Questo capitolo spiega come usare le pagine di riferimento sui dispositivi per configurare i sistemi IA (Intel Architecture) a 32 bit per l'esecuzione dell'ambiente operativo Solaris e per risolvere i problemi di configurazione.
Queste pagine di riferimento si riferiscono solo ai dispositivi che richiedono una speciale configurazione per eseguire Solaris Edizione per piattaforma Intel.
Per informazioni sulle procedure da seguire per modificare le impostazioni dei dispositivi, vedere la documentazione fornita dal produttore.
Eseguire l'utility DOS del produttore (se disponibile).
Quando occorre spostare le schede per scopi di ispezione e configurazione, annotare la posizione dei cavi nei socket. Alcuni connettori sono sagomati per impedire che vengano inseriti in modo errato; altri hanno invece una forma simmetrica.
Se i parametri di configurazione di un dispositivo sono selezionabili, è in genere consigliabile scegliere le impostazioni predefinite. Le pagine di riferimento sui dispositivi contengono le impostazioni supportate da Solaris e segnalano i conflitti noti.
La tabella seguente contiene le pagine di riferimento sui dispositivi incluse in Solaris 8 Edizione per piattaforma Intel.
Driver Solaris: |
ata |
Tipo di dispositivo: |
Controller per disco rigido o CD-ROM |
Configurazione supportata: |
Due dischi per controller, fino a quattro dischi IDE se sono disponibili sia un'interfaccia primaria che una secondaria |
Se vi sono due unità IDE sullo stesso controller, una deve essere configurata come "master" e l'altra come "slave". In genere, se le due unità sono un disco rigido IDE e un lettore di CD-ROM IDE, il disco rigido viene configurato come master e il lettore di CD-ROM come slave. Se al controller è collegata una sola unità, è necessario configurarla come master.
Controller primario:
o Livello di IRQ: |
14 |
o Indirizzo di I/O: |
0x1F0 |
Controller secondario:
o Livello di IRQ: |
15 |
o Indirizzo di I/O: |
0x170 |
Se è installato un lettore di CD-ROM IDE, il BIOS di sistema per questa unità deve essere impostato come segue:
o Drive Type: |
Not installed |
Se è installata un'unità Enhanced IDE, il BIOS deve essere configurato come segue:
o Enhanced IDE Drive: |
Enabled |
Se il BIOS supporta l'autoconfigurazione, usare questa funzione per impostare il numero di testine, di cilindri e di settori per il disco rigido IDE. Se il BIOS non supporta questa funzione, usare le impostazioni fornite dal produttore del disco.
I lettori di CD-ROM IDE Panasonic LK-MC579B e Mitsumi FX34005 non possono essere usati per installare l'ambiente operativo Solaris e non sono supportati.
Molti produttori forniscono sistemi PCI con interfacce IDE sulla scheda madre. Diversi di questi sistemi utilizzano il controller PCI-IDE CMD-604. Questo chip contiene due interfacce IDE. L'interfaccia IDE primaria è configurata con l'indirizzo di I/O 0x1F0, mentre quella secondaria con l'indirizzo 0x170. Tuttavia, questo chip non può gestire I/O simultanei sulle due interfacce IDE. Se si cerca di usare entrambe le interfacce, Solaris si blocca. Usare solo l'interfaccia IDE primaria all'indirizzo 0x1F0.
Se sono presenti un terzo e un quarto disco IDE, queste unità possono essere usate per installare Solaris ma non per avviare il sistema.
Il software Solaris Volume Management non funziona con il lettore di CD-ROM Sony CDU-55E, indipendentemente dalla sua configurazione (come master o come slave). Per impedire che vold blocchi il controller, commentare la riga seguente nel file /etc/vold.conf:
# use cdrom drive /dev/rdsk/c*s2 dev_cdrom.so cdrom%d
I lettori di CD-ROM ATAPI NEC CDR-260/CDR-260R/CDR-273 e Sony CDU-55E possono bloccarsi durante l'installazione.
Alcuni sistemi non riescono ad avviarsi da dischi IDE di dimensioni superiori a 512 Mbyte, anche se l'installazione sul disco viene eseguita correttamente. Disabilitare l'indirizzamento a blocchi logici e ridurre le informazioni sulla geometria CMOS del disco a meno di 1024 cilindri.
Il lettore di CD-ROM Sony CDU-701 supporta il boot dal CD solo con la versione 1.0r o superiore del firmware.
Driver Solaris: |
adp |
Tipo di dispositivo: |
SCSI-2 |
Schede: |
Adaptec AHA-2940, AHA-2940W, AHA-2944W, AHA-3940, AHA-3940W |
Chip: |
Adaptec AIC-7850, AIC-7860, AIC-7870, AIC-7880, AIC-7895 |
Tipo di bus: |
PCI |
L'opzione "Plug N Play SCAM Support" non è supportata.
Per poter usare i controller AHA-3940 o AHA-3940W, è necessario che il BIOS della scheda madre supporti il chip DEC PCI-to-PCI Bridge sul controller.
Alcuni programmi eseguiti a livello dell'utente presentano problemi con alcuni sistemi PCI dotati di una scheda Adaptec AHA-2940 o AHA-2940W, inclusi i seguenti modelli:
Schede madri PCI con chip Pentium a 60 MHz e con chipset PCI S82433LX Z852 o S82434LX Z850. I numeri di parte delle schede madri Intel sono AA616393-007 e AA615988-009.
Schede madri PCI con chip Pentium a 90 MHz e chipset PCI S82433NX Z895, S82434NX Z895 o S82434NX Z896. Il numero di parte della scheda madre Intel è 541286-005. (Questa scheda viene usata da alcuni sistemi Gateway 2000.)
La scheda madre AA-619772-002 con chip 82433LX Z852 o 82434LX Z882 produce incoerenze nella memoria casuale. Restituire la scheda madre al fornitore e richiedere una scheda sostitutiva.
In caso di problemi con i programmi eseguiti a livello utente, usare l'utility di configurazione del BIOS per disabilitare il caching write-back della CPU (o tutte le attività di caching se non è possibile controllarne l'algoritmo).
Se il controller SCSI AHA-2940 non riconosce il disco Quantum Empire 1080S HP 3323 SE o altri dischi SCSI, ridurre la velocità dei trasferimenti sincroni del controller Adaptec a 8 Mbps.
Il controller AHA-3940 è stato certificato da Adaptec per operare su determinati sistemi; tuttavia, alcuni test hanno dimostrato che l'ambiente operativo Solaris opera correttamente su alcuni di questi sistemi ma non su altri.
Se si utilizza l'utility di configurazione Adaptec:
Configurare ogni dispositivo SCSI con un unico ID SCSI e, nel menu Advanced Configuration Options della scheda, impostare l'opzione "Plug N Play SCAM Support" su Disabled.
Se vi sono più controller (o un singolo controller incorporato), provare a usare un unico IRQ per controller.
Alla richiesta del sistema, abilitare il mastering del bus per gli slot con i controller in uso.
Per i dischi, le unità nastro e i lettori di CD-ROM di vecchia produzione, verificare che la velocità massima dei trasferimenti di dati SCSI sia impostata a 5.0 Mbps.
Se necessario, abilitare il supporto dei dischi di dimensioni superiori a 1 Gbyte.
Driver Solaris: |
cadp |
Tipi di dispositivo: |
SCSI, SCSI con opzione Ultra SCSI, SCSI-3, Ultra SCSI |
Schede: |
Adaptec AHA-2940AU, AHA-2940U, AHA-2940U Dual, AHA-2940UW, AHA-2940UW Dual, AHA-2940U2, AHA-2940U2B, AHA-2940U2W, AHA-2944UW, AHA-2950U2B, AHA-3940AU, AHA-3940AUW, AHA-3940AUWD, AHA-3940U, AHA-3940UW, AHA-3944AUWD, AHA-3950U2B |
Chip: |
Adaptec AIC-7880, AIC-7880 (Rev B), AIC-7890, AIC-7890A, AIC-7890AB, AIC-7891B, AIC-7895, AIC-7896, AIC-7897 |
Tipo di bus: |
PCI |
L'opzione "Plug N Play SCAM Support" non è supportata.
Se il BIOS della scheda è abilitato, verificare che l'opzione del BIOS Adaptec SCSISelect "Reset SCSI Bus at IC Initialization" (sotto il menu Advanced Configuration Options) sia impostata su Enabled. Avviare l'utility SCSISelect premendo Ctrl-A quando compare il banner Adaptec durante il boot del sistema.
Se la scheda viene usata in configurazione multi-inizializzazione:
Verificare che il disco di boot del sistema non utilizzi il bus condiviso (in cluster).
Impostare l'opzione "Reset SCSI Bus at IC Initialization" su Disabled.
Impostare l'opzione "Host Adapter BIOS" (sotto il menu Advanced Configuration Options) su "Disabled:Not scan".
Aprire con un editor il file /kernel/drv/cadp.conf e aggiungere la proprietà seguente:
allow-bus-reset=0
Riavviare il sistema dopo aver installato le patch.
Il comando cfgadm(1M) replace_device non è affidabile se il disco da sostituire è collegato a un controller gestito dal driver cadp(7D).
Per sostituire un disco con questa configurazione, usare il comando cfgadm remove_device seguito dal comando cfgadm insert_device, ad esempio:
cfgadm -x remove_device c0::dsk/c0t4d0 cfgadm -x insert_device c0
Il driver cadp.bef supporta solo 10 schede nella fase di boot. Occorre perciò verificare che il disco di boot sia collegato a una delle prime 10 schede. Si noti che tutti i target saranno disponibili per l'installazione e l'utilizzo del driver Solaris cadp (in modalità protetta).
Il comando format(1M) non viene eseguito sui dischi Seagate ST19171W da 9 GB.
Alcune schede madri non supportano correttamente il canale B con le schede basate sul chip Adaptec AIC-7895, ad esempio le serie AHA-2940U Dual e AHA-2940UW Dual. Il problema si verifica perché il BIOS non assegna correttamente i due interrupt PCI INTA e INTB nello slot che contiene il chip AIC-7895. Questo impedisce il corretto funzionamento dei dispositivi collegati al canale B e genera una serie di messaggi di timeout e ripristino riguardo a tali dispositivi.
Ad esempio, il problema si verifica sulla scheda madre Intel PR440FX (Providence) dual Pentium Pro con revisioni del BIOS fino alla 1.00.08.DI0 (inclusa). Per questa specifica scheda madre, è possibile risolvere il problema impostando il parametro "Advanced/PCI IRQ Mapping" su "To ISA Legacy IRQs". La stessa soluzione potrebbe essere efficace su altre schede madri con problemi nel supporto del canale B.
Un'altra possibile soluzione è descritta sul sito Web di Adaptec, all'indirizzo http://www.adaptec.com/support/faqs/aha394x.html.
Se si incontrano problemi nell'uso di un lettore di CD-ROM narrow SCSI sull'interfaccia wide interna, disabilitare l'opzione "negotiate wide", "negotiate sync" o entrambe nell'utility di configurazione Adaptec in relazione a quel dispositivo.
Il disco narrow Fujitsu (M1603SAU) riseleziona il target con un ID non valido per il tag della coda. Questo comportamento viola il protocollo SCSI e produce un comportamento errato del driver cadp. Poiché il problema è difficile da rilevare, è consigliabile disabilitare l'uso dei tag nelle code per questi target.
Usare il comando iostat -E per determinare se si dispone di un disco Fujitsu M1603S-512. In caso affermativo, aprire con un editor il file /kernel/drv/cadp.conf e aggiungere la proprietà targetn-scsi-options=0x1f78, dove n è il numero di target.
Il disco wide esterno IBM (DFHSS2W, Revisione 1717) non è supportato.
Nelle configurazioni con bus SCSI, evitare di collegare i dispositivi wide a bus narrow. Se tuttavia si dispone di una configurazione di questo tipo, aggiungere la riga seguente al file cadp.conf:
targetn-scsi-options=0x1df8
dove n è l'ID del target del dispositivo wide sul bus narrow. Questa riga disabilita la negoziazione wide per il target specificato. Verificare inoltre che gli 8 bit superiori del bus siano correttamente terminati ad entrambe le estremità della catena SCSI.
Se si riscontrano problemi di installazione sui sistemi con una scheda madre Intel 440BX/440GX, aggiornare il BIOS della scheda madre all'ultima revisione.
Se si utilizza l'utility di configurazione Adaptec:
Configurare ogni dispositivo SCSI con un unico ID SCSI. Nel menu Advanced Configuration Options, impostare l'opzione "Plug N Play SCAM Support" su Disabled.
Verificare che i dispositivi alle due estremità della catena SCSI siano terminati. Se si utilizzano dispositivi wide (a 16 bit) e narrow (a 8 bit) sulla stessa catena wide, verificare che alla fine della catena si trovi un dispositivo wide. Se alla fine della catena è collegato un dispositivo narrow, nei dispositivi wide della stessa catena sarà terminato solo il byte inferiore, creando una configurazione non valida.
Se vi sono più controller (o un singolo controller incorporato), provare a usare un unico IRQ per controller.
Alla richiesta del sistema, abilitare il mastering del bus per gli slot con i controller in uso.
Se necessario, abilitare il supporto dei dischi di dimensioni superiori a 1 Gbyte.
Driver Solaris: |
pcscsi |
Tipo di dispositivo: |
SCSI |
Scheda: |
QLogic QLA510 |
Chip: |
AMD 53C974 (PCscsi), 53C974A (PCscsi II), Am79C974 (PCnet-SCSI) (solo dispositivi SCSI) QLogic FAS974 |
Tipo di bus: |
PCI |
Sistemi supportati: |
Il chip PCnet-SCSI è integrato nei sistemi HP Vectra XU 5/90 e Compaq Deskpro XL |
In questa sezione viene trattata solo la parte SCSI del controller PCnet-SCSI; la parte di rete richiede un driver Solaris separato (pcn). Per informazioni sulla configurazione delle funzionalità Ethernet, vedere "AMD PCnet Ethernet (PCnet-PCI, PCnet-PCI II, PCnet-Fast)".
Se i driver pcn e pcscsi vengono usati su sistemi HP Vectra XU 5/90 e Compaq Deskpro XL in condizioni di forte carico di lavoro a livello SCSI e di rete, si possono occasionalmente verificare perdite di dati. È sconsigliabile usare questi driver su server di produzione.
Una possibile soluzione consiste nel disabilitare il dispositivo pcn con il BIOS di sistema e usare un'interfaccia di rete separata.
L'opzione "SCSI Tagged Queuing" non è supportata.
Driver Solaris: |
ncrs |
Tipo di dispositivo: |
SCSI-2 |
Scheda: |
Compaq Integrated 32-bit Fast-SCSI-2/P, chip 53C810 |
Tipo di bus: |
PCI |
Questo è un driver sviluppato da Compaq Computer Corporation. Per informazioni sui dispositivi supportati e sugli aggiornamenti disponibili, contattare direttamente Compaq al'indirizzo http://www.compaq.com.
o Geometria del disco rigido nel BIOS: |
<= 1 GB: 64 testine, 32 settori > 1 GB: 255 testine, 63 settori |
Driver Solaris: |
cpqncr |
Tipo di dispositivo: |
SCSI |
Schede: |
Controller Compaq a 32 bit Fast Wide SCSI-2, Wide Ultra SCSI e Dual Channel Wide Ultra SCSI-3 su server Compaq: 825 Add-on PCI, Integrated 825 PCI, 875 Add-on PCI, Integrated 875 PCI, Integrated 876 PCI
|
Tipo di bus: |
PCI |
Questo è un driver sviluppato da Compaq Computer Corporation. Per informazioni sui dispositivi supportati e sugli aggiornamenti disponibili, contattare direttamente Compaq all'indirizzo http://www.compaq.com.
Verificare che il controller PCI Compaq 825, 875 o 876 si trovi in uno degli slot PCI del server.
Installare Solaris.
Modificare il file di configurazione del driver /kernel/drv/cpqncr.conf.
Questo file specifica i parametri configurabili validi per il driver:
tag_enable: Questa proprietà abilita o disabilita il supporto dei tag nelle code da parte del driver e può essere impostata ai valori seguenti:
0 - Disabled (impostazione predefinita)
1 - Enabled
alrm_msg_enable: Questa proprietà abilita o disabilita i messaggi di allarme dovuti ad errori del sistema di memorizzazione Compaq collegato al controller 825, 875 o 876. I valori ammessi sono:
0 - Disabled
1 - Enabled (impostazione predefinita)
debug_flag: Questa proprietà abilita o disabilita i messaggi di debugging del driver. I valori ammessi sono:
0 - Disabled (impostazione predefinita)
1 - Enabled
queue_depth: Questa proprietà specifica il numero di richieste attive che il driver può gestire per un controller. Il valore massimo e predefinito per questa proprietà è 37; il valore minimo è 13. Se non è possibile allocare una quantità di memoria sufficiente per caricare il driver, è possibile ridurre il valore per supportare più controller.
board_id: Questa proprietà specifica gli ID degli altri controller che il driver deve supportare. Attualmente, il driver supporta i controller Compaq 825, 875 e 876. Nella configurazione predefinita, vengono riconosciuti gli ID dei controller Compaq 825 Fast Wide SCSI-2, Compaq 875 Wide Ultra SCSI e Compaq Dual Channel Wide Ultra SCSI-3.
ignore-hardware-nodes: Impostare questa proprietà su 0.
Per attivare la nuova configurazione, eseguire il comando seguente come utente root:
# touch /reconfigure # reboot
Driver Solaris: |
ncrs |
Tipo di dispositivo: |
SCSI |
Schede: |
LSI Logic (ex Symbios Logic o NCR) 53C810, 53C810A, 53C815, 53C820, 53C825, 53C825A, 53C860, 53C875, 53C875J, 53C876, 53C895 |
Tipo di bus: |
PCI |
Poiché il BIOS LSI Logic e il programma fdisk di Solaris possono essere incompatibili, si consiglia di usare la versione DOS di FDISK (o un'utility equivalente) per creare la voce appropriata nella tabella delle partizioni FDISK prima di installare Solaris. Creare almeno una partizione DOS di 1 cilindro con inizio dal cilindro 0. Senza creare la partizione DOS, il sistema non riuscirà a riavviarsi dopo l'installazione di Solaris.
Le schede add-on con il controller 53C815, 53C820, 53C825 o 53C825A possono essere usate solo negli slot PCI con funzione di bus-mastering. Sulle schede madri che dispongono solo di due slot PCI, in genere entrambi possono essere configurati con la funzione di bus-master. Sulle schede madri con tre o più slot PCI, e sulle schede madri con diversi controller PCI integrati, è possibile che alcuni degli slot PCI non supportino il bus-mastering.
Alcune schede madri PCI con il BIOS LSI Logic SDMS e un controller 53C810 o 53C810A integrato non funzionano correttamente con le schede add-on 53C820, 53C825 e 53C825A che utilizzano lo stesso BIOS. Per evitare questi conflitti è possibile aggiornare il BIOS della scheda madre, quello della scheda add-on o entrambi.
Su alcuni sistemi PCI di vecchia produzione con il chip 53C810 sulla scheda madre, il pin di interrupt sul chip non è collegato. Questi sistemi non possono essere usati con Solaris.
Non collegare un target wide al connettore narrow delle schede che supportano dischi narrow. Queste configurazioni non sono supportate.
Se la scheda supporta l'utility di configurazione SCSI LSI Logic, accessibile premendo Control-C, non impostare l'ID SCSI dell'host (con l'opzione disponibile nel menu Adapter Setup) a un valore diverso da 7.
In caso di problemi con dispositivi target di vecchia produzione, aggiungere la riga seguente al file /kernel/drv/ncrs.conf:
targetN-scsi-options = 0x0;
dove N è l'ID del target.
Se si utilizza un disco Conner 10805 narrow SCSI, si può ricevere il seguente messaggio di avvertimento:
WARNING: /pci@0,0/pci1000,f@d(ncrs0): invalid reselection(0,0) WARNING: /pci@0,0/pci1000,f@d/sd@0,0(sd0): SCSI transport failed: 'reset: retrying command'
È possibile evitare questo messaggio disabilitando i tag nelle code nel file ncrs.conf. Vedere la pagina man ncrs( 7D).
Su alcune schede madri Pentium (con chipset Intel NX) che utilizzano processori P90 o inferiori, ncrs si blocca e nella console compare il messaggio seguente:
WARNING: /pci@0,0/pci1000,3@6(ncrs0) Unexpected DMA state:active dstat=c0<DMA-FIFO-empty, master-data-parity-error>
Questo messaggio segnala che il sistema si trova in uno stato non recuperabile; il sistema non può essere installato con il driver ncrs.
Il driver ncrs supporta le revisioni del chipset 53C875 successive alla 4. Le revisioni precedenti erano anteriori al rilascio del chip, perciò non hanno avuto una vasta circolazione.
In rare circostanze, se si utilizza un'unità nastro SDT7000/SDT9000 viene visualizzato il messaggio seguente:
Unexpected DMA state: ACTIVE. dstat=81<DMA-FIFO-empty,illegal-instruction>
In questi casi, il sistema si ripristina e l'unità nastro rimane inutilizzabile. Sarà comunque possibile usare il comando tar per aggiungere o estrarre i file da o verso il nastro.
Driver Solaris: |
symhisl |
Tipo di dispositivo: |
SCSI |
Schede: |
SYM22910 (sia il canale A che il canale B supportano le modalità SE e LVD), SYM21002 (il canale A supporta solo la modalità SE, il canale B supporta sia la modalità SE che la LVD) |
Chip: |
SYM53C896 |
Tipo di bus: |
PCI |
Per i trasferimenti Ultra2 SCSI LVD, usare un cavo SCSI conforme allo standard Ultra2 SCSI LVD. Inoltre, per ottenere prestazioni ottimali, tenere i dispositivi a una distanza di 15-20 cm.
Se la scheda madre incorpora il chip 53C896 e un chip 53C8xx di vecchia produzione, durante il boot il BIOS del sistema riconosce per primo il chip 53C8xx di vecchia produzione. In questo caso, prima di procedere, attendere che la nuova versione del BIOS Symbios SDMS, che supporta il nuovo chip 53C896, riconosca tutti i chip 53C8xx integrati nella scheda madre.
Per impedire l'avvio della vecchia utility del BIOS, disabilitare il vecchio BIOS 53C8xx del controller aggiuntivo.
L'ultima versione del BIOS Symbios SDMS può essere scaricata da http://www.symbios.com.
A causa di un problema hardware nelle revisioni B0 e C0 del chip 53C896, il driver symhisl non funziona correttamente con gli slot PCI a 64 bit. Quando si verifica questo problema, il driver symhisl produce un ripristino del bus SCSI. Per evitare questo problema, aggiornare il chip 53C896 alla revisione C1.
Altre revisioni del chip 53C896 possono presentare incompatibilità a livello hardware con le versioni precedenti dei chip PCI. Per un elenco completo dei problemi relativi alle singole revisioni del chip 53C896, accedere al sito Web di LSI Logic (http://www.lsil.com).
In alcune condizioni, la tecnologia LVD può presentare incompatibilità a livello del firmware. Se si osservano errori SCSI con un bus SCSI LVD configurato correttamente, richiedere al produttore una versione aggiornata del firmware.
Driver Solaris: |
blogic |
Tipo di dispositivo: |
SCSI |
Schede: |
Mylex (BusLogic) BT-946C, BT-948, BT-956C, BT-956CD, BT-958, BT-958D |
Tipo di bus: |
PCI |
Questo è un driver sviluppato da BusLogic, attualmente di proprietà di Mylex Corporation. Per informazioni sui dispositivi supportati e sugli aggiornamenti disponibili, contattare direttamente Mylex all'indirizzo http://www.mylex.com.
Se la revisione della scheda PCI BT-946C è A o B, è necessario supportarla in modalità di emulazione ISA; usare l'indirizzo di I/O 0x334.
Il livello di revisione è riportato direttamente sulla scheda. La revisione della scheda non è indicata nella documentazione del produttore.
Se la scheda riporta il livello di revisione C, è possibile supportarla in modalità PCI nativa. A tale scopo, selezionare "Advanced option" e scegliere "NO" per l'opzione "Host Adapter I/O Port Address as default".
Se il modello della scheda PCI è BT-956C o BT-946C con revisione E, è possibile supportarla in modalità PCI nativa. A tale scopo, disabilitare l'opzione "Set ISA Compatible I/O Port (PCI Only)".
Se il modello della scheda termina in "C", è necessario accedere all'utility di configurazione AutoSCSI e controllare la terminazione.
o Livello di IRQ: |
5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 14, 15 |
o Indirizzo di I/O: |
0x334, 0x230, 0x234, 0x130, 0x134 |
Gli indirizzi di I/O vengono configurati dinamicamente per le schede PCI BT-946C con livello di revisione C.
Non eseguire l'utility drvconfig in condizioni di forte carico di I/O sui dischi e sulle unità nastro, poiché tali condizioni possono causare errori di overrun dei dati.
Questi errori si possono verificare in condizioni di forte carico quando il sistema è configurato con più dischi.
In caso di problemi durante l'installazione di Solaris, impostare il pin di interrupt nell'opzione "Configure Adapter" dell'utility AutoSCSI del produttore ai valori seguenti:
Slot |
Pin di interrupt |
---|---|
0 |
A |
1 |
B |
2 |
C |
Per maggiori informazioni, vedere le sezioni "Configuration for Non-Conforming PCI Motherboards" e "Handling Motherboard Variations" nella documentazione della scheda.
Le prime versioni delle revisioni A, B e C della scheda BT-946C non sono supportate dall'ambiente operativo Solaris.
Per le schede BT946C con revisione B, aggiornare il firmware alla versione 4.25J, il BIOS alla revisione 4.92E e l'utility AutoSCSI alla revisione 1.06E. Aggiornare il controller alla revisione E o superiore.
Inserire la scheda nello slot master del bus e quindi, usando l'utility AutoSCSI:
Se il disco di boot è di dimensioni superiori a 1 Gbyte, impostare l'opzione "Adapter BIOS Supports Space> 1 GB (DOS) only" su Yes.
Porre il controller in modalità ISA-compatibile impostando l'opzione "Set Host Bus Adapter I/O Port Address as Default" su No.
Verificare che l'opzione avanzata "BIOS Support for> 2 Drives (DOS 5.0 or above)" sia impostata su No.
Se la scheda madre del sistema non è perfettamente conforme alla specifica PCI, configurare manualmente l'IRQ e l'indirizzo del BIOS. Se il sistema si blocca durante l'installazione di Solaris, procedere come segue:
Controllare i jumper IRQ sulla scheda madre.
Eseguire l'utility CMOS e impostare gli indirizzi per IRQ e BIOS.
Eseguire l'utility AutoSCSI.
Verificare che le impostazioni non entrino in conflitto. Se occorre configurare manualmente l'indirizzo del BIOS, controllare i jumper JP4 e JP5.
Inserire la scheda nello slot master del bus e quindi, usando l'utility AutoSCSI:
Se il disco di boot è di dimensioni superiori a 1 Gbyte, impostare l'opzione "Adapter BIOS Supports Space> 1 GB (DOS) only" su Yes.
Scegliere le impostazioni predefinite, ma impostare l'opzione 5.1 "BIOS Support for > 2 Drives (DOS 5.0 or above)" su No.
Per aggiungere un secondo controller PCI Mylex al sistema, usare la procedura seguente.
La scheda PCI già installata deve fungere da controller primario.
L'indirizzo di I/O del controller primario deve precedere quello del controller secondario tra quelli indicati in "Impostazioni supportate" (da sinistra a destra). Ad esempio, il controller primario potrebbe avere l'indirizzo di I/O 0x234, mentre quello secondario potrebbe usare gli indirizzi 0x130 o 0x134. L'indirizzo di I/O di ogni scheda è determinato dallo slot in cui risiede. Identificare lo slot appropriato che supporti il funzionamento della prima scheda come controller primario.
Disabilitare il BIOS sul controller secondario.
Le schede PCI in modalità wide possono supportare target maggiori di 7 se vengono inserite le voci appropriate nei file di configurazione del sistema: /kernel/drv/sd.conf (per il disco) e /kernel/drv/st.conf (per l'unità nastro).
Driver Solaris: |
mega |
Tipo di dispositivo: |
SCSI RAID |
Scheda: |
American Megatrends MegaRAID 428 SCSI RAID |
Tipo di bus: |
PCI |
Questo è un driver sviluppato da American Megatrends, Inc. Per informazioni sui dispositivi supportati e sugli aggiornamenti disponibili, contattare direttamente American Megatrends all'indirizzo http://www.ami.com.
Richiedere ad American Megatrends l'utility di configurazione opzionale megamgr.
Il controller MegaRAID non può essere configurato modificando il file /kernel/drv/mega.conf.
Per configurare e utilizzare più dispositivi logici, procedere come segue. Se il file /kernel/drv/sd.conf non viene modificato correttamente, il sistema può generare un errore fatale durante il reboot.
Premere Control-M durante l'avvio del sistema per configurare il controller e i dispositivi logici.
Installare Solaris e riavviare il sistema.
Durante l'installazione verrà segnalato come disponibile un unico dispositivo logico.
Nel file /kernel/drv/sd.conf, aggiungere gli altri dispositivi duplicando la voce esistente per target=0 e incrementando di uno il campo lun per ogni unità aggiuntiva che si desidera far riconoscere a Solaris.
Ad esempio, se sulla scheda sono configurati tre dispositivi logici, aggiungere le righe seguenti:
name="sd" class="scsi" target=0 lun=1; name="sd" class="scsi" target=0 lun=2;
Riavviare il sistema.
Al riavvio del sistema sarà possibile usare i dispositivi aggiuntivi.
Driver Solaris: |
smartii |
Tipo di dispositivo: |
Array di dischi |
Schede: |
Controller per array Compaq SMART-2, SMART-2DH, SMART-2SL |
Tipo di bus: |
PCI |
Sistemi supportati: |
Dischi SCSI interni ed esterni su server Compaq |
Questo è un driver sviluppato da Compaq Computer Corporation. Per informazioni sui dispositivi supportati e sugli aggiornamenti disponibili, contattare direttamente Compaq all'indirizzo http://www.compaq.com.
Questi controller supportano solo dischi SCSI. Le unità nastro e i lettori di CD-ROM SCSI non sono supportati.
Il dispositivo di boot deve essere il disco logico 0 sul controller primario. Il BIOS permette di configurare qualunque controller come controller primario, ma il sistema può essere avviato solo dal disco logico 0 su quel controller.
La sostituzione "a caldo" di un disco guasto o difettoso durante un'operazione di I/O causa un errore fatale del sistema.
La versione 1.26 del firmware del controller PCI SMART-2 è lenta. Per ottenere risultati migliori, usare la versione 1.36.
Driver Solaris: |
dpt |
Tipo di dispositivo: |
SCSI, SCSI RAID |
Schede: |
DPT PM2024, PM2044W, PM2044UW, PM2124, PM2124W, PM2144W, PM2144UW SCSI DPT PM3224, PM3224W, PM3334W, PM3334UW SCSI RAID |
Tipo di bus: |
PCI |
Questo è un driver sviluppato da DPT. Per informazioni sui dispositivi supportati e sugli aggiornamenti disponibili, contattare direttamente DPT all'indirizzo http://www.dpt.com.
Solo DPT PM3224: La versione della EPROM non deve essere anteriore alla 7A.
Solo DPT PM2024 e PM2124: La versione della EPROM non deve essere anteriore alla 6D4.
Non usare le schede con una versione della SmartROM anteriore alla 3.B.
Verificare che il controller sia installato in uno slot con bus-mastering PCI.
Se la versione del firmware del controller è anteriore alla 7A, o se la memoria del computer è di tipo ECC o non effettua controlli di parità, disabilitare il controllo di parità PCI.
Durante il boot del sistema, se compare un messaggio indicante che non è possibile installare un driver del controller DPT, è probabile che la scheda madre installata disponga di una memoria ECC o non effettui il controllo di parità; disabilitare il controllo di parità PCI.
o Indirizzo di I/O: |
Auto |
Driver Solaris: |
chs |
Tipo di dispositivo: |
SCSI RAID |
Schede: |
IBM PC ServeRAID SCSI, ServeRAID II Ultra SCSI, ServeRAID-3 Ultra2 SCSI |
Tipo di bus: |
PCI |
Questo è un driver sviluppato da Compaq Computer Corporation. Per informazioni sui dispositivi supportati e sugli aggiornamenti disponibili, contattare direttamente Compaq all'indirizzo http://www.compaq.com.
Per prevenire possibili perdite di dati, i dischi SCSI non definiti come parte di un gruppo fisico all'interno di un'unità logica non sono accessibili dall'ambiente operativo Solaris.
Driver Solaris: |
mlx |
Tipo di dispositivo: |
SCSI-2 RAID |
Schede: |
Mylex DAC960PD-Ultra (PCI-UltraSCSI) DAC960PD/DAC960P (PCI-SCSI) DAC960PG (PCI-SCSI) DAC960PJ (PCI-SCSI) DAC960PL (PCI-SCSI) DAC960PRL-1 (PCI-SCSI) DAC960PTL-1 (PCI-SCSI) |
Tipo di bus: |
PCI |
La scelta dell'ID per il target SCSI è limitata. Supponendo che il numero massimo di target per canale di un controller specifico sia MAX_TGT, gli ID dei target SCSI di un determinato canale dovrebbero essere compresi tra 0 e (MAX_TGT - 1). Per maggiori informazioni, vedere la documentazione del produttore.
Gli ID dei target SCSI di un determinato canale possono essere ripetuti su altri canali.
Esempio 1: I modelli a 5 canali supportano un massimo di quattro target per canale, vale a dire MAX_TGT = 4. Di conseguenza, gli ID dei target SCSI di un determinato canale dovrebbero essere compresi tra 0 e 3.
Esempio 2: I modelli a 3 canali supportano un massimo di sette target per canale, vale a dire MAX_TGT = 7. Di conseguenza, gli ID dei target SCSI di un determinato canale dovrebbero essere compresi tra 0 e 6.
Se un disco SCSI non fa parte di un gruppo fisico all'interno di un'unità di sistema, viene automaticamente registrato come disco di standby. In caso di guasto di un disco SCSI all'interno di un'unità di sistema, è possibile che i dati del disco di standby vadano perduti in seguito al processo di sostituzione. La procedura di sostituzione sovrascrive il disco di standby se il disco guasto è configurato con un qualunque livello di ridondanza (livelli RAID 1, 5 e 6) e le sue dimensioni sono uguali a quelle del disco di standby disponibile.
Di conseguenza, anche se un disco di standby è fisicamente collegato, il sistema impedisce di accedervi per evitare possibili perdite di dati.
A prescindere dalla sostituzione dei dischi con le unità di standby, descritta nel manuale utente del produttore, questi controller non supportano le sostituzioni "a caldo" (hot-plugging).
Per aggiungere o rimuovere un dispositivo è perciò necessario spegnere il sistema, aggiungere o rimuovere l'unità, riconfigurare il controller usando l'utility di configurazione del produttore ed eseguire un boot di riconfigurazione (b -r).
Il driver non supporta le unità nastro a lunghezza variabile, né supporta le procedure di backup e ripristino multivolume per le unità nastro collegate al controller.
A causa di una limitazione del firmware Mylex, con le schede di vecchia produzione le unità nastro e i lettori di CD-ROM SCSI non funzionano in modo affidabile se sono collegati a un canale che contiene anche dischi rigidi SCSI. Questa limitazione non è stata osservata con le schede PCI SCSI di nuova produzione, ad esempio con i modelli DAC960PG e DAC960PJ. L'ultima versione del firmware per le schede Mylex è disponibile sul sito Web dell'azienda.
Non è possibile usare unità nastro che utilizzino blocchi più grandi di 32 Kbyte. Per avere la certezza che i dispositivi SCSI operino correttamente con tutte le schede, usare unità nastro e lettori di CD-ROM SCSI su canali non occupati da altri dispositivi e con blocchi di dimensione fissa non superiore a 32 Kbyte.
A volte, le operazioni di lunga durata sui nastri (ad esempio la cancellazione di un nastro lungo) non riescono perché i controller Mylex prevedono un timeout massimo di un'ora per l'esecuzione dei comandi.
Abilitare i tag per le code solo sui dischi SCSI ufficialmente approvati da Mylex Corporation per la famiglia di controller DAC960. Diversamente, disabilitare questa funzione per evitare possibili problemi.
Il comando mt erase può restituire il seguente errore una volta raggiunta la fine del nastro:
/dev/rmt/0 erase failed: I/O error
Questo messaggio può essere ignorato.
Driver Solaris: |
elxl |
Tipo di dispositivo: |
Rete (Ethernet) |
Schede: |
3Com EtherLink XL (3C900, 3C900-COMBO, 3C900B-COMBO, 3C900B-TPC, 3C900B-TPO) Fast EtherLink XL (3C905-TX, 3C905-T4, 3C905B-TX, 3C905B-T4) |
Tipo di bus: |
PCI |
o Tipo di collegamento: |
Selezione automatica |
Le schede 3C905B installate sui sistemi Compaq ProLiant 6500 non generano segnali di interrupt. Attualmente non sono disponibili soluzioni per questo problema. Tuttavia, poiché alcuni slot sembrano essere più soggetti al problema rispetto ad altri, lo spostamento della scheda in un altro slot PCI può essere utile. In alcuni casi, il problema si risolve anche riavviando ripetutamente il sistema.
Driver Solaris: |
pcn |
Tipo di dispositivo: |
Rete (Ethernet) |
Scheda: |
AMD PCnet |
Chip: |
PCnet-PCI, PCnet-PCI II, PCnet-Fast |
Tipo di bus: |
PCI |
Il driver Solaris pcn non supporta l'IRQ 4.
Driver Solaris: |
cnft |
Tipo di dispositivo: |
Rete (Ethernet) |
Schede: |
|
Tipo di bus: |
PCI |
Questo è un driver sviluppato da Compaq Computer Corporation. Per informazioni sui dispositivi supportati e sugli aggiornamenti disponibili, contattare direttamente Compaq all'indirizzo http://www.compaq.com.
Inserire un modulo 10BASE-T UTP, 10/100BASE-TX UTP, 100BASE-FX o 100VG-AnyLAN UTP nell'unità base del controller PCI NetFlex-3. Questo passaggio non è richiesto per i controller Netelligent e DualPort.
Controller NetFlex-3/P:
o Livello di IRQ: |
2(9), 3, 4, 5, 6, 7, 10, 11 |
Controller Netelligent:
o Livello di IRQ: |
2(9), 3, 4, 5, 6, 7, 10, 11, 12, 14, 15 |
Se si cerca di rimuovere più controller NetFlex-3 configurati sullo stesso IRQ viene generato il messaggio di errore: "Couldn't remove function . . . . from ipl, irq".
Configurando un controller NetFlex-3 e un controller NetFlex-2 sulla stessa linea IRQ dello stesso server, è possibile che uno dei controller non risulti disponibile. Configurare le due schede su linee IRQ differenti.
Per ottenere buone prestazioni nelle operazioni 100BASE full duplex, occorre forzare la velocità del supporto e la modalità duplex ai valori 100 e 2, rispettivamente.
Le interfacce UTP e AUI sono entrambe supportate dal controller Integrated NetFlex-3 sui sistemi ProLiant 2500. Tuttavia, il boot in rete è supportato solo con l'interfaccia UTP.
Sui sistemi ProLiant 800 e Deskpro 4000/6000, il boot in rete è supportato solo con l'interfaccia UTP.
Installare Solaris.
Modificare il file di configurazione del driver /platform/i86pc/kernel/drv/cnft.conf.
Questo file specifica i parametri configurabili validi per il driver:
duplex_mode: Questa proprietà forza la modalità duplex per il controller. Può essere impostata ai seguenti valori:
0 - Autoconfigure (impostazione predefinita)
1 - Half duplex
2 - Full duplex
media_speed: Questa proprietà imposta la velocità del supporto per il controller. Questa opzione permette di forzare il funzionamento della scheda 10/100BASE-TX a 10 o 100 Mbps. Nella configurazione predefinita, la velocità del supporto viene impostata automaticamente. I valori ammessi sono:
0 - Autoconfigure (impostazione predefinita)
10 - Force 10-Mbps media speed
100 - Force 100-Mbps media speed
max_tx_lsts, max_rx_lsts, tx_threshold: Queste proprietà regolano le prestazioni del driver. I valori ammessi sono:
Proprietà |
Valori ammessi |
Valore predefinito |
---|---|---|
max_tx_lsts |
4 - 16 |
16 |
max_rx_lsts |
4 - 16 |
16 |
tx_threshold |
2 - 16 |
16 |
debug_flag: Questa proprietà può essere impostata su 1 o su 0 per abilitare o disabilitare i messaggi di debugging del driver. Nella configurazione predefinita, i messaggi di debugging sono disabilitati.
mediaconnector: Impostare il valore 1 per abilitare l'interfaccia AUI per il controller Integrated NetFlex-3 sui sistemi ProLiant 2500 o per abilitare l'interfaccia BNC per il controller Integrated NetFlex-3 sui sistemi ProLiant 800 e Deskpro 4000/6000. L'interfaccia predefinita è UTP (0).
board_id: Questa proprietà permette di impostare altri controller PCI. Il formato di board_id deve essere 0xVVVVDDDD, dove VVVV è l'ID del produttore e DDDD è l'ID del dispositivo. Se necessario, è possibile specificare più ID.
Per attivare la nuova configurazione, eseguire il comando seguente come utente root:
# touch /reconfigure # reboot
Driver Solaris: |
dnet |
Tipo di dispositivo: |
Rete (Ethernet) |
Schede: |
DEC 21040, 21041, 21140, 21142, 21143 |
Tipo di bus: |
PCI |
Il processo di configurazione PCI varia da sistema a sistema. Seguire le istruzioni fornite dal produttore.
Sono supportate le seguenti schede basate sui dispositivi 21040/21041/21140/21142/21143.
Nome/Modello |
N. di parte/Versione |
Chip 21xxx |
Supporto da 10 MB |
Supporto da 100 MB |
Note |
---|---|---|---|---|---|
Adaptec ANA-6911A/C |
- |
143PA |
T B |
X |
|
Adaptec ANA-6911A/TX |
- |
143PA |
T |
X |
|
AsanteFAST |
09-00087-11 D |
140AA |
T |
X |
B |
CNet PowerNIC CN935E |
A |
041AA |
T B |
|
|
Cogent EM110 T4 |
110101-01 |
140 |
T B |
4 |
|
Cogent EM110TX |
110001-02 06 |
140AB |
T |
X |
|
Cogent EM110TX |
110001-03 01 |
140AB |
T |
X |
|
Cogent EM110TX |
110001-03 14 |
140AC |
T |
X |
|
Cogent EM440 QUAD |
440001-01 01 |
140AC |
T |
X |
B |
Cogent EM960C |
960001-03 06 |
040AA |
T B A |
|
|
Cogent EM960C |
960001-04 02 |
040AA |
T B A |
|
1 |
Cogent EM960TP |
960001-03 07 |
040AA |
T |
|
|
Cogent EM960TP |
960001-04 01 |
040AA |
T |
|
|
Cogent EM964 QUAD |
964001-00 01 |
040AA |
T |
|
|
Compex ReadyLINK ENET32 |
B2 |
040AA |
T B A |
|
|
D-Link DE530CT |
ã |
040AA |
T B |
|
|
D-Link DE530CT |
D2 |
041AA |
T B |
|
|
D-Link DE530CT+ |
A1 |
040AA |
T B |
|
|
DEC EtherWORKS 10/100 |
DE500 RevD01 |
140AC |
T |
X |
5, C |
DEC EtherWORKS PCI 10/100 |
DE500-XA RevC01 |
140AB |
T |
X |
5, C |
Diversified Tech |
651205025 1.2 |
140AC |
T |
X |
A |
Kingston KNE40BT |
2001585 A00 |
041AA |
T B |
|
|
Kingston KNE100TX |
2001837-000.A00 |
140AC |
T |
X |
B |
Kingston KNE100TX |
2001837-000.B00 |
140AC |
T |
X |
D |
Kingston KNE100TX |
9920219-001.B00 |
140AB |
T |
X |
B |
Kingston KNE100TX |
9920219-002.B00 |
140AC |
T |
X |
D |
Linksys LNE100TX |
8EFPCI01..B1-1 |
140AB |
T |
X |
6 |
Linksys LNE100TX |
8EFPCI01..B1-3 |
140AC |
T |
X |
6 |
NetGear |
FA310TX-C2 |
140AE |
T |
X |
|
NetGear |
FA310TX-C6 |
140AF |
T |
X |
|
Osicom (Rockwell) RNS2300 |
320109-02 |
140AB |
T |
X |
|
Osicom (Rockwell) RNS2340 QUAD |
320112-00 |
140AB |
T |
X |
b |
SMC 8432BT |
60-600510-003 A |
040AA |
T B |
|
|
SMC 8432BT |
60-600528-001 A |
041AA |
T B |
|
|
SMC 8432BT |
61-600510-010 B |
040AA |
T B |
|
|
SMC 8432BTA |
60-600510-003 A |
040AA |
T B A |
|
|
SMC 8432BTA |
61-600510-000 |
040AA |
T B A |
|
|
SMC 8432T |
60-600528-001 A |
041AA |
T |
|
|
SMC 9332BDT |
60-600542-000 A |
140AC |
T |
X |
B |
SMC 9332DST |
60-600518-002 A |
140 |
T |
X |
c |
SMC 9332DST |
61-600518-000 B |
140 |
T |
X |
c |
Znyx ZX311 |
SA0027 01 |
041AA |
T B A |
|
|
Znyx ZX312 |
SA0011 04 |
040AA |
T B A |
|
1 |
Znyx ZX314 QUAD |
PC0009-05 |
040AA |
T |
|
|
Znyx ZX314 QUAD |
SA0014-05 |
040AA |
T |
|
|
Znyx ZX315 DUAL |
SA0015 X2 |
040AA |
T B |
|
|
Znyx ZX342 |
PC0012 X2 |
140 |
T |
X |
4 |
Znyx ZX344 QUAD |
SA0019 X2 |
140AA |
|
X |
|
Znyx ZX345 |
SA0025 X1 |
140AB |
T |
X |
B |
Znyx ZX346 QUAD |
SA0026 X1 |
140AC |
T |
X |
A |
Znyx ZX348 DUAL |
SA0028 X2 |
140AC |
T |
X |
B |
Codici dei supporti da 10 MB:
T--Doppino (10BASE-T)
B--BNC (10BASE2)
A--AUI (10BASE5)
Codici dei supporti da 100 MB:
X--100BASE-TX (doppino non schermato di categoria 5)
4--100BASE-T4
Note:
1--Il jumper BNC/AUI della scheda deve essere impostato per selezionare uno di questi due supporti.
2--La prima porta è quella inferiore (la più vicina al connettore sul bordo della scheda).
3--I supporti STP (doppino schermato) non sono supportati.
4--La scheda dispone di jack separati per i supporti da 10 Mbyte e da 100 Mbyte.
5--Scheda verificata solo in reti 10BASE-T.
6--La scheda funziona solo in reti 100TX.
A--Chip ICS 1890Y PHY.
B--Chip National Semiconductor DP83840 PHY.
C--Chip National Semiconductor DP83223V PHY.
D--Chip National Semiconductor DP83840VCE PHY.
Il driver dnet supporta le schede e le configurazioni sopra elencate; altre schede verranno supportate in futuro.
Nelle schede multiporta, la prima porta è quella superiore; fa eccezione la scheda Osicom (Rockwell) RNS2340, in cui la prima porta è quella inferiore.
Se il driver dnet non riesce a determinare correttamente la velocità e la modalità duplex e le prestazioni peggiorano, impostare questi parametri nel file dnet.conf. Vedere la descrizione delle impostazioni duplex in "Configurazione dei dispositivi Ethernet".
In modalità duplex, il driver dnet non conta correttamente gli errori di perdita della portante o di assenza della portante. Il segnale della portante non è presente in modalità full-duplex, perciò questa condizione non dovrebbe essere considerata un errore.
I formati SROM Versione 4 non sono supportati.
Driver Solaris: |
ieef |
Tipo di dispositivo: |
Rete (Ethernet) |
Scheda: |
Intel EtherExpress PRO/100 (82556) |
Tipo di bus: |
PCI |
Connettore: |
RJ-45 |
Questo driver supporta i collegamenti Ethernet a 100 Mbps; tuttavia, attualmente non è possibile trasferire i dati alle velocità supportate dalle interfacce a 100 Mbps.
Driver Solaris: |
iprb |
Tipo di dispositivo: |
Rete (Ethernet) |
Schede: |
Intel EtherExpress PRO/100B (82557) EtherExpress PRO/100+ (82558, 82559) |
Tipo di bus: |
PCI |
Connettore: |
RJ-45 |
I sistemi IA con la scheda Intel EtherExpress PRO/100B o Intel EtherExpress PRO/100+ possono bloccarsi se l'interfaccia viene disattivata nel momento in cui viene ricevuto un pacchetto.
Per ovviare a questo problema, attendere che il traffico di rete sia scarso o nullo prima di disattivare l'interfaccia.
Driver Solaris: |
mtok |
Tipo di dispositivo: |
Rete (Token ring) |
Schede: |
Madge Smart 16/4 PCI Ringnode/Bridgenode Smart 16/4 PCI Presto |
Tipo di bus: |
PCI |
Questo è un driver sviluppato da Madge Networks. Per informazioni sui dispositivi supportati e sugli aggiornamenti disponibili, contattare direttamente Madge all'indirizzo http://www.madge.com.
Se il driver mtok è abilitato, compare il messaggio seguente quando gli script di avvio del sistema eseguono ifconfig:
configuring network interfaces: ip_rput: DL_ERROR_ACK for 29 errno 1, unix0 ip: joining multicasts failed on mtok0 will use link layer broadcasts for multicast
Questi messaggi possono essere ignorati.
Varie impostazioni a livello hardware, ad esempio la velocità e il canale DMA, possono essere configurate direttamente sulla scheda oppure usando l'utility di configurazione presente sul dischetto MDGBOOT in dotazione con la scheda Ringnode. Per istruzioni dettagliate, vedere la documentazione della scheda Ringnode.
Per la scelta delle impostazioni a livello hardware:
Verificare che la scheda Ringnode non utilizzi lo stesso IRQ di altre schede del PC e, per le schede AT Ringnode, non utilizzi lo stesso canale DMA e lo stesso indirizzo di I/O.
Verificare che la velocità selezionata corrisponda a quella della rete a cui deve essere collegata la scheda.
Per selezionare determinati parametri, ad esempio la velocità della scheda, è sempre necessario usare un'utility di configurazione. Se la scheda non funziona correttamente, provare ad usare funzioni alternative, ad esempio PIO al posto di DMA, un indirizzo di I/O differente, e così via.
Driver Solaris: |
sbpro |
Tipo di dispositivo: |
Audio |
Chip: |
Analog Devices AD1848 e dispositivi compatibili (su schede madri o schede add-on) |
Tipi di bus: |
ISA |
Le funzioni e le interfacce supportate dal driver Solaris sbpro sono descritte nelle pagine man audio(7I) e sbpro(7D).
Il driver sbpro supporta alcuni dispositivi basati su AD1848. Supporta anche alcuni dispositivi audio basati su altri chip compatibili.
Benché molti dispositivi audio siano dichiarati compatibili con altri, non sempre tale compatibilità si dimostra effettiva a livello hardware; in questi casi, è possibile che non siano supportati da Solaris. La sezione "Dispositivi compatibili verificati" mostra quali dispositivi sono stati testati con l'ambiente operativo Solaris.
Alcune schede basate sul chip AD1848 o su chip compatibili supportano anche funzionalità audio avanzate che attualmente non sono supportate dal driver sbpro.
Sono stati verificati i seguenti dispositivi AD1848 e compatibili:
Compaq Deskpro XL Business Audio con chip AD1847 integrato
Scheda Turtle Beach Tropez con chip CS4231
È possibile che il driver sbpro consenta l'utilizzo di alcuni altri dispositivi compatibili al 100% a livello hardware; tuttavia, tali dispositivi non sono stati verificati o certificati con l'ambiente operativo Solaris.
La scheda Turtle Beach Tropez può interferire con il funzionamento di altri dispositivi ISA del sistema. Se l'installazione di una scheda Tropez compromette il corretto funzionamento di tali dispositivi, eseguire il programma di configurazione fornito insieme al dispositivo e selezionare un indirizzo I/O di base differente per la scheda.
Molti dispositivi audio vengono forniti con un'utility software che permette di selezionare le impostazioni per i parametri IRQ e DMA. Spesso, tale utility non registra i parametri così impostati nella memoria non volatile bensì in un file di configurazione usato dal DOS per impostare la configurazione della scheda ad ogni reboot. Questo tipo di file di configurazione non viene usato da Solaris e non influisce sul funzionamento della scheda con l'ambiente operativo Solaris.
Il volume di uscita viene controllato via software. Se non si sente alcun suono, regolare l'indicatore del volume al valore massimo.
Consultare la documentazione fornita dal produttore per determinare se il jack del microfono del dispositivo è mono o stereo. Verificare che la presa del microfono sia del tipo richiesto; in caso contrario, usare un adattatore appropriato.
I jack line-in e aux richiedono generalmente un certo livello di tensione elettrica, ad esempio quella erogata dal jack di uscita di un registratore a nastro o di un lettore di CD o da un microfono alimentato (anche a batteria). I jack dei microfoni richiedono di norma un livello di tensione inferiore. Per informazioni sui requisiti del proprio dispositivo, consultare la documentazione del produttore.
Se la scheda supporta il "plug and play", le risorse del dispositivo vengono configurate automaticamente. Per i dispositivi che non supportano il "plug and play", usare le impostazioni sotto indicate. Le impostazioni predefinite sono indicate con questo tipo di carattere.
o Indirizzo di I/O: |
0x530, 0x604, 0xE80, 0xF40 |
Il driver sbpro sceglie automaticamente per il dispositivo una linea IRQ e un canale DMA non utilizzati.
Il driver sbpro supporta i dispositivi AD1848 e compatibili con un solo canale DMA per riproduzione e registrazione; non sono supportate riproduzioni e registrazioni simultanee.
o Indirizzo di I/O: |
0x530 All'accensione, l'indirizzo di I/O MWSS della scheda Turtle Beach Tropez è 0x530. Questo indirizzo può essere modificato via software solo dopo il boot, operazione non possibile con l'ambiente operativo Solaris. Di conseguenza, la scheda Tropez è supportata solo con l'indirizzo di I/O 0x530. |
Il driver sbpro sceglie automaticamente per il dispositivo una linea IRQ e un canale DMA non utilizzati.
La scheda Tropez è dotata di un'utility software che permette di selezionare indirizzi di I/O compatibili per i parametri IRQ, DMA e MWSS della scheda. Tuttavia, tale utility non registra i parametri così impostati nella memoria non volatile, bensì in un file di configurazione usato dal DOS per impostare la configurazione della scheda ad ogni reboot. Questo tipo di file di configurazione non viene usato da Solaris e non influisce sul funzionamento della scheda con l'ambiente operativo Solaris.
I dispositivi basati sulla scheda Crystal Semiconductor CS4231 supportati da questo driver vengono programmati in modalità di compatibilità con le schede AD1848. Questo driver non supporta le funzionalità avanzate delle schede CS4231; in particolare, non sono supportate le riproduzioni e registrazioni simultanee.
Alcuni dispositivi sono in grado di rilevare che l'IRQ è "in uso" da parte di un altro dispositivo del sistema. In questi casi, il driver visualizza un messaggio di errore simile al seguente ed è necessario cambiare l'impostazione IRQ del dispositivo audio o del dispositivo in conflitto.
sbpro: MWSS_AD184x IRQ 7 is 'in use.'
Altri dispositivi non sono in grado di rilevare questo tipo di conflitto. In questi casi, il driver non riesce a utilizzare la scheda e causa il blocco del sistema. È importante perciò verificare che l'IRQ non entri in conflitto con quello di altri dispositivi.
Benché il driver sbpro supporti la codifica A-law sulle schede AD1848 e sui dispositivi compatibili, audiotool non supporta tale codifica e genera un messaggio di errore se si cerca di selezionarla. Per riprodurre i file audio con codifica A-law, usare audioplay(1); oppure, usare audioconvert(1) per convertire il campione A-law in un formato accettato da audiotool, ad esempio 16 bit lineare. Le applicazioni scritte dagli utenti possono selezionare il formato A-law usando il driver sbpro sulle schede AD1848 e sui dispositivi compatibili.
In alcuni sistemi, il jack della cuffia è collegato con i canali sinistro e destro invertiti, in modo che l'uscita del canale di sinistra arrivi all'orecchio destro e viceversa. Il jack line-out posto sul retro dell'unità funziona regolarmente.
La qualità del suono risulta migliore se si utilizzano microfoni e altoparlanti esterni anziché quelli incorporati nella tastiera.
Driver Solaris: |
sbpro |
Tipo di dispositivo: |
Scheda audio |
Schede: |
Creative Labs Sound Blaster Pro Sound Blaster Pro-2 |
Tipo di bus: |
ISA |
Le funzioni e le interfacce supportate dal driver sbpro di Solaris sono descritte nelle pagine man audio(7I) e sbpro(7D).
La scheda Sound Blaster Pro non può condividere le impostazioni IRQ con altre schede installate nel sistema. Se l'IRQ impostato con il jumper a livello hardware è in conflitto con quello di altri dispositivi, cambiare l'impostazione sulla scheda Sound Blaster usando i valori indicati in "Impostazioni supportate". I conflitti più comuni si verificano con la porta parallela LPT1 o con le schede di rete.
Il volume di uscita viene controllato via software. Verificare che il selettore del volume sul retro della scheda sia impostato al massimo; diversamente, è possibile che i suoni non risultino udibili.
Il jack del microfono posto sul retro della scheda Sound Blaster Pro è mono. Se il proprio microfono dispone di una presa stereo, convertirla in formato mono usando un adattatore appropriato.
Se la scheda supporta il "plug and play", le risorse del dispositivo vengono configurate automaticamente. Per i dispositivi che non supportano il "plug and play", usare le impostazioni sotto indicate.
Le impostazioni predefinite sono indicate con questo tipo di carattere.
o Livello di IRQ: |
2, 5, 7, 10 |
o Indirizzo di I/O: |
0x220, 0x240 |
o Canale DMA: |
0, 1, 3 |
La versione ISA della scheda IBM Token Ring e le schede compatibili non funzionano se il sistema contiene una scheda Sound Blaster configurata sull'indirizzo predefinito della porta di I/O (0x220). Se possibile, spostare la scheda Sound Blaster all'indirizzo 0x240; oppure, rimuovere la scheda Sound Blaster dal sistema.
Driver Solaris: |
sbpro |
Tipo di dispositivo: |
Scheda audio |
Schede: |
Creative Labs Sound Blaster 16 Sound Blaster AWE32 Sound Blaster Vibra 16 |
Tipo di bus: |
ISA |
Le funzioni e le interfacce supportate dal driver sbpro di Solaris sono descritte nelle pagine man audio(7I) e sbpro(7D).
Per le schede Sound Blaster 16 con sottosistema SCSI integrato, il sottosistema audio richiede un indirizzo (porta) di I/O e un IRQ diversi da quelli del sottosistema SCSI.
Il volume di uscita viene controllato via software. Verificare che il selettore del volume sul retro della scheda sia impostato al massimo; diversamente, è possibile che i suoni non risultino udibili.
L'ingresso del microfono viene considerato una sorgente mono; tuttavia, tutti i jack posti sul retro delle schede Sound Blaster sono stereo. Se il proprio microfono dispone di una presa mono, convertirla in formato stereo usando un adattatore appropriato.
Se la scheda supporta il "Plug and Play", le risorse del dispositivo vengono configurate automaticamente. Per i dispositivi che non supportano il "Plug and Play", usare le impostazioni sotto indicate.
Le impostazioni predefinite sono indicate con questo tipo di carattere.
o Livello di IRQ: |
2, 5, 7, 10 |
o Indirizzo di I/O: |
0x220, 0x240, 0x260, 0x280 |
o Canale DMA a 8 bit: |
0, 1, 3 |
o Canale DMA a 16 bit: |
5, 6, 7 |
La scheda Sound Blaster non può condividere le impostazioni IRQ con altre schede installate nel sistema. I conflitti più comuni si verificano con la porta parallela LPT1 o con le schede di rete.
Se il dispositivo non è "plug and play" e un IRQ impostato con i jumper hardware è in conflitto con quello di un altro dispositivo, cambiare l'impostazione del jumper IRQ sulla scheda Sound Blaster nel modo indicato in "Impostazioni supportate".
Le schede non "plug and play" Sound Blaster 16, Sound Blaster Vibra 16 e Sound Blaster AWE32 vengono riconosciute come schede Sound Blaster 16.
La versione ISA della scheda IBM Token Ring e le schede compatibili non funzionano se il sistema contiene una scheda Sound Blaster configurata sull'indirizzo predefinito della porta di I/O (0x220). Se possibile, spostare la scheda Sound Blaster all'indirizzo 0x240; oppure, rimuovere la scheda Sound Blaster dal sistema.
Driver Solaris: |
pcic |
Tipo di bus: |
PCMCIA |
Connettori: |
Fino a otto socket di tipo I, II o III |
Il sistema Intergraph TD-30/TD-40 può bloccarsi. Per evitare questo problema, toccare una parte metallica del computer durante l'inserimento e la rimozione dei dispositivi PCMCIA. L'output del comando prtconf può erroneamente indicare che il dispositivo si trova in due socket. Se l'inserimento e la rimozione della scheda non vengono rilevati e il sistema si blocca, ripristinare il computer.
Installare la scheda PCMCIA prima di installare Solaris.
Su alcuni sistemi, la scheda PCMCIA integrata è inizialmente disabilitata. In questi casi, abilitarla prima di installare Solaris.
I requisiti dei sistemi dipendono dalla combinazione di dispositivi da utilizzare. In genere, i sistemi con due socket richiedono almeno 8 Kbyte di spazio di indirizzamento, 16 byte di spazio di I/O e tre IRQ liberi. I criteri generali sono i seguenti:
Spazio di indirizzamento |
Almeno 8 Kbyte, con 4 Kbyte per socket nell'ambito 640K-1MB (non necessariamente contiguo); se il sistema dispone di tre socket, sono richiesti almeno 12 Kbyte |
Spazio di I/O |
Almeno 8 e preferibilmente 16 byte per socket |
IRQ |
Uno per socket, più un IRQ per il driver pcic |
Usare il Configuration Assistant per determinare lo spazio di indirizzamento, lo spazio di I/O e gli IRQ già usati dai dispositivi del sistema.
Inserire la scheda PCMCIA.
Installare Solaris.
Riavviare il sistema.
Diventare utente root.
Eseguire un boot di riconfigurazione per riallocare le risorse del sistema:
# touch /reconfigure # reboot
Inserire la scheda PCMCIA e accendere il sistema.
Avviare il sistema per attivare il driver dei dispositivi PCMCIA con le nuove risorse allocate.
Avviare il sistema con il Configuration Assistant in modo da poter esaminare l'utilizzo delle risorse.
Selezionare View/Edit Devices dal menu Device Tasks e osservare l'elenco dei dispositivi per determinare quanti IRQ sono in uso.
Gli IRQ sono 16, da 0 a 15. Diversi IRQ sono già assegnati. Ad esempio, l'IRQ 3 è riservato per la seconda porta seriale, COM2, mentre l'IRQ 7 è riservato per la porta parallela.
Se il sistema dispone di una porta COM2 o di una porta parallela non utilizzata, eliminare il dispositivo per liberare la risorsa IRQ per la scheda PCMCIA.
Avviare Solaris.
Driver Solaris: |
pcelx |
Tipo di dispositivo: |
Rete (Ethernet) |
Scheda: |
3Com EtherLink III (3C589) |
Tipo di bus: |
PCMCIA |
Solo per i sistemi della serie IBM ThinkPad 760E e i sistemi che utilizzano il chip TI PCI1130 PCI-to-CardBus (come il Dell Latitude XPi CD): Prima di collegare il sistema alla rete, porre la scheda PCMCIA in modalità 8 bit creando un file di nome /kernel/drv/pcelx.conf contenente l'istruzione force-8bit=1;.
Non è possibile avviare o installare Solaris usando un dispositivo PCMCIA 3Com EtherLink III.
Se il dispositivo PCMCIA 3Com viene riconosciuto, il driver pcelx viene automaticamente caricato, le porte e gli IRQ vengono allocati e vengono creati i file speciali richiesti (se non sono già presenti). Non è necessario né è possibile configurare manualmente l'hardware.
I servizi di rete vengono avviati automaticamente durante il boot del sistema. Questi servizi non vengono avviati se si installa o si disattiva un'interfaccia di rete dopo che il sistema è stato avviato.
Se una scheda 3C589 non viene riconosciuta (non vengono creati i file speciali richiesti), usare il comando prtconf per identificare il problema.
Diventare utente root.
Eseguire il comando prtconf -D per determinare se la scheda 3C589 viene riconosciuta.
I dispositivi riconosciuti appaiono nell'output di prtconf. Ad esempio:
# prtconf -D . . . pcic, instance #0 (driver name: pcic) . . . network, instance #0 (driver name: pcelx)
Se pcelx non compare nell'output di prtconf, il problema può riguardare la configurazione del controller o l'hardware della scheda PCMCIA. Determinare se il problema riguarda la scheda o il controller provando a usare la scheda su un altro sistema o provando a usarla sullo stesso sistema con il DOS.
Poiché la scheda 3C589 non è supportata durante l'installazione di Solaris, per poterla utilizzare come interfaccia di rete è prima necessario aggiornare i file di configurazione della rete.
Creare un file /etc/hostname.pcelxn (dove n è il numero di un socket) per specificare il nome host da associare all'interfaccia.
Aggiungere un indirizzo IP per il nuovo nome host al file /etc/inet/hosts.
Verificare che la rete associata sia elencata in /etc/inet/netmasks.
Verificare che il file di configurazione dello switch del servizio di denominazione, /etc/nsswitch.conf, includa la rete e i servizi locali richiesti.
Riavviare il sistema.
Questo processo è descritto nel manuale System Administration Guide, Volume 3.
La denominazione dei dispositivi in /dev segue gli standard usati per i dispositivi delle LAN, ad eccezione del fatto che il numero dell'unità PPA (Physical Point of Attachment, punto di collegamento fisico) corrisponde al socket in cui risiede la scheda, non all'istanza. In altre parole, per il driver pcelx, /dev/pcelx0 (o PPA 0 di /dev/pcelx) è la scheda presente nel socket 0, mentre la scheda che risiede nel socket 1 è /dev/pcelx1 (o PPA 1 di /dev/pcelx). Vedere la pagina man pcelx(7D).
Se si rimuove la scheda 3C589, le informazioni trasmesse vengono ignorate ma il sistema non genera messaggi di errore.
Quando si reinserisce la scheda nello stesso socket, il dispositivo torna ad operare normalmente. Il comportamento è simile a quello che si verifica scollegando temporaneamente il dispositivo dalla rete.
Driver Solaris: |
pcser |
Tipo di dispositivo: |
Modem e dispositivi seriali PCMCIA basati sull'UART 8250, 16550 o compatibili con velocità fino a 115 Kbps |
Tipo di bus: |
PCMCIA |
Se il modem o il dispositivo seriale PCMCIA viene riconosciuto, il driver pcser viene automaticamente caricato, le porte e gli IRQ vengono allocati e vengono creati i file speciali richiesti (se non sono già presenti).
Se il modem o il dispositivo seriale PCMCIA non viene riconosciuto (non vengono creati file speciali sotto /dev/cua o /dev/term), usare il comando prtconf per identificare il problema.
Diventare utente root.
Eseguire il comando prtconf -D per determinare se il modem o il dispositivo seriale vengono riconosciuti.
I dispositivi non riconosciuti appaiono alla fine dell'output di prtconf. Ad esempio:
# prtconf -D . . . pcic, instance #0 (driver name: pcic) . . . pccard111.222 (driver not attached)
Se il dispositivo non viene riconosciuto "(driver not attached)", usare il comando add_drv per aggiungere il nome di quel dispositivo come alias aggiuntivo per i dispositivi pcser.
Ad esempio, usare il comando seguente:
# add_drv -i'"pccard111.222"' pcser
Racchiudere le virgolette doppie tra virgolette singole per evitare che la shell le ignori. Usare la stringa di identificazione che compare nell'output di prtconf. Usare l'intera stringa nel comando add_drv. Vedere add_drv(1M).
Eseguire il comando prtconf -D per determinare se il modem o il dispositivo seriale vengono erroneamente riconosciuti come schede di memoria.
Se il dispositivo viene riconosciuto erroneamente, ad esempio come scheda di memoria, l'output del comando prtconf può apparire come segue:
# prtconf -D . . . pcic, instance #0 (driver name: pcic) . . . memory, instance #0 (driver name: pcmem) pcram, instance #0 (driver name: pcram)
Usare il Configuration Assistant per identificare il conflitto tra le risorse di memoria e aggiungere le informazioni corrette per il dispositivo nel menu View/Edit Devices.
Il problema è dovuto generalmente a un conflitto di risorse tra i dispositivi di memoria. Vedere "Identificazione e correzione dei problemi" nel capitolo sulla configurazione dei dispositivi.
Un'altra causa possibile è che il chip della scheda PCMCIA non sia pienamente supportato, come accade per i sistemi non elencati nel documento Solaris 8 (Intel Platform Edition) 2/02 Hardware Compatibility List.
Perché l'ambiente operativo Solaris funzioni correttamente, è necessario che tutti i dispositivi siano riconosciuti, anche quelli non supportati. Il software Configuration Assistant identifica tutti i dispositivi del sistema.
Quando si aggiunge una porta seriale o un modem al sistema, è spesso necessario modificare i file di configurazione in modo che le applicazioni possano usare la nuova porta di comunicazione. Ad esempio, per poter usare UUCP e PPP occorre aggiornare il file /etc/uucp/devices. Vedere "Overview of UUCP" in System Administration Guide, Volume 3.
I nomi dei dispositivi seriali in /dev/term e /dev/cua vengono assegnati in base al numero di socket. Una scheda inserita nel socket 0 viene denominata pc0, mentre il socket 1 è pc1. Vedere la pagina man pcser(7D).
Se un modem o un dispositivo seriale PCMCIA viene scollegato durante l'uso, il driver restituisce una serie di errori finché la scheda non viene reinserita nel socket.
Perché il dispositivo torni a funzionare, è necessario chiuderlo e riaprirlo con la scheda reinserita. Il processo di riavvio dipende dall'applicazione. Ad esempio, le sessioni tip terminano automaticamente quando si scollega una scheda in uso. In questo caso, per riavviare il sistema è necessario riavviare la sessione tip.
Driver Solaris: |
pcram |
Tipi di dispositivo: |
RAM statica (SRAM), RAM dinamica (DRAM) |
Tipo di bus: |
PCMCIA |
I dispositivi Flash RAM non sono supportati.
Se una scheda di memoria PCMCIA viene riconosciuta, il driver pcser viene automaticamente caricato, l'indirizzo fisico viene allocato e vengono creati i file speciali richiesti (se non sono già presenti).
Il driver pcmem di Solaris non è in grado di gestire le schede di memoria combinate, cioè le schede che contengono più tipi di memoria (ad esempio, SRAM e FLASH non volatile). L'installazione di una scheda di questo tipo in un sistema che utilizza Solaris può causare un errore fatale.
Poiché le schede di memoria PCMCIA vengono designate come pseudo-dischetti, l'unica utility che può essere usata per formattarle è fdformat(1).
Se la scheda di memoria non viene riconosciuta (non vengono creati file speciali), usare il comando prtconf.
Diventare utente root.
Eseguire il comando prtconf -D per visualizzare la configurazione riconosciuta dal sistema.
I dispositivi riconosciuti appaiono nell'output di prtconf. Ad esempio:
# prtconf -D . . . pcic, instance #0 (driver name: pcic) . . . memory, instance #0 (driver name: pcmem) pcram, instance #0 (driver name: pcram)
Se la scheda di memoria non compare alla fine dell'output di prtconf, significa che non è supportata e che non può essere usata con il driver pcram.
I file speciali creati per le schede di memoria PCMCIA fungono da dischi e vengono denominati nella forma /dev/dsk/cn tndn pn o /dev/dsk/cnt ndns n. Vedere la pagina man pcram(7D). Le abbreviazioni usate nei nomi hanno i seguenti significati:
cn Controller n
tn Tipo di tecnologia della scheda n, definito come segue:
0 Nessun dispositivo
1 ROM
2 OTPROM (One Time PROM)
3 UV EPROM
4 EEPROM
5 Flash EPROM
6 SRAM
7 DRAM
dn Area del dispositivo di tipo n, normalmente zero
pn partizione fdisk n
sn Slice Solaris n
Il nome di un dispositivo può essere specificato mediante il nome di una partizione ( pn) o mediante il nome di una slice (sn), ma non con entrambi.
Poiché il software Solaris Volume Management riconosce le schede di memoria PCMCIA, non è richiesta alcuna configurazione speciale di vold.
Se non si desidera usare vold per gestire le schede di memoria PCMCIA, commentare la riga "use pcmem" nel file /etc/vold.conf.
Per commentare una riga, inserire all'inizio il carattere #.
Le schede di memoria PCMCIA non devono necessariamente contenere un file system; tuttavia, è prassi comune creare un file system nelle nuove schede di memoria PCMCIA prima di usarle. Il formato preferibile è DOS PCFS. (È possibile usare qualunque tipo di file system, ma occorre ricordare che i file system dipendenti dalla piattaforma non sono adatti per lo spostamento dei dati tra tipi di sistemi differenti. Vedere "Using a PCMCIA Memory Card" in OpenWindows Advanced User's Guide.)
Se si desidera redirigere l'output di un comando tar (o dd o cpio) su una scheda di memoria PCMCIA, occorre prima creare un file system sulla scheda usando il comando fdformat senza argomenti. Per poter scrivere nuovamente sulla scheda sarà necessario riformattarla.
Se una scheda di memoria viene rimossa durante l'uso, il driver restituisce una serie di errori finché la scheda non viene reinserita nel socket appropriato. Perché la scheda torni a funzionare, è necessario chiudere e riaprire il dispositivo con la scheda reinserita.
Se si rimuove una scheda usata come file system, è necessario disattivare il file system con il comando umount. Occorre quindi reinserire la scheda e riattivare il file system con il comando mount.
Se si rimuove la scheda e si interrompe un processo tar o cpio, occorre arrestare il processo, reinserire la scheda e riavviare il processo.
Driver Solaris: |
pcata |
Tipo di dispositivo: |
ATA PCMCIA |
Schede: |
Viper 8260pA SanDisk Flash Altri dispositivi PCMCIA ATA |
Tipo di bus: |
PCMCIA |
Se il dispositivo PCMCIA ATA viene riconosciuto, il driver pcata viene automaticamente caricato, gli IRQ vengono allocati e vengono creati i nodi per i dispositivi e i file speciali richiesti (se non sono già presenti).
vold non supporta pcata. I file system devono essere attivati manualmente.
Prima di rimuovere il disco è necessario disattivare con umount il file system.
Il file system ufs presente sui supporti removibili (PCMCIA ATA) dovrebbe avere impostata una delle opzioni di attivazione 'onerror={panic, lock, umount}'.
Se una scheda PCMCIA ATA non viene riconosciuta (non vengono creati i file speciali richiesti), usare il comando prtconf per identificare il problema.
Eseguire il comando prtconf -D per determinare se la scheda pcata viene riconosciuta.
I dispositivi riconosciuti appaiono alla fine dell'output di prtconf. Ad esempio:
# prtconf -D . . . pcic, instance #0 (driver name: pcic) . . . disk, instance #0
Se pcata non compare nell'output di prtconf, il problema può riguardare la configurazione del controller o l'hardware della scheda PCMCIA.
Determinare se il problema riguarda la scheda o il controller provando a usare la scheda su un altro sistema o provando a usarla sullo stesso sistema con il DOS.
Per i dispositivi PCMCIA, i nodi creati in /devices includono il numero del socket come componente del nome del dispositivo a cui il nodo si riferisce. Tuttavia, i nomi creati in /prtc/dev, in /dev/dsk e in /dev/rdsk seguono la convenzione per i dispositivi ATA, che non include il numero del socket all'interno del nome. Vedere la pagina man pcata( 7D).
Se si desidera rimuovere il disco, occorre prima disattivare il file system.
Usare il comando mkfs_pcfs( 1M) per creare un file system pcfs:
# mkfs -F pcfs /dev/rdsk/c #d#p0:d |
Per attivare un file system pcfs, digitare:
# mount -F pcfs /dev/dsk/c #d#p0:c /mnt |
Per maggiori informazioni, vedere le pagine man pcfs(7FS) e mount(1M).
Se si desidera creare un file system ufs, usare il comando newfs come segue:
# newfs /dev/rdsk/c ndnsn |
Per attivare un file system ufs, digitare:
# mount -F ufs /dev/dsk/c ndnsn /mnt |
Per maggiori informazioni, vedere le pagine man newfs( 1M) e mount( 1M).
Per creare una partizione Solaris, eseguire il comando format e accedere al menu Partition. Per maggiori informazioni, vedere la pagina man format(1M).