JavaScript is required to for searching.
Ignora collegamenti di spostamento
Esci da visualizzazione stampa
Guida all''nstallazione di Oracle Solaris 10 10/13: Solaris Live Upgrade e pianificazione degli aggiornamenti     Oracle Solaris 10 1/13 Information Library (Italiano)
search filter icon
search icon

Informazioni sul documento

Prefazione

Parte I Aggiornamento con Live Upgrade

1.  Informazioni sulla pianificazione dellapinstallazione di Oracle Solaris

2.  Live Upgrade (panoramica)

3.  Live Upgrade (pianificazione)

4.  Uso di Live Upgrade per creare un ambiente di boot (procedure)

Installazione di Solaris Live Upgrade e creazione di un ambiente di boot (mappa delle attività)

Installazione di Live Upgrade

Come installare Live Upgrade con il comando pkgadd

Come installare Solaris Live Upgrade con il programma di installazione di Oracle Solaris

Installazione delle patch richieste da Live Upgrade

Come installare le patch richieste

Creazione di un nuovo ambiente di boot

Come creare un ambiente di boot per la prima volta

Come creare un ambiente di boot e unire i file system

Come creare un ambiente di boot e dividere i file system

Come creare un ambiente di boot e riconfigurare lo spazio di swap

Come creare un ambiente di boot e riconfigurare lo spazio di swap utilizzando un elenco

Come creare un ambiente di boot e copiare un file system condivisibile

Come creare un ambiente di boot da unaporigine differente

Come creare un ambiente di boot vuoto per un Flash Archive

Come creare un ambiente di boot con volumi RAID-1 (mirror)

Creazione di un ambiente di boot e personalizzazione del contenuto

5.  Aggiornamento con Live Upgrade (procedure)

6.  Ripristino dei guasti: ripristino dellapambiente di boot originale (procedure)

7.  Gestione degli ambienti di boot con Live Upgrade (procedure)

8.  Aggiornamento del sistema operativo Oracle Solaris su un sistema con zone non globali

9.  Esempi di Live Upgrade

Parte II Aggiornamento e migrazione con Live Upgrade a un pool root ZFS

10.  Live Upgrade e ZFS (panoramica)

11.  Live Upgrade per ZFS (pianificazione)

12.  Creazione di un ambiente di boot per i pool root ZFS

13.  Live Upgrade per ZFS con zone non globali installate

Parte III Appendici

A.  Riferimenti sui comandi Live Upgrade

B.  Risoluzione dei problemi (procedure)

C.  Altri requisiti per i pacchetti SVR4 (riferimenti)

D.  Utilizzo dello strumento di analisi delle patch nellapaggiornamento (procedure)

Glossario

Indice analitico

Creazione di un nuovo ambiente di boot

La creazione di un ambiente di boot consente di copiare i file system di importanza critica dall'ambiente di boot attivo a uno nuovo. Il comando lucreate consente di riorganizzare un disco, personalizzare i file system e copiare i file system di importanza critica nel nuovo ambiente di boot.

Prima di copiare i file system nel nuovo ambiente di boot, è possibile personalizzarli in modo che le directory dei file system di importanza critica vengano unite alla directory padre o divise dalla directory padre. I file system definiti dall'utente (condivisibili) vengono automaticamente condivisi tra gli ambienti di boot. Se necessario, tuttavia, i file system condivisibili possono essere copiati. Lo spazio di swap è un volume condivisibile che può essere diviso o combinato. Per una descrizione generale dei file system di importanza critica e dei file system condivisibili, vedere Tipi di file system.


Nota - In questo capitolo viene descritto l'uso di Live Upgrade per i file system UFS. Per informazioni sulle procedure richieste per eseguire la migrazione di un file system UFS a un pool root ZFS, o per la creazione e l'installazione di un pool root ZFS, vedere il Capitolo 12, Creazione di un ambiente di boot per i pool root ZFS.


Il comando lucreate, usato con l'opzione -m, specifica quanti e quali file system dovranno essere creati nel nuovo ambiente di boot. Occorre ripetere questa opzione per il numero esatto di file system che si desidera creare. Ad esempio, usando una sola volta l'opzione -m si specifica una sola posizione in cui collocare tutti i file system; in questo modo, tutti i file system dell'ambiente di boot originale vengono uniti nell'unico file system specificato dall'opzione -m. Se l'opzione -m viene specificata due volte, vengono creati due file system. Quando si utilizza l'opzione -m per creare i file system, occorre ricordare quanto segue:

Come creare un ambiente di boot per la prima volta

Esempio 4-1 Creazione di un ambiente di boot

In questo esempio l'ambiente di boot attivo è denominato first_disk. I punti di attivazione dei file system vengono designati con l'opzione -m. Vengono creati due file system, / e /usr. Il nuovo ambiente di boot è denominato second_disk. Al nome second_disk viene associata una descrizione mydescription. Nel nuovo ambiente di boot second_disk, il file system di swap viene automaticamente condiviso dall'ambiente di origine, first_disk.

# lucreate -A 'mydescription' -c first_disk  -m /:/dev/dsk/c0t4d0s0:ufs \
-m /usr:/dev/dsk/c0t4d0s3:ufs  -n second_disk

Come creare un ambiente di boot e unire i file system


Nota - Il comando lucreate, usato con l'opzione -m, specifica quali e quanti file system dovranno essere creati nel nuovo ambiente di boot. Occorre ripetere questa opzione per il numero esatto di file system che si desidera creare. Ad esempio, usando una sola volta l'opzione -m si specifica una sola posizione in cui collocare tutti i file system; tutti i file system dell'ambiente di boot originale vengono uniti in un unico file system. Se l'opzione -m viene specificata due volte, vengono creati due file system.


Esempio 4-2 Creazione di un ambiente di boot e unione dei file system

In questo esempio i file system dell'ambiente di boot corrente sono il file system root (/), /usr e /opt. Il file system /opt viene combinato con quello padre, /usr. Il nuovo ambiente di boot è denominato second_disk. Al nome second_disk viene associata una descrizione mydescription.

# lucreate -A 'mydescription' -c first_disk \
 -m /:/dev/dsk/c0t4d0s0:ufs -m /usr:/dev/dsk/c0t4d0s1:ufs \
 -m /usr/opt:merged:ufs -n second_disk

Come creare un ambiente di boot e dividere i file system


Nota - Le regole per la creazione dei file system per un ambiente di boot sono uguali a quelle per la creazione dei file system per il sistema operativo Oracle Solaris. Live Upgrade non previene la creazione di configurazioni non valide nei file system di importanza critica. Ad esempio, è possibile eseguire un comando lucreate che crei file system separati per file system root / e /kernel, creando così una configurazione non valida per il file system root (/).


Quando si divide una directory in più punti di attivazione, i collegamenti fisici non vengono mantenuti tra i file system. Ad esempio, se /usr/lavori1/file è collegato a /usr/lavori2/file, e /usr/lavori1 e /usr/lavori2 vengono divisi in file system separati, il collegamento tra i due file non viene mantenuto. Il comando lucreate genera un messaggio di avvertenza e al posto del precedente collegamento fisico viene creato un collegamento simbolico.

Esempio 4-3 Creazione di un ambiente di boot e divisione dei file system

In questo esempio il comando precedente divide il file system root (/) su più slice nel nuovo ambiente di boot. Si supponga che nell'ambiente di boot di origine i file system /usr, /var e /opt si trovino tutti nel file system root (/): /dev/dsk/c0t0d0s0/.

Nel nuovo ambiente di boot, si desidera separare /usr, /var e /opt e attivarli in slice indipendenti, come segue:

/dev/dsk/c0t1d0s0 /

/dev/dsk/c0t1d0s1 /var

/dev/dsk/c0t1d0s7 /usr

/dev/dsk/c0t1d0s5 /opt

Al nome dell'ambiente di boot second_disk viene associata una descrizione mydescription.

# lucreate -A 'mydescription' -c first_disk \
 -m /:/dev/dsk/c0t1d0s0:ufs -m /usr:/dev/dsk/c0t1d0s7:ufs  \ 
-m /var:/dev/dsk/c0t1d0s1:ufs -m /opt:/dev/dsk/c0t1d0s5:ufs \ 
-n second_disk

Procedura successiva

Una volta creato il nuovo ambiente di boot, è possibile aggiornarlo e attivarlo (renderlo utilizzabile per l'avvio). Vedere il Capitolo 5, Aggiornamento con Live Upgrade (procedure).

Come creare un ambiente di boot e riconfigurare lo spazio di swap

Le slice di swap vengono automaticamente condivise tra gli ambienti di boot. Se lo spazio di swap non viene specificato con l'opzione -m, l'ambiente di boot attuale e quello inattivo condividono le stesse slice di swap. Se si desidera riconfigurare lo spazio di swap del nuovo ambiente di boot, usare l'opzione -m per aggiungere o rimuovere le slice di swap desiderate nel nuovo ambiente.


Nota - La slice di swap non può essere usata da un ambiente di boot diverso da quello corrente o, se si utilizza l'opzione -s, dall'ambiente di boot di origine. La creazione dell'ambiente di boot non riesce se la slice di swap viene usata da altri ambienti di boot, indipendentemente dal fatto che tale slice contenga un file system di swap, UFS o di altro tipo.

È possibile creare un ambiente di boot con le slice di swap esistenti e quindi modificare il file vfstab dopo la creazione.


Esempio 4-4 Creazione di un ambiente di boot e riconfigurazione dello spazio di swap

In questo esempio l'ambiente di boot corrente contiene il file system root (/) su /dev/dsk/c0t0d0s0 e il file system di swap su /dev/dsk/c0t0d0s1. Il nuovo ambiente di boot copia il file system root (/) su /dev/dsk/c0t4d0s0 e utilizza sia /dev/dsk/c0t0d0s1 che /dev/dsk/c0t4d0s1 come slice di swap. Al nome dell'ambiente di boot second_disk viene associata una descrizione mydescription.

# lucreate -A 'mydescription' -c first_disk \ 
-m /:/dev/dsk/c0t4d0s0:ufs -m -:/dev/dsk/c0t0d0s1:swap \ 
-m -:/dev/dsk/c0t4d0s1:swap -n second_disk 

Le due assegnazioni dello spazio di swap diventano effettive solo dopo l'esecuzione del boot da second_disk. Se si deve utilizzare un lungo elenco di slice di swap, usare l'opzione -M. Vedere Come creare un ambiente di boot e riconfigurare lo spazio di swap utilizzando un elenco.

Come creare un ambiente di boot e riconfigurare lo spazio di swap utilizzando un elenco

Se si dispone di numerose slice di swap, è utile crearne un elenco. Il comando lucreate utilizzerà questo elenco per creare le slice di swap nel nuovo ambiente di boot.


Nota - La slice di swap non può essere usata da un ambiente di boot diverso da quello corrente o, se si utilizza l'opzione -s, dall'ambiente di boot di origine. La creazione dell'ambiente di boot non riesce se la slice di swap viene usata da altri ambienti di boot, indipendentemente dal fatto che tale slice contenga un file system di swap, UFS o di altro tipo.


  1. Creare un elenco delle slice di swap da utilizzare nel nuovo ambiente di boot.

    La posizione e il nome del file con l'elenco possono essere definiti dall'utente. In questo esempio il file /etc/lu/sliceswap contiene un elenco di dispositivi e slice:

    -:/dev/dsk/c0t3d0s2:swap
    -:/dev/dsk/c0t3d0s2:swap
    -:/dev/dsk/c0t4d0s2:swap
    -:/dev/dsk/c0t5d0s2:swap
    -:/dev/dsk/c1t3d0s2:swap
    -:/dev/dsk/c1t4d0s2:swap
    -:/dev/dsk/c1t5d0s2:swap
  2. Digitare:
    # lucreate  [-A 'BE_description'] \
     -m mountpoint:device[,metadevice]:fs_options \
    -M slice_list  -n BE_name
    -A 'descrizione_BE'

    (Opzionale) Permette di creare una descrizione dell'ambiente di boot associata al nome (nome_BE). La descrizione può avere qualunque lunghezza e contenere qualunque carattere.

    -m punto_att:disp[,metadevice]:opzioni_fs [-m ...]

    Specifica la configurazione dei file system del nuovo ambiente di boot. I file system specificati come argomenti di -m possono trovarsi nello stesso disco o su più dischi. Questa opzione deve essere usata il numero di volte necessario per creare il numero di file system desiderato.

    • Per punto_attivazione è possibile specificare qualunque punto di attivazione valido oppure un trattino (), per indicare una partizione di swap.

    • Nel campo dispositivo è possibile specificare:

      • Il nome di un disco, nella forma /dev/dsk/cwtxdysz.

      • Il nome del metadevice di Solaris Volume Manager nella forma /dev/md/dsk/dnum

      • Il nome di un volume di Veritas Volume Manager, nella forma /dev/vx/dsk/nome_volume

      • La parola chiave merged, per indicare che il file system nel punto di attivazione specificato deve essere unito con la directory padre.

    • Per opzioni_fs è possibile specificare:

      • ufs, indicante un file system UFS

      • vxfs, indicante un file system Veritas

      • swap, indicante un volume di swap. Il punto di attivazione per il file system di swap deve essere un trattino ().

      • Per i file system costituiti da dispositivi logici (mirror), le operazioni da eseguire sono specificate da diverse parole chiave. Queste parole chiave possono essere usate per creare o eliminare un dispositivo logico o per modificarne la configurazione. Per una descrizione di queste parole chiave, vedere Come creare un ambiente di boot con volumi RAID-1 (mirror).

    -M elenco_slice

    Elenco delle opzioni -m, riunite nel file elenco_slice. Specificare gli argomenti nel formato specificato per -m. Le righe di commento, che iniziano con un cancelletto (#), vengono ignorate. L'opzione -M è utile quando l'ambiente di boot contiene numerosi file system. Si noti che è possibile combinare le opzioni -m e -M. Ad esempio, è possibile memorizzare le slice di swap in elenco_slice e specificare la slice root (/) e la slice /usr con l'opzione -m.

    Le opzioni -m e -M supportano l'assegnazione di più slice a uno stesso punto di attivazione. Nell'elaborazione di queste slice, lucreate ignora le slice non disponibili e seleziona la prima slice disponibile.

    -n nome_BE

    Nome dell'ambiente di boot da creare. Il nome_BE deve essere unico.

    Una volta creato il nuovo ambiente di boot, è possibile aggiornarlo e attivarlo (renderlo avviabile). Vedere il Capitolo 5, Aggiornamento con Live Upgrade (procedure).

Esempio 4-5 Creare un ambiente di boot e riconfigurare lo spazio di swap utilizzando un elenco

In questo esempio lo spazio di swap del nuovo ambiente di boot è rappresentato dall'elenco di slice specificato nel file /etc/lu/sliceswap. Al nome second_disk viene associata una descrizione mydescription.

# lucreate -A 'mydescription' -c first_disk \ 
-m /:/dev/dsk/c02t4d0s0:ufs -m /usr:/dev/dsk/c02t4d0s1:ufs \ 
-M /etc/lu/swapslices -n second_disk 

Come creare un ambiente di boot e copiare un file system condivisibile

Se si desidera copiare un file system condivisibile nel nuovo ambiente di boot, specificare il punto di attivazione da copiare con l'opzione -m. Diversamente, i file system condivisibili vengono automaticamente condivisi e mantengono lo stesso punto di attivazione nel file vfstab. Qualunque modifica apportata a un file system condivisibile viene applicata ad entrambi gli ambienti di boot.

Esempio 4-6 Creazione di un ambiente di boot e copia di un file system condivisibile

In questo esempio l'ambiente di boot corrente contiene i file system root (/) e /home. Nel nuovo ambiente di boot, il file system root (/) viene diviso in due file system, / e /usr. Il file system /home viene copiato nel nuovo ambiente di boot. Al nome dell'ambiente di boot second_disk viene associata una descrizione mydescription.

# lucreate -A 'mydescription' -c first_disk \ 
-m /:/dev/dsk/c0t4d0s0:ufs -m /usr:/dev/dsk/c0t4d0s3:ufs \
-m /home:/dev/dsk/c0t4d0s4:ufs -n second_disk

Come creare un ambiente di boot da un'origine differente

Il comando lucreate crea un ambiente di boot basato sui file system dell'ambiente di boot attivo. Se si desidera creare un ambiente di boot basato su un ambiente di boot diverso da quello attivo, usare lucreate con l'opzione -s.


Nota - Se, dopo avere attivato il nuovo ambiente di boot, si desidera tornare indietro, si può tornare solo all'ultimo ambiente di boot attivo, non all'ambiente di origine su cui è stato basato quello nuovo.


Esempio 4-7 Creazione di un ambiente di boot da un'origine differente

In questo esempio viene creato un ambiente di boot basato sul file system root (/) dell'ambiente di boot di origine third_disk. third_disk non è l'ambiente di boot attivo. Al nuovo ambiente di boot di nome second_disk viene associata una descrizione mydescription.

# lucreate -A 'mydescription' -s third_disk \ 
-m /:/dev/dsk/c0t4d0s0:ufs  -n second_disk

Come creare un ambiente di boot vuoto per un Flash Archive

Il comando lucreate crea un ambiente di boot basato sui file system dell'ambiente di boot attivo. Se si utilizza lucreate con l'opzione -s, il comando crea velocemente un ambiente di boot vuoto. Le slice vengono riservate per i file system specificati, ma i file system non vi vengono copiati. Sebbene venga assegnato un nome all'ambiente di boot, tale ambiente non viene realmente creato finché non viene installato con Flash Archive. Quando nell'ambiente di boot vuoto viene installato un archivio, i file system vengono installati nelle slice loro riservate.

Esempio 4-8 Creazione di un ambiente di boot vuoto per un Flash Archive

In questo esempio viene creato un ambiente di boot senza file system. Al nuovo ambiente di boot denominato secondo_disco viene associata una mydescription.

# lucreate -A 'mydescription' -s - \ 
-m /:/dev/dsk/c0t1d0s0:ufs  -n second_disk

Una volta creato l'ambiente di boot vuoto, è possibile installare e attivare (rendere avviabile) un archivio Flash. Vedere il Capitolo 5, Aggiornamento con Live Upgrade (procedure).

Per un esempio che spiega come creare e popolare un ambiente di boot vuoto, vedere Esempio di creazione di un ambiente di boot vuoto e di installazione di un Flash Archive .

Come creare un ambiente di boot con volumi RAID-1 (mirror)

Quando si crea un ambiente di boot, Solaris Live Upgrade utilizza la tecnologia Volume Manager per creare i volumi RAID-1. Quando si crea un ambiente di boot, è possibile utilizzare Live Upgrade per gestire le attività riportate di seguito.

Prima di cominciare

Per utilizzare le funzioni di mirroring di Live Upgrade, è necessario creare un database di stato e una sua replica. Il database di stato memorizza informazioni riguardo allo stato della configurazione di Solaris Volume Manager.

Esempio 4-9 Creazione di un ambiente di boot con un mirror e designazione dei dispositivi

In questo esempio i punti di attivazione dei file system vengono specificati con l'opzione -m.

# lucreate -A 'mydescription' \ 
-m /:/dev/md/dsk/d10:ufs,mirror \ 
-m /:/dev/dsk/c0t0d0s0,/dev/md/dsk/d1:attach \ 
-m /:/dev/dsk/c0t1c0s0,/dev/md/dsk/d2:attach -n another_disk

Esempio 4-10 Creazione di un ambiente di boot con un mirror senza designazione di un submirror

In questo esempio i punti di attivazione dei file system vengono specificati con l'opzione -m.

# lucreate -A 'mydescription' \ 
-m /:/dev/md/dsk/d10:ufs,mirror \ 
-m /:/dev/dsk/c0t0d0s0:attach \ 
-m /:/dev/dsk/c0t1d0s0:attach -n another_disk

Una volta creato il nuovo ambiente di boot, è possibile aggiornarlo e attivarlo (renderlo avviabile). Vedere il Capitolo 5, Aggiornamento con Live Upgrade (procedure).

Esempio 4-11 Creazione di un ambiente di boot e scollegamento di un submirror

In questo esempio i punti di attivazione dei file system vengono specificati con l'opzione -m.

# lucreate -A 'mydescription' \ 
-m /:/dev/md/dsk/d10:ufs,mirror \ 
-m /:/dev/dsk/c0t0d0s0,/dev/md/dsk/d1:detach,attach,preserve \ 
-m /:/dev/dsk/c0t1d0s0,/dev/md/dsk/d2:attach -n another_disk

Una volta creato il nuovo ambiente di boot, è possibile aggiornarlo e attivarlo (renderlo avviabile). Vedere il Capitolo 5, Aggiornamento con Live Upgrade (procedure).

Esempio 4-12 Creazione di un ambiente di boot, scollegamento di un submirror e salvataggio del suo contenuto

In questo esempio i punti di attivazione dei file system vengono specificati con l'opzione -m.

# lucreate -A 'mydescription' \ 
-m /:/dev/md/dsk/d20:ufs,mirror \ 
-m /:/dev/dsk/c0t0d0s0:detach,attach,preserve \ 
-n another_disk

Una volta creato il nuovo ambiente di boot, è possibile aggiornarlo e attivarlo (renderlo utilizzabile per l'avvio). Vedere il Capitolo 5, Aggiornamento con Live Upgrade (procedure).

Esempio 4-13 Creazione di un ambiente di boot con due mirror

In questo esempio i punti di attivazione dei file system vengono specificati con l'opzione -m.

# lucreate -A 'mydescription' \ 
-m /:/dev/md/dsk/d10:ufs,mirror \ 
-m /:/dev/dsk/c0t0d0s0,/dev/md/dsk/d1:attach \ 
-m /:/dev/dsk/c0t1d0s0,/dev/md/dsk/d2:attach \ 
-m /opt:/dev/md/dsk/d11:ufs,mirror \ 
-m /opt:/dev/dsk/c2t0d0s1,/dev/md/dsk/d3:attach \ 
-m /opt:/dev/dsk/c3t1d0s1,/dev/md/dsk/d4:attach -n another_disk

Una volta creato il nuovo ambiente di boot, è possibile aggiornarlo e attivarlo (renderlo avviabile). Vedere il Capitolo 5, Aggiornamento con Live Upgrade (procedure).

Creazione di un ambiente di boot e personalizzazione del contenuto

Il contenuto del file system nel nuovo ambiente di boot può essere modificato utilizzando le opzioni di inclusione ed esclusione. Le directory e i file non vengono copiati nel nuovo ambiente di boot.

Le opzioni di inclusione ed esclusione appaiono nella sintassi del comando lucreate come indicato di seguito:

# lucreate -m mountpoint:device[,metadevice]:fs_options [-m ...]  \ 
[-x exclude-dir] [-y include] \
[-Y include-list-file] \
[-f exclude-list-file]\  
[-z filter-list] [-I] -n BE_name
-x dir/file_esclusi

Esclude i file e le directory dalla copia nel nuovo ambiente di boot. È possibile usare più istanze di questa opzione per escludere più file o directory.

dir/file_esclusi è il nome della directory o del file da escludere.

-y dir/file_inclusi

Copia le directory e i file indicati nel nuovo ambiente di boot. Questa opzione è utile quando si è esclusa una directory ma si desidera ripristinare singoli file o sottodirectory.

dir/file_inclusi è il nome della sottodirectory o del file da includere.

-Y file_elenco

Copia le directory e i file specificati in un elenco nel nuovo ambiente di boot. Questa opzione è utile quando si è esclusa una directory ma si desidera ripristinare singoli file o sottodirectory.

  • file_elenco è il percorso completo del file che contiene l'elenco.

  • Il file file_elenco deve contenere un solo file per riga.

  • Se uno degli elementi elencati è una directory, l'operazione viene estesa anche alle sottodirectory e ai file di quella directory. Se l'elemento è un file, l'operazione viene eseguita solo su quel file.

-f file_elenco

Esclude i file e le directory specificati in un elenco dalla copia nel nuovo ambiente di boot.

  • file_elenco è il percorso completo del file che contiene l'elenco.

  • Il file file_elenco deve contenere un solo file per riga.

-z file_elenco

Copia le directory e i file specificati in un elenco nel nuovo ambiente di boot. Ogni file o directory dell'elenco è contrassegnato con un segno più “+” o meno “-”. Il più indica che il file o la directory vengono inclusi, mentre il meno indica che vengono esclusi.

  • file_elenco è il percorso completo del file che contiene l'elenco.

  • Il file file_elenco deve contenere un solo file per riga. Il più o il meno davanti al nome del file devono essere preceduti da uno spazio.

  • Se un elemento è una directory ed è indicata con un più (+), l'operazione viene estesa anche alle sottodirectory e ai file inclusi in quella directory. Nel caso di un file indicato con un più (+), l'operazione viene eseguita solo su quel file.

-I

Eseguire l'override del controllo integrità dei file di sistema. Questa opzione deve essere usata con cautela.

Per prevenire la rimozione di importanti file di sistema da un ambiente di boot, lucreate esegue un controllo di integrità. Questo controllo esamina tutti i file registrati nel database dei pacchetti del sistema e interrompe la creazione dell'ambiente di boot se rileva l'esclusione di uno o più di questi file. L'uso di questa opzione consente di eseguire l'override di questo controllo di integrità. Questa opzione velocizza la creazione dell'ambiente di boot, ma può impedire la rilevazione di eventuali problemi.