Nuove funzioni di Solaris 10

Capitolo 7 Nuove funzioni di Solaris 10 3/05

Questo capitolo riassume tutte le nuove funzioni introdotte in Solaris 10 3/05. Il capitolo contiene anche un elenco di tutte le funzioni, ordinate in base alla versione di Software Express in cui sono state introdotte per la prima volta.

Funzioni principali di Solaris 10

In Solaris 10, Sun Microsystems ha sviluppato una nuova architettura per la creazione e la distribuzione di sistemi e servizi con capacità di autocorrezione preventiva (Predictive Self-Healing). La tecnologia di autocorrezione consente ai sistemi e ai servizi Sun di aumentare al massimo la disponibilità. Vedere Autocorrezione preventiva. La funzione di autocorrezione preventiva introduce importanti modifiche nei processi di avvio e di amministrazione dei servizi. Vedere Solaris Service Manager. In Solaris 10, inoltre, alcune modifiche all'installazione del sistema operativo consentono di ottenere un processo di installazione unificato e più semplice. Vedere Modifiche all'installazione di Solaris e unificazione dell'installazione.

In Solaris 10 è stata introdotta la tecnologia di partizionamento software Solaris Zones. Solaris Zones è un componente dell'ambiente Solaris Containers. Le zone vengono utilizzate per virtualizzare i servizi del sistema operativo e realizzare un ambiente isolato e sicuro per l'esecuzione delle applicazioni. Vedere Tecnologia di partizionamento software Solaris Zones.

Tra le altre funzioni principali di Solaris 10 sono incluse una funzione di tracciamento dinamico (DTrace), la gestione delle autorizzazioni dei processi e una nuova architettura per gli stack di rete. DTrace è un sistema di tracciamento dinamico che offre agli utenti, agli amministratori e agli sviluppatori di Solaris un nuovo livello di osservabilità dei processi del kernel e degli utenti. Per maggiori informazioni, vedere Funzione di tracciamento dinamico DTrace. In Solaris, i processi che in precedenza richiedevano i privilegi di utente root, ora richiedono autorizzazioni a livello di processo. La gestione delle autorizzazioni dei processi utilizza i privilegi per assegnare ai processi solo le autorizzazioni necessarie per eseguire l'attività richiesta. Per maggiori informazioni, vedere Gestione delle autorizzazioni dei processi Un'altra importante innovazione è la nuova architettura dello stack di rete per le connessioni TCP che consente prestazioni estremamente accelerate e una migliore scalabilità. Per maggiori informazioni, vedere Nuova architettura per gli stack di rete.

Un'altra tecnologia di particolare importanza è Java 2 Platform, Standard Edition 5. Vedere Miglioramenti a Java 2 Platform, Standard Edition 5 per una descrizione dei miglioramenti apportati a questa piattaforma. Un'altra caratteristica di rilievo di Solaris 10 è il supporto delle capacità di elaborazione a 64 bit del processore AMD Opteron. Per maggiori informazioni, vedere Supporto a 64 bit sui sistemi x86. Infine, in Solaris 10 viene introdotto Java Desktop System, versione 3. JDS è un sistema desktop che abbina a un software open source l'innovazione di Sun. Per maggiori informazioni, vedere Java Desktop System versione 3.

Nelle sezioni seguenti del manuale sono descritte le funzioni significative sopra elencate insieme a molte altre nuove funzionalità di Solaris 10. La maggior parte delle funzioni di Solaris 10 3/05 è stata introdotta con il programma Software Express. Per visualizzare l'elenco delle funzioni di Solaris 10 ordinate in base alla data di rilascio originale in Solaris Express, vedere Funzioni per data di rilascio in Software Express.

Miglioramenti all'amministrazione di sistema

Questa sezione descrive tutte le funzioni di amministrazione dei sistemi che sono state introdotte o migliorate in Solaris 10 3/05 rispetto alla versione Solaris 9 distribuita originariamente nel maggio 2002. Le funzioni DTrace e di autocorrezione preventiva (Predictive Self-Healing) sono funzioni di particolare importanza. Per informazioni sugli strumenti di amministrazione del sistema introdotti in Solaris 10 7/05, vedere Miglioramenti all'amministrazione di sistema.

Autocorrezione preventiva

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 6/04. Le versioni Solaris Express 10/04 e Solaris 10 3/05 hanno introdotto diversi miglioramenti importanti.

Sun Microsystems ha sviluppato una nuova architettura per la creazione e la distribuzione di sistemi e servizi con capacità di autocorrezione preventiva (Predictive Self-Healing). La tecnologia di autocorrezione consente ai sistemi e ai servizi Sun di aumentare al massimo la disponibilità quando si verificano errori del software o dell'hardware. Oltre a questo, la tecnologia di autocorrezione offre agli amministratori di sistema e ai fornitori di servizi una visione del sistema più completa ed efficace, riducendo i costi. Il primo importante gruppo di nuove funzioni provenienti da questa iniziativa è disponibile in Solaris 10. Questa versione di Solaris include componenti che facilitano la correzione automatica per la CPU, la memoria, i componenti nexus dei bus di I/O e i servizi di sistema.

Informazioni specifiche sui componenti di questa nuova architettura sono riportate nelle descrizioni di Solaris Service Manager e Solaris Fault Manager.

Solaris Service Manager

Introdotto in Solaris Express 10/04 e migliorato in Solaris 10 3/05, Solaris Service Manager offre un'infrastruttura che migliora gli script di avvio, i livelli di esecuzione init e i file di configurazione tradizionali di UNIX. Questa infrastruttura include le seguenti funzioni:

Per maggiori informazioni su questa infrastruttura, vedere il Capitolo 9, “Managing Services (Overview)”, in System Administration Guide: Basic Administration Per una descrizione generale dell'infrastruttura, vedere la pagina man smf(5).

Solaris Fault Manager

I sistemi dotati di autocorrezione preventiva includono un modello di amministrazione semplificato. I normali messaggi di errore vengono sostituiti da eventi trasmessi a distanza che vengono elaborati dai componenti software. Questi componenti software diagnosticano automaticamente il tipo di errore o difetto riscontrato e avviano le appropriate attività di autocorrezione. Alcuni esempi di queste attività di autocorrezione includono l'invio di messaggi agli amministratori, l'isolamento o la disattivazione dei componenti guasti e la riparazione guidata. È ora disponibile un nuovo componente software denominato Fault Manager, fmd(1M). Fault Manager è in grado di gestire la telemetria, i file di log e i componenti. Inoltre, in Solaris 10 sono disponibili i nuovi strumenti fmadm(1M), fmdump(1M) e fmstat(1M) per le interazioni con Fault Manager e i nuovi file di log.

Nelle occasioni appropriate, il Fault Manager invia un messaggio al servizio syslogd(1M) per notificare a un amministratore che è stato rilevato un problema. Il messaggio indirizza gli amministratori a un articolo presente nel nuovo sito Web dei messaggi di Sun, http://www.sun.com/msg/, che illustra in maggiore dettaglio l'impatto del problema e le appropriate risposte e azioni correttive.

La versione Solaris Express 6/04 ha introdotto componenti di autocorrezione per la diagnosi e il ripristino automatico delle CPU UltraSPARC-III e UltraSPARC-IV e dei sistemi di memoria. Sono inoltre state migliorate le caratteristiche di resilienza e telemetria per gli I/O PCI.

Funzione di tracciamento dinamico DTrace

DTrace è una funzione di grande importanza del sistema operativo Solaris 10. Questa funzione è stata introdotta nella versione Solaris Express 11/03 e migliorata in Solaris Express 5/04 e in Solaris Express 11/04.

DTrace è un sistema di tracciamento dinamico che offre agli utenti, agli amministratori e agli sviluppatori di Solaris un nuovo livello di osservabilità dei processi del kernel e degli utenti.

DTrace consente di comprendere meglio il sistema in uso permettendo di impostare il kernel del sistema operativo e i processi degli utenti in modo da registrare specifici dati in determinati punti, denominati sonde. Le sonde sono analoghe a piccoli sensori programmabili disseminati in tutto il sistema Solaris. In questa versione sono fornite oltre 30.000 sonde. Ogni sonda può essere associata a programmi personalizzati scritti nel nuovo linguaggio di programmazione D. Questo consente di accedere ai dati di sistema utilizzando i tipi e le espressioni del C ANSI e di catturare con semplicità le tracce degli stack, di registrare le indicazioni di data e ora, creare istogrammi ecc.

Tutta la strumentazione di DTrace è interamente dinamica e disponibile per l'utilizzo sui sistemi di produzione. Quando DTrace non è attivo, non ha nessun effetto sulle prestazioni. L'impatto sulle prestazioni determinato dalle operazioni di tracciamento è limitato alle sonde e alle azioni che vengono abilitate. Oltre a questo, DTrace è sicuro: non è possibile danneggiare il sistema in uso in quanto DTrace è progettato dall'inizio con funzioni di sicurezza, protezione e controllo degli errori. Queste funzioni consentono l'utilizzo sicuro di DTrace sul proprio sistema ogni qual volta sia necessario facilitare la diagnosi di un problema.

L'uso di DTrace è illustrato nel manuale Solaris Dynamic Tracing Guide e in diverse pagine man, tra cui dtrace(1M). Il manuale include un riferimento completo sulle funzioni e alcuni esempi introduttivi. È possibile anche partecipare al forum su DTrace su BigAdmin (vedere http://www.sun.com/bigadmin/content/dtrace) per ottenere altre informazioni, scaricare programmi di esempio e formulare le proprie domande.

Nella versione Solaris Express 5/04, il tracciamento dei processi degli utenti che utilizza il provider pid è stato reso disponibile per i sistemi x86. La stessa funzione era disponibile per le piattaforme SPARC dall'introduzione di DTrace nella versione Solaris Express 11/03.

Il provider pid consente di tracciare qualsiasi istruzione di qualsiasi processo sia a livello di chiamata e di valore restituito dalle funzioni che in qualsiasi posizione delle funzioni. Per maggiori informazioni, vedere il Capitolo 27, “pid Provider”, e il Capitolo 32, “User Process Tracing”, nel manuale Solaris Dynamic Tracing Guide.

In Solaris Express 11/04, il programma plockstat(1M) permette di osservare le primitive di sincronizzazione a livello utente, ad esempio lockstat(1M) nel kernel. Il provider plockstat di DTrace è la metodologia di strumentazione alla base di plockstat( 1M). Il programma plockstat di DTrace può essere usato per aumentare i dati registrati da plockstat. Per maggiori informazioni, vedere la pagina man plockstat(1M).

Supporto a 64 bit sui sistemi x86

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 11/04.

Solaris 10 supporta le capacità di elaborazione a 64 bit delle piattaforme AMD64 e EM64T. Questo supporto include la capacità di eseguire applicazioni sia a 32 bit che a 64 bit nell'ambiente a 64 bit.

Per informazioni sulle configurazioni hardware supportate, vedere http://www.sun.com/bigadmin/hcl.


Nota –

Il sistema operativo Solaris 10 supporta già queste piattaforme per le operazioni a 32 bit.


Per maggiori informazioni sul supporto delle operazioni a 64 bit sui sistemi x86 in Solaris, vedere i seguenti documenti:

Selezione del kernel per i sistemi x86

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 11/04.

Il sistema operativo Solaris 10 è in grado di rilevare automaticamente la capacità del sistema di operare a 64 bit e di avviare quindi il kernel appropriato.

Se il sistema supporta le operazioni a 64 bit, dopo una nuova installazione di Solaris 10 il programma di avvio carica automaticamente il kernel a 64 bit. Diversamente, il programma carica il kernel a 32 bit.

Dopo un aggiornamento di Solaris 10 su un sistema configurato per caricare il kernel predefinito a 32 bit, il sistema determina automaticamente se caricare il kernel a 32 bit o quello a 64 bit. Se il sistema era configurato per caricare un kernel diverso da quello predefinito, il sistema continua a caricare quel kernel. Le procedure di personalizzazione del sistema per l'attivazione di un kernel specifico sono descritte nel Capitolo 8, “Shutting Down and Booting a System (Overview)” in System Administration Guide: Basic Administration.

Ulteriori informazioni sulla procedura di selezione del kernel sono contenute nella documentazione di Solaris 10, consultabile all'indirizzo http://docs.sun.com.

Sun Java Web Console

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 10/04.

La Sun Java Web Console offre un punto di accesso comune alle applicazioni di gestione basate sul Web. L'utente può accedere alla console attraverso una porta HTTPS usando uno dei numerosi browser Web supportati. Il punto di accesso unificato offerto dalla console elimina la necessità di ricordare gli URL di diverse applicazioni. Questo punto di accesso supporta i meccanismi di autenticazione e autorizzazione di tutte le applicazioni registrate con la console.

Tutte le applicazioni basate sulla console adottano le stesse linee guida per l'interfaccia utente. Questa innovazione semplifica l'uso del sistema poiché permette agli utenti di trasferire le proprie conoscenze da un'applicazione ad un'altra.

La Java Web Console fornisce inoltre servizi di revisione e di logging per tutte le applicazioni registrate.


Nota –

Attualmente, nessuna applicazione di gestione dei sistemi del sistema operativo Solaris utilizza la Java Web Console.


Per maggiori informazioni sulla Java Web Console, vedere il manuale System Administration Guide: Basic Administration.

Supporto di set di dischi con più proprietari in Solaris Volume Manager per Sun Cluster

Questa funzione è stata introdotta nelle versioni Solaris Express 10/04 e Solaris 9 9/04.

Solaris Volume Manager per Sun Cluster introduce funzionalità di gestione dei volumi progettate in modo specifico per i cluster Sun e per applicazioni come Oracle Real Application Clusters. Solaris Volume Manager per Sun Cluster consente di creare e gestire la memoria di massa raggruppata in set di dischi con più proprietari. I set di dischi di questo tipo consentono a più nodi di condividere la proprietà di un set di dischi. Il risultato è una migliore scalabilità, in quanto un'istanza dell'applicazione viene eseguita su ogni nodo del cluster. Poiché ogni istanza accede direttamente alla memoria di massa condivisa, i set di dischi con più proprietari migliorano anche le prestazioni dell'applicazione.

Per maggiori informazioni, vedere il manuale Solaris Volume Manager Administration Guide. Per informazioni su Sun Cluster, vedere Sun Cluster Software Installation Guide for Solaris OS e Sun Cluster Data Service for Oracle Real Application Clusters Guide for Solaris OS.

Supporto dei set di dischi ampliato in Solaris Volume Manager

Questa funzione è stata introdotta nelle versioni Solaris Express 1/04 e Solaris 9 9/04.

Solaris Volume Manager ha esteso la funzionalità degli ID di dispositivo. Oltre a tenere traccia degli spostamenti nei set locali, Solaris Volume Manager tiene ora traccia automaticamente degli spostamenti di dischi all'interno dei set denominati. Questo miglioramento garantisce l'integrità dei volumi di Solaris Volume Manager anche quando i dischi vengono riorganizzati. Questo supporto degli ID di dispositivo consente anche a due host di condividere l'accesso non simultaneo ai set di dischi, anche con viste differenti della memoria di massa raw accessibile.

Solaris Volume Manager include ora il comando metaimport. Questo comando utilizza il supporto ampliato degli ID di dispositivo per consentire l'importazione dei set di dischi, anche quando tali set sono stati creati su sistemi diversi.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man metaimport(1M).

Importazione di set di dischi replicati in modo remoto con Solaris Volume Manager

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 10/04.

Solaris Volume Manager ha esteso le funzionalità del comando metaimport. Oltre a importare set di dischi normali da un sistema ad un altro, ora è possibile importare anche set di dischi replicati.

I set di dischi replicati vengono creati con un software di replicazione remoto, ad esempio Sun StorEdgeTM Network Data Replicator (SNDR) o Hitachi TrueCopy.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man metaimport(1M) e il manuale Solaris Volume Manager Administration Guide.

Modifiche agli ID dei dispositivi

Questa descrizione è stata introdotta in Solaris Express 10/04.

In Solaris Express 10/04, gli output dei comandi mostrano gli ID dei dispositivi in un nuovo formato. In precedenza, l'ID del dispositivo veniva presentato come valore esadecimale. Il nuovo formato mostra invece l'ID come stringa ASCII. Solaris Volume Manager può visualizzare gli ID dei dispositivi nel nuovo o nel vecchio formato, a seconda del momento in cui le informazioni sull'ID sono state aggiunte alla replica del database di stato.

Per maggiori informazioni, vedere il manuale Solaris Volume Manager Administration Guide.

Supporto di volumi di più terabyte in Solaris Volume Manager

Il supporto per i volumi di più terabyte è disponibile solo sui sistemi che eseguono il kernel a 64 bit. Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 4/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Solaris Volume Manager supporta ora i volumi di più terabyte. Grazie a questo supporto, Solaris Volume Manager può essere usato per creare, gestire ed eliminare volumi RAID-0 (stripe), RAID-1 (mirror), RAID-5 e partizioni logiche di grandi dimensioni (oltre 1 Tbyte). Permette inoltre di costruire i volumi su LUN (Logical Unit Number) di grandi dimensioni o dotate di etichetta EFI.

Il supporto dei dischi di grandi dimensioni in Solaris Volume Manager non è disponibile per i sistemi che utilizzano un kernel Solaris a 32 bit.

Vedere anche Supporto per i dischi di più terabyte con etichette EFI

Per maggiori informazioni, vedere il manuale Solaris Volume Manager Administration Guide.

Supporto di RCM (Reconfiguration Coordination Manager) in Solaris Volume Manager

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 4/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il supporto di RCM permette a Solaris Volume Manager di rispondere in modo appropriato alle richieste di riconfigurazione dinamica (DR). Questa aggiunta garantisce che la rimozione dei dispositivi di Solaris Volume Manager sia bloccata con un'avvertenza appropriata. Il blocco rimane attivo fino a quando il dispositivo non è più in uso. Tale avvertimento impedisce agli amministratori di sistema di rimuovere accidentalmente i volumi attivi da un sistema configurato con un'operazione DR.

Per maggiori informazioni, vedere il manuale Solaris Volume Manager Administration Guide.

Creazione di volumi “top-down” con Solaris Volume Manager

Questa funzione è stata introdotta nelle versioni Solaris Express 9/03 e Solaris 9 4/04.

La funzione di creazione dei volumi “top-down” di Solaris Volume Manager fornisce un nuovo comando che permette agli amministratori di sistema di creare in modo semplice e rapido una configurazione di Solaris Volume Manager basata sulla qualità del servizio. Anziché partizionare i dischi, creare le stripe e assemblare i mirror in modo manuale, con il comando metassist è possibile gestire le informazioni e creare volumi logici funzionali in modo automatico. Le caratteristiche dei volumi si basano sui criteri specificati nella riga di comando o negli appositi file di configurazione.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man metassist(1M) e il manuale Solaris Volume Manager Administration Guide.

Miglioramenti agli strumenti di gestione dei pacchetti e delle patch

Questa funzione è stata introdotta nella versione Solaris Express 11/03 con il titolo “Miglioramenti del Registro dei prodotti di Solaris”. La descrizione di questa funzione è stata aggiornata in Solaris Express 8/04 e 10/04.

Gli strumenti di gestione dei pacchetti e delle patch sono stati migliorati in termini di prestazioni e di funzionalità.

Ad esempio, il comando pkgchk offre ora una nuova opzione che facilita la mappatura dei file in pacchetti. Per verificare a quali pacchetti appartengono i file, ora è possibile usare l'opzione pkgchk -P al posto di grep modello /var/sadm/install/contents. L'opzione -P consente l'utilizzo di un percorso parziale. Utilizzare questa opzione con l'opzione -l per elencare le informazioni sui file che contengono il percorso parziale specificato.

Se è installata una versione precedente di Software Express, è possibile che il sistema utilizzi un database di pacchetti in formato SQL. Il database SQL è stato creato in uno dei modi seguenti.

Quando si esegue un aggiornamento a Solaris Express 10/04 o a una versione successiva, il database dei pacchetti SQL viene automaticamente riconvertito in un file di testo ASCII.

Per maggiori informazioni, vedere il manuale System Administration Guide: Basic Administration e la pagina man pkgchk(1M).

Miglioramenti ai comandi pbind e psrset

Questi miglioramenti sono stati introdotti in Solaris Express 10/04.

Gli amministratori di sistema possono ora eseguire interrogazioni e definire associazioni a livello di thread tra processori e set di processori. Sono state aggiunte nuove opzioni ai comandi pbind e psrset. Queste nuove opzioni permettono di determinare quali LWP del sistema siano associati a un processore o a un set di processori specificato. È inoltre possibile annullare tutte le associazioni ai processori o ai set di processori.

Per maggiori informazioni su questi comandi, vedere le pagine man pbind(1M) e psrset(1M).

DHCP (Solaris Dynamic Host Configuration Protocol)

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il servizio DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol) di Solaris include lo strumento grafico DHCP Manager e alcuni strumenti dalla riga di comando. Questa versione di Solaris aggiunge nuove opzioni ai comandi dhcpconfig e dhtadm.

Le nuove opzioni del comando dhcpconfig consentono di eseguire le seguenti operazioni:

Una nuova opzione secondaria del comando dhtadm richiede al server DHCP la lettura del file dhcptab per implementare le modifiche apportate tramite il comando dhtadm.

Le nuove opzioni consentono di eseguire tutte le attività di gestione DHCP dalla riga di comando oltre che dall'interfaccia di DHCP Manager.

Per maggiori informazioni, vedere le pagine man dhcpconfig(1M) e dhtadm(1M).

Vedere anche il manuale System Administration Guide: IP Services.

Scripting degli eventi DHCP

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 8/04.

DHCP è un protocollo utilizzato per la configurazione dei sistemi con informazioni di rete e indirizzi IP temporanei. Il client DHCP è un daemon eseguito su un host della rete che ottiene i parametri di configurazione per le interfacce di rete dell'host da un server DHCP.

Il daemon del client DHCP di Solaris, dhcpagent, è ora in grado di eseguire azioni definite dall'amministratore. L'esecuzione di tali azioni può avvenire al verificarsi di uno dei seguenti eventi DHCP:

Le azioni definite dall'amministratore devono essere iniziate da uno script eseguibile o da un programma specificato. Il programma può essere utilizzato per eseguire qualunque azione appropriata per il sistema dopo uno degli eventi DHCP.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man dhcpagent(1M).

DHCP per interfacce logiche

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 8/04.

Il daemon del client DHCP, dhcpagent, può ora essere utilizzato con interfacce logiche oltre che con interfacce fisiche. DHCP può essere avviato sulle interfacce logiche con gli stessi metodi utilizzati per avviarlo su quelle fisiche.

Tuttavia, il client DHCP presenta due limitazioni per la gestione dell'assegnazione degli indirizzi sulle interfacce logiche:

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man dhcpagent(1M).

x86: SunVTS 6.0

SunVTS è uno strumento diagnostico completo che permette di provare e convalidare l'hardware Sun verificando la connettività e la funzionalità della maggior parte dei controller e dei dispositivi hardware presenti nelle piattaforme Sun.

Il supporto di SunVTS per i sistemi x86 è stato introdotto nelle versioni Solaris Express 8/04 e Solaris 10 3/05. L'infrastruttura SunVTS e alcune funzioni diagnostiche di base sono ora disponibili anche per le piattaforme x86. L'attuale supporto x86 riguarda solo il sistema operativo a 32 bit.


Nota –

La versione Solaris 10 1/06 include SunVTS 6.1. Vedere SunVTS 6.1.


Per poter utilizzare SunVTS sulle piattaforme x86 è necessario installare la versione x86 dei pacchetti di SunVTS. I pacchetti software utilizzano gli stessi nomi in uso nell'ambiente SPARC. In questa versione è disponibile un nuovo pacchetto, SUNWvtsr, sia per i pacchetti SPARC che per quelli x86. Il pacchetto SUNWvtsr contiene i file di configurazione del framework SunVTS nella partizione radice. I pacchetti x86 si trovano nella directory /sol_10_x86/s0/Solaris_10/ExtraValue/CoBundled/SunVTS_6.0 del supporto di Solaris. I pacchetti SPARC si trovano nella directory /sol_10_sparc/s0/Solaris_10/ExtraValue/CoBundled/SunVTS_6.0 del supporto di Solaris.

Vedere la documentazione per l'utente di SunVTS disponibile sui seguenti siti Web per informazioni dettagliate sul supporto dei sistemi x86: http://docs.sun.com or http://www.sun.com/products-n-solutions/hardware/docs/.

Debugger modulare per il kernel

Kernel Modular Debugger (KMDB) è un debugger per il kernel basato su MDB. In Solaris Express 8/04, KMDB ha sostituito il preesistente kadb come debugger per il kernel standard di Solaris.

KMDB sfrutta la potenza e la flessibilità di MDB (Modular Debugger) per il debugging del kernel in tempo reale. KMDB supporta:

KMDB può essere caricato all'avvio del sistema o successivamente.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man kmdb(1M. ) Vedere anche i manuali Solaris Modular Debugger Guide e System Administration Guide: Basic Administration.

Miglioramento delle statistiche e della contabilizzazione dei processi di Solaris

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 8/04.

In questa versione, sono state modificate le funzionalità interne per il calcolo della media dei carichi, cpu usr/sys/idle, e le funzioni di contabilizzazione. La contabilizzazione dei microstati ha sostituito il meccanismo precedente e viene abilitata automaticamente. Per effetto di questa modifica, si potrebbero osservare leggere differenze nell'utilizzo dei processi e nelle statistiche temporali.

Il passaggio alla contabilizzazione dei microstati permette di ottenere dati molto più accurati sui processi degli utenti e sul tempo che questi trascorrono nei diversi stati. Inoltre, queste informazioni vengono usate per generare statistiche e medie sui carichi dal file system /proc.

Per maggiori informazioni sulle statistiche e sulla contabilizzazione dei processi, vedere il manuale System Administration Guide: Advanced Administration. Vedere anche la pagina man proc(4).

Miglioramenti al comando ls

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 8/04.

Il comando ls può ora visualizzare l'ora dei file al secondo o al nanosecondo. Usare l'opzione -e per visualizzare i secondi e l'opzione -E per i nanosecondi. L'esempio seguente illustra queste nuove opzioni:


% ls -l foo
-rw-r--r--   1 jpk    staff   0 Aug  6 15:08 foo
% ls -e foo
-rw-r--r--   1 jpk    staff   0 Aug  6 15:08:28 2004 foo
% ls -E foo
-rw-r--r--   1 jpk    staff   0 2004-08-06 15:08:28.776641000 -0700 foo

Per maggiori informazioni su questo comando, vedere la pagina man ls(1).

Nuova opzione psrinfo per identificare le funzioni multithreading dei chip

Questa funzione è stata introdotta nelle versioni Solaris Express 6/04 e Solaris 9 12/03.

Nel sistema operativo Solaris 10, il comando psrinfo è stato modificato in modo da fornire informazioni sui processori fisici oltre a quelle sui processori virtuali. Questa funzionalità migliorata è stata aggiunta con lo scopo di identificare le funzioni multithreading (CMT) dei chip. La nuova opzione -p indica il numero totale di processori fisici presenti nel sistema. Il comando psrinfo -pv elenca tutti i processori fisici presenti nel sistema e tutti i processori virtuali associati a ciascun processore fisico.

L'output predefinito del comando psrinfo visualizza tuttora le informazioni sui processori virtuali.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man psrinfo(1M) Per informazioni sulle procedure legate a questa funzione vedere il manuale System Administration Guide: Advanced Administration.

Miglioramenti allo strumento pfiles

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 6/04.

Il file system /proc è stato migliorato ed ora include le informazioni sul nome del file nella directory /proc/<pid>/path. Queste informazioni vengono usate da pfiles(1) per visualizzare i nomi di tutti i file del processo. Questa modifica crea una forma di visibilità completamente nuova che permette di esaminare in modo più preciso il comportamento dei processi. I vantaggi di questa aumentata possibilità di analisi riguardano sia gli amministratori che gli sviluppatori.

Solaris IP Filter

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 2/04.

Solaris IP Filter è un firewall basato sul programma open source IP Filter. Solaris IP Filter fornisce funzioni di filtro dei pacchetti e funzioni NAT (Network Address Translation) sulla base di criteri configurabili dall'utente. Le regole di filtro dei pacchetti sono configurabili sia nella modalità stateful che stateless. Tutte le operazioni di configurazione e gestione di Solaris IP Filter vengono eseguite dalla riga di comando.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man ipfilter(5) Vedere inoltre le pagine man ipf(1M), ipfs(1M) e ipfstat(1M). Inoltre, vedere il manuale System Administration Guide: IP Services.

Miglioramenti al contenuto dei file core

In Solaris Express 12/03 sono stati introdotti alcuni miglioramenti ai programmi coreadm, gcore e mdb. Le modifiche migliorano la gestione dei file core nel modo descritto nelle tre sezioni qui di seguito. Ulteriori miglioramenti del comando coreadm erano stati inseriti in Solaris Express 1/04.

Specifica del contenuto del file core con coreadm

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 12/03. Le opzioni -i e -I sono state ulteriormente perfezionate in Solaris Express 1/04.

In Solaris Express 12/03, il comando coreadm consente di specificare quali parti di un processo devono essere presenti nel file core durante un crash. È possibile visualizzare la configurazione di sistema eseguendo coreadm senza argomenti.

È possibile specificare il contenuto globale del file core e il contenuto predefinito per processo usando rispettivamente le opzioni -G e -I. Ogni opzione richiede come argomento un set di token che specificano il contenuto. È possibile anche impostare il contenuto del file core per i singoli processi usando l'opzione -P. I core dump che corrispondono alle impostazioni globali non sono più vincolati dal controllo delle risorse sulla dimensione del file core basato sul processo.

In Solaris Express 1/04, le opzioni -i e -I del comando coreadm si applicano a tutti i processi che utilizzano le impostazioni predefinite di sistema per i file core. Usare le opzioni -p e -P per ignorare le opzioni predefinite.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man coreadm(1M).

Contenuto del file core gcore

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 12/03.

Il programma gcore crea un file core di un processo in esecuzione senza danneggiare tale processo. gcore permette ora di configurare il contenuto del file core. Usare l'opzione -c per specificare il contenuto o le opzioni -p o -g per forzare in gcore l'utilizzo delle impostazioni di coreadm.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man gcore(1).

mdb supporta il testo e le tabelle di simboli nei file core

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 12/03.

Il testo viene ora inserito nel file core come impostazione predefinita. Anche le tabelle dei simboli possono essere inserite nei file core come impostazione predefinita. Il programma mdb è stato aggiornato in modo da supportare questi nuovi tipi di dati dei file core. Ciò indica che è possibile eseguire il debug dei vecchi file core senza necessità di accedere al file binario originale o alle librerie collegate a quel file.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man mdb(1).

Agente SMA

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 12/03.

L'agente SMA (System Management Agent) è un agente SNMP che fornisce all'ambiente Solaris 10 le funzionalità SNMPv1, SNMPv2c e SNMPv3. L'agente si basa sull'implementazione open source Net-SNMP, con alcune personalizzazioni per l'ambiente Solaris. L'agente dispone di tutte le funzionalità di base richieste da un agente SNMP. Tra queste, il supporto per le operazioni standard SNMP e per una serie di MIB (Management Information Base) standard, tra cui MIB-II, Host Resources MIB e Notification MIB. Oltre a questo, l'agente supporta il modello USM (User-based Security Model), il controllo di accesso VACM (View-based Access Control Model) e AgentX.

L'agente SMA è configurato in modo da svolgere le funzioni di agente SNMP predefinito, ma può coesistere con gli agenti Solstice Enterprise AgentsTM in questa versione.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man netsnmp(5).

Vedere inoltre i manuali Solaris System Management Agent Administration Guide e Solaris System Management Agent Developer’s Guide.

SPARC: Modifiche ai pacchetti a 64 bit per gli amministratori di sistema

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

La struttura dei pacchetti di Solaris è stata semplificata e gran parte dei componenti a 32 e a 64 bit vengono ora forniti in un singolo pacchetto. Per maggiori informazioni, vedere SPARC: Modifiche ai pacchetti a 64 bit.

Servizio di transizione da NIS a LDAP

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 12/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il servizio di transizione da NIS a LDAP può facilitare la transizione della rete dall'uso di NIS all'uso di LDAP come servizio di denominazione primario. Grazie a questo servizio di transizione, gli amministratori possono utilizzare Sun Java System Directory Server, che è in grado di operare con i client LDAP.

Per maggiori informazioni, vedere il manuale System Administration Guide: Naming and Directory Services (DNS, NIS, and LDAP).

Pacchetti e patch firmati

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 12/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Solaris consente di effettuare il download dei pacchetti e delle patch di Solaris che includono una firma digitale, usando le versioni aggiornate dei comandi pkgadd e patchadd. La presenza della firma digitale nel pacchetto o nella patch garantisce che non siano stati modificati dopo l'applicazione della firma.

Nelle versioni precedenti di Solaris era possibile aggiungere patch firmate al sistema solo usando gli strumenti di gestione delle patch di PatchPro 2.1.

Le nuove funzioni di gestione del software di questa versione di Solaris includono:

Il pacchetto firmato è identico a quello non firmato fatta appunto eccezione per la firma. Il pacchetto può essere installato, interrogato o rimosso usando i normali strumenti di Solaris per la gestione dei pacchetti. Il pacchetto firmato è compatibile dal punto di vista binario con il pacchetto senza firma.

Prima di poter aggiungere al sistema un pacchetto o una patch dotati di firma digitale è necessario predisporre un archivio chiavi con i certificati accreditati usati per verificare la validità della firma digitale presente nel pacchetto o nella patch.

Per informazioni su come configurare l'archivio chiavi per i pacchetti e aggiungere pacchetti firmati al sistema, vedere il manuale System Administration Guide: Basic Administration.

Per informazioni sull'avvio e sul richiamo delle immagini di installazione di Solaris da un server HTTP o HTTPS, vedere Metodo di installazione boot WAN.

Configurazione IPC System V

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

In Solaris, tutte le funzioni IPC System V vengono configurate automaticamente o, in alternativa, possono essere controllate dai controlli delle risorse. Si può trattare della memoria condivisa, delle code dei messaggi o dei semafori. I controlli delle risorse consentono di effettuare le impostazioni IPC per progetto o per utente sul sistema locale o nell'ambiente del servizio di denominazione. Nelle versioni precedenti di Solaris, le funzioni IPC erano controllate da parametri configurabili del kernel. Per modificare i valori predefiniti era necessario modificare il file /etc/system e riavviare il sistema. Visto che le funzioni sono ora impostabili con i controlli delle risorse, la configurazione può essere modificata mentre il sistema è in funzione. Molte applicazioni che in precedenza richiedevano una configurazione del kernel per poter operare correttamente ora possono essere eseguite senza modifiche per la più ampia allocazione predefinita e automatica delle risorse.

La tabella seguente riporta i parametri configurabili IPC ora obsoleti descritti nel manuale Solaris Tunable Parameters Reference Manual e i controlli delle risorse che li sostituiscono.

Controllo delle risorse 

Parametro configurabile obsoleto 

Vecchio valore predefinito 

Valore massimo 

Nuovo valore predefinito 

process.max-msg-qbytes

msginfo_msgmnb

4096 

ULONG_MAX

65536 

process.max-msg-messages

msginfo_msgtql

40 

UINT_MAX

8192 

process.max-sem-ops

seminfo_semopm

10 

INT_MAX

512 

process.max-sem-nsems

seminfo_semmsl

25 

SHRT_MAX

512 

project.max-shm-memory

shminfo_shmmax

0x800000 

UINT64_MAX

1/4 della memoria fisica 

project.max-shm-ids

shminfo_shmmni

100 

224

128 

project.max-msg-ids

msginfo_msgmni

50 

224

128 

project.max-sem-ids

seminfo_semmni

10 

224

128 

È possibile includere i parametri obsoleti nel file /etc/system di Solaris. In questo caso, i parametri vengono usati per inizializzare i valori predefiniti per il controllo delle risorse come nelle precedenti versioni di Solaris. L'utilizzo dei parametri obsoleti è comunque sconsigliato.

I seguenti parametri correlati sono stati rimossi. Se questi parametri sono inclusi nel file /etc/system di Solaris, i parametri vengono commentati.

Per maggiori informazioni sull'utilizzo dei nuovi controlli delle risorse, vedere IPC System V e altri controlli delle risorse.

Intervallo opzionale per il comando netstat

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il comando netstat visualizza il contenuto di determinate strutture di dati legate alla rete in vari formati, in base alle opzioni selezionate. Le opzioni -s, -i e -m supportano ora un “intervallo”. Con la specifica dell'intervallo opzionale, l'output viene visualizzato continuativamente dopo il numero di secondi specificato dall'intervallo, fino a quando non viene interrotto dall'utente. Se viene specificato un “conteggio” dopo l'“intervallo”, l'output viene visualizzato per il numero di volte indicato dal “conteggio”. I valori “intervallo” e “conteggio” devono essere entrambi interi positivi.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man netstat(1M).

Fusi orari quotati con differenza rispetto a GMT

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il programma di installazione di Solaris installa un fuso orario quotato come fuso orario predefinito del sistema se viene selezionato un fuso orario che adotta il formato della differenza rispetto a GMT. In precedenza, veniva installato un fuso orario non quotato.

Si noti che i fusi orario quotati si comportano in modo diverso rispetto a quelli non quotati. Quando il nome del fuso orario viene visualizzato dal comando date, ad esempio, i fusi orari quotati visualizzano la differenza rispetto a GMT. I fusi orari non quotati visualizzano solo la stringa “GMT”, senza l'indicazione della differenza.

Combinazione dell'indirizzo dei dati e dell'indirizzo di prova per il gruppo di multipathing delle reti IP singole

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 12/02. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Non è più richiesto l'uso di un indirizzo IP di prova dedicato per la rilevazione degli errori nei gruppi multipathing delle reti IP con scheda singola. In alcuni casi non è possibile eseguire il failover perché nel gruppo di multipathing della rete IP è presente una sola NIC (Network Interface Card). In questa situazione, è possibile ora combinare l'indirizzo di prova e l'indirizzo dei dati. Quando non viene specificato un indirizzo di prova, il daemon in.mpathd utilizza un indirizzo di dati per rilevare gli errori.

Per maggiori informazioni sul multipathing IP di Solaris, vedere la Parte VI, “IPMP”, nel manuale System Administration Guide: IP Services. Vedere anche la pagina man in.mpathd(1M).

Modifiche ai comandi LDAP

Queste modifiche sono state apportate in Solaris Express 12/03.

Diversi comandi LDAP sono stati aggiornati per includere un supporto completo per SSL e un supporto ampliato per SASL. Le modifiche forniscono anche il supporto per la gestione dei riferimenti intelligenti utilizzando le viste degli elenchi virtuali (VLV) e instaurando un'autenticazione più rigorosa nell'associazione al server LDAP.

Questo aggiornamento allinea le funzionalità dei comandi LDAP di Solaris con i comandi del server di directory LDAP Sun. Tutte le funzionalità Solaris vengono preservate per garantire la compatibilità all'indietro. I comandi aggiornati sono ldapdelete, ldapmodify, ldapadd, ldapsearch e ldapmodrdn.

Varie modifiche sono state apportate ai comandi LDAP. Le modifiche comprendono:

Per maggiori informazioni, vedere le pagine man ldapdelete(1), ldapmodify(1), ldapadd(1), ldapsearch(1) e ldapmodrdn(1).

Per maggiori informazioni, vedere il manuale System Administration Guide: Naming and Directory Services (DNS, NIS, and LDAP).

Miglioramenti al desktop

Questa sezione descrive tutte le funzioni relative al desktop che sono state introdotte o migliorate in Solaris 10 3/05 rispetto alla versione Solaris 9 distribuita originariamente nel maggio 2002. Java Desktop System versione 3 è un'importante aggiunta a Solaris 10. Per informazioni sulle funzioni del desktop introdotte in Solaris 10 7/05, vedere Miglioramenti al desktop.

Java Desktop System versione 3

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 10/04.


Nota –

Altri miglioramenti sono stati introdotti in Solaris 10 1/06. Vedere Miglioramenti a Java Desktop System versione 3.


Sun Java Desktop System, versione 3 per Solaris 10 abbina un software open source all'innovazione tipica di Sun per offrire un ambiente desktop completo, pienamente integrato e interoperabile con un'interfaccia utente moderna e facilmente accessibile.

Ambiente completo

Java Desktop System offre un ambiente desktop completo che permette agli utenti di spostarsi e di operare efficacemente con le applicazioni e i documenti presenti sul desktop. Il sistema include:

Interfaccia utente intuitiva

Java Desktop System offre un'interfaccia utente intuitiva, caratterizzata da temi e viste familiari per la gestione dei file, che consente agli utenti di operare in modo efficiente e produttivo. Tra le altre caratteristiche dell'interfaccia utente:

Desktop integrato

Le applicazioni del desktop sono ben integrate in Java Desktop System, assicurando l'interoperabilità tra le applicazioni. Le caratteristiche di interoperabilità includono:

Interoperabilità a livello aziendale

Oltre all'interoperabilità tra le applicazioni del desktop, Java Desktop System offre l'interoperabilità a livello aziendale. In particolare:

Per maggiori informazioni sul desktop, vedere il Manuale utente di Java Desktop System versione 3. Per maggiori informazioni sulle applicazioni incluse in Java Desktop System, aprire la Guida online del desktop e scegliere l'applicazione di interesse nel pannello di navigazione.

Funzioni di accesso facilitato

Java Desktop System include molte funzioni di accesso facilitato destinate alle persone portatrici di handicap. In particolare, Solaris 10 include funzionalità migliorate per l'uso della tastiera e la navigazione nel desktop, che agevolano l'utilizzo e la personalizzazione dell'ambiente di lavoro. Le nuove tecnologie ausiliarie incluse in questa versione sono gnopernicus, un programma di lettura e ingrandimento dello schermo, e una tastiera visuale di GNOME (GOK).

Per maggiori informazioni, vedere il manuale Java Desktop System Release 3 Accessibility Guide.

Mozilla 1.7

Mozilla 1.4 è stato introdotto in Solaris Express 4/04. Mozilla 1.7 è stato introdotto in Solaris Express 10/04.

Mozilla è il nuovo browser standard Sun per il sistema operativo Solaris e fornisce funzionalità che consentono un'interazione con il Web conforme agli standard.

Mozilla include strumenti per le seguenti attività:

Mozilla include le seguenti nuove funzioni:

Per maggiori informazioni su Mozilla, vedere http://www.sun.com/software/solaris/browser/.

Miglioramenti alle risorse del sistema

Questa sezione descrive tutti i miglioramenti alle risorse di sistema che sono stati introdotti o modificati in Solaris 10 3/05 rispetto alla versione Solaris 9 distribuita originariamente nel maggio 2002. Il sistema operativo Solaris include una funzione di grande importanza per gli utenti di Solaris, la tecnologia di partizionamento Solaris Zones.

Tecnologia di partizionamento software Solaris Zones

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 2/04. In Solaris 10 Express 7/04 sono state aggiunte nuove funzioni relative alle zone.

La tecnologia di partizionamento software Solaris Zones, un componente dell'ambiente Solaris Containers, è utilizzata per virtualizzare i servizi del sistema operativo e realizzare un ambiente isolato e sicuro per l'esecuzione delle applicazioni. Una zona è un ambiente di sistema operativo virtualizzato creato all'interno di una singola istanza del sistema operativo Solaris. Le zone utilizzano l'ambiente Solaris standard a livello di interfacce e di applicazioni e non includono nuove ABI o API che richiederebbero il porting delle applicazioni.

Ogni zona può fornire un insieme personalizzato di servizi. Le zone sono ideali per gli ambienti in cui più applicazioni vengono consolidate su un singolo server. Le funzioni di gestione delle risorse possono essere utilizzate all'interno delle zone per controllare ulteriormente il modo in cui le applicazioni utilizzano le risorse disponibili del sistema.

Una zona può essere immaginata come una scatola. Una o più applicazioni possono essere eseguite all'interno della “scatola” senza avere effetto sul resto del sistema. Questo tipo di isolamento impedisce ai processi eseguiti all'interno di una zona di controllare o interferire con i processi che vengono eseguiti in altre zone. Anche i processi dotati di credenziali di superutente eseguiti all'interno di una zona non possono visualizzare o in alcun modo modificare l'attività delle altre zone.

La singola istanza che viene eseguita del sistema operativo Solaris viene denominata zona globale. La zona globale è la zona predefinita del sistema e viene utilizzata per i controlli di amministrazione che coinvolgono l'intero sistema. Gli amministratori che operano nella zona globale possono creare una o più zone non globali. Una volta create, queste zone non globali possono essere amministrate dagli amministratori delle singole zone. I privilegi di un amministratore di zona non globale sono limitati ai confini di quella zona.

Le zone non globali offrono un grado di isolamento variabile in base alle esigenze. Una zona non richiede una CPU, un dispositivo fisico o una porzione di memoria fisica dedicati. Queste risorse possono essere eseguite in multiplexing in una serie di zone eseguite in un singolo dominio o sistema, oppure essere allocate per zona sfruttando le funzioni di gestione delle risorse disponibili nel sistema operativo. Anche un piccolo sistema monoprocessore può supportare più zone che vengono eseguite contemporaneamente.

Per ottenere l'isolamento dei processi, ogni processo è in grado di vedere o inviare segnali solo ai processi che fanno parte della stessa zona.

La comunicazione di base tra le zone viene fornita assegnando ad ogni zona almeno un'interfaccia di rete logica. Le applicazioni che vengono eseguite in zone diverse dello stesso sistema possono associarsi alla stessa porta di rete utilizzando gli indirizzi IP associati a ciascuna zona o usando gli indirizzi con caratteri speciali. Un'applicazione eseguita in una zona non è in grado di visualizzare il traffico di rete di un'altra zona. Questo isolamento viene mantenuto anche se i distinti flussi di pacchetti attraversano la stessa interfaccia fisica.

Ad ogni zona viene assegnata una porzione della struttura del file system. Poiché ciascuna zona è confinata al proprio sottoalbero nella struttura del file system, un carico di lavoro eseguito in una determinata zona non può accedere ai dati su disco di un altro eseguito in una zona differente.

I file usati dai servizi di denominazione risiedono nel file system radice di ciascuna zona. In questo modo, i servizi di denominazione delle diverse zone sono isolati l'uno dall'altro e possono essere configurati in modo differente.

Per informazioni sulla configurazione e sull'utilizzo delle zone sul sistema, vedere System Administration Guide: Solaris Containers-Resource Management and Solaris Zones.

IPC System V e altri controlli delle risorse

La funzione relativa ai controlli delle risorse (rctls) è stata introdotta in Solaris 9. Altri controlli delle risorse sono stati introdotti nel programma pilota Software Express e nelle versioni Solaris Express 3/04, 8/04 e 10/04.

Sono stati aggiunti nuovi controlli delle risorse basati sui progetti e sui processi. I controlli delle risorse sono meccanismi che permettono di controllare il modo in cui le applicazioni utilizzano le risorse del sistema.

Nel programma pilota Software Express sono stati aggiunti i seguenti controlli delle risorse. Questi controlli hanno effetto sui componenti IPC (Interprocess Communication) di System V, tra cui la memoria condivisa, le code dei messaggi e i semafori.

Per maggiori informazioni, vedere Configurazione IPC System V.

Nella versione Solaris Express 3/04 sono stati aggiunti i seguenti controlli delle risorse relativi agli eventi delle porte:

In Solaris Express 8/04 sono stati aggiunti i seguenti controlli delle risorse:

In Solaris Express 10/04 è stato aggiunto il controllo delle risorse project.max-contracts.

In Solaris Express 11/04 è stato aggiunto il controllo delle risorse crittografiche process.max-crypto-memory.

Per informazioni sui controlli delle risorse, vedere il Capitolo 6, “Resource Controls (Overview)”, nel manuale System Administration Guide: Solaris Containers-Resource Management and Solaris Zones. Il capitolo include i seguenti argomenti:

Ulteriori informazioni sulla configurazione dei controlli delle risorse sono disponibili nella pagina man project(4).

Nuove funzioni dei comandi relativi ai progetti e alla gestione delle risorse

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 7/04.

La versione Solaris Express 7/04 include i seguenti miglioramenti ai comandi relativi al database dei progetti e al controllo delle risorse:

Per informazioni sulle modifiche apportate, vedere i seguenti capitoli del manuale System Administration Guide: Solaris Containers-Resource Management and Solaris Zones :

All'interno del manuale, le informazioni relative all'impostazione del progetto predefinito dell'utente con i comandi useradd, usermod e passmgmt sono state aggiornate. Questi comandi sono documentati nelle pagine man useradd(1M), usermod(1M) e passmgmt(1M).

Vedere anche le seguenti pagine man:

Pool di risorse dinamici

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 1/04.

I pool di risorse dinamici (DRP) forniscono un meccanismo per regolare l'allocazione delle risorse in ciascun pool in risposta agli eventi di sistema e alle modifiche al carico delle applicazioni sui sistemi in cui i pool sono abilitati. Le regolazioni vengono effettuate automaticamente per mantenere gli obiettivi di prestazioni del sistema specificati dall'amministratore. Le modifiche apportate alla configurazione vengono registrate in un log.

Queste funzioni vengono rese disponibili principalmente attraverso il controller delle risorse poold, un daemon di sistema attivo quando è richiesta l'allocazione dinamica delle risorse. Periodicamente, poold esamina il carico del sistema e determina se è richiesto un intervento per consentire al sistema di mantenere gli obiettivi di utilizzo delle risorse specificati. Se possibile, il daemon esegue l'azione correttiva oppure la condizione viene registrata in un log.

Per altre informazioni, vedere i seguenti capitoli del manuale System Administration Guide: Solaris Containers-Resource Management and Solaris Zones :

Vedere anche le seguenti pagine man:

Estensione del sottosistema di accounting

L'estensione del sistema di accounting è stata introdotta nel sistema operativo Solaris 9 distribuito originariamente nel maggio 2002. Il programma pilota Software Express ha introdotto miglioramenti al flusso di accounting e un'interfaccia Perl. Questi miglioramenti sono inclusi in Solaris 10 3/05.


Nota –

Per gli utenti di Solaris 9, i miglioramenti all'accounting di flusso sono stati introdotti nella versione Solaris 9 9/02. L'interfaccia Perl è stata introdotta nella versione Solaris 9 4/03.


Il sistema di accounting esteso può essere usato insieme al modulo per l'accounting di flusso per IPQoS. Per informazioni su IPQoS, vedere la Parte VII, “IP Quality of Service (IPQoS)”, nel manuale System Administration Guide: IP Services.

Per informazioni sulla funzione di accounting esteso, vedere il Capitolo 5, “Administering Extended Accounting (Tasks)”, nel manuale System Administration Guide: Solaris Containers-Resource Management and Solaris Zones.

Nelle versioni Software Express è disponibile un'interfaccia Perl per libexacct. Questa interfaccia permette di creare script Perl in grado di leggere i file prodotti dal framework exacct. È inoltre possibile creare script Perl che scrivano file exacct. La nuova interfaccia è funzionalmente equivalente alla API C sottostante.

L'interfaccia Perl può essere utilizzata per registrare il consumo delle risorse del sistema a livello di attività o di processi. Oppure, tale consumo può essere registrato in base ai selettori specificati nel modulo IPQoS flowacct.

Per maggiori informazioni, vedere le seguenti pagine man:

Per informazioni sulla configurazione dell'accounting esteso con i miglioramenti descritti in questa sezione, vedere il Capitolo 4, “Extended Accounting (Overview)”, nel manuale System Administration Guide: Solaris Containers-Resource Management and Solaris Zones.

Controllo della memoria fisica tramite il daemon di limitazione delle risorse

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 12/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il controllo della memoria fisica che utilizza il daemon di limitazione delle risorse è una funzione opzionale. Il daemon di limitazione delle risorse rcapd regola il consumo della memoria fisica da parte dei processi eseguiti all'interno di progetti per i quali è stato definito un limite massimo di utilizzo delle risorse. I programmi di utilità associati forniscono i meccanismi per amministrare il daemon e riportare le relative statistiche.

Per maggiori informazioni, vedere il Capitolo 10, “Physical Memory Control Using the Resource Capping Daemon (Overview)”, nel manuale System Administration Guide: Solaris Containers-Resource Management and Solaris Zones.

Vedere anche le pagine man rcapstat(1), rcapadm(1M), project(4) e rcapd(1M).

Miglioramenti a Java 2 Platform, Standard Edition 5

Questa sezione descrive le funzionalità della piattaforma Java che sono state introdotte nella versione Solaris Express 8/04.

Java 2 Platform, Standard Edition (J2SETM) 5 è una versione importante, che include molte funzioni nuove e aggiornate preservando le caratteristiche di compatibilità e stabilità del prodotto. Per maggiori dettagli sulle funzionalità descritte in questa sezione, vedere http://java.sun.com/j2se/5.0.

Nuove estensioni del linguaggio di programmazione Java

In Solaris Express 8/04 sono state introdotte le seguenti funzioni, rivolte agli sviluppatori che utilizzano il linguaggio di programmazione Java:

Le modifiche apportate al linguaggio di programmazione Java riducono la complessità e la quantità di codice aggiuntivo richiesta per le attività di programmazione più comuni. Queste modifiche riducono inoltre il rischio di introduzione di errori runtime da parte dello sviluppatore.

Maggiore facilità di monitoraggio e di gestione della piattaforma Java

In Solaris Express 8/04, le caratteristiche interne della Java Virtual Machine (JVM) possono essere monitorate mediante console standard basate sui protocolli JMX o SNMP. Nell'impostazione predefinita, questi due meccanismi sono disabilitati e sono preconfigurati per generare avvertenze relative all'esaurimento della memoria. Il meccanismo JMX consente inoltre di configurare dinamicamente alcune proprietà, ad esempio il livello di logging.

Per maggiori informazioni, vedere http://java.sun.com/j2se/1.5.0/docs/guide/management/index.html.

Miglioramento delle prestazioni e della scalabilità della piattaforma Java

In Solaris Express 8/04, J2SE 5 offre livelli più elevati di prestazioni e scalabilità agli sviluppatori che utilizzano la piattaforma Java.

Ottimizzazione automatica per server di grandi dimensioni

I sistemi con oltre 2 Gbyte di memoria principale e più di 2 processori selezionano automaticamente una modalità che consente di ottenere prestazioni ottimizzate. Questa modalità offre un miglioramento significativo delle prestazioni, in particolare per i server di applicazioni basati su J2EE. TM La modalità avanzata utilizza il compilatore server “hotspot” con un “garbage collector”, parallelo e dimensioni ottimizzate per la memoria iniziale e la memoria massima.

Per maggiori informazioni, vedere http://java.sun.com/j2se/1.5.0/docs/guide/vm/gc-ergonomics.html.

Tempo di avvio ridotto

Le applicazioni desktop usufruiscono della nuova possibilità di condivisione dei dati delle classi. Durante l'installazione, viene creato uno speciale archivio preelaborato delle classi Java di uso più frequente. Lo stesso archivio viene caricato all'avvio della JVM, riducendo così il tempo di elaborazione. Questo archivio è inoltre disponibile per le applicazioni Java avviate successivamente sullo stesso sistema.

Accelerazione hardware di OpenGL

La JVM può accelerare le applicazioni JFC/Swing e Java 2D se è disponibile un dispositivo OpenGL. Questa accelerazione è automatica ma è normalmente disabilitata. Il suo effetto è quello di migliorare le prestazioni runtime di molti programmi che fanno un uso intensivo della grafica.

XML 1.1 e Namespace, XSLTC, SAX 2.0.2 e DOM Livello 3, API basate su Java

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 8/04.

Gli sviluppatori possono ora utilizzare la sintassi più aggiornata di XML 1.1. In particolare, possono elaborare XML usando gli aggiornamenti dell'attuale processore XML basato sugli eventi, SAX 2.0.2. Possono inoltre utilizzare il più recente processore basato su documenti, DOM livello 3. Per la gestione delle trasformazioni XML è disponibile il compilatore veloce XSLT (XSLTC).

Nuovo look and feel predefinito

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 8/04.

Il “look and feel” predefinito per le diverse piattaforme è stato aggiornato. Nell'impostazione predefinita è ora abilitato Titled Ocean, il nuovo “look and feel”. È inoltre disponibile per utenti e sviluppatori un nuovo “look and feel” GTK basato su GNOME.

Strumenti diagnostici

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 8/04.

Oltre ai protocolli di monitoraggio, amministratori e sviluppatori possono ora utilizzare nuovi strumenti diagnostici basati su comandi. Sono disponibili strumenti per le seguenti attività:

Sono inoltre disponibili estensioni Java per l'utility di tracciamento DTrace.

Supporto di Unicode

In Solaris Express 8/04, i caratteri supplementari di Unicode 4.0 sono supportati in J2SE 5.

Gli sviluppatori possono ora utilizzare con il linguaggio Java i caratteri supplementari Unicode, rappresentati come coppie di caratteri Java. Nell'utilizzo delle API basate su testo e stringhe non sono richiesti interventi aggiuntivi.

Per maggiori informazioni, vedere http://java.sun.com/j2se/1.5.0/docs/.


Nota –

In precedenza, il supporto di Unicode 3.2 era disponibile nel programma pilota Software Express. Per gli utenti di Solaris 9, il supporto di Unicode 3.2 era stato introdotto nella versione Solaris 9 8/03.


Miglioramenti all'installazione

Questa sezione descrive tutti i miglioramenti alle funzioni di installazione che sono stati introdotti o modificati in Solaris 10 3/05 rispetto alla versione Solaris 9 distribuita originariamente nel maggio 2002. Di queste, le caratteristiche di unificazione dell'installazione sono di particolare importanza.

Modifiche all'installazione di Solaris e unificazione dell'installazione

Introdotte nella versione Solaris Express 6/04, varie modifiche all'installazione del sistema operativo Solaris forniscono un'esperienza di installazione unificata e più semplice.

Le modifiche comprendono:


Nota –

Il metodo di installazione Solaris JumpStart personalizzato (non interattivo) non ha subito modifiche.


Per installare il sistema operativo, è sufficiente inserire il CD “Solaris Software - 1” o il DVD di Solaris e digitare uno dei seguenti comandi.

Per istruzioni su come installare Solaris dai CD o dal DVD con la nuova opzione di avvio text, vedere la Guida all’installazione di Solaris 10: installazioni di base. Per le modifiche alla procedura di impostazione di un server di installazione con i CD, vedere il manuale Guida all’installazione di Solaris 10: installazioni di rete.

Accesso alle installazioni basate sull'interfaccia grafica o sulla console

È possibile scegliere di eseguire l'installazione con un'interfaccia utente grafica (con o senza un ambiente a finestre). Se il sistema dispone di una memoria sufficiente, viene presentata automaticamente l'interfaccia utente grafica. Se la memoria disponibile non è sufficiente per l'interfaccia utente grafica, vengono presentati altri ambienti. Le impostazioni predefinite possono essere modificate con le opzioni di avvio nowin o text. Tuttavia, le scelte disponibili sono limitate dalla quantità di memoria del sistema o dal fatto che l'installazione viene eseguita in modo remoto. Inoltre, se il programma di installazione di Solaris non rileva la presenza di una scheda video, viene presentata automaticamente la console. La tabella seguente descrive gli ambienti disponibili e i requisiti di memoria minimi per il loro utilizzo.

Tabella 7–1 Requisiti di memoria

Memoria minima 

Tipo di installazione 

128-383 MB 

Console 

384 MB o superiore 

GUI 

Descrizione dettagliata delle diverse opzioni di installazione:

Installazione con memoria minima di 128–383 MB

Questa opzione non utilizza un ambiente grafico, ma offre una finestra e la possibilità di aprire altre finestre. Richiede un lettore di DVD-ROM o di CD-ROM locale o remoto o una connessione di rete, una scheda video, tastiera e monitor. Se si esegue l'installazione usando l'opzione di avvio text e si dispone di una quantità di memoria sufficiente, la procedura viene avviata in un ambiente a finestre. Se si sta eseguendo l'installazione in modo remoto usando un collegamento tip o l'opzione di avvio nowin, è possibile eseguire l'installazione solo attraverso le schermate della console.

Installazione con 384 MB di memoria o superiore

Questa opzione mette a disposizione finestre, menu a discesa, pulsanti, barre di scorrimento e icone. Richiede un lettore di DVD-ROM o di CD-ROM locale o remoto o una connessione di rete, una scheda video, tastiera e monitor.

Miglioramenti ai pacchetti e alle patch dell'installazione JumpStart personalizzata

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 3/04.

Quando si esegue l'installazione o l'aggiornamento di Solaris utilizzando il metodo di installazione JumpStart personalizzato, sono presenti nuove personalizzazioni che consentono di eseguire le seguenti operazioni:

Per maggiori informazioni, vedere la Guida all’installazione di Solaris 10: metodo JumpStart personalizzato e installazioni avanzate.

x86: Designazione delle proprietà di avvio con il comando add_install_client

Questa funzione è stata introdotta nelle versioni Solaris Express 12/03 e Solaris 9 4/04.

Il comando add_install_client consente ora di impostare le proprietà di avvio dei client Solaris durante l'avvio dalla rete con PXE sui sistemi x86. L'opzione -b permette di eseguire le operazioni seguenti con il comando add_install_client.

Per maggiori informazioni, vedere le pagine man install_scripts(1M) e eeprom(1M) e la Guida all’installazione di Solaris 10: installazioni di rete.

Configurazione di più interfacce di rete durante l'installazione

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 12/03.

I programmi di installazione di Solaris consentono di configurare più interfacce durante l'installazione. È possibile preconfigurare queste interfacce nel file sysidcfg del sistema. In alternativa, è possibile configurare più interfacce durante l'installazione.

Per maggiori informazioni, vedere le pagine man sysidtool(1M) e sysidcfg(4). Vedere anche la Guida all’installazione di Solaris 10: installazioni di rete.

Sostituzione dell'interfaccia dalla riga di comando di installazione di Solaris

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 9/03.

L'interfaccia dalla riga di comando del programma di installazione di Solaris è stata sostituita per migliorare la facilità di utilizzo delle installazioni da console. Tutte le installazioni dalla console utilizzano il programma basato sui moduli per installare il sistema operativo Solaris.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man install-solaris(1M).

SPARC: Modifiche ai pacchetti a 64 bit

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Nelle precedenti versioni di Solaris, venivano forniti pacchetti separati per i componenti a 32 bit e quelli a 64 bit. La struttura dei pacchetti è ora stata semplificata e gran parte dei componenti a 32 e a 64 bit vengono inclusi in un singolo pacchetto. I pacchetti combinati mantengono il nome del pacchetto originale a 32 bit, mentre quelli a 64 bit non vengono più distribuiti.

La rimozione dei pacchetti a 64 bit semplifica l'installazione e migliora le prestazioni:

I pacchetti a 64 bit vengono rinominati con le seguenti convenzioni:

Può quindi rivelarsi necessario modificare lo script del metodo JumpStart personalizzato o altri script di installazione per rimuovere i riferimenti ai pacchetti a 64 bit.

Metodo di installazione boot WAN

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 12/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Solaris consente oggi di avviare il sistema e installare il software in una rete geografica (WAN) usando il protocollo HTTP. Il metodo di installazione boot WAN consente di installare Solaris su tutti i sistemi di una grande rete pubblica anche quando la sicurezza dell'infrastruttura di rete è incerta. Il boot WAN può essere utilizzato con nuove caratteristiche di sicurezza che garantiscono la confidenzialità dei dati e l'integrità dell'immagine di installazione.

Questo metodo di installazione consente di trasferire un archivio Solaris Flash cifrato a un client remoto usando la rete pubblica. Il boot WAN programma e quindi installa il sistema client eseguendo un'installazione JumpStart personalizzata. Per proteggere l'integrità dell'installazione è possibile usare una chiave privata per autenticare e cifrare i dati. È anche possibile trasmettere i dati e i file di installazione usando una connessione HTTP sicura configurando l'utilizzo dei certificati digitali sui sistemi interessati.

Per maggiori informazioni su questa funzione, vedere la Guida all’installazione di Solaris 10: installazioni di rete.

Creazione di volumi RAID-1 (mirror) con il metodo JumpStart personalizzato

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 4/04. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il metodo di installazione JumpStart personalizzato consente ora la creazione di volumi RAID-1 (mirror) durante l'installazione del sistema operativo Solaris. Il mirroring dei file system permette di proteggere il sistema, poiché i dati vengono duplicati su due dischi fisici. In caso di guasto di uno dei dischi in mirroring, i dati del sistema saranno ancora accessibili sul secondo disco.

In JumpStart, sono disponibili le nuove parole chiave riportate qui di seguito e i relativi valori da inserire nei profili per la creazione di file system in mirroring.

Per maggiori informazioni, vedere la Guida all’installazione di Solaris 10: metodo JumpStart personalizzato e installazioni avanzate.

Solaris Live Upgrade 2.1

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 8/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Solaris Live Upgrade consente di aggiornare un sistema senza interromperne il funzionamento. È possibile creare una copia dell'ambiente di boot corrente mentre questo è in esecuzione e quindi effettuare l'aggiornamento sulla copia. In alternativa, invece di effettuare un aggiornamento è possibile installare un archivio Solaris Flash su un ambiente di boot. La configurazione originale del sistema rimane pienamente funzionale e non viene in alcun modo modificata dall'aggiornamento o dall'installazione dell'archivio. Al momento opportuno, è sufficiente attivare il nuovo ambiente di boot e riavviare il sistema. Se l'operazione non dovesse riuscire, è possibile rimediare facilmente eseguendo un semplice reboot, che ripristinerà l'ambiente di boot originale. In questo modo si eliminano i tempi di inattività normalmente associati al processo di prova e valutazione.

Solaris Live Upgrade 2.1 introduce le seguenti funzionalità.

Per maggiori informazioni, vedere la Guida all’installazione di Solaris 10: Solaris Live Upgrade e pianificazione degli aggiornamenti.

Creazione di un nuovo ambiente di boot con il metodo di installazione JumpStart personalizzato

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Ora è possibile usare il metodo di installazione JumpStart per creare un ambiente di boot vuoto durante l'installazione di Solaris. In questo ambiente di boot vuoto può quindi essere copiato un archivio Solaris Flash da usare in un secondo momento.

Per maggiori informazioni, vedere la Guida all’installazione di Solaris 10: metodo JumpStart personalizzato e installazioni avanzate.

Archivi Solaris Flash

Le funzioni di Solaris Flash descritte in questa sezione sono state introdotte nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

La funzione di installazione Solaris Flash permette l'utilizzo di una singola installazione di riferimento di Solaris su un sistema. Questo sistema viene denominato sistema master. Successivamente, tale installazione può essere replicata su altri sistemi denominati cloni. Il processo viene eseguito come installazione iniziale e sovrascrive tutti i file del sistema clone.

Archivi differenziali e script di configurazione Solaris Flash

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 4/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

In questa versione di Solaris, la funzione di installazione Solaris Flash comprende una serie di innovazioni.

Per maggiori informazioni, vedere la Guida all’installazione di Solaris 10: archivi Solaris Flash (creazione e installazione). Questo manuale contiene anche informazioni sull'uso di Solaris Live Upgrade per l'installazione di un archivio differenziale.

Personalizzazione del contenuto di un archivio Solaris Flash

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 12/02. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

flarcreate è il comando utilizzato per la creazione di un archivio Flash di Solaris. Questo comando è stato arricchito di nuove opzioni che permettono di definire con maggiore versatilità il contenuto degli archivi da creare. È ora possibile escludere più file o directory. È anche possibile inserire nell'archivio una sottodirectory o un file appartenenti a una directory esclusa. Questa funzione è particolarmente utile quando si desidera escludere file di dati di grandi dimensioni che non si desidera clonare.

Per maggiori informazioni sull'utilizzo di queste opzioni, vedere la Guida all’installazione di Solaris 10: archivi Solaris Flash (creazione e installazione).


Nota –

Solaris Flash era in precedenza denominato Web Start Flash.


Nuovi comandi per il registro dei prodotti Solaris

Questi miglioramenti sono stati introdotti nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 4/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il comando prodreg è stato aggiornato con l'aggiunta di nuove funzionalità analoghe a quelle dell'interfaccia utente grafica del registro dei prodotti di Solaris. È ora possibile usare i seguenti sottocomandi di prodreg dalla riga di comando o negli script di amministrazione per eseguire una serie di operazioni.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man prodreg(1M) e il manuale System Administration Guide: Basic Administration.

Gruppo software Reduced Networking

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

È ora possibile creare sistemi più sicuri su cui è abilitato un insieme più ristretto di servizi di rete selezionando o specificando il gruppo software Reduced Networking (SUNWCrnet) al momento dell'installazione. Il gruppo software Reduced Networking include alcuni programmi di amministrazione del sistema e una console di testo multiutente. SUNWCrnet consente al sistema di riconoscere le interfacce di rete. Durante l'installazione è possibile personalizzare la configurazione del sistema aggiungendo pacchetti software e attivando i servizi di rete appropriati.

Per maggiori informazioni, vedere la Guida all’installazione di Solaris 10: metodo JumpStart personalizzato e installazioni avanzate.

Modifica delle tabelle delle partizioni dei dischi usando un indice virtuale (VTOC)

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il programma di installazione di Solaris consente ora di caricare le slice esistenti dalla tabella dell'indice virtuale (VTOC). È quindi possibile preservare e utilizzare le tabelle delle slice esistenti durante l'installazione invece di utilizzare il layout predefinito del disco impostato dal programma di installazione.

x86: Nuovo layout delle partizioni del disco di avvio predefinito

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Una nuova funzione del programma di installazione di Solaris si riferisce al layout delle partizioni del disco di avvio. Questo layout, nell'impostazione predefinita, ospita la partizione di servizio dei sistemi x86 di Sun. Questo programma di installazione permette di preservare la partizione di servizio esistente.

Il nuovo layout predefinito include le seguenti partizioni.

Per usare questa disposizione, selezionare Predefinito quando il programma di installazione di Solaris chiede di scegliere il layout del disco di boot.


Nota –

Se si installa Solaris per sistemi x86 su un sistema su cui non è presente una partizione di servizio, il programma di installazione di Solaris non crea più questa partizione automaticamente. Per creare la partizione di servizio sul sistema è necessario usare il CD diagnostico del sistema. Una volta creata la partizione di servizio, installare il sistema operativo Solaris.

Per informazioni sulla creazione della partizione di servizio, vedere la documentazione dell'hardware.


Per maggiori informazioni, vedere la Guida all’installazione di Solaris 10: metodo JumpStart personalizzato e installazioni avanzate.

Supporto per i profili LDAP (Lightweight Directory Access Protocol) versione 2

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 12/02. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

I programmi di installazione di Solaris supportano ora i profili LDAP versione 2. Questi profili permettono di configurare il sistema per l'uso del livello di credenziali dei proxy. Durante l'uso dei programmi di installazione di Solaris, è possibile specificare il nome distinto e la password per il bind con il proxy LDAP. Con qualsiasi metodo di installazione, è possibile preconfigurare LDAP prima dell'installazione usando le parole chiave proxy_dn e proxy_password nel file sysidcfg.

Per maggiori informazioni, vedere la Guida all’installazione di Solaris 10: installazioni di rete.

Miglioramenti alla sicurezza

Questa sezione descrive tutti i miglioramenti alle funzioni di sicurezza che sono stati introdotti o modificati in Solaris 10 3/05 rispetto alla versione Solaris 9 distribuita originariamente nel maggio 2002. La Gestione delle autorizzazioni dei processi e il Gruppo software Reduced Networking rivestono particolare importanza. Per informazioni sulle funzioni di sicurezza introdotte in Solaris 10 7/05, vedere Miglioramenti alla sicurezza.

Oltre alle funzioni di sicurezza descritte in questa sezione, vedere anche le descrizioni delle seguenti funzioni legate alla sicurezza nelle sezioni relative agli sviluppatori e all'installazione:

Firma di oggetti ELF

Questa funzione è stata introdotta in Solaris 10 3/05.

Le librerie e i file eseguibili di Solaris 10 includono firme digitali che permettono di verificarne l'integrità. La firma digitale consente infatti di rilevare eventuali modifiche accidentali o manomissioni intenzionali nel contenuto eseguibile del file.

I plugin per il framework crittografico di Solaris sono sottoposti a una verifica automatica quando vengono caricati dal sistema. Il comando elfsign permette di verificare manualmente i file firmati. Inoltre, sviluppatori e amministratori possono usare elfsign per firmare il proprio codice.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man elfsign(1).

Gestione delle autorizzazioni dei processi

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

In Solaris, le attività amministrative che in precedenza richiedevano le autorizzazioni di superutente sono ora protette dalla gestione delle autorizzazioni dei processi. Questo metodo utilizza i privilegi per limitare i processi al livello di comando, di utente, di ruolo o di sistema. Un privilegio è una precisa autorizzazione richiesta dal processo per eseguire un'operazione. Il sistema assegna ai processi solo i privilegi richiesti per eseguire l'attività in corso. In questo modo si riducono le possibili violazioni ai processi root. Inoltre, il numero di programmi setuid è stato fortemente ridotto.

Una volta installati, Software Express e Solaris 10 3/05 sono totalmente compatibili con le versioni precedenti del sistema operativo Solaris in termini di miglioramenti applicati ai privilegi. Ai programmi non modificati che vengono eseguiti come utente root vengono assegnati tutti i privilegi.

Protezione dei dispositivi – I dispositivi sono protetti dall'applicazione di criteri di sicurezza. Questi criteri vengono impostati tramite i privilegi. In questo modo, le autorizzazioni del file del dispositivo non sono i soli fattori a determinarne la disponibilità. Per utilizzarlo sono necessari anche i privilegi appropriati.

Le interfacce di sistema in precedenza protette dalle autorizzazioni UNIX sono ora protette dai privilegi. Ad esempio, i membri del gruppo sys non sono più automaticamente autorizzati ad aprire il dispositivo /dev/ip. I processi che vengono eseguiti con il privilegio net_rawaccess possono accedere al dispositivo /dev/ip. All'avvio del sistema, l'accesso a tutti i dispositivi è negato fino all'esecuzione del comando devfsadm. I criteri iniziali sono i più severi che è possibile impostare. Questi criteri impediscono a tutti gli utenti con l'eccezione del superutente l'attivazione delle connessioni.

Vedere anche le seguenti pagine man:

I processi che richiedono l'accesso alle informazioni della MIB Solaris IP devono aprire /dev/arp ed eseguire il push dei moduli “tcp” e “udp”. Non sono richiesti privilegi. Questo metodo equivale ad aprire /dev/ip ed eseguire il push dei moduli “arp”, “tcp” e “udp”. Poiché /dev/ip richiede un accesso con privilegi, l'utilizzo di /dev/arp è preferibile.

Per maggiori informazioni, vedere le seguenti sezioni del manuale System Administration Guide: Security Services :

Modifiche a PAM in Solaris 10

Il nuovo modulo pam_deny è stato introdotto nel programma pilota Software Express e rivisto nella versione Solaris 10 Beta 4. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05. Il modulo può essere usato per negare l'accesso a un determinato servizio PAM. Nell'impostazione predefinita, il modulo pam_deny non viene utilizzato. Per maggiori informazioni, vedere la pagina man pam_deny(5).

Solaris 10 include le seguenti modifiche al framework PAM.

Modifiche a pam_ldap

Le seguenti modifiche a pam_ldap sono state introdotte in Solaris Express 10/04, ad eccezione della funzionalità di gestione degli account. Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 12/02. Per maggiori informazioni su queste modifiche, vedere la pagina man pam_ldap(5).


Nota –

Non è possibile eseguire un aggiornamento automatico delle modifiche elencate in precedenza. Di conseguenza, un aggiornamento a Solaris 10 o a una versione successiva non può aggiornare automaticamente il file pam.conf esistente per riprodurre le modifiche apportate a pam_ldap. Se il file pam.conf esistente contiene una configurazione pam_ldap, il file CLEANUP informa l'utente al termine dell'aggiornamento. Esaminare il file pam.conf e apportare eventualmente le modifiche necessarie.


Vedere anche le seguenti pagine man:

Per maggiori informazioni sui servizi di denominazione e di directory di Solaris, vedere il manuale System Administration Guide: Naming and Directory Services (DNS, NIS, and LDAP). Per informazioni sulle funzioni di sicurezza di Solaris, vedere il manuale System Administration Guide: Security Services.

Miglioramenti alla Secure Shell di Solaris

Questa descrizione è stata introdotta in Solaris Express 10/04.

In Solaris 10 sono stati introdotti i seguenti miglioramenti alla Secure Shell:

Per maggiori informazioni sulla sicurezza in Solaris 10, vedere il manuale System Administration Guide: Security Services.

OpenSSL e motore OpenSSL PKCS#11

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 8/04.

Questa versione di Solaris include le librerie e i comandi OpenSSL in /usr/sfw.

Include inoltre un'interfaccia del motore OpenSSL per PKCS#11, in modo che gli utenti di OpenSSL possano accedere ai provider di crittografia hardware e software del Solaris Cryptographic Framework.


Nota –

A causa delle limitazioni alle importazioni crittografiche imposte in alcuni paesi, gli algoritmi crittografici a chiave simmetrica sono limitati a 128 bit se non è installato il pacchetto SUNWcry. Il pacchetto SUNWcry non è incluso in Solaris. È invece disponibile per essere scaricato separatamente.


Daemon sshd e /etc/default/login

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 10/04.

Il daemon sshd utilizza le variabili presenti in /etc/default/login e il comando login. Le variabili etc/default/login possono essere modificate dai valori presenti nel file sshd_config.

Per maggiori informazioni, vedere “Solaris Secure Shell and Login Environment Variables” nel manuale System Administration Guide: Security Services. Vedere anche la pagina man sshd_config(4).

Nuove opzioni per le password per gli account non di login e per gli account bloccati

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 10/04.

Il comando passwd dispone di due nuove opzioni, -N e -u. L'opzione -N crea una password per un account non usato per il login. Questa opzione è utile per gli account che non devono essere utilizzati per il login ma che devono eseguire lavori cron. L'opzione -u sblocca un account precedentemente bloccato.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man passwd(1).

L'opzione -setcond del comando auditconfig è stata rimossa

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 10/04.

L'opzione -setcond del comando auditconfig è stata rimossa. Per disabilitare temporaneamente la revisione, usare il comando audit -t. Per riavviare la revisione, usare il comando audit -s.

Criterio di revisione perzone

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 8/04.

Il criterio di revisione perzone permette di revisionare individualmente le zone non globali. In ogni zona viene eseguito un daemon di revisione separato. Il daemon utilizza file di configurazione specifici per la zona. Viene inoltre utilizzata una coda di revisione specifica per la zona. Nella configurazione predefinita, il criterio è disabilitato.

Per maggiori informazioni, vedere le pagine man auditd(1M) e auditconfig(1M).

Miglioramenti a Kerberos

Questi miglioramenti a Kerberos sono inclusi in Solaris 10. Diversi miglioramenti erano stati introdotti in precedenti versioni di Software Express.

Wrapper TCP per rpcbind

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 4/04.

Al comando rpcbind è stato aggiunto il supporto per i wrapper TCP. Questo supporto consente all'amministratore di limitare le chiamate a rpcbind ad alcuni specifici host. L'amministratore può anche registrare nel log tutte le chiamate a rpcbind.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man rpcbind(1M).

Token di revisione e opzione dei criteri di revisione zonename

La tecnologia di partizionamento Solaris Zones è stata introdotta in Solaris Express 2/04. Vedere Tecnologia di partizionamento software Solaris Zones. I miglioramenti correlati a zonename qui descritti sono stati anch'essi introdotti in Solaris Express 2/04.

Il token di revisione zonename registra il nome della zona in cui si verifica l'evento di revisione. L'opzione zonename audit policy determina, per tutte le zone, se il token zonename è incluso nei record di revisione. Se i criteri per la preselezione della classe di revisione sono diversi nelle varie zone non globali, può essere opportuno analizzare i record di revisione per zona. Il criterio di revisione zonename consente di selezionare i record di revisione per zona.

Vedere “Auditing and Solaris Zones” nel manuale System Administration Guide: Security Services.

Per maggiori informazioni, vedere le pagine man audit.log(4), auditconfig(1M) e auditreduce(1M). Vedere anche “Using Solaris Auditing in Zones” nel manuale System Administration Guide: Solaris Containers-Resource Management and Solaris Zones.

Comandi utente per il framework crittografico di Solaris

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 1/04.

I comandi digest, mac ed encrypt ora includono un'opzione che permette di elencare gli algoritmi disponibili per ciascun comando. Per i comandi mac ed encrypt, l'output include la lunghezza delle chiavi accettate da ciascun algoritmo. Inoltre, l'opzione -I <IV-file> è stata rimossa dai comandi encrypt e decrypt.

Per maggiori informazioni, vedere il Capitolo 14, “Solaris Cryptographic Framework (Tasks)” e “Protecting Files With the Solaris Cryptographic Framework” nel manuale System Administration Guide: Security Services.

Vedere anche le pagine man encrypt(1), digest(1) e mac(1).

Parametri di configurazione IKE

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 1/04.

Al file /etc/inet/ike/config sono stati aggiunti parametri di ritrasmissione e di timeout dei pacchetti. I parametri consentono all'amministratore di configurare la negoziazione IKE fase 1 (modalità principale). La configurazione consente al sistema Solaris IKE di interoperare con le piattaforme che implementano il protocollo IKE in modo differente. I parametri facilitano anche le regolazioni legate alle interferenze di rete e in presenza di forte traffico.

Per una descrizione dettagliata dei parametri, vedere la pagina man ike.config(4).

SASL (Simple Authentication and Security Layer)

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 12/03.

La funzione SASL (Simple Authentication and Security Layer) fornisce agli sviluppatori di applicazioni le interfacce per aggiungere funzioni di autenticazione, il controllo dell'integrità dei dati e la cifratura ai protocolli basati sulla connessione.

Per maggiori informazioni, vedere SASL per gli sviluppatori.

Vedere anche il Capitolo 17, “Using SASL”, nel manuale System Administration Guide: Security Services.

L'ora di revisione adotta il formato ISO 8601

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 12/03.

I token “file” e “header” ora riportano l'ora nel formato ISO 8601. Ad esempio, l'output del comando praudit per il token file è il seguente:

Vecchio token file:

file,Mon Oct  13 11:21:35 PDT 2003, + 506 msec, 
/var/audit/20031013175058.20031013182135.machine1
Nuovo token file:

file,2003-10-13 11:21:35.506 -07:00, 
/var/audit/20031013175058.20031013182135.machine1
Vecchio token header:

header,173,2,settppriv(2),,machine1,
Mon Oct 13 11:23:31 PDT 2003, + 50 msec
Nuovo token header:

header,173,2,settppriv(2),,machine1,
2003-10-13 11:23:31.050 -07:00

Anche l'output XML è stato modificato. Ad esempio, l'output del comando praudit -x per il token file è il seguente:


<file iso8601="2003-10-13 11:21:35.506 -07:00">
/var/audit/20031013175058.20031013182135.machine1</file>

Gli script o gli strumenti personalizzati che analizzano l'output di praudit possono richiedere alcuni cambiamenti per adattarsi a queste modifiche.

Per maggiori informazioni, vedere il Capitolo 27, “Solaris Auditing (Overview)” e “Changes to Solaris Auditing for the Solaris 10 Release” nel manuale System Administration Guide: Security Services.

BART (Basic Audit and Reporting Tool)

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 11/03.

BART (Basic Audit and Reporting Tool) è un programma di utilità dalla riga di comando che consente agli OEM, agli utenti avanzati e agli amministratori di sistema di eseguire un controllo a livello di file del contenuto software di un sistema. Il programma è utile per raccogliere informazioni sui componenti installati su un sistema. BART consente anche di confrontare i sistemi installati e di verificare le modifiche al contenuto di un sistema nel tempo.

Per maggiori informazioni, vedere il Capitolo 5, “Using the Basic Audit Reporting Tool (Tasks)”, nel manuale System Administration Guide: Security Services.

Vedere anche le pagine man bart_manifest(4), bart_rules(4) e bart(1M).

IPsec e il framework crittografico di Solaris

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 9/03.

IPsec utilizza il framework crittografico di Solaris al posto dei propri moduli di cifratura e autenticazione. I moduli sono ottimizzati per la piattaforma SPARC. Oltre a questo, un nuovo programma di utilità dalla riga di comando (ipsecalgs) e una nuova API consentono di interrogare l'elenco degli algoritmi IPsec supportati e altre proprietà IPsec.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man ipsecalgs(1M).

Nel manuale System Administration Guide: IP Services, vedere il Capitolo 18, “IP Security Architecture (Overview)” e “Authentication and Encryption Algorithms in IPsec”.

Framework crittografico di Solaris per gli amministratori di sistema

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il framework crittografico di Solaris fornisce servizi di crittografia alle applicazioni nell'ambiente Solaris. L'amministratore di sistema può controllare quali algoritmi di cifratura vengono usati con il comando cryptoadm. Il comando cryptoadm consente di eseguire le seguenti funzioni:

Il framework include plugin per gli algoritmi AES, DES/3DES, RC4, MD5, SHA-1, DSA, RSA e Diffie-Hellman. I plugin possono essere aggiunti o rimossi all'occorrenza.

I comandi encrypt, decrypt, digest e mac utilizzano tutti gli algoritmi crittografici del framework.

Per maggiori informazioni, vedere il Capitolo 13, “Solaris Cryptographic Framework (Overview)”, nel manuale System Administration Guide: Security Services.

Vedere anche le seguenti pagine man:

Log di revisione remoto

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Oltre a registrare gli eventi di revisione nel log di revisione binario, Solaris consente di registrare gli eventi di revisione in syslog.

La generazione dei dati syslog consente di utilizzare gli stessi strumenti di gestione e di analisi disponibili per i messaggi syslog in diversi ambienti Solaris e non Solaris (workstation, server, firewall e router). Utilizzando syslog.conf per instradare i messaggi di revisione verso una posizione di memorizzazione remota, è possibile proteggere i dati di log da alterazioni o cancellazioni prodotte nel corso di una violazione. In ogni caso, l'opzione syslog fornisce solo un riepilogo dei dati dei record di revisione. Inoltre, quando i dati di syslog vengono memorizzati su un sistema remoto, possono essere soggetti ad attacchi di rete (negazione di servizio o indirizzi di origine falsi o alterati).

Per maggiori informazioni, vedere il Capitolo 27, “Solaris Auditing (Overview)” e “Audit Files” nel manuale System Administration Guide: Security Services.

Vedere anche le seguenti pagine man:

Miglioramenti al server FTP

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Sono stati apportati alcuni miglioramenti alla scalabilità e alla registrazione nel log dei trasferimenti al server FTP:

Il client e il server FTP supportano ora Kerberos. Per maggiori informazioni, vedere la pagina man ftp(4) e la sezione “Kerberos User Commands” nel manuale System Administration Guide: Security Services.

Inoltre, ftpcount e ftpwho supportano ora l'opzione -v, che visualizza il conteggio degli utenti e informazioni sul processo per le classi del server FTP definite nei file ftpaccess.

Per maggiori informazioni su queste modifiche, vedere le seguenti pagine man:

Client FTP

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Solaris include una modifica al client FTP. Nell'impostazione predefinita, un client FTP Solaris connesso a un server FTP Solaris elenca sia le directory che i file normali quando si utilizza il comando ls. Se il server FTP non esegue il sistema operativo Solaris, è possibile che le directory non vengano comprese nell'elenco.

Per consentire di adottare il comportamento predefinito di Solaris nelle connessioni a server FTP non Solaris, il file /etc/default/ftp può essere modificato sui singoli client Solaris. Per effettuare la modifica a livello di singolo utente è possibile impostare la variabile d'ambiente FTP_LS_SENDS_NLST.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man ftp(4).

Il client e il server FTP supportano ora Kerberos. Per maggiori informazioni, vedere la pagina man ftp(4) e la sezione “Kerberos User Commands” nel manuale System Administration Guide: Security Services.

Memorizzazione delle chiavi di IKE sulla scheda Sun Crypto Accelerator 4000

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 12/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

IKE può essere ora eseguito sia sulle reti IPv6 che su quelle IPv4. Per informazioni sulle parole chiave specifiche dell'implementazione IPv6, vedere le pagine man ifconfig(1M) e ike.config(4).

Quando al sistema è collegata una scheda Sun Crypto Accelerator 4000, IKE può delegare le operazioni di calcolo intensive alla scheda, liberando il sistema operativo per altre attività. IKE può utilizzare la scheda anche per memorizzare le chiavi pubbliche, quelle private e i certificati pubblici. La memorizzazione delle chiavi su un componente hardware separato migliora ulteriormente la sicurezza.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man ikecert(1M).

Vedere anche le seguenti sezioni nel manuale System Administration Guide: IP Services :

IKE accelerato via hardware

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 4/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Le operazioni a chiave pubblica in IKE possono essere accelerate mediante una scheda Sun Crypto Accelerator 1000 o Sun Crypto Accelerator 4000. Lo svolgimento delle operazioni viene delegato alla scheda. Il trasferimento delle operazioni alla scheda accelera la cifratura e riduce il carico di lavoro per le risorse del sistema operativo Solaris.

Per informazioni su IKE, vedere le seguenti sezioni nel manuale System Administration Guide: IP Services :

Miglioramento di ipseckey

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

L'analizzatore ipseckey fornisce un ausilio più efficace agli amministratori di rete che hanno installato IPsec o IKE sui propri sistemi. Il comando ipseckey monitor fornisce un'indicazione di data e ora per ciascun evento.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man ipseckey(1M).

Propagazione delle credenziali sulle connessioni di loopback

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Questa versione di Solaris introduce ucred_t * come rappresentazione astratta delle credenziali di un processo. Queste credenziali possono essere richiamate con door_ucred() nei server delle porte e getpeerucred() per le connessioni di loopback. Le credenziali possono essere ricevute utilizzando recvmsg().

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man socket.h(3HEAD).

Il token di revisione “header” contiene informazioni sull'host

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

L'header token nei record di revisione è stato ampliato e ora include il nome dell'host.

Il vecchio header veniva visualizzato come segue:


header,131,4,login - local,,Wed Dec 11 14:23:54 2002, + 471 msec

Il nuovo header esteso viene visualizzato come segue:


header,162,4,login - local,,example-hostname,
Fri Mar 07 22:27:49 2003, + 770 msec

Gli script o gli strumenti personalizzati che analizzano l'output di praudit possono richiedere un aggiornamento a causa di questa modifica.

Per maggiori informazioni, vedere il Capitolo 30, “Solaris Auditing (Reference)” e “header Token” nel manuale System Administration Guide: Security Services.

Miglioramenti delle funzioni di revisione

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 8/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

I miglioramenti alle funzioni di revisione di Solaris riducono i dati indesiderati nella traccia e consentono agli amministratori di usare script XML per analizzare la traccia di revisione. Le modifiche sono le seguenti:

Per maggiori informazioni, vedere le seguenti sezioni del manuale System Administration Guide: Security Services :

Nuovo token di revisione path_attr

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il token di revisione path_attr contiene informazioni sul percorso di accesso di un oggetto. Il percorso di accesso specifica la sequenza di oggetti di file di attributi al di sotto dell'oggetto token del percorso. Le chiamate di sistema come openat() accedono ai file degli attributi. Per maggiori informazioni sugli attributi estesi dei file, vedere la pagina man fsattr(5).

Il token path_attr include tre campi:

Il comando praudit visualizza il token path_attr in questo modo:


path_attr,1,attr_file_name

Per maggiori informazioni, vedere il Capitolo 30, “Solaris Auditing (Reference)” e “path_attr Token” nel manuale System Administration Guide: Security Services.

Controllo della cronologia delle password

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Per gli account di login definiti nei file locali, è possibile impostare una cronologia di password che può memorizzare fino a 26 password precedenti. Quando l'utente modifica una password, il tentativo non riesce se la nuova password corrisponde ad una di quelle incluse nella cronologia. È anche possibile disabilitare il controllo del nome di login.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man passwd(1).

Nuova versione della funzione crypt()

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 12/02. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

La cifratura protegge le password dalla violazione da parte di estranei. Il software comprende ora tre moduli di cifratura rigorosa delle password:

Per informazioni sulla protezione delle password degli utenti con questi nuovi moduli di cifratura, vedere le seguenti sezioni del manuale System Administration Guide: Security Services :

Per informazioni sulla solidità dei moduli, vedere le pagine man crypt_bsdbf(5), crypt_bsdmd5(5) e crypt_sunmd5(5).

Miglioramenti alle prestazioni del sistema

Questa sezione descrive tutte le funzioni relative alle prestazioni che sono state introdotte o migliorate in Solaris 10 3/05 rispetto alla versione Solaris 9 distribuita originariamente nel maggio 2002. La descrizione della funzione “Nuova architettura per gli stack di rete” riveste una particolare importanza.

Nuova architettura per gli stack di rete

Questa nuova architettura riveste una notevole importanza in Solaris 10. Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 10/03.

La nuova architettura dello stack di rete per le connessioni TCP consente prestazioni estremamente accelerate e una migliore scalabilità. Questa innovazione consente alle funzioni di rete di Solaris di partizionare verticalmente il carico di lavoro usando un progetto lockless basato su un classificatore IP. Questo progetto riduce il carico delle operazioni di sincronizzazione e la comunicazione tra le CPU. I miglioramenti sono riscontrabili in tutti i carichi di lavoro di rete e sono trasparenti per gli utenti.

Contatori di prestazioni della CPU

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 4/04.

Il sistema CPC (CPU Performance Counter) fornisce un migliore accesso alle funzioni di analisi delle prestazioni disponibili sui processori SPARC e x86.

I comandi CPC, cpustat e cputrack, dispongono di una migliore sintassi dalla riga di comando per specificare le informazioni sulla CPU. Nelle precedenti versioni di Solaris era necessario specificare due contatori. La configurazione di entrambi i comandi consente ora di specificare un solo contatore. Per le misurazioni di tipo semplice è anche possibile omettere la configurazione del contatore.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man cpustat(1M) Per maggiori informazioni sull'utilizzo del comando cputrack, vedere la pagina man cputrack(1).

Prestazioni di sistema migliorate in presenza di un gran numero di interfacce

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Le prestazioni durante le operazioni di attivazione di un grande numero di interfacce, come le reti locali virtuali (VLAN) e i tunnel, è stata migliorata in modo significativo. È comunque consigliabile evitare l'utilizzo di un grande numero (migliaia) di instradamenti con un grande numero (migliaia) di interfacce.

Miglioramento delle prestazioni del logging UFS

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 12/02. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il logging UFS permette un riavvio del sistema più veloce. Poiché le transazioni dei file system sono già memorizzate, il controllo del file system non è richiesto se il file system è già coerente.

Inoltre, le prestazioni del logging UFS sono superiori a quelle dei file system senza logging in questa versione di Solaris. I risultati del benchmark SPECsfs (Standard Performance Evaluation Corporation system file server) mostrano che le prestazioni dei file system attivati via NFS con il logging abilitato equivalgono a quelle dei file system senza logging UFS. In alcune configurazioni basate sugli I/O, i file system UFS con il logging abilitato superano le prestazioni dei file system UFS senza logging di circa il 25%. In altri test, le prestazioni dei file system con il logging UFS abilitato risultano di 12 volte superiori rispetto a quelle dei file system senza logging.

Per informazioni sull'abilitazione del logging su un file system UFS, vedere il manuale System Administration Guide: Devices and File Systems o la pagina man mount_ufs(1M).

MPO (Memory Placement Optimization)

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 9/02. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il dispatcher di Solaris e il sottosistema della memoria virtuale sono stati migliorati per ottimizzare il tempo richiesto dalle applicazioni per accedere alla memoria. Questa modifica può migliorare automaticamente le prestazioni di varie applicazioni. Attualmente, la funzione è implementata per supportare piattaforme specifiche come i sistemi Sun Fire 3800–6800, i sistemi Sun Fire 12K e Sun Fire 15K.

Vedere anche il white paper tecnico Solaris Memory Placement Optimization and Sun Fire Servers sul sito Web:

http://sundoc.central.sun.com/dm/index.jsp

Supporto delle pagine di grandi dimensioni in DISM (Dynamic Intimate Shared Memory)

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 9/02. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Viene ora fornito un supporto delle pagine di grandi dimensioni per DISM (Dynamic Intimate Shared Memory). Questo tipo di supporto può migliorare le prestazioni delle applicazioni che sono in grado di ridimensionare in modo dinamico la memoria condivisa.

Per maggiori informazioni sulle operazioni di controllo della memoria condivisa, vedere la pagina man shmop(2).

Gestione dei dispositivi

Questa sezione descrive tutte le funzioni relative alla gestione dei dispositivi che sono state introdotte o migliorate in Solaris 10 3/05 rispetto alla versione Solaris 9 distribuita originariamente nel maggio 2002. Per informazioni sulle funzioni di gestione dei dispositivi introdotte nella precedente versione, Solaris 10 7/05, vedere Miglioramenti alla gestione dei dispositivi.

Driver nuovi e aggiornati

Le funzionalità relative ai driver sono state introdotte o migliorate in Solaris Express 10/04.

Driver Gigabit Ethernet bge per Broadcom bcm57xx

Solaris Express 10/04 conteneva un driver bge migliorato per il supporto dei chipset gigabit Ethernet Broadcom 5700/5701/5705/5782.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man bge(7D).

Handle asy IXON/IXOFF nel driver

Questa funzione consente una risposta rapida per il controllo di flusso del software sulle piattaforme x86. La maggiore rapidità di risposta evita le situazioni in cui asy può entrare in stallo a causa di un carattere XOFF o XON incorporato nei dati in sospeso.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man asy(7D).

Driver per porta parallela ECP

Il driver lp utilizzato originariamente per la stampa su porta parallela nelle piattaforme x86 non supportava la modalità ECP (Enterprise CRM Platform). Il nuovo driver ECPP per la stampa su porta parallela fornisce un solido supporto ECP per i sistemi x86.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man ecpp(7D).

Driver UHCI

È stato aggiunto un meccanismo di trasferimento interrupt-out al nuovo driver UHCI (Universal Host Controller Interface) per piattaforme x86. Questa nuova funzione permette di trasferire i dati urgenti ai dispositivi attraverso Interrupt Out con un'alta priorità.

Il nuovo driver UHCI include ulteriori nuove funzioni:

In Solaris 10 3/05, il driver UHCI è disponibile per le piattaforme x86 e SPARC.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man uhci(7D).

Supporto dei controller Adaptec AdvancedRAID

È stato aggiunto il supporto software dei controller Adaptec AdvancedRAID per le piattaforme x86. Questa funzionalità permette di utilizzare gli array di dischi SCSI RAID sia come unità di dati che come unità di avvio. Non sono supportati i CD-ROM, i DVD o le unità nastro SCSI, né le configurazioni online.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man aac(7D).

Supporto dei controller Dell/LSI SCSI RAID PERC

È stato aggiunto il supporto software dei controller Dell/LSI SCSI RAID PERC per le piattaforme x86. Questa funzionalità permette agli utenti di utilizzare gli array di dischi SCSI RAID sia come unità di dati che come unità di avvio. Non sono supportati i CD-ROM, i DVD o le unità nastro SCSI, né le configurazioni online.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man amr(7D).

Supporto della scheda di rete Realtek RTL8139

Solaris 10 fornisce il supporto del chipset Realtek fast Ethernet RTL8139 sulle piattaforme x86.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man rtls(7D).

Driver audio audio810

È stato aggiunto il driver audio810 per le piattaforme x86. Questo driver supporta i controller audio incorporati nei chip Intel ICH3, ICH4, ICH5 e AMD 8111. Supporta inoltre le interfacce per mixer audio di Solaris e permette agli utenti di utilizzare l'hardware audio per la riproduzione o la registrazione di suoni.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man audio810(7D).

Supporto dei controller SATA

È stato aggiunto il supporto software di alcuni controller SATA per le piattaforme x86. Questa funzionalità permette agli utenti di utilizzare i dischi rigidi Serial ATA sia come unità di dati che come unità di avvio.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man ata(7D).

Supporto di 1394 (FireWire) e delle unità di memoria di massa sui sistemi x86

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 10/04.

In questa versione di Solaris, il driver per controller host 1394 OpenHCI è stato aggiornato con l'aggiunta del supporto per i sistemi x86. In precedenza, il supporto della tecnologia 1394 (FireWire) era disponibile solo sui sistemi SPARC.

IEEE 1394 è anche noto con il nome del marchio di Apple Computer, FireWire.

1394 è un bus seriale standard che supporta il trasferimento dei dati a velocità di 100 Mbit/sec, 200 Mbit/sec o 400 Mbit/sec. Il bus gestisce velocemente i dati dei dispositivi di elettronica di consumo, ad esempio le videocamere, grazie alla sua elevata ampiezza di banda e alle capacità isocrone.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man hci1394(7D).

In questa versione di Solaris è stato introdotto il driver scsa1394 per supportare i dispositivi di memoria di massa 1394 conformi alla specifica SBP-2 (Serial Bus Protocol 2). Questo driver supporta sia le unità di memoria di massa 1394 alimentate dal bus che quelle dotate di alimentazione autonoma. In precedenza, erano supportate solo le videocamere 1394.

Le unità di memoria di massa 1394 vengono gestite come supporti removibili. Per la formattazione dei dispositivi di memoria di massa 1394 è possibile utilizzare il comando rmformat. L'uso di un dispositivo di memoria di massa 1394 non presenta differenze rispetto all'uso di un'unità USB. È possibile attivare, espellere, e rimuovere o inserire “a caldo” i dispositivi 1394.

Per maggiori informazioni sull'uso di questi dispositivi, vedere la pagina man hci1394(7D) Vedere anche il Capitolo 8, “Using USB Devices (Tasks)”, nel manuale System Administration Guide: Devices and File Systems.

Listener IPP (Internet Printing Protocol)

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 10/04.

Il listener IPP (Internet Printing Protocol) per la stampa in rete opera insieme al server Web Apache, fornito in dotazione con Solaris. IPP utilizza HTTP per il trasporto delle richieste. Utilizzando il server Web Apache, il listener carica le richieste di stampa IPP e le elabora. Il listener IPP resta in attesa delle richieste HTTP sulla porta 631 e quindi le comunica al sistema di stampa.

Per maggiori informazioni, vedere il manuale System Administration Guide: Advanced Administration.

Connettività Fibre Channel per i dispositivi di memorizzazione

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 8/04.

Lo stack di I/O Solaris Fibre Channel comprende funzioni di connettività e multipathing per i dispositivi Fibre Channel delle reti SAN (Storage Area Network). In questa versione sono stati apportati i seguenti miglioramenti:


Nota –

Le precedenti versioni SAN venivano distribuite tramite SunSolveSM e il Sun Download Center (SDLC) in set di patch e pacchetti per i sistemi operativi Solaris 8 e Solaris 9. In futuro, le nuove funzionalità SAN verranno integrate e distribuite direttamente con Solaris.


Per maggiori informazioni sulle reti SAN e per consultare la relativa documentazione, accedere a http://www.sun.com/storage/san/.

Supporto migliorato delle stampanti

Questa funzione è stata introdotta nelle versioni Solaris Express 6/04 e Solaris 9 9/04.

In questa versione sono state apportate modifiche che consentono di supportare una vasta gamma di stampanti. Questo supporto viene ottenuto grazie al software aggiuntivo di conversione, al processore RIP e ai file di descrizione delle stampanti PostScriptTM (PPD).

Le funzionalità aggiuntive consentono l'utilizzo tramite i file PPD di stampanti come il modello Lexmark Optra E312 o il modello Epson Stylus Photo 1280.

Si tratta di funzionalità utili per le stampanti che non possiedono capacità di elaborazione PostScript residenti.

Inoltre, gli strumenti di stampa esistenti in Solaris ora dispongono dell'opzione -n del comando lpadmin. Questa opzione consente di indicare un file PPD da utilizzare quando si crea una nuova coda di stampa o se ne modifica una esistente.

Le schermate della Gestione stampa di Solaris sono state modificate in modo da consentire la scelta di un file PPD per la coda di stampa, selezionando il produttore, il modello e il driver della stampante. Si tratta di un sostanziale miglioramento rispetto alle versioni precedenti di Solaris, in cui l'elenco dei tipi di stampanti e le informazioni sul supporto del formato PostScript o del testo ASCII da parte delle stampanti erano limitati.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man lpadmin(1M) e il manuale System Administration Guide: Advanced Administration.

Driver del disco comuni in Solaris

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 5/04.

In questa versione di Solaris, i driver del disco per le piattaforme SPARC e x86 sono stati uniti in un singolo driver. Questa modifica porta alla creazione di un solo file sorgente per i seguenti 3 driver:

Nelle precedenti versioni di Solaris, erano richiesti tre diversi driver per supportare i dischi SCSI e in fibra ottica sulle piattaforme SPARC e x86. Tutti i programmi relativi ai dischi, come format, fmthard e fdisk, sono stati aggiornati per supportare queste modifiche.

Per maggiori informazioni, vedere le pagine man sd(7D) e ssd(7D).

Oltre a questo, il supporto di Solaris per le etichette EFI dei dischi è disponibile per i sistemi x86. Per maggiori informazioni sulle etichette EFI, vedere Supporto per i dischi di più terabyte con etichette EFI.

Per maggiori informazioni, vedere anche “What's New in Disk Management in the Solaris 10 Release?” nel manuale System Administration Guide: Devices and File Systems.

Supporto dei mouse con rotellina di scorrimento

In Solaris Express 4/04 e Solaris 9 9/04 è stato aggiunto i supporto delle seguenti funzioni del mouse:

Caratteristiche di USB 2.0

Questa descrizione è stata introdotta nella versione Solaris Express 2/03 e migliorata in Solaris Express 9/03 Per gli utenti di Solaris 9, il supporto di USB 2.0 era stato introdotto nella versione Solaris 9 4/04.

Le versioni Software Express includono le seguenti funzioni di USB 2.0:

Per una descrizione dei dispositivi USB e della relativa terminologia, vedere la sezione “Overview of USB Devices” nel manuale System Administration Guide: Devices and File Systems.

Dispositivi USB 2.0

Questa descrizione è stata introdotta nella versione Solaris Express 2/03 e migliorata in Solaris Express 9/03 Per gli utenti di Solaris 9, il supporto dei dispositivi USB 2.0 era stato introdotto nella versione Solaris 9 4/04.

I dispositivi USB 2.0 sono periferiche ad alta velocità conformi alla specifica USB 2.0. Per informazioni sulla specifica USB 2.0, accedere a http://www.usb.org.

Qui di seguito sono elencati alcuni dei dispositivi USB supportati in questa versione di Solaris:

Per un elenco completo dei dispositivi USB che sono stati verificati su questa versione di Solaris, accedere a:

http://www.sun.com/io_technologies/ihvindex.html

Alcuni dispositivi di memorizzazione non elencati potrebbero ugualmente essere utilizzati con una modifica al file scsa2usb.conf. Per maggiori informazioni, vedere la pagina man scsa2usb(7D).

Il supporto dei dispositivi USB 2.0 di Solaris include le seguenti caratteristiche:

Per maggiori informazioni sul supporto dei dispositivi USB 2.0, vedere le pagine man ehci(7D) e usba(7D).

Per informazioni sui cavi USB e sui dispositivi alimentati da questi bus, vedere la sezione “About USB in the Solaris OS” nel manuale System Administration Guide: Devices and File Systems.

Supporto dei dispositivi USB in Solaris

Questa descrizione è stata introdotta in Solaris Express 9/03.

Il supporto di USB 2.0 per i sistemi x86 era stato introdotto nella versione Solaris 9 4/04.

Il supporto dei dispositivi USB 2.0 in Solaris 8 e Solaris 9 è fornito tramite la versione USBA 1.0 dell'USB Dual Framework. Il framework USBA 2.0 disponibile in Solaris 10 3/05 sostituisce la versione USBA 1.0.

Dispositivi di memoria di massa USB

Questa descrizione è stata introdotta nella versione Solaris Express 2/03 e migliorata in Solaris Express 9/03 Per gli utenti di Solaris 9, questa funzione era stata introdotta nella versione Solaris 9 4/04.

Tutti i dispositivi di memorizzazione USB delle versioni Software Express sono ora accessibili come supporti removibili attraverso il sistema di gestione dei volumi. Questa modifica presenta i seguenti vantaggi:

Per maggiori informazioni sull'utilizzo di dispositivi di memoria di massa USB, vedere la pagina man scsa2usb(7D).

Per informazioni sulla risoluzione dei problemi dei dispositivi di memoria di massa USB, vedere la sezione “What’s New in USB Devices?” nel manuale System Administration Guide: Devices and File Systems.

Miglioramenti ai driver USB

Questa descrizione è stata introdotta nella versione Solaris Express 2/03 e migliorata in Solaris Express 9/03 Per gli utenti di Solaris 9, questa funzione era stata introdotta nella versione Solaris 9 4/04.

Questa sezione descrive i miglioramenti ai driver USB delle versioni Software Express.

Driver EHCI e OHCI

Questa descrizione è stata introdotta in Solaris Express 9/03. Per gli utenti di Solaris 9, questa funzione era stata introdotta nella versione Solaris 9 4/04.

Il driver EHCI presenta le seguenti caratteristiche:

Tenere presenti le seguenti indicazioni nell'utilizzo dei dispositivi controllati da EHCI e OHCI:

Per maggiori informazioni, vedere le pagine man ehci(7D) e ohci(7D).

Ripristino delle unità logiche

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il driver dei dischi SCSI di Solaris SCSI ora supporta il ripristino delle unità logiche (LUN) SCSI. Questa funzione migliora l'elaborazione del ripristino degli errori sui dispositivi SCSI con più LUN. È possibile ripristinare un'unità logica senza effetti sulle altre unità logiche di quel dispositivo.

La possibilità di ripristinare le LUN è particolarmente utile quando sono presenti più percorsi e unità di memorizzazione che contengono un grande numero di LUN. Per maggiori informazioni, vedere le pagine man scsi_reset(9F) e tran_reset(9E).

Miglioramenti alla rete

Questa sezione descrive tutti i miglioramenti alle funzioni di rete che sono stati introdotti o modificati in Solaris 10 3/05 rispetto alla versione Solaris 9 distribuita originariamente nel maggio 2002.

Selezione di indirizzi IP virtuali

Questa funzione è stata introdotta in Solaris 10 3/05.

La selezione degli indirizzi IP virtuali permette agli amministratori di sistema di specificare l'indirizzo IP di origine da utilizzare per i pacchetti che vengono instradati attraverso una determinata interfaccia di rete. L'indirizzo di origine specificato può risiedere nella nuova interfaccia di rete virtuale (vni), immune ai guasti hardware. In alternativa, può risiedere nell'interfaccia di loopback.

La selezione dell'indirizzo IP virtuale può essere usata insieme ai protocolli di routing IP per rendere possibile il multipathing (cioè la ridondanza) a livello della rete, oltre il primo router. Attualmente, questa forma di multipathing opera insieme al protocollo di routing RIPv2 disponibile nel daemon in.routed.

Per maggiori informazioni sulla selezione degli indirizzi IP virtuali, vedere le pagine man ifconfig(1M) e vni(7d).

SCTP (Stream Control Transmission Protocol)

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 8/04.

SCTP (Stream Control Transmission Protocol) è un protocollo di trasporto affidabile ora incluso nello stack di protocolli TCP/IP del sistema operativo Solaris. SCTP fornisce servizi simili a quelli di TCP. Tuttavia, SCTP supporta le connessioni tra terminali multihome, vale a dire con più indirizzi IP. Il supporto del multihoming rende SCTP particolarmente idoneo come protocollo di trasporto per le applicazioni di telefonia. SCTP supporta inoltre il multistreaming e l'affidabilità parziale.

Il protocollo SCTP non richiede una configurazione aggiuntiva dopo l'installazione di Solaris 10. Tuttavia, può essere necessario aggiungere le definizioni dei servizi richieste per l'esecuzione di determinate applicazioni su SCTP.

Per informazioni sulla configurazione di SCTP, vedere il manuale System Administration Guide: IP Services.

Suite di routing multiprotocollo Zebra

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 8/04.

Solaris 10 include ora la suite di routing multiprotocollo Zebra. Questa suite include il software di routing Open Source Zebra 0.92a con correzioni di alcuni problemi per le piattaforme Sun. Gli amministratori di sistema possono ora utilizzare i noti protocolli di routing open source RIP, BGP e OSPF per amministrare le reti Solaris. È inoltre possibile usare il daemon OSPF per ottenere un'elevata disponibilità delle reti con server multihome. I pacchetti di Zebra contengono questi protocolli e lo strumento di amministrazione zebraadm.

Per informazioni di configurazione e altri dettagli, vedere il file /etc/sfw/zebra/README.Solaris.

IPsec e attraversamenti NAT

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 8/04.

IKE può ora avviare le associazioni di sicurezza IPsec dal lato opposto di un dispositivo NAT (Network Address Translation). È consentito solo il protocollo ESP su una rete IPv4. Inoltre, le associazioni di sicurezza IPsec per il traffico che attraversa un NAT non possono essere accelerate con la scheda Solaris Crypto Accelerator 4000. L'accelerazione IKE non viene interessata da questa funzione.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man ipseckey(1M).

Daemon nfsmapid

Questa funzione è stata introdotta nelle versioni Solaris Express 8/04 e Solaris 10 3/05.

In NFS versione 4, il daemon nfsmapid esegue una mappatura tra un identificativo utente numerico (UID) o un identificativo di gruppo numerico (GID) e una rappresentazione a stringa e viceversa. La rappresentazione a stringa viene usata dal protocollo NFS versione 4 per rappresentare owner o owner_group.

Ad esempio, l'UID 123456 per l'utente utente1, che opera su un client di nome sistema.dominio.com, verrebbe mappato in utente1@dominio.com. Il client NFS invia la rappresentazione a stringa, utente1@dominio.com, al server NFS. Il server NFS mappa la rappresentazione a stringa, utente1@dominio.com, nell'UID unico 123456. Il daemon nfsmapid utilizza le voci passwd e group del file /etc/nsswitch.conf per determinare quale database verrà consultato per eseguire le mappature.

Perché nfsmapid operi correttamente, i client e i server che utilizzano NFS versione 4 devono risiedere nello stesso dominio. Per verificare che client e server risiedano nello stesso dominio, nfsmapid configura il dominio osservando queste rigorose regole di precedenza:


Nota –

È preferibile l'uso dei record DNS TXT. Configurare il record TXT _nfsv4idmapdomain sui server DNS che forniscono i domini per client e server NFS versione 4. I record TXT assicurano un migliore supporto per i problemi di scala e offrono un singolo punto di controllo.

Se la rete comprende diversi domini DNS ma utilizza un solo spazio dei nomi per UID e GID, tutti i client devono usare un solo valore per NFSMAPID_DOMAIN. Per i siti che utilizzano DNS, nfsmapid risolve il problema ricavando il nome del dominio dal valore assegnato a _nfsv4idmapdomain. Se la rete non è configurata per l'uso di DNS, durante il primo avvio del sistema Solaris utilizza il programma sysidconfig(1M) per richiedere un nome di dominio NFS versione 4.


Per maggiori informazioni, vedere le pagine man nfsmapid(1M) e sysidtool(1M). Vedere anche il manuale System Administration Guide: Network Services.

sendmail versione 8.13

Introdotto in Solaris Express 8/04, sendmail versione 8.13 è il comando predefinito nel sistema operativo Solaris 10. Tra le molte innovazioni di questa nuova versione di sendmail, la più significativa è l'opzione FallBackSmartHost.

Grazie a questa opzione, infatti, non è più necessario utilizzare main.cf e subsidiary.cf. Il file main.cf veniva usato negli ambienti che supportavano i record MX. Il file subsidiary.cf veniva usato negli ambienti con un DNS pienamente operativo. In questi ambienti veniva utilizzato un host intelligente al posto dei record MX.

L'opzione FallBackSmartHost consente di eseguire una configurazione unificata. Questa opzione opera come un record MX di ultima preferenza possibile per tutti gli ambienti. Per garantire che i messaggi vengano recapitati ai client, questa opzione, se abilitata, utilizza un host ben collegato, o “intelligente”, come backup o failover per i record MX che presentano errori.

sendmail versione 8.13 presenta inoltre le seguenti caratteristiche:

Per maggiori informazioni, vedere il manuale System Administration Guide: Network Services.

sendmail versione 8.12 utilizza i wrapper TCP

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 9/03.


Nota –

In Solaris Express 8/04, il comando predefinito è sendmail versione 8.13. Vedere sendmail versione 8.13.


I wrapper TCP rappresentano un modo per implementare i controlli di accesso controllando l'indirizzo dell'host che richiede un determinato servizio di rete in base a un elenco di controllo di accesso. Le richieste vengono accettate o respinte in base al risultato del controllo. Oltre a fornire questo meccanismo di controllo degli accessi, i wrapper TCP registrano anche nel log le richieste degli host relative ai servizi di rete e rappresentano un'utile funzione di monitoraggio. Tra i servizi di rete che possono essere controllati vi sono rlogind, telnetd e ftpd.

In questa versione di Solaris, la versione 8.12 di sendmail consente l'utilizzo dei wrapper TCP. Il controllo in oggetto non interferisce con altre misure di sicurezza. Abilitando i wrapper TCP in sendmail viene aggiunto un controllo per la convalida dell'origine di una richiesta di rete prima che questa venga accettata. Vedere la pagina man hosts_access(4).


Nota –

La versione Solaris 9 aveva aggiunto il supporto per i wrapper TCP in inetd(1M) e sshd(1M).


Coda dei messaggi di Sun Java System

In Solaris Express 6/04 è stato introdotto Sun Java System Message Queue 3.5 SP1 Platform Edition. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05. Questa versione sostituisce Sun Java System Message Queue (MQ) 3.0.1, che era stato inserito in precedenza nel programma pilota Software Express.


Nota –

Per gli utenti di Solaris 9, Message Queue 3.0.1 era stato introdotto per la piattaforma SPARC in Solaris 9 12/02. In Solaris 9 8/03 questa funzione era disponibile anche per la piattaforma x86.


Sun Java System Message Queue 3.5 SP1 Platform Edition è un sistema di messaging affidabile, basato sugli standard e ad alte prestazioni in grado di integrare diversi sistemi IT. La coda dei messaggi (MQ) è compatibile con JMS (Java Messaging Services) 1.1 e supporta l'invio di messaggi a livello di Web services tramite JAXM (SOAP 1.1 con allegati).

La nuova versione 3.5, comprende le seguenti nuove funzioni rispetto alla precedente versione 3.0.1:

Per maggiori informazioni sulle nuove funzioni, vedere il manuale Sun Java System Message Queue Release Notes su http://docs.sun.com.

Server di applicazioni di Sun Java System

In Solaris Express 6/04 è stato introdotto il server Sun Java System Application Server Platform Edition 8. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

In precedenza, il server Sun Java System Application Server 7 era stato inserito nel programma pilota Software Express per le piattaforme SPARC e nella versione Solaris Express 9/03 per le piattaforme x86. In Solaris Express 6/04 il server Sun Java System Application Server Platform Edition 8 ha sostituito la versione 7.


Nota –

Per gli utenti di Solaris 9, la versione 7 dell'Application Server era stata introdotta per le piattaforme SPARC in Solaris 9 12/02, e per le piattaforme x86 in Solaris 9 12/03.


Sun Java System Application Server Platform Edition 8 è il contenitore di applicazioni compatibili con J2EE 1.4 di Sun Microsystems progettato per gli sviluppatori e le distribuzioni dipartimentali.

Questa edizione comprende le seguenti funzioni:

Per informazioni importanti su questo prodotto, vedere le informazioni su Sun Java System Application Server alla pagina http://www.sun.com/software/. Per maggiori informazioni sulle nuove funzioni, vedere il manuale Sun Java System Application Server Platform Edition 8 Release Notes su http://docs.sun.com/.

Uso di CacheFS con NFS versione 4

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 6/04.

Il file system di cache, CacheFSTM, è un meccanismo di caching generico e non volatile. CacheFS migliora le prestazioni di alcuni file system utilizzando un disco locale piccolo e veloce. L'utilizzo di CacheFS consente di migliorare le prestazioni dell'ambiente NFS.

CacheFS opera in modo differente nelle diverse versioni di NFS. Ad esempio, se sia il client che il file system di origine eseguono NFS versione 2 o versione 3, i file vengono inseriti nella cache rappresentata dal file system locale per l'accesso da parte del client. Se invece sia il server che il client eseguono NFS versione 4, la funzionalità opera come segue. Quando il client effettua la richiesta iniziale di accesso a un file che risiede in un file system CacheFS, la richiesta ignora il file system locale (la cache) e viene inviata direttamente al file system di origine. In NFS versione 4, i file non vengono più memorizzati nella cache di un file system locale. Tutto l'accesso ai file viene fornito dal file system di origine. Inoltre, poiché i file non vengono inseriti nella cache, le opzioni di attivazione specifiche di CacheFS e destinate al file system locale vengono ignorate. Le opzioni di attivazione specifiche per CacheFS non si applicano al file system di origine.


Nota –

Quando il sistema viene configurato per la prima volta per l'utilizzo di NFS versione 4, un avvertimento sulla console indica che non verrà più eseguito il caching.


Per altre informazioni su NFS versione 4, vedere il manuale System Administration Guide: Network Services.

Miglioramenti del programma vacation

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 5/04.

Il programma vacation è stato migliorato in modo da consentire all'utente di specificare a quali messaggi in arrivo verrà inviata una risposta generata automaticamente. Grazie a questa impostazione, l'utente non deve condividere informazioni confidenziali o di contatto con mittenti che non conosce. I messaggi di “spam” o di mittenti non identificati non riceveranno nessuna risposta.

La funzione opera confrontando l'indirizzo di posta elettronica del mittente con un elenco di domini o di indirizzi contenuto nel file .vacation.filter. Il file viene creato dall'utente e si trova nella sua directory home. Se viene trovata una corrispondenza nel dominio o nell'indirizzo, viene inviata una risposta. Se non viene trovata una corrispondenza, non viene inviata nessuna risposta.

Per maggiori dettagli, vedere la pagina man vacation(1).

Nuova API di filtro della posta MILTER per sendmail

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 4/04.

MILTER, la nuova API di filtro della posta di sendmail, consente ai programmi di terze parti di accedere ai messaggi mentre vengono elaborati per filtrarne le metainformazioni e il contenuto. Questa funzionalità, introdotta in Solaris 10 3/05, richiede le seguenti condizioni:

È quindi possibile in Solaris 10 3/05 creare il filtro e configurare sendmail per il suo utilizzo.

Per maggiori informazioni su sendmail, vedere il manuale System Administration Guide: Network Services.

API Advanced Sockets IPv6

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 1/04.

L'API IPv6 Advanced Sockets aggiorna la API Sockets di Solaris per renderla conforme alla versione attuale della RFC 2292. L'API avanzata fornisce la funzionalità necessaria per gestire i pacchetti ICMP, ottenere informazioni sull'interfaccia e gestire le intestazioni IPv6.

Per maggiori informazioni, vedere il documento Programming Interfaces Guide.

Il contenuto di /usr/lib/mail è stato spostato in /etc/mail/cf

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 1/04.

Il contenuto della directory /usr/lib/mail, che è in genere un file system di sola lettura, è stato spostato nella directory scrivibile /etc/mail/cf. Questa modifica supporta in modo più appropriato la configurazione m4. Sono presenti alcune eccezioni. Gli script della shell /usr/lib/mail/sh/check-hostname e /usr/lib/mail/sh/check-permissions si trovano ora in /usr/sbin. Per compatibilità all'indietro, sono presenti dei collegamenti simbolici che puntano alle nuove posizioni dei file.

Per maggiori informazioni, vedere il manuale System Administration Guide: Network Services.

Funzionalità IPv6 aggiunta durante l'installazione di Solaris

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 11/03.

Varie nuove funzioni IPv6 vengono avviate quando si seleziona “Abilita IPv6” durante l'installazione di Solaris.

Per maggiori informazioni, vedere il manuale System Administration Guide: IP Services.

Indirizzi temporanei IPv6

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 11/03.

Nell'impostazione predefinita, l'ID dell'interfaccia di un indirizzo IPv6 viene configurato automaticamente con l'indirizzo hardware specifico dell'interfaccia. Ad esempio, se l'interfaccia è una scheda Ethernet, l'ID dell'interfaccia viene configurato automaticamente in base all'indirizzo MAC della scheda. In alcuni casi, tuttavia, gli amministratori di sistema preferiscono mantenere riservati gli indirizzi hardware di una o più interfacce di un nodo.

Gli indirizzi temporanei IPv6 implementano lo standard per le estensioni di privacy definito dalla RFC 3041, “Privacy Extensions for Stateless Autoconfiguration in IPv6.” L'indirizzo temporaneo consente agli amministratori di assegnare ID generati in modo casuale in formato modificato EUI-64 alle interfacce di un nodo IPv6. Oltre a questo, gli amministratori possono indicare un limite di tempo per la durata di un indirizzo temporaneo. Dopo la configurazione, il daemon IPv6 in.ndpd genera automaticamente l'ID temporaneo dell'interfaccia in aggiunta a quello generato in base all'indirizzo MAC.

Per maggiori informazioni, vedere il manuale System Administration Guide: IP Services.

Comando routeadm

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 9/03.

Il nuovo comando routeadm consente agli amministratori di sistema di configurare l'inoltro e l'instradamento IP su tutte le interfacce di un sistema. Le impostazioni definite con routeadm prevalgono sui valori predefiniti di sistema letti dai file di configurazione al momento dell'avvio del sistema.

Il comando routeadm include le opzioni per abilitare o disabilitare la funzione globale di inoltro dei pacchetti su tutte le interfacce IPv4 o IPv6 del sistema. routeadm può anche essere usato per configurare il sistema come router, attivando i daemon di instradamento per tutte le interfacce di sistema. In un ambiente IPv6, routeadm può essere usato per abilitare o disabilitare l'instradamento dinamico per un host.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man routeadm(1M) e il manuale System Administration Guide: IP Services.

Multidata Transmit TCP

Il supporto di MDT (Multidata Transmit) è disponibile solo sui sistemi che eseguono il kernel a 64 bit. Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 8/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

La funzione MDT consente allo stack di rete di inviare più di un pacchetto per volta al driver di rete durante la trasmissione. Questa funzione riduce i costi di elaborazione per pacchetto migliorando l'utilizzo della CPU dell'host o il throughput della rete.

La funzione MDT è efficace solo con i driver che la supportano.

Nell'impostazione predefinita questa opzione è abilitata. MDT può essere disabilitato inserendo la seguente riga nel file /etc/system:

# ndd -set /dev/ip ip_multidata_outbound 0

Per maggiori informazioni, vedere le pagine man ip(7P) e ndd(1M).

Vedere anche il manuale STREAMS Programming Guide.

Opzione ifconfig router

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

La nuova opzione router di ifconfig consente di configurare l'inoltro dei pacchetti IP sulle singole interfacce. ifconfig router e ifconfig -router abilitano o disabilitano rispettivamente l'inoltro dei pacchetti IP, sia per le interfacce IPv4 che per quelle IPv6. L'opzione router imposta il flag dell'interfaccia IFF_ROUTER.

Queste nuove opzioni sostituiscono le variabili ndd nome-interfaccia:ip_forwarding e nome-interfaccia:ip6_forwarding per la configurazione dell'inoltro dei pacchetti IP sulle singole interfacce. Anche se obsolete, le variabili ndd sono ancora disponibili in questa versione di Solaris per la compatibilità all'indietro. È tuttora possibile usare ip_forwarding e ip6_forwarding senza il prefisso nome-interfaccia per configurare l'inoltro IP su tutte le interfacce di un sistema.

Per informazioni dettagliate, vedere le pagine man ifconfig(1M), ip(7P) e ip6(7P).

Selezione predefinita degli indirizzi per IPv6

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il sistema operativo Solaris 10 include un algoritmo deterministico documentato per operare la selezione degli indirizzi IPv6 predefiniti di origine e di destinazione. Questa funzione consente agli amministratori di sistema di modificare in modo limitato la precedenza di selezione degli indirizzi utilizzando una tabella di criteri.

La funzione di selezione dell'indirizzo predefinito IPv6 è un metodo standard per la selezione degli indirizzi IPv6 di origine e di destinazione.

Il meccanismo di selezione può essere configurato usando una tabella di criteri. Ad esempio, è possibile modificare la tabella di criteri per assegnare un livello di precedenza più elevato a un particolare prefisso degli indirizzi. In questo modo, gli indirizzi dotati di quel prefisso vengono ordinati prima degli altri nelle API di ricerca dei nomi. È anche possibile assegnare delle etichette ai prefissi di origine e di destinazione nella tabella dei criteri. Questo tipo di assegnazione garantisce che quei particolari indirizzi di origine siano usati solo con specifici indirizzi di destinazione.

Per implementare la selezione dell'indirizzo predefinito IPv6, il sistema operativo Solaris ora include il file /etc/inet/ipaddrsel.conf e il comando /usr/sbin/ipaddrsel. È possibile utilizzare ipaddrsel.conf per modificare la tabella dei criteri per gli indirizzi predefiniti IPv6. ipaddrsel viene quindi usato per confermare le modifiche apportate alla tabella dei criteri.

Inoltre, il comando ifconfig include ora l'opzione “preferred”. Questa opzione permette di designare un particolare indirizzo da utilizzare come indirizzo di origine per tutte le comunicazioni IPv6.

Per informazioni dettagliate, vedere le pagine man ipaddrsel.conf(4), ipaddrsel(1M) e ifconfig(1M).

Per maggiori informazioni, vedere il manuale System Administration Guide: IP Services.

Disabilitazione dei servizi NFS e automount

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Nell'impostazione predefinita, i seguenti daemon NFS vengono in genere avviati all'avvio dagli script rc: nfsd, mountd, statd, lockd e il daemon di automount, automountd. Nella configurazione attuale, se un sistema non richiede i servizi NFS e automount, gli script non avviano i rispettivi daemon.

Qui di seguito viene descritto il nuovo comportamento:

È quindi possibile che i servizi NFS e automount non vengano eseguiti all'avvio del sistema. I seguenti comandi possono essere utilizzati per avviare questi servizi se necessario:

Questo meccanismo per la disabilitazione dei servizi NFS e automount presenta i seguenti vantaggi:

Per maggiori informazioni, vedere le pagine man mountd(1M), lockd(1M), statd(1M) e nfsd(1M).

Vedere anche il manuale System Administration Guide: Network Services.

Router 6to4 per il protocollo IP versione 6 (IPv6)

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 4/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Le reti IPv6 possono ora trasferire i pacchetti sulle reti IPv4 (Internet Protocol versione 4) configurando uno o più router per il supporto dei tunnel 6to4. Gli amministratori di sistema possono usare i tunnel 6to4 come metodo di transizione per la migrazione delle reti da IPv4 a IPv6. Questa funzione implementa le RFC 3056 e 3068.

Per maggiori informazioni su IPv6, vedere il manuale System Administration Guide: IP Services.

Tunneling dei pacchetti su IPv6

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 9/02. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

La funzione consente di effettuare il tunneling su IPv6 sia nel caso dei tunnel IPv4 su IPv6 che per quelli IPv6 su IPv6. I pacchetti (IPv4 o IPv6) possono essere incapsulati nei pacchetti IPv6.

Per maggiori informazioni, vedere il manuale System Administration Guide: IP Services.

Hosting di più siti Web su un singolo sistema Solaris

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 12/02. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il modulo NCA (Network Cache and Accelerator) del kernel di Solaris supporta ora più istanze di Web server. Questo supporto permette di usare un sistema Solaris per il Web hosting virtuale basato sugli indirizzi IP (Internet Protocol). Solaris utilizza un singolo file di configurazione, /etc/nca/ncaport.conf, per assegnare i socket NCA agli indirizzi IP.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man ncaport.conf(4).

IPQoS (IP Quality of Service)

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 9/02. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

IP Quality of Service (IPQoS) è una nuova funzione del sistema operativo Solaris. Questa funzione consente agli amministratori di sistema di fornire differenti livelli di servizio di rete ai clienti e alle applicazioni più importanti. Usando IPQoS, gli amministratori possono impostare gli appropriati contratti di servizio. Tali contratti permettono ai clienti dei provider di servizi Internet (ISP) di ottenere vari livelli di servizio in base a una determinata struttura di prezzi. Le aziende possono anche decidere di usare IPQoS per impostare le priorità tra le applicazioni in modo da garantire una migliore qualità del servizio alle applicazioni più importanti rispetto alle altre.

Per maggiori informazioni, vedere il manuale System Administration Guide: IP Services.

Selettore utente per IPQoS (Internet Protocol Quality of Service)

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 8/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

La funzione IPQoS di Solaris include ora il selettore utente, che sostituisce l'attuale selettore uid. Il selettore utente permette di specificare un nome utente o un ID utente come criterio nelle clausole di filtro del file ipqosconf. In precedenza, il selettore uid poteva accettare come valore solo un ID utente. La seguente clausola di filtro di un file ipqosconf mostra un esempio di utilizzo del selettore utente:


filter {
        name myhost;
        user root;
}

Per informazioni sui filtri e sui selettori, vedere la pagina man ipqosconf(1M).

Vedere anche il manuale System Administration Guide: IP Services.

RIPv2 (Routing Information Protocol versione 2)

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 9/02. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Solaris supporta ora il protocollo RIPv2 (Routing Information Protocol versione 2).

RIPv2 aggiunge al protocollo RIPv1 le estensioni CIDR (Classless Inter-Domain Routing) e VLSM (Variable-Length Subnet Mask). Le estensioni MD5 (Message Digest 5) proteggono i router dalle modifiche intenzionali all'instradamento eseguite con lo scopo di violare la sicurezza. La nuova implementazione di in.routed incorpora anche un meccanismo di identificazione dei router (RFC 1256) basato sul protocollo ICMP (Internet Control Message Protocol).

RIPv2 supporta il multicast per i collegamenti punto-punto abilitati. RIPv2 supporta anche la modalità unicast. Se si configura un indirizzo di broadcast usando il file /etc/gateways, RIPv2 supporta il broadcast.

Per informazioni sulla configurazione di RIPv2, vedere le pagine man in.rdisc(1M), in.routed(1M) e gateways(4).

Miglioramenti agli strumenti di sviluppo

Questa sezione descrive tutte le funzioni relative agli strumenti di sviluppo che sono state introdotte o migliorate in Solaris 10 3/05 rispetto alla versione Solaris 9 distribuita originariamente nel maggio 2002. Di queste, la funzione di tracciamento dinamico DTrace riveste particolare importanza.

Può inoltre essere utile consultare le descrizioni di queste nuove funzioni nelle sezioni relative alla sicurezza e all'amministrazione dei sistemi:

Funzione di tracciamento dinamico

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 11/03.

DTrace è un sistema di tracciamento dinamico che offre agli utenti, agli amministratori e agli sviluppatori di Solaris un nuovo livello di osservabilità dei processi del kernel e degli utenti. Per maggiori informazioni, vedere Funzione di tracciamento dinamico DTrace.

GCC versione 3.4.3

Questa funzione è stata introdotta in Solaris 10 3/05.

GCC è il compilatore “C” open source della GNU Software Foundation. Include gli strumenti gmake, bison, binutils, gnuM4 e flex.

Perl versione 5.8.4

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 8/04.

Solaris 10 include una nuova versione predefinita del linguaggio Perl (Practical Extraction and Report Language). La nuova versione predefinita di Perl è la 5.8.4. Per utilizzarla, è necessario reinstallare i moduli installati manualmente dopo l'aggiornamento a Solaris 10. Per maggiori informazioni sull'installazione dei moduli, vedere la sezione “Perl 5” nel manuale System Administration Guide: Network Services.

Per maggiori informazioni su Perl, vedere la pagina man perl(1).

Miglioramento della modalità per-thread

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 8/04.

I comandi truss, pstack e pflags sono stati aggiornati per consentire all'utente di specificare singoli thread all'interno di un processo o di un file core. Per gli sviluppatori e gli amministratori di sistema sarà più semplice comprendere il comportamento delle grandi applicazioni multithreaded e indirizzarsi verso thread specifici per il debugging.

Per maggiori informazioni, vedere le seguenti pagine man:

Miglioramenti al supporto dei dispositivi USB per gli utenti finali

Questi miglioramenti sono stati introdotti in Solaris Express 5/04. In Solaris Express 8/04 sono state introdotte nuove interfacce di programmazione.

Tutti i dispositivi di conversione USB-seriale Edgeport operano ora correttamente in Solaris. I dispositivi USB 1.1 audio e altri dispositivi isocroni operano ora correttamente quando collegati a hub USB 2.0 ad alta velocità.

Nuove interfacce di programmazione

Queste interfacce sono state introdotte in Solaris Express 8/04.

Le interfacce di programmazione USBA (Universal Serial Bus Architecture) 2.0 vengono distribuite pubblicamente insieme a Solaris 10. Queste interfacce sono documentate come funzioni e strutture usb_* nelle sezioni 9F e 9S delle pagine man. Vedere anche Writing Device Drivers.

Il framework USBA è ora denominato USBA 2.0. I driver USB che erano stati scritti per interfacce USBA 1.0 nei precedenti DDK sono compatibili solo a livello binario con Solaris 10. Questi driver non sono compatibili con Solaris 10 a livello di sorgente.

Miglioramenti a ls

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 8/04.

Il comando ls può ora visualizzare l'ora dei file al secondo o al nanosecondo. Vedere Miglioramenti al comando ls.

Nuove funzioni per la conversione delle stringhe

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 7/04.

Per gli sviluppatori di moduli del kernel sono ora disponibili due nuove funzioni per la conversione delle stringhe in interi lunghi. Le funzioni ddi_strtol() e ddi_strtoul () consentono la conversione da stringhe in interi lunghi e interi lunghi senza segno rispettivamente. Le nuove funzioni forniscono un input flessibile, la conformità DDI e una migliore rilevazione degli errori.

Per maggiori informazioni, vedere le pagine man ddi_strtol(9F) e ddi_strtoul(9F).

Supporto di Java per il comando pstack

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 7/04.

Il comando pstack è stato migliorato e ora visualizza i frame Java quando si utilizza la più recente versione di Java. Per ciascun frame Java nello stack delle chiamate viene visualizzata la funzione e il numero di riga, se disponibile.

Vedere la pagina man pstack(1).

Nuovo meccanismo per il framework crittografico di Solaris

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 6/04.

Il framework crittografico di Solaris ora supporta i seguenti meccanismi per i protocolli SSL (Secure Sockets Layer) e TLS (Transport Layer Security):

Il framework crittografico di Solaris è un'architettura che consente alle applicazioni del sistema Solaris di utilizzare o fornire servizi di crittografia. Tutte le interazioni con il framework si basano sull'interfaccia PKCS#11 Cryptographic Token Interface (Cryptoki) di RSA Laboratories, il dipartimento di ricerca di RSA Security, Inc.

Per maggiori informazioni, vedere “PKCS #11 Functions: C_GetMechanismList” nel manuale Solaris Security for Developers Guide.

Opzioni retail e nonretail per i provider del framework crittografico di Solaris

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 6/04.

I fornitori di provider crittografici che si connettono al framework crittografico di Solaris dispongono oggi di una maggiore flessibilità nella richiesta dei certificati a Sun Microsystems. I certificati ora supportano entrambe le distribuzioni per l'esportazione retail e nonretail.

I prodotti di cifratura retail sono quelli per cui il governo degli Stati Uniti consente la distribuzione in tutti i paesi. Questi prodotti, tuttavia, non possono essere distribuiti in alcune specifiche nazioni che il governo degli Stati Uniti considera una minaccia per la sicurezza. I prodotti di cifratura nonretail sono quelli per i quali il governo degli Stati Uniti consente il solo utilizzo nazionale o nei paesi che sono stati esplicitamente autorizzati.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man elfsign(1) e l'Appendice F, “Packaging and Signing Cryptographic Providers”, nel manuale Solaris Security for Developers Guide.

Aggiornamento dei linker e delle librerie

Questa descrizione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e rivista nella versione Solaris Express 5/04. Altri aggiornamenti ai linker e alle librerie erano stati introdotti in Solaris 9 12/02 e nelle versioni successive. Questi aggiornamenti sono inclusi in Solaris 10 3/05.

Solaris 10 include nuove funzioni del linker-editor quali la compressione della tabella stringhe, l'eliminazione delle sezioni non referenziate e la rilevazione delle dipendenze non referenziate. Per informazioni più complete sui più recenti miglioramenti delle funzioni, vedere l'Appendice D, “Linker and Libraries Updates and New Features”, nel manuale Linker and Libraries Guide.

In Solaris Express 5/04 sono stati introdotti i seguenti miglioramenti:

I miglioramenti introdotti nel precedente programma pilota Software Express includono i seguenti:

Interfaccia a livelli dei driver

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 3/04.

Nel sistema operativo Solaris 10, i moduli del kernel possono eseguire operazioni di accesso ai dispositivi, ad esempio operazioni di apertura, lettura e scrittura in un dispositivo. Il sistema consente anche di determinare quali dispositivi vengono resi disponibili tramite un nuovo set pubblico di interfacce dei driver denominato “LDI” (Layered Driver Interfaces).

Gli sviluppatori di driver possono utilizzare le interfacce LDI per accedere ai dispositivi a caratteri, a blocchi o STREAMS direttamente dal kernel di Solaris. Gli sviluppatori di applicazioni possono usare le interfacce LDI per visualizzare informazioni sulla struttura a livelli dei dispositivi. Questa nuova architettura offre anche agli amministratori una maggiore osservabilità dell'utilizzo dei dispositivi nel kernel. Per maggiori informazioni, vedere le pagine man ldi_*(9F) e di_*(3DEVINFO).

I programmi prtconf e fuser sono stati migliorati e ora includono le seguenti funzioni:

Le interfacce LDI iniziano con il prefisso ldi_. Queste interfacce vengono usate per l'accesso ai dispositivi e per ottenere informazioni sui dispositivi a livello del kernel. Le pagine man delle interfacce sono fornite nella sezione 9F. A livello dell'utente un set di interfacce della libreria di informazioni sui dispositivi consente di richiamare le informazioni sull'utilizzo dei dispositivi del kernel all'interno delle applicazioni. Le pagine man per le interfacce libdevinfo di LDI sono incluse nella sezione 3DEVINFO. Inoltre, le pagine man prtconf(1M) e fuser(1M) includono informazioni sulla visualizzazione dell'utilizzo dei dispositivi del kernel fornito dall'architettura LDI.

Per maggiori informazioni, vedere il Capitolo 13, “Layered Driver Interface (LDI)”, nel manuale Writing Device Drivers.

Modifiche alla funzione makecontext()

Questa funzione è stata introdotta nelle versioni Solaris Express 3/04 e Solaris 9 9/04.

Le semantiche del membro uc_stack della struttura ucontext_t sono state modificate in relazione agli input della funzione makecontext(3C) della libreria libc. Viene mantenuta la compatibilità binaria tra le versioni precedenti di Solaris e Solaris 10.

Le applicazioni che utilizzano questa interfaccia devono essere aggiornate prima di essere ricompilate per Solaris 10. Per maggiori informazioni, vedere la pagina man makecontext(3C).

Singola specifica UNIX, versione 3

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 2/04.

Questa versione di Solaris è conforme alla singola specifica UNIX, versione 3 (SUSv3). SUSv3 include aggiornamenti alle specifiche POSIX.1-1990, POSIX.1b-1993, POSIX.1c-1996, POSIX.2-1992 e POSIX.2a-1992.

Vedere “Modifiche introdotte dalla singola specifica UNIX, versione 3” nelle Note su Solaris 10 per una descrizione dettagliata dell'impatto degli aggiornamenti SUSv3 per gli utenti di Solaris.

API avanzata

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 1/04.

L'API IPv6 Advanced Sockets aggiorna la API Sockets di Solaris per renderla conforme alla versione attuale della RFC 2292. Vedere API Advanced Sockets IPv6.

SASL per gli sviluppatori

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 12/03.

La funzione SASL (Simple Authentication and Security Layer) fornisce agli sviluppatori di applicazioni e di librerie condivise le interfacce per aggiungere l'autenticazione, il controllo dell'integrità dei dati e la cifratura ai protocolli basati sulla connessione.

SASL comprende i seguenti elementi:

SASL consente agli sviluppatori di scrivere una API generica senza doversi preoccupare dei dettagli dei meccanismi di sicurezza. Una volta progettati per un utilizzo appropriato di SASL, i server e i client possono usare nuovi meccanismi di sicurezza, nuovi plugin per la canonicalizzazione dei nomi e degli utenti e nuovi plugin auxprop senza richiedere una ricompilazione.

SASL è descritto nella RFC 2222. SASL è appropriato in modo particolare per le applicazioni che utilizzano i seguenti protocolli che supportano SASL:

Per maggiori informazioni su SASL, vedere la pagina man libsasl(3LIB) Vedere anche il manuale Solaris Security for Developers Guide.

Event Ports

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 12/03.

Event Ports è un framework che consente alle applicazioni di generare e raccogliere eventi da diverse fonti. Il framework è in grado di richiamare gli eventi da più oggetti simultaneamente senza effetti sulle prestazioni complessive.

Per maggiori informazioni, vedere le pagine man port_create(3C) e signal.h(3HEAD).

Contenuto dei file core

In Solaris Express 12/03 sono stati introdotti alcuni miglioramenti ai programmi coreadm, gcore e mdb. Vedere Miglioramenti al contenuto dei file core.

Operazioni atomiche

Questa funzione è stata introdotta nella versione Solaris Express 10/03 e migliorata in Solaris 10 1/06.

Le operazioni atomiche forniscono una serie di API in libc in grado di eseguire rapidamente semplici operazioni atomiche. Questa nuova funzione consente alle applicazioni di aggiornare la memoria a livello atomico senza usare altre primitive di sincronizzazione o il linguaggio assembly specifico per la piattaforma. Le operazioni disponibili includono la somma e le funzioni logiche “and” e “or”.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man atomic_ops(3C).

Modifiche ai file di Solaris WBEM

La descrizione di questa funzione è stata aggiornata in Solaris Express 9/03.

Sono state apportate varie modifiche ai file MOF (Managed Object Format) nella directory /usr/sadm/mof.

Privilegi per gli sviluppatori di software

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

I processi non richiedono più di essere eseguiti come utente root per usufruire delle capacità di superutente. Le capacità di superutente possono essere suddivise dagli amministratori di sistema come autorizzazioni legate ai singoli processi. Queste autorizzazioni sui processi vengono implementate tramite i privilegi. I privilegi consentono agli sviluppatori di limitare l'accesso ad alcune operazione e di limitare il periodo di tempo durante il quale i privilegi sono effettivi. L'utilizzo dei privilegi può ridurre i potenziali danni che potevano in precedenza derivare dalla violazione di un programma in possesso dei privilegi di root. Per compatibilità, i programmi non modificati che vengono eseguiti come utente root continuano a disporre di tutti i privilegi.

Per informazioni generali sui privilegi, vedere Gestione delle autorizzazioni dei processi. Per informazioni sull'impostazione e sulla rilevazione dei privilegi, vedere le pagine man setppriv(2) e getppriv(2). Per maggiori informazioni sull'amministrazione dei privilegi, vedere le pagine man priv_str_to_set(3C) e priv_addset(3C).

Per maggiori informazioni, vedere il manuale Solaris Security for Developers Guide.

Framework crittografico di Solaris per gli sviluppatori

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il framework crittografico di Solaris fornisce servizi di crittografia alle applicazioni. Le applicazioni possono accedere al framework tramite la libreria libpkcs11(3LIB) e a livello più elevato.

Il framework crittografico di Solaris fornisce le seguenti funzioni per gli sviluppatori di applicazioni che utilizzano la cifratura:

Vedere anche le seguenti pagine man: libpkcs11(3LIB), pkcs11_softtoken(5) e pkcs11_kernel(5). Vedere anche Framework crittografico di Solaris per gli amministratori di sistema.

I fornitori di strumenti per l'accelerazione della crittografia software o hardware interessati a fornire plugin per il framework crittografico di Solaris sono invitati a contattare Sun Microsystems per maggiori dettagli.

SPARC: Modifiche ai pacchetti a 64 bit per gli sviluppatori di software

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

La struttura dei pacchetti di Solaris 10 è stata semplificata e gran parte dei componenti a 32 e a 64 bit vengono inclusi in un singolo pacchetto. Vedere SPARC: Modifiche ai pacchetti a 64 bit.

Pseudomeccanismo SPNEGO per le applicazioni GSS-API

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Questa versione di Solaris 10 include un nuovo “pseudomeccanismo” GSS-API per la negoziazione della sicurezza GSS-API basato sul protocollo SPNEGO (IETF RFC 2478). SPNEGO (Simple and Protected GSS-API Negotiation) è utile in particolare per le applicazioni che si basano sulle implementazioni GSS-API che supportano più meccanismi di sicurezza. SPNEGO può essere applicato quando due applicazioni utilizzano GSS-API per scambiarsi dati e non sono a conoscenza dei meccanismi supportati dall'altra applicazione.

SPNEGO è un meccanismo di pseudosicurezza rappresentato dal seguente identificatore di oggetto:


iso.org.dod.internet.security.mechanism.snego (1.3.6.1.5.5.2)

SPNEGO consente ai nodi GSS-API di determinare nella banda quando le loro credenziali condividono lo stesso meccanismo di sicurezza GSS-API. Se ciò avviene, i due nodi possono selezionare un meccanismo comune per instaurare il contesto di sicurezza.

Per maggiori informazioni, vedere le pagine man mech(4) e the mech_spnego(5). Vedere anche il manuale Solaris Security for Developers Guide.

Gruppi di località

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 12/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

La Programming Interfaces Guide contiene ora un capitolo che spiega le interfacce che interagiscono con i gruppi di località (lgroups). Queste interfacce possono essere utilizzate per consentire a un'applicazione di allocare in modo efficiente le risorse della CPU e della memoria. Tale capacità produce un miglioramento delle prestazioni su alcuni sistemi.

Stack dei thread in pmap

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il programma pmap etichetta ora gli stack dei thread in modo da facilitare la loro identificazione.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man pmap(1).

Nuovo flag DOOR_REFUSE_DESC

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Un nuovo flag, DOOR_REFUSE_DESC, è stato aggiunto alla funzione door_create. () Questo nuovo flag semplifica la scrittura dei server delle porte che non accettano descrittori degli argomenti.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man door_create(3DOOR).

API Stack Check

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 4/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Le API Stack Check permettono di interagire in modo avanzato con il supporto dei compilatori dotati di funzioni di controllo degli stack disponibili in Sun ONE Studio. Queste API sono utili nelle applicazioni che vengono compilate con il controllo degli stack abilitato e che gestiscono direttamente i propri stack o cercano di rilevarne gli overflow.

Gli sviluppatori che amministrano direttamente la propria libreria di thread devono usare l'interfaccia setustack per consentire ai consumatori della libreria di eseguire le compilazioni con il controllo degli stack abilitato.

Vedere le pagine man stack_getbounds(3C), stack_setbounds(3C) e stack_inbounds(3C).

Funzione crypt() avanzata per sviluppatori di software

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 12/02. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Le versioni Solaris Express includono nuove estensioni della funzione crypt() e introducono la funzione crypt_gensalt. () Queste modifiche consentono agli amministratori di cambiare l'algoritmo usato per oscurare le password di login UNIX degli utenti.

Sono inclusi moduli per MD5 e Blowfish. I moduli MD5 si trovano in crypt_sunmd5 e crypt_bsdmd5. Il modulo Blowfish si trova in crypt_bsdbf.

Gli sviluppatori possono creare nuovi moduli per algoritmi di oscuramento delle password alternativi. Per lo sviluppo delle applicazioni, è necessario usare la funzione crypt_gensalt() anziché generare manualmente la stringa salt da passare alla funzione crypt().

I moduli per altri algoritmi sono specificati nel file crypt.conf(4) Il campo module_path specifica il percorso dell'oggetto della libreria condivisa che implementa le due funzioni richieste:

Per maggiori informazioni, vedere le pagine man crypt(3C) e policy.conf(4).

Nuovi flag per la funzione madvise()

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 12/02. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

La funzione madvise() permette al kernel di ottimizzare l'accesso a un'area di memoria definita dall'utente. Questa versione di Solaris include tre nuovi flag per la funzione madvise():

Per maggiori informazioni sulla funzione madvise(), vedere la pagina man madvise(3C).

Allocazione della memoria con libumem

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 4/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

La libreria libumem consente un'allocazione veloce e scalabile della memoria per le applicazioni a livello utente. Le funzioni di libumem permettono di eseguire il debugging delle perdite di memoria e di altre anomalie legate all'uso della memoria.

Il suo utilizzo è analogo a quello di un normale allocatore di ABI (Application Binary Interface), come ad esempio malloc. () Le applicazioni in modalità utente richiedono un numero arbitrario di byte di memoria. Restituiscono quindi un puntatore che viene caricato con l'indirizzo della memoria allocata.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man libumem(3LIB).

Interfacce per i terminali di smart card

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 8/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Le interfacce per smart card di Solaris rappresentano un insieme di interfacce pubbliche per i terminali di smart card. I produttori di terminali per smart card possono implementare queste interfacce in una libreria condivisa a livello utente per offrire il supporto dei loro dispositivi in Solaris. Le interfacce per terminali di smart card di Solaris sono basate su quelle disponibili nel framework Smartcard di Linux. È possibile eseguire il porting delle librerie di supporto da Linux a Solaris senza particolari difficoltà. Per maggiori informazioni sulle smart card, vedere il manuale Solaris Smartcard Administration Guide.

API di middleware per smart card

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 9/02. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il framework Solaris Smartcard include ora le API di middleware a basso livello. Queste API permettono lo scambio di dati con una smart card attraverso l'apposito lettore. Le API possono essere usate nelle piattaforme dei sistemi Sun BladeTM e Sun Ray. TM Le applicazioni scritte in linguaggio C o Java possono usare queste interfacce.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man libsmartcard(3LIB) e la documentazione JavaDocs in /usr/share/javadoc/smartcard. Vedere anche il manuale Solaris Smartcard Administration Guide.

Miglioramenti ai file system

Questa sezione descrive tutte le funzioni dei file system che sono state introdotte o migliorate in Solaris 10 3/05 rispetto alla versione Solaris 9 distribuita originariamente nel maggio 2002.

NFS versione 4

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. In Solaris Express 8/04, NFS versione 4 è diventato l'impostazione predefinita. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Solaris 10 include l'implementazione di Sun del protocollo distribuito di accesso ai file NFS versione 4. Questa versione rappresenta la logica evoluzione di NFS. Il protocollo NFS versione 4, specificato nella RFC 3530, è stato creato sotto l'egida dell'IETF (Internet Engineering Task Force). Questa versione è progettata in modo da essere indipendente sia dal fornitore che dal sistema operativo.

NFS versione 4 integra l'accesso ai file, il blocco dei file e il protocollo di attivazione in un singolo protocollo unificato che facilita l'attraversamento dei firewall e migliora la sicurezza. L'implementazione Solaris di NFS versione 4 è completamente integrata con Kerberos V5, noto anche come SEAM, e fornisce funzioni di autenticazione, integrità e privacy. NFS versione 4 abilita anche le negoziazione dei tipi di metodi di sicurezza utilizzati dal client e dal server. Con NFS versione 4, un server è in grado di offrire diversi metodi di sicurezza per diversi file system.

L'implementazione Solaris di NFS versione 4 include la delega, una tecnica grazie alla quale il server può delegare la gestione di un file a un client. Questa tecnica è in grado di ridurre il numero di cicli di operazioni in quando il client ha la garanzia che nessuna modifica può verificarsi senza che il server informi il client. Il protocollo include anche la combinazione delle operazione che possono essere unite in una singola richiesta “over-the-wire”.

Per maggiori informazioni su NFS versione 4, vedere il Capitolo 6, “Accessing Network File Systems (Reference)”, nel manuale System Administration Guide: Network Services.

Logging UFS abilitato come impostazione predefinita

Questa funzione è stata introdotta nelle versioni Solaris Express 4/04 e Solaris 9 9/04.

La funzione di logging è ora abilitata come impostazione predefinita per tutti i file system UFS con l'eccezione di quelli in cui si verificano le seguenti condizioni:

Nelle versioni precedenti di Solaris, era necessario abilitare manualmente il logging UFS.

Il logging UFS riunisce in una singola transazione le varie modifiche ai metadati che compongono un'operazione UFS completa. Questi insiemi di transazioni sono registrati in un log su disco e applicati in un secondo momento agli effettivi metadati del file system UFS.

Il logging UFS presenta due vantaggi:

Per maggiori informazioni, vedere “What’s New in File Systems in the Solaris 10 Release?” nel manuale System Administration Guide: Devices and File Systems. Vedere anche la pagina man mount_ufs(1M).

Miglioramenti al client NFS

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 12/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Sono stati apportati i seguenti miglioramenti alle prestazioni del client NFS:

Per maggiori informazioni, vedere il manuale System Administration Guide: Network Services.

File system UFS di più terabyte

Il supporto per i file system UFS di più terabyte è disponibile solo sui sistemi che eseguono il kernel a 64 bit. Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 8/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Solaris 10 supporta file system UFS di più terabyte sui sistemi che utilizzano un kernel Solaris a 64 bit. In precedenza, i file system UFS potevano raggiungere una dimensione massima di circa 1 terabyte (Tbyte) sia sui sistemi a 64 bit che su quelli a 32 bit. Tutti i comandi e i programmi di utilità dei file system UFS sono stati aggiornati per il supporto delle nuove dimensioni.

È possibile creare inizialmente un file system UFS di dimensioni inferiori a 1 Tbyte. È quindi possibile specificare la possibilità di espandere il file a una dimensione di più terabyte usando il comando newfs -T. Questo comando imposta la densità degli inode e dei frammenti su una scala appropriata per i file system di più terabyte.

Il supporto di un file system UFS di più terabyte implica la disponibilità di LUN da più terabyte. Queste LUN sono fornite sotto forma di volumi di Solaris Volume Manager o come dischi fisici di dimensioni superiori a un Tbyte.

I file system UFS di più terabyte presentano le seguenti caratteristiche:

I file system UFS di più terabyte presentano le seguenti limitazioni:

Per maggiori informazioni, vedere “What’s New in File Systems in the Solaris 10 Release?” nel manuale System Administration Guide: Devices and File Systems.

File system dei dispositivi (devfs)

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il file system devfs gestisce i dispositivi nelle versioni Software Express. Gli utenti accedono come di consueto a tutti i dispositivi tramite le voci della directory /dev. Queste voci sono collegamenti simbolici a quelle della directory /devices. Il contenuto della directory /devices è ora controllato dal file system devfs. Le voci della directory /devices rappresentano in modo dinamico lo stato attuale dei dispositivi accessibili sul sistema. Queste voci non richiedono amministrazione.

Il file system devfs presenta i seguenti vantaggi:

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man devfs(7FS).

Supporto per i dischi di più terabyte con etichette EFI

Il supporto per i file system UFS di più terabyte è disponibile solo sui sistemi che eseguono il kernel a 64 bit. Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 4/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Solaris 10 supporta i dischi di dimensioni superiori a 1 terabyte (Tbyte) sui sistemi che utilizzano un kernel Solaris a 64 bit.

L'etichetta EFI (Extensible Firmware Interface) supporta sia i dischi fisici che i volumi virtuali. Il file system UFS è compatibile con l'etichetta EFI e rende possibile creare un file system UFS di dimensioni superiori a 1 Tbyte. Questa versione include inoltre alcuni programmi di utilità aggiornati per la gestione dei dischi di dimensioni superiori a 1 Tbyte.

Tuttavia, attualmente il driver SCSI, ssd, supporta solo dischi di dimensioni non superiori a 2 Tbyte. Se è richiesta una capacità su disco superiore a 2 Tbyte, è possibile creare un dispositivo più grande usando un prodotto di gestione dei dischi e dello storage, ad esempio Solaris Volume Manager.

Per maggiori informazioni sull'uso dell'etichetta del disco EFI, vedere il manuale System Administration Guide: Devices and File Systems. Questo manuale contiene informazioni e indicazioni importanti. Le informazioni si riferiscono all'utilizzo dell'etichetta del disco EFI con i prodotti software esistenti.

Per la gestione dei dischi di dimensioni superiori a 1 Tbyte in questa versione di Solaris è anche possibile utilizzare Solaris Volume Manager. Vedere Supporto di volumi di più terabyte in Solaris Volume Manager.

Nuovo file di configurazione per l'ambiente autofs

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il nuovo file di configurazione per l'ambiente autofs, /etc/default/autofs, offre un metodo aggiuntivo per configurare i comandi e i daemon autofs. Le specifiche che è possibile impostare dalla riga di comando possono ora essere inserite nel nuovo file di configurazione. A differenza di quelle impartite dalla riga di comando, queste specifiche vengono preservate, anche in caso di aggiornamento del sistema operativo. Oltre a questo, non è più necessario aggiornare alcuni importanti file di avvio per garantire che il comportamento esistente dell'ambiente autofs venga preservato.

Le specifiche possono essere impostate con le seguenti parole chiave:

Per maggiori informazioni, vedere le pagine man automount(1M) e automountd(1M).

Per maggiori informazioni, vedere il manuale System Administration Guide: Network Services.

Miglioramenti di X11

Questa sezione descrive tutte le funzioni relative al sistema X11 che sono state introdotte o migliorate in Solaris 10 3/05 rispetto alla versione Solaris 9 distribuita originariamente nel maggio 2002. Per informazioni sui miglioramenti al server Xorg apportati nella versione più recente, Solaris 10 7/05, vedere Miglioramenti al desktop.

Server X Xorg

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 10/04.

Il server X Xorg nella versione open source X11R6.8 della X.Org Foundation è ora disponibile per i sistemi x86. Questo server è basato sulle versioni open source X.Org e XFree86, comunemente utilizzate su Linux e su altre piattaforme. Questo server offre prestazioni superiori e supporta un maggior numero di componenti hardware, inclusi driver di terze parti scritti per i server XFree86 e Xorg. Il server Xsun viene ancora distribuito in questa versione per gli utenti che necessitano delle funzioni non disponibili nel server Xorg.

Per maggiori informazioni, vedere le pagine man di Xorg. Per accedere a queste pagine man, digitare il comando seguente: man -M /usr/X11/man Xorg.

Xfixes Xserver Extension

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 8/04.

Xfixes Xserver Extension è un'estensione open source aggiunta per il supporto completo del cursore per l'accesso facilitato Sec. 508.

Xscreensaver

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 8/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il programma Xscreensaver blocca lo schermo del monitor dopo un periodo di inattività per impedire ad altri di accedere alla sessione del sistema in corso. Xscreensaver supporta vari salvaschermo animati che possono essere attivate mentre lo schermo è bloccato. Questo programma viene usato in Java Desktop System.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man xscreensaver( 1).

XEvIE (X Event Interception Extension)

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 4/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

XEvIE è un'interfaccia a basso livello che intercetta tutti gli eventi della tastiera e del mouse per consentirne la lettura, l'utilizzo o la modifica. Questa estensione X permette una migliore integrazione delle tecnologie di accesso facilitato, incluse quelle utilizzate in Java Desktop System.

FreeType 2.1.x

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 4/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

FreeType 2.1.x è una libreria open source che offre una semplice API (Application Programming Interface). Questa API può accedere al contenuto dei caratteri in modo uniforme, indipendentemente dal formato dei file. Consente anche di usare alcune API di formati specifici per accedere a dati speciali nel file dei caratteri.

Altre informazioni su FreeType sono disponibili alla pagina http://freetype.org.

Nuova versione dello schermo virtuale Xserver

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 12/02. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il nuovo schermo virtuale Xserver supporta l'accesso facilitato per Java Desktop System. Tali funzionalità consentono di utilizzare prodotti software di ingrandimento delle immagini presentate sullo schermo su sistemi dotati di un solo frame buffer.

Estensione Xrender

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 12/02. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

La nuova funzione Xrender migliora le prestazioni di alcune applicazioni eseguite in Solaris, ad esempio della suite StarOffice. La funzione Xrender conferisce un aspetto moderno a queste applicazioni. Xrender utilizza un meccanismo di elaborazione a livello hardware per gli effetti di alpha-blending e di trasparenza.

Miglioramenti al supporto delle lingue

Questa sezione descrive tutte le funzioni di supporto linguistico che sono state introdotte o migliorate in Solaris 10 3/05 rispetto alla versione Solaris 9 distribuita originariamente nel maggio 2002.

Supporto di Unicode versione 4.0

Il supporto di Unicode versione 3.2 era stato introdotto nel programma pilota Software Express. In Solaris Express 8/04, le versioni locali Unicode di Solaris supportano Unicode versione 4.0. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Unicode versione 4.0 introduce 1226 nuovi caratteri rispetto a Unicode versione 3.2. Include inoltre una serie di modifiche normative e informative, descritte in “The Unicode Standard 4.0” (ISBN 0-321-18578-1). Gli standard possono essere consultati online su: http://www.unicode.org/standard/standard.html.

Anche la rappresentazione dei caratteri UTF-8 è stata modificata in forma più sicura rispetto all'UTF-8 Corrigendum, pubblicato originariamente in Unicode versione 3.1 e successivamente aggiornato in Unicode versione 3.2.

Questa funzione implementa inoltre la rappresentazione dei caratteri e le sequenze di byte più sicure di UTF-8 nelle conversioni di codice iconv e utilizza varie funzioni multibyte a livello del sistema operativo:

Per maggiori informazioni, vedere il manuale International Language Environments Guide.

Conversione delle codifiche per il supporto di nomi di dominio internazionalizzati

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 10/03 e revisionata in Solaris Express 8/04. Per gli utenti di Solaris 9, questa funzione era stata introdotta nella versione Solaris 9 4/04.

La funzione IDN (Internationalized Domain Name) consente di utilizzare caratteri non presenti nella lingua inglese per i nomi degli host e dei domini. Per utilizzare questo tipo di nomi per gli host e i domini, gli sviluppatori devono convertire i nomi utilizzati dalle applicazioni usando la codifica ACE (ASCII Compatible Encoding) specificata nella RFC 3490. Gli amministratori di sistema e gli utenti finali devono a loro volta usare i nomi ACE nei file di sistema e nelle applicazioni esistenti se le applicazioni di amministrazione del sistema o della rete non supportano il sistema IDN non inglese.

Questa funzione facilita la conversione grazie alle apposite API e al supporto di vari argomenti per le opzioni, a un programma di conversione dedicato per le codifiche IDN e alle conversioni di codice iconv. Vedere le seguenti pagine man per maggiori informazioni:

Per maggiori informazioni, vedere il manuale International Language Environments Guide.

Nuove conversioni di codice iconv

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 11/04.

Sono state aggiunte nuove conversioni iconv tra le pagine di codice a singolo byte usate dai PC e da Windows e vari formati Unicode. Sono inoltre state aggiunte importanti pagine di codice asiatiche e UCS-2LE.

Per maggiori dettagli, vedere l'Appendice A del manuale International Language Environments Guide. Vedere anche la pagina man iconv_en_US.UTF–8(5).

Nuove versioni locali Unicode di Solaris

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 7/04. Altre versioni locali erano state aggiunte in Solaris 9 9/04 e in Solaris 10 3/05.

In questa versione di Solaris sono state aggiunte le seguenti versioni locali Unicode:

Le nuove versioni locali sono disponibili dal login di sistema.

Funzione di amministrazione delle versioni locali

Questa funzione è stata introdotta nelle versioni Solaris Express 11/03 e Solaris 9 9/04.

La funzione di amministrazione delle versioni locali consente all'utente di interrogare e configurare le versioni locali di Solaris utilizzando un'interfaccia dalla riga di comando. Usando lo strumento localeadm, è possibile visualizzare informazioni sui pacchetti delle versioni locali installati sul sistema o presenti su un particolare dispositivo o in una determinata directory. È possibile aggiungere o rimuovere le versioni locali del sistema in base alle regioni di cui fanno parte. Ad esempio, è possibile aggiungere al sistema tutte le versioni locali della regione Europa orientale. Vedere la pagina man localeadm(1M).

Prima dell'introduzione di questa funzione, una volta eseguita l'installazione era necessario aggiungere o rimuovere i singoli pacchetti per modificare le versioni locali presenti sul sistema. In questa situazione era facile commettere errori dimenticando o ignorando alcuni pacchetti. Questo strumento è un'integrazione della logica di selezione delle versioni locali presente nel programma di installazione di Solaris. Il programma di installazione è tuttora l'applicazione principale per una corretta installazione delle versioni locali di Solaris.

STSF (Standard Type Services Framework)

Questa funzione è stata introdotta nelle versioni Solaris Express 9/03 e Solaris 9 4/04.

STSF (Standard Type Services Framework) è un'architettura a oggetti “pluggable” che permette di accedere a modalità di rendering e di disposizione del testo di livello tipografico. L'architettura pluggable del framework offre la possibilità di usare diversi motori di rasterizzazione dei caratteri e differenti processori per la disposizione del testo per ottenere la rappresentazione visiva desiderata. Permette inoltre di gestire i caratteri e di creare caratteri associati ad applicazioni specifiche. STSF include sia una API standalone che un'estensione del server X per gestire il rendering sul lato del server, consentendo di ottenere una migliore efficienza. STSF è un progetto open source sponsorizzato da Sun Microsystems.

Per maggiori informazioni sul progetto e sull'utilizzo della API, vedere http://stsf.sourceforge.net.

Funzione di ricerca automatica della codifica

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 9/03.

La funzione di ricerca automatica della codifica è utile per la gestione dei caratteri internazionali. Tramite un'interfaccia generica, questa funzione offre un metodo semplice per rilevare la codifica di un particolare file o di una stringa, semplificando l'accesso alle codifiche dei caratteri delle varie lingue. Ad esempio, il programma semplifica la visualizzazione delle pagine Web in cui non sono specificate le informazioni sulla codifica. I motori di ricerca, i database delle basi di conoscenza e gli strumenti di traduzione automatica possono richiedere la rilevazione della codifica della lingua dei dati a cui accedono. Lo strumento di rilevazione automatica della codifica semplifica questo processo.

Per maggiori dettagli, vedere le pagine man auto_ef(1) o libauto_ef(3LIB).

Motore per il coreano basato su SunIM con supporto di finestre ausiliarie

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Gli utenti coreani di Solaris possono ora sfruttare i vantaggi di un metodo di inserimento da tastiera più completo per la lingua coreana. Il nuovo motore per il coreano con supporto di finestre ausiliarie include quattro finestre per controllare e configurare il metodo di input (IM) in lingua coreana.

Questo metodo di inserimento supporta tre diverse disposizioni della tastiera: 2 beol sik, 3 beol sik 390 e 3 beol sik final.

Metodo di inserimento basato su una traslitterazione comune per tutte le lingue indiane

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 12/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Gli utenti che utilizzano una qualsiasi versione locale Unicode (UTF-8) nel sistema operativo Solaris possono ora inserire in modo semplice i caratteri di tutte le lingue regionali indiane. Utilizzando le applicazioni CDE, StarOffice o Mozilla è ora più semplice interagire con le scritture indiane. Dopo aver selezionato il metodo di inserimento (IM) basato sulla traslitterazione, è possibile digitare gli equivalenti fonetici delle scritture indiane in inglese. Questi equivalenti vengono quindi visualizzati nella scrittura selezionata, con la forma e l'aspetto corretto grazie alla presenza di un modulo di disposizione e formattazione apposito. Poiché la traslitterazione è il metodo usato più comunemente per inserire i caratteri nelle lingue indiane, questo supporto è in grado di migliorare notevolmente la facilità d'uso delle otto scritture indiane in dotazione con Solaris.

Supporto di tastiere aggiuntive

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 4/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

In Solaris è stato aggiunto il supporto software per quattro tastiere aggiuntive: tastiera russa tipo 6, tastiera estone tipo 6, tastiera francese canadese tipo 6 e tastiera polacca per programmatori tipo 5. Questo supporto a livello software rende più versatile la gestione degli input da tastiera per gli utenti russi, canadesi, estoni e polacchi. In particolare, modifica la disposizione standard della tastiera americana per adattarsi alle esigenze delle diverse lingue.

Metodo di input Wubi

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 4/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il metodo di input Wubi è largamente utilizzato in Cina. La regola di codifica per Wubi IM è basata sulla forma radicale o lineare dei caratteri cinesi. Questo metodo di input permette di inserire rapidamente i caratteri cinesi con una tastiera standard, senza bisogno di adottare metodi più lenti basati sulla fonetica.

Supporto del metodo di input per la lingua indiana

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il sistema operativo Solaris supporta ora l'input per le tastiere nelle lingue regionali indiane. È così possibile inserire i caratteri in lingua indiana usando il layout preferito della tastiera in Solaris.

Per maggiori informazioni, vedere il manuale International Language Environments Guide.

Supporto di sette scritture indiane per le versioni locali Unicode

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 4/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Oltre all'attuale supporto per l'Hindi, questa versione di Solaris supporta anche le seguenti scritture indiane:

Queste lingue regionali indiane sono ora supportate nel sistema operativo Solaris in tutti gli ambienti locali Unicode supportati da Solaris.

Per maggiori informazioni, vedere il manuale International Language Environments Guide.

Supporto di HKSCS-2001 nelle versioni locali di Hong Kong

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

HKSCS-2001 è una nuova versione del set di caratteri supplementare di Hong Kong (HKSCS). Questa nuova versione aggiunge 116 caratteri al precedente set di caratteri HKSC-1999. HKSCS-2001 è supportato in queste versioni locali di Hong Kong: zh_HK.BIG5HK e zh_HK.UTF-8.

Software aggiuntivi

Questa sezione descrive tutte le funzioni relative al software aggiuntivo che sono stati introdotte o migliorate in Solaris 10 3/05 rispetto alla versione Solaris 9 distribuita originariamente nel maggio 2002.

Sun Remote Services Net Connect 3.1.1

Sun Remote Services (SRS) Net Connect 3.1.1 è stato introdotto con Solaris Express 10/04 sul CD Extra Value. SRS Net Connect 3.1.1 permette di monitorare autonomamente i sistemi, di creare report sulle prestazioni e sulle tendenze e di ricevere notifiche automatiche. Queste funzioni contribuiscono a migliorare la disponibilità e l'affidabilità dei sistemi e consentono di gestire i potenziali problemi.


Nota –

Per gli utenti di Solaris 9, questa funzione era stata introdotta nella versione Solaris 9 4/04.


Per informazioni sull'installazione di SRS Net Connect, vedere il manuale Sun Remote Services Net Connect Activation Guide.

Miglioramenti al freeware

Questa sezione descrive tutte le funzioni relative al freeware che sono stati introdotte o migliorate in Solaris 10 3/05 rispetto alla versione Solaris 9 distribuita originariamente nel maggio 2002.

GCC v.3.4.3

Questa funzione è stata introdotta in Solaris 10 3/05. Vedere GCC versione 3.4.3.

Webmin

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 11/04.

Webmin è uno strumento di amministrazione basato sul Web scritto in linguaggio Perl. Webmin è progettato per essere eseguito su tutti i sistemi UNIX e sui sistemi operativi analoghi, incluso Solaris. Contiene molti moduli standard per l'amministrazione delle funzionalità UNIX incluse nel sistema operativo Solaris. Contiene inoltre vari moduli per l'amministrazione di programmi realizzati nell'ambito di altri progetti open source o disponibili in commercio. Per l'amministrazione delle funzionalità e dei prodotti non supportati dai moduli standard sono disponibili ulteriori moduli di terze parti.

Webmin è un software open source. La documentazione è disponibile su http://www.webmin.com.

IPMI (Intelligent Platform Management Interface)

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 11/04.

IPMI (Intelligent Platform Management Interface) è uno standard che supporta alcuni aspetti della gestione “non presidiata” dei server. La maggior parte dei server x86 incorpora un controller di gestione (bmc) che consente di gestire i sistemi in modo remoto. Ad esempio, consente di accendere e spegnere un sistema o di misurarne la temperatura o il voltaggio da una postazione remota.

IPMI è un software open source. La documentazione è disponibile sul Web su http://openipmi.sourceforge.net/.

Apache versione 2

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 11/04.

Apache versione 2 introduce diversi miglioramenti rispetto ad Apache versione 1, in particolare il supporto di IPv6. Inoltre, SSL/TLS è ora incorporato direttamente nel server anziché essere distribuito come set di patch e moduli addon da sincronizzare. Apache versione 1 rimane il server Web predefinito di Solaris 10.

Apache versione 2 è un software open source. La documentazione è disponibile su http://www.apache.org.

BIND 9

BIND 9 è stato introdotto in Solaris Express 8/04. In Solaris 10 3/05, la versione di BIND è stata aggiornata alla versione 9.2.4.

BIND è un'implementazione open source di DNS. BIND è sviluppato dall'Internet Systems Consortium (ISC). BIND permette ai client e alle applicazioni DNS di interrogare i server DNS su reti IPv4 e IPv6. BIND include due componenti principali: una API di risoluzione degli stub, resolver(3resolv), e il name server DNS con vari strumenti DNS.

BIND permette ai client DNS di connettersi ai server DNS IPv6 usando il trasporto IPv6. BIND offre una soluzione DNS client-server completa per le reti IPv6.

BIND 9.2.4 è una riprogettazione del name server e degli strumenti DNS effettuata dall'Internet Systems Consortium (ISC). Solaris 10 include il name server e gli strumenti di BIND versione 9.2.4.

Per informazioni sulla migrazione da BIND 8.x a BIND 9, vedere il manuale System Administration Guide: Naming and Directory Services (DNS, NIS, and LDAP). Ulteriori informazioni e documenti su BIND 9 sono disponibili sul sito Web di ISC, all'indirizzo http://www.isc.org. Per informazioni sul supporto di IPv6, vedere il manuale System Administration Guide: IP Services.

Miglioramenti a Samba

In Solaris Express 8/04 il software Samba, che fornisce servizi di file e di stampa ai client SMB/CIFS, è stato aggiornato alla versione 3.0.4. Questa versione corregge diversi problemi. Samba era stato precedentemente aggiornato alla versione 3.0 in Solaris Express 3/04.

Samba fornisce servizi di file e di stampa trasparenti ai client SMB/CIFS. Utilizzando Samba, è possibile condividere i dischi e le stampanti di un server con diversi client di rete, tra cui:

Due client UNIX possono accedere allo spazio dei file e delle stampanti su qualsiasi server SMB/CIFS. Il primo è un client di tipo ftp. Il secondo crea una directory virtuale “/smb” che fornisce l'accesso alle directory e alle stampanti condivise da smb.

Samba 3.0 aggiorna il file SMB e il server di stampa per migliorare ulteriormente la velocità di stampa. Oltre a questo, in Samba 3.0 sono inclusi i seguenti miglioramenti:

Per maggiori informazioni, vedere le pagine man di Samba. Per accedere a queste pagine man, digitare il comando seguente: man -M /usr/sfw/man samba. Vedere anche Using Samba, 2nd Edition in http://www.oreilly.com/.

Flex 2.5.4a

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 8/04.

Il lexer open source flex è una versione migliorata del programma lex(1) flex offre la possibilità di generare scanner molto veloci (ma di grandi dimensioni) e di elaborarli in modalità batch. flex consente di generare scanner con nomi diversi per le variabili e le funzioni visibili globalmente, anziché usare la convenzione lex(1) e generare nomi di tipo yy_foo o yy_bar.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man nella directory /usr/sfw/man.

Server proxy SIP

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 8/04.

Il server SIP (Session Initiation Protocol) supporta la distribuzione di servizi VoIP/SIP fornendo un proxy SIP e un server di registrazione e redirezione. Questo server è denominato SER. SER è conforme allo standard RFC 3261 ed è disponibile su http://www.iptel.org/.

Maggiori informazioni sono disponibili nella directory /usr/sfw/doc/ser e nelle pagine man contenute nella directory /usr/sfw/man.

libusb 0.1.8

Questa funzione è stata introdotta in Solaris Express 8/04.

La libreria libusb contiene un set di interfacce per la gestione dei dispositivi USB senza un driver per il kernel.

Per maggiori informazioni, vedere la pagina man libusb nella directory /usr/man. Questa pagina man punta a ulteriori informazioni nella directory /usr/sfw/share/doc/libusb.

Ghostscript 7.05

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 8/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il sistema operativo Solaris include i seguenti nuovi pacchetti freeware:

Ghostscript 7.05 – Legge i file PostScript e PDF. Visualizza questi file sullo schermo o li converte in un formato utilizzabile da molte stampanti. Vedere la pagina man gs(1) in /usr/sfw/share/man.


Nota –

Per i termini di licenza, di attribuzione e il copyright per Ghostscript, vedere i file nel percorso /usr/sfw/share/src/<nome freeware>.


Nuovi pacchetti freeware: libxml2 2.4.16 e libxslt 1.0.19

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 4/03. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

I seguenti pacchetti freeware sono stati introdotti o rivisti nelle versioni Software Express:


Nota –

I termini di licenza, le condizioni di attribuzione e il copyright di questi pacchetti si trovano in /usr/share/src/<nome freeware>.


Pacchetto freeware ANT 1.4.1

Questa funzione è stata introdotta nel programma pilota Software Express e nella versione Solaris 9 12/02. Questa funzione è inclusa in Solaris 10 3/05.

Il sistema operativo Solaris include i seguenti nuovi pacchetti freeware: ANT 1.4.1 – Il tool di build Jakarta ANT basato su Java e XML.


Nota –

Per i termini di licenza, di attribuzione e il copyright per ANT, vedere i file nel percorso /usr/sfw/share/src/<nome freeware>.


Modifiche alla documentazione

Questa sezione descrive le principali modifiche apportate alla documentazione di Solaris 10 3/05 rispetto alla versione Solaris 9 originariamente distribuita nel maggio 2002. Le modifiche comprendono:

Per informazioni sulle modifiche alla documentazione introdotte in Solaris 10 7/05, vedere Miglioramenti alla documentazione.

DVD Solaris 10 Documentation

Questa funzione è stata introdotta in Solaris 10 3/05.

In Solaris 10 3/05, tutta la documentazione è stata riunita nel nuovo DVD Solaris 10 Documentation. Il DVD sostituisce il CD usato per la documentazione di Solaris 9.

Per informazioni sull'accesso alla documentazione di Solaris 10, incluse le istruzioni per l'utilizzo del nuovo DVD, vedere Informazioni importanti sulla documentazione di Solaris 10.

Nuovi documenti

Qui di seguito sono elencati i nuovi documenti di Solaris 10.

Device Driver Tutorial

Questo tutorial fornisce informazioni pratiche sullo sviluppo dei driver per il sistema operativo Solaris. Include la descrizione di procedure di scrittura, costruzione, installazione, caricamento e prova di driver reali. Queste istruzioni sono utili per comprendere il modo in cui i driver controllano i dispositivi. Inoltre, il manuale contiene una panoramica dell'ambiente di sviluppo dei driver, degli strumenti disponibili e delle tecniche per evitare alcuni problemi comuni.

Introduction to the Solaris Development Environment

Solaris fornisce agli sviluppatori una serie di interfacce, framework e strumenti per l'utilizzo delle tecnologie del sistema operativo. Questo manuale contiene un'introduzione al sistema operativo Solaris, una breve descrizione dei documenti di maggiore interesse per gli sviluppatori e una serie di rimandi ad altre fonti di informazioni dettagliate.

Solaris Dynamic Tracing Guide

Il nuovo manuale Solaris Dynamic Tracing Guide è stato introdotto in Solaris Express 1/03. La guida include un riferimento completo alle funzioni e alcuni esempi per i nuovi utenti. Per maggiori informazioni su DTrace, vedere Funzione di tracciamento dinamico DTrace.

Solaris Security for Developers Guide

Il manuale Solaris Security for Developers Guide descrive le API pubbliche e le interfacce per i provider di servizi (SPI) per le funzioni di sicurezza disponibili nel sistema operativo Solaris. Questo manuale si rivolge agli sviluppatori in linguaggio C interessati a scrivere i seguenti tipi di programmi:

  • Applicazioni privilegiate che possano prevalere sui controlli di sistema

  • Applicazioni che utilizzino servizi di autenticazione e di sicurezza

  • Applicazioni che richiedano la protezione delle comunicazioni su reti sicure

  • Applicazioni che utilizzino servizi di crittografia

  • Librerie, oggetti condivisi e plugin che forniscano o utilizzino servizi di sicurezza

Il manuale descrive le seguenti interfacce pubbliche di Solaris per la sicurezza:

Interfacce per i privilegi dei processi

I privilegi dei processi permettono agli sviluppatori di abilitare la delega delle modifiche alle impostazioni di sicurezza nelle applicazioni basate su privilegi.

PAM

Moduli di autenticazione pluggable per l'autenticazione iniziale di un utente su un sistema.

GSS-API

API di sicurezza generica per le comunicazioni sicure tra applicazioni paritetiche. La GSS-API offre inoltre servizi di autenticazione, integrità e riservatezza.

SASL

Livello di autenticazione e sicurezza semplice, usato da molti protocolli per funzioni di autenticazione, riservatezza e integrità dei dati. SASL è destinato alle applicazioni di rete di livello elevato.

Framework crittografico

Framework basato su interfacce standard PKCS #11 per la gestione di utenti e fornitori di servizi di crittografia.

Smart card

Set di interfacce per gli sviluppatori di handler IFD per terminali di smart card.

Sono forniti anche alcuni esempi pratici.

Solaris System Management Agent Administration Guide

L'agente SMA (System Management Agent) si basa sull'agente open source Net-SNMP. Questo manuale è destinato agli amministratori che intendono usare l'agente SMA per la gestione sicura dei dispositivi e per migrare le soluzioni SNMP dal software Solstice Enterprise Agents a System Management Agent. Il manuale include un capitolo che affronta i problemi di sicurezza e fornisce alcuni esempi.

Solaris System Management Agent Developer’s Guide

L'agente SMA (System Management Agent) si basa sull'agente open source Net-SNMP. Questo manuale contiene informazioni per gli sviluppatori che intendono creare moduli MIB per estendere le funzionalità dell'agente.

System Administration Guide: Solaris Containers-Resource Management and Solaris Zones

In Solaris Express 2/04 è stato introdotto il nuovo manuale System Administration Guide: Solaris Containers-Resource Management and Solaris Zones. Questo manuale è destinato ai responsabili dell'amministrazione di uno o più sistemi che eseguono Solaris 10. Il manuale affronta argomenti di gestione delle risorse come i progetti e le attività, l'accounting esteso, il controllo delle risorse e i pool di risorse dinamici. Viene affrontata anche la virtualizzazione con Solaris Zones. Vedere Tecnologia di partizionamento software Solaris Zones e tutte le descrizioni in Miglioramenti alle risorse del sistema.

x86 Assembly Language Reference Manual

Introdotto nella versione Solaris Express 6/04, il manuale x86 Assembly Language Reference Manual descrive la sintassi del linguaggio assembly di Solaris per i sistemi x86. Il manuale consente ai programmatori esperti in linguaggio assembly di comprendere l'output disassemblato dei compilatori di Solaris. Non si tratta di una guida introduttiva alla programmazione in linguaggio assembly né di un manuale di riferimento sull'architettura x86.

Nuova organizzazione dei documenti

I seguenti documenti sono stati riorganizzati in Solaris 10.

Modifiche alla documentazione sulla gestione delle risorse

I capitoli relativi alla gestione delle risorse si trovano nel nuovo volume System Administration Guide: Solaris Containers-Resource Management and Solaris Zones. Il manuale di Solaris 9 System Administration Guide: Resource Management and Network Services è diventato System Administration Guide: Network Services in Solaris 10.

Riorganizzazione dei manuali di amministrazione

I manuali di amministrazione di Solaris 10 sono stati riorganizzati.

Il contenuto del manuale System Administration Guide: Basic Administration è stato ridotto e ora include solo i seguenti argomenti:

Gli argomenti complessi relativi alla gestione dei dispositivi e dei file system sono stati trasferiti nel manuale System Administration Guide: Devices and File Systems. Questo nuovo manuale comprende gli argomenti di amministrazione relativi ai dispositivi e ai file system, tra cui i seguenti:

Il manuale System Administration Guide: Advanced Administration comprende gli stessi argomenti delle precedenti versioni di Solaris.

Modifiche alla Guida all'installazione di Solaris

Il contenuto della Guida all'installazione di Solaris è stato suddiviso in cinque manuali che affrontano specifici argomenti. Per informazioni sul contenuto dei nuovi manuali, vedere le descrizioni qui di seguito.

Documentazione trasferita in altri manuali

I documenti qui indicati erano in precedenza inclusi nella documentazione di Solaris 9. Questi documenti sono ora pubblicati in altra sede o il loro contenuto è stato trasferito in un diverso manuale.

Documentazione non pubblicata in questa versione

I documenti qui indicati non sono inclusi nella documentazione di Solaris 10. I documenti erano stati pubblicati in precedenza per Solaris 9 e sono disponibili sul sito http://docs.sun.com.

Funzioni per data di rilascio in Software Express

Molte delle funzioni di Solaris 10 sono incluse anche nel programma Software Express. Questa sezione elenca tutte le funzioni in base alla data di rilascio originale.


Nota –

Per un riepilogo delle funzioni introdotte in Solaris 9, Solaris 8 e Solaris 7, vedere Nuove funzioni dell'ambiente operativo Solaris 9 su http://docs.sun.com. Questo manuale riassume le funzioni di Solaris 9 e descrive in dettaglio nell'appendice le funzioni di Solaris 8 e Solaris 7.


Nuove funzioni di Solaris 10 1/06

In Solaris 10 1/06 sono state introdotte le seguenti nuove funzioni:

Le seguenti funzioni sono state introdotte nell'ambito del programma Software Express. Queste funzioni sono incluse anche in Solaris 10 1/06.

Nuove funzioni in Solaris Express 8/05

In Solaris Express 8/05 sono state introdotte le seguenti nuove funzioni:

Nuove funzioni in Solaris Express 7/05

In Solaris Express 7/05 è stata introdotta la funzione x86: Nuova opzione di prtconf per visualizzare i nomi dei prodotti.

Nuove funzioni in Solaris Express 6/05

In Solaris Express 6/05 sono state introdotte le seguenti nuove funzioni:

Nuove funzioni in Solaris Express 3/05

In Solaris Express 3/05 è stata introdotta la funzione Opzione aggiuntiva per la stampa della pagina di intestazione nella Gestione stampa di Solaris.

Nuove funzioni in Solaris Express 2/05

In Solaris Express 2/05 sono state introdotte le seguenti nuove funzioni:

Nuove funzioni di Solaris 10 3/05

In Solaris 10 3/05 sono state introdotte le seguenti nuove funzioni:

In Solaris 10 3/05 sono stati apportati miglioramenti alle seguenti funzioni:

Le seguenti funzioni sono state introdotte nell'ambito del programma Software Express. Queste funzioni sono incluse anche in Solaris 10 3/05.

Nuove funzioni di Solaris Express 11/04

In Solaris Express 11/04 sono state introdotte le seguenti nuove funzioni:

La versione Solaris Express 11/04 includeva miglioramenti delle seguenti funzioni:

Nuove funzioni di Solaris Express 10/04

In Solaris Express 10/04 sono state introdotte le seguenti nuove funzioni:

La versione Solaris Express 10/04 includeva le seguenti funzioni aggiornate:

Nuove funzioni di Solaris Express 8/04

In Solaris Express 8/04 sono state introdotte le seguenti nuove funzioni:

La versione Solaris Express 8/04 includeva revisioni delle seguenti funzioni:

Nuove funzioni di Solaris Express 7/04

In Solaris Express 7/04 sono state introdotte le seguenti nuove funzioni:

Nuove funzioni di Solaris Express 6/04

In Solaris Express 6/04 sono state introdotte le seguenti nuove funzioni:

In Solaris Express 6/04 sono state inoltre introdotte importanti revisioni alle seguenti funzioni:

Nuove funzioni di Solaris Express 5/04

In Solaris Express 5/04 sono state introdotte le seguenti nuove funzioni:

In Solaris Express 5/04 sono state inoltre introdotte revisioni alle seguenti funzioni:

Nuove funzioni di Solaris Express 4/04

In Solaris Express 4/04 sono state introdotte le seguenti nuove funzioni:

Nuove funzioni di Solaris Express 3/04

In Solaris Express 3/04 sono state introdotte le seguenti nuove funzioni:

Oltre a questo, in questa versione sono stati apportati miglioramenti alla funzione IPC System V e altri controlli delle risorse.

Nuove funzioni di Solaris Express 2/04

In Solaris Express 2/04 sono state introdotte le seguenti nuove funzioni:

Nuove funzioni di Solaris Express 1/04

In Solaris Express 1/04 sono state introdotte le seguenti nuove funzioni:

Le funzioni seguenti sono state ampliate in Solaris 1 9/04:

Nuove funzioni di Solaris Express 12/03

In Solaris Express 12/03 sono state introdotte le seguenti nuove funzioni:

Nuove funzioni di Solaris Express 11/03

In Solaris Express 11/03 sono state introdotte le seguenti nuove funzioni:

Nuove funzioni di Solaris Express 10/03

In Solaris Express 10/03 sono state introdotte le seguenti nuove funzioni:

Nuove funzioni di Solaris Express 9/03

In Solaris Express 9/03 sono state introdotte le seguenti nuove funzioni:

Le seguenti descrizioni delle nuove funzioni sono state riviste in Solaris Express 9/03:

Nuove funzioni nel programma pilota Software Express

Tutte le funzioni descritte in questo documento che non erano elencate nelle sezioni precedenti sono state introdotte nel programma pilota Software Express. Queste funzioni sono incluse in Solaris 10 3/05.