuni strumenti dalla riga di comando. Questa versione di Solaris aggiunge nuove opzioni ai comandi dhcpconfig e dhtadm.

Le nuove opzioni del comando dhcpconfig consentono di eseguire le seguenti operazioni:

Una nuova opzione secondaria del comando dhtadm richiede al server DHCP la lettura del file dhcptab per implementare le modifiche apportate tramite il comando dhtadm.

Le nuove opzioni consentono di eseguire tutte le attività di gestione DHCP dalla riga di comando oltre che dall'interfaccia di DHCP Manager.

Per maggiori informazioni, vedere le pagine man dhcpconfig(1M) e dhtadm(1M).

Vedere anche il manuale System Administration Guide: IP Services.

Scripting degli eventi DHCP

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 8/04.

DHCP è un protocollo utilizzato per la configurazione dei sistemi con informazioni di rete e indirizzi IP temporanei. Il client DHCP è un daemon eseguito su un host della rete che ottiene i parametri di configurazione per le interfacce di rete dell'host da un server DHCP.

Il daemon del client DHCP di Solaris, dhcpagent, è ora in grado di eseguire azioni definite dall'amministratore. L'esecuzione di tali azioni può avvenire al verificarsi di uno dei seguenti eventi DHCP:

Le azioni definite dall'amministratore devono essere iniziate da uno script eseguibile o da un programma specificato. Il programma può essere utilizzato per eseguire qualunque azione appropriata per il sistema dopo uno degli eventi DHCP.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man dhcpagent(1M).

DHCP per interfacce logiche

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 8/04.

Il daemon del client DHCP, dhcpagent, può ora essere utilizzato con interfacce logiche oltre che con interfacce fisiche. DHCP può essere avviato sulle interfacce logiche con gli stessi metodi utilizzati per avviarlo su quelle fisiche.

Tuttavia, il client DHCP presenta due limitazioni per la gestione dell'assegnazione degli indirizzi sulle interfacce logiche:

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man dhcpagent(1M).

x86: SunVTS 6.0

SunVTS è uno strumento diagnostico completo che permette di provare e convalidare l'hardware Sun verificando la connettività e la funzionalità della maggior parte dei controller e dei dispositivi hardware presenti nelle piattaforme Sun.

Il supporto di SunVTS per i sistemi x86 è stato introdotto nelle versioni Solaris Express 8/04 e Solaris 10 3/05. L'infrastruttura SunVTS e alcune funzioni diagnostiche di base sono ora disponibili anche per le piattaforme x86. L'attuale supporto x86 riguarda solo il sistema operativo a 32 bit.


Nota –

La versione Solaris 10 1/06 include SunVTS 6.1. Vedere SunVTS 6.1.


Per poter utilizzare SunVTS sulle piattaforme x86 è necessario installare la versione x86 dei pacchetti di SunVTS. I pacchetti software utilizzano gli stessi nomi in uso nell'ambiente SPARC. In questa versione è disponibile un nuovo pacchetto, SUNWvtsr, sia per i pacchetti SPARC che per quelli x86. Il pacchetto SUNWvtsr contiene i file di configurazione del framework SunVTS nella partizione radice. I pacchetti x86 si trovano nella directory /sol_10_x86/s0/Solaris_10/ExtraValue/CoBundled/SunVTS_6.0 del supporto di Solaris. I pacchetti SPARC si trovano nella directory /sol_10_sparc/s0/Solaris_10/ExtraValue/CoBundled/SunVTS_6.0 del supporto di Solaris.

Vedere la documentazione per l'utente di SunVTS disponibile sui seguenti siti Web per informazioni dettagliate sul supporto dei sistemi x86: http://docs.sun.com or http://www.sun.com/products-n-solutions/hardware/docs/.

Debugger modulare per il kernel

Kernel Modular Debugger (KMDB) è un debugger per il kernel basato su MDB. In Solaris Express 8/04, KMDB ha sostituito il preesistente kadb come debugger per il kernel standard di Solaris.

KMDB sfrutta la potenza e la flessibilità di MDB (Modular Debugger) per il debugging del kernel in tempo reale. KMDB supporta:

KMDB può essere caricato all'avvio del sistema o successivamente.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man kmdb(1M. ) Vedere anche i manuali Solaris Modular Debugger Guide e System Administration Guide: Basic Administration.

Miglioramento delle statistiche e della contabilizzazione dei processi di Solaris

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 8/04.

In questa versione, sono state modificate le funzionalità interne per il calcolo della media dei carichi, cpu usr/sys/idle, e le funzioni di contabilizzazione. La contabilizzazione dei microstati ha sostituito il meccanismo precedente e viene abilitata automaticamente. Per effetto di questa modifica, si potrebbero osservare leggere differenze nell'utilizzo dei processi e nelle statistiche temporali.

Il passaggio alla contabilizzazione dei microstati permette di ottenere dati molto più accurati sui processi degli utenti e sul tempo che questi trascorrono nei diversi stati. Inoltre, queste informazioni vengono usate per generare statistiche e medie sui carichi dal file system /proc.

Per maggiori informazioni sulle statistiche e sulla contabilizzazione dei processi, vedere il manuale System Administration Guide: Advanced Administration. Vedere anche la pagina man proc(4).

Miglioramenti al comando ls

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 8/04.

Il comando ls può ora visualizzare l'ora dei file al secondo o al nanosecondo. Usare l'opzione -e per visualizzare i secondi e l'opzione -E per i nanosecondi. L'esempio seguente illustra queste nuove opzioni:


% ls -l foo
-rw-r--r--   1 jpk    staff   0 Aug  6 15:08 foo
% ls -e foo
-rw-r--r--   1 jpk    staff   0 Aug  6 15:08:28 2004 foo
% ls -E foo
-rw-r--r--   1 jpk    staff   0 2004-08-06 15:08:28.776641000 -0700 foo

Per maggiori informazioni su questo comando, vedere la pagina man ls(1).

Nuova opzione psrinfo per identificare le funzioni multithreading dei chip

Questa funzione è stata introdotta nelle versioni Solaris Express 6/04 e Solaris 9 12/03.

Nel sistema operativo Solaris 10, il comando psrinfo è stato modificato in modo da fornire informazioni sui processori fisici oltre a quelle sui processori virtuali. Questa funzionalità migliorata è stata aggiunta con lo scopo di identificare le funzioni multithreading (CMT) dei chip. La nuova opzione -p indica il numero totale di processori fisici presenti nel sistema. Il comando psrinfo -pv elenca tutti i processori fisici presenti nel sistema e tutti i processori virtuali associati a ciascun processore fisico.

L'output predefinito del comando psrinfo visualizza tuttora le informazioni sui processori virtuali.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man psrinfo(1M) Per informazioni sulle procedure legate a questa funzione vedere il manuale System Administration Guide: Advanced Administration.

Miglioramenti allo strumento pfiles

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 6/04.

Il file system /proc è stato migliorato ed ora include le informazioni sul nome del file nella directory /proc/<pid>/path. Queste informazioni vengono usate da pfiles(1) per visualizzare i nomi di tutti i file del processo. Questa modifica crea una forma di visibilità completamente nuova che permette di esaminare in modo più preciso il comportamento dei processi. I vantaggi di questa aumentata possibilità di analisi riguardano sia gli amministratori che gli sviluppatori.

Solaris IP Filter

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 2/04.

Solaris IP Filter è un firewall basato sul programma open source IP Filter. Solaris IP Filter fornisce funzioni di filtro dei pacchetti e funzioni NAT (Network Address Translation) sulla base di criteri configurabili dall'utente. Le regole di filtro dei pacchetti sono configurabili sia nella modalità stateful che stateless. Tutte le operazioni di configurazione e gestione di Solaris IP Filter vengono eseguite dalla riga di comando.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man ipfilter(5) Vedere inoltre le pagine man ipf(1M), ipfs(1M) e ipfstat(1M). Inoltre, vedere il manuale System Administration Guide: IP Services.

Miglioramenti al contenuto dei file core

In Solaris Express 12/03 sono stati introdotti alcuni miglioramenti ai programmi coreadm, gcore e mdb. Le modifiche migliorano la gestione dei file core nel modo descritto nelle tre sezioni qui di seguito. Ulteriori miglioramenti del comando coreadm erano stati inseriti in Solaris Express 1/04.

Specifica del contenuto del file core con coreadm

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 12/03. Le opzioni -i e -I sono state ulteriormente perfezionate in Solaris Express 1/04.

In Solaris Express 12/03, il comando coreadm consente di specificare quali parti di un processo devono essere presenti nel file core durante un crash. È possibile visualizzare la configurazione di sistema eseguendo coreadm senza argomenti.

È possibile specificare il contenuto globale del file core e il contenuto predefinito per processo usando rispettivamente le opzioni -G e -I. Ogni opzione richiede come argomento un set di token che specificano il contenuto. È possibile anche impostare il contenuto del file core per i singoli processi usando l'opzione -P. I core dump che corrispondono alle impostazioni globali non sono più vincolati dal controllo delle risorse sulla dimensione del file core basato sul processo.

In Solaris Express 1/04, le opzioni -i e -I del comando coreadm si applicano a tutti i processi che utilizzano le impostazioni predefinite di sistema per i file core. Usare le opzioni -p e -P per ignorare le opzioni predefinite.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man coreadm(1M).

Contenuto del file core gcore

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 12/03.

Il programma gcore crea un file core di un processo in esecuzione senza danneggiare tale processo. gcore permette ora di configurare il contenuto del file core. Usare l'opzione -c per specificare il contenuto o le opzioni -p o -g per forzare in gcore l'utilizzo delle impostazioni di coreadm.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man gcore(1).

mdb supporta il testo e le tabelle di simboli nei file core

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 12/03.

Il testo viene ora inserito nel file core come impostazione predefinita. Anche le tabelle dei simboli possono essere inserite nei file core come impostazione predefinita. Il programma mdb è stato aggiornato in modo da supportare questi nuovi tipi di dati dei file core. Ciò indica che è possibile eseguire il debug dei vecchi file core senza necessità di accedere al file binario originale o alle librerie collegate a quel file.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man mdb(1).

Agente SMA

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 12/03.

L'agente SMA (System Management Agent) è un agente SNMP che fornisce all'ambiente Solaris 10 le funzionalità SNMPv1, SNMPv2c e SNMPv3. L'agente si basa sull'implementazione open source Net-SNMP, con alcune personalizzazioni per l'ambiente Solaris. L'agente dispone di tutte le funzionalità di base richieste da un agente SNMP. Tra queste, il supporto per le operazioni standard SNMP e per una serie di MIB (Management Information Base) standard, tra cui MIB-II, Host Resources MIB e Notification MIB. Oltre a questo, l'agente supporta il modello USM (User-based Security Model), il controllo di accesso VACM (View-based Access Control Model) e AgentX.

L'agente SMA è configurato in modo da svolgere le funzioni di agente SNMP predefinito, ma può coesistere con gli agenti Solstice Enterprise AgentsTM in questa versione.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man netsnmp(5).

Vedere inoltre i manuali Solaris System Management Agent Administration Guide e Solaris System Management Agent Developer’s Guide.

SPARC: Modifiche ai pacchetti a 64 bit per gli amministratori di sistema

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

La struttura dei pacchetti di Solaris è stata semplificata e gran parte dei componenti a 32 e a 64 bit vengono ora forniti in un singolo pacchetto. Per maggiori informazioni, vedere SPARC: Modifiche ai pacchetti a 64 bit.

Servizio di transizione da NIS a LDAP

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 12/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il servizio di transizione da NIS a LDAP può facilitare la transizione della rete dall'uso di NIS all'uso di LDAP come servizio di denominazione primario. Grazie a questo servizio di transizione, gli amministratori possono utilizzare Sun Java System Directory Server, che è in grado di operare con i client LDAP.

Per maggiori informazioni, vedere il manuale System Administration Guide: Naming and Directory Services (DNS, NIS, and LDAP).

Pacchetti e patch firmati

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 12/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Solaris consente di effettuare il download dei pacchetti e delle patch di Solaris che includono una firma digitale, usando le versioni aggiornate dei comandi pkgadd e patchadd. La presenza della firma digitale nel pacchetto o nella patch garantisce che non siano stati modificati dopo l'applicazione della firma.

Nelle versioni precedenti di Solaris era possibile aggiungere patch firmate al sistema solo usando gli strumenti di gestione delle patch di PatchPro 2.1.

Le nuove funzioni di gestione del software di questa versione di Solaris includono:

Il pacchetto firmato è identico a quello non firmato fatta appunto eccezione per la firma. Il pacchetto può essere installato, interrogato o rimosso usando i normali strumenti di Solaris per la gestione dei pacchetti. Il pacchetto firmato è compatibile dal punto di vista binario con il pacchetto senza firma.

Prima di poter aggiungere al sistema un pacchetto o una patch dotati di firma digitale è necessario predisporre un archivio chiavi con i certificati accreditati usati per verificare la validità della firma digitale presente nel pacchetto o nella patch.

Per informazioni su come configurare l'archivio chiavi per i pacchetti e aggiungere pacchetti firmati al sistema, vedere il manuale System Administration Guide: Basic Administration.

Per informazioni sull'avvio e sul richiamo delle immagini di installazione di Solaris da un server HTTP o HTTPS, vedere Metodo di installazione boot WAN.

Configurazione IPC System V

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

In Solaris, tutte le funzioni IPC System V vengono configurate automaticamente o, in alternativa, possono essere controllate dai controlli delle risorse. Si può trattare della memoria condivisa, delle code dei messaggi o dei semafori. I controlli delle risorse consentono di effettuare le impostazioni IPC per progetto o per utente sul sistema locale o nell'ambiente del servizio di denominazione. Nelle versioni precedenti di Solaris, le funzioni IPC erano controllate da parametri configurabili del kernel. Per modificare i valori predefiniti era necessario modificare il file /etc/system e riavviare il sistema. Visto che le funzioni sono ora impostabili con i controlli delle risorse, la configurazione può essere modificata mentre il sistema è in funzione. Molte applicazioni che in precedenza richiedevano una configurazione del kernel per poter operare correttamente ora possono essere eseguite senza modifiche per la più ampia allocazione predefinita e automatica delle risorse.

La tabella seguente riporta i parametri configurabili IPC ora obsoleti descritti nel manuale Solaris Tunable Parameters Reference Manual e i controlli delle risorse che li sostituiscono.

Controllo delle risorse 

Parametro configurabile obsoleto 

Vecchio valore predefinito 

Valore massimo 

Nuovo valore predefinito 

process.max-msg-qbytes

msginfo_msgmnb

4096 

ULONG_MAX

65536 

process.max-msg-messages

msginfo_msgtql

40 

UINT_MAX

8192 

process.max-sem-ops

seminfo_semopm

10 

INT_MAX

512 

process.max-sem-nsems

seminfo_semmsl

25 

SHRT_MAX

512 

project.max-shm-memory

shminfo_shmmax

0x800000 

UINT64_MAX

1/4 della memoria fisica 

project.max-shm-ids

shminfo_shmmni

100 

224

128 

project.max-msg-ids

msginfo_msgmni

50 

224

128 

project.max-sem-ids

seminfo_semmni

10 

224

128 

È possibile includere i parametri obsoleti nel file /etc/system di Solaris. In questo caso, i parametri vengono usati per inizializzare i valori predefiniti per il controllo delle risorse come nelle precedenti versioni di Solaris. L'utilizzo dei parametri obsoleti è comunque sconsigliato.

I seguenti parametri correlati sono stati rimossi. Se questi parametri sono inclusi nel file /etc/system di Solaris, i parametri vengono commentati.

Per maggiori informazioni sull'utilizzo dei nuovi controlli delle risorse, vedere IPC System V e altri controlli delle risorse.

Intervallo opzionale per il comando netstat

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il comando netstat visualizza il contenuto di determinate strutture di dati legate alla rete in vari formati, in base alle opzioni selezionate. Le opzioni -s, -i e -m supportano ora un “intervallo”. Con la specifica dell'intervallo opzionale, l'output viene visualizzato continuativamente dopo il numero di secondi specificato dall'intervallo, fino a quando non viene interrotto dall'utente. Se viene specificato un “conteggio” dopo l'“intervallo”, l'output viene visualizzato per il numero di volte indicato dal “conteggio”. I valori “intervallo” e “conteggio” devono essere entrambi interi positivi.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man netstat(1M).

Fusi orari quotati con differenza rispetto a GMT

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il programma di installazione di Solaris installa un fuso orario quotato come fuso orario predefinito del sistema se viene selezionato un fuso orario che adotta il formato della differenza rispetto a GMT. In precedenza, veniva installato un fuso orario non quotato.

Si noti che i fusi orario quotati si comportano in modo diverso rispetto a quelli non quotati. Quando il nome del fuso orario viene visualizzato dal comando date, ad esempio, i fusi orari quotati visualizzano la differenza rispetto a GMT. I fusi orari non quotati visualizzano solo la stringa “GMT”, senza l'indicazione della differenza.

Combinazione dell'indirizzo dei dati e dell'indirizzo di prova per il gruppo di multipathing delle reti IP singole

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 12/02. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Non è più richiesto l'uso di un indirizzo IP di prova dedicato per la rilevazione degli errori nei gruppi multipathing delle reti IP con scheda singola. In alcuni casi non è possibile eseguire il failover perché nel gruppo di multipathing della rete IP è presente una sola NIC (Network Interface Card). In questa situazione, è possibile ora combinare l'indirizzo di prova e l'indirizzo dei dati. Quando non viene specificato un indirizzo di prova, il daemon in.mpathd utilizza un indirizzo di dati per rilevare gli errori.

Per maggiori informazioni sul multipathing IP di Solaris, vedere la Parte VI, “IPMP”, nel manuale System Administration Guide: IP Services. Vedere anche la pagina man in.mpathd(1M).

Modifiche ai comandi LDAP

Queste modifiche sono state apportate in Solaris Express 12/03.

Diversi comandi LDAP sono stati aggiornati per includere un supporto completo per SSL e un supporto ampliato per SASL. Le modifiche forniscono anche il supporto per la gestione dei riferimenti intelligenti utilizzando le viste degli elenchi virtuali (VLV) e instaurando un'autenticazione più rigorosa nell'associazione al server LDAP.

Questo aggiornamento allinea le funzionalità dei comandi LDAP di Solaris con i comandi del server di directory LDAP Sun. Tutte le funzionalità Solaris vengono preservate per garantire la compatibilità all'indietro. I comandi aggiornati sono ldapdelete, ldapmodify, ldapadd, ldapsearch e ldapmodrdn.

Varie modifiche sono state apportate ai comandi LDAP. Le modifiche comprendono:

Per maggiori informazioni, vedere le pagine man ldapdelete(1), ldapmodify(1), ldapadd(1), ldapsearch(1) e ldapmodrdn(1).

Per maggiori informazioni, vedere il manuale System Administration Guide: Naming and Directory Services (DNS, NIS, and LDAP).