Transizione da Oracle® Solaris 10 a Oracle Solaris 11.2

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Aggiornato: Dicembre 2014
 
 

Modifiche alla gestione di dispositivi e driver

    Di seguito viene indicato in quale modo sono state modificate l'identità e la configurazione di dispositivi e driver.

  • A partire da Oracle Solaris 11.2, il pacchetto Oracle Hardware Management Pack è incluso nella release di Oracle Solaris. In precedenza questo pacchetto era disponibile come download separato. Queste funzioni forniscono componenti per più piattaforme che facilitano e migliorano la gestione dell'hardware. Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.oracle.com/goto/ohmp/solaris. Vedere anche la documentazione dettagliata all'indirizzo www.oracle.com/goto/ohmp/solarisdocs.

  • Come nelle release di Oracle Solaris 10, tutti i dispositivi supportati collegati al sistema al momento dell'installazione devono essere accessibili dopo l'installazione. È possibile configurare i dispositivi utilizzando il comando cfgadm e la maggior parte dei dispositivi è hot-pluggable, ovvero è possibile aggiungerli e rimuoverli al boot del sistema.

  • Il comando hotplug fornisce le funzionalità offline e online, nonché l'abilitazione e la disabilitazione delle operazioni per i dispositivi PCI Express (PCIe) e PCI SHPC (Standard Hot Plug Controller). È comunque possibile utilizzare il comando cfgadm per gestire i dispositivi USB e SCSI hot-pluggable. Vedere Capitolo 2, Dynamically Configuring Devices in Managing Devices in Oracle Solaris 11.2 .

  • È possibile identificare i dispositivi più facilmente utilizzando il comando croinfo per identificare le informazioni sulla posizione fisica del dispositivo.

    Utilizzare i comandi elencati di seguito per visualizzare le informazioni in base ai valori di chassis, alloggiamento e occupante per i dispositivi sul sistema.

    • diskinfo: consente di visualizzare informazioni generali sulle posizioni fisiche dei dischi.

    • format: consente di visualizzare informazioni sulla posizione fisica per i dischi quando si esaminano le tabelle della partizione o si assegnano di nuovo le etichette. L'esempio di output del comando format riportato di seguito, consente di identificare i due dischi interni nel sistema, sotto /dev/chassis/SYS/HDO e /dev/chassis/SYS/HD1:

      # format
      Searching for disks...done
      
      AVAILABLE DISK SELECTIONS:
      0. c1t0d0 <FUJITSU-MAY2073RCSUN72G-0401 cyl 8921 alt 2 hd 255 sec 63>
      /pci@0,0/pci1022,7450@2/pci1000,3060@3/sd@0,0
      /dev/chassis/SYS/HD0/disk
      1. c1t1d0 <FUJITSU-MAY2073RCSUN72G-0401-68.37GB>
      /pci@0,0/pci1022,7450@2/pci1000,3060@3/sd@1,0
      /dev/chassis/SYS/HD1/disk

      L'output precedente identifica due dischi di sistema interni, mentre i dischi di un array di memorizzazione in genere sono identificati dal nome del relativo array di memorizzazione.

    • prtconf –l: consente di visualizzare informazioni sulla configurazione del sistema, incluse le informazioni sulla posizione fisica dei dischi.

    • zpool status –l: consente di visualizzare informazioni sulla posizione fisica dei dischi per i dispositivi pool.

      È inoltre possibile utilizzare il comando fmadm add-alias per includere un alias del disco che consenta di identificare la posizione fisica dei dischi nell'ambiente, come mostrato in questo esempio.

      # fmadm add-alias SUN-Storage-J4200.0912QAJ001 J4200@RACK10:U26-27
      # fmadm add-alias SUN-Storage-J4200.0905QAJ00E J4200@RACK10:U24-25
  • Utilizzare il comando diskinfo come descritto di seguito per determinare la posizione di un disco.

    % diskinfo -c c0t24d0
    D:devchassis-path                                    t:occupant-type  c:occupant-compdev
    ---------------------------------------------------  ---------------  ------------------
    /dev/chassis/J4200@RACK10:U26-27/SCSI_Device__9/disk  disk             c0t24d0           

    In questo esempio il nome del disco /dev/chassis include un alias che consente di individuare il dispositivo nell'ambiente.

    L'esempio riportato di seguito mostra come visualizzare la posizione fisica di un disco specifico.

    $ diskinfo -c c0t24d0 -o cp
    c:occupant-compdev  p:occupant-paths
    ------------------  --------------------------------------------------------
    c0t24d0             /devices/pci@0,600000/pci@0/pci@9/LSILogic,sas@0/sd@18,0

    Nota -  Il comando diskinfo richiede che lo chassis supporti la pagina diagnostica SES 0xa (Additional Element Status) e che il bit EIP (Element Index Present) sia impostato su 1. Le enclosure che non soddisfano questi criteri non verranno enumerate completamente e, pertanto, non verranno rappresentate correttamente.
  • Le personalizzazioni del driver vengono effettuate nella directory /etc/driver/drv anziché nella directory /kernel, come nelle release precedenti. Questo miglioramento evita che le personalizzazioni al driver vengano sovrascritti quando viene eseguito l'upgrade del sistema. I file nella directory /etc/driver/drv vengono conservati durante l'upgrade. La personalizzazione di una configurazione di driver in genere comporta l'aggiunta o la modifica di un parametro di un solo dispositivo o di una proprietà globale che ha effetto su tutti i dispositivi. Vedere How to Customize a Driver Configuration in Managing Devices in Oracle Solaris 11.2 .