Per aggiornare un ambiente di boot ZFS, utilizzare il comando pkg update. Nella maggior parte dei casi, un ambiente di boot clone o di backup viene creato e attivato automaticamente. Come best practice, si consiglia di utilizzare prima il comando pkg update –nv per determinare se verrà creato un ambiente di boot nuovo o di backup e per stabilire quali pacchetti verranno aggiornati. Inoltre, un ambiente di boot nuovo e uno di backup vengono attivati e aggiornati in modo diverso. Un ambiente di boot nuovo viene attivato per impostazione predefinita, mentre un ambiente di boot di backup non viene attivato automaticamente. Inoltre, un ambiente di boot nuovo viene aggiornato, mentre un ambiente di boot di backup non viene aggiornato.
Prima di cominciare
![]() | Attenzione - Quando si aggiorna un ambiente di boot, potrebbe essere necessario aggiornare la versione del pool root. Se è disponibile un aggiornamento per la versione del pool corrente, non sarà possibile eseguire il boot a un ambiente di boot precedente qualora quello precedente abbia una versione inferiore del pool. Accertarsi di avere sottoposto a test tutte le funzioni e di essere soddisfatti con l'aggiornamento corrente prima di eseguire l'upgrade della versione del pool. Per informazioni sull'upgrade della versione del pool, vedere Upgrading ZFS Storage Pools in Managing ZFS File Systems in Oracle Solaris 11.2 . |
# beadm list
# pkg update
Se il nome dell'ambiente di boot esistente è solaris, un nuovo ambiente di boot denominato solaris-1 viene creato e attivato automaticamente dopo il completamento dell'operazione pkg update.
# init 6 . . . # beadm list
# beadm activate previousBE # init 6
Se non si riesce ad eseguire il boot dell'ambiente di boot attivato, vedere Come eseguire il boot da un ambiente di boot di backup a scopo di recupero.